I contrasti fra amministrazione centrale e amministrazioni locali per l'installazione di nuove centrali, infatti, sono considerati una delle cause principali dello stallo della politica energetica del paese, e la questione torna con insistenza nel dibattito politico della giornata. Ma a scatenare le proteste del centrosinistra e' il ministro delle Attivita' Produttive Antonio Marzano, che nei suoi primi commenti, attribuisce all'opposizione i ritardi subiti dal provvedimento che porta la sua firma e che dovrebbe rilanciare la politica energetica del paese. Marzano, che domani presentera' al Consiglio dei ministri prima dell'esame della finanziaria una informativa sulla situazione, rimarca inoltre la scarsita' di 'Mw' autorizzati dal governo di centrosinistra. Tutti i leader di centrosinistra replicano con durezza. Massimo D'Alema, presidente Ds, chiede a Marzano di ''non dire sciocchezze'', ma di far capire invece ''che cosa e' successo e chi ne e' responsabile''. Il segretario Piero Fassino, invita il ministro ad una maggiore ''umilta''' e ad assumersi le proprie responsabilita'; dalla Margherita il segretario Pierluigi Castagnetti ed Enrico Letta (Margherita), ex ministro dell'Industria, accusano il governo di non assicurare agli italiani i servizi minimi. Mentre da Cgil, consumatori e alcuni politici fioccano le richieste di dimissioni del ministro, i partiti di centrosinistra chiedono il suo intervento in Parlamento e l'istituzione di una commissione d'inchiesta.