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[LAW & p2p] Legge Urbani Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
DeepBlue |
Piccolo estratto da http://punto-informatico.it/p.asp?i=47374
12/03/04 - Flash - Roma - 1.500 euro: questa la somma che dovranno pagare coloro che siano colti a scaricare film da Internet ad uso personale. Una somma che sale tra i 2.500 e i 15.000 euro, con reclusione da sei mesi a tre anni, qualora lo scaricamento avvenga con finalità commerciali [continua..] |
Pupino |
Si ma come fanno a sgamarti......?
Certo la legge esiste, ma riuscire a beccare in fragrante il fatto la vedo dura.... Cmq 1.500 euro sono tantini.. :shock: |
yoruno |
Originally posted by Pupino
Si ma come fanno a sgamarti......?
Certo la legge esiste, ma riuscire a beccare in fragrante il fatto la vedo dura.... Cmq 1.500 euro sono tantini.. :shock: Però PI si è dimenticato di specificare che la legge italiana prevede queste pene per chi scarica a fini di lucro... |
DeepBlue |
Semplice: la squadra di finanzieri si scarica winmx, mette in share file civetta, tu li scarichi, loro registrano il tuo ip, con un'ordinanza del tribunale il tuo provider gli fornisce il tuo nominativo e ti becchi una denuncia per violazione del copyright. |
fulminato1 |
non mi è kiaro il siano colti!
si stro**i!!! |
DeepBlue |
Originally posted by yoruno
Però PI si è dimenticato di specificare che la legge italiana prevede queste pene per chi scarica a fini di lucro...
A quanto pare con la nuova legge non è così:
1.500 euro: questa la somma che dovranno pagare coloro che siano colti a scaricare film da Internet ad uso personale
E comunque, nel momento in cui scarichi un film o un mp3 da internet, c'è già il lucro, in quanto scaricando il file tu non lo paghi, quindi hai ottenuto un vantaggio economico.
lucro: s. m. guadagno, vantaggio economico: ricavare, trarre un lucro; fare qualcosa per lucro, a scopo di lucro; associazione senza fini di lucro | lucro...
Ci vorrebbe però un giurista per chiarire questo punto. |
fulminato1 |
io li ammazzo sti .....stiamo calmi!!
vuol dire che da un giorno all'altro me li trovo a casa?? |
bluevelvet |
l'articolo di puntoinformatico mi lascia un po' confuso, proprio ieri ho letto un articolo che parla di una legge approvata dal parlamento europeo che in pratica scagiona gli utenti del p2p che scaricano per uso personale.... uhm... |
Juventina |
p.i. parla di dicreto..
non di legge.. quindi deve essere ancora approvata.. |
bluevelvet |
Originally posted by Juventina
p.i. parla di dicreto..
non di legge.. quindi deve essere ancora approvata..
bè.. in questo caso allora che senso ha proporre una legge che va contro le direttive della UE? uhm... |
yoruno |
Originally posted by Juventina
p.i. parla di decreto.. non di legge.. quindi deve essere ancora approvata.. Si, appunto, e cmq ribadisco che gli articoli della legge (che ho letto da qualche parte ma non ricordo dove) parlano esplicitamente di lucro...
E comunque... chissenefrega! |
CLod |
il decreto legge non è quello che entra in vigore da subito?
o è il decreto legislativo?
nn ricordo...
edit: si è già in vigore..
vabbè tanto i film non li prelevo +.. il masterizzatore dvd è comodo per fare altro :) |
DeepBlue |
Cito da http://punto-informatico.it/p.asp?i=47327 che parla della norma europea:
Inoltre, sebbene la Direttiva abbia rimosso le sanzioni penali per gli abusi mantenendo soltanto provvedimenti di tipo amministrativo, i singoli stati membri potranno comunque introdurre forme di restrizione alla libertà personale nei casi di violazione.
Quindi il decreto Urbani è validissimo. |
joker402 |
:buuu:
Se mi beccassero mentre scarico da Tizio il file x, non avrei nulla da dire, ma il loro modo di beccare mi fa incazzare: mettono files civetta.
Se questi files in realtà non sono le canzoni o i film, non ti possono punire! perchè non detieni niente di illegale!
Se sono davvero le canzoni o i film, i primi a sgarrare sono loro che condividono!
:sbocco:
Questo modo di fare mi ha da sempre schifato! |
[D]ani[J] |
le solite cose che si fanno in Italia sotto la pressione di qualche casa cinematografica... |
bluevelvet |
Off-Topic:
Originally posted by [D]ani[J]
le solite cose che si fanno in Italia sotto la pressione di qualche casa cinematografica...
bè questo è certo! nella storia della repubblica italiana le mazzette hanno una lunga tradizione.....
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korn |
Ripeto quello che dissi tempo fa: la pirateria è ben più vecchia della banda larga. Cambierà il metodo, ma non cambierà la sostanza. |
fulminato1 |
Originally posted by korn
Ripeto quello che dissi tempo fa: la pirateria è ben più vecchia della banda larga. Cambierà il metodo, ma non cambierà la sostanza.
:lode::approved:! |
SIMBIOS |
Ma cosi' Fastweb( e compagnia bella) fallirà.....
Se tolgono l'oppurtunità di scaricare film,musica e puttanate varie la gente non farà più l'abbonamento!!!! |
CLod |
Originally posted by SIMBIOS
Ma cosi' Fastweb( e compagnia bella) fallirà.....
Se tolgono l'oppurtunità di scaricare film,musica e puttanate varie la gente non farà più l'abbonamento!!!!
ti dirò..
cazzi loro |
SIMBIOS |
infatti cazzi loro...
ma fastweb sarà d'accordo?strano che fanno leggi contro certe grandi compagnie |
korn |
Originally posted by SIMBIOS
Ma cosi' Fastweb( e compagnia bella) fallirà.....
Se tolgono l'oppurtunità di scaricare film,musica e puttanate varie la gente non farà più l'abbonamento!!!!
Originally posted by CLod
ti dirò..
cazzi loro
Originally posted by SIMBIOS
infatti cazzi loro...
ma fastweb sarà d'accordo?strano che fanno leggi contro certe grandi compagnie
Errore, sono cazzi anche dello stato, perché se la gente tornasse ai vecchi metodi (scambio a mano) e rinunciasse alla propria connessione a banda larga, non solo lo stato continuerebbe a NON prendere l'iva sugli originali, ma non prenderebbe più nemmeno quella sugli abbonamenti a banda larga (che non è proprio poco, soprattutto per quanto riguarda fastweb e dsl >= 1024 kbit).
Credete che abbiano dato gli incentivi sulla banda larga per fare un piacere alla gente? Non penso proprio. Se l'hanno fatto è perché avevano convenienze dirette (iva sulla bolletta... ad esempio, con l'iva di tre bollette FW si rifanno dell'incentivo che ti hanno dato, dopo quei 6 mesi è tutto guadagno) e indirette. |
DeepBlue |
Originally posted by SIMBIOS
Ma cosi' Fastweb( e compagnia bella) fallirà.....
Se tolgono l'oppurtunità di scaricare film,musica e puttanate varie la gente non farà più l'abbonamento!!!!
C'è gente che non usa fastweb solo per scaricarsi mp3 e film... |
SIMBIOS |
Originally posted by DeepBlue
C'è gente che non usa fastweb solo per scaricarsi mp3 e film...
Si ma in che percentuale?
è una percentuale bassissima per quelli che lo usano per lavoro e altri motivi |
SIMBIOS |
Originally posted by korn
Errore, sono cazzi anche dello stato, perché se la gente tornasse ai vecchi metodi (scambio a mano) e rinunciasse alla propria connessione a banda larga, non solo lo stato continuerebbe a NON prendere l'iva sugli originali, ma non prenderebbe più nemmeno quella sugli abbonamenti a banda larga (che non è proprio poco, soprattutto per quanto riguarda fastweb e dsl >= 1024 kbit).
Credete che abbiano dato gli incentivi sulla banda larga per fare un piacere alla gente? Non penso proprio. Se l'hanno fatto è perché avevano convenienze dirette (iva sulla bolletta... ad esempio, con l'iva di tre bollette FW si rifanno dell'incentivo che ti hanno dato, dopo quei 6 mesi è tutto guadagno) e indirette.
peggio ancora no?:( |
korn |
Originally posted by SIMBIOS
peggio ancora no?:(
No, proprio no :)
Se la sono voluta loro, stato e industria, per la loro avidità su prezzi e iva hanno spinto la gente verso soluzioni alternative, alle quali hanno cercato di mettere una pezza con provvedimenti inutili per non voler ammettere che l'unico vero rimedio, banale quanto probabilmente efficace, sarebbe essere meno avidi e abbassare i prezzi. Non vogliono vedere la realtà? Peggio per loro, se la sono cercata, non mi dispiace neanche un po' se ci restano sotto. |
SIMBIOS |
Beh forse alla fine lo stato si dà la zappa sui piedi? :-D
sicuramente con questa legge non faranno sparire la pirateria,è solo un palliativo!Il mio "peggio" sta proprio in questo...si crea una situazione in cui nessuno ci guadagna ne gli utenti,ne i produttori di film,ne le compagnie che forniscono banda larga....perchè non penso che se la gente non avrà più la possibilità di scaricare iniziare a comprare o ad andare tutti i giorni al cinema!:-D |
korn |
Originally posted by SIMBIOS
si crea una situazione in cui nessuno ci guadagna ne gli utenti,ne i produttori di film,ne le compagnie che forniscono banda larga
Non tutto il male vien per nuocere, a questo punto non resta che sperare che questa storia mandi tutto così a pu**ane che, alla fine, toccato il fondo si inizi a risalire.
Originally posted by SIMBIOS
perchè non penso che se la gente non avrà più la possibilità di scaricare iniziare a comprare o ad andare tutti i giorni al cinema!:-D
Un incremento di vendite potrebbe anche esserci, ma penso molto inferiore a quello che si aspettano e credo anche che sarà controbilanciato dal calo dei profitti sulla banda larga. |
CLod |
quel che importa è fottere lo stato
il resto è contorno |
DeepBlue |
Originally posted by CLod
quel che importa è fottere lo stato
il resto è contorno
Use condoms :teach: |
Lunik |
il link che hai messo...siamo sicuri che i dati nome e cognome non vengano usati x far ricerche? :roll: |
fulminato1 |
anke a me mi puzza un po la cosa...sniff...sniff..maroooo senti ke puzza!!! |
Fatur |
Originally posted by Lunik
il link che hai messo...siamo sicuri che i dati nome e cognome non vengano usati x far ricerche? :roll:
visto che l'elenco dei firmatari è pubblico chiunque può fare ricerche |
SIMBIOS |
ottima osservazione Lunik:approved: |
yoruno |
Originally posted by korn
Grazie del link, me ne ricorderò quando mangio pesante e ho bisogno di liberarmi :rotfl: Quello era esattamente il mio scopo, aiutare la digestione e fornire anche un po' di carta (se fai la stampa) per le "emergenze" nei bagni dell'Uni... :D |
korn |
Originally posted by yoruno
fornire anche un po' di carta (se fai la stampa) per le "emergenze" nei bagni dell'Uni... :D
Sì, ma dopo l'uso bisogna ricordarsi di fare la raccolta differenziata, ovvero mettere tutto in busta chiusa e spedire al ministero. |
yoruno |
Originally posted by korn
Sì, ma dopo l'uso bisogna ricordarsi di fare la raccolta differenziata, ovvero mettere tutto in busta chiusa e spedire al ministero. stra:lol: |
korn |
Precisazione dell'ultim'ora: tutto il casino riguarda solo le opere cinematografiche...
A scagliarsi contro l'attuale versione della normativa sono però anche le major della musica. La FIMI, federazione di settore, ha sottolineato che se le misure anti-pirateria non saranno subito estese al di fuori dell'ambito cinematografico di certo si creerà una disparità di trattamento
http://punto-informatico.it/p.asp?i=47389 |
Stano |
ecco la risposta del aiip (associazione italiana internet provider)
pubblicata sul sito di repubblica.it
come dire, "noi non possiamo fare niente se non staccare la spina"
secondo voi la staccheranno?
tanti saluti ad Urbani.
____________________
...
Ma è proprio l'aspetto tecnico del decreto, invece, a far montare su tutte le furie gli Internet provider, tanto che Paolo Nuti, presidente dell'Associazione Italiana Internet Provider (Aiip), non esita a definire il provvedimento "un pasticcio". Il testo approvato in Consiglio dei Ministri prevede, infatti, che "i fornitori di
connettività" non solo impediscano l'accesso ai contenuti protetti da copyright, ma informino l'autorità giudiziaria circa gli illeciti dei
quali vengano a conoscenza.
"Noi provider non abbiamo nessuna intenzione di proteggere la
pirateria", chiarisce Nuti, "ma qui ci viene assegnato un ruolo di
istruzione dell'accusa che non ci appartiene, soprattutto da un punto
di vista costituzionale". L'Aiip si sta attivando in queste ore per
sollecitare un chiarimento da parte della Presidenza del Consiglio,
dal momento che, dichiara Nuti, "stando così le cose la nostra unica
opzione per non incorrere in illecito sarebbe staccare la spina".
...
____________________
per i provider che non si "adeguano" è previsto quanto
segue:
"I "fornitori di connettività e di servizi" devono, secondo il comma
5, adottare tutte le misure volte ad impedire l'accesso ai materiali
protetti da copyright o alla loro rimozione. Inoltre, secondo il
controverso comma 6, gli stessi fornitori di connettività e di servizi
devono segnalare al dipartimento della Pubblica Sicurezza ogni
violazione del copyright della quale abbiano "effettiva conoscenza". Per i provider che non si adeguano è prevista una sanzione variabile tra i 50 mila e i 250 mila euro."
preparatevi a tornare indietro di qualche anno, perchè questo genio di ministro sta chiedendo ai fornitori dell'accesso ad internet di garantire il diritto d'autore - cosa *impossibile* per la natura stessa della rete, costringendoli a prendere in considerazione l'idea di chiudere il servizio :-)
ROTFL!
saluti
Stano |
bluevelvet |
prima o poi estenderanno il decreto anche su musica e letteratura...non sarà più possibile procurarsi copie pirata ad uso personale e i prezzi di dvd, cd e libri continueranno a salire... e chi non potrà permetterseli rimarrà senza.
vogliono far diventare la cultura un bene di consumo per pochi, così come stanno facendo con l'acqua...
da tutto questo si evince che ci vogliono ignoranti, magari per poterci meglio governare-comandare-prendere-in-giro.. |
Lunik |
ho letto l'articolo...
"Unitamente alla sanzione vi è l'odiosa previsione di una gogna mediatica, con la pubblicazione della sanzione comminata su di un giornale a diffusione nazionale o su di un periodico specializzato nel settore dello spettacolo. Vedremo come l'opinione pubblica reagirà se e quando il nome di un minorenne, magari non abbiente, apparirà sulla pagina di un giornale per il solo fatto di aver scaricato un'opera cinematografica, magari non pubblicata - o non piú pubblicata - nel nostro paese."
Volevo farvi notare che ieri, domenica, su SALUTE (allegato del Corriere della Sera) ha pubblicato ben 4 pagine con un elenco allucinante di persone indicando tutto: nome, cognome, via, cap, città, regione, multa e il "crimine" compiuto.... Io ci son rimasta di m***a xè la privacy è andata a farsi fottere per bene....non so neanche xè sia stata fatta una cosa simile...
cmq........... caxxo il cd di DjFrancesco costa 20 euro!!! Quel cogl..... costa più di George Michael (ultimo album a 17 euro!)
VERGOGNA!!!! |
m@cCo |
Consiglio, se già non è stato fatto, e se la cosa è possibile, di leggere questa discussione su questo, secondo me, molto bel forum.
Mi sembra che le voci siano molteplici e da ogni parte, rendendo la discussione più di un semplice "st***zi ba***rdi" ecc. ecc.
Senza nulla togliere ovviamente a questo forum ;)
Ciao |
korn |
Originally posted by Lunik
ho letto l'articolo...
"Unitamente alla sanzione vi è l'odiosa previsione di una gogna mediatica, con la pubblicazione della sanzione comminata su di un giornale a diffusione nazionale o su di un periodico specializzato nel settore dello spettacolo. Vedremo come l'opinione pubblica reagirà se e quando il nome di un minorenne, magari non abbiente, apparirà sulla pagina di un giornale per il solo fatto di aver scaricato un'opera cinematografica, magari non pubblicata - o non piú pubblicata - nel nostro paese."
Volevo farvi notare che ieri, domenica, su SALUTE (allegato del Corriere della Sera) ha pubblicato ben 4 pagine con un elenco allucinante di persone indicando tutto: nome, cognome, via, cap, città, regione, multa e il "crimine" compiuto.... Io ci son rimasta di m***a xè la privacy è andata a farsi fottere per bene....non so neanche xè sia stata fatta una cosa simile...
Evidentemente in parlamento hanno finito la carta igienica, visto che continuano a pulirsi il culo con pezzi della Costituzione e dei vari codici... |
DeepBlue |
Originally posted by korn
Evidentemente in parlamento hanno finito la carta igienica, visto che continuano a pulirsi il culo con pezzi della Costituzione e dei vari codici...
Lo ripeterò fino alla nausea: in parlamento sono degli incompetenti, vogliono fare leggi su argomenti che non conoscono per niente.
Sarebbe bello che qualcuno (le Iene?) facesse un servizio per vedere quanti parlamentari sanno usare i motori di ricerca o inviare una email (senza l'ausilio dei portaborse, ovviamente).
Sono sicuro che ne uscirebbero molto male e, IMHO, una persona che non conosce le basi per usare un pc connesso in rete, non dovrebbe nemmeno PROVARE a fare una legge che regoli (limiti) l'utilizzo di Internet. |
m@cCo |
Resta il fatto che lo scaricamento di materiale protetto da copyright è illegale...
Ciao |
yoruno |
Originally posted by m@cCo
Resta il fatto che lo scaricamento di materiale protetto da copyright è illegale... Vero!
Ma resta anche il fatto che il 90% di chi lo faceva prima lo farà ancora (come me, del resto). :D |
Stano |
Originally posted by m@cCo
Resta il fatto che lo scaricamento di materiale protetto da copyright è illegale...
ma la legge per il momento considera solo i film.
in ogni caso non vedo in che modo - a meno di modifica, possa essere effettivamente attuata dai provider questa legge. leggendo varie cose su repubblica.it e puntoinformatico, viene fuori un quadro per niente facile per i protettori del copyright.
anche considerando semplice da parte dei provider individuare un utente che scarica file protetti, hanno considerato quanto costa questo servizio ad un provider? a quale scopo dovrebbe assumersi questo compito? inoltre individuando dati personali degli utenti, non viola la legge sulla privacy?
se dovessero bloccare il file sharing - cosa che credo impossibile, niente impedirebbe di tornare ai vecchi sistemi di copia. in questo caso si darebbe solo una mano alla pirateria. |
DeepBlue |
Originally posted by m@cCo
Resta il fatto che lo scaricamento di materiale protetto da copyright è illegale...
Certo, credo che nessuno lo neghi.
Fatto sta che per fare questa legge stanno creando solo confusione. Inoltre tirano in mezzo anche i provider, che dovrebbero mettersi a fare il lavoro degli inquirenti, sniffando le trasmissioni dei propri clienti.
A me sinceramente da fastidio: anche se non condivido files protetti da copyright, anche se non organizzo attentati terroristici, anche se non ho niente da nascondere, non mi piace l'idea che qualcuno possa controllare il mio traffico senza un valido motivo.
Davvero allora diventa un processo alle intenzioni.
E' un po' come svegliarsi al mattino, aprire l'armadio e trovare dentro un tizio che ci sta sorvegliando e che registra tutto quello che facciamo.
E la realtà, almeno su Internet, non è molto lontana da quella metafora. |
m@cCo |
Ma infatti le informazioni volendo le hanno già.
I provider sono tenuti a segnalare la cosa alle autorità competenti se a conoscenza effettiva di un qualche traffico illecito, cosa che difficlmente credo si verificherà mai.
E comunque i dati personali dovrebbero essere forniti solo dietro richiesta dell'autorità che svolge le indagini.
Ciao |
DeepBlue |
Originally posted by m@cCo
Ma infatti le informazioni volendo le hanno già.
No, devono mettersi a sniffare il traffico, il che, senza un'autorizzazione del giudice (che dovrebbe venire data solo nel caso in cui ci sia una valida ipotesi di reato), costituisce violazione della privacy
I provider sono tenuti a segnalare la cosa alle autorità competenti se a conoscenza effettiva di un qualche traffico illecito, cosa che difficlmente credo si verificherà mai.
Visto l'andazzo, sul "mai" ho qualche dubbio. Ad ogni modo vale quanto detto poche righe sopra.
E comunque i dati personali dovrebbero essere forniti solo dietro richiesta dell'autorità che svolge le indagini.
Quindi, secondo Urbani, nel momento in cui qualcuno disponde di una connessione Internet, è automaticamente indagato.
Bello. |
m@cCo |
Ehm...non generalizziamo troppo, se vai sul forum che ho indicato ad inizio pagina c'è chi riesce a spiegartelo meglio.
Comunque intendevo dire che già adesso i provider sono in possesso dei tuoi dati.
Vero è che teoricamente ora dovrebbero spulciare ogni bit di dati che passa per le loro linee, e sinceramente la cosa mi sembra veramente poco fattibile, sia per costi che per loro interesse.
Insomma non è che Telecom domani si sveglia, guarda il suo bel monitor che spia la rete e dice:
"Toh, Pinco sta scaricando questo questo e quest'altro, perchè non denunciarlo?"
E due minuti dopo ti ritrovi la finanza in casa...
Ciao |
korn |
Originally posted by m@cCo
Ehm...non generalizziamo troppo, se vai sul forum che ho indicato ad inizio pagine c'è chi riesce a spiegartelo meglio.
Comunque intendevo dire che già adesso i provider sono in possesso dei tuoi dati.
Vero è che teoricamente ora dovrebbero spulciare ogni bit di dati che passa per le loro linee, e sinceramente la cosa mi sembra veramente poco fattibile, sia per costi che per loro interesse.
Insomma non è che Telecome domani si sveglia, guarda il suo bel monitor che spia la rete e dice:
"Toh, Pinco sta scaricando questo questo e quest'altro, perchè non denunciarlo?"
E due minuti dopo ti ritrovi la finanza in casa...
Ciao
Sarebbe controproducente per il loro stesso business... tra l'altro, proprio ora che Telecom si sta facendo bella agli occhi del pubblico "regalando" banda extra a chi aveva la 256 kbit queste nuove regole gli faranno ben poco piacere...
così anche a FW e a chiunque altro venda connessioni broadband...
Anche ammesso che si possano implementare dei filtri efficaci, chissà quanto gli verrebbero a costare... |
m@cCo |
Esattamente quello che ho detto...
Ciao |
Sephirot |
Originally posted by DeepBlue
E' un po' come svegliarsi al mattino, aprire l'armadio e trovare dentro un tizio che ci sta sorvegliando e che registra tutto quello che facciamo.
E la realtà, almeno su Internet, non è molto lontana da quella metafora.
George Orwell's 1984
si inizia con internet
e sarà sempre peggio. |
lord2y |
stabilisce, per la prima volta, che un certo uso della crittografia è illegale “in sé”.
Off-Topic:
scusate una domanda: se io avvio una sessione crittata e mi scarico un kernel da un sito remoto [30Mb circa] siccoma la sessione è cifrata e sto facendo altro traffico sono passibile di guai penali?
|
AlphaGamma |
Originally posted by DeepBlue
Semplice: la squadra di finanzieri si scarica winmx, mette in share file civetta, tu li scarichi, loro registrano il tuo ip, con un'ordinanza del tribunale il tuo provider gli fornisce il tuo nominativo e ti becchi una denuncia per violazione del copyright.
E se io scarico un film di cui possiedo una copia originale in videocassetta, dvd, o registrata dalla televisione? |
Gwath |
No, devono mettersi a sniffare il traffico, il che, senza un'autorizzazione del giudice (che dovrebbe venire data solo nel caso in cui ci sia una valida ipotesi di reato), costituisce violazione della privacy
Speriamo solo che negli USA non creino un precedente imponendo ai produttori di tecnologie internet di creare backdoor di accesso alle comunicazioni...
http://punto-informatico.it/p.asp?i=47390
ma la sicurezza e tutto il resto dove vanno a finire??? e la riservatezza dei dati??? Ma soprattutto... se queste backdoor venissero scoperte e utilizzate per appropriarsi dei numeri di carta di credito di chi esegue transazioni online??? bah... chi vivrà vedrà... io credo che tra un po' inizierò a preoccuparmi!!! :D
Gw@th |
Lunik |
io ehm vorrei sapere una cosa (premetto che non ho ancora studiato diritto :asd: )
Per anni ho sempre avuto un videoregistratore e ho sempre registrato i film.... è violazione anche questa?
Ho sempre, anche, registrato le canzoni su cassetta dalla radio... è violazione pure questa?
Se dovessero davvero arrestare, denunciare chi ha violato i diritti d'autore... azz chi si salva? :look: :look: |
yoruno |
Originally posted by Lunik
io ehm vorrei sapere una cosa (premetto che non ho ancora studiato diritto :asd: )
Per anni ho sempre avuto un videoregistratore e ho sempre registrato i film.... è violazione anche questa?
Ho sempre, anche, registrato le canzoni su cassetta dalla radio... è violazione pure questa? Neanche io ho studiato diritto, ma la trasmissione pubblica presuppone il fatto che tu registri e che poi ti riguardi in privato per uso personale il tutto, il che non è reato.
Facendo un esempio: io sto scaricando (Argh, la parola proibita!) la serie dei Visitors trasmessa su Italia 1 nel 1984. Sto usando un sw di p2p, ma d'altra parte la serie è stata trasmessa televisivamente, e quindi la potrei aver registrata... come la mettiamo?
Oppure: io ho il Signore degli anelli [parte 1 e 2] in videocassetta e in dvd. Niente mi dovrebbe vietare di scaricare il film in divx, dato che io potrei non essere capace di fare il divx da dvd e quindi preferisco scaricarlo. Come la mettiamo?
I cavalieri dello zodiaco: trasmessi miriadi di volte in tv, quindi potrei averli registrati; e se io li voglio scaricare perchè hanno qualità migliore? Come la mettiamo?
Mi sa che al governo hanno bisogno di un aggiornamento del firmware cerebrale...
Correggetemi se sbaglio... |
Lunik |
ah ok quindi le mie 350 vhs sono legali? :asd: |
korn |
Originally posted by Lunik
ah ok quindi le mie 350 vhs sono legali? :asd:
Se le hai registrate per uso personale si, è vietata la proiezione in pubblico se non erro.
Cfr la famosa sentenza Betamax. |
yoruno |
Se avete voglia qui c'è una bella analisi.
Questi i punti interessanti:
Ne consegue che l’utente che si procura opere protette (anche) tramite un network Peer-to-Peer non commette illecito penale, avendo pagato a monte i diritti d’autore. Per i supporti di registrazione audio e video, quali supporti analogici, supporti digitali, memorie fisse o trasferibili destinate alla registrazione di fonogrammi o videogrammi, il compenso è costituito da una somma commisurata alla capacità di registrazione resa dai medesimi supporti. Dal momento che le norme in questione fanno esclusivo riferimento all’effet to del comportamento (duplicazione non a scopo personale) e non alla tecnologia utilizzata se ne deduce che è consentita la copia privata comunque effettuata purchè non effettuata da terzi (art.71 sexies c.II) e nel rispetto delle misure tecnologiche di protezione (art.102 quater). Nel caso del Peer-to-Peer, dunque, vanno tenute ben distinte le posizioni di chi distribuisce l’opera protetta e di chi la scarica. Il primo – se non ha acquisito il relativo diritto - commette sicuramente un atto illecito. Ma il secondo non sta violando alcuna legge. L’utente che scarica l’opera, infatti, la memorizza su un supporto per il quale ha già pagato a monte l’equo compenso per la duplicazione e dunque ha il diritto di fruire dell’opera per uso personale. |
Lunik |
quindi possiamo scaricare???????????????? |
yoruno |
Originally posted by Lunik
quindi possiamo scaricare???????????????? In teoria... ma perchè? Tu avevi per caso smesso? |
York |
Originally posted by yoruno
In teoria... ma perchè? Tu avevi per caso smesso?
:lode: :lode: :lode: :lode: |
Gwath |
Originally posted by yoruno
Nel caso del Peer-to-Peer, dunque, vanno tenute ben distinte le posizioni di chi distribuisce l’opera protetta e di chi la scarica. Il primo – se non ha acquisito il relativo diritto - commette sicuramente un atto illecito. Ma il secondo non sta violando alcuna legge. L’utente che scarica l’opera, infatti, la memorizza su un supporto per il quale ha già pagato a monte l’equo compenso per la duplicazione e dunque ha il diritto di fruire dell’opera per uso personale.
il problema di fondo e` che nelle reti p2p tutti scaricano e distribuiscono... e chi ha pagato i diritti di cio` che viene scaricato dal mio share??? quello da cui l'ho scaricato io??? bah... |
yoruno |
Originally posted by Gwath
il problema di fondo e` che nelle reti p2p tutti scaricano e distribuiscono... e chi ha pagato i diritti di cio` che viene scaricato dal mio share??? quello da cui l'ho scaricato io??? bah... Dipende da che programma usi... ce ne sono alcuni che non fanno scaricare dai temporanei, e in cui puoi anche non distribuire nulla... io ad esempio ho in share solo materiale libero da copyright (e Visitors, ovvio)... |
Lunik |
Originally posted by yoruno
In teoria... ma perchè? Tu avevi per caso smesso?
si ho smesso dopo aver parlato con qualcuno.... |
m@cCo |
Sì ma senza condivisione il p2p muore...o meglio il p2p per i poveracci come noi che non hanno 25 euro da spendere per ogni dvd che si vogliono vedere, il software libero è perfettamente legale ;)
Ciao |
yoruno |
Originally posted by Lunik
si ho smesso dopo aver parlato con qualcuno.... Mmmmm... mi stai inquietando... :look: |
bluevelvet |
è incoraggiante il post fatto da yoruno che riporta l'analisi del decreto urbai fatto dalla ALCEI...
il discorso però andrebbe estrapolato dal puro significato legale e informatico di file sharing e p2p...
bisognerebbe pensare al fatto che il p2p esiste poichè è impossibile (almeno per i meno abbienti) reperire audio, video e letteratura dai canali ufficiali, se non in misura microscopica, poichè a causa del libero mercato e delle leggi vigenti in campo di tassazione (iva 20%) il costo necessario è altissimo. 25-30€ per i dvd di nuova pubblicazione (prezzo che varia in maniera del tutto arbitraria da parte dei produttori/rivenditori), 10-15€ per i libri di nuova pubblicazione in collane economiche (la cifra più alta di solito per opere straniere che necessitano di traduzione), 20-25€ euro per i cd-audio di opere di nuova pubblicazione (anche qui variazione di prezzo del tutto arbitraria da parte di produttori e rivenditori, salvo eccezioni dovute al buon senso di piccole case discografiche indipendenti).
la questione non dovrebbe essere approfondita sulla legalità o meno del p2p, visto che è un fenomeno cresciuto come risposta ad una situazione economicamente insopportabile, prendendo consenso in una larghissima fascia della società (forse la totalità di chi ha accesso alla rete), e quindi giustificabile come *bisogno* della società.
il discorso va focalizzato, in mio parere, sul limitato accesso alla cultura imposto dall'attuale stato delle cose: ovvero grosso onere economico per l'accesso ad essa con conseguente totale impossibilità di accesso per le fasce meno abbienti.
il discorso è: possibile che sia giusto che la cultura abbia un prezzo? che sia a disposizione solo di chi è abbastanza ricco da permettersela? è questo il dubbio che, secondo me, è ben più impellente del fatto che chi ha disposto il decreto urbani non ha conoscenze informatiche e sia soggetto a pagamenti illeciti da parte di chi detiene i copyright (le industrie), o del fatto che una legge urbani scombini il libero accesso alla rete protetto da privacy.
questa è la mia opinione, scontata, non riletta e probabilmente piena di errori. |
yoruno |
Originally posted by bluevelvet
questa è la mia opinione, scontata, non riletta e probabilmente piena di errori. :approved: Ma molto, molto condivisa da parte mia, soprattutto per quel che riguarda i libri! :approved: |
m@cCo |
Sì ma è anche vero che chi su queste cose ci vive abbia il diritto a prezzare il proprio prodotto intellettuale.
Che poi il prezzo sia troppo alto è un altro discorso.
Ciao |
korn |
Originally posted by m@cCo
Sì ma è anche vero che chi su queste cose ci vive abbia il diritto a prezzare il proprio prodotto intellettuale.
Che poi il prezzo sia troppo alto è un altro discorso.
Ciao
Il problema non è il compenso dell'autore, anzi quello è veramente irrisorio, è il ricarico dell'industria discografica che è osceno.
Tempo fa avevo letto articoli che riportavano i dati: per ogni CD il compenso all'autore era nell'ordine dei 2-3 euro, il costo di produzione e distribuzione era all'incirca nello stosso ordine (non ricordo di preciso), quindi il grosso dei 20 euro di un CD va alla casa discografica, in IVA e in parte minore al negozio.
Quello che fa proprio schifo in tutto questo è lo share dei discografici e la percentuale IVA. |
m@cCo |
Bè contando che sono loro che promuovono e investono i capitali mi sembra giusto che qualcosa più degli altri ci guadagnino.
Che poi siano degli usurai legalizzati...:D
Ciao |
korn |
Originally posted by m@cCo
Bè contando che sono loro che promuovono e investono i capitali mi sembra giusto che qualcosa più degli altri ci guadagnino.
A me no, soprattutto non il doppio dell'autore.
E li odio anche perché con le loro politiche di marketing condizionano e rovinano il mondo della musica, soprattutto in Italia (dico questo perché ho contatti nell'ambiente, non per partito preso).
Sono punti di vista ovviamente, non voglio dire che la mia visione sia giusta e la tua no :) |
m@cCo |
Mai pensato che tu lo volessi fare ;)
Comunque anche io sono d'accordo che la cosa sia esagerata.
Dicevo solo che in linea di principio era un giusto ragionamento.
Ciao |
bluevelvet |
il ragionamento dell'equo profitto per chi investe capitali nella diffusione di un'opera è giusto. ma se questi individui non sono in grado di svolgere il loro lavoro di diffusione senza commettere gravi errori di valutazione (ovvero spese spropositate in analisi di mercato e metodi anti-contraffazione, pubblicità e immissione in mercato di opere di scarso contenuto solo allo scopo di trarne alto profitto tra le fasce più giovani e vulnerabili, avendo come risultato più flop che tentativi andati a buon fine) allora anche il ragionamento del profitto che un'azienda di questo tipo deve poter liberamente decidere va rivisto.
se una teoria è corretta ma è di impossibile applicazione a causa dell'incapacità delle persone che ne sono soggette, andrebbe modificata. non ci sono altre possibilità.
le aziende discografiche, visto che è questo l'esempio che è stato tratto in considerazione, si sono macchiate più volte di questi squallidi errori. e più di una volta le principali multinazionali del disco sono finite sotto processo in u.s.a. perchè di comune accordo imponevano un alto prezzo di base per la vendita dei dischi, allo scopo di annullare la concorrenza e recuperare tutti i soldi che la loro mentalità senza scrupoli ha mandato in fumo.
a questo punto c'è da chiedersi se le opere culturali debbano essere soggette a un mercato di questo tipo. e se è giusto che altri al posto dell'autore debbano decidere il prezzo del suo operato. e se debbano sostituirsi a lui allo scopo di creare prodotti facilmente smerciabili tra alcuni target di mercato più vulnerabili, producendo cose più simili ad un surrogato di un'opera che a un'opera.
in poche parole, loro sono quelli che decidono la diffusione della conoscenza, e che rovinosamente la stanno sempre di più allontanando da coloro a cui appartiene, grazie anche al rovinoso operato di chi dovrebbe controllarli. è giusto che le cose debbano andare in questo modo?
è più sensato curare la malattia delle industrie combattendo il p2p oppure iniziare a considerare la cultura un bene di tutti e garantirne la diffusione indistinta tra la popolazione? |
lord2y |
Paolo Attivissimo
leggete questo, chiarisce molto le idee sulla situazione p2p attuale =) |
DeepBlue |
Originally posted by lord2y
Paolo Attivissimo
leggete questo, chiarisce molto le idee sulla situazione p2p attuale =)
Non sono molto d'accordo con alcuni passaggi dell'articolo, per esempio:
Il decreto Urbani prevede una sanzione amministrativa di 1500 euro, la confisca degli "strumenti" (il PC? il modem? Il cavo Ethernet?)
Ha ragione l'autore a domandarselo, perché in nessuna normativa è spiegato cosa si debba sequestrare in questi casi. Il problema è che chi effettua il sequestro, vi porta via TUTTO il materiale informatico che possedete, monitor incluso. E' una questione annosa e molti giuristi ne discutono, perché è illogico sequestrare un case quando basterebbe portarsi via l'hard disk.
Non parliamo poi delle condizioni in cui i pc tornano al propietario quando l'istruttoria è finita...
Anche dopo aver superato questo scoglio, resta il problema non trascurabile di associare il nickname dell'utente con una persona. E' inutile denunciare l'utente pincopalla732 alle autorità di polizia, se non si sa a chi corrisponde. Il provider può risalire facilmente all'indirizzo IP di pincopalla732, ma qui si ferma: solo le autorità di polizia possono associare un indirizzo IP, magari dinamico, all'utente al quale era assegnato in un dato momento, seguendo un iter non certo semplice.
Questo è davvero ridicolo: l'autore vuole far credere che il provider non conosce l'intestatario del servizio che lui stesso sta offrendo?? (parlo di connettività ovviamente).
Se per caso voleva dire che senza l'autorizzazione del giudice il provider non può diffondere dati, l'ha spiegato molto male.
E comunque non è giusto nemmeno il termine "diffondere" in quanto l'ISP dovrebbe comunicare alla polizia telematica (e non a terzi) i nominativi di chi sta commettendo un reato.
Il vero problema è in realtà il fatto che il provider debba controllare tutto il traffico dati dei propri clienti, il che, aldilà delle problematiche tecniche, costituirebbe una violazione della privacy
il gendarme dovrà scaricarsi tutto il file e guardarselo per intero, perché potrebbe contenere spezzoni di opere vincolate Non credo proprio. Al "gendarme" basterà trovare un solo spezzone di un qualsiasi film protetto dal diritto d'autore per poter agire di conseguenza. Infatti il decreto Urbani parla chiaramente anche di parti di film.
Sono invece d'accordissimo su quanto detto nell'ultimo paragrafo dell'articolo. |
DeepBlue |
Hollywood diffida un utente italiano
Le major chiedono ad un provider italiano di cancellare un account perché, tramite eMule, un utente avrebbe posto in condivisione dei film. Il provider si limita ad avvertire l'abbonato. Il testo della diffida. La prima di una serie?
Il resto della notizia lo trovate qui: http://punto-informatico.it/p.asp?i=47444 |
bluevelvet |
Originally posted by Lunik
E VOILA! (grazie Haplo!)
http://fastsharing.altervista.org/not_found.html
purtroppo la soluzione è solo quella: boicottare le industrie. del disco, del cinema, del libro...
anche se non è facile convincere tutti perchè non tutti sono sensibili al problema..
in america c'è già da tempo boycott RIAA
in Italia? che aspettiamo? :) |
lord2y |
basta non comprare più nulla: ne dvd ne cd niente di niente..Quando falliranno si accorgeranno chi comanda :asd: |
fulminato1 |
io sono pronto al boikottaggio...quando volete, anke subito!!! |
cia |
Boicottaggio cominciato!!!!!!!!! |
Alececk84 |
...io sono con voi... |
holylaw |
il mio boicottaggio e' iniziato 2 anni fa... chissa perche'... :roll:
ps: devo ricordarmi di andare a pagare la bolletta di Fastweb |
yoruno |
Oggi il decreto Urbani diventa ufficiale, a seguito della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Reazione: emuleitalia.net scrive: "TORNEREMO ONLINE NON APPENA RIUSCIREMO AD INTERPRETARE IL DECRETO URBANI, ATTUALMENTE INCOMPRENSIBILE..."
Un applauso a quei &$%£@ al governo (rigorosamente minuscolo). |
lord2y |
Originally posted by yoruno
Oggi il decreto Urbani diventa ufficiale, a seguito della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Reazione: emuleitalia.net scrive: "TORNEREMO ONLINE NON APPENA RIUSCIREMO AD INTERPRETARE IL DECRETO URBANI, ATTUALMENTE INCOMPRENSIBILE..."
Un applauso a quei &$%£@ al governo (rigorosamente minuscolo).
Secondo me fra 60gg sparirà...E' solo un modo per fare un po' di terrorismo e spingere la gente a non usare più i sistemi p2p
qui trovate qualche indicazione più precisa ;)
:ciao: |
yoruno |
Originally posted by lord2y
Secondo me fra 60gg sparirà...E' solo un modo per fare un po' di terrorismo e spingere la gente a non usare più i sistemi p2p Sparirà il decreto, vero? :D
Cmq sono arrabbiato non per 'sta cacchiata di legge (inattuabile, mal scritta, etc) ma per il fatto che c'era un link su emuleitalia.net che usavo spesso e che non riesco a recuperare neanche con la cache... |
JaM |
Da quanto ho capito io i provider dovrebbero segnalare gli utenti che generano quantitativi di traffico anormali giusto?
Bene.... oggi ascolto tutto il giorno radio in streaming :D |
korn |
Originally posted by yoruno
Sparirà il decreto, vero? :D
Mah! |
recoil |
incollo qui quanto ho letto su un altro forum riguardo al nostro "amato" ministro Urbani.
Dal "Riservato de L'espresso n.48", a cura di Paolo Forcellini
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I giorni dell'Ida
Ricordate Vittorio Sgarbi, quando, sottosegretario ai Beni culturali, accusò in diretta tv il proprio ministro, Giuliano Urbani, di avere uno stretto legame con l'attrice Ida Di Benedetto?
Fu allora che il già gelido rapporto tra ministro e sottosegretario raggiunse il punto più basso e che il dimissionamento di Sgarbi apparve inevitabile.
Ora si viene a sapere che l'attrice in questione, non proprio all'alba della sua carriera, negli ultimi tempi ha girato diversi film, è tornata in tv e soprattutto ha costituito una società, la Titania Produzioni, che la vede in veste di produttrice assieme alla figlia Stefania Bifano.
Dal 13 giugno 2001, quando Urbani s'insediò al ministero, la Di Benedetto ha preso parte come consulente artistica della Titania, o come attrice, a sei film tutti finanziati dallo Stato per complessivi 8 milioni e 811 mila euro.
La casa di produzione conta di realizzare entro l'anno un settimo film, titolo provvisorio "Diario d'Angelica", e quindi chiedere il relativo finanziamento.
La Titania ha già dimostrato di saper ottenere i soldi pubblici in tempi record: le altre case produttrici ci mettono in media sei mesi per passare dall'una all'altra commissione del Ministero, l'impresa di madre e figlia, invece, ce la fa in un mese e mezzo.
Chissà cosa accadrà dopo la riforma annunciata, anche con un'intervista su "il Giornale", da Urbani?
Il ministro, dopo aver presentato il decreto che riforma il settore di sua competenza, ha di fatto annunciato che le nomine dei membri delle commissioni consultive (che valutano i film aspiranti ai finanziamenti) non spetteranno più al Parlamento, ma solo a lui stesso.
che vergogna ragazzi...
non solo il conflitto di interessi ma anche il fatto che mancano i soldi per la ricerca e vengono finanziati dei film!!! |
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