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[DISCRIMINAZIONI] Studenti di "serie A" e studenti di "serie B" Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
Rocco.Li |
Mi sono iscritto a Comunicazione Digitale, con l'intenzione di coronare un piccolo sogno personale, dopo tanti anni di inattivita' nello studio , 2 anni di ingegneria alle spalle, ed una carriera lavorativa nel settore IT con ottime soddisfazioni (ed un ottima retribuzione ).
Vedo che pero' dopo tanti anni l'universita' italiana non e' cambiata nella sostanza, ha solo cambiato vestito, da esamificio a creditificio...
Mi spiace notare, che alcuni corsi, e con Economia siamo al secondo caso (dopo lingua italiana), che le modalita' di esame ed il programma di studio viene suddiviso tra:
studenti di "serie A" (frequentanti)
e
studenti di "serie B" (non frequentanti)
nonostante le due categorie paghino entrambe le stesse tasse.
Per i non frequentanti che "non hanno alternativa" e' gia' difficile rimanere in pari senza distinzione di programma didattico.
A lezione vengono sicuramente date piu' informazioni di quelle presenti sui testi. come conseguenza chi frequenta e' gia' avvantaggiato rispetto a chi non puo' seguire le lezioni.
figuriamoci in casi dove la distinzione e netta e di gran lunga sfavorevole per chi non frequenta (es: Economia (Brondoni))
Sono amareggiato da una situazione di discriminazione nei confronti dei "meno fortunati" che lavorano, chi per scelta, per eta', o semplicemente perche' non ha alternativa (perche non ha una famiglia che puo' sostenerlo negli studi).
Vorrei sapere cosa ne pensano altri studenti nella mia situazione. dite la vostra ! |
bluevelvet |
per quanto riguarda il corso del prof. brondoni, sono completamente d'accordo con te. l'ho seguito l'anno scorso e non posso che rincarare la dose: data la natura prettamente teorica del corso, non ci si spiega l'obbligo di frequenza che, tra l'altro, come hai già detto discrimina sulle modalità dell'esame finale...
proprio no comment. |
vanbasten09 |
allora abituati x' sarà sempre peggio!!
io frequento( o almeno ci provo) e mi sono sempre chiesto questa cosa..
se nn è obbligatoria la frequenza x' fanno esami x frequentanti e x nn frequentanti??
mi ricordo quand'era al primo anno che x economia l'esame x i frequentanti è stata una cagata mentre x i nn c'erano se nn mi ricordo male 3 libri da studiare!!!!!!!!!!!!
nn sono gli unici esami ce ne sono una cifra che adottano queste modalità!!!!!! |
0m4r |
io non sono nella tua situazione, però concordo su quello che dici. Avere dua modalità d'esame per ditinguere chi frequenta da chi non frequenta non mi sembra cosiì equo, sopratutto perchè, in alcuni casi, il non frequentante lavora e non salta le lezioni perchè "oggi non ho voglia"... |
Lunik |
Rocco.Li spera che il prof, o chi per lui, legga i tuoi topic e che ti risponda...
cmq avevano a suo tempo parlato con Reggio (appro in questi giorni sto organizzando un altro incontro con i lavoratori di Comdig) x fare in modo che non ci siano discriminazioni di questo tipo....
Appena organizziamo un incontro in cui molti possono venire.... vedremo di far capire questa cosa ai prof :) |
recoil |
io sono assolutamente contrario alle distinzioni tra chi frequenta e chi no. c'è il lavoro, c'è la sovrapposizione con altri corsi, ci possono essere tanti altri problemi.
l'esame ideale è quello che volendo puoi preparare da solo, con libro e slide del docente. almeno 5 o 6 appelli l'anno e magari la possibilità di fare compitini senza obbligo di firme.
fosser tutti così... |
Rocco.Li |
Penso che in settimana, chiedero' spiegazioni direttamente alla fonte (Brondoni), visto che oltretutto nella descrizione del C.d.L in "Comunicazione Digitale" la frequenza NON E' OBBLIGATORIA come si evince dalla FAQ su www.dsi.unimi.it:
La frequenza alle lezioni è obbligatoria?
Di fatto la frequenza non è obbligatoria nel senso che il non frequentare non preclude la possibilità di sostenere l'esame. Tuttavia alcuni docenti dispongono la raccolta firme dei presenti per valutazioni in itinere che sostituiscono o integrano la prova di esame tradizionale.
Difatti se parliamo di compitini, che sostituiscono o integrano l'esame, sono d'accordo, ma che addirittura ci siano due programmi di studio differenti e' inaccettabile. |
cia |
Sono d'accordo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
fulminato1 |
concordo pienamente ankio!! |
recoil |
cmq anche in altre facoltà ci sono degli esami che hanno modalità completamente diverse a seconda di chi frequenta o meno. in alcuni casi mi hanno detto che cambia il programma!
assolutamente ingiusto... |
m@cCo |
Bè magari facciamo più roba noi in classe che quelle sui libri:D
Ovviamente scherzo, d'accordo con te, anche se attualmente la cosa mi avvantaggia (potendo frequentare ;)).
Ciao |
^Angelus^ |
Sono completamente d'accordo per con voi, in quanto lavorando non posso seguire tutti i corsi, tuttavia bisogna ammettere che per alcune materie (come italiano) libri di testo specifici per la materia non ce ne sono (anche se Acerboni ha detto che sta scrivendo un libro, spero che sia quello per la sua materia) quindi è un po' difficile se non si segue....e il metodo usato a lezione da Acerboni non era affatto male, anche se in effetti avrebbe potuto fare delle dispense con i concetti base che aveva spiegato a lezione per chi non poteva seguire |
ElEtAbbOZ |
Molti professori come giustificazione per le differenze dell'esame dicono che i frequentanti hanno diritto ad un esame "più facile" perchè si sono smazzati almeno 48 ore di lavoro in più dei non frequentanti.
Mi pare l'avesse detto proprio acerboni lo scorso anno. |
korn |
Originally posted by ElEtAbbOZ
Molti professori come giustificazione per le differenze dell'esame dicono che i frequentanti hanno diritto ad un esame "più facile" perchè si sono smazzati almeno 48 ore di lavoro in più dei non frequentanti.
Ah si? E' questo che dicono? Quelli che lavorano si fanno da 20 a 40 ore in più alla settimana per pagarsi gli studi, e allora come la mettiamo?
Ok, non saranno ore di studio su quel corso, ma sono 20/40 ore spese per pagarsi le tasse universitarie, nella maggior parte dei casi e come tali meritano rispetto.
A me queste cose fanno veramente girare i coglioni (no, non mi censuro proprio stavolta) perché è totale non rispetto verso chi deve lavorare per mantenersi, e se uno si sbatte a lavorare per pagarsi gli studi vuol dire che FORSE qualcosa gli importa della laurea, non credo che la gente lavori per pagarsi studi di cui non gli frega un cazzo, piuttosto spenderebbe lo stipendio in altro modo, no? |
TankJr. |
io mi sono arreso:
son passato da un full-time a un part-time per poter proseguire gli studi e frequentare... |
Rocco.Li |
Originally posted by korn
Ah si? E' questo che dicono? Quelli che lavorano si fanno da 20 a 40 ore in più alla settimana per pagarsi gli studi, e allora come la mettiamo?
Ok, non saranno ore di studio su quel corso, ma sono 20/40 ore spese per pagarsi le tasse universitarie, nella maggior parte dei casi e come tali meritano rispetto.
A me queste cose fanno veramente girare i coglioni (no, non mi censuro proprio stavolta) perché è totale non rispetto verso chi deve lavorare per mantenersi, e se uno si sbatte a lavorare per pagarsi gli studi vuol dire che FORSE qualcosa gli importa della laurea, non credo che la gente lavori per pagarsi studi di cui non gli frega un cazzo, piuttosto spenderebbe lo stipendio in altro modo, no?
Prefettamente d'accordo !!!
Tasse uguali ai frequentanti = stessi diritti dei frequentanti
Io lavoro perche oramai ho una certa eta', ho famiglia, e forse quasi un figlio in arrivo, non perche' non me ne fraga niente della laurea.
avrei potuto spendere qualche migliaio di euro ogni anno per una bella vacanza ai tropici, ma proprio perche mi interessa, con quel qualche migliaio di euro ci pago le tasse universitarie, ed in parte lo stipendio di questi signori, che come ringraziamento sputano sentenze sui lavoratori "bollati" come "fancazzisti".
Oltretutto l'universita di Milano pubblicizza il C.d.L. con frequenza non obbligatoria, ci vorrebbe un po' di coerenza.
Vorrei chiarire che non voglio "sconti" che mi rendano facile il percorso, ma neanche "barriere" che mi impediscano di essere trattato in maniera omogenea agli altri studenti. |
korn |
Originally posted by TankJr.
io mi sono arreso:
son passato da un full-time a un part-time per poter proseguire gli studi e frequentare...
Scusa se te lo dico, ma di fronte alle bastardate non si abbassa la testa e non ci si arrende mai! Vogliamo dargliela vinta? Vogliamo fargli credere che possono continuare a mancarci di rispetto? Finché molti di noi si arrenderanno alle angherie di certa gente non cambierà nulla :evil:
Originally posted by Rocco.Li
Oltretutto l'universita di Milano pubblicizza il C.d.L. con frequenza non obbligatoria, ci vorrebbe un po' di coerenza.
Vorrei chiarire che non voglio "sconti" che mi rendano facile il percorso, ma neanche "barriere" che mi impediscano di essere trattato in maniera omogenea agli altri studenti.
Quoto e approvo.
Prima parlano tanto di videolezioni, webcentrica, sifa e tutto quanto dandosi arie da paradiso dello studente lavoratore e poi te la mettono in c**o. O meglio, sicuramente qualcuno tra loro è davvero mosso da buone intenzioni in questo senso, ma purtroppo c'è sempre chi deve rovinare tutto. |
nessunos |
E' vergognoso che accadano queste cose in un'universita', a informatica ho potuto osservare la stessa cosa, ma varia da professore a professore, anche se la discriminazione va purtroppo per la maggiore
:matrix:
purtroppo non saprei come si potrebe risolvere o tentare di risolvere il problema
:ban: |
yoruno |
La stessa esperienza avuta per Economia (2° semestre, primo anno, professor Iametti), in cui non è riuscito a capire il concetto di "studente lavoratore" che si fa il culo e viene pure in aula, e per Inglese (1° semestre, primo anno, professoressa Bolger Nava)...
In entrambi i corsi discriminazione tra freq/non freq per fare i compiti, con massimo (per Economia) di 3 (!!!) assenze.
Fuori di testa. |
AlphaGamma |
Si la differenziazione tra frequentanti e non è veramente una cosa inaccettabile, e poi addirittura due programmi di studio differenti. |
TankJr. |
Originally posted by korn
Scusa se te lo dico, ma di fronte alle bastardate non si abbassa la testa e non ci si arrende mai! Vogliamo dargliela vinta? Vogliamo fargli credere che possono continuare a mancarci di rispetto? Finché molti di noi si arrenderanno alle angherie di certa gente non cambierà nulla :evil:
vabbè, visto che è un muro di gomma, piuttosto che mollare l'uni ho preferito questa scelta, che devi fare? |
korn |
Originally posted by TankJr.
vabbè, visto che è un muro di gomma, piuttosto che mollare l'uni ho preferito questa scelta, che devi fare?
Non mollare mai, non piegarti alle loro angherie, tenere duro e mostrargli che sei superiore a certi loschi giochi. E' dura, ma per esperienza personale so che è possibile.
Ok, sono storie del liceo, ma hanno qualcosa in comune. Un certo bastardo, per diversi motivi che non sto a spiegare (soprattutto odio personale reciproco), aveva provato a ostacolarmi più volte e in diversi modi, ma io sono andato dritto per la mia strada, senza compromessi, e la soddisfazione di sentire le sue farfugliate scuse quando sono andato a ridergli in faccia col diploma in mano è stata impagabile. |
Nuntius |
la spiegazone è abbastanza semplice e non mi pare ci sia bisogno di prendersela tanto:
la riforma universitaria prevede che per ogni esame si dia una certa quota di cfu. per ogni cfu è stabilita una quota fissa di ore di studio (mi pare 25).
quindi se uno studente segue un corso è ovvio che lo studio che dovrà affrontare a casa sarà minore di uno che quelle ore non le spese per seguire le lezioni.
il professore dovrà stabilire quante pagine aggiungere al programma del corso per coloro che non sono stati presenti in aula.
9 cfu = 225 ore
ore di lezione : 60
ore di studio : 165
ore di lezione :0
ore di studio : 165
non è una questione personale contro i lavoratori.
perchè tanto scalpore? |
Nuntius |
i testi aggiunti al programma dovrebbero servire a chi non ha potuto seguire la spiegazione del dovente a comprendere ugualmente la materia in questione (certo, bisogna fidarsi del buon senso delprofessore).
non è una affatto discriminazione. |
fulminato1 |
perchè è una gran stronzata!
il corso è quello, gli argomenti sono quelli, non vedo perchè ki non frequenta non può fare l'esame uguale ai frequentanti studiando le stesse cose che studiano i frequentanti!
alla fine i non frequentanti sono già svantaggiati per conto loro non seguendo le lezioni, perchè poi si dovrebbe svantaggiarli ankora aumentando il carico di lavoro?
non ha senso! |
Nuntius |
non è un aumento arbitrario del carico di lavoro.
se non capisci un concetto che fai?
se la panoramica del docente che introduce la materia in classe non si trova su nessun testo che fai?
se un argomento è spiegato in modo piuttosto che in quelo presente sul testo che fai?
ecco che il professore ti aggiunge qualcosa per integrare il discorso che risulterebbe forse poco comprensibile se affrontato da solo. |
yoruno |
Originally posted by Nuntius
ecco che il professore ti aggiunge qualcosa per integrare il discorso che risulterebbe forse poco comprensibile se affrontato da solo. E come la analizzi tu questa situazione:
- corso da "frequentante": slide in powerpoint, prove in itinere scritte sulle slides e basta.
- corso da "non frequentante": un intero libro, esame orale.
A me sembra che la differenza sia eccessiva, o no? |
korn |
Originally posted by yoruno
E come la analizzi tu questa situazione:
- corso da "frequentante": slide in powerpoint, prove in itinere scritte sulle slides e basta.
- corso da "non frequentante": un intero libro, esame orale.
A me sembra che la differenza sia eccessiva, o no?
C'è anche di peggio:
- frequentante: 1 libro
- non frequentante: 3 libri
Con tutto il rispetto, dopo aver visto il ritmo a cui procedono le lezioni DUBITO FORTEMENTE che quei 2 libri in più siano solo "il giusto in più fatto a lezione". Sono molto di più. |
fulminato1 |
esatto korn, proprio quello ke volevo dire io! |
nessunos |
Nuntius:"la spiegazone è abbastanza semplice e non mi pare ci sia bisogno di prendersela tanto:
la riforma universitaria prevede che per ogni esame si dia una certa quota di cfu. per ogni cfu è stabilita una quota fissa di ore di studio (mi pare 25).
quindi se uno studente segue un corso è ovvio che lo studio che dovrà affrontare a casa sarà minore di uno che quelle ore non le spese per seguire le lezioni.
il professore dovrà stabilire quante pagine aggiungere al programma del corso per coloro che non sono stati presenti in aula.
9 cfu = 225 ore
ore di lezione : 60
ore di studio : 165
ore di lezione :0
ore di studio : 165
non è una questione personale contro i lavoratori.
perchè tanto scalpore?"
vorrei chiederti come fanno a stabilire quante ore di studio fai a casa?
:D
i cfu sono solo una cosa fittizia penso conta se dai gli esami oppure no e da questo punto di vista gli studenti lavoratori sono penalizzati e molto perdono 60 ore in aula e non perche' fanno i c***i loro e in piu' al posto di venirgli in contro i prof. li sobbarcano di lavoro in piu'.
E' assurdo che 60 ore vengano a volte sostituite da due libri; in piu' le slide molte volte non sono diponibili per i non frequentanti, sono protette da password o altro, e poi dici anche che non e' una questione personale contro i lavoratori, mi sembra proprio che lo sia!!!!
:pccrash: |
York |
Tralasciando ogni commento all'inutile post di "Nuntius" al quale posso solo dire "Va a lavurà che lè mei"....
...mi pare che la cosa ci sia anche in "economia e gestione di impresa" col prof. Benassi per informatica... |
gabry_deejay |
Rocco......for president!
Approved! |
Flavia |
Si c-[ anceh per Benassi!E la differenza tra chi segue e non è molto marcata..non solo per il professore che organizza in maniera diversa gli esami, ma anche per te che ti troverai a studiare cose in più senza spiegazione. Se quello riesci, seguilo!
:-D |
Lord_Tom |
Sono d' accordo con voi, aggiungo 2 considerazioni :
1 ) Perchè c' è questa distinzione?
Ovviamente perchè i professori sono gratificati dall' avere davanti agli occhi centinaia di studenti, mentre si sentono inutili ad averne davanti 5...
Secondo me questa è la triste verità.
E i professori che pensano in questo modo sono veramente da compatire...
2 ) Ho visto studenti lavoratori avvantaggiati
In particolare nell' esame di algoritmi. Gli studenti lavoratori anche con orali assolutamente orribili prendevano voti altissimi, giustificati e compatiti per la loro situazione 'difficile'.
Come giustamente dicevate, non ci devono essere differenze, nel bene e nel male.
L' esame dovrebbe indicare il rispetto di uno standard.
Se poi uno si prepara studiando 1000 libri, un altro è un genio, li legge una volta e sa tutto ed un terzo impara per illuminazione divina, che importa ?
Una alternativa è testare, in un esame, la capacità di ragionare.
Anche in tal caso non vedo differenze tra frequentanti e non frequentanti. |
AlphaGamma |
Io penso che frequentante o meno, la cosa non dovrebbe interessare il docente.
L'esame dovrebbe essere fatto a prescindere dal fatto se segui o meno. Identica modalità, identici libri da studiare.
Se poi non segui, al limite il docente può suggerire testi integrativi che illustrano quanto spiegato a lezione. |
0m4r |
Originally posted by Lord_Tom
1 ) Perchè c' è questa distinzione?
Ovviamente perchè i professori sono gratificati dall' avere davanti agli occhi centinaia di studenti, mentre si sentono inutili ad averne davanti 5...
Secondo me questa è la triste verità.
E i professori che pensano in questo modo sono veramente da compatire...
questa, permettimi di dirlo, è un gran stupidaggine. Io personalmente ho sempre seguito i corsi della laurea triennale con al massimo 12/15 persone in aula (i primi comunicatori digitali), e ti posso garantire che tutti i docenti con cui ho avuto a che fare erano molto più contenti di trovarsi di fronte poche persone piuttosto che molte. |
recoil |
intanto vengo a scoprire che ora è super obbligatorio seguire Progetto di Business...
non lo trovo assolutamente giusto!!!
un esame dovrebbe accertare la tua preparazione e basta. posso venire a firmare e poi farmi gli affaracci miei, come se fossi assente.
facendo così rischiano di riempire le aule di gente poco interessata, non lo capiscono? |
gabry_deejay |
Rocco.....fai una proposta alla lista dsy......
eh!...semplice....poi....se un po di persone ....COME NEO....O ALPHA o TENT..vincono le elezioni...vedrai che faranno brutto con manganelli e spranghe!
Sul serio! |
York |
Originally posted by Flavia
Se quello riesci, seguilo!
:-D
Teoricamente sarebbe da seguire ma se poi penso che mi faccio 2 ore di treno a venire a Mi e 2 ore di treno per tornare a casa... e poi se per tre volte sono assente (che in un semestre puo capitare, compreso arrivare in ritardo) ....mi viene di mandarlo in quel posto !!
:swear: |
ildix |
Premessa: ho letto solo il primo post.
Domanda: Lo spostiamo nel "Mi Rappresenti"?
ildix |
Lord_Tom |
Originally posted by 0m4r
questa, permettimi di dirlo, è un gran stupidaggine. Io personalmente ho sempre seguito i corsi della laurea triennale con al massimo 12/15 persone in aula (i primi comunicatori digitali), e ti posso garantire che tutti i docenti con cui ho avuto a che fare erano molto più contenti di trovarsi di fronte poche persone piuttosto che molte.
Per quanto riguarda la mia esperienza, la tua è una "stupidaggine".
Io non parlo di quei docenti che son contenti di avere pochi studenti; mi riferisco a coloro che "puniscono" chi non segue la lezione.
Credo che non ci sia, per costoro, motivazione più vera di quella da me espressa (ovvero l' orgoglio ) |
sam |
aggiungerei a brondoi anche ornaghi, chi non non riesce a firmare
il foglio che lui in random fa passare a lezione è esonerato dai compitini,nonostante abbia gli abbia spiegato che per motivi di lavoro NON SEMPRE parteciperò alle sue lezioni non posso fare le prove intermedie..solite ingiustizie,,colgo l'occasione per dire che l'esame di economia al primo anno era uno scritto+orale,quindi un bilancio + tutta la parte teorica,vi garantisco che non era per niente facile, io fortunatamente avevo alle spalle ragioneria come istruzione secondaria, ma ho dovuto studiare regolarmente,
saluto |
York |
Che posso dire...
Io già di mio odio la materia di economia...non ne vedo la minima utilità in una facoltà come informatica...in più col comportamento del professore mi viene voglia di m@##@¬|o @ fæ#]ù|o.... |
korn |
Originally posted by York
Che posso dire...
Io già di mio odio la materia di economia...non ne vedo la minima utilità in una facoltà come informatica...
Mah, credo che serva per dare un'idea generale di come funziona un'azienda o qualche nozione nel caso in cui si decida di intraprendere la strada di libero professionista o imprenditore...
...ma forse sto solo facendo training autogeno per convincermi a digerirla :roll: |
nessunos |
Lord_Tom"Sono d' accordo con voi, aggiungo 2 considerazioni :
1 ) Perchè c' è questa distinzione?
Ovviamente perchè i professori sono gratificati dall' avere davanti agli occhi centinaia di studenti, mentre si sentono inutili ad averne davanti 5...
Secondo me questa è la triste verità.
E i professori che pensano in questo modo sono veramente da compatire...
2 ) Ho visto studenti lavoratori avvantaggiati
In particolare nell' esame di algoritmi. Gli studenti lavoratori anche con orali assolutamente orribili prendevano voti altissimi, giustificati e compatiti per la loro situazione 'difficile'.
Come giustamente dicevate, non ci devono essere differenze, nel bene e nel male.
L' esame dovrebbe indicare il rispetto di uno standard.
Se poi uno si prepara studiando 1000 libri, un altro è un genio, li legge una volta e sa tutto ed un terzo impara per illuminazione divina, che importa ?
Una alternativa è testare, in un esame, la capacità di ragionare.
Anche in tal caso non vedo differenze tra frequentanti e non frequentanti."
nessuna distinzione! nessuno deve avere privilegi ne esserne tagliato fuori; altrimenti che valore ha una laurea da non frequentante rispetto a una da frequentante?
:swear: |
Rocco.Li |
Originally posted by recoil
a proposito di studenti non frequentanti guardate qua
http://www.laureaonline.it/
Peccato per le tasse, decisamente troppo alte !!!!!
Beh, questa e istruzione per tutti !!!...
... se ti chiami ONASSIS di cognome.... |
nessunos |
gia concordo
:lol: |
recoil |
Originally posted by Rocco.Li
Peccato per le tasse, decisamente troppo alte !!!!!
Beh, questa e istruzione per tutti !!!...
... se ti chiami ONASSIS di cognome....
non l'ho proposta come soluzione immediata. però se il futuro è anche questo significa aule più vuote con meno gente che frequenta. io sono d'accordissimo
seguire fa sempre bene ma poter preparare qualche corso come fanno questi di laureaonline non è male. avere le registrazioni delle lezioni o le slide commentate dal docente è ottimo, risolverebbe parecchi problemi di chi non può frequentare |
Rocco.Li |
Originally posted by recoil
non l'ho proposta come soluzione immediata. però se il futuro è anche questo significa aule più vuote con meno gente che frequenta. io sono d'accordissimo
seguire fa sempre bene ma poter preparare qualche corso come fanno questi di laureaonline non è male. avere le registrazioni delle lezioni o le slide commentate dal docente è ottimo, risolverebbe parecchi problemi di chi non può frequentare
Concordo.
peccato che anche l'universita' e' BUSINESS !!!
Quindi anche se un giorno sara' fattibile (learnlinc di Valle ne e' un esempio) prima o poi spuntera' qualcuno che dopo una gratuita sperimentazione te lo fara' pagare il servizio.
Chiediti,
perche' i docenti (non tutti, ma molti) dei vari corsi scrivono un proprio libro (percentuale di guadagno sulle vendite), e fanno un edizione nuova mediamente ogni 2 anni (abbattimento del mercato dell'usato) ?
Sono dei geni, hanno inventato qualcosa di nuovo e lo descrivono, o hanno semplicemente rielaborato libri di altri ?
OT: Purtroppo tutto questo schifo di mondo e' retto dalle sole leggi dell'economia.
nel lontano 1993 il mio docente di Economia al Politecnico (2 anno) inizio la prima lezione del corso con questa frase:
"l'Economia si basa sul bisogno di creare nuovi consumi nelle masse"
Spesso i cambiamenti non sono dettati da migliorie o da nuove scoperte tecnologiche, ma solo perche devono farti spendere soldi in qualche modo. Alla faccia delle risorse naturali che sprechiamo e dell'inquinamento...
Scusate forse oggi sono un po' troppo negativo !
:shock:
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Renaulto |
Originally posted by Rocco.Li
peccato che anche l'universita' e' BUSINESS !!!
Non e' business, e' che gli Atenei hanno bisogno di tante matricole, per campare.
I corsi fuffa sono nati per questo.
Avete visto che da qualche anno anche le Universita' pubbliche hanno incominciato a farsi pubblicita'? |
Rocco.Li |
Originally posted by Rocco.Li
Penso che in settimana, chiedero' spiegazioni direttamente alla fonte (Brondoni), visto che oltretutto nella descrizione del C.d.L in "Comunicazione Digitale" la frequenza NON E' OBBLIGATORIA come si evince dalla FAQ su www.dsi.unimi.it:
Difatti se parliamo di compitini, che sostituiscono o integrano l'esame, sono d'accordo, ma che addirittura ci siano due programmi di studio differenti e' inaccettabile.
Io alla fonte ho chiesto, in particolare alla Prof.ssa Tesser (che tiene il corso di economia con Brondoni), dopo una prima gentile risposta (in PM), in cui diceva che si comportano in tal modo per incoraggiare gli studenti a frequentare, ho ribattuto (sempre in PM) chiedendo un atteggiamento piu' equo per i lavoratori, dando la possibilita' a questi ultimi di essere considerati "frequentanti" presentando certificazione del datore di lavoro che attesti il loro status, e di riportare tale idea anche al Prof. Brondoni.
Ecco...
...sto ancora aspettando, dal 19 Marzo !!!!!!!!!!
ho notato inoltre che ci sono post della Docente, posteriori a tale data, questo mi fa' pensare che venga costantemente ignorato...
a voi l' "Hardware Sentenza".... |
foxinho |
penso proprio che non si a tanto giusto differenziare le modalità d'esame di così tanto...io sono fortunato a poter frequentare,ma mi metto nei panni di chi è impossibilitato,e nel caso di economia,ho testato anch'io,sono panni scomodi...:sad: |
yoruno |
Originally posted by Rocco.Li
...sto ancora aspettando, dal 19 Marzo !!!!!!!!!! E aspetterai, tranquillo... Anche io a voce con Iametti non ho avuto una risposta logica precisa... :( |
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