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kintaro |
Riagganciandomi al discorso incominciato su questo thread http://www.dsy.it/forum/showthread....15&pagenumber=1 che parla dell'ortografia, ne apro uno sul metodo di studio, perchè avevo cominciato il discorso lì, andando OT.
Ho già letto di almeno una persona che condivide la mia idea , ma anche una che non la condivide affatto, quindi riporto quanto detto da me nell'altro thread:
Originally posted by kintaro
Io, sinceramente, ho sempre scritto "qual è" con l'apostrofo e sicuramente anche qualche altra cosa: allora perché i prof di Italiano non hanno mai corretto questi errori? Allora è anche colpa delle maestre e dei prof se non scriviamo in un Italiano corretto...
Inoltre, mi accorgo che la scuola di oggi non è più quella di 20 anni fa e men che meno quella di 40 anni fa: nel senso che i miei nonni (con al massimo la licenza elementare) sanno più cose di grammatica, storia, geografia, rispetto a mia zia o mia mamma, le quali sanno comunque più cose di grammatica, storia, letteratura, geografia rispetto a me e mia sorella... e credo proprio che io e mia sorella sapremo più cose di grammatica, storia, geografia, letteratura rispetto a mio nipote quando avrà 20 anni...
Dopo i genitori, è la scuola la prima a doverci insegnare queste cose, ma più passano gli anni e più gli argomenti vengono tagliati dai programmi: io, ad esempio, alle superiori non ho nemmeno fatto la "Divina Commedia"!
Originally posted by kintaro
Sì, lo penso anch'io, però purtroppo il problema di molta gente (me compresa) è la ... come la potrei definire? ... "pigrizia"? boh, non saprei come spiegarmi nel dire che "sappiamo di avere delle lacune, ma non abbiamo voglia di sbatterci e informarci per rimediare a colmarle", quindi il modo più sicuro per evitare di arrivare a una certa età senza aver più voglia di correggerci è puntare sull'istruzione scolastica.
Poi, un'altra cosa che non capisco, è perché non insegnano mai il metodo di studio :? Forse è la cosa più importante in assoluto e probabilmente ci sarebbero meno studenti in difficoltà!!!
Originally posted by kintaro
Sìsì infatti il metodo di studio è soggettivo: ce ne sono molti e si basano sui cinque sensi: chi ha la memoria fotografica tende a studiare in un certo modo rispetto a chi invece si ricorda i suoni, ecc... l'Estate scorsa ho letto dei libri sul metodo di studio e ci sono un sacco di tecniche...
Secondo me agli ultimi anni delle elementari o in prima media dovrebbe esserci un maestro/professore che insegni solo la materia "metodo di studio" e aiuti i ragazzi a capire quale sia la tecnica più adatta al loro modo di pensare... dopotutto, lo fanno per i dislessici ma non lo fanno per i ragazzi senza quel tipo di problema, accusandoli di essere solo svogliati!!! |
yeah |
Starò attraversando una fase pessimista, ma dati certi professori che si possono incontrare nella propria carriera formativa, personalmente preferirei che l'argomento "metodo di studio" sia lasciato all'apprendimento da autodidatta. Non voglio entrare nel merito del perché certi professori siano (o appaiano) in un certo modo (almeno per il momento).
l'Estate scorsa ho letto dei libri sul metodo di studio e ci sono un sacco di tecniche...
Dato che sono pigro, qualche titolo? :D |
KarmaKOMA |
Originally posted by yeah
Starò attraversando una fase pessimista, ma dati certi professori che si possono incontrare nella propria carriera formativa, personalmente preferirei che l'argomento "metodo di studio" sia lasciato all'apprendimento da autodidatta. Non voglio entrare nel merito del perché certi professori siano (o appaiano) in un certo modo (almeno per il momento).
Dato che sono pigro, qualche titolo? :D
Sai dove sta il problema? che nel "metodo autodidattico" di apprendimento, spesso ci si appoggia a testi che hanno scritto o tradotto proprio tali professori :D...
Al momento mi affido unicamente agli scritti aristotelici e ciceroniani :D |
kokorina |
non sono propriamente d'accordo.
ognuno ha il suo metodo, come possono insegnartene uno?
ci sono persone che devono ripetere tutto, persone che devono rileggere 3 volte l'intero libro per studiarle, persone a cui basta seguire la lezione e poi scorrere velocemente il libro, persone che leggono una volta e imparano tutto, persone che devono avere esempi pratici altrimenti non capiscono e persone che vivono sulla teoria perchè la pratica non la caiscono
insomma come si fa a insegnare un metodo per studiare se ognuno ne ha uno suo? |
bat-erika |
Originally posted by kokorina
non sono propriamente d'accordo.
ognuno ha il suo metodo, come possono insegnartene uno?
ci sono persone che devono ripetere tutto, persone che devono rileggere 3 volte l'intero libro per studiarle, persone a cui basta seguire la lezione e poi scorrere velocemente il libro, persone che leggono una volta e imparano tutto, persone che devono avere esempi pratici altrimenti non capiscono e persone che vivono sulla teoria perchè la pratica non la caiscono
insomma come si fa a insegnare un metodo per studiare se ognuno ne ha uno suo?
Forse quello che diceva kintaro era che dovrebbero cercare di farci scoprire qual è il nostro, facendocene provare diversi.
Molto spesso infatti capita, o per lo meno capitava (a me almeno è capitato) che il professore dicesse di leggere e ripetere, ma se questa è l'unica alternativa proposta potremmo non conoscere mai invece il metodo "facile" per noi.
Cmq io sono una di quelle che senza l'esempio pratico non capisce un'ostia. E ucciderei quando mi spiegano le cose le persone che vivono sulla teoria perchè la pratica non la capiscono...
Mi fanno sentire troppo idiota :evil: |
Alf |
Gia' credo intendesse proprio quello ...
Io ti do esempi di metodi per studiare poi tu vedi se trovi il tuo metodo ...
In alternativa puoi sempre creartelo tu ... ma sono aiuti non deve essere il modo in cui "devi" studiare... |
Gracie |
Esatto... concordo con Erika... mi ricordo che quando ero piccolina e dovevo studiare storia mia nonna mi diceva:"La impari solo se la leggi e la ripeti a voce alta" :roll:
Io lo facevo ma era una cosa che detestavo... e sentire il suono della mia voce mi deconcentrava tantissimo! :alsono:
Alle medie ho attuato la ribellione e ho adottato quello che poi è diventato il mio metodo di studio per la vita: ascoltavo alle lezioni, prendevo appunti e facevo gli schemi a casa. Rileggevo gli schemi una volta la mattina dopo e stop. :)
Così mi sono sempre trovata bene :girl: |
bat-erika |
Originally posted by Gracie
:girl:
Off-Topic: Tu anzichè perdere tempo qui rispondi su gmail va.... ;) |
Viry |
Originally posted by Gracie
Esatto... concordo con Erika... mi ricordo che quando ero piccolina e dovevo studiare storia mia nonna mi diceva:"La impari solo se la leggi e la ripeti a voce alta" :roll:
Io invece leggo una volta e ripeto a voce alta, di solito camminando in giro. Il risultato e' che per ogni esame faccio svariati chilometri :) |
bat-erika |
Originally posted by Viry
Io invece leggo una volta e ripeto a voce alta, di solito camminando in giro. Il risultato e' che per ogni esame faccio svariati chilometri :)
Beh, questo è il metodo universale credo.
Con questo metodo tutti imparano. Ma per alcuni è perfetto. Altri invece perderebbero molto meno tempo in altro modo. Non che con il "leggi e ripeti" non imparino, semplicemente imparano più lentamente.
Cmq anche io cammino, se non mi muovo non imparo nulla, e se son obbligata a stare seduta allora sbatto il piede :oops: |
Viry |
Originally posted by bat-erika
Beh, questo è il metodo universale credo.
Con questo metodo tutti imparano. Ma per alcuni è perfetto. Altri invece perderebbero molto meno tempo in altro modo. Non che con il "leggi e ripeti" non imparino, semplicemente imparano più lentamente.
Certo. Mi ricordo che c'era un periodo (alle medie) in cui per darci un "metodo di studio" ci obbligavano a fare gli schemini. Per me e' sempre stata una perdita di tempo fare gli schemini, perche' poi non li rileggo mai, e mi venivano i nervi che mi facessero perdere tempo cosi'. |
yeah |
Originally posted by KarmaKOMA
Sai dove sta il problema? che nel "metodo autodidattico" di apprendimento, spesso ci si appoggia a testi che hanno scritto o tradotto proprio tali professori ...
Io leggo e riscrivo le frasi / definizioni importanti. Poi cerco di saperle ripetere, quasi mai ad alta voce (non l'ho mai fatto e non mi piace farlo :D).
Faccio disegni quando devo imparare uno schema (es, la suddivisione in blocchi di un sistema). Per questo genere di cose rifarlo 1 o 2 volte basta.
Gli schemi non li ho mai fatti (e qui per schema intendo rappresentare graficamente passaggi logici o raggruppamenti concettuali del tipo: queste caratteristiche dipendono da quest'altra), ma per le materie che sto studiando ora mi accorgo che potrebbero essere utili.
In definitiva ognuno deve riuscire a capire quali fattori catalizzano l'apprendimento di un certo concetto. Oppure dipende anche dall'abitudine.
Ad esempio, io per studiare ho sempre fatto come sopra: lettura, "riassunto" dei concetti più importanti e ripetizione con eventuale riscrittura. Questo potrebbe dipendere dal fatto che non ho mai imparato / provato a sottolineare quando leggo libri e altro.
Il metodo "leggi e impari" non l'ho mai usato, quindi non saprei se sia più efficace. Naturalmente se provassi ad usarlo ora è chiaro che sarebbe meno efficace, il mio metodo principale lo uso da circa 15 anni ;)
Non mi ricordo chi, ha detto che si impara tanto più quanto ciò che si sta studiando è simile ai nostri costrutti mentali (correggetemi se il senso non è corretto), quindi sto cominciando a pensare che non c'è il metodo di studio, ma che, se si inizia un percorso al momento adatto, esistano diversi metodi per apprendere cose diverse.
Dopotutto penso che molto dipenda dal fatto che le nostre conoscenze vengono oggi tramandate attraverso il testo scritto, quindi forse i metodi di apprendimento dipendono anche da questo. |
Rocco.Li |
il mio metodo non e' molto diverso da quelli illustrati.
- Sfoglio il libro o le slide o il materiale da studiare, saltando un po' avanti e indietro per farmi un idea dell'impegno e della mole di lavoro.
- Leggo il libro e/o le slide, e sottolineo con evidenziatori aracione e giallo le parti piu' importanti. Un solo colore mi rende il libro "triste" e non mi permette di separare le cose importanti da quelle un po' meno importanti.
- se il libro possiede abbastanza spazio lateralmente al testo scritto, a matita o con tratto-pen, cerco di scrivere un elenco di punti salienti da ricordare. questo mi aiuta nel ripasso perche' aiuta il "colpo d'occhio" se tento di spiegare a qualcuno (anche me stesso) cosa ho letto/imparato.
- se non c'e' abbastanza spazio laterale al testo, scrivo le parti salienti corredate da un mini-riassunto di ciascuna parte su dei normali fogli A4.
- Ripasso e Memorizzo, leggendo piu' volte le parti importanti e/o i punti salienti.
-ultimo passo, libro/slide/riassunti alla mano, faccio kilometri passeggiando e ripetendo tutto per fissare definitivamente il tutto.
Negli ultimi tempi se non ho una persona a cui ripeterlo, faccio fatica a mettere in atto quest'ultimo punto. Mi sembra di essere un "deficiente". qualche anno fa' non era cosi, sara' l'eta' che avanza.
- ciliegina sulla torta, se ho un "compagno" di studio, sessione finale d domande e risposte. si gioca a chi ne sbaglia di piu' ! |
Rocco.Li |
ah dimenticavo,
Argomenti che mi interesano particolarmente, imparo e memorizzo, leggendo il testo una sola volta.
peccato che non mi interessa tutto ! :D |
kintaro |
Originally posted by yeah
Dato che sono pigro, qualche titolo? :D
1) Guida allo studio: l'INTELLIGENZA - come dare la forma migliore alla propria mente.
2) Guida allo studio: le TECNICHE - come sottolineare, prendere appunti, schematizzare e archiviare.
3) Guida allo studio: il METODO - quando, quanto, come, dove e perché studiare?
4) Guida allo studio: la MEMORIA - strategie per assimilare e ricordare ciò che si è studiato.
Tutti di Mario Polito. |
yeah |
Interessante. Grazie :) |
kintaro |
Comunque anch'io a seconda dell'argomento da studiare, adotto tecniche diverse...
Prima di tutto, seguo le lezioni e prendo appunti, poi li metto in bella e sottolineo i punti chiave:
- se l'argomento mi interessa, praticamente ho già finito di studiare
- se l'argomento è noioso, devo rileggermelo almeno 3 volte e poi fare dei riassunti; inoltre, se girano le domande, me le scrivo tutte e rispondo a quelle: a volte mi è capitato di studiarmi solo quelle, lasciando indietro almeno 2/3 dell'intero programma e per fortuna mi è andata bene.
- per gli esercizi, invece, scarico tutto lo scaricabile dai vecchi esami, o ne vado a cercare altri su altri libri o sul web, poi li rifaccio scervellandomi per capire i passaggi corretti (e non limitandomi a fare meccanicamente i passaggi). Per gli esercizi posso stare anche 3-4 ore su un passaggio, però alla fine quando capisco il ragionamento, li so fare bene. |
kintaro |
Originally posted by yeah
Interessante. Grazie :) comunque ho fatto dei riassunti sulle parti più interessanti: se vuoi te li puoi fotocopiare (in tal caso mandami un pm) |
kokorina |
e nel caso tu non possa seguire?
anche io se seguo ho un metodo di studio, ma purtroppo non posso mai seguire.
i libri (italiano ad esempio) come li affronti? |
yeah |
comunque ho fatto dei riassunti sulle parti più interessanti: se vuoi te li puoi fotocopiare (in tal caso mandami un pm)
Wow, grazie, ci farò un pensierino :) |
kintaro |
Originally posted by kokorina
e nel caso tu non possa seguire?
anche io se seguo ho un metodo di studio, ma purtroppo non posso mai seguire.
i libri (italiano ad esempio) come li affronti? Sarebbe una gran sfiga!!! Comunque, per Sistemi Operativi e Distribuiti, seguivo la lezione del mio turno e poi registravo le lezioni dell'altro turno... direi che quando non posso seguire lascio il registratore a qualcuno: comunque non ho mancato una lezione (forse sono andata via mezz'ora prima due volte) di Italiano.
Quando ho deciso di fare l'Università mi son detta che avrei frequentato sempre, quindi in questi tre anni non ho fatto altro che venire avanti e indietro da Milano tutti i giorni (avevo già lavorato per quasi 4 anni, quindi mi ero messa da parte i soldi per tutta la triennale e per un'eventuale specialistica).
Però, ora che mi ricordo, Istituzioni l'ho data senza seguire: preticamente ho fatto un'estate su 3 libri e dispense di Minimat e Mateassistita, 8 ore al giorno a fare esercizi... alla fine ho preso solo 21 per degli errori scemi! :(
Per le materie discorsive come Italiano, invece, a parte cercare eventuali domande sul dsy o compitini passati, guardo il syllabus o la pag del prof per capire se ci sono elencati degli argomenti più precisi, inoltre se c'è l'orale vado a seguirne alcuni, poi mi rassegno e faccio pian piano il libro, prima leggendo, poi rileggendo sottolineando, poi cercando le parole chiave e mettendole in schemi: inutile dire che ci impiego secoli a ripetere le cose... se proprio non ci capisco 'na cippa, guardo su Internet altre spiegazioni più chiare... |
Jep |
anche per me dipende da cosa c'è da studiare...
e, soprattutto, dal fatto che l'esame sia scritto o orale.
per un orale studio almeno il doppio.
comunque, se l'esame è abbastanza impegnativo, leggo tutto una prima volta, sottolineando le cose rilevanti. poi rileggo una seconda volta concentrandomi quasi esclusivamente sui punti evidenziati. poi ripeto. a voce alta se ho voglia e tempo, oppure in mente. se mi è tutto chiaro, a questo punto sono a posto. altrimenti vado a rivedermi i passaggi oscuri. |
kokorina |
Originally posted by kintaro
Sarebbe una gran sfiga!!! Comunque, per Sistemi Operativi e Distribuiti, seguivo la lezione del mio turno e poi registravo le lezioni dell'altro turno... direi che quando non posso seguire lascio il registratore a qualcuno: comunque non ho mancato una lezione (forse sono andata via mezz'ora prima due volte) di Italiano.
Quando ho deciso di fare l'Università mi son detta che avrei frequentato sempre, quindi in questi tre anni non ho fatto altro che venire avanti e indietro da Milano tutti i giorni (avevo già lavorato per quasi 4 anni, quindi mi ero messa da parte i soldi per tutta la triennale e per un'eventuale specialistica).
Però, ora che mi ricordo, Istituzioni l'ho data senza seguire: preticamente ho fatto un'estate su 3 libri e dispense di Minimat e Mateassistita, 8 ore al giorno a fare esercizi... alla fine ho preso solo 21 per degli errori scemi! :(
Per le materie discorsive come Italiano, invece, a parte cercare eventuali domande sul dsy o compitini passati, guardo il syllabus o la pag del prof per capire se ci sono elencati degli argomenti più precisi, inoltre se c'è l'orale vado a seguirne alcuni, poi mi rassegno e faccio pian piano il libro, prima leggendo, poi rileggendo sottolineando, poi cercando le parole chiave e mettendole in schemi: inutile dire che ci impiego secoli a ripetere le cose... se proprio non ci capisco 'na cippa, guardo su Internet altre spiegazioni più chiare...
più che sfiga, sarebbe lavorare :)
che magari sempre nella categoria sfiga lo si può mettere...però capita più spesso di quanto previsto dalla "sfiga"
quindi non ho rimedio :)
bene. |
kintaro |
Secondo me è più sfiga, perchè in aula saltano sempre fuori approfondimenti su argomenti dei quali il libro parla poco e male... cioè, alla fine, la frequenza dimezza il carico di ore di studio (questo per quanto mi riguarda) :)
Inoltre, a volte anche le registrazioni possono fregare, perchè se miraolosamente la voce si sente bene, magari poi il prof scrive per gran parte alla lavagna, quindi non ci si capisce nulla lo stesso! :sad: |
kokorina |
no ascolta, lavorare non è sfiga, è necessità. :) |
bat-erika |
Originally posted by kintaro
Secondo me è più sfiga, perchè in aula saltano sempre fuori approfondimenti su argomenti dei quali il libro parla poco e male... cioè, alla fine, la frequenza dimezza il carico di ore di studio (questo per quanto mi riguarda) :)
Inoltre, a volte anche le registrazioni possono fregare, perchè se miraolosamente la voce si sente bene, magari poi il prof scrive per gran parte alla lavagna, quindi non ci si capisce nulla lo stesso! :sad:
Kintaro scusa tesoro eh, ma non è sfiga non poter seguire, è FORTUNA il contrario.
Non è che uno si sveglia la mattina e dice ah che bello decido di lavorare e studiare, se lo fai è perchè non puoi permetterti di studiare e basta. |
kintaro |
Sì, ma, nel senso che è sfortuna rispetto a chi può solo studiare senza dover lavorare per mantenersi gli studi... è ovvio che se uno deve mantenere una famiglia e contemporaneamente vuole studiare, per forza di cose deve lavorare (quindi diventa necessità)... poi, c'è gente che vive in famiglia e può andare a lavorare solo in Estate per pagarsi l'anno accademico... poi c'è chi è mantenuto dai genitori in tutto... poi c'è chi come me vive in casa, fa qualche anno di lavoro anche schifoso (ma che comunque fa guadagnare bene) non si fa le vacanze, non va fuori la sera e poi si può permettere di fare 5 o 6 anni senza lavorare e pagarsi l'Università.
La fortuna o sfortuna io li guardo facendo il paragone con altre situazioni: io son più fortunata di kokorina, ma più sfortunata di chi si a mantenere completamente dai genitori. |
kokorina |
ok deciso che io sono sfigata (non ho ancora bene capito perchè) non c'è un metodo buono per farmi studiare che non sia seguire le lezioni? |
bat-erika |
Originally posted by kintaro
Sì, ma, nel senso che è sfortuna rispetto a chi può solo studiare senza dover lavorare per mantenersi gli studi... è ovvio che se uno deve mantenere una famiglia e contemporaneamente vuole studiare, per forza di cose deve lavorare (quindi diventa necessità)... poi, c'è gente che vive in famiglia e può andare a lavorare solo in Estate per pagarsi l'anno accademico... poi c'è chi è mantenuto dai genitori in tutto... poi c'è chi come me vive in casa, fa qualche anno di lavoro anche schifoso (ma che comunque fa guadagnare bene) non si fa le vacanze, non va fuori la sera e poi si può permettere di fare 5 o 6 anni senza lavorare e pagarsi l'Università.
La fortuna o sfortuna io li guardo facendo il paragone con altre situazioni: io son più fortunata di kokorina, ma più sfortunata di chi si a mantenere completamente dai genitori.
ci credi se ti dico che non ho capito un'ostia di quello che volevi dire... :pensa: |
kintaro |
Originally posted by kokorina
Ok deciso che io sono sfigata (non ho ancora bene capito perchè) non c'è un metodo buono per farmi studiare che non sia seguire le lezioni?
Ma hai capito, vero, che per sfigata intendo sfortunata nel senso buono? Sfortunata rispetto a quelli che invece possono frequentare, perchè non puoi prendere appunti, perchè non puoi sentire la spiegazione dei prof, perchè ti vengono molti più dubbi e non puoi chiedere subito un chiarimento ai prof, perchè alcuni prof fanno differenze tra frequentanti e non, perchè alcuni prof spiegano cose diverse da quello che c'è sul libro, ecc ... tutto qui...
Il metodo di studio c'è, basta trovare quello più adatto alla tua persona e al tuo cervello: il problema secondo me sta più nel fatto che ti perdi la metà dei concetti spiegati a lezione, quindi, la cosa migliore, sarebbe quella di trovare qualcuno che prende degli appunti fatti bene e che ti possa tenere aggiornata e dare ripetizioni (sperando di non doverla pagare!)... forse, alla fine il problema non è neanche quello di trovare persone brave che prendono appunti chiari e che han tempo per ripeterti le cose (anche se comunque sarebbe un ripasso per loro), ma più che altro il problema è che la gente che non vuole aiutare, se non a pagamento (devo dire che mi ci sto mettendo dentro pure io, cioè nel senso che passo appunti gratis solo a chi conosco).
Per la tua situazione non mi vengono in mente altre soluzioni, se non suggerirti i libri di cui ho parlato o di guardare su Internet per il metodo di studio... :alsono: |
kintaro |
Originally posted by bat-erika
ci credi se ti dico che non ho capito un'ostia di quello che volevi dire... :pensa: Cercavo di spiegare cosa significa per me il concetto di "sfortuna/sfiga" , concetto che evidentemente interpretiamo in modo diverso... |
bat-erika |
Originally posted by kintaro
Cercavo di spiegare cosa significa per me il concetto di "sfortuna/sfiga" , concetto che evidentemente interpretiamo in modo diverso...
diciamo che "spiegare" è una di quelle cose in cui sicuramente non eccelli :asd: |
kintaro |
Originally posted by bat-erika
diciamo che "spiegare" è una di quelle cose in cui sicuramente non eccelli :asd: ... infatti la mia filosofia è "Fatti, non parole!" :banana: |
bat-erika |
Originally posted by kintaro
... infatti la mia filosofia è "Fatti, non parole!" :banana:
mi astengo dal commentare :| |
Viry |
Originally posted by kokorina
ok deciso che io sono sfigata (non ho ancora bene capito perchè) non c'è un metodo buono per farmi studiare che non sia seguire le lezioni?
dipende dai corsi. Per esempio se ci sono le videolezioni e' un bel passo avanti.
Secondo me se riesci a recuperare gli appunti presi da qualcuno a lezione riesci a farti un'idea di dove puo' andare a parare il prof (perche' secondo me la fatica piu' grossa di dare un esame da non frequentante e' capire cosa vuole il professore)
Se no, adotti il metodo "leggo tutto e poi si vedra'" :D. Scherzi a parte, io di solito inizio prima leggendo l'eventuale libro di testo, dopo leggo le slide e poi ripeto capitolo per capitolo. Normalmente funziona. Se proprio non capisco qualcosa c'e' il ricevimento studenti, o S. Google... |
kintaro |
Visto che il De bell viene letto un po' da tutti e qui si parla di metodo di studio, posto qui una cosa già scritta da varie parti, ma che evidentemente pochi conoscono:
Per trovare le dispense per Istituzioni e Discreta: il link è http://ariel.ctu.unimi.it
Vai a cliccare fulla freccia azzura a lato di scienze matematiche fisiche e naturali che è nell'elenco a sinistra; clicca su Matematica Assistita 2004 o Minimat (utile per la basi di matematica); accedi come fai per la mailbox dell'Università; clicca in alto a destra su "contenuti" e poi in basso a sinistra sulla cartella che ti fa accedere alle lezioni in formato pdf.
Un consiglio: fatevi prima il Minimat, perchè le basi matematiche sono fondamentali: logaritmi, radicali, potenze, trigonometria, equazioni, disequazioni, insiemi, ecc sono necessarie per passare alcuni esami. In Mateassistita trovate invece lo studio di funzione, integrali e matrici, ma si dà per scontato che si sappiano già le basi... |
Kazza |
Originally posted by kintaro
Un consiglio: fatevi prima il Minimat, perchè le basi matematiche sono fondamentali: logaritmi, radicali, potenze, trigonometria, equazioni, disequazioni, insiemi, ecc sono necessarie per passare alcuni esami. In Mateassistita trovate invece lo studio di funzione, integrali e matrici, ma si dà per scontato che si sappiano già le basi...
Piccola e (nemmeno troppo) velata allusione a questo thread? :asd:
k |
kintaro |
In realtà quel thread non l'avevo mai letto fino ad ora :shock:
Allora forse è meglio mettere il link anche lì! :asd: |
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