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Kazza |
Sì. E' pur sempre una vita, quella che viene levata. Intendiamoci: meglio che muoia un mafioso piuttosto che una persona "normale", se proprio. Ma non mi fa mai piacere che una persona sia morta.
k |
Viry |
Alla fine sempre di un omicidio si tratta. Anche se succede "fra di loro". Inoltre la violenza e' sempre preoccupante, se non altro per il fatto che spesso rischiano di finirci in mezzo degli innocenti che si trovavano solo a passar di la (oppure, a volte il "loro" ha compreso anche i figli piccoli di alcuni mafiosi, che erano bimbi) |
Cello81 |
Se sono triste? Sì, xchè cmq queste cose avvengono molto spesso e si tratta sempre della vita di una persona. Che poi questa persona abbia commesso dei reati mafiosi è un altro paio di maniche: ucciderlo non mi sembra un metodo corretto x fargli espiare le sue colpe nei confronti della società. |
korn |
Originally posted by ripe
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo...2/montani.shtml
Siete tristi quando si ammazzano tra di loro?
Dipende. Quando crepano famigliari e parenti estranei all'attività malavitosa sì, sono vittime innocenti.
Se sono partecipanti all'attività proprio no, se la sono cercata. E' una sorta di autopulizia. |
ripe |
Originally posted by Cello81
Se sono triste? Sì, xchè cmq queste cose avvengono molto spesso e si tratta sempre della vita di una persona. Che poi questa persona abbia commesso dei reati mafiosi è un altro paio di maniche: ucciderlo non mi sembra un metodo corretto x fargli espiare le sue colpe nei confronti della società.
La mia non era una domanda provocatoria... :D
Intendevo dire: sapendo che quel tal tizio implicato in storie di mafia, finito in galera più e più volte, che avrebbe potuto fare del male (in senso ampio) ancora, è stato ucciso... non vi sentite come liberati da un peso?
Forse perché vivo in un posto dove nei primi anni '90 la criminalità organizzata si è fatta molto sentire, e quando un "boss del quartiere" moriva (anche se per cause extra-lavorative diciamo) tra le gente comune si poteva palpare comunque un forte senso di liberazione... |
Cello81 |
Originally posted by ripe
Intendevo dire: sapendo che quel tal tizio implicato in storie di mafia, finito in galera più e più volte, che avrebbe potuto fare del male (in senso ampio) ancora, è stato ucciso... non vi sentite come liberati da un peso?
Allora sono d'accordo con te. :approved:
Originally posted by ripe
Forse perché vivo in un posto dove nei primi anni '90 la criminalità organizzata si è fatta molto sentire, e quando un "boss del quartiere" moriva (anche se per cause extra-lavorative diciamo) tra le gente comune si poteva palpare comunque un forte senso di liberazione...
Ho capito cosa intendi dire... In questo senso sicuramente quelli che vivevano una situazione di oppressione da parte di certi personaggi che poi, x un motivo o x l'altro, vengono a mancare, non possono che sentirsi sollevati! |
MamboJambo#24 |
Originally posted by Cello81
Ho capito cosa intendi dire... In questo senso sicuramente quelli che vivevano una situazione di oppressione da parte di certi personaggi che poi, x un motivo o x l'altro, vengono a mancare, non possono che sentirsi sollevati!
Anche se è brutto da dire, è la "legge della giungla" ... nel senso... se ho un predatore in meno o comunque un avversario in meno non posso che essere sollevato...
E' un po' brutale come paragone, ma secondo me giustifica chi si sente sollevato dalla morte di un boss o di un mafioso...
Io personalmente, senza ipocrisia, sono indifferente a queste cose (a meno di vittime innocenti, ovvio...) |
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