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[REFERENDUM]Estensione Art.18
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Fatur
Come tutti saprete, il 15 e 16 giugno c'è un referendum(anzi, forse 2).
Il referendum pone questo quesito:
si vuole estendere l'articolo 18(che non consente ad un datore di lavoro il licenziamento di un suo dipendente, senza una giusta causa) alle aziende con meno di 15 lavoratori?

Attualmente l'articolo 18 si applica solo per le imprese con più di 15 dipendenti... ma il punto è: perchè?

Io sinceramente non ne capisco il motivo. Ho seguito poco fa una tribuna politica alla radio e ho scoperto che non solo i partiti della coalizione del centrodestra ma anche qualche partito del centrosinistra(i DS che io sappia) sono contro e consigliano di votare no.

Il fatto che più mi rende incomprensibile questa opposizione è che le motivazioni che danno sono astratte.

La principale motivazione è che "così si rende più dinamico il mercato, si favorisce lo sviluppo". :? :?
Ma cosa vuol dire?

Perchè se uno lavora in una ditta con meno di 15 dipendenti e viene licenziato senza una valida motivazione non può farci nulla e chi lavora in una azienda con più di 15 dipendenti invece ha il diritto di appellarsi al giudice?

Non capisco proprio che benefici si traggano a fare queste distinzioni, soprattutto perchè anche chi ci tiene a farle non ne da spiegazione!

Voi cosa ne pensate?

maja
...francamente non lo capisco neanche io...
...il problema è che su questo referendum l'informazione è sempre troppo poca(c'è gente che neanche sa cos'è l'articolo 18..).
...si favorisce lo sviluppo?Licenziando le persone senza una valida ragione si favorisce lo sviluppo?
:nocomment:

Lunik
non so xè ma credo che non andranno in molti a votare........

:roll:

io ci vò!

acca20
Bisogna andare a votare (ovviamente SI) e dire ad amici/conoscenti/parenti/etc a fare lo stesso!

Lightman
Originally posted by acca20
Bisogna andare a votare (ovviamente SI)


Ah si ? Davvero ? Ed immagino che io debba andare a votare, e votare si, perche' me lo dici tu ?

Perche' ovviamente tutti la pensano come te, vero ?

Beh, ti comunico (e la cosa forse ti sconvolgera') che non tutti la pensano come te...

Morgana
Originally posted by Lightman
Beh, ti comunico (e la cosa forse ti sconvolgera') che non tutti la pensano come te...


A me sconvolge di più la foga della tua reazione... :shock:
In ogni caso penso che intendesse dire di fare presente a tutti quelli che si conoscono che c'è il referendum, su cosa è e anche, perchè no?, le motivazioni per cui si vota in un certo modo. :)

Fatur
Originally posted by Lightman
Beh, ti comunico (e la cosa forse ti sconvolgera') che non tutti la pensano come te...



Senza tono polemico volevo chiederti di chiarirmi le tue idee così magari ci capisco qualcosa in +.
Le motivazioni di chi vota si le conosco e le ho capite, quelle di chi vota no o di chi consiglia di non votare le ho sentite ma non ci ho capito una mazza... sembra che non sappiano cosa dire.

Mi chiariresti il tuo punto di vista?
:ciao:

AlphaGamma
Originally posted by Lightman
Ah si ? Davvero ? Ed immagino che io debba andare a votare, e votare si, perche' me lo dici tu ?

Perche' ovviamente tutti la pensano come te, vero ?

Beh, ti comunico (e la cosa forse ti sconvolgera') che non tutti la pensano come te...


Non c'e' bisogno di incazzarsi in questo modo, Light. ;)
Ha solo detto che bisogna andare a votare... che non tutti la pensiamo allo stesso modo e' lapalissiano.

Cmq io andro' a votare si. :D
Ed anche tu, se ci penserai su ben benino. :)

Lightman
Originally posted by Morgana
A me sconvolge di più la foga della tua reazione... :shock:
In ogni caso penso che intendesse dire di fare presente a tutti quelli che si conoscono che c'è il referendum, su cosa è e anche, perchè no?, le motivazioni per cui si vota in un certo modo. :)


Scusa ? Far presente su cosa e' ? le motivazioni ?

Ma stiamo parlando entrambi di Acca20 ?

Guarda che io non ce l'avevo con Fatur, la mia risposta era solo ed esclusivamente per Acca20...

lorenzo
Originally posted by maja
c'è gente che neanche sa cos'è l'articolo 18..


STATUTO DEI LAVORATORI: http://www.minlavoro.it/norme/L_200570_300.htm

ripe
Originally posted by Lightman
Ah si ? Davvero ? Ed immagino che io debba andare a votare, e votare si, perche' me lo dici tu ?

Perche' ovviamente tutti la pensano come te, vero ?

Beh, ti comunico (e la cosa forse ti sconvolgera') che non tutti la pensano come te...


Hai le tue cose?? :D

Comunque è vero, chi vota NO non sa spiegare realmente i motivi di questa distinzione se non con frasi astratte come quelle che ha riportato Fatur, chi vota SI ha solo una cosa in mente: salvaguardare i diritti dei lavoratori!

Off-Topic:

Il direttore del Corriere si è dimesso dopo "pressioni" del governo Berlusconi... sempre meglio...

Lightman
Originally posted by Fatur
Mi chiariresti il tuo punto di vista?
:ciao:


Niente di che, questione di coerenza, io sono un liberista convinto. E il concetto e' semplice, se sei in gamba nel tuo lavoro, anche se ti licenziano un posto lo trovi (a meno ovviamente di economia stagnante, periodi di crisi, e mazzi vari, ma in questo caso considero ancor piu' deleterio per l'economia avere n aziende che devono continuare a pagare m dipendenti anche se in quel determinato momento (faccio un esempio) piu' di meta' dei suddetti dipendenti non puo' far altro che grattarsi per tutto il giorno).

Ovvio che per chi non crede nel libero mercato, nel liberismo, difficilmente sara' d'accordo.

luckyz
C'è stato un thread poco tempo fa che ne parlava

Lightman
Originally posted by ripe
Hai le tue cose?? :D


A questa neanche ti rispondo.

Comunque è vero, chi vota NO non sa spiegare realmente i motivi di questa distinzione se non con frasi astratte come quelle che ha riportato Fatur, chi vota SI ha solo una cosa in mente: salvaguardare i diritti dei lavoratori!


Leggiti la mia risposta a Fatur.

ginver
Le aziende con meno di 15 dipendenti sono quasi tutte di tipo artigianale e quindi non hanno continuità di lavoro. Per essere più chiari, lavorano spesso a commessa o sono stagionali.
In Italia non è considerata giusta causa la "mancanza di lavoro", quindi l'unico modo per queste aziende di sopravvire è quella di poter assumere stagionalmente o per alti soddisfare carichi di lavoro.

Fatur
Originally posted by ginver
[...]

ma per queste situazioni non esistono le assunzioni a termine, stagionali?


x Lightman:
capisco le tue motivazioni anche se non le condivido perchè le trovo un po' egoistiche. Non tutti sono in grado di trovare lavoro dopo il licenziamento; basta pensare ad un operaio di 50 anni che si trova da un giorno all'altro senza lavoro e con una famiglia da mantenere... sicuramente non verrà assunto facilmente perchè dà meno garanzie di un 20enne o di un 30enne...
Se pensi al nostro settore (o ad altri che non soffrono di questi problemi)posso anche giustificare il tuo parere, ma penso si debba tenere in conto anche della situazione di chi è meno "fortunato".

ginver
Originally posted by Fatur
ma per queste situazioni non esistono le assunzioni a termine, stagionali?


Con il problema che dopo 3 (credo, non mi ricordo il numero esatto) contratti a tempo determinato il dipendente ha diritto all'assunzione a tempo indeteminato .... e ricadiamo nello stesso caso di prima.

Morgana
Originally posted by Lightman
Scusa ? Far presente su cosa e' ? le motivazioni ?

Ma stiamo parlando entrambi di Acca20 ?

Guarda che io non ce l'avevo con Fatur, la mia risposta era solo ed esclusivamente per Acca20...


E infatti io parlavo di lui.
Eppoi scusami, ma... se per te oggi è una brutta giornata non è mica colpa di nessuno! :D

lallyblue
Originally posted by ginver
Con il problema che dopo 3 (credo, non mi ricordo il numero esatto) contratti a tempo determinato il dipendente ha diritto all'assunzione a tempo indeteminato .... e ricadiamo nello stesso caso di prima.

beh...in quel caso basta assumere persone diverse...ma cmq a tempo determinato...

Lightman
Originally posted by Morgana
E infatti io parlavo di lui.
Eppoi scusami, ma... se per te oggi è una brutta giornata non è mica colpa di nessuno! :D


Ok, ti dispiacerebbe spiegarmi come questo :

Originally posted by acca20
Bisogna andare a votare (ovviamente SI) e dire ad amici/conoscenti/parenti/etc a fare lo stesso!


servirebbe a far presente su cosa e' il referendum e quali sono le motivazioni ?

Se ci riesci, bene. Pero' sinceramente ho dei grossi dubbi che tu possa farcela...

Morgana
Originally posted by luckyz
C'è già stato un thread poco tempo fa


ciao luckyz :ciaoo:

Morgana
Originally posted by Lightman
Ok, ti dispiacerebbe spiegarmi...


Allora, premetto che lo conosco, motivo per il quale IO ho interpretato così:

Bisogna andare a votare (ovviamente [per me ] SI) e dire ad amici/conoscenti/parenti/etc a fare lo stesso! [cioè di andare a votare]

Concludo dicendo che ti ho visto postare risposte più intelligenti e costruttive di questa sterile e aggressiva polemica... :sad:

ginver
Originally posted by lallyblue
beh...in quel caso basta assumere persone diverse...ma cmq a tempo determinato...


Sai quanto ci vuole prima che un lavoratore diventi effettivamente produttivo, forse non è così semplice .....

lallyblue
ehm...come dicono a Genova:
"Sciûsciâ e sciorbî no se peu."
(Soffiare e sorbire (contemporaneamente) non si può.)

Se vuoi un impiegato a tempo determinato sai a cosa vai incontro...se ti serve per poco tempo non puoi pretendere di averlo anche esperto subito...altrimenti non ti lamenti di doverlo pagare anche nei momenti di calma lavorativa...

ginver
[i]Originally posted by lallyblue
Se vuoi un impiegato a tempo determinato sai a cosa vai incontro...se ti serve per poco tempo non puoi pretendere di averlo anche esperto subito...altrimenti non ti lamenti di doverlo pagare anche nei momenti di calma lavorativa... [/B]


In effetti hai ragione meglio 15 persone a casa compreso il capo che uno solo ......

Fatur
Originally posted by ginver
In effetti hai ragione meglio 15 persone a casa compreso il capo che uno solo ......


non capisco la deduzione... (oggi e' il mio giorno "non capisco" :D )

Lightman
Originally posted by Morgana
Allora, premetto che lo conosco, motivo per il quale IO ho interpretato così:

Bisogna andare a votare (ovviamente [per me ] SI) e dire ad amici/conoscenti/parenti/etc a fare lo stesso! [cioè di andare a votare]


Continuo a non vedere in questo ne' motivazioni, ne' spiegazioni di cosa sia l'Art.18, ne' del perche' sarebbe giusto votare si.

Concludo dicendo che ti ho visto postare risposte più intelligenti e costruttive di questa sterile e aggressiva polemica... :sad:


Le risposte costruttive le ho date a Fatur, che non ha fatto propaganda elettorale, ma ha semplicemente chiesto opinioni e motivazioni delle proprie scelte.

Tengo a far presente che la mia reazione e' tutto fuorche' personale. Io non ho assolutamente nulla contro acca20, tu o chiunque altro. :)

JaM
Originally posted by ginver
Con il problema che dopo 3 (credo, non mi ricordo il numero esatto) contratti a tempo determinato il dipendente ha diritto all'assunzione a tempo indeteminato .... e ricadiamo nello stesso caso di prima.


Ho lavorato un po' come stagionale e come interinale e posso dirti che su questo si puo' passare benissimo sopra.
Dopo 3 rinnovi di un contratto a tempo determinato si ha effettivamente diritto ad un contratto a tempo indeterminato, il problema e' che devono essere consecutivi, cioe' oggi scade il contratto e me lo rinnovano da domani.
Ho conosciuto parecchia gente, anche padri di famiglia che lavorano a tempo determinato da 5 o 6 anni nella stesa azienda: lavorano per 3 - 4 mesi, poi l'azienda li lascia a casa una decina di giorni e poi li riassume, quindi i 3 rinnovi consecutivi vanno a farsi benedire...

Morgana
Originally posted by Lightman
Io non ho assolutamente nulla contro acca20, tu o chiunque altro. :)


:)

lum
Originally posted by Lightman
meno ovviamente di economia stagnante, periodi di crisi, e mazzi vari, ma in questo caso considero ancor piu' deleterio per l'economia avere n aziende che devono continuare a pagare m dipendenti anche se in quel determinato momento (faccio un esempio) piu' di meta' dei suddetti dipendenti non puo' far altro che grattarsi per tutto il giorno)


Questo e' un grosso problema: chi paga le conseguenze dell'economia stagnante? E' un peso per l'azienda certo, ma perdere il lavoro senza una tutela legislativa (che prevede anche una copertura economica per la rinuncia all'impiego), vuol dire vivere senza sostentamento economico per un periodo indefinito (nel senso che non si possono fare previsioni certe su quando potrei rientrare nel mercato del lavoro).

korn
Originally posted by JaM
l'azienda li lascia a casa una decina di giorni e poi li riassume, quindi i 3 rinnovi consecutivi vanno a farsi benedire...

un solo commento: pezzi di merda.

o assumi gente sempre diversa, o se vuoi sempre gli stessi li assumi a tempo indeterminato, quello che fanno è assolutamente vile e meschino e spero che prima o poi abbiano guai così grossi per questa cosa da maledire il giorno in cui hanno aperto l'impresa.

fozzy
impossibile.. le leggi se le sono fatte su misura...

JaM
Originally posted by fozzy
impossibile.. le leggi se le sono fatte su misura...



...infatti...

AlphaGamma
Originally posted by Lightman
Niente di che, questione di coerenza, io sono un liberista convinto. E il concetto e' semplice, se sei in gamba nel tuo lavoro, anche se ti licenziano un posto lo trovi (a meno ovviamente di economia stagnante, periodi di crisi, e mazzi vari, ma in questo caso considero ancor piu' deleterio per l'economia avere n aziende che devono continuare a pagare m dipendenti anche se in quel determinato momento (faccio un esempio) piu' di meta' dei suddetti dipendenti non puo' far altro che grattarsi per tutto il giorno).

Ovvio che per chi non crede nel libero mercato, nel liberismo, difficilmente sara' d'accordo.


Si puo' dimostrare su basi scientifiche e storicamente accertate che qualsiasi societa' organizzata secondo i dettami liberisti non sopravvive, e deve per forza definire correttivi socialdemocratici per andare avanti senza avere appunto economia stagnante e crisi. La crisi del '29 negli USA non ti ricorda niente?

L'articolo 18 e' uno di questi correttivi. Se la gente non lavora non compra niente, se la gente non ha garanzie di un futuro (posto di lavoro sicuro) allora vive al risparmio (niente acquisto di macchine, generi non di prima necessita', niente vacanze ecc. ecc.) e non fa *girare* l'economia.

Inoltre, e questa discussione l'avevamo gia' avuta, se un dipendente non lavora lo si puo' licenziare per giusta causa. L'articolo 18 difende SOLO dai licenziamenti SENZA giusta causa.

AlphaGamma
Originally posted by ginver
In Italia non è considerata giusta causa la "mancanza di lavoro", quindi l'unico modo per queste aziende di sopravvire è quella di poter assumere stagionalmente o per alti soddisfare carichi di lavoro.


Ti sbagli. ;)
In Italia se una azienda e' in crisi puo' utilizzare la cassa integrazione, mettendo in mobilità (all'80% dello stipendio) i suoi dipendenti. Sia chiaro: la cassa integrazione e' pagata dallo Stato.
Infatti moltissime aziende ne hanno approfittato al primo segnale di crisi.

AlphaGamma
Originally posted by ginver
Con il problema che dopo 3 (credo, non mi ricordo il numero esatto) contratti a tempo determinato il dipendente ha diritto all'assunzione a tempo indeteminato .... e ricadiamo nello stesso caso di prima.


Secondo me Ginver hai le idee un pochino confuse sui contratti di lavoro. ;)

Il contratto a tempo determinato dopo due assunzioni di fila, alla terza obbliga il datore di lavoro all'assunzione a tempo indeterminato, e' vero. MA le assunzioni devono essere CONSECUTIVE. Se io ti assumo per una estate come bracciante, e poi lo faccio l'anno successivo, e poi quello dopo ancora, non sono costretto ad assumerti a tempo indeterminato.

Infatti molte aziende approfittano di questa norma per assumerti per 6 mesi, lasciarti a casa due settimane, e poi riassumerti per 6 mesi, e poi ancora due settimane a casa, e poi ancora 6 mesi, e cosi' via... a tempo indeterminato, ma con la costante minaccia che non ti rinnovino il contratto. Bella roba. Ecco la coraggiosa e intraprendente imprenditoria italiana: con il ricatto del posto di lavoro tiene i lavoratori per le palle.
Chi rischia alla fine e' solo il lavoratore... ;)

AlphaGamma
Originally posted by Lightman
Fatur, che non ha fatto propaganda elettorale,


La propaganda la fai alle elezioni, con partiti, liste, programmi e amenita' simili.

Questo e' un referendum. Si o no all'articolo 18 per tutti. Cioe' si o no all'articolo 18. Punto.

fozzy

In Italia se una azienda e' in crisi puo' utilizzare la cassa integrazione, mettendo in mobilità (all'80% dello stipendio) i suoi dipendenti. Sia chiaro: la cassa integrazione e' pagata dallo Stato.
Infatti moltissime aziende ne hanno approfittato al primo segnale di crisi.


vuoi venire dove lavoro a raccontarla questa?

La cassa integrazione è disponibile SOLO per le aziende con più di 200 dipendenti.

AlphaGamma
Non sapevo di questa normativa (sopra i 200 dipendenti). Mentre mi informo meglio, cmq nella ditta dove lavora mio padre (ventina di dipendenti piu' ovviamente i flessibili, licenziabili in qualsiasi momento), sono stati messi in mobilita' due impiegati per esubero. Magari non e' cassa integrazione, e' qualcosa di simile.

Lightman
Originally posted by AlphaGamma
L'articolo 18 e' uno di questi correttivi. Se la gente non lavora non compra niente, se la gente non ha garanzie di un futuro (posto di lavoro sicuro) allora vive al risparmio (niente acquisto di macchine, generi non di prima necessita', niente vacanze ecc. ecc.) e non fa *girare* l'economia.


Giusto, che stupido. E io che pensavo che l'economia Statunitense fosse andata avanti per 74 anni dopo la crisi del '29 lasciando intatta la facolta' dei datori di lavoro di licenziare a piacimento i dipendenti...

Certo che son proprio tonto... Non mi sono neanche accorto che gli Statunitensi non comprano macchine, ne' generi di prima necessita', ne' fatto vacanze, e fanno in modo che l'economia stagni....

Bah. :D

Lightman
Originally posted by AlphaGamma
La propaganda la fai alle elezioni, con partiti, liste, programmi e amenita' simili.

Questo e' un referendum. Si o no all'articolo 18 per tutti. Cioe' si o no all'articolo 18. Punto.


Ok, sostituisci propaganda elettorale con propaganda referendaria. Se sei piu' contento cosi'.... :D

AlphaGamma
Originally posted by Lightman
Giusto, che stupido. E io che pensavo che l'economia Statunitense fosse andata avanti per 74 anni dopo la crisi del '29 lasciando intatta la facolta' dei datori di lavoro di licenziare a piacimento i dipendenti...

Certo che son proprio tonto... Non mi sono neanche accorto che gli Statunitensi non comprano macchine, ne' generi di prima necessita', ne' fatto vacanze, e fanno in modo che l'economia stagni....

Bah. :D


Dopo il '29 (crisi economica causata da una economia liberista) vennero introdotte modifiche all'economia liberista, modifiche che vennero poi definite keynesiane: investimento statale in economia (leggi "imprese pubbliche"!!!), allargamento dello stato sociale, ecc. ecc. queste modifiche risollevarono l'economia USA dal collasso.

Non e' un caso tuttavia che dopo un cinquantennio di crescita con queste politiche (che resisterono alla guerra mondiale, e perfino alla nascita dell'OPEC), negli anni '80 Reagan di nuovo torno' a fare politiche economiche neoliberiste, forte di alcuni fatti: l'economia sovietica non reggeva piu' il passo di quella USA, il medio oriente ed il petrolio era in mano agli usa, e i profitti ed il benessere medio americano era molto elevato (ci si illudeva che il mercato avrebbe retto modificando anche le politiche economiche), ed infine il debito commerciale degli stati uniti sarebbe stato fatto cadere sugli altri paesi, in particolare il terzo mondo (grazie a istituzioni come FMI e Banca Mondiale).

Dopo dieci anni la crisi e' arrivata (e' presente anche in Europa) negli USA, e dovunque le politiche neoliberiste siano applicate. Nonostante gli americani abbiano condotto 5 guerre in 10 anni sperando di risollevare la propria economia con la corsa alla produzione di armamenti (che sono una delle merci migliori, visto che vanno continuamente prodotte e non esauriscono mai il mercato: al limite si fa una guerra... ;) )

O forse mi vorrai dire che oggi negli USA si sta bene quando negli anni '60...?

lum
Lightman sei uno smithiano? La mano invisibile e' troppo limitata come politica economica....

Comunque anche io mi associo ai dubbi di Fathur sul no al referendum, non riesco a capire per quali meccanismi, rendendo libero il licenziamento, si arrivi ad avere una spinta sull'economia

fozzy
AG: La mobilità sotto i 200 dipendenti (SIMILE - ma molto alla lontana - della cassa integrazione) esiste se l'azienda in questione ha pagato non so quali contributi proprio per poter usufruire in caso di necessità di questa opzione. Essendo tutto cioò facoltativo lascio a te pensare quante aziende ne usufruiscano... diciamo che a saperlo prima rinuncio pure a qualche punto percentuale di stipendio :D

AlphaGamma
Dunque, mi sono informato meglio sul discorso della mobilita'. Dunque, in realta' sia sopra che sotto i 200 dipendenti, per accedere alla mobilita', bisogna essere in una speciale graduatoria di aziende. E su questo hai ragione, mi sono sbagliato, pensando che la mobilita' fosse molto piu' utilizzabile.

Tuttavia il licenziamento per crisi e' ammesso dal nostro sistema giuridico dopo che per due anni di fila il bilancio dell'azienda e' in passivo. Tale norma, mi e' stato spiegato, giustamente tende a salvaguardare il lavoratore, che non e' e non deve essere, secondo la legge, in alcun modo compartecipe del rischio di impresa, e quindi non puo' essere licenziabile se solo per un anno le cose vanno male.

Questo implica ovviamente che prima di assumere una persona tu imprenditore devi essere sicuro della crescita della tua azienda, non puoi pensare di rischiare, oltre al tuo denaro, anche il posto di lavoro della gente che assumi.

Mi sembra un principio assolutamente condivisibile. ;)

fabpicca
Originally posted by JaM
Ho lavorato



<OT sdrammatizzante> Ho lavorato? Jam sei impazzito? </OT sdrammatizzante>

fabpicca
dico la mia va'...

voglio mettermi un po' dal lato di chi decide di iniziare un'atività.
A livello startup quello di cui un'azienda ha bisogno è freschezza,voglia di lavorare (tanta) non ci si può permettere nessun tipo di freno o peso,purtroppo i margini netti all'inizio sono esigui, le spese inutili sono dannosissime.

Sostanzialmente un'azienda da 200 dipendenti è difficile possa godere della definizione di startup.
In 200 dipendenti c'è un buon grado di intecambiabilità, di recovery interno delle negligenze...insomma si va più tranquilli.

Benchè netto detrattore di ogni tipo di idea politica dell'attuale governo (senza se e senza ma) reputo la non produttività un buon motivo per il licenziamento.
E se in una grande azienda in qualche modo si riesce a tappare un buco ( l'unione fa la forza) una piccola azienda non può assolutmanete permettersi nessun tipo di scarsa produttività.

Il lavoro, come un cavo di rete è bidirezionale. Si presta un servizio, si ricevono soldi.Si partecipa alla crescita di un gruppo umano ( l'azienda) con la propria perizia , è giusto crederci.
Ben aldilà dalle tecniche di indottrinamento aziendale americano-giapponese

Questo per dire che il lavoratore va si tutelato, ma non deve fare della tutela la sua forza.

Il lavoratore se si appoggia alla tutela si umilia, perchè non si rende conto dell'imoportanza della sua figura nella azienda.
Il management non può essre management di se stesso.
e' giusto che il lavoratore consideri il proprio lavoro una risorsa preziosa.

Che poi molti imprenditori usino questa carta in maniera subdola semplicemente per il loro tornaconto, beh, è inevitabile , stiamo parlando sempre e comunque di soldi.

Fatur
Adesso mi è venuto un altro dubbio:
supponiamo che io venga licenziato e che mi rivolga al giudice per riavere il lavoro o essere risarcito. Vinco la causa perchè sono stato licenziato senza un valido motivo. Chi paga le spese processuali? Il perdente?

In tal caso non so quante persone penserebbero di trarre vantaggio dal licenziamento senza essere certi di essere dalla parte della ragione. E ciò varrebbe anche per i datori di lavoro!

Beh... magari non si capisce nulla... cmq gradirei risposta alla domanda di sopra ;)

korn
Originally posted by fabpicca
Il lavoro, come un cavo di rete è bidirezionale. Si presta un servizio, si ricevono soldi.


:approved:

il mio professore di filosofia del liceo diceva sempre che il primo capitale di un'azienda è il personale che ci lavora.. è verissimo, infatti di questo dovrebbero tener conto sia i datori di lavoro che i lavoratori stessi, perché quando sento gente che "lavora" col deretano e poi si lamenta che la ditta va male o fallisce mi verrebbe ben voglia di mandarli a caghér.. comincia a far bene il tuo lavoro e spingi gli altri a fare lo stesso e ci sono ottime probabilità che l'azienda vada avanti bene!!

Haplo
Originally posted by AlphaGamma

Questo implica ovviamente che prima di assumere una persona tu imprenditore devi essere sicuro della crescita della tua azienda, non puoi pensare di rischiare, oltre al tuo denaro, anche il posto di lavoro della gente che assumi.



Mi è venuto voglia di farti una domanda Alpha (guarda l'orario in cui te la faccio: è dopo cena....:D )

mettiamo che io abbia una macelleria e abbia 3 dipendenti...il mio fatturato è buono e tutto va come deve andare...tutto ad un tratto arriva la mucca pazza o chi per lei...crollo delle vendite e io mi devo tenere sul groppone tutti e 3 i dipendenti perchè han sempre fatto bene il loro lavoro ma io non ho più una lira con cui pagarli??? E non mi venire a dire che dovrei avere dei soldi da parte per dei momenti di crisi del genere x' la botta di sfiga quando arriva arriva e puoi fare quello che vuoi che...

fabpicca
Originally posted by Haplo
Mi è venuto voglia di farti una domanda Alpha (guarda l'orario in cui te la faccio: è dopo cena....:D )

mettiamo che io abbia una macelleria e abbia 3 dipendenti...il mio fatturato è buono e tutto va come deve andare...tutto ad un tratto arriva la mucca pazza o chi per lei...crollo delle vendite e io mi devo tenere sul groppone tutti e 3 i dipendenti perchè han sempre fatto bene il loro lavoro ma io non ho più una lira con cui pagarli??? E non mi venire a dire che dovrei avere dei soldi da parte per dei momenti di crisi del genere x' la botta di sfiga quando arriva arriva e puoi fare quello che vuoi che...


è d'obbligo , per legge, avere una scorta d'emergenza.
Comunque al momento dell'assunzione è necessario considerare anche la sfiga.I dipendenti sul lavoro ci basano la vita.

Haplo
Originally posted by fabpicca
è d'obbligo , per legge, avere una scorta d'emergenza.
Comunque al momento dell'assunzione è necessario considerare anche la sfiga.I dipendenti sul lavoro ci basano la vita.


Se leggi quello che avevo scritto ho parlato anch'io di scorta d'emergenza ma ho anche detto che certe volte uoi avere da parte quanto vuoi che non ti salva dal momento no...

korn
Originally posted by Haplo
Se leggi quello che avevo scritto ho parlato anch'io di scorta d'emergenza ma ho anche detto che certe volte uoi avere da parte quanto vuoi che non ti salva dal momento no...


Invece sì, ci sono regole ben precise sulla "scorta d'emergenza", credo che, tra le altre cose, debba includere un tot di mensilità assicurate per tutti i dipendenti.

fabpicca
ho conosciuto un imprenditore che pur di non far perdere ai suoi dipendenti un centesimo del loro stipendio, nonostante l'azienda fosse andata in bancarotta, ha pagato di tasca sua i dipendenti.

Haplo
Originally posted by korn
Invece sì, ci sono regole ben precise sulla "scorta d'emergenza", credo che, tra le altre cose, debba includere un tot di mensilità assicurate per tutti i dipendenti.


Ma allora parlo arabo??? :?
Ho parlato anch'io di scorta di emergenza...le parole non sono quelle ma il significato è chiaro...
Una volta che ho finito queste mensilità cosa faccio?? mi metto a stampare soldi falsi??

Forse la mucca pazza non rende l'idea giusta come crisi (anche se da parte sua chissà quanti soldi hanno perso migliaia di persone...)
Vogliamo parlare del momento attuale con un bin laden saltato fuori da non si sa bene dove e bush impazzito a caccia di terroristi e non per tutto il mondo?? Avete l'idea di quanti soldi in borsa sono andati bruciati in questi ultimi 2 anni???
E io imprenditore che "creo" una mia azienda dovrei prevedere tutto ciò???

Beh allora farei una legge dove chiederi ad ogni imprenditore di farsi fare una bella previsione del futuro da una zingara con una bella sfera magica... :D :D

webwarrior
Ciao a tutti.

Non ho letto tutti i post quindi magari dico cose già dette.

Sono molto indeciso su come rispondere al primo quesito del referendum

Da un lato per una questione di correttezza voterei "". Non è infatti giusto che vi siano dipendenti privilegiati perché assunti in una azienda con più di 15 dipendenti e altri invece che si trovano in situazioni più precarie.

Voterei "no" invece in nome della famosa flessibilità.

In cosa consiste?

In senso stretto significa che se una azienda ha un picco di produzione, questa assumerà senza tanti problemi, sicura della possibilità di ridimensionare l'organico non appena il picco si dimostra tale. In alternativa qualora il picco si trasformasse invece in espansione, manterrà il personale acquisito. Allo stato delle cose è spesso più ragionevole rifiutare la commessa. Sacrilegio imprenditoriale!

In senso lato il mercato del lavoro è come un qualsiasi tipo di mercato. Più "prodotti" girano, maggiore è il valore aggiunto e vorticosamente si genera crescita.

Se quindi vi sono numerosi lavoratori che passano da un impiego all'altro, la forza lavoro viene sfruttata al massimo e quindi si ha crescita. Senza questo dinamismo si hanno aziende che rifiutano commesse per mancanza di personale (il sopra citato esempio dei picchi di produzione) e altre aziende che non potendo licenziare, si trovano con esuberi che non hanno lavoro ma che comunque sono ancora dipendenti.

Per fare un esempio pratico e recente: Alitalia vs Ryanair. La prima deve licenziare, ma non può, la seconda sta facendo il grande atto di coraggio di assumere personale (sta offrendo contratti a tempo indeterimanto!). Sta assumendo ben 300 assistenti di volo, il che fa pensare che al momento si trova con un organico ben al di sotto del necessario. Se vi fosse davvero flessibilità?

Il fattore più importante però, che un qualsiasi imprenditore vi citerà quale necessità fondamentale e irrinunciabile è: "fanigutuni foe di ball!". Ed è vero. Il meccanismo non permette di premiare il bravo lavoratore e di punire il cattivo lavoratore.

Cmq voterò, perché chi non vota pecca di ignavia e non ha diritto nemmeno all'inferno (Dante docet) :twisted:

'notte

Serpico
alla fine ho preso la mia decisione: sono contro "l'abuso" di referendum che si è fatto in qs anni, alcuni su questioni sinceramente per "addetti ai lavori" o cmq che potevano essere risolte senza scomodare milioni di cittadini e senza spendere così tanti soldi (sempre dei cittadini...).
MA stavolta è importante, ci ho riflettuto a lungo, ed andrò a votare.
per il si, chiaramente.

AlphaGamma
Purtroppo in questi giorni ho avuto molto poco tempo per rispondere e fare un discorso ragionato sulle perplessita' poste in questa sede, alcune ragionevoli, altre, a mio avviso, portate da una confusa conoscenza di quale sia la situazione che dovrebbe cambiare con questo referendum.

Il referendum ha come obiettivo obbligare il datore di lavoro a reintegrare il posto al lavoratore in caso di licenziamento SENZA GIUSTA CAUSA.

E' un tipo di licenziamento che non ha niente a che fare, anche se a prima vista potrebbe apparire come tale, con la crescita o la flessione del giro di affari di una impresa. In quel caso, infatti, entrano in gioco normative diverse, che rientrano nell'ambito dei licenziamenti collettivi per crisi, che sono per l'appunto regolati da altre leggi. In altre parole, non e' l'articolo 18 a garantire i lavoratori in caso di crisi, ma altre normative.

Il licenziamento da cui si vogliono salvaguardare i lavoratori e' un licenziamento INDIVIDUALE, che viene fatto arbitrariamente, senza ragioni che abbiano a che fare con il lavoro in se' svolto dal lavoratore stesso, su una sua mancanza o incapacita'. Le ragioni sono le antipatie personali, il credo religioso o politico del lavoratore, l'attivita' sindacale, e soprattutto il semplice rifiuto del lavoratore a subire ricatti ("fai lo straordinario di 12 ore e zitto" oppure "beccati questo turno e se non vedi tua moglie o i bambini sono cazzi tuoi" o "non rompere i coglioni se non c'e' sicurezza sul posto di lavoro") o molestie sessuali, che sono forse la piu' viscida e codarda delle forme di ricatto.

Questa distinzione e' netta e puo' essere facilmente verificata guardando le statistiche pubblicate ogni anno dall'istat sul mondo del lavoro, che parlano di quale centinaio di licenziamenti ingiustificati INDIVIDUALI e decine di migliaia di licenziamenti collettivi PER CRISI, spiegando come non ci sia correlazione tra le due cose, sia nelle imprese sotto i 15 dipendenti che sopra.

Si puo' anzi dire che questo diritto esprime "soltanto" un forte valore di civilta' e di rispetto della persona, ed ha, almeno direttamente, poca attinenza con l'economia dell'impresa o del paese nel suo complesso.

Anche e soprattutto per questa ragione, visto che si tratta di un problema di diritti individuali che sono l'effetto di scelte generali di orientamento della societa' (che garantisce ad ogni cittadino uguaglianza e pari diritti), questo diritto e' giusto che sia esteso attraverso un referendum, e NON attraverso un voto parlamentare. Perche' non si tratta di un referendum "tecnico", per politici, per esperti, per comitati di analisi o di ricerca.

E' un referendum che riguarda, direttamente o indirettamente, una possibilita' lavorativa (quella di essere in una piccola impresa) che puo' accadere a tutti, e non per questo, a mio avviso, deve essere considerata diversa da quella dell'essere in una grande azienda.

Poi in realta' ci sarebbero molti discorsi da fare al contorno di questo ragionamento principale, sulla natura delle imprese e su chi si debba assumere il rischio di impresa (secondo me l'imprenditore, secondo altri invece dovrebbero essere i lavoratori), ma sono per l'appunto discorsi di contorno.

Quello principale e' stabilire con un referendum democratico se i lavoratori sono tutti uguali oppure no.
Ed in questo senso questo referendum ha una importanza paragonabile a quella del referendum sull'aborto e quello sul divorzio.

AlphaGamma
Aggiungo un'altra cosa.

Una cosa che e' stata spesso detta e' che talvolta il datore di lavoro licenzia senza giusta causa un lavoratore perche' "scansafatiche".

E sostiene che e' difficile dimostrare se un lavoratore lavora poco o molto.

Premessa. Se un lavoratore e' lavativo, il datore di lavoro ha una giusta causa per licenziarlo. Il problema rimane il dimostrarlo, e quindi stabilire se esistono dei criteri razionali ed oggettivi per quantificare la produttivita' di un lavoratore, ed utilizzarli per dimostrare appunto la scarsa voglia di lavorare dello stesso.

Questo problema come e' facile immaginare e' oggetto di un vastissimo studio da parte delle imprese (tutte), uno studio vecchio quanto l'economia basata sulle imprese e sul mercato.

Ora questo studio ha portato nelle grandi aziende a stabilire una contabilita' piuttosto precisa (il famigerato ufficio "tempi e metodi" ne e' un esempio) del lavoro prodotto dai dipendenti, e delle metodologie affermate e provate per migliorarne la produttivita' (premi di produzione, cottimo, incentivi, ricatti, minacce, ecc. ecc.).

La contabilita' e' precisa in quasi tutti i lavori, molto semplicemente perche' quasi tutti i lavori richiedono di svolgere mansioni che hanno un preciso effetto nella produttivita' dell'azienda. Ad esempio l'operaio ha la catena di montaggio, il muratore (o meglio la squadra) un caposquadra che da obiettivi precisi e vede chi lavora piu' o meno, cosi' vale per i call center, i commessi dei supermercati, i commessi delle macellerie, i braccianti dell'azienda agricola, e per la gran parte delle attivita'. La rivoluzione informatica ha ulteriormente migliorato e standardizzato questa quantificazione.

Sostanzialmente esistono solo due categorie dove la quantificazione e' difficile. Sono quelle dei manager e quelle dei tecnici (siano essi informatici, ingegneri, meccanici, idraulici, elettricisti, medici, dentisti, calciatori di serie A, ecc. tutte categorie che sappiamo pigliano una fraccata di quattrini perche' sanno fare qualcosa che gli altri non sanno fare), che tuttavia hanno come particolarita' quello di essere pagati piu' di tutte le altre categorie, di essere difficilmente licenziabili, ed in genere difficilmente rimpiazzabili, oltre al fatto di coprire una porzione ridotta dell'organigramma aziendale, e ovviamente nel numero totale di lavoratori.

Difficilmente contiamo tecnici o manager nel numero dei lavoratori licenziati senza giusta causa. E in tale eventualita', ancor piu' difficilmente questi avrebbero difficolta' a trovarsi un nuovo lavoro, grazie alle loro competenze.

Addurre dunque come scusa per il licenziamento il dire "non lavora" da parte dell'imprenditore e dire di non poterlo dimostrare, mi sembra semplicemente il dire una cosa falsa, perche' l'imprenditore ha moltissimi sia per poterlo dimostrare sia per ottenere una maggiore produttivita' dal lavoratore. Eccetto che per le due categorie sopra esposte.

Questo vale tanto di piu' se una impresa e' piccola, perche' e' ancora piu' facile controllare e quantificare l'attivita' lavorativa dei propri dipendenti, visto che ci si lavora a stretto contatto. Ed e' questa, in sostanza, la ragione per cui il dire "non lavora" e non poterlo dimostrare significa che in realta' il lavoratore ci sta antipatico per altre ragioni... ;)

webwarrior
AlphaGamma, giustamente distingui le varie forme di licenziamento e sono d'accordo con te sul fatto che intervenire sull'articolo 18 è l'ultimo dei modi per migliorare la cosiddetta (e tanto abusata) flessibilità.

Non conosco la legislazione e non ne ho il tempo per documentarmi, ma so che tra situazioni di crisi e giuste cause il meccanismo è comunque terribilmente farraginoso e lento, specie se rapportato con gli altri paesi G8 (eliminiamo pure il Giappone che di etica non ne ha mai capito un fico secco).

C'è chi vede in questo referendum la possibilità di oleare un po' il meccanismo. Io resto della convinzione che:

- una soluzione è necessaria, ma non è questa
- una soluzione che preveda lavoratori di serie A (grandi aziende) e di serie B (meno di 15 dipendenti) sia oggettivamente ingiusta.

Alex.

AlphaGamma
Il Giappone, tuttavia, e' considerato il modello di riferimento in questa fase di sviluppo del mondo del lavoro. Concetti come fabbrica integrata, terziarizzazione, just in time, e la flessibilita' nelle sue svariate forme, sono tutte espressioni del cosiddetto toyotismo.

C'è chi vede in questo referendum la possibilità di oleare un po' il meccanismo


A me sembra evidente che con questo referendum si vuole togliere la possibilita' di ricatto del datore di lavoro. Ricatto individuale, che certo magari ha anche a che fare con l'attivita' lavorativa, ma non per fenomeni di crisi o di mancanza di rendimento del lavoratore, ma per altre ragioni. Molto semplicemente, e' piu' comodo ed economico avere 5 dipendenti e far fare loro molto straordinario, piuttosto che assumerne 6. ;) Una situazione che puoi constatare e' molto comune in parecchie piccole fabbrichette, esistenti da anni, con un giro di affari preciso e consolidato.

Questa cosa non ha nulla a che fare con uno studio dell'economia delle imprese e dei fattori di rischio riguardanti nuove assunzioni.

Marcoski
Originally posted by Lightman
Niente di che, questione di coerenza, io sono un liberista convinto. E il concetto e' semplice, se sei in gamba nel tuo lavoro, anche se ti licenziano un posto lo trovi (a meno ovviamente di economia stagnante, periodi di crisi, e mazzi vari, ma in questo caso considero ancor piu' deleterio per l'economia avere n aziende che devono continuare a pagare m dipendenti anche se in quel determinato momento (faccio un esempio) piu' di meta' dei suddetti dipendenti non puo' far altro che grattarsi per tutto il giorno).

Ovvio che per chi non crede nel libero mercato, nel liberismo, difficilmente sara' d'accordo.


Scusate il tono :-D

Liberista convinto? che ne sai te di quello che vuol dire dover sudare per trovare lavoro? che ne sai te quello che vuol dire passare mattinate e mattinate per anni interi all'ufficio di collocamento sperando in un misero posto di lavoro per poter mandare avanti una famiglia che uno riesce a mettere su con tanti sacrifici?
Certo te fai l'università, ti mantengono ancora i tuoi genitori, se lavori lavori part time o anche se lavori a tempo pieno a fine mese ci arrivi perchè la tua famiglia in ogni caso ti aiuta, rimarrai fino a 30 anni dentro casa mantenuto dai tuoi genitori (non te la prendere ormai la società capitalizzata è così e non sei l'unico), e non avrai mai problemi con la modifica dell'art 18.
E' facile per te, è facile per quel ca***ne di Berlusconi e del presidente della confindustria e di tutto il coro politico dire che la modifica dell'art 18 renderà il mercato del lavoro più flessibile.
Ma più flessibile per chi? Per il ragazzo di 25 anni appena sposato con un figlio in arrivo, con il mutuo da pagare che vive a Reggio Calabria? Oppure per i soliti buffoni liberisti che pensano che le regole vadano fatte per rigirarle, che pensano che l'impunità sia la cosa giusta, alla Berlusconi?
Liberismo bhà che assurdità un modello economico fatto per dare la possibilità ai furbi di fare i furbi e agli onesti di essere coglioni questo è il liberismo?
Questa legge è un'altra di queste buffonate come la legge sulle rogatorie, come la nuova "legge" sul copyright, come la nuova legge sulle droghe leggere.
Fatte per far mangiare ancora di più chi mangia e di far penare ancora di più chi pena dalla mattina alla sera per portare il pane a casa.

Mi scuso ancora per i toni

webwarrior
Originally posted by Marcoski
E' facile per te, è facile per quel ca***ne di Berlusconi e del presidente della confindustria e di tutto il coro politico dire che la modifica dell'art 18 renderà il mercato del lavoro più flessibile.


Aspetta un attimo... qui si sta votando per modificare la legge ed ESTENDERE l'articolo 18 a tutte le aziende.

Qualcuno sa dove posso trovare il TESTO DEL QUESITO REFERENDARIO? Perché tutti dicono che sarà così, sarà cosà... dicono solo gli effetti ma io preferirei ragionare direttamente con i testi sorgenti (scusate la deformazione professionale :-D )

Qui ho trovato un interessante approfondimento: http://www.rassegna.it/2003/granditemi/articoli/appello.htm

Lightman
Originally posted by Marcoski
Scusate il tono :-D


Scusate sti' cazzi.

ti mantengono ancora i tuoi genitori, se lavori lavori part time o anche se lavori a tempo pieno a fine mese ci arrivi perchè la tua famiglia in ogni caso ti aiuta, rimarrai fino a 30 anni dentro casa mantenuto dai tuoi genitori


Primo, non mi conosci, quindi e' meglio se stai zitto invece di sparare cazzate su una situazione di cui non sai nulla.

Secondo, io lavoro, con i miei praticamente non ho piu' rapporti da 5 anni e da loro di certo non vedro' MAI un cent. Devo mantenermi, tirare fine mese, e coprire tutte le spese con uno stipendio medio-basso. Detto questo, il mio conto corrente e' attualmente sui 1000 euro scarsi, che si ridurranno di molto il 15, quando arrivera' l'addebito della c.c. . Quindi evita di giudicare.



E' facile per te


Vale lo stesso commento di cui sopra.

Per il resto, pensala come ti pare. Ma non azzardarti a sputare sentenze su chi non conosci.

webwarrior
Adesso... non trasformiamo quello che pareva essere un dibattito costruttivo un un flame.

Grazie.

Marcoski
:clap: :clap: :clap:

AlphaGamma
Originally posted by Marcoski
Scusate il tono :-D

Mi scuso ancora per i toni


Scusa, ma questi toni non vanno bene, sia perche' possono essere causa di flame, sia soprattutto perche' non sono adatti per il tipo di discussione in corso.

Marcoski
Originally posted by AlphaGamma
Scusa, ma questi toni non vanno bene, sia perche' possono essere causa di flame, sia soprattutto perche' non sono adatti per il tipo di discussione in corso.


Ma perchè che ho detto di tanto offensivo scusa? Mi sono scusato all'inizio e alla fine del post dicendo che avrei usato toni provocatori, ho alzato una provocazione per far diventare il discorso un po' più vivo.
Certo se una persona è un po' inteligente non si incazza per quello che ho scritto, non mi risponde dicendomi che lavora tutto il giorno che la famiglia non la sente da 5 anni, come per dimostrare a me che è una persona vissuta e che ne ha viste di cote e di crude, ma mi risponde, anche a tono perchè no, argomentando le tesi di una mia visione politica che ho espresso in maniera provocatoria proprio per provocare un dibattito.
E poi soprattutto non mi sembra di aver offeso nessuno.

Fatur
Beh... tu volevi forse solo dire di mettersi dalla parte di chi non ha un lavoro da libero professionista e dipende da un datore di lavoro, e che per questo e' soggetto a soprusi o limitazioni o a scendere a patti, o peggio ancora, a dover accettare delle situazioni spiacevoli perche' non e' abbastanza tutelato.
Tutto cio' potevi dirlo con un tono abbastanza sostenuto anche evitando riferimenti diretti a qualcuno.

io la penso cosi'.

Lightman
Off-Topic:

Originally posted by Marcoski
ho alzato una provocazione per far diventare il discorso un po' più vivo.


No. Tu l'hai messa sul personale. C'e' una bella differenza.

E poi soprattutto non mi sembra di aver offeso nessuno.


E' vero. Ti sei solo limitato a sparare sentenze su una situazione di cui non conosci nulla.


Bell'esempio di intelligenza e dialettica.



Edit: Alpha, scusa per l'OT.


webwarrior
Propongo di farla finita con 'sta storia. Ognuno la veda come la vuole ma si tenga i pareri per se, oppure usi i messaggi personali.

Per tornare IT (in topic):

Alla fine il quorum non verrà raggiunto, quindi le nostre opinioni non andranno molto oltre queste pagine (... e si fermeranno in cabina elettorale). :(

Marcoski
Originally posted by Lightman
Off-Topic:



No. Tu l'hai messa sul personale. C'e' una bella differenza.



E' vero. Ti sei solo limitato a sparare sentenze su una situazione di cui non conosci nulla.


Bell'esempio di intelligenza e dialettica.



Edit: Alpha, scusa per l'OT.



Leggi PM che la gente si stufa di leggere ste cagate :)

AlphaGamma
Originally posted by Marcoski
Ma perchè che ho detto di tanto offensivo scusa? Mi sono scusato all'inizio e alla fine del post dicendo che avrei usato toni provocatori, ho alzato una provocazione per far diventare il discorso un po' più vivo.
Certo se una persona è un po' inteligente non si incazza per quello che ho scritto, non mi risponde dicendomi che lavora tutto il giorno che la famiglia non la sente da 5 anni, come per dimostrare a me che è una persona vissuta e che ne ha viste di cote e di crude, ma mi risponde, anche a tono perchè no, argomentando le tesi di una mia visione politica che ho espresso in maniera provocatoria proprio per provocare un dibattito.
E poi soprattutto non mi sembra di aver offeso nessuno.


Molto semplicemente perche' prendere le cose sul personale e' off topic, puo' essere causa di flame, e non porta niente di costruttivo a questa discussione.

Fai un discorso anche acceso, ma non personale, e nessuno si sentira' offeso. ;)

AlphaGamma
Originally posted by webwarrior
Alla fine il quorum non verrà raggiunto, quindi le nostre opinioni non andranno molto oltre queste pagine (... e si fermeranno in cabina elettorale). :(


In base a cosa affermi che il quorum non verra' raggiunto?
Un recente sondaggio cirm (prima settimana di giugno) dava il sud al 44%. Questo dato e' estremamente incoraggiante.

webwarrior
Non mi baso su nulla, solo una mia sensazione.

Come dice giustamente (provocatoriamente) Paolo Rossi: "Il Pubblico è Sovrano"

La gente vota secondo le indicazioni dei media. Ed i media continuano a glissare o a mostrare interviste di rappresentanti di governo che invitano a non votare.

L'unica fonte controcorrente sono le "bacheche sindacali" e non sono certo di poco conto. Non so quanto incideranno.

Io voterò (solo il primo quesito, però) e non mi intimidisco.

AlphaGamma
Anche l'anno scorso i media davano (cgil ed extraconfederali esclusi) una informazione completamente negativa nei confronti di chi voleva difendere l'articolo 18 dall'attacco del governo. Perfino i ds presero le distanze dalla cgil fino all'ultimo. Cisl e uil aderirono all'ultimo istante, ma poi firmarono il patto per l'italia.

Eppure manifestarono 3 milioni di persone.
E poi scioperarono 13 milioni di persone.

Chi l'anno scorso era piu' strenuamente (ovvero fin dall'inizio) per la difesa dell'articolo 18, oggi e' schierato per la sua estensione.

Certo, ora il meccanismo e' piu' perverso, perche' non si vuole fare informazione sull'argomento, perche' una estensione dei diritti per mezzo di un referendum toglierebbe spazio a molte burocrazie sindacali e politiche che vivono di concertazioni, patti per l'Italia e contrattazioni di ogni tipo.

Bisogna vedere chi vincera', se la forza della non-informazione dei media (in mano agli imprenditori, in particolare a Berlusconi) oppure il passaparola.

La cosa importante e' che moralmente questo referendum e' stravinto. Se vincera' l'astensione sara' grazie alla non informazione ed al non voto degli astensionisti abitudinari, non certo grazie alla precisa volonta' della maggioranza degli italiani di far fallire questo referendum.

Ma se vince il si... :D

webnoise
cmq la cosa che fa incazzare e' che mettono 2 referendum insieme di due cose che non centrano niente.

Spero che a chiunque non sia andato a votare oggi non gli passi mai un elettrodotto da 320 KVolt ( o le antenne del Vaticano che vi punteranno sulla vostra bella casetta in montagna perchè hanno scoperto che così riescono a far sentire meglio Radio Mater al mondo :lol: :D ), in quel caso non si lamenti
Oggi raggiungendo il quorum si aveva la possibilità con il referendum di cambiare le cose (abolizione della servitù coattiva).

Fino a ieri sentivo gran parte delle formazioni politiche italiane dichiarare di NON ANDARE A VOTARE. Evidentemente c'erano interessi anche per questo referendum, non solo per quello sull'articolo 18.

Serpico
il quorum è basso...
cmq c'è ancora domani per andare a votare...

maja
Originally posted by webnoise


Fino a ieri sentivo gran parte delle formazioni politiche italiane dichiarare di NON ANDARE A VOTARE.


...questo proprio non me lo spiego...
...in fondo si può anche votare no e il referendum non passa lo stesso....

webwarrior
Due cose veloci, 'ché è pronta la cena.

1) Si presume che chi voti al Referendum voti "Sì", quindi se non si raggiunge il quorum si hanno più probabilità che fallisca

Se si ipotizza che cmq al referendum ci vada l'80% degli aventi diritto (record di presenza...), perché vinca il "no" serve il 50% dei voti, ovvero il 40% degli aventi diritto. Se invece si convince la gente a non andare, basta convincerne il 30%. Ergo è più redditizio fare campagna di astensione.

2) Il quesito sugli elettrodotti è mal posto ed errato.
Come ho già detto altrove (copio & incollo), gli elettrodotti sono di fondamentale importanza per il Paese, esattamente come le strade, le ferrovie, le linee telefoniche, lo spazio etere ed i corridoi aerei. Non esiste che un pirlotto qualunque mini il libero funzionamento di questi. Esistono regole ben precise sull'elettrosmog (ricordate il casino col ripetitore di Radio Vaticano?) e bisogna intervenire su queste regole!

In altre parole: i cavi dell'alta tensione sono pericolosi? Allora:
- non li puoi installare a meno di tot metri da nuclei abitativi
- non puoi costruire nuclei abitativi a meno di tot metri
- le installazioni devono essere a norma di sicurezza e ambientale (sotto casa mia hanno dipinto i tralicci di verde, non li vedi nemmeno...)
- etc. etc.

Proibirli di netto è una soluzione del tubo.

...ma qui siamo OT, quindi se qualcuno vuole proseguire l'argomento, che apra un nuovo thread. :-D

AlphaGamma
Vi ricordo che la presentazione di qualsiasi opinione pro o contro il referendum, dalla mezzanotte di ieri, e' illegale. Questa coinvolge sia i responsabili dei post, sia (eventualmente) il sito dove questi post vengono pubblicati.

Quindi evitate, fino alle 15 di domani, di postare QUALSIASI OPINIONE che sia pro o contro il si o il no al referendum.

Sono ammessi invece post che parlano di quorum e del referendum in generale.

AlphaGamma
Originally posted by webwarrior
Due cose veloci, 'ché è pronta la cena.

1) Si presume che chi voti al Referendum voti "Sì", quindi se non si raggiunge il quorum si hanno più probabilità che fallisca

Se si ipotizza che cmq al referendum ci vada l'80% degli aventi diritto (record di presenza...), perché vinca il "no" serve il 50% dei voti, ovvero il 40% degli aventi diritto. Se invece si convince la gente a non andare, basta convincerne il 30%. Ergo è più redditizio fare campagna di astensione.


Diciamo che il 25% degli aventi diritto di solito non va a votare. Sono gli astensionisti cronici, presenti in qualsiasi elezione, persone disinteressate alla politica.

Chi vuol far perdere il referendum trova piu' conveniente convincere un altro 25% a non votare (azione passiva), piuttosto che convincere la meta' dei restanti (75%/2, cioe' il 37,5%) a votare no (azione attiva).

webwarrior
Originally posted by AlphaGamma
Vi ricordo che la presentazione di qualsiasi opinione pro o contro il referendum, dalla mezzanotte di ieri, e' illegale. Questa coinvolge sia i responsabili dei post, sia (eventualmente) il sito dove questi post vengono pubblicati.


Farò come dici anche se non nascondo il mio scetticismo circa l'illegalità.

Secondo me qui ci stiamo confrontando e amenoché la legge vieti la libertà di parola, non vedo come il forum differisca da una allegra conversazione a un tavolo, impugnando un boccale di birra. :birrozza:

Se d'altra parte figura come propaganda... mi cucio le labbra :D

Fatur
Anche io sono un po' scettico, non sulla legge, ma sul fatto che il forum sia assimilato ad altri media quali giornali o tv. Tra l'altro non so se la legge vieti a chiunque di esprimere il suo giudizio in pubblico durante l'arco di tempo delle votazioni o si limiti a chi ha un pubblico numerosamente riconosciuto.
E' però vero che questo forum lo può leggere chiunque...

Renaulto
Personalmente sarei per l'abolizione del quorum. In questa maniera chi decide di non andare a votare s'attacca al cazzo e subisce la volontà altrui, esattamente come per le elezioni normali.

Fatur
Senz'altro eviterebbe giochi come quello che stanno facendo adesso...
Cmq è veramente vergognoso che, nonostante tutti i soldi che vengono spesi dallo stato per delle votazioni per chiedere alla collettività cosa pensa di certi argomenti(il referendum è l'unica vera forma di democrazia in italia), ci siano delle persone(politici, sindacalisti...) che invitano a non adare a votare, a non esprimere il proprio parere...
E tutto solo perchè hanno paura di perdere la loro "gara"...

AlphaGamma
Originally posted by webwarrior
Farò come dici anche se non nascondo il mio scetticismo circa l'illegalità.

Secondo me qui ci stiamo confrontando e amenoché la legge vieti la libertà di parola, non vedo come il forum differisca da una allegra conversazione a un tavolo, impugnando un boccale di birra. :birrozza:

Se d'altra parte figura come propaganda... mi cucio le labbra :D


Il forum e' su un sito internet, interattivo e dinamico certo, ma che e' pubblicato su un mezzo di informazione che e' accessibile a chiunque possieda un collegamento internet.

Quindi sicuramente non ha nulla di diverso da una qualsiasi bacheca pubblica visibile a chiunque, o ad un intervento pubblico come un comizio. In altre parole, la discussione non ha valore privato, in quanto non siamo su un'area privata, anche fosse solo per gli utenti iscritti a questo forum.

Magari sono precauzioni eccessive perche' nessun pubblico ufficiale guarda il nostro forum, ma sono le stesse precauzioni che si prendono quando qualcuno, qui, parla di warez o di qualsivoglia illecito.

webwarrior
Originally posted by Renaulto
Personalmente sarei per l'abolizione del quorum. In questa maniera chi decide di non andare a votare s'attacca al cazzo e subisce la volontà altrui, esattamente come per le elezioni normali.


Sottoscrivo pienamente!

luckyz
Off-Topic:

Originally posted by Renaulto
esattamente come per le elezioni normali.

Nelle elezioni normali non si deve raggiungere il quorum per risultare valide?
Strano, mi sembrava altrimenti :? :shock:

webnoise
Originally posted by Renaulto
Personalmente sarei per l'abolizione del quorum. In questa maniera chi decide di non andare a votare s'attacca al cazzo e subisce la volontà altrui, esattamente come per le elezioni normali.


:approved: di brutto :D

cia' :)

cmq ora che posso PARLARE ribadisco il fatto che il referendum sull'articolo 18 e' stato soltanto una copertura, un paliativo per non far passare nemmeno il referendum sulla servitu' coattiva da elettrodotto.

Beh, sul fatto che in nome del progresso si passi con un'elettrodotto sopra a casa mia non sono d'accordo, in fondo la mia, la nostra, la vostra vita vale di piu' degli interessi di qualche azienda elettrica e/o religiosa.

La servitu' coattiva mi sembra era stata sancita da un Regio Decreto.... cosa vecchiotta infondo, sicuramente da Aggiornare.

Il referendum avrebbe mosso le acque, forse dato piu' dignita' a chi magari investe 30anni della propria vita per comprarsi casa con un Mutuo e il giorno dopo si trova un bell'elettrodotto attraversarsi la casa.
Non so se avete mai provato a sostare sotto un elettrodotto..... non e' cosa piacevole, anche perche' NON e' una cosa che non si sente, spikes, inneschi sono sempre presenti.... non e' un bel dormire.Per non parlare dei campi elettromagnetici...

Soluzioni ci sarebbero, visto che paesi come la SVIZZERA (con questo non voglio aprire alcuna polemica o criticare/elogiare alcun paese o affermare che sia migliore del nostro sia ben chiaro) non presenta elettrodotti a vista, tutto e' interrato e opportunamente schermato. Fare questo in Italia costerebbe di piu', e se il referendum fosse passato avrebbe avuto forse anche effetto retroattivo in quanto sono molte le persone che subiscono questa "violazione forzata" della propria proprieta'.

vabbe', buona fortuna a tutti :)

cia' :)

vanbasten09
Originally posted by webnoise
:

Soluzioni ci sarebbero, visto che paesi come la SVIZZERA (con questo non voglio aprire alcuna polemica o criticare/elogiare alcun paese o affermare che sia migliore del nostro sia ben chiaro) non presenta elettrodotti a vista, tutto e' interrato e opportunamente schermato. Fare questo in Italia costerebbe di piu', e se il referendum fosse passato avrebbe avuto forse anche effetto retroattivo in quanto sono molte le persone che subiscono questa "violazione forzata" della propria proprieta'.

vabbe', buona fortuna a tutti :)

cia' :)


guarda che anche in italia gli elettrodotti sono interrati e schermati! almeno gli ultimi.. pian piano li stanno cambiando se noti almeno nel mio paese ogni volta che rifanno un a via o altro tolgono i fili della LUCE E VARI ELETTRODOTTI PER SOTTERRARLI.

CMQ dipende sempre da come vedi la cosa anche per l'articolo 18
se sei un imprenditore o un operaio.:D

vanbasten09
cmq quorum o non quorum il referendum è stato inutile!
io la vedo così
personalmente non sono andato a votare perchè non volevo esprimermi su un quisito del genere nella situazione attuale avrei votato no ma magari tra qaulche anno avrei votato si


è un giostra che va....

Serpico
Originally posted by vanbasten09
personalmente non sono andato a votare perchè non volevo esprimermi su un quisito del genere nella situazione attuale avrei votato no ma magari tra qaulche anno avrei votato si


è un giostra che va....


mi piaci perchè sei deciso nelle cose :asd:

;)

AlphaGamma
25,7%. Referendum fallito, quorum non raggiunto. :(

Mi spiace che molte persone non hanno capito di essere state prese in giro, e sicuramente l'astensione dei Ds ed in particolare di Cofferati hanno pesato tantissimo. Evidentemente c'e' chi pensa al proprio tornaconto personale, a danno di chi lavora e si vuole costruire un futuro.

Un doppio suicidio, perche' ora il governo avra' mani libere per poter attaccare di nuovo l'articolo 18, nelle grandi aziende.

Tra l'altro, la controproposta di chi ha detto di astenersi, tra i sindacati, e' una delle cose piu' ridicole che abbia mai sentito.

Pensare di proporre con questa maggioranza, una legge di estensione dell'articolo 18, e' assolutamente impensabile.

Sono molto amareggiato. :/

bat-erika
Io sono andata! Credo sia giusto dire la nostra opinione in merito, visto che abbiamo la possibilità di esprimerla.

Serpico
Originally posted by AlphaGamma
25,7%. Referendum fallito, quorum non raggiunto. :(

Mi spiace che molte persone non hanno capito di essere state prese in giro, e sicuramente l'astensione dei Ds ed in particolare di Cofferati hanno pesato tantissimo. Evidentemente c'e' chi pensa al proprio tornaconto personale, a danno di chi lavora e si vuole costruire un futuro.


anch'io sono amareggiato, però dì le cose come stanno: non tutti i ds erano per l'astensione, una buona parte era per il si.

AlphaGamma
La segreteria ds alla fine si e' espressa per l'astensione.
Solo la corrente di socialismo 2000 (di Cesare Salvi) era per il si.

Serpico
mah, io ho sentito altre fonti, cmq ne riparleremo

vanbasten09
Originally posted by AlphaGamma
25,7%. Referendum fallito, quorum non raggiunto. :(

Mi spiace che molte persone non hanno capito di essere state prese in giro, e sicuramente l'astensione dei Ds ed in particolare di Cofferati hanno pesato tantissimo. Evidentemente c'e' chi pensa al proprio tornaconto personale, a danno di chi lavora e si vuole costruire un futuro.

Un doppio suicidio, perche' ora il governo avra' mani libere per poter attaccare di nuovo l'articolo 18, nelle grandi aziende.

Tra l'altro, la controproposta di chi ha detto di astenersi, tra i sindacati, e' una delle cose piu' ridicole che abbia mai sentito.

Pensare di proporre con questa maggioranza, una legge di estensione dell'articolo 18, e' assolutamente impensabile.

Sono molto amareggiato. :/

questo è il tuo punto di vista!

maja
Originally posted by AlphaGamma
25,7%. Referendum fallito, quorum non raggiunto. :(



...e tutti sono contenti! :lol:

...io penso ai soldi investiti per questo referendum che potevano essere investiti per qualcos'altro,visto che alla fine si sapeva come sarebbe andata a finire,gli italiani hanno preferito andare al mare che votare per qualcosa su cui non c'è stata abbastanza informazione...
...ma questo naturalmente è il mio punto di vista.

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