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Agevolazioni a coloro che frequentano le lezioni: ma perche?
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Simeon
Questo discorso probabilmente sara' gia' stato affrontato.

Vorrei comprendere il significato delle agevolazioni per quelli che frequentano le lezioni, come ad esempio i famosi
2 o 3 compitini che si tengono in sostituzione dell'esame vero e proprio.

PERCHE' "obbligare" lo studente a seguire per avere la vita piu' facile?

In 3 anni di universita' mi son capitati diversi corsi che ho frequentato unicamente per poter dare i compitini, passando
noiosissime ore in attesa del termine della lezione ( non sono molto portato a seguire per oltre venti minuti :asd: ). Di questi
corsi ho avuto a disposizione videolezioni, appunti e materiale didattico di ogni genere che ho utilizzato per prepararmi in modo
autonomo.

Ora: che "meritocrazia" ci sarebbe in tutto cio? Perche io dovrei essere agevolato rispetto ad uno studente non frequentante (magari
lavoratore)?
Cosa ci sarebbe di meritocratico nel stare due ore e mezza a dormire/giocare a tetris/parlare d'altro (rischiando pure di disturbare).

Non voglio dire che tutti i corsi siano inutili per carita', ma per me ascoltare un insegnante che sta li a leggere dei lucidi
(scaricabili comodamente da casa) rappresenta solo una grossa perdita di tempo. Le uniche cose a cui mi sono sempre
interessato sono state le esercitazioni e le lezioni di laboratorio.

Concedere la liberta' a delle persone adulte di scegliere se frequentare o meno e' cosa da troppo? Tanto ci sara' sempre chi
scegliera' di stare a lezione a prescindere, non credo si ritroverebbero con aule deserte.

Fortuna che non tutti gli insegnanti applichino questo criterio, da questo punto di vista ho trovato ottimo il supporto offerto da
Torelli (di cui ho seguito comunque la maggior parte delle lezioni) per i non frequentanti.

Vorrei capire dove toppo con questo ragionamento o se effettivamente e' un sistema del cavolo :)

ripe
Concordo in parte con quello che dici...

Penso che molti prof lo facciano per mantenere alta l'attenzione nei confronti di un corso... se tutti studiassero da casa con le videolezioni e nessuno si presentasse in aula penso farebbero prima a chiudere la baracca...

E qui si arriva al discorso della qualità dei corsi: io non seguo - oltre per il fatto che Comelico è lontana da dove vivo - perché come dici tu sentire una persona che legge delle slide è noioso e inutile.

Non lo so, penso che sia un equilibrio tra queste due tendenze... ma adesso è tardi e francamente potrei aver detto una selva di stronzate.

:asd:

DarkSchneider
Il problema delle agevolazioni e più complicato a mio avviso, e pur essendone anch'io per certi versi una vittima, lavorando e non frequentando, ho trovato alcune giustificazioni a riguardo:

un esame viene valutato in crediti formativi, ogni credito corrisponde a tot. tempo di studio personale o lezione frontale per la materia in questione.


ora se io frequento, di fatto effettuo tot. ore di lezione frontale, mettiamo 10, e mettiamo che per completare l'esame, me ne servano altre 10 ( di studio autonomo o laboratorio, ecc. ): in totale 20

il frequentante che ha già maturato 10 ore di lezione frontale, di fatto deve recuperarne 10

se io non frequento invece, non avendo fatto quella parte di lezione frontale, di fatto devo fare 20 ore per ottenere lo stesso numero di crediti ( 20 ore di studio autonomo ), di conseguenza ecco perchè molte volte il non frequentante si trova di fronte a programmi d'esame più voluminosi e difficoltosi: all'apparenza può sembrare paradossale,
ma se non assisto alle lezioni, pur essendo già svantaggiato da tal cosa, sono in realtà costretto a recuperare quella didattica non svolta, e ciò molte volte ricade sullo studio autonomo o sulla maggior difficoltà dei programmi d'esame.

certo tutto ciò può sembrar paradossale, ma mi sembra possa essere ragionevole in fondo

DeepBlue
Originally posted by DarkSchneider
all'apparenza può sembrare paradossale,

E' paradossale e basta, perché appunto molti professori si limitano a leggere le slide. Poi se uno va a lezione ma dorme o gioca a "Toca" (visto con i miei occhi), che differenza c'è fra me che lavoro e non posso seguire e quello che si fa i fatti suoi a lezione?

Fra l'altro, la cosa che maggiormente mi da fastidio, è che chi non può seguire paga le tasse come gli altri, anche se non può usufruire allo stesso modo delle risorse dell'università.

Poi se proprio vogliamo parlare di crediti acquisiti con le lezioni frontali, vi ricordo che ci sono le videolezioni, per cui, anche volendo appoggiare il tuo discorso (e non lo voglio fare :D), almeno per le lezioni di cui sono disponibili le registrazioni, dovrebbe essere acconsentito l'accesso ai compitini.

korn
Tanti bei discorsi, ma per loro è più facile colpevolizzare gente a caso, la cui colpa gravissima è, spesso, lavorare per mantenersi o pagarsi gli studi. Che sprechi di ossigeno.

*°§_-???
Dal mio punto di vista si stanno affrontando due discorsi contemporaneamente:
cioè vorrei dire che se certi professori non sanno tenere lezione (e leggono semplicemente le slide) la colpa non può essere imputata a chi segue, se effettivamente la lezione frontale è una presa in giro!!

D'altra parte chi frequenta le lezioni per dormire o giocare a tetris, sarebbe meglio che non entrasse in classe, dato che si ritrova nella spiacevole situazione di chi disturba e viene richiamato più volte;
aggiungo inoltre che cmq ci sono anche persone che cercano di seguire le lezioni e pur non avendo problemi di lavoro il principio su cui si basano le agevolazioni è appunto quello sopra riportato (un esame prevede un tot di ore di studio, ripartite in lezioni, studio personale e a volte laboratorio) il presupposto dovrebbe essere quello che chi segue è come se in quelle ore studiasse e quindi si ritrova una preparazione che chi non frequenta acquista tramite lo studio personale.

La questione dei compitini andrebbe effettivamente rivista dato che sembra essere una facilitazione più per i prof che una cosa logicamente sensata, dato che reputo assurdo impedire a chi non può frequentare di sostenere un'appello tramite parziali.

Detto questo, preferirei che non sparaste a raffica su chi frequenta dato che non credo questo sia un motivo valido per condannare qualcuno.
Grazie per aver avuto la pazienza di leggere questo prolisso intervento. :-D

Simeon
Originally posted by ripe
Concordo in parte con quello che dici...

Penso che molti prof lo facciano per mantenere alta l'attenzione nei confronti di un corso... se tutti studiassero da casa con le videolezioni e nessuno si presentasse in aula penso farebbero prima a chiudere la baracca...


Quindi tu dici che sono i professori stessi a ritener cosi' inutili le loro lezioni?

Mica stupidi :asd:

Imponendo di frequentare per potere fare i compitini (ghiottissima opportunita') si assicurano pubblico al loro corso senza fare particolari sforzi.

E io dovro' continuare a scaldare la sedia in aula facendomi due ore di viaggio da casa all'uni per questo. Bello.

Originally posted by DarkSchneider
un esame viene valutato in crediti formativi, ogni credito corrisponde a tot. tempo di studio personale o lezione frontale per la materia in questione.


ora se io frequento, di fatto effettuo tot. ore di lezione frontale, mettiamo 10, e mettiamo che per completare l'esame, me ne servano altre 10 ( di studio autonomo o laboratorio, ecc. ): in totale 20

il frequentante che ha già maturato 10 ore di lezione frontale, di fatto deve recuperarne 10

se io non frequento invece, non avendo fatto quella parte di lezione frontale, di fatto devo fare 20 ore per ottenere lo stesso numero di crediti ( 20 ore di studio autonomo ), di conseguenza ecco perchè molte volte il non frequentante si trova di fronte a programmi d'esame più voluminosi e difficoltosi: all'apparenza può sembrare paradossale,



Ma E' paradossale.
Acquisisco 20 crediti: 10 di lezione e 10 di studio autonomo oppure 20 di studio autonomo, cosa cambia? Nulla. Modi diversi di prepararsi in base alla disponibilita' di tempo o altre ragioni.

E come qualcuno diceva, uno studente che non ha tempo e magari lavora deve ritrovarsi SVANTAGGIATO rispetto a quello che a lezione dorme? Magari uno che torna dal lavoro e si mette a studiare di sera? Semplicemente assurdo.

Ci son certi professori che ad inizio corso se ne esordiscono con "sappiamo che questo e' un turno frequentato per la maggior parte da studenti lavoratori..." e poi "...per poter fare i compitini DOVETE provare di frequentare il corso, altrimenti...". Cioe sembra una presa in giro, boh.

Originally posted by *°§_-???
D'altra parte chi frequenta le lezioni per dormire o giocare a tetris, sarebbe meglio che non entrasse in classe, dato che si ritrova nella spiacevole situazione di chi disturba e viene richiamato più volte;


Esattamente. Personalmente non sono uno che disturba mentre mi faccio gli affari miei ma m'e' capitato di vedere gente parlare ad alta voce per gran parte della lezione. Non sarebbe meglio non imporre obblighi e tenersi a lezione solo chi e' effettivamente interessato?

MamboJambo#24
Secondo me il problema alla base è che il fatto di non frequentare le lezioni è visto in malo modo,non ho idea del perchè ma cosi è per molti corsi!
Mi è capitato di seguire corsi che per i frequentanti (lezioni fatte nell'auletta con i pc e internet disponibile, quindi immaginate che attenzione...) l'esame era qualche esercizio pratico e lo studio di qualche decina di slide mentre per i non-freq. due libri e orale! non è giusto affatto...
e poi quando vai da un professore e gli dici che sei "non frequentante" ti senti in dovere di giustificarti che lavori o che vivi lontano dall'univ e dall'altra parte sei trattato come fossi un menefreghista... bho!

Per carità non generalizzo (molti prof sono disponibili), pero l'aria che a volte si respira è questa...

DarkSchneider

Ma E' paradossale.
Acquisisco 20 crediti: 10 di lezione e 10 di studio autonomo oppure 20 di studio autonomo, cosa cambia? Nulla. Modi diversi di prepararsi in base alla disponibilita' di tempo o altre ragioni.


quello che cambia, e che intendevo dire, è che un docente al momento dell'esame può dare buoni ad un frequentante quei crediti di lezione frontale, a fronte di firme o quant'altro, e quindi valutare l'esame finale solo per la parte residua di crediti, mentre per un non frequentante, la valutazione deve avvenire sul numero di crediti totale, e quindi l'esame finale è parimenti più oneroso: in altre parole l'esame finale per un non frequentante deve pesare di più perchè è l'unica occasione di valutazione che ha il docente nei confronti dello studente.

non dico che mi piaccia la cosa, perchè è come tirarmi la zappa sui piedi, mi sono limitato a spiegare quello che credo sia il principio adottato da molti.

rogergiu
Chi sarà la persona più preparata? quella che studia il giorno prima del compitino le slide o il povero non frequentante che è costretto a leggersi libri interi per passare l'esame?
Chi non frequenta è colui che ha acquisito qualla autonomia e quella maturità tale da ritenere che subire passivamente le lezioni non serve proprio a nulla oppure colui che dell'università non frega proprio un tubo ed è iscritto tanto per fare numero.
Ovviamente si pensa sempre alla seconda categoria.
Inoltre, chi è abituato a lavorare o comunque ad avere ritmi elevati durante la giornata, considera la cadenza delle lezioni in aula, tutte quelle attese prima della lezione e tutte le varie pause, una vera perdita di tempo.
Sono daccordo sul fatto che essere in aula è veramente utile sono per le esercitazioni.

korn
Originally posted by rogergiu
Inoltre, chi è abituato a lavorare o comunque ad avere ritmi elevati durante la giornata, considera la cadenza delle lezioni in aula, tutte quelle attese prima della lezione e tutte le varie pause, una vera perdita di tempo.


Più che altro considero una perdita di tempo stare 2 ore in aula per fare 10 pagine scarse di libro. Faccio prima a studiarle da solo.

DeepBlue
Originally posted by DarkSchneider
quello che cambia, e che intendevo dire, è che un docente al momento dell'esame può dare buoni ad un frequentante quei crediti di lezione frontale, a fronte di firme o quant'altro, e quindi valutare

Sì, ho capito quale dovrebbe essere il ragionamento di un docente, ma ti rendi conto vero che questo equivale a dire "se tu vieni a lezione a scaldare la sedia e l'aria, io ti do n crediti"?

Continuo a restare dell'opinione che è un sistema discriminante.

Alf
Poi c'e' pure da tenere conto che le firme sono prese random
Questo vuol dire che se per caso sono sfigato e 2 giorni non posso andare perche' impossibilitato e quei due giorni prendono le firme, anche se ho frequentato gran parte del corso non potro' fare il compitino...
A questo punto le prendi sempre e poi vedi chi ha frequentato con una certa percentuale...

ripe
Originally posted by DeepBlue
Sì, ho capito quale dovrebbe essere il ragionamento di un docente, ma ti rendi conto vero che questo equivale a dire "se tu vieni a lezione a scaldare la sedia e l'aria, io ti do n crediti"?

Continuo a restare dell'opinione che è un sistema discriminante.


Secondo me non sarebbe discriminante se le lezioni prevedessero degli esercizi pratici confrontandosi anche con gli studenti.
In quel caso, essendo una parte che il non frequentante deve ancora dimostrare di aver fatto, il frequentante può anche avere una piccola agevolazione.

Ma il problema è proprio per come sono organizzati i nostri corsi!! :roll:

DarkSchneider
Originally posted by DeepBlue
Sì, ho capito quale dovrebbe essere il ragionamento di un docente, ma ti rendi conto vero che questo equivale a dire "se tu vieni a lezione a scaldare la sedia e l'aria, io ti do n crediti"?

Continuo a restare dell'opinione che è un sistema discriminante.


sì, in effetti io mi limitavo a giustificare la valenza del principio teorico, che poi all'atto pratico diventi una farsa sono d'accordo anch'io

Serpico
una cosa che non ho mai capito anche quando ero in uni è questa cosa dei compitini e di favorire chi frequenta. soprattutto ad informatica dove una gran parte di studenti lavora anche prima della laurea, lo trovo pazzesco. se frequento o meno al prof non dovrebbe interessare, pago le tasse come chi non frequenta e dovrei avere il diritto come chi non frequenta di fare i compitini...
anzi, i prof dovrebbero mettere online il materiale delle lezioni proprio per favorire anche chi, magari per pagarsi l'uni, deve lavorare mentre studia e purtroppo non può seguire.
altrimenti come si dice... chi lavora è "cornuto e mazziato"....
mah

GiKappa
dovrebbero far fare i compitini agli studenti che lavorano, visto che fanno più fatica a seguire le lezioni!

e comunque il metodo di far iscrivere ai compitini certe volte è assurdo: la raccolta delle firme in lezioni a caso!
a me è capitato giovedi scorso di non essere riuscito ad andare a lezioni di basi di dati la mattina perchè non stavo bene (l'unica lezione che ho saltato) e sono state raccolte le firme! io ho saltato una firma quando invece c'è chi viene a lezione, come avete detto voi, unicamente per cazzeggiare, disturbare o parlare di cose inutili e magari riesce ad iscriversi lo stesso!
il problema è che c'è chi se ne frega del costo delle tasse universitarie perchè c'è il papi che paga!

beh.. l'ultima parte è uno sfogo personale contro chi frequenta è disturba, quindi non centra molto! :asd:

xtreme82
Non è giusto di principio,perchè i professori non possono sapere che problemi può avere una persona e quali siano le causa per cui uno studente non possa seguire le lezioni,quindi se fossi nei professori universitari rivedrei un po questa cosa....

GiKappa
e poi, in teoria, sarebbe più comodo anche loro avere più gente che passa l'esame con i compitini, così ne hanno meno agli appelli!

xtreme82
Originally posted by GiKappa
e poi, in teoria, sarebbe più comodo anche loro avere più gente che passa l'esame con i compitini, così ne hanno meno agli appelli!


anche perchè dicono sempre che per loro preparare esami è sempre un impiccio,quindi non si capisce bene sta cosa....

GiKappa
valli a capire, certi professori!

xtreme82
Originally posted by GiKappa
valli a capire, certi professori!



diciamo che se ne sbattono dei problemi che può avere una persona.....

Gilbert
Originally posted by GiKappa
e poi, in teoria, sarebbe più comodo anche loro avere più gente che passa l'esame con i compitini, così ne hanno meno agli appelli!


Diciamo che lo scopo degli esami non è proprio quello di sfoltire il numero di persone che devono passarli...

ENIGMA84
se non sbaglio Pighizzini aveva inviato a tutti i professori una lettera in merito, se ritrovo il link lo posto, esiste anche una sezione nel wiki dove vengono indicati i professori che fanno queste fantastiche distinzioni.

cmq sinceramente penso che non dovrebbero esserci nè agevolazioni nè discriminazioni. un professore dovrebbe scegliere una modalità unica poi se frequenti, se non frequenti, se lavori, se abiti lontano, se sei a casa perchè indisposto... sono ca**i tuoi.

Rocco.Li
e' una lotta senza speranze.....

sono 3 anni e questo e' l'inizio del 4 che subisco queste discriminazioni, e quando hai + di 30 anni e i docenti sono quasi tuoi coetanei, non e' una cosa molto bella...

Soprattutto quando ti trattano con sufficienza , senza sapere nemmeno chi sei...
(...e magari, a volte senza il magari nei sai piu' di loro !!!)

il problema e che se lavori, non hai nemmeno il tempo (e la voglia) di litigare per far valere le tue ragioni e i tuoi diritti !

korn
Originally posted by Rocco.Li
il problema e che se lavori, non hai nemmeno il tempo (e la voglia) di litigare per far valere le tue ragioni e i tuoi diritti !


Dipende, io il tempo di litigare lo trovo e di voglia sicuramente ne ho tanta, infatti ne ho già mandati a stendere un paio per diversi motivi :asd:

DeepBlue
:idea:

per eliminare la discriminazione dei lavoratori, non si potrebbe mettere in piedi una specie di certificazione? Mi spiego meglio.
Per i corsi dove è prevista la raccolta firme pro compitini, gli studenti lavoratori che possono certificare il loro status di impiegati, vengono automaticamente iscritti d'ufficio.

In questo modo compitini e raccolte firme sarebbero almeno meno discriminatori.

Alf
Originally posted by DeepBlue
:idea:

per eliminare la discriminazione dei lavoratori, non si potrebbe mettere in piedi una specie di certificazione? Mi spiego meglio.
Per i corsi dove è prevista la raccolta firme pro compitini, gli studenti lavoratori che possono certificare il loro status di impiegati, vengono automaticamente iscritti d'ufficio.

In questo modo compitini e raccolte firme sarebbero almeno meno discriminatori.


No.
Se uno invece non puo' per mille altri motivi ?

Di per se dare vantaggi a chi segue e' sbagliato: il solo fatto di seguire e poter chiedere quando non e' chiaro qualcosa e' di per se un vantaggio rispetto a chi deve studiare per i fatti suoi. Perche' mai ne servono altri ?

DeepBlue
Originally posted by Alf
Di per se dare vantaggi a chi segue e' sbagliato: il solo fatto di seguire e poter chiedere quando non e' chiaro qualcosa e' di per se un vantaggio rispetto a chi deve studiare per i fatti suoi. Perche' mai ne servono altri ?

Chiaro, questo è validissimo nel caso in cui non ci siano professori che si ostinino a raccogliere le firme. Purtroppo, nonostante i "suggerimenti" di Pighizzini, c'è chi continua a farlo (vedi reti e basi), per cui cercavo almeno una scappatoia per chi proprio non potrebbe seguire nemmeno una lezione (tiro acqua al mio mulino, ovviamente :D)

Alf
Originally posted by DeepBlue
Chiaro, questo è validissimo nel caso in cui non ci siano professori che si ostinino a raccogliere le firme. Purtroppo, nonostante i "suggerimenti" di Pighizzini, c'è chi continua a farlo (vedi reti e basi), per cui cercavo almeno una scappatoia per chi proprio non potrebbe seguire nemmeno una lezione (tiro acqua al mio mulino, ovviamente :D)

Chiaro ... ma sei tu a discriminare in questo caso ;)

Secondo me l'unica cosa non discriminante sarebbe fare sì i compitini in itere ma permettere a chiunque di farli.

L'unico vantaggio pero' dovrebbe essere il fatto che il programma e' diviso in 2 o piu' pezzi.
La difficolta' dovrebbe essere la stessa.

E' un dato di fatto che i frequentanti sono gia' avvantaggiati perche' sono arrivati a studiare la parte di programma del compitino, non servono altri "aiuti".

DeepBlue
Ok, facciamo un passo indietro allora.

In uno dei verbali del CCD, leggo che Pighizzini affermava:

Il Presidente chiarisce che le valutazioni in corso d’anno
sono anche uno strumento con cui i docenti valutano la qualità della didattica, con ricadute sulla
prosecuzione del corso, e i risultati sarebbero pertanto poco significativi se includessero studenti che non
seguono la didattica in aula.


Proposta 2: se i compitini vengono usati come strumento per la misura della didattica, allora perché non inserire nelle intestazioni dei temi d'esame una "radio list", dove lo studente segnala la sua posizione nei confronti del corso (frequentante/non frequentante) e aprire così a tutti l'accesso ai compitini?

Questo dovrebbe essere più ragionevole, no?

xtreme82
Originally posted by DeepBlue
Ok, facciamo un passo indietro allora.

In uno dei verbali del CCD, leggo che Pighizzini affermava:



Proposta 2: se i compitini vengono usati come strumento per la misura della didattica, allora perché non inserire nelle intestazioni dei temi d'esame una "radio list", dove lo studente segnala la sua posizione nei confronti del corso (frequentante/non frequentante) e aprire così a tutti l'accesso ai compitini?

Questo dovrebbe essere più ragionevole, no?


direi proprio di si.....

GiKappa
sembra una buona idea

rogergiu
Originally posted by Rocco.Li
e' una lotta senza speranze.....

Soprattutto quando ti trattano con sufficienza , senza sapere nemmeno chi sei...
(...e magari, a volte senza il magari nei sai piu' di loro !!!)

il problema e che se lavori, non hai nemmeno il tempo (e la voglia) di litigare per far valere le tue ragioni e i tuoi diritti !


Devi capire che i professori dall'alto della loro cattedra si sentono arrivati e superiori ma la verità è che in molti ambiti dell'informatica l'esperienza professionale fornisce basi nettamente superiori rispetto allo studio accademico......
Un professionista è in grado di proporre soluzioni autonome ed originali, magari di trovarsi ad implementare un algoritmo che non sa che si chiama in un certo modo o che è stato scoperto da un certo ricercatore, ma che lui stesso da solo è riuscito a dedurre attraverso il ragionamento....... Quanti sono i problemi che si affrontano, a cui si trova soluzione senza sapere la soluzione preconfezionata figlia di qualche libro di testo?
Ed è proprio questo il problema principale degli accademici puri: assere vincolati da rigidi schemi mentali figli del proprio percorso di studi e non avere più quella libertà cognitiva di inventiva, di scoperta, di autonomia nel costruire una soluzione, che c'e in una persona che ha meno nozioni ma maggiore libertà cognitiva, perchè libera da questo peso di nozioni statiche e cristallizzate.
Spero di avere reso almeno l'idea di cio' che volevo esprimere.

GiKappa
se devo essere sincero, io dopo due anni di università, non sento di avere imparato abbastanza per entrare nel mondo del lavoro, pur avendo sempre frequentato.

ho iniziato l'università sapendo poco o nulla di informatica, e sono convinto che solo trovandomi di fronte a problemi reali (e non a pura teoria come si fa adesso all'università) potrò acquisire esperienza!

Kazza
Quoto gikappa in pieno: le stesse aziende, se devon scegliere uno tra l'individuo a (laurea triennale e 2 anni di lavoro) e l'individuo b (quinquennale) di solito non ci pensan nemmeno. E che si impari di più in un corso interno di un mesetto (chiaro, sarà solo su una cosa) che nell'arco dell'uni...non ci piove.

Per quel che riguarda frequentanti/non frequentanti..non l'ho mai capita. Se io non posso/voglio frequentare, perchè devo studiare/ fare di più di uno che frequenta??? Non son già svantaggiato, visto che non sento le spiegazioni?? Mah..
k

rogergiu
Originally posted by Kazza

E che si impari di più in un corso interno di un mesetto


Questo però dovrebbe far molto riflettere.
L'informatica si impara attraverso l'esperienza in progetti reali.
Questo significa che le modalità di esame dei corsi dovrebberò tutte essere incentrate sui progetti, ma non progetti monidisciplinari ma che coinvolgano tutto il sapere informatico compatibilmente al semestre di riferimento.

rogergiu
Svolgere un tema d'esame scritto in 2-3 ore (non dico che sia semplice ovviamente) implica che spesso i problemi che è necessario risolvere sono già stati visti e analizzati precedentemente.
Dunque, si studia la soluzione è si passa l'esame.
In problemi reali questa soluzione tu la devi trovare da solo e spesso ci vogliono giorni di ragionamento, e tanti tentativi sbagliati, prima di raggiungere la risoluzione.......
Nella maggior parte dei casi per superare un tema d'esame è sufficiente un bel po di studio mnemonico e un pochino di ragionamento ma nei problemi reali le cose stanno veramente diversamente e ti accorgi che la teoria è solo una mappa, per saperti orientare nella complessità.

GiKappa
è vero: con prove d'esame orientate più alla pratica, che non alla teoria anche chi non frequenta risulterebbe meno svantaggiato!

ma è una voce o è vero che in teoria gli esami dovrebbero essere solo orali e non scritti?

DeepBlue
Originally posted by GiKappa
è vero: con prove d'esame orientate più alla pratica, che non alla teoria anche chi non frequenta risulterebbe meno svantaggiato!

Non è vero. Se uno ha trovato lavoro solo allo spizzico, come può essere meno svantaggiato in un esame di basi, di algoritmi, di... ?

DeepBlue
Ho letto i verbali del CCD pubblicati da Juventina poco fa.

Vi invito a leggere questo: http://www.dsy.it/forum/attachment.php?s=&postid=404042

Per un Apolloni che sembra essere più o meno d'accordo con le idee epsresse in questo thread, c'è un Bettini che chiede addirittura la riduzione del numero di appelli, per non parlare di Perlasca, che chiede di istituire una regola che preveda il salto d'appello per i voti non sufficienti (con l'approvazione della Castano, che già applica la cosa).

Sembra però che a nessuno interessino i motivi che spingono gli studenti a non frequentare...

Mah...

DarkSchneider
me li sono letti anch'io e sembra anche a me che si vada controcorrente...

non capisco perchè il corso sia presentato nel manifesto degli studi come corso a frequenza non obbligatoria ( c'è scritto fortemente consigliata )
e a dispetto di ciò vi sono docenti che insistono nel porre veti, che in un corso in cui non è obbligatoria la frequenza, non hanno motivo di esistere

esistono le videolezioni e il 3° turno per i lavoratori, cose altamente positive e ragguardevoli, e perciò sono stupito della controtendenza seguita da alcuni professori, che ancora non ho sperimentato di persona, ma di cui sento parlare in questo thread

ho l'impressione che manchi un po' di coordinamento nell'assumere una direttrice comune :?:?

GiKappa
Originally posted by DeepBlue
Perlasca, che chiede di istituire una regola che preveda il salto d'appello per i voti non sufficienti (con l'approvazione della Castano, che già applica la cosa)


questa è una delle stronzate più grandi che potevano fare: io pago le tasse e se voglio andare ad un appello solo per vedere più o meno cosa mi aspetta, ho il diritto di farlo!

i soldi che ci metto coprono tutti i possibili appelli di ogni corso..

syx
Originally posted by GiKappa
i soldi che ci metto coprono tutti i possibili appelli di ogni corso..

Giusto!
Non hanno eliminato anche un po' di complementari tempo fa? Ancora si lamentano?

Lunik
Originally posted by syx
Giusto!
Non hanno eliminato anche un po' di complementari tempo fa? Ancora si lamentano?

quali complementari? :pensa:

korn
Originally posted by DeepBlue
Sembra però che a nessuno interessino i motivi che spingono gli studenti a non frequentare...


A volte la verità brucia ;)

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