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| [b]CAPITOLO 28: CURA E RICERCA[/b]
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16-06-2004 22:36 |
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CAPITOLO 28: CURA E RICERCA
Il letto in sala avrebbe dato fastidio....così decisi di sdraiarmi in quello a castello, dove dormivano Marco ed Elisa...una volta rilassato mi accorsi che la caviglia era diventata davvero gonfia...sembrava avessi un'arancia! E più passava il tempo, più non riuscivo a muovere il piede...la cosa iniziava a diventare pesante...oltretutto Emy sembrava scomparsa....non sapevamo dove fosse....stavo anche cominciando a preoccuparmi...
- Max....
- Dimmi Manu...
- Come va?
- Male....guarda qui...
- Mamma mia....spero che questo ti faccia qualcosa...
- Cos'hai fatto?
- Visto che Enrico e Claudio tardano....ho pensato di rinfrescarti un po' la caviglia....
Aveva in mano un guanto da cucina, uno di quelli che si usano per lavare i piatti, l'aveva riempito di ghiaccio e aveva fatto un nodo...
- Ok...ma io non riesco a tenermelo da solo sulla caviglia...
- Resto io qui fino a quando non arrivano loro due...
- Grazie...sei un amore...
- Non esagerare...adesso sdraiati che alla tua caviglia ci penso io...
- Va bene...Emy? Si sa qualcosa?
- No....ha il telefono spento...
- Passami il mio che le mando un messaggio...
- Ecco....
"Stupida che non sei altro torna a casa altrimenti finisce male"
- Non è troppo pesante?
- Lo è abbastanza per farla tornare indietro....
- Dai rilassati adesso...
Detto...fatto...dopo cinque minuti, forse meno, ero già addormentato....mentre Manuela restava lì a far da balia al mio arto inferiore, ridotto malissimo, nella stanza ci fu una piccola processione di tutti gli altri, che non erano proprio abituati a vedermi conciato in quel modo...così, visto che io dormivo, tutti pensarono anche ad Emy...nessuno aveva idea di dove fosse finita....il cellulare era spento...e siccome la preoccupazione cresceva, si decise di fare una piccola ricerca per il Lido....tutti, tranne me (ovviamente), Manuela (che mi curava la caviglia), Enrico e Claudio (che stavano rientrando dalla farmacia), andarono a cercare Emy a gruppi di due, cercando di non tenere due ragazze insieme per precauzione....tutto ciò mentre io stavo dormendo profondamente...almeno fino a quando Enrico e Claudio non tornarono a casa....non senza sorprese!
- Ma quanta roba avete preso!!! Disse Manuela quando li vide...
- Allora....due stampelle, una borsa per il ghiaccio, due bende elastiche, due pomate, un antinfiammatorio...credevamo bastasse così....
- Bastano bastano.....risposi io....
- Ma tutti gli altri dove sono finiti? Chiese Claudio
- Sono andati a cercare Emy....
- Come a cercare Emy, Manu....
- Sì Enrico....non è rientrata in casa....è sparita e ha spento il cel...ora sono tutti in giro per il Lido a cercarla...
- Andiamo anche noi....ci vediamo dopo....
- Ciao....
- Se la becco...
- Non ci pensare Max....adesso ti metto questa crema...dimmi se ti faccio male...
- Va bene...
Se la cavò molto bene nel medicarmi....non mi fece per nulla male, e con molta cura mi sistemò la caviglia, applicandomi la crema e successivamente la borsa del ghiaccio avvolta dalla benda elastica, in modo tale da tenerla ben salda al punto dove avevo più dolore....
- Sei stata bravissima.........
- Grazie Max....
- Adesso cosa fai?
- Non ho voglia di andare con gli altri...sarei anche sola....resto qui, così se hai bisogno di qualcosa ti posso aiutare....
- Va bene..grazie ancora....
- Di niente...non preoccuparti per Emy, vedrai che tornerà...
- Speriamo....che ore sono?
- Le cinque e mezza.....
Intanto però gli altri non la trovavano....dopo più di un'ora di ricerche si ritrovarono tutti davanti alle giostre....ma il risultato fu per tutti lo stesso, Emy non si trovava, in nessun posto. Avevano guardato dappertutto, in spiaggia, in ogni singola via (ed erano anche poche) del Lido, ma niente......la preoccupazione saliva...e ormai erano le sei e mezza passate.....ma dov'era Emy?
- Emy!!!! Ma dov'eri finita! Ti stanno cercando!
- Chi?
- Tutti!!!! Stanno girando per il Lido da un'ora e mezza!!! Ci hai fatto preoccupare..
- Avevo il cel scarico....comunque ero qua sotto, in cortile....volevo stare un po' sola...
- Ho capito ma potevi almeno dircelo che non saresti rientrata a casa....
- Vabbè...sono qui...avvisa gli altri.....Max?
- E' di là...sta dormendo...
- La caviglia?
- Uno straccio....gli hanno preso le stampelle....
- Oddio....è così grave?
- Vai a vedere...
Quando Emy vide la fasciatura si mise le mani nei capelli....sapeva che era anche colpa sua se ero ridotto così....e per poco non si mise a piangere dal dispiacere...
- Ce l'avrà con me di sicuro...
- Sì ma non per la caviglia...perchè sei sparita....si stava preoccupando, un altro po' e veniva a cercarti anche lui con le stampelle....preparati perchè ti urlerà dietro come ti vedrà....
- Immagino....hai avvisato gli altri?
- Sì, stanno arrivando....non saranno molto felici anche loro....
Infatti quando arrivarono tutti, la povera Emy ne sentì di tutti i colori, soprattutto dai ragazzi, che si erano presi proprio un bello spavento...le ragazze furono un po' più caute..c'è sempre un po' di solidarietà tra femmine...e così i loro commenti furono più "dolci".....
Quando mi svegliai, capii subito che Emy non era stata trattata bene dagli altri, e mi promisi di non recarle altro dispiacere quando l'avrei vista...aspettai sdraiato nel letto senza chiamare nessuno..lasciai passare un po' di tempo e guardai l'orologio: erano le sette e mezza, oramai era ora di cena, e siccome il mio stomaco iniziava a brontolare decisi di alzarmi. Stando bene attento a non muovere la caviglia, mi tirai su portandomi in posizione seduta sul letto...presi le stampelle e mi misi in piedi (si fa per dire.…..) …procedendo a piccoli passi arrivai in terrazzo, dove c'erano Claudio e Barbara in atteggiamenti....intimi....cercando di non farmi notare tentai di tornare indietro per non disturbarli, ma fu tutto vano...
- Max! Che ci fai in piedi!!!
- Al massimo su un piede, Barbara....
- Si vabbè....non dovresti stare sdraiato?!
- Sì ma sono lì da due ore ormai, volevo fare un giretto...altrimenti le stampelle cosa le ho a fare?
Ah...grazie per la roba Claudio....
- Di niente, figurati...come va?
- Insomma....Manuela è stata brava, m'ha curato come un'infermiera....però fa male....
- Immagino...mi sa che ne avrai per un po'...
- Lo so...più che altro spero che si metta a posto...tempo ce n'è...meno male che siamo solo a Giugno...dai, vado a fare un giretto sul pianerottolo...
- Ok....a dopo...
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| [b]Premessa: Questo è il capitolo al quale mi ero ... |
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Premessa: Questo è il capitolo al quale mi ero fermato nella prima scrittura.....nel punto in cui ho ripreso a raccontare la storia, ho inserito degli asterischi. Spero che la differenza di scrittura tra il Pega 16enne e il Pega 20enne non si noti molto . Buona lettura!
CAPITOLO 29: VIA IN ANTICIPO
Feci dietro front con le stampelle....non mi ero mai sentito così incapace come in quei momenti...e tirai dritto verso il pianerottolo credendo di trovare qualcuno.....invece no, erano tutti in casa...dietro front per la seconda volta..."Visto che non c'è nessuno, vado a sdraiarmi ancora"....tornai in casa ed entrai nella stanza dove c'era il letto a castello...trovai Emy seduta nel materasso dal quale mi ero alzato poco prima..."E adesso...che faccio..."....appoggiai le stampelle al muro, e procedendo a saltelli mi avvicinai al letto...mi sedetti, e mi sdraiai, con Emy sempre seduta affianco a me, alla mia sinistra...probabilmente pensava che ce l'avessi con lei perchè non avevo detto ancora una parola...ma in realtà non sapevo cosa dire...a volte capita di essere senza parole. Emy si alzò, credendo che non le avrei detto nulla...
- Dove vai, siediti qui....
Si girò e mi guardò con gli occhi un po' lucidi, poi si rimise dov'era poco prima...
- Come.....come va...
- Insomma....ho un'arancia al posto della caviglia...per il resto tutto bene....
- Non so perchè non ti ho lasciato la palla....
- Emy...non ce l'ho con te perchè non mi hai lasciato la palla....
- ...
- Ce l'ho perchè poi ti sei comportata da scema!
- ...
- Come ti è venuto in mente di sparire per quasi 3 ore col telefono spento! Se mi chiamava tua mamma, cosa le dicevo? Emy? E' sparita da 2 ore, non sappiamo dove sia! Cioè....ti sembra il modo di comportarsi di una ragazza come te?
- No....
- E allora....quando fai ste cose mi fai incazzare davvero....dopo che sparisci cosa ottieni?
- ...
- Vabbè lasciamo stare....gli altri dove sono....
- Sono andati a prendere delle pizze, ormai sono le 8...
- Ecco perchè non trovavo nessuno fuori....e tu come mai qui?
- Volevo chiederti scusa...
- Ormai il danno è fatto....comunque accetto le scuse...mi sta suonando il telefono...me lo passi?
Guardando la sua espressione nel leggere sul display del cellulare capii subito chi fosse...
- Pronto...
- Ciao Max!..
- Ciao Chiara....si può sapere perchè hai il cellulare spento da stamattina?
- Max c'è un problema....
- Problema di che tipo....
- Stanotte devo tornare a Milano....
- Cosa????
- Si...mio padre è stato richiamato al lavoro...adesso non so bene cosa sia successo...so solo che entro domani mattina sarò a Milano....
- Oddio....
- Lo so...mi spiace....comunque ho già preparato le valigie, così stasera possiamo uscire e salutarci per bene...
- Chiara....
- Dimmi...che c'è?
- Anch'io ho un problema....
- E sarebbe?
- Mi son preso una distorsione alla caviglia destra....sono ridotto in stampelle....non posso muovermi più di tanto....
- Oh cavolo...e adesso come facciamo?! Ti fa male?
- Sì....tu non puoi venire qui? Ti ricordi la strada?
- Sì me la ricordo....credo di poter venire...ma ci sarà meno tempo....e poi ci saranno i tuoi amici...io volevo star sola con te...
- Lo so piccola...(Emy mi guardò con un'espressione che non vi saprei descrivere...)...ma più di tanto non posso andare....la mia velocità in stampelle è quella di una lumaca....
- Vabbè...per le 9 e mezza passo di lì....ti va bene?
- Sì....mi spiace, anch'io volevo star solo con te....dai ci vediamo dopo, magari mi viene qualche idea in testa, ok?
- Va bene....ci vediamo dopo....mi manchi...
- Anche te...a dopo
- Ciao......
- Sono arrivati gli altri, andiamo a mangiare?
- Sì....andiamo...
- Massimino come va la caviglia???
- Insomma Elisa....guarda qui!
- Mamma mia.....
- Ci si può giocare a pallone con quella caviglia...
- Si Carlo.....non giochiamoci però.....dai con queste pizze che ho fame.....
- Fame o fretta Max?
- Fame e fretta Manu.....perchè non fai l'infermiera da grande?
- Non mi piace come lavoro...
- Beh avresti un futuro....hai fatto le prove su Luca per diventare così brava?
- Eh eh...sì....stronzo…..
- Ah ah ah capisco....dai mangiamo....
Fu un po' scomodo mangiare....dovemmo recuperare un'altra sedia per far si che potessi appoggiarci la caviglia malata....e mi toccò mangiare tutto storto....una sofferenza....per fortuna che avevo fame e che ci misi poco a finire quella pizza....la solita bismark con l’uovo in mezzo….buona buona….
- Ma come facevate a sapere che a me la pizza piace con l'uovo?
- Non lo sapevamo infatti....ce l'ha detto Emy prima che uscissimo....mi rispose Marco....
- Ah....grazie....
- Niente...figurati....
Inutile dire che ci guardammo per parecchi secondi......però io con la testa ero altrove....finimmo di mangiare alle otto e mezza passate....
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Potete ben immaginare quanto ci misi a vestirmi ridotto in quello stato…Manuela e Barbara mi diedero infatti un piccolo aiuto a tenermi in piedi…riuscii a malapena a mettere il piede dentro la scarpa, che ovviamente non allacciai per non urlare dal dolore…
- Non sarebbe meglio farla salire in casa?
- No Barbara….se riesco voglio arrivare in spiaggia con lei, stasera
- Ma tu sei pazzo…ma lo vedi come sei ridotto?
- Si, sono ridotto male…ma quando voglio una cosa deve essere quella….vero Manu…
- Vero verissimo….rompe le scatole fino a quando non ottiene quello che vuole…
- Ok….fai come vuoi, ma non ti voglio sentire sbraitare dal dolore quando tornerai!!!!
- Stai tranquilla non ti preoccupare….farò il bravo…
Poco dopo le nove ero già pronto per uscire….come in tutte le serate importanti, anche in quella ero piuttosto teso…il fatto che Chiara dovesse tornare a casa in anticipo mi aveva messo in agitazione…mi chiedevo cosa fosse successo…e iniziavo a chiedermi se mai a Milano ci saremmo visti, o se quella era una delle tante avventure estive nelle tante estati giovanili…
Verso le nove e venti eravamo tutti giù. Mentre gli altri decidevano come spendere la penultima serata della nostra vacanza, io mi ero seduto su un muretto per far riposare la caviglia. Ero davvero intenzionato a portare Chiara in spiaggia anche quella sera e a passare con lei delle ore fantastiche……
- Max sta arrivando Chiara…
Ero talmente assorto nei miei pensieri che non me ne accorsi, era stata puntualissima…
Dopo aver salutato gli altri si avvicinò, e mi diede un piccolo bacio prima di abbracciami e prima che il suo profumo mi avvolgesse completamente…
- Allora…cosa mi combini…
- Che ci vuoi fare….capita…
- Ti fa tanto male?
- Abbastanza…
- Ma come hai fatto…
- Ma niente…piccolo incidente giocando a pallavolo...
Emy ci stava ascoltando, e il suo viso faceva intendere che si sentiva ancora in colpa per quello che era successo….con il pollice destro alzato le feci capire che era tutto a posto…
- Dove vuoi andare?
- Uhm…spiaggia?
- Ridotto così?
- Ehm…si….
- Non voglio che ti sforzi troppo….
- Ascolta…è l’ultima sera…non muoio per una caviglia malconcia…
- Come vuoi…
Gli altri intanto avevano deciso di affittare tre risciò, ovvero quelle “biciclette a 4 ruote” come le chiamavo io. Si erano un po’ stufati di passare le loro serate tra autoscontri e gelaterie, e in fondo avevano anche ragione..oramai conoscevano il paese e sicuramente non si sarebbero persi in giro…la strada che conduceva al parcheggio dei risciò era la stessa che conduceva alla spiaggia, e così ci avviammo tutti insieme a passo lento per permettermi di reggere il ritmo…
- Fa ancora male?
- Si Michele…passerà…
- Ma riesci a muoverla almeno?
- No Elisa…meglio che la tenga ferma…
- Quanto torni a casa tua mamma ti dà del pirla come minimo….
- Eh vabbè Luca, cosa ci posso fare…capita…
Nonostante l’andatura lenta arrivò ben presto il tempo di dividerci…prima di proseguire io e Chiara attendemmo che gli altri furono lontani…non so se era stata una buona idea quella di affittare quei risciò….in 500 metri avevano già rischiato l’osso del collo due volte…
- Quelli si ammazzano…
- Ma no dai, ce la possono fare…
- Chiara non li conosci…soprattutto chi guida!!
Infatti…al volante c’erano Carlo, Luca e Marco….sarebbero tornati sani e salvi?
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| [b]CAPITOLO 30: DUE SERE IN UNA[/b]
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CAPITOLO 30: DUE SERE IN UNA
- Attento! Tu non la prenderai mai la patente!!!
- Ma piantalaaaaa e fammi guidare…anzi pensa a pedalare!!!
La guida spericolata di Luca stava facendo sudare freddo Elisa, Manuela ed Enrico…
- Ma perché non fai guidare tuo cugino che almeno la patente ce l’ha già?
- Appunto..ce l’ha già…perché deve guidare anche qui?
- Cugino basta che stai attento….
- Non ti preoccupare, guarda che pilotino che sono….
Fortunatamente la situazione sugli altri due risciò era più tranquilla nonostante l’inizio a dir poco pericoloso.
Michele era alla guida del secondo risciò…con lui sedevano Valentina (al suo fianco), Claudio e Barbara
- Ci pensate che domani dobbiamo preparare già le valigie?
- Claudio non me lo ricordare….- Rispose Valentina…che aggiunse – stavo così bene qui…
- E non solo te, mi pare…vero Michele?
- Eh…si… - rispose guardando Valentina…che ricambiò con un dolce sorriso..
- Ma dove ci stanno portando?
- Barbara non me lo chiedere…seguiamoli…speriamo solo di non perderci…
- Beh al massimo chiamiamo Max….
- Si…se pensi che tenga acceso il cellulare stasera sei proprio sulla cattiva strada…
Il terzo e ultimo risciò era manovrato da Marco…a fianco a lui sedeva Carlo, dietro, da sola, Emy. Carlo si rese conto che era evidentemente giù…
- Marco guarda che messaggio mi ha mandato Davide….
In realtà non c’era nessun messaggio di Davide (era un altro nostro compagno di classe), ma semplicemente c’era scritto “Cerchiamo di tenere su Emy, è giù di brutto”
Marco fece finta di aver letto una qualsiasi barzelletta sull’Inter e si fece una piccola risata….
- Emy sei ancora viva?
- Si Marco ci sono…
- Eh..sembra che stai dormendo là dietro! Vuoi passare davanti?
- No no grazie…sto qui....
- Ok ok…- disse Carlo…- dicci cosa c’è..
- In che senso…
- Che cos’hai…è ancora per oggi?
- ….si…
- Immaginavo..
- Come posso non pensarci…
- Beh ma guarda che non l’hai mica fatto apposta….
- Lo so lo so..ma mi sento troppo in colpa…
- Vedrai che gli passerà, non è la prima volta che si spacca qualche osso…
- Si ma non è quello…insomma gliene ho combinate davvero troppe…
- Su questo non mi esprimo….credo che capirai il perché…
- Si si…tranquillo Carlo…
- Emy dai cambiamo discorso…..
- Allora…..
- Cosa Max…
- Così devi tornare a casa…
- Sì…mi dispiace tanto…
- E questo quando?
- Quanto torno a casa….partiamo stanotte…i miei volevano partire già stasera ma sapevano che volevo vederti e hanno posticipato…
- Ah…beh….ringraziali…
- Mi sembri giù…
- Lo sono…
- E come mai…
- Come…te lo chiedi anche…
- Hai paura che non ci vedremo più a Milano?
- Esatto…
- E perché mai?
- Insomma..ci conosciamo da pochi giorni...cosa ne sappiamo che magari tu rientri a Milano…il tuo ex si rifà v…
- Hei ascoltami bene…non lo farei mai…non so se tu sia ancora shoccato dalla tua amica, ma io non sono così…ok?
- Ok…
Mi appoggiai su un muretto della spiaggia…lasciai cadere le stampelle sulla sabbia…Chiara mi abbracciò fortissimo, come non aveva mai fatto…
- Andrà tutto bene
- Ok…scusami….
- Stai tranquillo…
Si allontanò quel tanto che bastava per poterci vedere dritti negli occhi…e che occhi…..sembrava davvero di sognare….ogni volta che la guardavo era un’emozione nuova…un qualcosa che descrivere sarebbe stato difficile sempre di più…rimanemmo così per dei secondi interminabili….immobili a guardarci…col silenzio rotto solo dai nostri respiri e dal soffio della brezza marina, che muoveva i suoi capelli dolcemente…ogni tanto interrompemmo quel bellissimo gioco di sguardi con dei leggeri sorrisi di imbarazzo, e con dei brevi abbracci accompagnati da dolci baci e carezze….
Continuammo così per una mezz’ora…parlandoci solo con gli occhi...
- Chiara devo sdraiarmi…
- Ti fa male la caviglia?
- Inizia a dare noie…
- Te l’avevo detto che non dovevi sforzarla….
- Non ti preoccupare…la faccio riposare un po’….
Ci avvicinammo alla riva e ci sdraiammo sulla sabbia per guardare la luna….sembrava più vicina del solito….era grandissima…..dopo qualche attimo di silenzio Chiara si avvicinò poggiò il suo capo su di me, all’altezza del cuore….
- Mamma mia come batte forte…
- Eh..la vecchiaia avanza…
- Ma dai stupido…
- Stavo scherzando…
- Meno male se no ti picchiavo anche con la caviglia rotta…
- Eh eh..no in realtà…
- Cosa?
- Dovresti sapere perché batte così forte…
- Mah....forse voglio sentirmelo dire….
- Mah…forse non te lo dico…
- Mah…forse sei stronzo?
- Mah…forse più che dirtelo voglio dimostrartelo….vieni qui…
Facendo attenzione a non toccarmi la caviglia, si mise completamente sopra di me….i suoi capelli erano lunghi abbastanza da cadere dalle sue spalle per coprire anche il mio viso…
- Dunque…cosa voleva dimostrarmi signorino?
- Uhm…questo…
Con una mossa rapida ribaltai la situazione, e mi ritrovai così sopra di lei…..
- Meno male che ti fa male la caviglia…
- Mai sottovalutarmi….
Furono le ultime frasi prima che iniziasse la parte più calda e passionale della nostra ultima serata…..le nostre labbra si sfiorarono e le nostre anime si unirono in un lungo abbraccio…e fu come essere portati via, in un’altra dimensione….
- Ragazzi che ore sono?
- Elisa sono le undici!
- Grazie Carlo….adesso cosa facciamo?
- Bah…io ho una sete allucinante…- disse Claudio…- propongo una mega bevuta da qualche parte, devo reintegrare
Tutti d’accordo …al primo bar che trovarono fecero il pieno di coca-cola, acqua e aranciata…erano proprio stanchi….
- Emy tu non prendi niente?
- No Claudio, grazie…sto bene così…
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| [b]CAPITOLO 31: NOTTE QUASI INSONNE[/b]
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CAPITOLO 31: NOTTE QUASI INSONNE
- ……mamma sto arrivando…a dopo…ciao…..Max….
- ….eh?
- Ci siamo addormentati…
Guardai l’orologio…era quasi mezzanotte e mezza…Chiara era ancora sopra di me, era stata svegliata dai suoi, che non vedendola rientrare l’avevano chiamata….
- Vorrei restare qui ancora tutta la notte…ma devo andare…
- Lo so…dai ti accompagno a casa…
- Sei sicuro di farcela?
- Si si, stai tranquilla…non ti lascio di certo qui…
- Ok…
Partimmo dopo esserci ripuliti dai chili di sabbia che c’eravamo trovati addosso…il tempo del ritorno è sempre più corto…e così in un quarto d’ora in cui non ci dicemmo praticamente nulla…forse per l’imbarazzo, forse per la tristezza…arrivammo sotto casa sua…
- E così…è ora di andare…
- Si Max…appena arrivo a Milano ti mando un messaggio…
- Ok grazie…quando ci vediamo?
- Non so..te lo faccio sapere….tu domani e domenica pensa a non sforzare la caviglia….settimana prossima voglio vederti sui tuoi piedi ok?
- Certo…vedrò di stare al meglio…
- Ora devo andare…sono in un ritardo mostruoso…
Mi fissò negli occhi con due piccole lacrime…poi mi strinse forte a sé e mi baciò a lungo….
- Marco cosa ci fai ancora in piedi
- Aspetto Max…
- Ah…vuoi fare la nottata allora…
- No Emy, se arriva e non c’è nessuno chi gli apre? Se suona il citofono sveglia tutti….lo aspetterò giù…gli ho mandato un messaggio e gli ho scritto di avvisarmi quando stava per arrivare….
- Ok….io vado a dormire….buonanotte
- Buonanotte…Elisa dorme già?
- Si si..è andata da un pezzo…ciao…
- Ciao…
Il ritorno a casa fu più doloroso del previsto…Chiara era andata…la caviglia mi faceva davvero male, e non vedevo l’ora di farla riposare. Non avevo sonno..avevo solo mille pensieri per la testa…”In fondo, non mi devo preoccupare….mi ha detto che ci vedremo….” Continuavo a ripetermi….ma avevo paura che non fosse così, sentivo un qualcosa che non mi faceva stare tranquillo, ma al tempo stesso non sapevo spiegarmi che cosa fosse di preciso…
Una volta acceso il cellulare lessi il messaggio di Marco e gli risposi che sarei arrivato presto e di aspettarmi pure in cortile….e infatti dopo circa una decina di minuti, arrivato sotto il palazzo, lo trovai appoggiato al portone ad attendermi…
- Allora, com’è andata…
- Bene…a parte il fatto che sia partita
- Non ti vedo molto allegro…ma non vi siete messi d’accordo per vedervi settimana prossima?
- Si ma non sa nemmeno lei di preciso quando si può uscire…
- Ah…beh dai non ti preoccupare…non mi pare stupida…
- No no, nemmeno a me…
- La caviglia come va
- Fa male…
- L’hai sforzata tanto?
- Abbastanza….ho provato di tenerla sollevata il più possibile ma fa comunque male….dai saliamo…
- Ok
Arrivati in cima al palazzo con l’ascensore, e aperta la porta, trovammo una sorpresa….
- Ehm…fate come se nulla fosse eh….
Luca e Manuela si stavano baciando sul pianerottolo, ed io e Marco arrivammo giusto in tempo per rompere le uova….un po’imbarazzati aprimmo velocemente la porta….
- Marco non dire niente a Elisa ed Emy per ora…
- Ok….
Ma una volta aperta la porta…
- Elisa, Emy!!
- SCCCCCCCC scemo vuoi farti sentire? Pettegolo…
- Dimmi Marco cos’è successo? – rispose Elisa ancora mezza addormentata…
- Luca e Manuela si sono baciati qui sul pianerottolo!!!
- Era ora! Finalmente ce l’hanno fatta…
“Ce l’hanno”….più che altro ce l’aveva fatta Manuela, a capire che Luca le moriva ancora dietro….per fortuna per lui….”beh almeno a qualcosa questa vacanza è servita…”….
Già che era sveglia, Elisa mi diede una mano a rifare la fasciatura sulla caviglia….
- Allora sei andato in spiaggia davvero…guarda quanta sabbia…
- Si, non potevo sprecare così questa serata….
- Dimmi se ti fa male mi raccomando…
- Ok….Emy come sta
- E’ giù…perché me lo chiedi…
- Così..
- E’ giù…è stata tutta la sera zitta senza dire nulla…
- Ok…ahia…
- Scusa…
- No niente….vai tranquilla….
- Non dovevi sforzarla così Max
- Lo so hai ragione…ma capisci..era troppo importante stasera…volevo fosse perfetta e credo che lo sia stata…
- Sono contenta per te….
- Grazie…
Pochi minuti dopo eravamo tutti a letto…faceva un caldo allucinante, così rimasi in pantaloncini e senza lenzuolo come ero solito fare tutte le sere….niente walkman…volevo il silenzio…sentivo distintamente solo il respiro di Emy, a fianco a me, che dopo un rapido “buonanotte” si era addormentata in pochi attimi…non avevo ancora preso sonno…non riuscivo a trovare una posizione che lo conciliasse….così mi misi a fare un piccolo riepilogo della vacanza che ormai stava per terminare…Luca e Manuela si erano rimessi insieme…Michele e Valentina avevano finalmente iniziato la loro storia…ognuno di noi aveva stretto i rapporti con il resto del gruppo..e di questo fui molto felice, perché uno degli scopi della nostra settimana era proprio quello di approfondire la nostra amicizia. Il tempo era stato clemente quasi tutti i giorni, e ci eravamo davvero divertiti…Enrico si era comportato da vero Tutor della situazione…i nostri genitori, al nostro rientro, sarebbero stati davvero felici di come ci eravamo comportati. Insomma….non potevo che trarre un bilancio positivo da tutto quello che era successo….io avevo conosciuto Chiara….un qualcosa di magico, quasi fiabesco, spuntato per caso in un pomeriggio di pioggia e che mi aveva completamente stregato e strappato via da Emy…
Erano successe davvero tante cose in quei pochi giorni, e ripercorsi mentalmente ogni giornata attimo per attimo, soffermandomi sui momenti più importanti e sui particolari…la parentesi di Eleonora, l’incontro di Carlo e Marco con le due ragazze di Milano, i momenti da pazzi agli autoscontri….
Tra un pensiero e l’altro si erano fatte le 3 di notte…a fianco al mio letto il cellulare era ancora acceso….volevo attendere il messaggio di Chiara del suo arrivo a casa…ma probabilmente era ancora troppo presto, ma non avevo ancora sonno…così mi alzai per recarmi sul pianerottolo…erano rimaste fuori una sdraio e una sedia….colsi l’occasione per mettermi a mio agio con la caviglia sollevata…..e continuai assorto nei miei pensieri, fino a quando non vidi Emy spuntare dalla porta…
- Ma non stavi dormendo…
- Mi sono svegliata quando ti sei alzato…
- Scusa, non volevo darti noia..
- Non ti preoccupare…piuttosto…come va lì….
- Fa ancora male…mi han detto che hai fatto l’asociale stasera…
- Scusa se ero in colpa per quello che è successo…
- Stavo scherzando…è inutile che ti senti in colpa, è successo, stop.
- Lo so..e poi..
- ….poi?..
- Non è solo quello…
- E cosa ci sarebbe ancora…
- ….no niente….lasciamo stare…
- Non si lancia il sasso per poi nascondere la mano…parla….
- Niente davvero…
- Emy per favore, ci conosciamo da anni…non dirmi che sei uscita senza motivo perché non ti credo….quindi dimmi quello che mi dovevi dire…
- ……Sono stata una stronza….ma tanto anche dirtelo non cambierà le cose…
- Già il fatto che tu l’abbia capito è un punto a tuo favore…
- Grazie…
Fece per tornare in casa…..
- Vedi che allora non sei uscita per niente….
Mi guardò come per dire “Mi ha beccata…” e io….
- Ti conosco….
- Lo so…dai rientri anche te?
- Ok….fammi alzare…
Si avvicinò per darmi una mano, ma ci ritrovammo un po’ troppo vicini e così ci scambiammo un leggero abbraccio…
Tornammo a letto…il cellulare non dava segni di vita…erano ormai le 4….lo lasciai acceso….”Domani mattina troverò il suo messaggio”…
E la stanchezza prese il sopravvento…..
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CAPITOLO 32: LA VIGILIA DEL RIENTRO
- Tesoro….
- …..
- Tesorooooo
- …..
Luca di alzarsi non ne voleva proprio sapere nonostante tutti i richiami di Manuela….lei, Claudio e Barbara decisero così di fare colazione senza il dormiglione di turno, che rimase accoccolato al suo cuscino fino alle 11 e mezza…
- Domani si rientra…- disse Claudio tra un biscotto e l’altro
- Si…si stava bene davvero qui…- rispose Manuela
- Beh…- disse Barbara – niente in futuro ci vieta di rifare l’esperienza, sempre che Max sia così cortese da “prestarci” le 3 case
- Non penso che abbia da ridire per come ci siamo comportati….non abbiamo rotto nulla…
- YAHHHNNNN….
- Luca potevi anche evitare di alzarti, torna a nanna che tra mezz’ora di chiamiamo per pranzo!
In effetti ai ragazzi non potevo proprio dire niente. Si erano comportati benissimo…al massimo si potevano lamentare loro per le vicende personali che mi avevano seguito anche al Lido…
Mentre Luca (che aveva optato per rimanere in piedi) aveva iniziato a mandare giù qualche biscotto, gli alti tre stavano già riempiendo le valigie, che avevano iniziato a preparare la sera prima di andare a dormire.
Stessa scena , ma senza dormiglioni, a casa di Enrico, Carlo, Michele e Valentina. Qui tutti erano indaffarati a riempire, svuotare, riempire e svuotare ancora per trovare il modo di far chiudere le valigie in modo per lo meno decente.
Essendo abbastanza ordinato (stranamente) durante l’arco della settimana, non ebbi bisogno di molto tempo per riuscire a sistemare la mia….in una ventina di minuti avevo preparato tutto,e avevo lasciato fuori solo i vestiti che mi sarebbero serviti per il pomeriggio in spiaggia e per la sera.. Emily, Elisa e Marco avevano terminato prima di me, anche perché si erano alzati circa mezz’ora prima…
A mezzogiorno in punto eravamo tutti pronti per il pranzo ,a base di spaghetti al pomodoro. Con la scusa della caviglia avevo disertato il rituale dell’apparecchiare la tavola, e così ero bello beato sul mio portatile, che durante la settimana non avevo ancora acceso….
- Vorrei tanto sapere cosa l’hai portato a fare….
- Guarda Marco me lo sto chiedendo anch’ìo….penso di averlo acceso giusto per non poter dire, quando torno, “mi sono portato dietro 2 chili di pc per niente”….
- Si infatti…usalo un po’ almeno non l’hai portato per tenerlo lì…oh dai che però adesso è pronto…smonta…
- Ok…
Un trillo di cellulare…del mio cellulare…
- Max è il tuo!!!
- Vale me lo porti per favore?
- Certo………ecco qui…
- Grazie..
“Ciao….scusa ma mi sono addormentata in macchina e poi non ti ho più mandato il messaggio…sono arrivata ed è tutto ok….ciao ciao”
- Uhm…
- Che c’è?
- Niente Vale…
- Sicuro?
- Per ora sì…
In effetti il messaggio era un po’ freddino…nessun riferimento alla sera prima…però per non farmi le paranoie sin dall’inizio al momento non ci pensai, le risposi tranquillamente e pranzai come al mio solito….
- Ma chi è che ha cucinato questa favola di spaghetti?
- Io…
- Ma guarda che bravo, Carlo….allora non sei buono solo a mangiare…
- Gne gne….mi fai pena per la caviglia guarda, altrimenti…
- Ah ah…….beh torniamo seri…con le valigie come siamo messi?
- Noi bene – rispose Manuela…- Manca quella di Luca…
- Eh si…sono rimasto a dormire un po’ di più, devo terminare
- Guarda, su di te non avrei avuto dubbi….voi Valentina
- Noi siamo a posto, abbiamo lasciato solo le cose per oggi
- Bene…noi siamo a posto Marco?
- Si si….anche Emily ed Elisa
- Si noi siamo pronte….
- Bene…quindi oggi pomeriggio possiamo andare in spiaggia tranquillamente e senza corse da fare….
- Esatto – concluse Enrico….
- Ah Enri…a soldi come siamo messi?
- Beh direi bene…potremmo permetterci altri 2 o 3 giorni buoni con quello che è rimasto….
- Beh allora stasera, se siete d’accordo, possiamo anche divertirci oltre misura….
- Si ma guarda che domani mattina dobbiamo alzarci presto….a che ora parte il pullman?
- Elisa, parte alle tre….
- Ah…beh allora possiamo anche svegliarci un po’ più tardi in effetti….anche se però stasera dovrà essere tutto pronto…
- Si, quello sì di sicuro…direi di preparare dei panini da mangiare a pranzo, così domani mattina con calma possiamo staccare la corrente e le bombole del gas….
Una volta terminato di sparecchiare, ci applicammo per dare una bella pulita alle case, e per finire di sistemare le ultime cose…alle due e mezza eravamo tutti pronti per andare, per l’ultima volta, in spiaggia. Il sottoscritto potè portare, questa volta, solo se stesso visto che la caviglia era ancora ridotta malissimo…tra l’altro mia mamma ancora non sapeva niente, e non avevo intenzione di farle sapere nulla fino a quando non sarei rientrato a casa…altrimenti chi l’avrebbe sentita!!! “Sei il solito scemo” mi avrebbe detto con tutta probabilità…..
Quando le stampelle iniziarono a sprofondare nella sabbia, inevitabilmente la mente tornò alla sera precedente, quando con Chiara percorremmo più o meno lo stesso tragitto…anche se, poche ore prima, l’ultima cosa della quale mi preoccupai fu la fatica
A turno i ragazzi rimasero con me x farmi compagnia e non lasciarmi solo, mentre gli altri si lanciavano in acqua a giocare a pallavolo…i primi a rimanere con me furono Claudio e Barbara
- Ragazzi ditemi una cosa…
- Cosa?
- Cosa ne pensate di questa settimana….
- E perché ce lo chiedi?
- Così Claudio…così…non vorrei avervi rovinato anche questi giorni con i miei casini….
- Ma va, non ti preoccupare…anzi ti dobbiamo ringraziare tutti per la disponibilità che hai dato nel farci venire tutti qui…
- No quello non è stato un problema…..
- Anzi siamo stati così bene che ci chiedevamo se in futuro si potrà mai ripetere…
- Beh io non lo escludo….se voi vi siete trovati bene non vedo perché non si debba fare una seconda volta…
- Appunto….io mi sono divertito molto….tu?
- Anch’io mi sono divertita molto, è stato bello passare una settimana con voi….ora vi conosco meglio e non posso che dire che siete davvero simpatici….
- Ehi grazie…piano coi complimenti….
- Sono sinceri….
- Ti credo stai tranquilla…
- E tu cosa ci dici di questa settimana….
- Io Claudio?
- Si tu…
- Bah…sono successe così tante cose che non capisco più niente….Sembrava fatta con Emy, poi Paolo, poi Chiara che mi sconquassa l’anima e poi se ne va prima del previsto….non so davvero…per fortuna c’eravate voi…mi sono divertito un mondo a passare questi giorni con i miei migliori amici, è stata una bella idea…
- L’importante è che tu capisci cosa vuoi veramente, poi tutto verrà di conseguenza…
- Lo so Barbara…in questo momento c’è Chiara…è lei che voglio..Emily sì, mi ha chiesto scusa…ma è come una minestra riscaldata….insomma me ne ha combinate davvero tante…anche se ci mettessimo insieme resterebbe l’ombra del passato…non so se mi spiego…
- Si si..ho capito…
- Hei ragazzi ho trovato questa nella sabbia!!!!!
- Cos’è Carlo???
- Una collanina!!!
- Fa vedere…
Quando Carlo mi mise in mano ciò che aveva trovato, capii subito di chi fosse….una collanina trasparente con un ciondolo a forma di sole d’oro bianco…
- Ma come hai fatto a vederla…..
- Non lo so, m’è capitata sotto l’occhio…ma sai di chi è?
- Si’…è di Chiara…deve averla persa ieri sera, eravamo qui….
- Uh uh…cosa stavate facendo eh? Porcellini….
- Carlo….
- Ok ok scusa…
- Ecco…
La sera prima non ci eravamo accorti né io né lei di quella dimenticanza…pensavo che gliel’avrei riportata quando ci saremmo visti a Milano….per non perderla me la misi al collo insieme alla mia….quando sarei arrivato a casa l’avrei messa nella tasca della mia felpa preferita e avrei mandato un messaggio a Chiara per avvertirla che se non la trovava più era perché l’aveva perduta…ma che era in mani buone!
Il pomeriggio continuò tra chiacchierate a gruppi per fare un resoconto della settimana che stava per terminare….notai la soddisfazione generale degli altri e i commenti positivi sul fatto d’essere stati insieme per così tanto…e ne rimasi molto contento…
Arrivò così il momento di salutare la spiaggia…facce tristi per tutti….che riprendemmo le nostre cose e poco a poco ci avviammo verso casa, non senza uno sguardo indietro ogni tanto…
Dopo una rapida pulita, anche i teli da mare e le sdraio furono riposti negli armadi in attesa della prossima vacanza…rimanevano oramai poche ore al momento del nostro ritorno….
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CAPITOLO 33: L’ULTIMA LUNA
A cena le nostre facce erano un misto tra triste e stanco…i ragazzi nell’ultimo pomeriggio s’erano dati proprio da fare per ridursi in quello stato, ma era in fondo tutto più che comprensibile, considerando il fatto che 24 ore dopo li aspettavano 5 ore di pullman per tornare a Milano
Il telegiornale più che annunciare disgrazie non fece, e così dopo 10 minuti la televisione venne spenta definitivamente per non aggiungere altra tristezza a quella che c’era già in casa…l’ultima mangiata tutti insieme era costituita da prosciutto crudo e melone su dei semplici piattini di carta…non avevamo nessuna voglia di cucinare e oramai le pentole e i piatti erano stati tutti lavati e puliti…era inutile sporcarli di nuovo…per il giorno dopo avremmo preparato alcuni panini….
- Max ti hanno lasciato la lista delle cose da chiudere prima di andare via?
- Si si Enrico…ho tutto di là nella valigia…poi domani mattina ci troviamo e chiudiamo tutto io e te
- E come fai se sei in stampelle?
- Hai ragione anche te…
- Vengo anch’io cugino…
- Ok….ma Chiara?
La domanda mi lasciò un attimo spiazzato….
- Eh?
- S’è fatta sentire poi?
- No…è tutto il giorno che non la sento…
- Beh dai chiamala, così le dici che hai ritrovato la sua catenina….ti devo insegnare tutto?
- Ok ok…le volevo mandare un messaggio ma forse è meglio chiamarla…
Mi feci passare il cellulare da Luca, che era il più vicino, e provai a chiamarla….due…tre…cinque..dieci squilli…..
- Niente, non risponde…sarà impegnata…
- Dai riproverai dopo…
- Ma si Max, è anche ora di mangiare adesso, magari ha lasciato il cellulare nella sua stanza…
- Si Vale…hai ragione…dopo riprovo con più calma….
Iniziavo a non essere poi così tranquillo….avevo lasciato il cellulare a casa apposta il pomeriggio per non pensarci, e tornare a casa senza aver trovato un solo squillo mi aveva fatto preoccupare…
- Allora…cosa si fa stasera?
- Beh Luca….proponi…
- Enrico ho chiesto apposta perché non ho idea…
- Eh eh…ragazzi basta che non andate agli autoscontri perché poi a me viene il magone se non ci posso salire…
- A proposito Max…il taglio sul braccio è passato?
- Si Carlo…ormai sta andando….
- Azz….che bella botta…
- Si, e sai anche chi è stato vero???
- Eh..scusa…
- Ma va sto scherzando..
Gli altri si misero a ridere….una volta deciso di fare una bella e tranquilla chiacchierata in cerchio in spiaggia (per la quale provavamo già nostalgia) a dispetto dei propositi di spese folli di poche ore prima, iniziammo a prepararci….
Dopo aver sistemato la mia cartella, pensando di essere solo in casa perchè non sentivo la presenza di nessuno, mi recai verso il bagno..aprii la porta e mi trovai Emily senza reggiseno di fronte a me…non fece nemmeno in tempo a dire “beh” che avevo già richiuso a velocità supersonica la porta dietro di me….sul pianerottolo, dal quale si può vedere l’entrata del bagno, Marco assistette alla scena e scoppiò in una gran risata
- Ah ah guarda come sei diventato rosso!!!!
- Piantala non l’ho fatto apposta!!!!!!
- Ah ah ah ah ah
- Ma si può sapere che cosa c’è tanto da ridere?
- Ah ah ah Michele che ridereeee…
- ?? Ma sei fuori?
- No no dovevi vedere troppo la scena….Max apre la porta del bagno e si ritrova Emily mezza nuda…prende la porta la sbatte dietro di lui e diventa rosso come un pomodoro….
- Ma no….e tu chiudi pure la porta? Sarai mica dell’altra sponda…
- Ma dai ti ci metti anche te adesso?????
- Bah…a volte non ti capisco…cogli l’attimo no?!?!?!?!
- Ma quando siete scemi….
Tutto questo mentre io ero ancora attaccato alla porta del bagno…..
- Ehm…Max…mi faresti uscire o devo rimanere qui?
- Eh? Si certo…esci pure…
Mi calmai quando notai che anche lei era rossa come un peperone….
Chiusa la parentesi imbarazzante, alle nove ci ritrovammo tutti per uscire…come ogni sera le chiavi furono affidate a San Pietro Enrico…..
Circa venti minuti più tardi eravamo in spiaggia….seduti, in cerchio, con la luna a fare da spettatrice discreta dei nostri discorsi…decidemmo, dopo un’ora di chiacchiere soft, di fare a turno un commento sulla nostra vacanza…
Per primo iniziò Enrico….
- Beh….che dire…penso che cadremo tutti nel banale dicendo che ci siamo divertiti eccetera eccetera…..io non essendo del gruppo non vi conoscevo molto bene…ma devo dire che siete tutti, nessuno escluso, fenomenali…mi sono trovato molto bene e mi avete fatto sentire uno di voi….quindi vi ringrazio per avermi permesso di inserirmi così bene nel gruppo….e speriamo che questa vacanza si possa ripetere in futuro….
Michele….
- Pur essendo abituato alla solitudine non m’è spiaciuto stare con voi…ovvio…per me è diverso da Enrico perché io vi conoscevo tutti…ma stare in compagnia non è poi così male….di sicuro è da rifare….
Marco….
- All’inizio ero scettico sul venire o meno, devo essere sincero……..non sapevo come sarebbe andata una settimana da solo fuori casa con i miei amici…ma sicuramente non pensavo che sarebbe andata così bene…insomma siamo stati 7 giorni da soli e non abbiamo sentito la mancanza dei nostri cari, ce la siamo cavati da soli e non abbiamo avuto bisogno di nessuno…e abbiamo ancora 17 anni….è andato tutto davvero bene….
Barbara….
- Come per Enrico anche per me valeva la stessa cosa….non conoscevo praticamente nessuno di voi…ma devo ringraziare soprattutto le ragazze se sono riuscita ad integrarmi nel gruppo, mi avete fatta sentire come a casa e non ho provato nessun disagio in nessun momento….grazie davvero…avvisatemi se si fa un’altra gitarella eh???
Elisa…
- Io mi son trovata tanto bene con i maschetti….pensavo avreste fatto gli stronzetti in continuazione e invece avete fatto i bravi…quasi quasi mi fate ricredere sul fatto che siete quasi tutti scemi…per il resto si…mi sono divertita molto anch’io…
Claudio…
- Bella ragazzi…è stato davvero tutto stupendo..purtroppo sta per finire ma mi ricorderò di sicuro questa settimana……spero però in futuro di dovermi ricordare di un periodo più lungo insieme a voi…quindi l’anno prossimo vediamo di organizzare…ok??????
Luca...
- A parte le enormi russate che forse avrei potuto evitare di fare mi sono divertito molto…sicuramente l’anno prossimo c’è da organizzare perché se una settimana è andata così bene un mesetto magari non può che andare meglio…..
Manuela…
- Solitamente io sono molto riservata…ma stare con voi ragazze mi ha aiutata molto…e mi ha fatta aprire un po’ di più e parlare con un po’ più di tranquillità…inutile dire che sia stato tutto bellissimo e mi spiace un casino dover tornare a casa!!!!
Carlo…
- A parte i danni che ho fatto rovesciando roba da mangiare e spaccando un braccio a Max, è andato tutto bene…anche se il posto non è dei più famosi al mondo io qui mi son trovato bene…ma credo sia stato anche perché c’eravate voi e si stava in compagnia….grazie a tutti della settimana…
Valentina
- Che dire…avete già detto tutto voi, quindi è inutile ripetere…..solo una cosa…non dimenticherò mai questa settimana!
Emily
- Io non posso proprio dire che sia stata la settimana più bella della mia vita, con tutto quello che è successo…ma questo perché sono stupida io…di certo non è colpa vostra…anzi se vi avessi dato retta magari molte cose sarebbero diverse in questo momento – E qui si voltò verso di me, a conferma che pensavo esattamente rispetto a quello che voleva far capire…- voi siete fantastici, non immaginavo che sareste stati….davvero grazie a tutti….
Infine toccò a me….
- Beh Max qui vogliamo un bel commentone….
- Ok Enrico….dunque….è molto difficile non rimanere nel banale, dopo aver sentito tutti voi, o quasi, dire di essere rimasti contenti da come sono andate le cose…il tutto mi fa onore, sono contento che vi sia piaciuto il posto, e che vi siate divertiti…e il fatto che non abbiamo distrutto nulla può far presagire che in futuro potrò chiedere nuovamente le chiavi al parentado…sono sicuro anche che i nostri genitori saranno contenti di noi…si beh a parte mia mamma che quando mi vedrà con la caviglia così mi rovinerà anche l’altra…- risata generale…- Come Emy…anch’io non posso dire di aver passato dei giorni idilliaci….purtroppo sono cose che capitano e mi scuso se vi ho rotto le palle con queste storie…che ormai stanno iniziando a stufare anche me…detto questo….vi ringrazio per aver accettato di fare un’esperienza nuova, per essere venuti fin qui e per tutto il resto che non saprei elencare…non avrei potuto chiedere di meglio come migliori amici…..con questo mi congedo….
- Scusa Max…
- Dimmi Claudio…
- Volevo solo dirti una cosa…
- Dimmi pure….
- Non ci ha rotto le palle per niente con quello che è successo…non sentirti in colpa…
- Giusto…tutti abbiamo momenti così…e gli amici servono ad aiutare gli altri…
- Ok Enrico…
Dopo il giro di commenti, continuammo a parlare del più e del meno….anche di tante cavolate a dir la verità…quando si sta in compagnia valgono anche quelle…una volta che ci fummo resi conto dell’ora tarda..- era quasi mezzanotte – optammo per il ritorno a casa….questa volta il saluto alla “nostra” spiaggia fu quello definitivo…le due nuove coppie, vale a dire Michele-Valentina e Luca-Manuela, rimasero un po’ in giro per approfittare dell’ultima sera disponibile…noi altri, invece, dopo esserci ripuliti dal mare di sabbia che c’eravamo portati dietro prima di entrare nelle case – sarebbe stato inutile altrimenti pulirle per tutto il giorno – ci salutammo per l’ultima sera…
I letti erano praticamente tutti pronti…visto che nella mia casa non doveva rientrare nessuno, fummo i primi ad andare a nanna…Marco appena appoggiata la testa al cuscino se ne andò nel mondo dei sogni…Elisa rimase un po’ con me ed Emy prima di andare.
Rimanemmo noi due…per l’ultima volta a dormire vicini….
- Vorrei tornare indietro di qualche giorno
- Perché Emy..
- Perché non posso perdonarmi quello che ti ho fatto..
- Purtroppo non si può tornare indietro…hai avuto tante possibilità per rifarti..ora come ora…
- ….
- Non so più cosa fare con te…sai bene che mi hai deluso…devi riconquistare la mia fiducia…..
Non rispose più…dopo qualche minuto capii che s’era addormentata…guardai il cellulare…non dava segni di Chiara e la cosa cominciava davvero a preoccuparmi…decisi di lasciarlo acceso……e in pochi minuti seguii gli altri…
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CAPITOLO 34: ANCORA UNA VOLTA
- Max….Max…
- …..che c’è Emy…
- Ti è arrivato un messaggio….
- Ok..grazie…
Emy mi passò il cellulare…finalmente il mittente era Chiara….
“Ieri sera mi sono rivista col il mio ex…mi ha chiesto scusa di tutto…mi spiace..ma è lui quello che amo davvero..non sapevo come dirtelo..mi spiace ancora,non so se potrai perdonarmi.. scusami…”
Lo rilessi due volte…tre…
- Max c’è qualcosa che non va?
Il modo in cui lanciai il telefono – al quale tenevo tantissimo - al muro le fece capire che, in effetti, qualcosa che non andava c’era…
- Max cosa succede!
- Lasciami in pace…
- Ma cos’è stato questo casino?
- Niente Marco, niente…
- Beh non sembra…
- Ma che stronza!!!!!!!
Elisa aveva raccolto il telefono, che per fortuna non aveva riportato danni nonostante il colpo violento, e letto il messaggio…..
- Vabbè lasciamo stare, non voglio rovinarvi anche l’ultimo giorno, faccio finta di niente e ci penso quando torno a casa
Lì per lì riuscii a mantenere la calma, ma col passare dei minuti la rabbia crebbe in me in modo incredibile…cominciai a sbattere le porte e a dare segni di nervosismo, e come pochi giorni prima anche quella mattina le voci si sparsero con rapidità…anche le stampelle mi davano fastidio, cercavo di camminare sulle mie gambe ma ancora la caviglia mi faceva troppo male per permettermelo…e la cosa non faceva altro che aumentare la mia rabbia…
Nonostante tutti dopo un’ora sapessero del messaggio, nessuno si fece avanti per dirmi qualcosa…avevano capito perfettamente che non era proprio il caso di chiedermi qualsiasi cosa…solo Enrico e Luca parlarono con me…ma fu solo perché dovevano darmi una mano a chiudere acqua e bombole del gas, a togliere corrente, e a sistemare tutte le ultime cose…si mostrarono solo dispiaciuti per quello che era successo, ma non fecero domande fuori luogo e così non venne approfondito il discorso….
Portammo tutte le valigie fuori sul pianerottolo, in modo da avere tutto pronto per partire…e verso la una e mezza ci trovammo tutti per consumare i panini che avevamo preparato la sera precedente…
Il tempo non era dei migliori…i nostri genitori, che ci avevano chiamato durante la mattinata per sentire come stavamo e per chiederci se fossimo pronti a partire, ci informarono che a Milano e in tutta la lombardia stava piovendo….se avessimo trovato cattive condizioni in autostrada, le ore di viaggio da 5 sarebbero diventate ben di più…sperammo quindi di passare indenni…una volta terminato di mangiare vennero chiuse definitivamente le case laterali, mentre quella centrale rimase aperta…come era stato deciso in mattinata…eravamo quindi quasi tutti in una sola casa…quasi perché qualcuno faceva avanti e indietro dal pianerottolo…io restai una buona ventina di minuti sdraiato sul divano in terrazzo….il cellulare tra le mani, e quel messaggio che continuavo a leggere in continuazione….forse nell’impossibile speranza che quelle parole cambiassero da sole e cambiassero il significato di quelle frasi…mi sembrava decisamente troppo subire ancora così…in più Emy, da quando la sera prima le dissi che in pratica si doveva arrangiare, aveva cambiato comportamento…in tutta la mattina non ci eravamo scambiati mezza parola….magari era rimasta offesa…ma in fondo non le avevo detto che la semplice verità…mi chiesi cosa sarebbe successo se Paolo non si fosse fatto sentire e avessi conosciuto Chiara dopo essermi messo con Emily…mah…forse Chiara non l’avrei nemmeno conosciuta, se non fossi uscito in quel giorno di pioggia…
Fortunatamente per decretare la fine di quei pensieri, ma sfortunatamente allo stesso tempo, s’era fatto tempo di andare…anche perché con la caviglia ancora malconcia ci sarebbe voluto un po’ più di tempo per arrivare alla fermata dell’autobus..
- Beh ragazzi..sono le due e mezza…purtroppo si deve andare…
- Ma perché non ce ne restiamo un’altra settimana?
- Claudio….cosa mangiamo? Ok che abbiamo risparmiato…ma non possiamo permetterci giorni in più…e poi abbiamo già i biglietti pronti…su…
- Ok ci ho provato….
Visto che non potevo portare la mia valigia, lasciai il compito ad Enrico, anche se io portai comunque lo zaino in spalla con tutte le altre cose….
- Max!
- Chi è che mi chiama….ah…dimmi Barbara
- Che ne dici se organizziamo una bella pizzata per sabato prossimo..per ritrovarci?
- Uhm…non è male come idea…bisogna trovare comunque un posto in cui prenotare…siamo in 12..
- Lo conosco io il posto…
- Si Luca?
- Si..è un ristorante di un mio amico…provo a chiedere a lui ma non ci dovrebbero essere troppi problemi se gli prenoto 12 posti per sabato…
- Ah ok…bene…visto Barbara? Siamo già a posto…
- Eh si…per una volta Luca fa qualcosa di buono….
- Cosa vuoi dire tesoro?
- Io? No niente….figurati…
- Ah ah…dai smettetela, volete già litigare?
- Ma io scherzo Max….
- Lo so lo so…è Luca che non ti crede mai…
Per fortuna non c’era molto caldo come negli altri giorni, e non facemmo così molta fatica a portarci i bagagli fino alla fermata….girato l’angolo che dava sulla strada di partenza, notammo il pullman blu già pronto ad attendere i passeggeri…
- E’ quello?
- Si Michele….è quello…
L’autista ed un suo aiutante stavano già caricando i bagagli nel vano inferiore, così una volta arrivati non dovemmo attendere oltre misura…anche le nostre valigie furono sistemate in un angolo, tutte vicine tra loro…e così potemmo salire alla ricerca dei nostri posti…
Il pullman era formato da due piani…ci erano stati assegnati i posti nel piano superiore…inutile dire che ebbi qualche difficoltà ad arrivare fin su…questa volta non ci fu nessuno scambio di biglietti per avere il “vicino preferito” nel sedile a fianco…ci sedemmo così come arrivammo…per quando mi riguarda mi portai nell’ultimo sedile in fondo, che aveva un po’ più di spazio rispetto agli altri per allungare le gambe e per far riposare la caviglia…ovviamente non ci fu l’entusiasmo dell’andata e tutti rimanemmo zitti quando sentimmo il pullman mettersi in movimento dopo aver chiuso le porte….per cercare di far passare il tempo presi dallo zaino il portatile e iniziai una classica partita a solitario
- Sapevo io che l’avresti fatto…
- Cosa Carlo?
- Eh…..mi sembrava strano che avessi usato il portatile così poco…ora che senti aria di casa ti riabitui alla routine quotidiana….
- Si è vero…ma è solo per passare un po’ di tempo…..
Infatti dopo una mezz’oretta lasciai perdere e attaccai il walkman…non sapevo davvero cosa fare e come fare per non pensare a Chiara…non avevo nemmeno risposto al suo messaggio che mi era arrivato in mattinata…e non avevo intenzione di farlo….dovevo dimenticare tutto in fretta e fare finta che non fosse successo niente….ma non ce la facevo….soltanto due sere prima ero con lei tra baci ed abbracci in una splendida notte di luna piena…ed ora…cos’era rimasto…
Arrivati all’imbocco della A14 il tempo divenne presto peggiore…le prime gocce d’acqua iniziarono ad infrangersi sui finestrini…e l’andatura divenne meno sostenuta…come previsto il viaggio sarebbe stato più lungo rispetto all’andata…..molti di noi optarono per un pisolino in attesa della sosta a Modena, quelli che rimasero svegli scelsero invece una partita a carte, anche se gli spazi ristretti rendevano ardua l’impresa…Carlo, che si era spostato dal posto a fianco al mio per fare un riposino da un’altra parte, aveva lasciato il posto ad Elisa…
- Come va la caviglia…
- È ancora attaccata…no beh..fa ancora un po’ male…spero non sia niente di particolare.. in settimana mi farò vedere meglio…
- L’importante è che non sia niente di grave…
- Spero di no…non ci vorrebbe
- Ti vedo triste…
- ….come potrei non esserlo…
- Immagino…non te l’aspettavi vero?
- Proprio no….forse è meglio non pensarci…
- Mi spiace tanto…
- Non ti preoccupare…passerà come tante altre…
Per rincuorarmi mi diede un bacio su una guancia……fuori il tempo, col passare dei chilometri, si faceva sempre peggiore…ormai si andava a rilento…erano le quattro e mezza sembrava già notte…il cielo era grigio scuro…insomma si prevedeva una mezza odissea…
- Max…
- Che c’è Marco
- Siamo a Modena….
Mi ero addormentato…erano le cinque e mezza e non eravamo ancora a metà strada…
- Non ho voglia di scendere….
- Vuoi che ti prenda qualcosa?
- No grazie…ho qualcosa in cartella
- Ok..
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CAPITOLO 35: RITORNO A CASA
La pausa all’autogrill durò circa 20 minuti, i ragazzi tornarono a bordo con panini, bibite e altre cosette appetitose..…il ritorno a casa mi stava rendendo più triste del previsto...nonostante tutti i casini che erano successi non mi era dispiaciuto per niente trascorrere quei giorni con i ragazzi…ma stava finendo tutto……come tutte le cose piacevoli, del resto. Chiamai mia madre per sapere com’era la situazione a Milano…stava ancora piovendo..l’avvisai che saremmo arrivati piuttosto in ritardo per via del maltempo e del traffico…e le preannunciai il problema alla caviglia per esser sicuro che mio padre mi venisse a prendere e non mi lasciasse a piedi…ovviamente mi presi del cretino per l’incidente…ma non potevo farci più di tanto…
Emily e Manuela stavano intanto chiacchierando qualche posto più avanti….
- Allora come va con Luca…
- Tutto bene, grazie…
- Beh questa settimana vi è servita…
- Direi proprio di si…son davvero contenta…
- E io lo sono per voi…vi vedo felici insieme..soprattutto lui…
- Sì…è una pasqua davvero…tu invece…come stai…
- Stanotte mi ha detto che mi dovevo svegliare prima…
- Beh….
- Non ha tutti i torti…anzi…
- E tu cosa gli hai risposto…
- Niente…mi sono girata e mi sono messa a dormire…non potevo rispondere niente….ha ragione…tutto qui…
- E ora?
- In che senso…
- Cosa farai…
- Non lo so…non so se ci rivedremo prima che ricominci la scuola…
- Forse è meglio aspettare un attimo….stamattina immagino che non vi siate detti nulla…
- Era inavvicinabile…dovevi vedere come ha lanciato il cellulare…mi sembra ancora strano che gli funzioni ancora…poi però s’è calmato, ma penso che si stia tenendo tutto dentro…non vuole far vedere che è incavolato nero…
- Nonostante dica che è contento di come è andata la settimana, non so se avrà voglia di ricordarsi a lungo questi giorni….
- Già…
Come Emy e Manuela, anche gli altri ragazzi erano immischiati in chiacchierate di diverso tipo….Michele e Valentina si stavano scambiando tenerezze, ed era anche giusto così….Enrico e Luca parlavano di calcio (come al solito)…Claudio, Marco e Carlo stavano pianificando l’iscrizione alla stessa squadra di basket per l’anno nuovo…assieme a Michele avrebbero giocato insieme nella stessa società…Barbara ed Elisa ascoltavano invece un po’ di radio insieme per passare il tempo…
Le restanti ore di pullman passarono così, senza novità degne di nota….l’unica cosa che ci saremmo ricordati sarebbe stata l’attesa estenuante nel tornare a casa…alle nove meno venti il pullman arrivò alle soglie di Milano…il vedere in lontananza la città che si avvicinava ci mise una tristezza incredibile…chiamammo i nostri cari per avvisare che in una ventina di minuti saremmo arrivati……praticamente alle nove il pullman si fermò in Piazza Castello, esattamente nel punto dove eravamo partiti una settimana prima….una volta aperte le porte i passeggeri cominciarono a defluire e a prendere i propri bagagli aiutati dall’autista…essendo al secondo piano del pullman scendemmo per ultimi…dai finestrini notammo tutti i nostri genitori pronti ad accoglierci..i primi a scendere furono Marco e Carlo…seguiti dalle 3 “coppie”…..infine Enrico, Elisa, Emily e per ultimo io, con le mie stampelle…tutti mi chiesero cosa fosse successo…ma archiviai il tutto con un semplice “incidente che capita…”…mio padre non fece alcun commento e si limitò a chiedermi se riuscivo a salire da solo sul furgone….
Prima di tornare tutti alle nostre case ci salutammo rimanendo d’accordo per la pizzata del sabato dopo….
Inutile dire che il saluto più difficile fu quello con Emy, mi strinse forte mettendomi anche un po’ in imbarazzo davanti ai suoi genitori e a mio papà…i classici tre bacini – Anche se per colpa mia forse non è qualcosa di più - …..e si allontanò verso la sua auto…
Con gli altri invece semplici abbracci e strette di mano….le nostre auto partirono per direzioni diverse…
- Allora…com’è andata?
- Bene…molto bene
- E la caviglia? Che hai fatto…
- Giocando a pallavolo…
- Solito…devi andare a fartela vedere….
- Si lo so…in settimana vado…a casa tutto bene?
- Tutto normale…preparati che come entri il cane ti salta addosso…
- No no…tenetelo fermo che se mi butta per terra son capace di rompermi qualcos’altro…
- La tua bella come sta…
- ....
- Eddai…
- Come vuoi che stia…sta bene… - non mi piaceva parlare con i miei di certi discorsi…
- Beh non ti mollava più prima…
- Eh eh…dai cambiamo discorso…
- Povero Max
- Perché mamma?
- Dai…ha organizzato tutto per portarvi con lui…ed è tornato con la caviglia mezza rotta…
- Ed è pure colpa mia…
- Come colpa tua??????
- Si…poi quando siamo a casa ti spiego…
- Ma ti sei scusata almeno?
- Si si…mi sento ancora in colpa…
- Se l’è presa?
- Un po’…spero non troppo…
In realtà, una volta congedato dagli altri,potevo concentrarmi sulla cosa che mi premeva di più…cioè Chiara…ora potevo restare solo con me stesso a dannarmi l’anima nel tentare di capire perché mi fosse successo tutto questo per l’ennesima volta…ma era davvero difficile trovare una risposta….in più dovevo nascondere la delusione ai miei…ed era davvero troppo fresca per fare finta di niente….
Una volta tornato a casa mi lasciai lavare letteralmente dal mio cagnolino per una decina di minuti..era davvero contentissimo di vedermi, così come mia mamma, che come mi vide rientrare in stampelle mi disse
- Eccolo qui il casinista
- Non iniziamo per favore……
Mi portai fino in sala, e mi sedetti lasciandomi cadere….ero stanco, stanchissimo…mi spogliai e mi misi qualcosa di più fresco…la valigia l’avrei svuotata, con calma, la mattina seguente..
Dopo una ventina di minuti di riposo, arrivò la cena..un bel piatto di spaghetti al pomodoro, che vide la luce per circa 10 minuti…ero affamato come non mai…il viaggio era stato stancante e avevo proprio bisogno di energie….anche se dopo aver digerito sarei andato a dormire….
Accesi il computer per riprendere confidenza con il mio “amico” di tante serate, controllai velocemente le e-mail arrivate…non c’era nessuno dei ragazzi connesso, a conferma del fatto che solo un pazzo come me, dopo un viaggio simile, poteva avere in mente di mettersi davanti al computer….
Ma, ormai, si era fatto tardi….erano le dieci e mezza ma credevo fossero le due di notte…spensi il pc e mi preparai velocemente per la nanna…non vedevo l’ora di tornare sotto il lenzuolo e riassaporare la morbidezza del mio materasso…
La sensazione che provai nel mettermi in “orizzontale” nel mio letto fu inspiegabile…la schiena mi faceva un male allucinante, ma ben presto si adattò al materasso….poco prima di addormentarmi presi il cellulare: non c’era traccia di Chiara…ero veramente affranto…solo la stanchezza mi impedì di pensare a lei, altrimenti avrei passato senza dubbio la notte insonne tormentandomi di domande…così come era comparsa, era sparita, e tutto nel giro di pochi giorni..…. Poco prima di spegnere il telefono arrivò un messaggio…era di Emy…”Mi manchi già, è brutto non averti più vicino….ci sentiamo domani. Buonanotte”…le risposi “Magari capiterà ancora se andremo in vacanza insieme….A domani”
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CAPITOLO 36: IL RISVEGLIO CHE NON T’ASPETTI
- Chiamate qualcuno!!! Chiamate qualcuno!
Una voce familiare…non riuscii a distinguerla subito…attorno a me dei rumori sommessi….le mie orecchie erano quasi “addormentate”…dei “bip”….iniziavo a distinguerli meglio…ma faticavo ad aprire gli occhi….
- Si sta svegliando! Chiamate qualcuno!!!!!
Ma….quella voce…era quella di Emy….”Cosa ci fa a casa mia……e perché urla “Si sta svegliando!!”???”
Mi innervosii quando capii che non riuscivo a risponderle e a chiamarla….Faticando moltissimo iniziai a far penetrare un poco di luce tra le palpebre…mi sentivo strano…i muscoli addormentati, flaccidi…..non riuscivo a muovermi….
“Cosa succede….perchè questa luce così forte….ma che succede….”
L’olfatto mi restituì uno strano odore….piano piano gli occhi si abituarono alla luce…soffitti completamente bianchi…..luci al neon….non ero a casa di sicuro…
- Stai calmo, non ti agitare….
“E questo chi è…”….riuscii a voltare lo sguardo quanto bastava per vedere un camice bianco a fianco a me…un uomo piuttosto alto…non lo conoscevo…ma il camice bianco mi fece intuire facilmente che fosse un medico…
“Cosa ci fa questo vicino a me…perché non riesco a muovermi…porca eva cosa succede….” Ad un tratto vidi spuntare Emy in lacrime alle spalle di quell’uomo…aveva un grosso cerotto sulla tempia destra…continuavo a non capire…insomma…perché non ero nel mio letto con il cane che mi faceva le feste? Stavo forse sognando?
- Devi stare calmo, non devi sforzarti di dire qualcosa e non devi cercare di muoverti – mi disse quello che sembrava essere proprio un medico… - ti spiegheremo tutto quello che ti sta succedendo…
Per la prima volta in vita mia iniziai ad avere paura…ero arrivato alla conclusione che ero in ospedale….avevo due tubicini nel naso…i “bip” che udivo erano quelli delle macchine intorno a me…la mia gamba destra era ingessata e poggiata su una specie di rialzo….Facevo fatica a muovermi, a tenere gli occhi aperti….mi riaddormentai….
- Abbiamo avvisato i genitori del suo risveglio….tra poco arriveranno….per fortuna è andata bene…….
Un pianto sommesso…..questa volta riuscii a svegliarmi più velocemente…c’era un orologio appeso sul muro di fronte a me…segnava le 23….Emy stava singhiozzando a fianco al mio lettino, con la testa poggiata sul materasso…
Continuava a ripetere “E’ colpa mia….è colpa mia…”….
- Emy cosa sta succedendo…- finalmente riuscii a parlare…
- Ciao piccolo…- mi disse dopo aver smesso per un attimo di piangere e dopo avermi poggiato con delicatezza una mano sul viso…- come stai…
- Emily…non sto capendo niente…cosa sta succedendo…ieri sera ci siamo salutati quando siamo tornati…
- …..Max…quando siamo tornati da dove…
- ….come da dove….
- ….”Forse è meglio lasciare stare….”…..poi ne riparliamo….cos’è quel cerotto…
- Non è niente rispetto a quello che hai evitato tu…se sono ancora qui è grazie a te…- mi fece un’altra carezza…
- …Emily spiegati meglio…
- Sei stato in coma fino a ieri mattina….
In coma…io…non riuscivo a connettere….
- Come in coma Emy…mi stai prendendo in giro….
- No piccolo…sei conciato così per colpa mia…
- Emy…se continui a dire le cose a metà….non potrò mai capire…
- Non ti ricordi niente vero?
- No…raccontami tutto…
- Ok….
Iniziò così il racconto che mi avrebbe riempito tutte le lacune che avevo fino a quel momento….
- Martedì scorso ci siamo visti per andare a fare un giro, visto che era un mesetto che non ci vedevamo…e per ricordarci i primi anni in cui ci siamo conosciuti siamo andati a fare una passeggiata nella zona della nostra scuola media….
- Perché non mi ricordo niente….
- Non ti preoccupare…ti tornerà in mente….
- Continua…
- Ok…stavamo attraversando la strada dove c’è l’edicola per andare a prendere la 47….
- ….E…?
- E…- per un attimo la sua voce si fece più leggera…capii che stava per mettersi a piangere…poi fece un respiro…- e…stava arrivando una macchina….io ero davanti a te….stavamo parlando e non l’abbiamo vista….io non l’ho vista…e quando ti sei accorto che non frenava mi hai spinta per terra…e…. – ora sì..piangeva - …e l’auto ti ha investito…
Rimasi scioccato…..Il discorso si interruppe per lasciare spazio ad un pianto che Emy cercò di soffocare….dopo qualche momento in cui cercai di farla smettere levandole le lacrime dal viso…continuò…
- Il tizio che guidava ha detto di aver rotto i freni e di esser riuscito solo a tirare il freno a mano….
- Ma poi è scappato?
- No…no…si è fermato ed è venuto in ospedale…..ha detto che prima di investirti ti ha visto saltare per evitare di farti colpire le gambe…..
- Beh…direi che non ci sono riuscito visto l’esito….
- Se ti avesse preso in pieno non oso pensare….è già quasi un miracolo che tu sia qui e stia parlando con me…
- Ma cos’ho alla gamba?
- Frattura di tibia e perone mi han detto….
- Roba da niente…porca eva…
Non fu una buona mossa quell’esclamazione…non feci altro che far sentire Emy ancora più in colpa….
- Ho rovinato tutto…
- Non dire così…
- No..ho rovinato tutto…e pensare che volevo….
- Che volevi….
- Volevo dirti una cosa quel giorno…
- Che cosa Emy….
- Volevo farti felice Max…volevo dirti che finalmente avevo capito….che finalmente avevo capito che eri tu….
- Che ero io…..?
- Max volevo dirti che mi ero innamorata di te…..volevo renderti felice…e invece guarda cos’ho combinato….
Mi lasciò senza fiato…per un attimo rimasì immobile a fissarla….mentre lei faceva lo stesso….
- Emy…
- Dimmi….
- Se per sentirmi dire quello che hai appena detto il prezzo da pagare era questo…..
- Non dirlo nemmeno per scherzo…
- Se non ti avessi spinta mi sembra di capire che forse non avresti potuto dirmelo…preferisco sia andata così…e poi….
- E poi…
- Io senza di te come avrei fatto…
- Capirai..ce ne sono tante di ragazze…
- Ma nessuna è come te…
In tutto questo che aveva dell’incredibile rimaneva un enorme buco…la vacanza…ero ancora praticamente convinto che la sera prima fossi tornato dal Lido….allora cercai di svelare il mistero…
- Emy…
- Si…
- Quindi per quanti giorni sono rimasto in coma?
- Sette…sette interminabili giorni…ma per fortuna è tutto finito…
Sette giorni…esattamente quanti “quelli”.......
“No…non è possibile….mentre sono stato in coma……” Ebbene sì….era successo…
- Che c’è Max?
- Niente…ti racconterò….
- Ok….Max…
Le feci un cenno del capo come per dire…”Dimmi”….si avvicinò a me e appoggiò con delicatezza le sue labbra sulle mie…..
“Stavolta è tutto vero però…”….
- Ti amo…dovevo capirlo prima…mi hai salvato la vita…ora non voglio più allontanarmi da te…mai più…
Stavo per rispondere quando si aprì la porta della stanza….entrarono in sequenza i miei e i genitori di Emily…con un grande mazzo di fiori e un regalo per me….
- Buongiorno….
- Buonasera semmai Max…
- Ehm…sì Antonella (la mamma di Emy…)..sai 7 giorni in letargo…
- Come va?
- Bene – risposi guardando il papà…
- Si è ripreso in un modo sconcertante….- Entrò anche il medico che mi teneva in osservazione…- quasi non ci crediamo nemmeno noi….
Anche i miei avevano un pacco con un regalo….
- Ma come mai tutti questi pacchi?...
- Sai che giorno è?
- No papà…
- Guarda….
- 10 Marzo… * ma ieri non era Luglio? *
- Eh si..beh direi che mi sono svegliato in tempo….
I regali furono stupendi….una macchina fotografica digitale e un lettore cd…veramente belli……
Passarono i giorni, e col passare del tempo compresi che nel periodo in cui ero stato in coma avevo vissuto in “parallelo” un sogno lungo 7 giorni…talmente reale che una volta svegliato credevo di essere, a mia volta, in un sogno…Dunque non esisteva nessuna Chiara…era stato tutto un frutto della mia immaginazione….*Certo che ne ho di fantasia…solo nei sogni ci sono le donne perfette…*…ma mi dovetti ricredere su quel pensiero…Scoprii che Emily aveva trascorso, dal giorno dell’incidente, la maggior parte delle notti dormendo su una sedia, a fianco a me, sperando nel mio risveglio…avevo scoperto di avere un mare di amici, che ogni giorno mi passavano a trovare per tenermi il morale alto…ma in fondo non ce n’era bisogno…ero lì perché avevo salvato la ragazza che più di tutte amavo, ed ero contento di averlo fatto…le avevo dimostrato ancora una volta il mio attaccamento a lei…tanto grande da rischiare la mia stessa vita…ovviamente non era stato quello il gesto che l’aveva convinta a mettersi finalmente con me..perchè, come detto da lei stessa, già il giorno dell’incidente aveva deciso di dichiararsi…
Il periodo di riabilitazione fu lungo e travagliato…ma la voglia di rimettermi in forma era immensa…non passavo 5 minuti senza fare esercizi alla gamba rimasta colpita nell’incidente…fortunatamente la frattura non era scomposta e multipla, e questo aiutò sicuramente ad accorciare i tempi di recupero….tutti mi furono vicini, dal primo all’ultimo dei miei amici…ma soprattutto lo fu Emy…qualche sera rimase anche a dormire da me pur di starmi vicina…la storia con lei divenne ogni giorno più bella e coinvolgente…
A 6 mesi esatti dall’incidente organizzai una partita di calcetto per sancire il mio ritorno “definitivo”, in qualità di portiere, sui campi…e anche alla mia vita normale…partecipò una marea di gente e quasi mi commossi a vedere tutte quelle persone lì per me…entrai per ultimo in campo, con Emy al mio fianco, e vidi tutti in piedi ad applaudirmi……fu bellissimo…...come bellissima fu la partita, in cui dimostrai d’essere tornato il Max di sempre, cosa che mi riempì di gioia….a fine partita Emy mi saltò letteralmente addosso per complimentarsi e per darmi il bacio più bello che avessi ricevuto fino a quel giorno….e tutti i miei amici furono intorno a me per dami il “bentornato”….
Uscii dal campo con la mia felpa preferita, che avevo sempre definito porta fortuna, e che dal giorno dell’incidente non avevo più indossato in attesa del giorno adatto..….accompagnando Emy a casa di sua nonna le raccontai della mia ”vacanza”, non tralasciando il minimo particolare….
- Cavoli ti ho fatto soffrire anche nei sogni
- Hai visto cattivella?
- Beh ora è finita…
- Lo spero…
- Hai dei dubbi?
- Io? No no…..
- Ah ok..se no ti picchiavo…
- Ne avresti il coraggio?
- Ma no amore mio…..
Ad un certo punto passammo per il luogo dell’incidente con l’autobus…
- Scendiamo….
- Qui Max?
- Sì….
- Perché?
- Seguimi….
Riattraversammo la strada così come stavamo facendo esattamente 6 mesi prima…
- Volevo chiudere definitivamente tutto…e questo mi sembrava il modo migliore…
- E’ stato il modo migliore….
- Emy..
- Dimmi…
- Ti amo…
- Anch’io…
Lentamente la riaccompagnai a casa….ci salutammo con un lungo bacio, promettendoci di stare sempre insieme…
Nel tornare indietro rovistai nelle tasche alla ricerca dell’altro biglietto dell’autobus….
*E questo cos’è…..*…
Avevo trovato qualcosa…….
Quando la mia mano fu fuori dalla tasca destra, comparve un filo….
*Un filo trasparente….ma da dove esce….*
..ma c’era dell’altro….guardai bene…appeso a quel filo c’era un ciondolo…..a forma di sole…d’oro bianco…
....quella sera, dopo aver riposto il ciondolo in un posto nascosto e sicuro, mi infilai nelle mie lenzuola chiedendomi se, oltre a quel sole d’oro bianco, anche la proprietaria, un giorno, si sarebbe materializzata ai miei occhi, o se sarebbe rimasta un “sogno nel sogno”.
THE END
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