 | |
Il progetto dsy.it è l'unofficial support site dei corsi di laurea del Dipartimento di Scienze dell'Informazione e del Dipartimento di Informatica e Comunicazione della Statale di Milano. E' un servizio degli studenti per gli studenti, curato in modo no-profit da un gruppo di essi. I nostri servizi comprendono aree di discussione per ogni Corso di Laurea, un'area download per lo scambio file, una raccolta di link e un motore di ricerca, il supporto agli studenti lavoratori, il forum hosting per Professori e studenti, i blog, e molto altro...
In questa sezione è indicizzato in textonly il contenuto del nostro forum |
basta con l'esser dipendente, tento la carta in proprio...ma come? Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
maynard80 |
Mi sono rotto di lavorare come dipendente, tanto c'è sempre gente incapace che guadagna il doppio di te e ti comanda a bakketta e questo solo perchè.....lasciamo stare.
ho provato a lavorare in posti piccoli, miniditte, e colossi (per intenderci yah@@.it e Kelk@@.com) a fare lo stagista in eterno o il junuor programmer (quando le mie vere mansioni erano DB Analizer, e a volte Accounter e addirittura il mese scorso amministratore della rete windows...........)
vedere tanti "cagnolini scodinzolare " dietro al capo con la lingua attaccata al culo..... vedere ragazzi di 30anni che programmano 8 ore al giorno, senza più capelli... per cosa? per lo stipendio da salumiere dell'Esselunga? (grande mansione, seriamente)
preferisco la mia precarietà crearmela da me.
avendo la possibilità di avere buoni fornitori HW e di materiale da Ufficio, e contando che come assistenza e consulenza gli investimenti mi sembrano irrisori (rispetto ad altre attività) pensavo di iniziare l'attività come libero professionista/consulente assieme al mio socio di sempre.
Le solite cose, piccoli siti web, reti, consulenze su piccoli soft. di contabilità, forniture di materiale d'ufficio.
Non punto a fare tanti soldi perchè è impossibile, ma a vivere non come una macchina e a stressarmi in maniera differente e più stimolante.
non so da dove iniziare a livello legale, partita iva e poi? |
ste.virus |
ottima scelta! :approved:
da solo o con qualche socio? comincia con lo sceglierti un commercialista che ti consiglerà sul tipo di attività da aprire, io mi sono messo con 2 soci, ho aperto una snc di "attività connesse con l'informatica" credo sia la stessa cosa che vuoi fare tu più o meno... fai anche assemblaggio di pc e riparazioni? in quel caso diventi di fatto un grossista :) una volta deciso il tipo di attività il commercialista ti fissa l'appuntamento dal notaio (mazzata da 1300 euro circa :look: ), la partita iva ti costa un paio di centozzi di euro da pagare alla camera di cpommercio, (ah ci sono grosse agevolazioni se almeno il 60% dei dipendenti dell'attività sono donne :asd: vedi te) |
kintaro |
Ma chiedi anche in giro qualche consiglio sul commercialista, perchè ce ne son certi che, sono sì bravi, ma non ti consigliano niente per risparmiare, ecc (senza violare niente, ovviamente!) |
maynard80 |
Originally posted by ste.virus
ottima scelta! :approved:
da solo o con qualche socio? comincia con lo sceglierti un commercialista che ti consiglerà sul tipo di attività da aprire, io mi sono messo con 2 soci, ho aperto una snc di "attività connesse con l'informatica" credo sia la stessa cosa che vuoi fare tu più o meno... fai anche assemblaggio di pc e riparazioni? in quel caso diventi di fatto un grossista :) una volta deciso il tipo di attività il commercialista ti fissa l'appuntamento dal notaio (mazzata da 1300 euro circa :look: ), la partita iva ti costa un paio di centozzi di euro da pagare alla camera di cpommercio, (ah ci sono grosse agevolazioni se almeno il 60% dei dipendenti dell'attività sono donne :asd: vedi te)
ehm i 1300,00Euro a che servono? |
foolish |
a pagare il notaio. |
casper |
Originally posted by maynard80
ho provato a lavorare in posti piccoli, miniditte, e colossi (per intenderci yah@@.it e Kelk@@.com) a fare lo stagista in eterno o il junuor programmer (quando le mie vere mansioni erano DB Analizer, e a volte Accounter e addirittura il mese scorso amministratore della rete windows...........)
Sono daccordo con te sui discorsi che, attualmente, il mondo del lavoro sia in uno stato di precariato incredibile, e che forse sia probabilmente giusta la manovra di mettersi in proprio.
Però non riesco a non farti notare una cosa molto semplice...
la gente pensa che uscendo dall'università [o comunque essendo in dirittura di arrivo] possa arrivare su un posto di lavoro, e ritrovarsi ad essere amministratore di DB, sviluppatore, amministratore di una rete windows...quando alle spalle dell'esperienza universitaria, hai un misero progettino per far funzionare un giochino di fantacalcio via web, un corso di programmazione in java che ti porta ad un livello appena superiore di "hello world" e un corso di sistemi operativi dove, nella parte pratica [sempre parlando di windows], l'aspetto più complesso è creare una policy per far si che l'utente non possa usare il floppy
questa non è la realtà dei fatti...l'università ti crea delle basi per darti gli strumenti e specializzarti poi di conseguenza studiando e ristudiando tutto...
ho seguito senza commentare il pasticcio [il termine non è detto in tono di cattiveria anche perchè io e te ci conosciamo e se devo dirti qualcosa, lo preferisco fare face to face e non con un forum che è sempre un buon motivo per mal interpretare i commenti] che hai combinato qualche settimana fa con il dominio in AD e i folder degli utenti...
pasticcio che è assolutamente lecito, perchè le persone, sapendo installare windows su un pc e mettendolo in rete con altre due macchine, si reputa capace di amministrare una rete windows, quando la realtà è ben diversa [parlo di microsoft perchè era l'esempio del caso, ma non cambia rispetto ad altre architetture]
se lavoravi in una società seria, una manovra del genere ti costava 2 mesi di stipendio..perchè l'amministratore di sistema non è colui che ha le psw di admin e quindi può fare tutto...è colui che si prende la responsabilità di un'infrastruttura, allo stesso modo di quando un medico si prende la responsabilità di operare un paziente...
questo non per colpa tua [non hai ancora avuto la fortuna di trovare una società che spende dei soldi per formarti sulle loro tecnologie]...ma per farti riflettere sul termine "ho lavorato in società serie/grosse"...
quindi, ti auguro sicuramente, mettendoti in proprio, di trovare la strada corretta, facendoti però riflettere che non puoi pensare di uscire dall'università e fare "l'amministratore di una rete microsoft" solo perchè ti sei laureato..
in bocca al lupo
:ciao: |
ste.virus |
Originally posted by maynard80
ehm i 1300,00Euro a che servono?
è la paga del notaio :look: però ripeto io ho fondato una società in nome collettivo con 3 soci, se ti metti in proprio da solo non so bene come funziona, magari l'atto costa di meno... sta di fatto che i notai stanno bene :asd: |
diverso |
io ho cominciato questa strada da gennaio
ne avevo strapieno il cazzo come dici tu dello sfruttamento
ti conviene sentire bene da un buon commercialista
a me è andata bene xkè ho un cugino commercialista di cui mi posso fidare
mi ha spiegato per 1 ora e passa tutti i dettagli
tieni conto che all'inizio è dura in proprio
ci sono periodi morti e periodi in cui 24 ore al giorni non ti bastano per finire tutto quello che hai accumulato
in bocca al lupo! |
maynard80 |
Originally posted by casper
Sono daccordo con te sui discorsi che, attualmente, il mondo del lavoro sia in uno stato di precariato incredibile, e che forse sia probabilmente giusta la manovra di mettersi in proprio.
Però non riesco a non farti notare una cosa molto semplice...
la gente pensa che uscendo dall'università [o comunque essendo in dirittura di arrivo] possa arrivare su un posto di lavoro, e ritrovarsi ad essere amministratore di DB, sviluppatore, amministratore di una rete windows...quando alle spalle dell'esperienza universitaria, hai un misero progettino per far funzionare un giochino di fantacalcio via web, un corso di programmazione in java che ti porta ad un livello appena superiore di "hello world" e un corso di sistemi operativi dove, nella parte pratica [sempre parlando di windows], l'aspetto più complesso è creare una policy per far si che l'utente non possa usare il floppy
questa non è la realtà dei fatti...l'università ti crea delle basi per darti gli strumenti e specializzarti poi di conseguenza studiando e ristudiando tutto...
ho seguito senza commentare il pasticcio [il termine non è detto in tono di cattiveria anche perchè io e te ci conosciamo e se devo dirti qualcosa, lo preferisco fare face to face e non con un forum che è sempre un buon motivo per mal interpretare i commenti] che hai combinato qualche settimana fa con il dominio in AD e i folder degli utenti...
pasticcio che è assolutamente lecito, perchè le persone, sapendo installare windows su un pc e mettendolo in rete con altre due macchine, si reputa capace di amministrare una rete windows, quando la realtà è ben diversa [parlo di microsoft perchè era l'esempio del caso, ma non cambia rispetto ad altre architetture]
se lavoravi in una società seria, una manovra del genere ti costava 2 mesi di stipendio..perchè l'amministratore di sistema non è colui che ha le psw di admin e quindi può fare tutto...è colui che si prende la responsabilità di un'infrastruttura, allo stesso modo di quando un medico si prende la responsabilità di operare un paziente...
questo non per colpa tua [non hai ancora avuto la fortuna di trovare una società che spende dei soldi per formarti sulle loro tecnologie]...ma per farti riflettere sul termine "ho lavorato in società serie/grosse"...
quindi, ti auguro sicuramente, mettendoti in proprio, di trovare la strada corretta, facendoti però riflettere che non puoi pensare di uscire dall'università e fare "l'amministratore di una rete microsoft" solo perchè ti sei laureato..
in bocca al lupo
:ciao:
beh veramente per quanto riguarda gli l'università ho seguito tutti e 3 i corsi FSE sul sistema Win2003, e oltre a quelli ho un altro attestato del genere, diciamo che il sistema lo conoscevo, semplicemente non mi avevano mai lasciato in mano tutto dicendomi "arrangiati", e i problemi che riscontrai non erano sulla macchina server, ma a quanto mi disse il Sensalari (amministratore di tutta la rete DSI) c'era solo da tentare "soluzioni a caso"...
nonostante questo non è al preparazione su cui mi voglio concentrare in questa discussione, ne tanto meno sul mio "pasticcio" come lo chiami tu.
Il mio crucio è che fare per 10 o 15 anni colui che si mette a 90 per il capo e vivere continuamente tra lavoro mal retribuito, stress, e poca vita sociale (il destino di molti informatici come tu ben sai) poteva andar bene quando lavoravano i nostri padri, quando il POSTO FISSO era il + grande tesoro che un lavoratore avesse.
Oggi ti sfruttano e basta e qualifiche, gavetta, sudore, dedizione contano ma non riescono + a fare la differenza.
I nostri poi sono diventati i reparti meno pagati di tutte le aziende di terziario.
Poi arriva un consulente esterno che per poche ore di lavoro guadagna come te in una settimana...e li ti girano.
Ma allora se devo essere precario e stressato, lo voglio essere perchè lo decido io, ma rimanendo il capo di me stesso.
Ecco vorrei che questa discussione portasse testimonianze a riguardo.
Problematiche, consigli e quant'altro possa essere utile a me e a chiunque stia pensando la stessa cosa. |
Alf |
E' un po' l'idea che mi sono fatto anche io.
Lavorando un po' mi sono accorto che - ahime' - la carriera dell'informatico e' simile a quella di un operaio.
Puoi specializzarti, pero' rimarrai un tecnico come tanti altri.
Poi in questi anni il numero di "concorrenti" e' altissimo e quindi e' anche difficile trovare un posto fisso: via tu, avanti un altro...
Inoltre ho notato che spesso capita che la carriera sia legata al 98% a conoscenze (di persone) e opportunita'.
La bravura e' messa in secondo piano spesso...
Comunque pure io sto facendo un pensierino sul fare qualcosa che non comporti essere dipendente :| |
korn |
Originally posted by maynard80
Il mio crucio è che fare per 10 o 15 anni colui che si mette a 90 per il capo e vivere continuamente tra lavoro mal retribuito, stress, e poca vita sociale (il destino di molti informatici come tu ben sai) poteva andar bene quando lavoravano i nostri padri, quando il POSTO FISSO era il + grande tesoro che un lavoratore avesse.
Oggi ti sfruttano e basta e qualifiche, gavetta, sudore, dedizione contano ma non riescono + a fare la differenza.
I nostri poi sono diventati i reparti meno pagati di tutte le aziende di terziario.
Poi arriva un consulente esterno che per poche ore di lavoro guadagna come te in una settimana...e li ti girano.
Concordo sulla visione. Per esperienza ti dico che essere liberi professionisti non è facile, però se hai questo spirito sotto sotto ti sentirai un po' meglio.
Nonostante la mia posizione di "esterno" ho passato la maggior parte dei miei 5 anni di lavoro all'interno di aziende, a stretto contatto con la loro realtà e, salvo rarissimi casi, sono rimasto piuttosto disgustato, soprattutto dall'atteggiamento di alcune persone. Già ho una scarsissima opinione del genere umano, ma il lavoro è uno di quegli ambiti in cui danno il peggio di sé e mostrano tutta la meschinità di cui sono capaci, sapere di non avere alcun legame duraturo con certi elementi è stato un bel sollievo.
Personalmente appoggio la tua scelta, ti avviso che ci vorrà parecchio tempo e fatica per vederne i frutti, ma se senti che sia la tua strada fallo senza remore. |
ripe |
Si, ma detto sinceramente, hai le capacità tecniche per metterti in proprio o finiresti per studiare nel frattempo che i clienti ti hanno dato il lavoro da fare (cosa impossibile)?!
Mi ricordo che fino a poco tempo fa eri ancora alle basi di Php e MySql... |
SIMBIOS |
Originally posted by ripe
Si, ma detto sinceramente, hai le capacità tecniche per metterti in proprio o finiresti per studiare nel frattempo che i clienti ti hanno dato il lavoro da fare (cosa impossibile)?!
Mi ricordo che fino a poco tempo fa eri ancora alle basi di Php e MySql...
Ripe è sempre polemico!!!!:asd: |
ripe |
Originally posted by SIMBIOS
Ripe è sempre polemico!!!!:asd:
:lol: ma ero serio...
Ormai il tempo dei siti con dieci paginette in html a millemila euro è finito. |
maynard80 |
Originally posted by ripe
Si, ma detto sinceramente, hai le capacità tecniche per metterti in proprio o finiresti per studiare nel frattempo che i clienti ti hanno dato il lavoro da fare (cosa impossibile)?!
Mi ricordo che fino a poco tempo fa eri ancora alle basi di Php e MySql...
e quindi? (un annetto fa e più tra l'altro) non ho specificato quali sono i servizi che offrirò di preciso, molti dei quali sono solo legati all'informatica, ma derivano da conoscenze esterne al mondo dell'IT, ma che possono interessare come pachetto al mondo delle aziende.
Non ho mica detto che voglio fare il programmatore con partita iva, la mia intenzione è quella di passare ilo meno possibile davanti al PC.
E poi nel mondo del lavoro non va certo avanti chi è più bravo, ma chi ha più conoscenze, chi è più paraculo, chi arriva prima degli altri, e soprattutto chi si sa vendere meglio.
Detto questo non voglio mica diventare un colosso, ma portare a casa imilmente il mio piccolo pagnottino, ma soddisfatto di quello che faccio.
Ladomanda è (e ancora nessuno mi ha risposto) secondo voi quali sono i passi importanti e quali sono , concretamente, le cose da non sottovalutare? ad esempio quali leggi esistono per l'impreditoria giovanile? |
ripe |
Originally posted by maynard80
E poi nel mondo del lavoro non va certo avanti chi è più bravo, ma chi ha più conoscenze, chi è più paraculo, chi arriva prima degli altri, e soprattutto chi si sa vendere meglio.
Non capisco proprio come ti possano aiutare a consegnare un progetto queste cose...
Comunque la mia non era una domanda polemica, solo curiosità.
;)
Sul resto delle tue domande non ne so nulla. |
cato |
ti consiglio di informarte presso il comune/provincia/regione per i finanziamenti/agevolazioni alle piccole imprese. |
SIMBIOS |
Opinione personalissima:sento tanta gente che vorrebber mettersi in proprio ma non è così semplice.
Non si hanno orari,bisogna sacrificarsi il doppio,alcune volte si fanno i conti con clienti che pagano in ritardo si hanno mille problematiche.Bisogna sacrificare la vita privata..insomma non è così semplice. |
maynard80 |
Originally posted by ripe
Non capisco proprio come ti possano aiutare a consegnare un progetto queste cose...
Comunque la mia non era una domanda polemica, solo curiosità.
;)
Sul resto delle tue domande non ne so nulla.
semplicemente credo che la professionalità sia uno dei punti cardine della questione, e qui hai ragione tu quando hai dubbi sull'esperienza come requisito fondamentale (anche se quando sei dietro ad un terminale a programmare tutto il giorno in un determinato linguaggio, usando determinate librerie e senza avere una visione complessiva del progetto l'esperienza che si traduce è troppo specializzata e si perde un po' di quella duttilità che serve per relazionarsi a vari tipi di clienti\business).
Credo che la capacità di inquadrare i problemi, il contatto con i clienti, e l'elasticità mentale non siano direttamente proporzionali alle conoscenze tecniche (una volta finita l'analisi preliminare si punta a ricercare tutto il materiale e a scegliere la tecnologia più indicata per il caso).
La mia idea non è certo quella di produrre software avanzati, ma un piccolo multiservizi che sia vicino a piccole imprese che preferiscono affidarsi ad un solo partner per risolvere tutti i piccoli/medi problemi in ambito IT (e non solo), quindi l'acquisto del materiale, l'installazione, la progettazione dell'ufficio e delle postazioni di lavoro,gli impianti elettrici, l'arredamento, l'informatizzazione, l'apprendimento del software da parte dei dipendenti..insomma un insieme di forniture, consulenze tecnologiche e problem-solving.
Centralizzando le cose potrei offrire maggiore comunicazione tra i vari campi e indubbi risparmi. (è chiaro che faccio questi discorsi perchè ho in mano conoscenze con vari fornitori di cui sopra, non sto fantasticando).
Cerco solo di pensare come iniziare con il piede giusto.
Originally posted by SIMBIOS
Opinione personalissima:sento tanta gente che vorrebber mettersi in proprio ma non è così semplice.
Non si hanno orari,bisogna sacrificarsi il doppio,alcune volte si fanno i conti con clienti che pagano in ritardo si hanno mille problematiche.Bisogna sacrificare la vita privata..insomma non è così semplice.
So bene che non è una vita facile, che i sacrifici sono enormi, e che le possibilità di insuccesso sono altissime, ma se non provo a 25anni ho paura di rimproverarmelo tutta la vita.. |
diverso |
Originally posted by SIMBIOS
Opinione personalissima:sento tanta gente che vorrebber mettersi in proprio ma non è così semplice.
Non si hanno orari,bisogna sacrificarsi il doppio,alcune volte si fanno i conti con clienti che pagano in ritardo si hanno mille problematiche.Bisogna sacrificare la vita privata..insomma non è così semplice.
vero che è dura
ma è anche una soddisfazione personale
il fatto di sacrificare la vita privata trovo che non sia vero però
anzi.. puoi organizzare il tuo tempo come meglio credi
poi dipende dall'attività, dal carico di lavoro, ecc... |
Gracie |
Io ho avuto una società fino all'anno scorso...
Mi sono spaccata il culo, facevo orari impossibili, non hai idea di quante spese non previste saltino fuori e di quante beghe burocratiche (a volte incomprensibili) tu debba smazzarti per arrivare in pari (non ti dico sopra eh?, in pari)...
La maggiorparte dei clienti paga in ritardo, poi c'è la schiera di quelli che spariscono misteriosamente e dovresti spendere più soldi per farli rintracciare di quelli che devono loro a te :schifo:
Se hai a che fare con enti statali (come è stato nel mio caso) mettiti l'animo in pace... i primi soldi li vedi a sei mesi dal lavoro terminato... e questo, soprattutto all'inizio è un danno assurdo per le tue finanze già precarie di loro...
Se poi ti va male con il/i socio/i sei davvero fottuto! :(
Non sono d'accordo con chi dice che non si sacrifica la vita privata...
Prima che un'azienda in proprio cominci ad ingranare sul serio ci vogliono almeno un paio d'anni (a meno che tu non abbia in testa l'invenzione del secolo) e ti posso assicurare che in quei due anni, tutta l'organizzazione ti crea talmente tanti problemi e pensieri che tutto quel che rimane del tuo cervello se lo succhia lei e spazio per la tua vita privata non ne rimane... :(
A questo punto, se, sei fortunato, coinvolgi nella tua attività anche la tua fidanzata se ce l'hai...
Non dico che sia una roba idilliaca passar i week-end insieme a visionare fatture e tasse da pagare, ma almeno avete qualcosa da fare in comune :)
Non dico che non lo rifarei, ma è senza ombra di dubbio una mazzata incredibile. :) |
diverso |
io parlavo sul mettersi in proprio
come libero professionista
non parlavo di società
per quello non saprei proprio
sicuramente una società ai primi tempi deve farsi un mega culo |
korn |
Originally posted by SIMBIOS
Non si hanno orari,bisogna sacrificarsi il doppio,alcune volte si fanno i conti con clienti che pagano in ritardo si hanno mille problematiche.Bisogna sacrificare la vita privata..insomma non è così semplice.
Originally posted by Gracie
Mi sono spaccata il culo, facevo orari impossibili, non hai idea di quante spese non previste saltino fuori e di quante beghe burocratiche (a volte incomprensibili) tu debba smazzarti per arrivare in pari (non ti dico sopra eh?, in pari)...
La maggiorparte dei clienti paga in ritardo, poi c'è la schiera di quelli che spariscono misteriosamente e dovresti spendere più soldi per farli rintracciare di quelli che devono loro a te :schifo:
Secondo me siete un po' troppo tragici :)
E' chiaro che bisogna mettere in conto un paio d'anni di fuoco per lo start-up, soprattutto bisognerebbe prima farsi le ossa in un'azienda altrui per capire come funziona e come si fa fronte a certi problemi, poi cominciare facendo qualcosa in proprio e solo dopo pensare, eventualmente, a metter su un'attività. Soprattutto quando ci sono di mezzo altre persone, serve molto tempo per conoscerle e capire se sono valide ed affidabili.
Per quanto riguarda i clienti non paganti, molto dipende dal tipo di servizio che si offre. Se è un servizio continuativo, basta scrivere bene il contratto e se non pagano in tempo basta una raccomandata di preavviso e poi si chiude il rubinetto. A quel punto possono solo pagare o sukare, se il contratto è scritto bene.
Inoltre bisogna essere un po' svegli dal punto di vista bancario: alcuni si fanno pagare con bonifico per non pagare le spese della RiBa, solo che in caso di ritardi di pagamento il bonifico offre meno appigli o più scivolosi per fare azioni di recupero crediti.
Il consiglio migliore che posso dare è quello che ho scritto sopra: affiancarsi temporaneamente a chi già lo fa da tempo e imparare, soprattutto dai loro errori, finché non ricadono direttamente su di voi è tutta sana palestra. |
jdhoring |
Una cosa che a Maynard80 forse non è ancora chiara è che quando si è in proprio, ci si mette del rischio.
In altre parole, oltre a tutti i rischi diciamo "amministrativi" (tipo multoni dalla Finanza perchè hanno deciso che guadagni troppo poco e quindi non paghi abbastanza tasse, o perchè mancava la marca da bollo ecc. ecc., tipo il cliente che non paga e a cui non chiudi il rubinetto per non farlo incazzare e così dire definitivamente addio -coi tempi e le inertezze della giustizia italiana- al tuo credito, magari anche grosso), ci sono anche rischi tecici (fai una cazzata, procuri un danno e quindi devi risarcirlo) e dei rischi commerciali (clienti che cambiano le carte in tavola in corso d'opera).
E anzi, solo da come pone la domanda, è ovvio che non "sa come muoversi" e l'imparare commettendo errori gli costerebbe un disastro.
Certamente meglio -è vita vissuta- imparare da qualcuno che già sa.
Qualcuno che, ad esempio, sappia che è meglio spendere i 3000 euro iniziali e 5000 euro/anno per una s.r.l., qualcuno che, sempre ad esempio, sappia che esiste una società di Stato che si chiama Sviluppo Italia che, a fronte di un business plan ben fatto finanzia investimenti capitali per il 50% a fondo perduto e per il 50% al tasso del 3% annuo, e che magari in questa Sviluppo Italia abbia delle conoscenze, sempre utili.
Qualcuno che sappia che pagare 10.000 euro/anno al commercialista giusto aiuta a guadagnarne 100.000.
Qualcuno che, quando necessita capitale, sappia come procurarlo.
Qualcuno che sappia cosa come e a chi andare a vendere.
eccetera eccetera.
Ogni altra via è irta di ostacoli (cioè costi) e pericoli (cioè altri costi).
Ma è anche giusto che i giovani facciano i loro errori, quindi non sconsiglierò in termini assoluti la cosa.
Certo che partire in proprio perchè insoddisfatti della posizione dipendente è proprio un cattivo auspicio. Molto meglio mettersi in proprio perchè nel posto in cui lavori non possono pagarti di più senza creare un casino sindacale, allora ti licenzi e rientri da consulente e piano piano trovi altri clienti e diversifichi.... |
KarmaKOMA |
Originally posted by jdhoring
Una cosa che a Maynard80 forse non è ancora chiara è che quando si è in proprio, ci si mette del rischio.
In altre parole, oltre a tutti i rischi diciamo "amministrativi" (tipo multoni dalla Finanza perchè hanno deciso che guadagni troppo poco e quindi non paghi abbastanza tasse, o perchè mancava la marca da bollo ecc. ecc., tipo il cliente che non paga e a cui non chiudi il rubinetto per non farlo incazzare e così dire definitivamente addio -coi tempi e le inertezze della giustizia italiana- al tuo credito, magari anche grosso), ci sono anche rischi tecici (fai una cazzata, procuri un danno e quindi devi risarcirlo) e dei rischi commerciali (clienti che cambiano le carte in tavola in corso d'opera).
E anzi, solo da come pone la domanda, è ovvio che non "sa come muoversi" e l'imparare commettendo errori gli costerebbe un disastro.
Certamente meglio -è vita vissuta- imparare da qualcuno che già sa.
Qualcuno che, ad esempio, sappia che è meglio spendere i 3000 euro iniziali e 5000 euro/anno per una s.r.l., qualcuno che, sempre ad esempio, sappia che esiste una società di Stato che si chiama Sviluppo Italia che, a fronte di un business plan ben fatto finanzia investimenti capitali per il 50% a fondo perduto e per il 50% al tasso del 3% annuo, e che magari in questa Sviluppo Italia abbia delle conoscenze, sempre utili.
Qualcuno che sappia che pagare 10.000 euro/anno al commercialista giusto aiuta a guadagnarne 100.000.
Qualcuno che, quando necessita capitale, sappia come procurarlo.
Qualcuno che sappia cosa come e a chi andare a vendere.
eccetera eccetera.
Ogni altra via è irta di ostacoli (cioè costi) e pericoli (cioè altri costi).
Ma è anche giusto che i giovani facciano i loro errori, quindi non sconsiglierò in termini assoluti la cosa.
Certo che partire in proprio perchè insoddisfatti della posizione dipendente è proprio un cattivo auspicio. Molto meglio mettersi in proprio perchè nel posto in cui lavori non possono pagarti di più senza creare un casino sindacale, allora ti licenzi e rientri da consulente e piano piano trovi altri clienti e diversifichi....
Noi di correlec abbiamo avuto i finanziamenti da quantica...posso dirvi di partenza che la venture capital non avrebbe sborsato un centesimo comunque se non ci fossero state in ballo teste del calibro
di S.P. e A.T., rispettivamente ex vicedirettore ABB e ex A.D. di IRF, ovvero due grosssssissime multinazionali dell'elettronic aindustriale: morale? serve l'esperienza, dettata da 30 anni di lavoro nel campo...LA polemica che ho aperto nell'altro thread è relativa al fatto che a mio parere oggi l'istruzione non è adeguata (è svenduta con finalità di marketing) e c'è gente che guadagna troppo e altra che guadagna troppo poco, sempre in realzione alle competenze singole...
Prova ad aprirti una P.IVA e cercati lavoro come consulente in outsourcing (Es in @TXT)...è una esperienza di aprtenza. Concordo sul fatto che hai sbattimenti assurdi a metterti in proprio. O come direbbe Caparezza:
"altra bottiglia, che sta roba piglia ad acido, ora vedo sulla mia epidermide vermi che non vedrei se fossi lucido, politici che giocano agli attori, ragazzi, che per lavoro c'hanno i genitori... uè, sono diventati tutti pazzi, li han convinti che saranno tutti imprenditoriii..." |
KarmaKOMA |
ah dimenticavo...figurati che partivamo in startup come spa con capitale versato di 800000 euri...auguri per i finanziamenti..:asd: |
IuZ |
Segui il corso di progetto di business... secondo me "potrebbe" essere una base (ma proprio base) per darti un'idea sulle start-up.
(Oppure fatti prestare il libro del corso)
In bocca al lupo ;) |
maynard80 |
grazie a tutti per i commenti, volevo proprio sentire tante campane, è chiaro che ho chiesto consigli come una persona che parte da zero, in quanto non volevo che la discussione partisse da preconcetti. |
torak |
Off-Topic:
quindi hai deciso di smettere con la tua attività di crestare dai pc venduti all'asta? :-)
|
ripe |
Originally posted by torak
Off-Topic:
quindi hai deciso di smettere con la tua attività di crestare dai pc venduti all'asta? :-)
Off-Topic:
Beh, si deve pur iniziare da qualche parte... :asd:
|
maynard80 |
Originally posted by torak
Off-Topic:
quindi hai deciso di smettere con la tua attività di crestare dai pc venduti all'asta? :-)
? |
|
|
|
|