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.dsy:it. : Powered by vBulletin version 2.3.1 .dsy:it. > Community > Forum De Bell Tolls > [Racconto] Un sogno in 7 giorni
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CAPITOLO 16: CHE MATTINATA……

Il tempo, come il giorno prima, era invernale: così, invece di andare in spiaggia, tutti rimasero a casa.
In poco tempo il contenuto di quel messaggio era conosciuto da tutti.
Stavo ancora dormendo, erano le dieci passate, mentre gli altri già parlavano di questa Chiara, di quello che mi aveva scritto in quel messaggio……a un certo punto tutti i ragazzi, tranne me, si ritrovarono sul pianerottolo: così Enrico, Luca, Carlo e Claudio, che dalla sera prima sapevano già tutto e avevano anche visto di persona Chiara, decisero di parlare……iniziò Claudio……

- Noi quattro sappiamo già tutto da ieri sera……Elisa avevi ragione a sospettare……prima del gelato, quando Max è andato via, io Luca e Carlo l'abbiamo…pedinato
- E cosa avete visto? - Chiese incuriosita Valentina
- Abbiamo visto una gran bella ragazza……
- Carlo ha ragione, abbiamo visto quella Chiara…direi che Max ha fatto un bel colpo…
- È vero…- aggiunse Luca…
- Ma si sono baciati? – Chiese Barbara
- E poi, perché non ce l’avete detto ieri sera? – Continuò Elisa
- No, non si sono baciati, sono andati via, verso l’altra parte del Lido……non ve l’abbiamo detto perché sarebbe venuto fuori, infatti è successo: e poi, se Max sapesse che lo abbiamo seguito non la prenderebbe bene, e se voi l’aveste saputo, avrebbe capito che sotto c’era qualcosa, avreste cominciato a fare doppi sensi eccetera eccetera…
- Ma non è vero! – rispose Elisa…
- Lascia stare, è meglio che le cose siano andate così…
- Ma in ogni caso lui non sa che noi sappiamo di quella là…siamo allo stesso punto…
- Vabbè, per quanto possiamo facciamo finta di niente, prima o poi dovrà dirci tutto, non può nasconderci tutto fino a Domenica…per cui stiamo zitti e basta, ok?

Presi l’orologio, erano le dieci e mezza…”che bella dormita, undici ore di sonno!”……poi guardai il telefono……”ma io l’avevo appoggiato sul fianco, come fa ad essere messo normalmente……mah…”…
M’accorsi che gli altri erano fuori a parlare, i letti erano già stati fatti, segno che si erano svegliati ben prima di me. Così senza farmi sentire mi lavai e feci colazione con un po’ di latte e qualche biscotto, come ogni mattina… quando terminai, invece di aggregarmi con gli altri, accesi la Play e iniziai a giocare……

- Ah, sei sveglio finalmente!
- Ciao Enrico, vuoi giocare?
- Volentieri…- si sedette vicino a me, e prese il joystick…
- Come va dopo ieri sera?
- Bene, credo d’aver fatto la cosa giusta…probabilmente quelli fuori ce l’avranno tutti con me, ma non m’interessa…
- Ti sbagli, siamo quasi tutti dalla tua parte…hai avuto coraggio…io non ce l’avrei fatta…
- Era la forza della disperazione…- mi scappò un sorriso…
- Ti credo…
- Ferma la Play un attimo, che accendo il telefono…

Presi il cellulare ripensando a dove l’avevo lasciato la sera prima…i miei sospetti si rivelarono fondati, qualcuno aveva acceso il telefono mente io dormivo, la sera prima. Come poteva essere in memoria uno squillo di Chiara delle undici e venti se io avevo spento alle undici? Semplice! E sapevo già chi era stato…
Io ed Enrico continuammo a giocare fino all’ora di pranzo, quando tutti ci ritrovammo al tavolo per pranzare……atmosfera già vista…soliti sguardi verso di me……ancora il telefono che squilla……stavolta però non era Paolo……
Sul display c’era scritto “Chiara”……risposi, davanti a tutti…

- Pronto…
- Ciao Max, come va?
- Bene, tu?
- Tutto ok…
- Ma ti è arrivato il messaggio ieri sera?
-……quale?……non m’è arrivato niente!
- Ti ho mandato un messaggio alle undici e un quarto, poi ti ho fatto uno squillo ed era acceso!
- Ah! Vabbè poi ti dico……cosa c’era scritto?
- Non te lo posso dire…
- E perché?
- Eh…mi vergogno…
- Dai! Puoi rimandarlo? Sarà ancora in memoria…
- Va bene…ci vediamo oggi?
- Certo…a che ora?
- Quando vuoi!
- Sì, se ti dico dopo mangiato, sotto casa tua?
- Sì, tra mezz’ora ti va bene?
- Benissimo! Per stasera?
- Stessa ora stesso posto, se ti va…
- Ok, ci sto…
- Allora…a dopo…ciao…
- Ciao…ricordati il messaggio
- Ah sì, adesso te lo invio…ciao

Aspettai il messaggio, che dopo pochi attimi arrivò…

“Credevo che il mio ragazzo fosse il migliore del mondo, ma m’è bastato poco per capire che forse c’è di meglio…sei troppo dolce…a domani, ciao”

Quel messaggio mi colpì…”anche tu sei troppo dolce, mi stai facendo dimenticare tutti i casini che ho…ci vediamo dopo”
Prima di spegnere cambiai il codice del telefono……invece di 36459, misi 6291983, invece che “Emily” misi “Max1983”. Perché non “Chiara”? Troppo prevedibile……
Tutto il discorso passò sotto gli occhi, anzi, le orecchie di tutti gli altri, che osservarono ogni mia mossa con cura e attenzione…
Una volta che riposi il telefono, ricominciai a mangiare, ma dopo pochi minuti non riuscii a mantenere la stizza...

- Perché hai cancellato il messaggio? - Dissi con tono duro, fissando Emy negli occhi
- Ah! Tu puoi sbirciare nel mio telefono e io non posso guardare nel tuo? Certo che hai un bel coraggio!
- Ascoltale le domande prima di provocare! Ti ho chiesto perché hai cancellato il messaggio, non perché hai guardato nel mio telefono! È diverso, cara! Allora, perché l’hai cancellato?
- Non l’ho fatto apposta!
- Non farmi ridere, quel telefono lo sai usare meglio di me, non provare a prendermi in giro perché non è il caso! Cos’è? Ti dà fastidio che abbia trovato una ragazza con cui parlare? Volevi avere te l’esclusiva per prendermi per il culo? Eh?
- Non è vero!
- Sì sì…in ogni caso avrai poco da sbirciare nel mio telefono, d’ora in poi: ho cambiato il codice, ed in ogni caso avrai visto anche il messaggio di Paolo……te l’ho detto, ho sempre ragione, e avrò sempre ragione…sai quando t’accorgerai di me? Quando non me ne fregherà più niente di te……sembra che tu sia allergica a quelli che ti vogliono bene……arrangiati……ho buttato nel cesso non so quanto tempo per farti ragionare, ma niente……ora basta……
Quelle ultime frasi la colpirono, non ebbe il coraggio di rispondermi, anche perché non avrebbe saputo cosa dirmi, per una volta l’avevo lasciata senza parole…… presi il telefono, mi alzai senza nemmeno aver terminato di mangiare e feci per uscire……
- Max dove stai andando? Mi chiese Claudio
- Da Chiara!…Ormai la conoscete tutti, inutile nascondere, o no! Se avete bisogno, il telefono è acceso! A dopo!
Come uscii di casa, ricominciarono i commenti……
- Cara mia, Max s’è svegliato…quello di Domenica te lo scordi! Hai visto a trattar male la gente? – Claudio confermò la sua tesi…e Michele si trovò d’accordo…
- Ha ragione Claudio, per me…
Più tardi……
- Non è che sta esagerando? – Chiese Manuela a Luca…
- Non credo……in un attimo ha capito quello che ha passato e si sta ribellando……magari sì, sta esagerando un po’, ma è da comprendere, ti ricordi quante volte l’abbiamo visto piangere, anche a casa tua…
- Sì, mi faceva pena…
- È probabile che si stia ricordando tutto quanto e stia tirando le somme, in più adesso c’è quella Chiara…
- Com’è?
- Carina, molto carina…e l’abbiamo vista da lontano…
- Ehi!!
- Che c'è?
- Perchè ti si illuminano gli occhi? Non avrai preso una cotta per quella pure te!!!
- Ma va...lo sai che nel mio cuore ci sei solo tu....

Emy questa volta non pianse……probabilmente aveva terminato le lacrime, ne aveva sparse tante in quelle ore…prese una sedia, il telefono e si mise sul pianerottolo……inviò un messaggio a Paolo:
“per colpa tua ho perso anche una persona che mi voleva veramente bene”
“chi, Max?”
“si, sei un bastardo”
“e cosa c’entro io? Cazzi tuoi che non ti sei messa con lui, invece che con me! Se sei stupida non è colpa mia”
“ti odio”
“grazie! Addio!”
“vai al diavolo”

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Visto che ora ho un forum tutto mio, trovate il resto della storia a questo indirizzo

http://www.forumfree.net/?f=185677

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25-03-2004 22:34
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Flavia
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Non riesco ad accedere!
Voglio sapere come va a finire!
:-)

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I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte, e la gente che passa li punta con il dito, ma i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno ed è la loro ombra soltanto che trema nella notte.
Stimolando la rabbia dei passanti, la loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia.
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno.
Essi sono altrove, molto più lontano della notte, molto più in alto del giorno, nell'abbagliante splendore del loro amore.

:date:

26-03-2004 11:51
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http://www.forumfree.net/?c=19669

accedi da qui...vuole che venga effettuata la registrazione....per quello che non entri....

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26-03-2004 13:13
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Visto che sul mio forum ho quasi finito di pubblicarla, adesso continuo a mettere i capitoli anche qui..sapete...le priorità...:D:D:D


CAPITOLO 17: CHIARA...

Intanto io ero arrivato a metà strada, ma nonostante ciò ero in ritardo. A Chiara dissi che dopo mezz’ora ci saremmo visti, ma se le avessi detto tre quarti d’ora, non avrei fatto male……per paura di farla aspettare troppo, mi misi a correre per un tratto di strada, e alle due precise arrivai sotto casa sua: era già scesa per aspettarmi……ci salutammo con i classici tre bacini……

- Scusa se ti ho fatta aspettare……
- Non ti preoccupare, sono scesa adesso……come va?
- Abbastanza bene…
- Abbastanza? Con quella faccia?
- Quale faccia? Ho corso un po’ per arrivare in tempo……
- No no, quella è la faccia di uno che ce l’ha col mondo intero…
- In effetti……
- Cos’è successo……ancora quella?
- Sì……ieri sera mentre dormivo ha acceso il mio cellulare……
- Ma non ha il codice?
- Era il suo nome, il codice……era…perché l’ho cambiato prima di uscire…
- E allora, cos’ha visto?
- Quando tu hai inviato quel messaggio, e poi hai fatto lo squillo, il telefono era nelle sue mani……ha cancellato il messaggio, ha spento il telefono e l’ha rimesso dove l’aveva preso…
- Simpatica!
- Visto? Solo che il tuo squillo è rimasto in memoria ed io a quell’ora dormivo, per cui se fosse stato spento non sarebbe arrivato……poi mi ricordavo bene la posizione in cui avevo messo il telefono, e stamattina era appoggiato in un altro modo……
- Vabbè, ma cosa c’entra con l’essere arrabbiati? In fondo poi abbiamo risolto tutto…
- Sì, ma……sono incavolato lo stesso……
- Non volevi che sapesse che mi hai conosciuto?
- No…
- Perché?
- Perché della mia vita non deve sapere più niente……per troppo tempo è stata lei la mia vita, adesso basta……quello che mi fa arrabbiare più di tutto, è che si è accorta troppo tardi del bene che le volevo…
- In che senso troppo tardi……
- Nel senso che con me ha chiuso……ieri sera, quando sono tornato, ha provato ad abbracciarmi, ma non c’è riuscita, le ho detto che ha rovinato tutto e che d’ora in poi tra noi è finita……
- Lo rifaresti?
- Cioè?
- Se potessi tornare a ieri sera, le diresti le stesse cose?
- Forse sarei ancora più pesante……non hai mai capito quanto fossi innamorato di lei, se n'è fregata e m’ha fatto stare male, adesso sta pagando per tutto questo……
- Non essere troppo cattivo……
- Quando m’arrabbio esagero un po’, ma sai, dopo tanto tempo…
- Ti capisco……
- Tu invece, come stai?
- Io? Benissimo…davvero…
- Ah, cos’era quella storia che ti vergognavi a dirmi cosa c’era scritto nel messaggio…?
- E che…ero con i miei, e quando ci sono loro mi vergogno un po’ a parlare……anche quand’ero insieme a Marco…loro non sapevano niente……non mi piace dire certe cose ai miei, perché poi mi prendono in giro e mi fanno sentire come una bambina……
- Siamo in due…ti fanno pensare che le tue siano stupidate quando magari ci stai male davvero…
- È vero…
- Ma se fossi stata da sola me l’avresti detto, cosa c’era nel messaggio?

Le sue guance diventarono rosse, chiaro segno d’imbarazzo……

- Le tue guance mi dicono di no…hanno ragione?
- Sì…sono un po’ timida, per certe cose…
- Certe cose?
- Sì, quando devo parlare dei miei sentimenti, vado un po’ in crisi…
- E adesso?
- Cosa?
- Sei in crisi?
- ……Sì……

Mi piacque quella risposta, voleva dire che forse provava qualcosa per me……il tempo però mi aveva insegnato ad andare piano con l’immaginazione, così diedi subito, dopo quel pensiero, una calmata ai miei “bollenti spiriti”…

- Beh? Dove andiamo? Non vorrai restare sotto casa tua fino a stasera?
- No di sicuro! Però non so dove andare! Decidi tu!
- Va bene……uhm……non saprei……
- Perché non mi porti dai tuoi amici? Anche loro ormai sapranno di me!
- Meglio di no…
- Perché?
- Perché l’atmosfera non è delle migliori……non vorrei mettermi a litigare davanti a te……mi capisci?
- Sì, non ti preoccupare…cominciamo a camminare, intanto, poi vediamo dove andare!
- Ok…

Ci incamminammo verso il centro del Lido, dove c’erano le giostre e l’entrata principale per la spiaggia……più volte, parlando con lei, mi sentii strano……provai una sensazione che poche volte avevo vissuto, e sapete quando? Quando affianco a me c’era Emy…quel piacere nel stare e parlare con una persona che ti rende felice, che non ti fa pensare ad altro...era strano, lo so…in fondo c’eravamo conosciuti il giorno prima, e non nel migliore dei modi, quello è sicuro! In così poco tempo avevamo imparato a parlarci come se ci conoscessimo da sempre……continuavo a ripetermi “forza delle vacanze!” ma forse era meglio parlare di “colpo di fulmine”……anche se non ci avevo mai creduto prima……
In quel pomeriggio parlammo davvero di tutto, il giorno prima c’era stato posto solo per parlare delle nostre disavventure in campo amoroso……ma ormai tutto era passato e così potemmo discutere d’altro……scoprii che era una Milanista sfegatata……

- Che squadra tieni?
- Milan! E tu?
- Inter!
- Cosa?
- Sto scherzando!!! Anch’io sono Milanista!!! Ho la faccia di uno che tifa Inter, io?
- No…
- Hai visto qualche partita allo stadio?
- Sì, l’ultima di quest’anno, con l’Udinese…
- Anche tu? Io ero al secondo anello!
- Io al primo, con Marco…anche lui Milanista…vabbè lasciamo stare!
- Io ero con alcuni ragazzi che sono con me anche qua…
- E c’era anche lei?
- Sì, ma non ci feci caso! Quando ci sono di mezzo Milan o Ferrari, non vedo altro! Poi allo stadio, non avevo tempo di girarmi per guardarla!
- Cosa vuoi fare con quella ragazza?
- In che senso?
- Come ti vuoi comportare…
- Te l’ho detto prima……con me ha chiuso, non merita nemmeno di avermi come amico.
- Dici così perché hai paura di innamorarti ancora di lei…se ti mettessi con qualcuna credo che torneresti suo amico…
- Ne sei sicura?
- Sì!
- Ed io ti dico di no!
- Perché?
- Perché mettendomi con qualcuna la dimenticherei del tutto e avrei il coraggio di chiudere definitivamente……
- Beh, forse hai ragione…
- Puoi togliere il forse…
- E……questa qualcuna……hai già in mente chi potrebbe essere?

Quella domanda mi mise in imbarazzo……capii cosa volesse sapere dalla mia risposta, e così l’accontentai……

- Sì, so già chi potrebbe essere……
- E secondo te lei……ci starebbe?
- Mah……non la conosco bene fino a quel punto……però……chissà, potrebbe starci come non potrebbe!
- Quando la troverai mi dirai se avevo ragione io, oppure tu, ok?
- Cioè?
- Cioè se tornerai suo amico o no!
- Va bene……allora…abbiamo fatto tutto il vialone, cosa facciamo? Torniamo indietro o passiamo per la spiaggia?
- Passiamo per la spiaggia!
- Andiamo……

Mentre stavamo camminando lungo la via che portava dritto alla spiaggia, sul mio telefono arrivò un messaggio……incredulo mi accorsi che era dell'Emy……e Chiara m’era affianco……

- Si chiama Emily?
-…sì…
- Che bel nome…se vuoi mi giro così non lo leggo…
- No no, non ti girare, figurati……sarà la solita ammissione di colpa!

Infatti…

“non dire che con te ho chiuso,ti prego.Ho bisogno di te, non potrei continuare a vivere senza contare sul tuo bene.Ho sbagliato, ma cambierò, lo giuro.Perdonami”

- Adesso? Almeno rimanile amico, non essere troppo cattivo…
- A volte ci vuole, la cattiveria. È la terza volta che manda questi messaggi, ed ogni volta che l’ho perdonata ci ho rimesso, e non sai quanto…non ne voglio più sentir parlare, si deve cercare qualcun altro da sfruttare!
“A perdonarti due volte ci ho solo rimesso. Adesso mi sono rotto, puoi dire quanto vuoi che cambierai, ma non succederà. Lasciami in pace”.

- Sei sicuro che stai facendo la cosa giusta?
- Sì Chiara, non ti preoccupare.

Ero sicuro davvero di quello che avevo fatto, mai come quella volta mi sentivo in grado di andare avanti senza di lei. Da poco tempo avevo capito che forse i miei amici avevano ragione dicendo che potevo fare a meno di lei, anche se io non ci avevo mai creduto. Stavo capendo che poteva essere vero. Anche perché affianco a me c’era una ragazza che in pochissimo tempo m’aveva rubato il cuore con la sua dolcezza, il suo modo di parlare, la sua bellezza……

- Cosa ti ha risposto? - Chiese Elisa ad Emy.
- Leggi…

Con la mano tremante porse il telefono alla Elisa, la quale lesse il messaggio rimanendo sbigottita……

- No, non può essere lui! Non ci posso credere……
- Ed invece sì Elisa……cosa faccio adesso?
- Non ne ho la più pallida idea……questa volta sembra deciso in quello che fa…anche perché c’è quella là adesso! Emy non saprei…
- Nemmeno io…

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Il Pega
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28-04-2004 12:48
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CAPITOLO 18: INCONTRO A 4

Claudio e Barbara intanto erano andati a fare una passeggiata per il Lido, Claudio soprattutto voleva evitare discorsi che continuavano da tempo, ma si sa, la solidarietà tra ragazze è sempre molta: così Barbara cercò di fare cambiare idea al suo ragazzo riguardo le colpe dell'Emy nella questione…ma non era affatto facile…

- Sembra quasi che t’abbia fatto qualcosa!
- Non m’ha fatto niente! Ma per quello che ha fatto a Max mi fa incazzare ugualmente!
- Ma poverina, non l’hai vista come piangeva?
- Sì che l’ho vista, è già la terza o quarta volta che la vedo così, e tutte le volte Max è andato a consolarla, facendosi prendere per in giro da tutti pur di starle vicino, e qual è stato il risultato? Sempre lo stesso!
- Ma non può essersi comportata così davvero!
- No? Chiedi a Max cosa gli ha fatto, quando ci parli, vedrai cosa ti dirà! Anche adesso che siamo venuti qui, ti ricordi sul pullman?
- Sì
- Se non fossero stati tuoi amici e non li avessi conosciuti cosa avresti detto?
- Che erano insieme……
- E allora vedi? Ha fatto bene ieri, avrei fatto la stessa cosa! Solo che invece di farla ora l’avrei fatta tanto tempo fa!
- E perché lui è andato avanti?
- Perché pensava che prima o poi lei sarebbe cambiata, invece a me sembra peggiorata. Lui s’è accorto che non vale la pena continuare, in più ha trovato una ragazza con cui parlare, e s’è deciso a tagliare!
- Una ragazza con cui parlare? Non si esce continuamente con una ragazza con cui si parla e basta!
- E anche se ci fosse altro? Sarebbe un bene per lui! E all'Emy non dovrebbe fregare più di tanto, perché è lei con non l’ha voluto finché lui s’è stufato! Tante volte dopo che hanno litigato hanno fatto pace, ma ora credo proprio che anche se Max si metterà con qualcuna, non si saluteranno nemmeno!
- Però io li avrei visti bene insieme…
- Anch’io li avrei visti bene insieme, tutti li avremmo visti bene insieme! Tranne lei, la persona più importante: e quando se n’è accorta…troppo tardi, tutto qui!
- Ehm…visto che mi dicevi “chiedigli cosa gli ha fatto”……non è lui, quello?
-……Sì, è c’è anche quella bella ragazza con lui……ci ha visti……
- Magari fa finta di niente……
- Boh, aspettiamo……

Mi ero accorto di loro, stavano camminando proprio verso di noi……all’inizio mi chiesi cosa fare…far finta di non conoscerli, oppure fermarmi……la prima ipotesi non mi piacque, non sarebbe stato bello, così……

-Chiara, quei due sono dei miei amici…
- Quali, quelli che stanno venendo verso di noi?
- Sì, loro due…
- Visto? Non volevi farmeli conoscere……e ce li troviamo di fronte! Quando il destino……
-Non credo al destino…

Dopo pochi attimi……

- Claudio…Barbara…lei è Chiara…
- Ciao ragazzi…piacere di conoscervi…
- Piacere nostro……- rispose Claudio –
- Cla dove stavate andando? Noi siamo a corto di idee…
- Anche noi! Stiamo dando un’occhiata ai negozi ma non c’è nulla…che ne dite d’andare in spiaggia?
- Per me va bene……Chiara?
- Sì, anche per me…
- Allora andiamo!

Così procedemmo verso la spiaggia, a due a due, io e Chiara davanti, Claudio e Barbara qualche metro dietro di noi…

- Perché non volevi che li conoscessi? Non sono così cattivi!
- Non sono loro due, il problema!
- E allora qual'è?
- Non vorrei ritrovarmi con te ed Emily davanti……cerca di capirmi……tu non ti troveresti un po’ in imbarazzo?
- Beh, un pochino……
- Timida come sei, poi!
- È vero…
- Senza contare che poi potrebbe saltare fuori qualche discussione…ed io non ne ho assolutamente voglia…
- Va bene……Max…
- Dimmi…
- Stasera usciamo ancora?
- Certo!
- Dove andiamo?
- Mah…tenendo conto che non ci sono molti posta da girare, l’unica alternativa è sempre quella…
- Cioè?
- La spiaggia……poi stasera ci sarà la luna piena…
- Ma se è nuvoloso!
- Vedrai che ci sarà! Fidati…
- Ok……
- In fondo è un posto romantico, la spiaggia…le onde, il buio, la luna che illumina il mare…
- Hai ragione……

Continuammo a camminare……avevo le mani in tasca……ad un tratto Chiara mi prese a braccetto, e mi guardò un po’ tesa, come per cercare un mio consenso……mi voltai, e un mio sorriso le fece capire che era tutto ok……anche lei sorrise……il suo viso s’illuminò, e continuammo così verso la spiaggia…
Claudio e Barbara, sempre dietro di noi, osservarono la scena in silenzio…

- E tu vorresti difendere Emy? Per me Max non lo vede più!
- Comincio ad avere dubbi anch’io…hai visto come stanno bene?
- Hai visto quant’è bella lei?
- A me sembra anche simpatica…
- Non avevo mai visto Max così……se lo vedesse Emy si mangerebbe le mani, ormai può dirgli “addio”.
- Magari un giorno torneranno a parlarsi…
- Un giorno? Nel 2023, magari! Se succederà sarà molto tardi, sottolineando il “se”

Anche loro due si presero a braccetto, imitandoci, ed insieme andammo avanti, ancora pochi metri e avremmo sentito la sabbia sotto i nostri piedi……
Eleonora intanto ricevette una telefonata dai suoi: sperando che quella sera non ci sarebbero stati problemi, sarebbe tornata a casa. In due giorni aveva fatto conoscenza con tutti, anche grazie a suo cugino, che prima del suo arrivo l’aveva “preparata” all’ambiente. In ogni caso fu contenta di averci conosciuto, ci trovò simpatici e divertenti, nonostante quello che stava accadendo.
I ragazzi, come al solito, stavano giocando con la Play……povera Play! Cosa dovette sopportare in quei giorni!
Le ragazze, invece, continuavano a parlare tra di loro, da un'altra parte per non farsi sentire dai ragazzi……
Il pomeriggio passò così…noi quattro in spiaggia a parlare, e gli altri a casa: verso le sei e mezza Chiara dovette andare a casa: così l’accompagnai, mentre Claudio e Barbara tornarono indietro…

- Avevo ragione, è simpatica e non se la tira per niente…
- Giusto come piacciono a lui! M’ha sempre detto che lui guardava la testa delle persone, più che la bellezza: in questo caso ha trovato tutte e due, è veramente carina!……Sai, sono convinto ancor di più che Emy non riuscirà mai a parlarci ancora…
- Perché?
- Hai sentito mentre parlavamo?
- Cosa?
- È di Milano anche lei, e abita vicino a Max……fosse stata di un’altra città, non si sarebbero visti più, e magari Emy avrebbe avuto qualche possibilità di tornargli almeno amica: invece così si vedranno continuamente, saranno sempre insieme, capisci?
- Hai ragione, sarà un bel problema…
- Anche grosso…alla fine doveva succedere prima o poi, altrimenti Max sarebbe andato avanti fino a trent’anni con Emy, per carità, meno male che è finita così!
- Claudio è troppo simpatico!
- Sì, è forte! Anche lei, però!
- È vero!……hai fatto una faccia, quando ho detto che ero di Milano!
- Ah sì?
- Davvero! Sei rimasto imbambolato! Perché non me l’avevi mai chiesto?
- Perché avevo paura mi rispondessi che eri di un’altra città, magari anche lontana……
- Avrebbe fatto differenza?
- Sì…non volevo pensare al non vederti più……
- Davvero…
- Sì, non sto scherzando……
- In effetti…anche per me è così…siamo in due

Per un attimo i nostri sguardi s’incrociarono, l’idea di vederci tutti i giorni anche a Milano ci piaceva un sacco, saremmo stati un sacco di tempo in giro! Ed io non mi sarei più annoiato davanti a casa, ore ed ore sul computer, a giocare con la formula uno o a scrivere storielle stupide…per la gioia di mia mamma, che continuava a rimproverarmi il fatto d‘esser sempre davanti allo schermo, fino ad avere gli occhi rossi: ma in fondo, non sapevo cosa fare!

- Stasera a che ora ci vediamo?
- Dipende da te, da quando i tuoi ti lasciano uscire!
- Allora alle nove, sempre alla fermata…
- Va bene…
- Ma i tuoi amici?
- In che senso?
- Non se la prenderanno se non sei mai con loro?
- La vita è la mia, e la gestisco io, non loro! Sono in vacanza e faccio quello che voglio! Poi sanno che sono fuori per un motivo preciso...
- Ok…

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CAPITOLO 19: LA SERA PIU’ ...

Claudio e Barbara intanto erano arrivati a casa…

- Era ora! Avete intenzione di cominciare a fare come Max? - Disse Enrico…
- Ragazzi abbiamo conosciuto la famosa Chiara!
- Stai scherzando? – chiese Luca
- No!

In pochi attimi venne spenta la Play e intorno a Claudio e Barbara si formò un cerchio: all’inizio c’erano solo i ragazzi, poi arrivarono anche le ragazze, avvisate da Carlo, che appena sentita la notizia corse via come colpito da un attacco intestinale……

- Dai parla! – esclamò Michele
- Con calma! Allora, io e Barbara stavamo andando per negozi, e ad un certo punto abbiamo visto Max e Chiara che venivano verso di noi……
- ……Ce l’ha presentata, e poi siamo andati a parlare in spiaggia – continuò Barbara…
- E allora? – disse Michele
- E allora cosa? – rispose Claudio
- E allora com’è? Simpatica, scema, bella, brutta…spiegati!
- Premettendo che è una gran bella figliola……dopo più di un’ora di conversazione posso anche dire che è simpatica, intelligente…a posto, insomma!
- Altro?
- Altro…beh, una cosa ci sarebbe – aggiunse con tono basso Barbara
- Cioè? - Chiese sempre Michele, mentre gli altri ascoltavano con attenzione
- È di Milano……Emily per te non credo sia una buona notizia……in più abita vicina a Max, per cui…- Claudio non terminò la frase
- Non lo è affatto……adesso lui dov’è?
- È andato ad accompagnarla a casa, poi torna da noi…
- Classico…
- Cioè?
- Quand’è innamorato fa così…anche con me, quando poteva, si comportava in quel modo…era capace di uscire un’ora prima da scuola pur di stare con me…
- È vero…noi pensavamo che volesse saltare le interrogazioni, invece voleva accompagnare lei…- aggiunse Luca…
- Che carino…- Eleonora sentendo s’intenerì…- non dovevi trattarlo così, dai…
- Lo so, ora sopporterò le conseguenze…
- Enrico, dai un‘occhiata fuori: non vorrei che Max arrivasse mentre parliamo di lui…
- Sta arrivando! È in fondo alla via!
- Di già! Barbara ma quella non abita in fondo al Lido?
- Sì, mi sembra strano che stia già arrivando…

In realtà non l’avevo accompagnata fino a casa. C’eravamo lasciati un po’ prima, perché aveva visto i genitori rientrare, e per non farsi vedere con me decise d’andare avanti……

- Ragazzi, non abbiamo più niente da dire, facciamo finta di niente e facciamoci trovare come prima, ok?

Infatti quando salii, le ragazze erano da una parte, ed i ragazzi a giocare con la Play, ma sapevo che Claudio avrebbe detto agli altri tutto, era troppo ghiotta la notizia, per non farsela scappare…
Quando arrivai Claudio fu il primo a salutare…

- Ciao Max, come va?
- Ah ah! Ma non farmi ridere! Vuoi farmi credere che mentre non c’ero non hai detto niente?
- Di cosa?
- Dai, su, non m’incazzo! Lo so che hai detto a tutti che hai visto Chiara, per cui io faccio come se voi sappiate tutto, ok?
- ……Va bene, ci hai scoperti…sanno tutto…
- Anche le ragazze?
-…Sì…
- Meglio…così sono a posto e non devo nascondere niente a nessuno! Hai fatto bene…
- Pensavo t’incazzassi
-…Ma va!
- E se ti dico che ieri sera t’abbiamo seguito e t’abbiamo visto alla fermata del pullman con lei?
- Ah! Che spioni!……ma sì, tanto ormai si sa tutto! Marco!
- Dimmi…
- Chi ha preso il mio telefono, ieri sera?
- Emy! Poi ha fatto quello che doveva fare e l’ho messo a posto io…
- Ecco perché non era nella stessa posizione……vabbè……allora, mangiamo o no stasera? Sono già le sette e un quarto!
- Hai fretta? - mi chiese Michele
- Sì, alle nove mi devo trovare con Chiara…

Passò mezz’ora, e a tavola c’erano quattro bei meloni scelti dal sottoscritto, per fortuna poco prima era passato il solito venditore ambulante napoletano, proprio sotto casa nostra!

-Cavolo, fiuti meglio tu di un cane! Sono troppo buoni! – fu il giudizio di Claudio sulla cena…
-Non so se prenderlo come un complimento o come un paragone con un animale a 4 zampe….ma vabbè…

Eh sì, per scegliere i meloni ero il migliore! Avevo imparato da mio padre, e prima o poi l’allievo supera sempre il maestro! Non ne sbagliavo uno, ed anche quella sera la mia fama non fu smentita!
Appena terminato l’ultimo boccone mi alzai…ed Elisa mi chiese:

- Max dove vai?
- A prepararmi per uscire!
- Non ti sembra un po’ che tu te ne stia fregando di noi?
- No!
- Come no! Sei sempre in giro, non ti vediamo mai!
- E allora? È la mia vita! Non è mica colpa mia se non sono voluto!
- Piantala di dire scemate! Fai come vuoi!
- Certo che faccio come voglio!
- Quando fa così…l’ammazzerei…
- Elisa lascialo fare…- le suggerì Enrico – siamo abbastanza grandi per stare senza lui, o no?
- Sì, ma potrebbe stare di più con noi!
- Ormai va così, non credo che porterà mai Chiara da noi!
- Perché?
- Perché c’è il rischio che succeda qualcosa……credimi, è meglio che sia lui ad andare da lei…
- Forse hai ragione…

Emy non disse una parola durante tutta la cena, nonostante fosse seduta vicina ad Elisa. Probabilmente rifletteva su quanto si fosse messa nei
casini, e su quale fosse il modo migliore per riacquistare la mia fiducia…
Alle otto e mezza uscii dal bagno…ero perfetto! Mi ero messo i miei jeans preferiti, quelli beige, e la maglia da calcio del Manchester, che avevo comprato il giorno del compleanno di Luca, quando stavo andando a ritirare il suo regalo. Quella maglia mi aveva portato fortuna, quando l’avevo indossata, e così decisi di utilizzarla anche quella sera…“non si sa mai”, pensai, “magari porta fortuna anche stasera!”. Si beh…non era esattamente una maglia da serata galante…ma io non era la prima volta che mi comportavo un po’ da pazzoide…e forse lo ero pure..
Capelli quasi disegnati, barba inesistente, scarpe nere e tanto profumo da poterlo sentire ad un chilometro di distanza, così mi presentai poco prima di uscire agli altri…

- Vado bene per uscire?

Claudio mi guardò da testa a piedi, poi commentò…

- Stai talmente bene che quasi quasi esco io con te!
- Grazie!
- Mamma mia Max, cos’hai fatto? – chiese la Manu
- Un po’ di restauro, niente di più! Ci voleva, vero?
- Sembra che devi andare chissà dove!
- Infatti non so dove andrò, ma stai tranquilla che avrò da divertirmi! Eleonora a che ora vengono a prenderti i tuoi? Non vorrei tornare e scoprire che sei già andata!
- Vengono tardi Max! Ci vedremo ancora, vedrai!
- Ok……ragazzi, io vado!
Salutai tutti, Michele m’incoraggiò:
- Vai, è la tua sera…
- Speriamo…
Così come fece la Valentina, che prima d’abbracciarmi mi disse
- Stasera sarai felice!
- Chi te lo dice?
- Vedrai…tu hai detto che mi promuovevano, ed è accaduto…io ti dico che sarai felice…e sarò contenta per te, capito compagno di banco?
- Va bene……se quando mi vedrai ti abbraccerò, vorrà dire che avevi ragione, ok?
- Ci sto!

Mi avvicinai ad Elisa, credevo fosse arrabbiata per quello che era successo mezz’ora prima, invece mi fece un sorriso, così mi misi in punta di piedi e le diedi un bacio sulla guancia sinistra…era così alta…

- Ciao Ely, ci vediamo dopo
- Ciao…

Prima di arrivare alla porta, davanti a me trovai proprio Emy…forse la tensione, forse la rabbia verso di lei, mi spinsero a fare una cosa non molto giusta, ripensandoci……le strinsi la mano destra e le dissi:

- Ciao dolcezza, vado a divertirmi…
- Sei uno stronzo!
- Mai fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te! Ciao!

Per ultima cosa presi dall’appendiabiti una felpa: chiusi la porta dietro di me, e scesi le scale. Questa volta spensi il telefono, non volevo sentire niente…era la mia serata, e nessuno doveva rovinarla…

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CAPITOLO 20: ……NON AVEVO MAI VISTO………

Probabilmente Chiara era più agitata di me……era dai tempi di Marco che non si sentiva così tesa……per quell’occasione si truccò in modo perfetto…si guardò allo specchio ogni cinque secondi, per paura che qualcosa non andasse bene……i suoi capelli biondi e lunghi scendevano senza imperfezioni lungo le spalle, i suoi occhi azzurro cielo risaltavano grazie al trucco…si sentiva a posto…e lo era…
Anche lei dei jeans, azzurri però: una camicetta bianca leggera, di un tessuto molto lucido, che si stringeva verso la vita lasciando intravedere le sue forme: scarpe da ginnastica, nere. Così uscì di casa, sotto gli occhi dei genitori…

- Appuntamento galante?
- …Sì…mamma
- Divertiti! Se vuoi torna anche più tardi, stasera io e tuo padre usciamo, torneremo verso mezzanotte e mezza. Se vuoi puoi tornare a quell’ora!
- Davvero?
- Certo…però devi promettere che starai attenta! Non sei mai stata fuori fino a quell’ora!
- Promesso…
- Va bene, vai…
- Ciao!

Non le sembrava vero! Non era mai capitata prima una cosa simile, Chiara rimase meravigliata da quello che aveva sentito, ma era contentissima! Quella serata era perfetta anche per lei, tutto stava andando bene, e non era ancora arrivato il bello…

- Dammi il telefono Luca! Adesso gliene dico quattro! Così impara a prendere per il culo!
- Piantala Emy! Lascialo stare! Era un po’ esaltato, non farci caso!
- No! Me la paga questa! Dammi il telefono!
- Tieni……
-………l’ha spento……brutto scemo che non è altro….

Claudio, come al solito, ebbe da dire qualcosa…

- Vedi come sei? Poi pretendi che torni da te!
- Ma non l’hai sentito?
- Sì che l’ho sentito! Pensavo anch’io che avesse fatto male, ma a sentire te sto cambiando idea!
- Perché?
- Perché? Tu con lui sei sempre stata perfetta? Non hai mai sbagliato? Prova a pensare! Chi credi di essere? Ha fatto bene, è da un paio di giorni che sta facendo bene! E a te non va giù perché hai sempre potuto divertirti con lui, e adesso ti è scappato dalle mani! Ecco come sei! Per quello che gli hai fatto meriteresti un centesimo del bene che ti ha dato! E tu l’hai buttato nel cesso! Complimenti!
Per quello avevo spento il telefono……la conoscevo bene, il suo orgoglio personale non le avrebbe permesso di lasciare andare quella presa in giro, e per evitare altri guai (per lei) decisi di non darle la possibilità di rifarsi……quando sarei rientrato, sarebbe stata più calma, e forse m’avrebbe anche lasciato in pace…

In quel momento però quella era una delle tante cose a cui non volevo pensare…avevo in testa solo Chiara, mi sentivo eccitato come non mai, sentivo il cuore battere sempre più, man mano che mi avvicinavo alla fermata……continuavo a guardare l’orologio, i secondi passavano lenti come ore, mi sembrava che dall’alto qualcuno stesse fermando il tempo……avevo caldo……legai la felpa intorno ai jeans, ed abbassai un poco le cerniera della maglietta, dalla quale uscì la mia catenina…c’era appeso un delfino, il mio portafortuna…
Iniziai a camminare avanti e indietro, come se l’asfalto bruciasse…l’attesa stava diventando snervante………una mano sulla spalla destra……

- Ehi! Sembri impazzito!
- ……Chiara……sei tu…

Mi girai per guardarla meglio…rimasi impietrito, di fronte a quello che i miei occhi stavano vedendo……non avevo mai visto una cosa simile……era semplicemente stupenda……
Si avvicinò a me, e mi diede un lungo bacio sulla guancia sinistra……il suo dolce profumo mi avvolse.

- Buonasera Max…
- Ehm.. Ciao…
- Non vorrai restare qui fino a questa sera…
- …No…
- Ho una sorpresa per te…
- Sarebbe?
- I miei questa sera escono…
- ……fino a che punto è una sorpresa?
- Posso stare fuori fino a mezzanotte!
- Davvero?!
- Sì!
- Beh, abbiamo tre ore davanti a noi……vuoi un gelato, per cominciare?
- Sì…
- Andiamo…

Senza farmi vedere baciai la mia catenina……ero molto superstizioso, ma solo quella sera…

- La gelateria migliore è quella sotto casa tua…
- Lo so, ma non ho voglia di tornare indietro…
- Quella più vicina è là all’angolo….se ti va, m’hanno detto che è buono anche li……
- Va bene, andiamo!

Così attraversammo la strada, e dopo pochi metri ci trovammo in gelateria……Chiara prese il portafoglio dai jeans…

- No no!
- Cosa?
- Rimetti il portafoglio in tasca! Se permetti offro io!
- ……Grazie……

Un altro bacio…

- Cosa prendi……
- Cioccolato e nocciola…tu?
- I soliti fragola e limone…non ci rinuncio mai…

Intanto a casa arrivò una telefonata…

- Claudio come stai!
- Paolo! Io sto bene! Cosa vuoi ancora!
- Niente! Volevo solo sapere come state!
- Ah! Allora, tranne Emily che piange ogni cinque secondi per colpa tua, tutti bene!
- Max?
- Max? È in giro con una bella ragazza!
- Stai scherzando?
- No! Te l’aveva detto che le vacanze non gliele rovinavi, o no?
- Allora non diceva scemate!
- Credo di no!
- E Emily come l’ha presa?
- Male, adesso non ha neanche lui! Potevi farti gli affari tuoi, invece di rompere!
- Eh, non è facile stare soli a casa senza fare niente! Bisogna trovare il modo di divertirsi! Anzi adesso chiamo Max!
- Puoi provare quanto vuoi ma ha il telefono spento, non vuole che gli rompano le scatole!
- Vabbè…salutamelo quando torna a casa!
- Va bene…
- Ciao! Salutami anche Emily, già che ci sei!
- Piantala…Ciao…
- Cosa ti ha detto quello stronzo?
- Di salutarti! Nient’altro…
- Bastardo…

Io e Chiara avevamo terminato di gustarci il nostro gelato…

- Beh, non era così male, o sbaglio?
- Vero! Non c’è troppa differenza con quello sotto casa mia…
- Passami il tovagliolo che lo butto…
- Ecco…

Al primo cestino che trovammo sulla strada, gettai i due tovaglioli…quando riportai il braccio destro lungo il fianco, ci ritrovammo mano nella mano……aspettai un momento…”magari si stacca”, pensai, invece nulla……

- Spiaggia? – Chiesi
-………Spiaggia…

Continuammo a camminare verso il mare, mano nella mano, senza più parlare, solo qualche sguardo ogni tanto: “forse sto sognando”…non mi chiedevo altro……e la sabbia s’avvicinava…diedi una prima ed ultima occhiata al telefono…
I ragazzi erano scesi: a casa non c’era nulla da fare, così scelsero di prendere un po’ di fresco in strada: Eleonora portò con sé tutto quello che le serviva per tornare a Ravenna: non sarebbe, probabilmente, più risalita con noi. I suoi sarebbero arrivati verso mezzanotte e mezza, piuttosto tardi. Per cui quella sera sarebbe stata piena. Tutti, ragazzi e ragazze, presero posto sugli autoscontri. Tutti tranne Emy, Valentina ed Elisa, che visti i risultati sul mio braccio non vollero rischiare di farsi male. Carlo rimase da solo, dopo quello che era successo con me, mentre gli altri si disposero a coppie, coppie che probabilmente potrete immaginare: Luca - Manuela, Michele – Eleonora, Claudio – Barbara, Enrico – Marco, più Carlo, che nonostante quell’handicap iniziale si fece valere, anche perché da solo era più libero di muoversi e, parliamoci chiaro, faceva per due!

- Cosa stai facendo Emily?
- Mando un messaggio ad Max, Vale…
“Max ti prego,dammi un’altra possibilità.mi sento davvero in colpa per tutto quello che ti ho fatto.ti prego,una possibilità,una sola,non sbaglierò.ti amo…”
- Emily per me sbagli…- disse Elisa
- Forse è vero…ma non riesco a sopportare l’idea che s’allontani da me adesso che voglio stare con lui…
- Forse dovevi pensarci prima……insomma, te l’ha detto quasi due anni fa quello che provava per te…- continuò Valentina
- È vero…forse sto pagando adesso…
- Se non ci fossi cascata con Paolo, forse a quest’ora sarebbe con te…
- Lo so, non riesco a capire come abbia potuto essere così scema…
- Guarda che ti è arrivato un messaggio……

Con timore Emy prese il cellulare, e tutte e tre lo lessero contemporaneamente…

“Puoi amarmi quanto vuoi,ma sei arrivata tardi.Non posso più a 17 anni perdere tempo.Non ho più fiducia in te,e mai ne avrò anche solo per averti come amica”.

Una volta letto, Emy spense il telefono, e si buttò letteralmente sulle spalle di Elisa abbracciandola……

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CAPITOLO 21: FINALMENTE!!!

“ma perché l’ho acceso!” mi chiesi una volta risposto al messaggio dell'Emy……per un pelo non stava riuscendo a distruggermi la serata! Tante volte era stata capace di rovinarmi dei bei momenti…”ma questa volta non deve succedere”…tante volte, quando pensavo che finalmente ce l’avrei fatta, accadeva qualcosa e…puff! Un altro sogno trasformato in incubo. Non me lo meritavo, davvero…ripensare a tutto quello che m’aveva combinato in quei mesi…mi faceva incavolare…conoscere Chiara era stata una manna dal cielo…parlando con lei avevo capito che era ora di chiudere una volta per tutte…e mai come in quei momenti sentivo che tra me e Emy non ci sarebbe stata più nemmeno amicizia…ogni volta che l’avrei guardata negli occhi mi sarebbero tornate in mente le umiliazioni subite, troppo forti da cancellare così, con uno schiocco di dita. A casa mia c’erano due libri neri…uno per gli altri, e l’altro solo per lei…ed era pieno…da poco più di un giorno non facevo altro che chiedermi come fossi stato stupido in quei mesi, nel non capire che era solo un illusione. I miei migliori amici me l’avevano detto, Michele faceva bene a dirmi di svegliarmi, di cercare altrove: Claudio altrettanto, a darmi del coglione, senza mezze misure. E così tanti altri……ed io non la volevo capire…che scemo……e quando avevo provato a farla finita……non in quel senso!……farla finita con lei……dopo un mese era tornata alla carica “ho bisogno di te, di un amico sincero…eccetera eccetera” Chiara per me fu come una liberazione……e per una volta avrei ringraziato Paolo……senza di lui non avrei capito a cosa stessi andando incontro……mi fossi messo con Emy, probabilmente appena tornati a Milano m’avrebbe detto…”ciao ciao, è stato bello” e tanti saluti……se non ci fosse stato lui, non avrei incontrato Chiara………eh già, Chiara…una creatura splendida, sbucata in una terribile giornata di pioggia, in quel Lido che si stava trasformando in uno schifo……una creatura che in un giorno m’aveva rapito il cuore……incredibilmente bella, dolce, simpatica……è possibile in un giorno innamorarsi di una ragazza? Io non ci credevo, mi sembrava impossibile, ma in fondo……mi stava accadendo, o meglio, era già accaduto…Spensi il telefono e lo misi nella tasca sinistra della felpa, “di lì non ti muovi più, per stasera!” pensai……
Erano quasi le dieci, e più ci avvicinavamo alla spiaggia, più il buio si faceva protagonista, in quel giovedì d’estate.
Io e Chiara percorremmo ancora quel vicolo strettissimo, che portava più velocemente verso la riva…

- Mamma mia com’è buio! Ma ieri non c’era una luce?
- Sì, veniva da una finestra…
- Ah…
- Non mi dirai che hai paura!
- Un po’……tu no?
- Più che altro ho paura di picchiare la testa da qualche parte…
- Invece a me mette proprio paura, mi viene la pelle d’oca…
- E come fai a dormire?
- Forse riesco perché sono a casa, dentro la mia stanza, e mi sento al sicuro……qui invece è la seconda volta che vengo…una lampadina potevano metterla?
- È talmente stretto questo vicolo…probabilmente non lo ritengono necessario……
- Stammi più vicino……
- Stringimi le mani………

M’avvicinai a lei, quanto basta per inciampare ogni tanto nei suoi piedi, tenendole le mani…

- Ancora paura?
- Così va meglio……
- Dai, manca poco…

Ben presto divenne più faticoso camminare……sotto di noi fece comparsa la sabbia…le nostre scarpe iniziarono ad affondare dolcemente…eravamo arrivati.
Il paesaggio che si mostrò davanti ai nostri occhi fu splendido……il cielo era coperto di stelle che luccicavano come diamanti, e la luna era la stella tra le stelle…incantevole…stupenda…rispetto al pomeriggio sembrava un altro giorno, il brutto tempo era soltanto un ricordo, a quella visione…

- Cosa ti avevo detto oggi? Non c’è nemmeno una nuvola in cielo
- Hai ragione…sei un indovino!

La presi per mano, per portarla più vicina alla riva…

- Chiara sei gelata…hai freddo?
- Un po’…
- Potevi dirmelo prima……
- Perché?

Slegai la felpa che avevo intorno ai jeans…

- Mettiti questa……tiene caldo…
- Ma a te non serve?
- Finché è legata ai jeans, no! In ogni caso me la sarei tolta ugualmente…
- Grazie…sei troppo dolce……il braccio? Come va il taglio?
- Bene, s’è già formata la cicatrice…tra qualche giorno passerà…comunque niente autoscontri per un po’…
- Fai bene……
- Ma in questi giorni dove andavi, se non conosci nessuno?
- Stavo a casa, una noia! Credevo che sarebbe passato tutto così, il mese…invece ho incontrato te…e tutto è cambiato…
- In meglio o in peggio…
- Secondo te?
- Uhm…fammi pensare…
- Ah! Ci pensi anche?! Vieni qua!!!
- Prendimi, se ci riesci!

Cominciò ad inseguirmi per la spiaggia: corremmo come pazzi, fino a quando una buca ben nascosta mi giocò un brutto scherzo……la presi in pieno, e come una pera cotta caddi a terra rotolando due o tre volte, fermandomi con il volto verso l’alto.
Chiara si sdraiò alla mia sinistra con il fiatone, non ce la faceva più! I vestiti erano pieni di sabbia, ma cosa importava oramai....

- Se non fossi caduto non mi avresti preso…
- Però sei caduto e ti ho preso lo stesso…
- Guardi sempre il bicchiere mezzo pieno…
- Sì…anche se stasera è pieno completamente……
-.....
- …Sono qui……con te…
- Potrei dire lo stesso……guarda in alto…che spettacolo, eh?
- Sì, è incredibile……hai visto la luna com’è bella?
- È vero……anche se a volte non……non c’è bisogno di guardare in alto, per vedere qualcosa di magnifico……
- E tu dove guardi per vedere qualcosa di bello?

Mi voltai sul fianco sinistro, ed iniziai a fissarla, fin quando non se ne accorse…

- Secondo te?
-……Era da tanto che nessuno mi faceva un complimento……
- Se ti può consolare…io non ne ricevo quasi mai……
- Un ragazzo come te che non riceve mai complimenti……
- Si vede che non me li merito……dai alziamoci, siamo pieni di sabbia……

Una volta in piedi, per pulirmi, sfilai la maglietta dai jeans e cercai di togliere, per quanto possibile, gli ultimi granelli dalle scarpe……Chiara fece lo stesso, ma sui capelli e sulla schiena era rimasta piena di sabbia, ancora inumidita dai temporali delle ore precedenti……

- Ti aiuto io…
- Grazie…ti ho sporcato la felpa, scusa…
- Non importa, è sabbia…..se ti volti un momento la tolgo…
- Ok…

Passai delicatamente le mani sulla sua schiena, fino a quando non ci fu più traccia di un granello sulla felpa……poi feci lo stesso, ma con più cura ancora, con i suoi capelli……erano soffici come non ne avevo mai toccati, trovai piacevole accarezzarli lentamente. Man mano che la sabbia andava via, lasciava posto alla loro lucentezza, ed al loro splendore……

- Ecco fatto……sei come nuova……

Quando Chiara si voltò e si trovò di fronte a me, entrambi ci rendemmo conto che eravamo vicini, molto vicini…
La luna, dietro di me, illuminava i suoi occhi espressivi…il taglio era perfetto…il loro azzurro, cui il trucco donava maggior risalto, brillava così tanto che si poteva distinguere benissimo, in quella notte……
I suoi capelli……sembravano disegnati……nemmeno il più bravo dei pittori, avrebbe potuto ritrarli meglio……scendevano dolcemente lungo il viso coprendole le orecchie e posandosi sulle spalle, per poi ricadere ancora per qualche centimetro……due piccoli ciuffi invece si limitavano alle estremità delle sue sottili sopracciglia, di un colore un po’ più scuro rispetto ai capelli……il suo naso alla francese…una meraviglia……la sua bocca era piccola…ed era coperta da un rossetto dalla tonalità rosa, delicata…ma terribilmente sensuale, allo stesso tempo……più di quei “rosso carico” che si vedevano spesso, e che trovavo più da circo, che da provocazione……
Così mi si presentò Chiara, quando riuscii ad osservarla bene…quei secondi non passavano mai, ed in quegli attimi il solo rumore delle onde rompeva il silenzio……anche lei mi stava guardando…forse con la mia stessa attenzione……in quello sguardo, in quel viso, trovare qualcosa che non andasse era impossibile, anche sforzandomi non riuscii a notare un particolare che portasse il mio giudizio sotto la perfezione……in quei momenti non mi sentivo più io, credevo di vivere uno dei miei sogni…da qualche minuto tutte le mie azioni, i miei movimenti, le mie parole, erano comandate non più dal cervello, ma dal cuore……vidi le mie braccia sollevarsi lentamente e le mie mani posarsi a poco a poco sui suoi fianchi, per poi congiungersi dietro la sua schiena……lei, con delicatezza, mi avvolse con il suo profumo, circondando il mio collo con le sue braccia……eravamo ancora più vicini, tanto che le punte dei nostri nasi si toccavano……potevo sentire il suo respiro, ed il mio cuore iniziò a pulsare freneticamente……ci guardammo, per parecchi istanti……Chiara chiuse gli occhi, ed io la seguii…ci avvicinammo…millimetro dopo millimetro, respiro dopo respiro, finché le nostre labbra non si sfiorarono……per poi lasciarsi…ma non era un addio…

- Come può una ragazza come te essere lasciata…
- E come può uno come te non trovare una ragazza…

…no, non era un addio, ma solo un arrivederci……le nostre labbra si sfiorarono ancora, e non si lasciarono più…da lì iniziarono i secondi più belli della mia vita, e pregai perché continuassero all’infinito……fu un bacio lungo non so quanto, dolce: ma soprattutto, e quella era la cosa più importante, era il mio primo, vero bacio. Per tanto tempo avrei dato non so cosa per condividere quel momento con Emy, ma il destino volle che tra i miei ricordi, quello fosse associato a Chiara……e ne fui contento, perché avevo baciato una ragazza di cui mi ero innamorato…in un solo giorno: sembra strano, lo so……ma fu così……e fin da piccolo, era quello il mio obiettivo. Anche ai miei amici l’avevo detto spesso: i miei baci avrei dovuto darli a una persona della quale fossi innamorato. Per quello ci tenevo, che fosse Emy. Ma non fu lei…

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CAPITOLO 22: ERO UN ALTRO

Rimanemmo abbracciati, quasi fossimo una persona sola.
Il suo viso era raggiante, esprimeva gioia, i suoi occhi luccicavano…probabilmente lei avrebbe potuto dire lo stesso di me……mi sentivo euforico, un altro. Ecco: mi sentivo un altro…quel bacio aveva spazzato via tutte le insicurezze che avevo creato nella mia mente, quando rincorrevo invano il "sogno" Emy. Fino a pochi minuti prima credevo che non sarei mai stato importante per nessuno, che non avrei mai passato dei bei momenti, ed invece tutto questo era accaduto, più o meno in un giorno…tre anni di delusioni cancellati, o quasi, in un giorno…incredibile! E tutto grazie a quella ragazza che stringevo forte a me, che mi aveva fatto capire per la prima volta cosa si provava quando una persona ti vuole bene. Quella Chiara……in 24 ore, o forse più, aveva ripulito il mio cuore dalle ragnatele e dalla polvere che Emy aveva lasciato, e l’aveva rimesso a nuovo…che ragazza…
Tra i motivi che credevo portassero Emy a non mettersi con me c’era anche quello…il fatto che non mi aveva mai visto con nessuna.…forse le faceva schifo, mettersi con uno senza esperienze…ma non importava più, perché era tutto passato.
Quando i nostri sguardi si incrociarono per la prima volta dopo il nostro primo bacio, mi chiamò...

- Max…
- Dimmi…
- Per te questo bacio……cosa vuol dire?
- …in che senso?
- Io mi sento troppo presa da te……lo so, potresti darmi della scema perché ci conosciamo solo da ieri…ma è quello che sento……io voglio stare con te, non voglio che per te quella di stasera sia solo un’avventura tra tante……nemmeno Marco m’aveva fatto sentire così bene…

Tutto quello che avrei voluto sentire dalla sua voce, fu racchiuso in quelle parole…mi feci coraggio e risposi, dopo averle sorriso…

- Ti ho mai fatto io un complimento da ieri?
- Sì, forse qualcuno, ma non me ne ricordo…
- Potrei rimediare…ma dirti che sei perfetta mi sembrerebbe un’offesa…non hanno ancora inventato l’aggettivo giusto per te…
-…sei un tesoro

Eh sì, stavo proprio meglio! Ma da dove arrivava quella ragazza? Non aveva un difetto, nessuno! Beh, meglio così! Non ero mai stato così felice……guardai l’orologio, erano solo le dieci e mezza, avevamo ancora due ore per stare insieme……

- Chissà gli altri cosa stanno facendo!
- Vuoi il telefono?
- Sì, chiamo Claudio un attimo…

Per fortuna chiamai in un momento nel quale Claudio non era sugli autoscontri, altrimenti non m’avrebbe certo sentito…

- Pronto!
- Ciao Cla, dove siete?
- Noi?
- E chi se no!
- Agli autoscontri! Tu dove sei?
- In giro……
- C’è anche Chiara?
- Sì, è qui con me…
- Salutamela…
- Va bene… ha detto che ti saluta, Chiara … ti saluta anche lei!
- Ascolta, c’è un problema!
- Cioè?
- I genitori di Eleonora vengono qui verso le undici e mezza, per cui se vuoi salutarla prima che parta, devi essere qui…
- Va bene, tra un’oretta siamo lì……
- Porti anche lei?
- Sì, è un problema?
- Di certo non per me!
- E allora? Se a qualcuno dà fastidio prende e se ne va!
- Ok! Ci vediamo dopo allora!
- Sì, a dopo!
- Ciao bello!
- Ciao!

Riposi il telefono nella tasca della felpa…

- Cosa ti ha detto?
- Tra un’ora dobbiamo essere sotto casa mia, la cugina di un mio amico torna a Ravenna e prima che parta voglio salutarla…
- Ed io?
- Tu vieni con me! Credi che ti lasci qui?
- Ma non avevi detto che…
- Non ti preoccupare…se hanno qualcosa da dire me lo dicono quando sono a casa…tu non farti problemi.
- Sicuro? Se vuoi torno a casa…
- Non scherzare…una sera che i tuoi ti lasciano fuori fino a tardi vuoi tornare a casa prima? No no, tu vieni con me…adesso basta parlarne, però…abbiamo ancora più di mezz’ora prima d’andare, per cui sfruttiamola……
- Giusto…
- Vieni qui…

Agli autoscontri…

- Michele!
- Cosa c’è?
- M’ha chiamato Max…
- Viene?
- Sì…con Chiara
- Ma va? Si è deciso a portarla!
- Sì, prevedo danni…
- Perché?
- Pensa quando la vede Emy!
- E allora? Deve stare zitta e basta…
- Sei con lui anche tu…
- Certo! Non aspettavo altro che se ne trovasse un’altra per capire cosa gli aveva combinato!
- Forse era l’unico modo – aggiunse Enrico, che aveva sentito la conversazione – di solito il miglior modo per dimenticare una ragazza è trovarne una migliore…spero che ad Max sia successo…
- C’è poco da sperare, è già successo per me! – rispose deciso Claudio – li ho visti questo pomeriggio…
aspetto solo che lui mi dica che sono insieme…e stanno bene, li vedrete, dopo!
- Beh, si preannuncia una bella serata! – disse Michele a Claudio
- Uff! Chissà che bella! Speriamo solo che non voli qualche cazzotto!
- Ma no, finirà bene, vedrai – concluse Enrico…

Ben presto la notizia che Chiara si sarebbe presentata con me passò di bocca in bocca, fin quando tutti ne vennero a conoscenza, ed ovviamente i commenti si sprecarono, potete immaginare Emy come la prese…

- Me lo fa apposta, vuol farmi star male……non può far così…
- Emily in fondo prima o poi deve saltare fuori quella ragazza, si vede che preferisce prima che poi!
- Elisa cercò di giustificarmi, senza successo…
- No, lo vuole fare apposta, quando si vuole vendicare di qualcosa diventa cattivo……
- Ma va...non è così vendicativo Max....

Sinceramente non avrei voluto nemmeno io portare Chiara in mezzo ai ragazzi…anch’io sapevo il rischio che correvo…ma il problema era solo di tempo…non pensai proprio al portarla con me per fare invidia ad Emy, o quantomeno non fu il motivo primario. La ragione principale era che volevo stare con Chiara: cosa avrei dovuto fare? portarla a casa, andare a salutare Eleonora e tornare da lei, solo per non farla vedere agli altri e per non fare arrabbiare Emy? Ma non scherziamo!

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CAPITOLO 23: L’INCONTRO

Ad un certo punto, mi chiesi perché avessimo sprecato tanto tempo per toglierci chili di sabbia di dosso…ero ancora disteso sulla spiaggia…
Chiara era sdraiata sopra di me…i suoi capelli nascondevano i nostri volti, ed il suo profumo era ormai diventato anche il mio, da quanto tempo era abbracciata a me. Erano passati parecchi minuti, da quando ci eravamo distesi, lasciando spazio a tanti piccoli baci, interrotti ogni tanto da qualche frase dolce, da qualche sguardo o da qualche carezza.
Non sapevo più che ora avevamo fatto, in certi momenti il tempo vola: così, per paura d’essere in ritardo, cercai di provvedere…

- Piccola…
-…cosa c’è…
- Non so più che ora è…

Guardai l’orologio…

- Cavolo…sono le undici e un quarto…dobbiamo muoverci…tra un quarto d’ora ci aspettano…
- È già così tardi…
- Eh sì…
- Va bene, andiamo…
- Per fortuna siamo vicini……aspetta che ti levo la sabbia……

Dopo cinque minuti tornammo sulla strada, in poco tempo saremmo arrivati sotto casa mia…

- Sono già le undici e venticinque, ma quando arrivano? – chiese Michele a Claudio
- Max m’ha detto che alle undici e mezza sarebbero arrivati…di solito lui è puntuale…
- Voglio vedere stasera…- disse Emy
- Cos’è, sei gelosa?
- No, Claudio!
- Ti si legge in faccia!
- Va bene, sono gelosa, non si può!
- Certo che puoi, ma se vuoi un consiglio per non rendere le tue vacanze davvero brutte, comportati bene con quella ragazza, ci siamo capiti?
- Perché?
- Perché se vuoi un’esile speranza di poterlo almeno salutare, un giorno, è meglio che non combini casini! Fai finta di niente, non farti trovare, ma non creargli problemi, va bene?
- Sì…
- Ele hai preso tutto?
- Sì, cugino.
- Sicura? Non hai dimenticato niente?
- Non credo…ecco i miei! Sono là in fondo!

Una macchina scura procedette verso i ragazzi, fino a quando non si fermò……

- Ciao mamma!
- Ciao Ele……come va?
- Bene…
- Ciao Michele!
- Ciao!
- Allora, vi ha dato fastidio un giorno in più con voi?
- No, assolutamente! Anzi, potesse rimanere…
- Noi tra due giorni partiamo, altrimenti l’avrei lasciata con voi……dai Ele, saluta i ragazzi che poi andiamo…
- Va bene…

Era un po’ triste…si era trovata bene con noi, aveva trovato delle brave ragazze, e dei simpatici ragazzi…finalmente poté stare con il cugino per un po’ di tempo……ad uno ad uno li salutò tutti, per ultimo toccò a Michele.

- Beh, manca solo Max…
- Sta arrivando! Eccolo là! – disse Marco…

Tutti gli occhi si spostarono su di me, e naturalmente su Chiara…arrivammo mano nella mano…

- Max, sei sicuro che…
- Che?
- Sia la cosa giusta?
- Non ti preoccupare…tu saluta tutti, e vedrai che andrà tutto bene, ok?
- Ok…qual è l'Emily?
- Non te lo dico adesso, lo scoprirai…
- Puntuale come un orologio svizzero – aggiunse Carlo…
- Un altro po’ e non facevamo in tempo…Ele stai già andando?
- Sì, aspettavo solo te…
- Beh, allora…ci vediamo……
- Va bene…ciao…

Quando l’auto che avrebbe riportato Eleonora a casa fu lontana, l’atmosfera si scaldò, nonostante il fresco usuale di quell’ora……io e Chiara rimanemmo davanti agli altri……era giunto il momento di presentarla ufficialmente……respirai a fondo, prima di parlare……“speriamo in bene….”

- Ragazzi…lei è Chiara……anche se il nome lo conoscete già……ora eccola di persona…

Claudio capì che bisognava rompere il ghiaccio, e si fece avanti, nonostante la conoscesse già…la salutò e le diede un bacio sulla guancia…io lo guardai in modo strano, e lui se ne accorse…voleva vedere la mia reazione…

- Ah ah! Guarda che faccia! Sto scherzando…
- Lo so!

Mentre gli altri ragazzi si presentarono a Chiara, Claudio mi si avvicinò e mi chiese all’orecchio…

- Allora?
- Siamo insieme…

Mi diede una pacca sulla spalla…

- Era ora!
- Eh sì…- poi mi venne in mente una cosa……
- Aspetta un attimo…Valentina!
- Dimmi!
- Vieni un attimo…

Da come la guardai probabilmente capì cosa volevo fare, mi fece un sorriso e s’avvicinò a braccia aperte…

- Allora?
- Ce l’ho fatta…
- Cosa t’avevo detto prima?
- Sei grande…mi hai portato fortuna……hai una nomination particolare per essere mia compagna di banco anche in quarta…
- Grazie! Spero di vincere!

Quando io e Valentina ci voltammo, Chiara era di fronte ad Emy…mi venne di colpo caldo…

- Io……sono Emily…
-…Piacere di conoscerti…
-…Piacere mio…

Si strinsero la mano, poi Chiara si spostò per salutare Carlo…

- Hai visto? Ha fatto la brava…
- Uff…pensavo succedesse chissà cosa! Meno male…s’è comportata bene, per una volta…
- Non si merita un ringraziamento?
- Non credere che l’abbia fatto per me, però magari dopo la ringrazio....
- E per chi credi che l’abbia fatto?
- Per sé stessa, probabilmente ha capito che era meglio star calma…
- Va bene…
- Marco!
- Sì…
- Mi dai le chiavi? Ho una sete!
- Le ho io…
- Come mai tu Enrico?
- Stasera ho le chiavi di tutte le case, sono pieno di tasche! Comunque le tue sono…queste!
- Ok, grazie! Chiara vuoi qualcosa?
- No, resto ad aspettarti!
- Tra un po’ torno giù e andiamo, ok? È già mezzanotte!
- Ok…

Chiara rimase vicina a Claudio e Barbara, i due ragazzi che aveva già avuto modo di conoscere durante il pomeriggio…io presi l’ascensore, per fare più in fretta…arrivato in casa tirai un bel sospiro di sollievo…il peggio era andato…dal frigorifero una lattina di Coca-Cola mi stava aspettando……in meno di un minuto era già vuota…prima di uscire i ragazzi avevano ripulito tutto…dal terrazzo vidi che Chiara stava parlando con gli altri, per cui me la presi un po’ comoda, entrai in bagno, mi lavai la faccia e mi pettinai i capelli, dopo aver eliminato definitivamente la sabbia che era rimasta dopo quella serata. Infine mi guardai allo specchio per qualche secondo…“Max ce l’hai fatta…”…non mi sembrava vero! Scesi qualche minuto più tardi, sempre in ascensore……Chiara stava parlando con Claudio…

- Allora?
- Dai, andiamo, se rientro prima che arrivino i miei magari mi fanno stare in giro anche domani fino a quest’ora…
- Ok…ragazzi ci vediamo tra un po’…Marco ho lasciato aperto a casa, le chiavi le tengo io, ok?
- Va bene…tanto io non ho sonno, mi metto a giocare con la Play…
- Tu…non hai sonno? Ho sentito bene?
- …Sì…dai non prendermi in giro!
- Non ti prendo in giro! È che non vorrei che iniziasse a nevicare, tra un po’! Dai Chiara, andiamo…

Dopo che Chiara salutò i ragazzi, ci avviammo verso casa sua, saremmo arrivati forse prima di mezzanotte e mezza…

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CAPITOLO 24: COMMENTI…

Gli altri, prima di salire, rimasero ancora un po’ in strada……

- Beh, mi sembra una ragazza a posto…- disse Enrico…

Emy invece non era d’accordo, aveva avuto molto sangue freddo nel far finta di niente quando ha salutato Chiara, ma ora che se n’era andata, poteva giudicare…

- Sì sì, poi diceva che la bellezza non è tutto per lui, poverino…bella, bionda, occhi azzurri…come piacciono a lui, era quello il suo sogno, me lo diceva alle medie…”a me piacciono bionde con gli occhi azzurri!”…se la bellezza per lui non è tutto quella lì è già laureata in ingegneria!…e…

Il suo discorso venne interrotto da Michele

- Emily, scusa un attimo……
- Cosa c’è?
- Se il suo sogno sono le bionde con gli occhi azzurri, come mai fino a poco fa era innamorato di una con gli occhi ed i capelli scuri? Per divertimento?
- Cosa ne so?!
- Bella risposta…complimenti! Perché non parli di te, allora? Paolo com’era? Basso, cento chili con gli occhi scuri? No! Era alto, ben messo con gli occhi verdi! E visto che per te la bellezza è tutto, purtroppo è un cretino! Sai qual è la verità? Che ti stai rodendo perché ha trovato una meglio di te!

Emy si rese conto che man mano che il tempo passava si stava facendo sempre più nemici……purtroppo per lei Michele aveva colpito il bersaglio, aveva trovato il suo punto debole…
Il fatto era che lei non voleva convincersi di quello che era accaduto, e stava accadendo, in quei momenti…non voleva credere alla nuova realtà…in pochi giorni tutto era cambiato…in modo così veloce…non sapeva più da che parte girarsi…in pochi attimi era passata dall’illusione di poter tornare insieme a Paolo, al vedere me insieme ad un’altra, proprio nel momento in cui aveva capito una volta per tutte che aveva commesso il più grosso errore della sua vita, e che ero io quello giusto per lei…ma io non c’ero più……e probabilmente non ci sarei stato più per molto tempo, nemmeno come amico……
Per mesi, anzi, un anno e mezzo, il mio cuore era stato nelle sue mani …e proprio quando stava per chiuderle, era scappato via, come il sapone……non lo trovava giusto ma era così…

- Non m’è sembrata così giù, quella Emily
- Sa fingere bene…
- Non m’è sembrato che fingesse…
- Fidati…la conosco bene…sa nascondere la rabbia e la tristezza meglio di chiunque altro…
- Però con me s’è comportata bene…
- Si, per fortuna, ma le conveniva…
- Non stai esagerando?
- No…tranquilla…
- Beh, non volevi farmi conoscere i tuoi amici, ed invece……
- Per fortuna è andato tutto bene…
- Ma sì, dai! Sono simpatici!
- Trovi?
- Certo! Anzi, se vuoi possiamo stare con loro!
- Perché? Stasera non ti sei divertita da sola con me?
- Non volevo dire quello…volevo dire che ora che li conosco, se vuoi si può stare anche con loro…mancava l’ ”anche”…
- Adesso va bene…
- Che ore sono?
- Mezzanotte e venti……
- Siamo arrivati in anticipo…
- Chiara!

Ci voltammo, e dietro di noi comparvero due persone…capii subito che erano i suoi genitori…

- Ciao mamma, come va?

- Bene…tu sei Massimo, vero? – mi chiese sua madre…mi trovai piuttosto imbarazzato, ma risposi…
- Sì, sono io……piacere di conoscervi…
- Piacere nostro…- rispose il padre…- grazie per averla riaccompagnata a casa…
- Di niente, si figuri…
- Chiara se vuoi restare ancora un po’…tanto noi siamo su…
- Va bene mamma, tra due minuti arrivo…

Quando sua madre e suo padre chiusero il portone, tirai un sospiro di sollievo…

- Beh? Cos’è quel sospirone?
- Ehm…me li sono trovati di fronte…mi sono agitato un attimo…
- Non ti mangiano…comunque gli hai fatto una buona impressione…
- Dici?
- Certo…a chi faresti brutta impressione…
- Ce n’è…non ti preoccupare…
- Piantala…è meglio che vada adesso, inizio ad aver sonno…
- Va bene…ci vediamo domani…
- Certo…

Chiara si avvicinò…

- Non ci vedono i tuoi?
- No, le nostre finestre sono all’interno del cortile…
- Ah…

M’abbracciò, e ci baciammo…

- Buonanotte amore…
- ‘notte anche a te…dai, vai a riposare…è tardi…
- Ok……ti voglio bene…
- Dopo un giorno?
- Sì…sono strana, vero?
- Allora siamo strani in due…

Solo tornando a casa, mi resi conto di quello che era successo durante la serata…da quella pochi minuti ero insieme a Chiara…per convincermi meglio avrei forse dovuto dormirci sopra…in fondo è così…quando ti capita qualcosa di eccezionale, ci metti un po’ a rendertene conto, perché non ti sembra vero. Non sapevo i commenti dei ragazzi rispetto a Chiara, e sinceramente non m’importavano più di tanto…l’importante era che non venissero fuori altre discussioni, anche se avevo parecchi dubbi, sul fatto che non ce ne sarebbero state… ad un tratto mi squillò il telefono, era Marco…

- Max
- Dimmi…
- Dormi sul divano in terrazzo anche stasera?
- No, è troppo scomodo, stamattina avevo mal di schiena…
- Allora dove dormi?
- Al mio posto!
- Vicino ad Emy?
-…Sì…
- Va bene…dove sei?
- Sto tornando indietro…tra dieci minuti sono lì…
- Ok…
- Vi trovo ancora svegli?
- Emy sta già dormendo, io ed Elisa dovremmo rimanere svegli…
- Ci vediamo tra un po’, vedo di fare alla svelta.
- Ciao…
- Allora cosa fa?
- Dorme con Emy…
- Altro che dormire…mi sa che stanotte assisteremo ad un incontro di pugilato…
- Non credo…Max si metterà a dormire e sarà finita lì. Poi magari Emy s’accorge solo domani mattina che era affianco a lui, sempre che si svegli prima lei…
- Hai ragione…ha avuto una serataccia, guarda come dorme…

Dall’altra parte del muro…

- Oh là! Finalmente la telenovela dell’estate è finita! – disse Claudio…
- Dai…a me spiace un po’ per Emy…
- Manu sei impazzita? A me non dispiace affatto…
- Ma dai, hai visto come s’è messa a piangere quando Max è andato?
- Dici così perché sei una ragazza! Sai quanto ha pianto Max, quando Emy e Paolo si sono baciati di fronte a lui per la prima volta? Luca c’eri anche te!
- Sì, c’ero anch’io…il pomeriggio poi è venuto a casa mia ed ha continuato da me…mai vista una cosa simile…Manu, poi l’hai visto anche te a casa tua, più di una volta!
- È vero…però mi spiace lo stesso…anche per Max mi spiaceva…non credete…
- Scusate un attimo – interruppe Barbara…- ma cos’ha fatto di così male Max per non riuscirci mai?

Gli altri tre si guardarono in faccia, in cerca di una risposta comune…

- Boh!
- Andiamo bene…Cla ci sarà un perché!
- Il più probabile è che non le piacesse…ma ciò non toglie che meritasse d’essere trattato come una pezza da piedi, a scarpate in faccia! Giusto Luca?
- Sì, in effetti…comunque adesso è finita…meglio così…

Altra casa, stesso discorso…

- Stavolta c’è riuscito davvero!
- A fare cosa Michele?
- Come cosa, Valentina! A trovarsi un’altra!
- Ah, sì…
- E che altra!
- Vedo che ti piace, vero Carlo?
- Eh beh….non sono mica gay….
- Non piacerà anche a te Michele….
- Chi Vale?
- Chiara…
- No no…è carina però…
- Ah ecco….
- Non sarai mica gelosa…
- Michele!!!! Fatti prendere!!!!

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CAPITOLO 25: LA SERATA E’ FINITA

Arrivai qualche minuto prima dell’una…le luci erano accese dappertutto, “Sono ancora tutti svegli”.
Quando giunsi sul pianerottolo, ed aprii la porta di casa, m’accorsi che qualcuno in verità stava dormendo…era Emy…in terrazzo la luce era accesa, quando entrai vidi Marco ed Elisa giocare alla Play…

- Elisa, tu stai giocando con la Play?!
- Ciao Max! Sì, perché? Non posso?
- Sì che puoi! Non t’avevo mai vista! Pensavo d’avere le allucinazioni, invece no! Ah, state anche giocando a calcio? Marco che squadre siete?
- Io la Francia e lei l’Olanda…
- Sei tu con la Francia?
- Sì…
- E stai perdendo uno a zero?
- Sì, ma ha segnato un rigore…
- Ha segnato Kluivert, il mio amore!
- Mamma mia…hai proprio sonno Marco, vai a dormire che è meglio!

Andai in bagno per spogliarmi…scossi i jeans e la maglietta…con la sabbia che era venuta fuori si poteva fare tranquillamente un castello! Eh già, la mia maglietta…aveva colpito ancora! “sei infallibile” pensai…
Una volta uscito trovai Marco sul varco ad aspettarmi…

- Allora, sei sicuro che vuoi dormire di là?
- Sì sì, tranquillo…
- Buonanotte…
- Notte…buonanotte Elisa! Sussurrai….
- Notte Max!

Prima di coricarmi sul materasso, giocai dieci minuti con la Play, Marco s’era dimenticato di spegnerla. Durante quei 10 minuti furono molti i pensieri che mi affollarono la mente, tanto da non permettermi quasi di giocare con un po' di concentrazione....non sapevo cosa pensare, non sapevo cosa sarebbe successo la mattina dopo....a pochi metri da me c'era Emy, la mia vita per 4 anni...tantissimi....Una volta terminato di giocare, spensi la luce ed abbassai la tapparella del terrazzo…quando ritenni che tutto fosse a posto, finalmente mi sdraiai sotto il lenzuolo…sentii un forte dolore alla schiena, segno che la giornata era stata pesantuccia. Quell’indolenzimento si protrasse però per pochi minuti…infatti la schiena da qualche momento più tardi non mi diede più alcun fastidio…
Tirai un lungo sospiro…anche quella sera era andata, non senza sorprese…era la mia prima sera da “impegnato” o “fidanzato”. Il termine non importava, era la sostanza la cosa importante. Avevo finalmente trovato la mia anima gemella, almeno per quei giorni...Chiara mi aveva in soli due giorni aperto gli occhi, mi aveva fatto capire che anch’io potevo essere importante per qualcuno…Emy stava per convincermi del contrario…
Eh sì, Emy…la ragazza che mi stava dormendo affianco, a un metro, o forse meno. Che era stata nei miei sogni, notturni e diurni, ad occhi chiusi, ad occhi aperti. In qualunque momento di quei mesi, di quei 4 anni, nella mia esistenza, l’unico posto fu per lei. Più per lei, che per me. Essere innamorati per così tanto tempo della stessa ragazza è difficile, soprattutto quando quella ragazza ti pare irraggiungibile...però...il suo comportamento mi era piaciuto...avevo molta paura che succedesse qualcosa con Chiara....magari qualche battutina ironica delle sue...credevo che avrebbe fatto qualcosa, invece nulla...come se non fosse successo niente...sapevo che l'aveva fatto anche per se stessa, ma in fondo in fondo, mi sentivo in dovere di ringraziarla...e dovevo farlo subito...mi voltai verso di lei, mi sfilai le cuffie che mi ero messo prima di coricarmi...sentii che stava piangendo, che stava cercando di soffocare i lamenti sul cuscino...mi faceva anche pena...me ne aveva fatte tante, ma in quei momenti non si poteva non provare un po' di pena per lei, come per tutte le ragazze che piangono, colpevoli o no di qualcosa...non
sapevo se chiamarla o no....poi mi feci coraggio....

- Emy...

Per un attimo smise di piangere....quasi per sentire se dicevo qualcos'altro...poi ricominciò....Mi sfilai il lenzuolo di dosso, e mi inginocchiai affianco a lei...era voltata dall'altra parte, e mi dava le spalle....le sfiorai il braccio sinistro una volta, e poi una seconda, con più decisione, cercando di girarla verso di me....all'inizio fece resistenza, rimanendo dalla sua parte, poi si girò...non era completamente buio, avevamo lasciato la porta sul pianerottolo aperta per fare entrare un po' d'aria, e la luce che penetrava era abbastanza per farmi notare che Emy mi stava fissando...le lacrime che scendevano dal suo viso quasi luccicavano...non mi aveva mai fatto così tanta tenerezza, e quella volta il motivo di quelle lacrime ero io...

- Cosa c'è....
- Volevo solo....ringraziarti per prima...
-Perchè...
- Perchè sei stata leale....avevo paura che avresti fatto qualcosa.....invece sei stata brava....
- Grazie....tutto qui....
- .....Sì...tutto qui....
- Potevi anche dirmelo domani mattina allora...
- .....Non essere arrabbiata con me....lo sai che non è colpa mia se le cose sono andate così....
- Se devi farmi la predica smettila, non ho voglia di ascoltarti....
- Come vuoi...scusa...buonanotte...

Capii che non c'era possibilità di dialogo, così mi sdraiai nuovamente nel mio lettino, e mi rimisi le cuffie....non passarono forse nemmeno cinque minuti, che sentii le sue braccia avvolgermi....spensi il walkman...stava ancora piangendo, abbracciata a me....

- Ti prego dammi una possibilità....ho sbagliato ma non sai quanto mi spiace....

Disse solo questo, poi continuò a piangere....a mia volta l'abbracciai....e aspettai che smise di singhiozzare per cercare una risposta.......nel frattempo la luce nella stanza si accese...Marco ed Elisa si erano svegliati, probabilmente a causa dei rumori che provenivano dalla nostra stanza...Elisa mi guardò...ero sdraiato sul mio letto con addosso Emy...non sapevo cosa fare, tanto meno cosa dire...davanti agli altri poi...
Passarono altri 5 minuti...Emy smise di piangere, ed io riuscii ad alzarmi dal letto...

- Andiamo sul pianerottolo che così parliamo un po'....
- Ok....

Marco mi guardò, e con la mano mi fece un gesto come per chiedermi "Ce ne dobbiamo andare?"....risposi annuendo con la testa....e lui mi fece il segno dell'ok....

- Emy non voglio vederti così fino a domenica...
- Eh no...devo ridere...scherzare...ballare...
- Non ho detto questo...non voglio solo vederti piangere ogni cinque secondi...
- Facile parlare....
- Questa risposta è adatta a tutti tranne che a me...e lo sai benissimo cosa ho passato...se mi dici così vuol dire che te ne sei fregata...
- Non è così....però....
- Però?
- Non è possibile.....
- Cosa....
- Che ora la situazione sia invertita....
- Non è colpa mia...
- Eh no...solo mia....
- Allora....non è solo colpa mia...così va bene?
- Piantala....
- Ok...da domani?
- Cosa?
- Dobbiamo far finta di non conoscerci come al solito o si può tentare di parlare....
- ....Non posso non parlarti....
- Vedremo...
- Come vedremo....
-......Vedremo.....

Sapevo già che sarebbe finita così....in fondo eravamo uguali....la sua reazione la mattina dopo sarebbe stata la stessa che avevo avuto io altre volte...

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16-06-2004 22:33
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CAPITOLO 26: SALUTO DIFFICILE

Mi svegliai che erano quasi le 11, ero davvero cotto. La giornata precedente era stata molto pesante, sia sotto il profilo fisico che sotto quello psicologico...mi guardai in giro...ero l'ultimo della lista degli addormentati, o almeno mi sembrava....

- Buongiorno Max...
- Ciao Enrico...
- Come va?
- Tutto bene, a quanto pare sono l'ultimo stamattina...
- Credo proprio di sì...
- Ok, vado a lavarmi....

Feci il letto e mi sistemai in dieci minuti...non mangiai nulla, era inutile fare colazione a quell'ora, mancava poco all'ora di pranzo! Uscii sul pianerottolo, erano quasi tutti fuori...incontrai Michele...

- Che faccia sconvolta...
- Uff...non dirmelo guarda...sono distrutto...
- Hai voglia di parlarne un po'?
- Ok....andiamo a fare un giro...

Mi misi le scarpe e aspettai Michele in casa, intanto entrò Emy....non dissi niente per vedere se m'avrebbe salutato...mi guardò per un attimo poi andò nell'altra stanza....

- Max...
- Arrivo....
- Ehi Max ma non mi sembri felice come ieri sera!
- Dici Vale?
- Sì...successo qualcosa vero?
- Sì...ora vado a sfogarmi un po' con Michele....ne ho bisogno...
- Ok...
- Max guarda che alle due c'è Valentino Rossi....
- Tranquillo che per quell'ora sono a casa Claudio...

Così io e Michele prendemmo l'ascensore, e una volta arrivati in strada iniziammo a parlare..

- Beh...ieri sera com'è andata?
- Con Chiara?
- Sì...non ce ne sarà mica un'altra ancora?!!?
- No no, tranquillo...è andata bene...diciamo che siamo insieme...
- In che senso "diciamo"....
- "diciamo" nel mio senso...sai come sono...le cose così veloci non è che mi piacciano più di tanto...
- Ah sì...tu sei tutto particolare....comunque non ti vedo al settimo cielo...come ieri sera
- Beh...in effetti ieri notte è stata tremenda...
- Emy...
- Sì...ho avuto la brutta idea di ringraziarla per essersi comportata bene...
- Brutta idea?
- Sì...continuava a piangere e non la smetteva, ho cercato di farle capire che non è colpa mia se le cose adesso sono così....lei non ne voleva sapere...
- E poi?
- Poi...quando mi sono rimesso a letto, m'è saltata addosso....
- ....?
- No, non in quel senso...mi ha abbracciato e s'è messa a piangere addosso a me....siamo usciti sul pianerottolo e ho cercato di farla calmare un po'....
- E lei?
- Lei ha detto che voleva comunque parlarmi...che non voleva chiudere....
- Stamattina?
- Stamattina niente come avevo previsto...la conosco troppo bene...non mi ha nemmeno salutato...
- Uff.....ma quand'è che vi mettete d'accordo?
- Cioè?
- Cioè? Tu vai dietro a lei e lei niente, poi lei viene dietro a te e te ti trovi un'altra!!! Insomma....cercate di far coincidere le cose ogni tanto....
- Vuoi farmi ridere???
- Ci sto provando.....con Chiara?
- Con lei tutto bene....sono stato davvero bene....mai passati dei momenti simili....
- Bene....ti serviva una distrazione...
- Distrazione?
- Sì....se ti conosco bene non sarà una cosa seria....
- Come fai a dirlo...
- Così....tu in fondo vuoi Emy, non Chiara...adesso ci sei insieme perchè t'è capitata sottotiro nel momento giusto,o sbagliato, a tua scelta....
- Uhm....dici?
- Sì....se tu l'avessi conosciuta poco dopo, ora saresti con Emy al 200%....è stata una serie di coincidenze, tutto qui...ti vedo pensieroso....
- Mi sta venendo un casino in testa....
- Non volevo incasinarti di più...
- Lo so lo so, non ti preoccupare, sono abituato ai casini....comunque.....
- Comunque?
- ...Comunque ora vedrò che fare...dipende da una serie di cose...da come si comporterà Chiara, da quello che farà Emy....una serie di cose...poi vedrò....

Intanto a casa....

- Ti ha salutato stamattina?
- No Barbara...
- Come no!...e tu? Non hai fatto niente? Magari aspettava che lo salutassi tu...
- No....non ho detto niente....io sono così....forse un po' troppo orgogliosa...aspetto sempre che siano gli altri a fare le cose...
- Avresti potuto salutarlo almeno.....
- Lo so....ma io sono così...che ci posso fare....
- Dai non prendertela...vedrai che quando rientra vi saluterete....e se non lo fa lui fallo te!
- .....
- Promesso?
- Ok....
- Così ti voglio...dai...

Tornando a me e Michele...

- Che ore sono Max...
- Mezzogiorno....
- Torniamo indietro?
- Sì....cavolo tra due giorni si rientra...
- Vero....ormai è andata....beh dai le sorprese ci sono state....
- Per te sì....
- Perchè, per te no?
- Cosa vuoi dire?
- Beh...una settimana con Valentina....non dirmi che non è successo niente....
- Beh sì....è successo qualcosa....
- Ah...
- Si ma non dirlo in giro...sai Carlo le sbava dietro....Marco anche...
- Ok ok....comunque non dovresti farti tutti questi problemi....come vedi c'è gente che non se ne fa...
- Hai ragione....
- In ogni caso...le cose vanno bene, no?
- Sì....
- Beh, l'importante è quello....il resto verrà da sé....

Tornammo a casa....arrivati sulla soglia, trovai di fronte a me Emy....uno sguardo...un altro....poi finalmente...

- Ciao Max....

La guardai con un sorriso che contraccambiò.....con la mano le sfiorai la guancia e ricambiai il saluto....

- Ciao Emy....

Dopo parecchie ore il clima in casa sembrava finalmente migliore......

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CAPITOLO 27: INCONVENIENTE

Io e gli altri ragazzi mangiammo col televisore acceso in attesa delle prove di Valentino Rossi, mentre le ragazze più di tanto non si preoccupavano...il pranzo fu piuttosto silenzioso, segno che tutti avevamo molta fame. Gli unici rumori che si sentivano erano quelli dei bicchieri e delle forchette che picchiavano sui piatti....con la mente io ero altrove, pensavo a tutta quella settimana....forse irreale per me, senza dubbio strana....pensando a Chiara mi accorsi che ancora non l'avevo sentita in quella giornata...così presi il telefono per chiamarla....stranamente trovai spento....così riposi il telefono al suo posto...

- Chi cercavi? Mi chiese Claudio
- Chiara...
- Non risponde?
- Hai il cellulare spento...
- Magari sta caricando la batteria....
- Si può essere...di solito è sempre acceso a quest'ora....vabbè...

All'inizio rimasi nel dubbio, come ero solito fare....poi non ci pensai più, e mi concentrai sulle prove di Rossi assieme agli altri ragazzi, mentre le femmine iniziarono ben due giorni prima a sistemare un po' le case...mancava un giorno e mezzo alla nostra ripartenza per Milano...

- Raga tra un giorno e mezzo si rientra....dissi agli altri
- Non farmi pensare.....mi rispose Luca...
- Si è vero....pensiamoci Domenica mattina....continuò Claudio
- Ok....l'anno prossimo facciamo due settimane, una sola vola....non si fa in tempo ad abituarsi che già si deve tornare indietro....
- Vero....dai guardiamo la tv adesso....disse Enrico...
- Ok....

Aveva ragione Enrico, era proprio meglio guardare le prove Valentino Rossi con un giro incredibile fece la Pole sradicando il record della pista olandese..gridammo talmente tanto durante il giro, che minimo ci aveva sentito tutto il Lido! Sarebbe diventato un grande…
In attesa che le ragazze finissero, accendemmo la Play.....eravamo tutti pronti per la nostra ultima giornata in spiaggia...il giorno dopo sarebbe stato dedicato a preparare tutte le valigie e a pulire la casa, la partenza del pullman era prevista piuttosto presto, alle 8 di mattina...quindi avremmo dovuto fare tutto il sabato, in modo tale da essere pronti la domenica mattina senza dover far qualcosa....
Le ragazze si presentarono pronte alle 3...spenta la Play e preso il necessario, ci dirigemmo verso la spiaggia....trovammo libero il campo da beach-volley, così mentre alcuni lo occupavano, gli altri si buttarono in acqua (molto pulita quel giorno) per un ultimo bagno....fui l'ultimo ad uscire dal mare, dopo quasi un'ora e mezza di nuotate...arrivato al campo, furono organizzate le squadre...

- Beh....siamo in 12 esatti, 6 e 6....Enrico facciamo le squadre noi due?
- Va bene Max..

Le squadre furono queste....Io, Michele, Valentina, Emy, Luca, Claudio contro Enrico, Manuela, Elisa, Marco, Carlo e Barbara. La partita fu equilibratissima, ci divertimmo un casino...poi sulla sabbia era più difficile giocare, ma meno proibitivo gettarsi per recuperare qualche palla difficile, per cui io, Luca ed Enrico trovammo gusto nel lanciarci in salvataggi disperati....Ci ritrovammo a giocarci la partita al 5° set, dopo aver conquistato un set per squadra fino al 2-2....come detto la partita fu equilibrata, e lo fu fino alla fine!!
Infatti arrivammo al punteggio di 26-25 per la squadra di Enrico con Elisa alla battuta. Io ero in fondo con Michele, e davanti a noi c'era Emy. Quando la palla partì, capii subito che era diretta verso di me, così abituato a giocare a calcio (e in porta), la "chiamai" (in gergo sportivo) gridando:

- Miaaaaaa!!!!

Attesi l'arrivo della palla sicuro che Emy l'avrebbe lasciata scorrere verso di me, invece tentò un palleggio quasi impossibile data la traiettoria, e così diede alla palla un effetto che la fece dirigere verso l'esterno del campo, sempre dalla mia parte però.....feci due passi in avanti e poi mi lanciai con la mano destra protesa in alto nel tentativo di recuperare la palla. Ci riuscii, spingendola verso il campo e più precisamente verso Claudio, quindi salvandola, ma il mio atterraggio non fu esaltante come il gesto che avevo appena compiuto...trovai con il piede destro una dunetta di sabbia, ed in pratica caddi a terra con il piede piegato, anzi....toccai terra con la caviglia!!!! Gli altri continuarono l'azione senza accorgersi di niente, ma quando Claudio fece punto si resero conto tutti che mi ero fatto molto male e che non ero disteso per gioco...
Il primo ad avvicinarsi a me fu Michele, che vedendomi dolorante, con la testa sulla sabbia ed entrambe le mani sulla caviglia, disse:

- Distorsione....e pure brutta...

Feci un gesto con la testa come per dirgli di sì, e mi sdraiai sulla schiena attento però a non muovere troppo il piede....mi faceva molto male...

- Ma perchè non gli hai lasciato la palla!! Non hai sentito che l'aveva chiamata!! Disse Claudio ad Emy con tono deciso
- Non lo so....non lo so...

Furono le sue uniche parole prima di allontanarsi....credemmo che si sarebbe diretta verso casa, così la lasciammo andare.......

- Ti fa male?
- Sì Enrico...un casino....
- Ascolta, io vado a prenderti un po' di roba in farmacia, tu ti fai portare a casa
- Ok..
- Enrico vengo con te
- Va bene Claudio
- Ti portiamo io e Luca a casa
- Va bene Carlo...
- E noi? Disse Valentina
- Noi andiamo a casa con loro...
- Ha ragione Manuela...andiamo con loro, cosa stiamo qui a fare....disse Barbara...
- Ok, tutti d'accordo....Max andiamo?
- Dai Luca...datemi una mano ad alzarmi...

Elisa mi fece notare che la caviglia si stava già gonfiando..preoccupato diedi un'occhiata veloce e poi mi lasciai trasportare da Carlo e Luca...

- Pensa se ti fosse capitato prima...magari lunedì!
- Non ci voglio pensare Carlo, non ci voglio pensare!!!!!!
- Ma perchè non ti ha lasciato la palla?
- Barbara non lo so....una volta che la chiamo guarda te che succede...
- Vabbè non voleva che ti facessi male....
- Lo so Vale, lo so...però se l'avesse lasciata...sarei sulle mie gambe....
- Questo è vero.....ma non riesci a mettere nemmeno giù il piede?
- No Manu....niente...
- Che culo che hai eh?
- Si Michele...ho beccato proprio la settimana giusta per venire qui....dai suonate il campanello....Emy dev'essere su...
-......Non risponde....
- Come no Barbara....riprova...
- ....Niente....si sarà addormentata....
- Le chiavi le ho io tanto....
- Ok Marco...apri tu....meno male che qui c'è l'ascensore....

Arrivati al 3° piano....

- La porta è chiusa Max....disse Manu
- Chiusa??
- Sì.....
- Ma dove cavolo è andata!!!!!! Anche lei ci mancava!!!!!!...stizzito tirai un pugno al muro
- Calmati Max, calmati....
- Come faccio a calmarmi Elisa! Dai Marco apri anche questa che mi voglio sdraiare...
- Ok....
- Grazie ragazzi per avermi trasportato....adesso ce la faccio da solo...
- Max vai a riposarti...come arrivano Enrico e Claudio ti mettiamo a posto...
- Va bene Manu....

"Chissà dov'è finita quella stupida...."..nonostante la caviglia mi facesse molto male, i miei pensieri erano anche per lei...non avevo idea di dove fosse andata.......e Chiara ancora non rispondeva...."Che giornataccia!"...

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