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"Studenti cinesi e innovazione" Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
attila |
"
Si avvisa che il giorno 19 Maggio dalle 10.30 alle 12.30 presso l'aula Beta il Dott. Mario Floriano responsabile dell'azienda "Exima" illustrerà come un'Università cinese coinvolge gli studenti nell'innovazione.
"
Ma invece di spiegarci come fanno a invaderci i cinesi, non sarebbe meglio cercare un modo per fermarli? |
fixxxer |
Come dico da sempre, difendiamo l'Italia!!
No alle invasioni straniere, che siano cinesi, albanesi, tunisine o qualunque altra! |
Napolux |
Originally posted by attila
Ma invece di spiegarci come fanno a invaderci i cinesi, non sarebbe meglio cercare un modo per fermarli? QUOTO!!!! |
ripe |
Poco faziose le scelte del poll... :asd: |
JaM |
dazio a chi entra nel comune di milano! |
fixxxer |
Originally posted by ripe
Poco faziose le scelte del poll... :asd:
Scusa, che scelte doveva mettere? |
ripe |
Si
No
Non
Si, sono contento di farmi invadere dai cinesi
No all'invasione e diffidiamo dal tarocco |
SIMBIOS |
a me risulta che i Cinesi siano umani come noi.MI han detto che hanno anche loro un cuore e 2 polmoni.però ripeto me l'hanno detto...io ho sempre avuto paura ad avvicinarmi a loro..... |
Bloody |
Originally posted by attila
"
Si avvisa che il giorno 19 Maggio dalle 10.30 alle 12.30 presso l'aula Beta il Dott. Mario Floriano responsabile dell'azienda "Exima" illustrerà come un'Università cinese coinvolge gli studenti nell'innovazione.
"
Ma invece di spiegarci come fanno a invaderci i cinesi, non sarebbe meglio cercare un modo per fermarli?
l'argomento della conferenza mi sembra la modalità di istruzione dell'uni cinese, non l'immigrazione dal loro paese.. è un po' diverso |
fixxxer |
Originally posted by SIMBIOS
a me risulta che i Cinesi siano umani come noi.MI han detto che hanno anche loro un cuore e 1 polmoni .però ripeto me l'hanno detto...io ho sempre avuto paura ad avvicinarmi a loro.....
1 polmoni?
Allora non sono proprio uguali a noi... |
SIMBIOS |
Originally posted by fixxxer
1 polmoni?
Allora non sono proprio uguali a noi...
boh a me han detto così |
fixxxer |
Originally posted by Bloody
l'argomento della conferenza mi sembra la modalità di istruzione dell'uni cinese, non l'immigrazione dal loro paese.. è un po' diverso
Già... ma il sondaggio era diverso... |
ripe |
Originally posted by SIMBIOS
boh a me han detto così
I tuoi informatori hanno toppato stavolta... |
attila |
Originally posted by Bloody
l'argomento della conferenza mi sembra la modalità di istruzione dell'uni cinese, non l'immigrazione dal loro paese.. è un po' diverso
come invasione è inteso di mercato ed economia |
attila |
ripe ma come sei polemico sembra che tu ti diverta a far scattare litigi nel forum |
Bloody |
si, è che il primo post era un po' fuorviante :D
cmq no problem, l'argomento del thread rimane l' "invasione" ;) |
SIMBIOS |
Originally posted by fixxxer
1 polmoni?
Allora non sono proprio uguali a noi...
si non cè bisogno che evidenzi in rosso.un errore di battitura capita minchia. |
ripe |
Originally posted by Bloody
si, è che il primo post era un po' fuorviante :D
cmq no problem, l'argomento del thread rimane l' "invasione" ;)
A volte mi lasci basito! :-D |
ripe |
Originally posted by JaM
dazio a chi entra nel comune di milano!
Off-Topic:
Ehi, anche Jam ha fatto lo spiritoso... perché non date del polemico anche a lui?! :asd:
|
Bloody |
Intervento del moderatore: ho dovuto fare pulizia dei messaggi off topic.
Ora tornate it, o devo lockare ;) |
attila |
ripe non cercare di dividere le tue colpe scaricandole sugli altri
sei tu il polemico qui |
JaM |
Originally posted by ripe
Off-Topic:
Ehi, anche Jam ha fatto lo spiritoso... perché non date del polemico anche a lui?! :asd:
:lmao: |
Alf |
Mhh quindi se non ho capito male il poll e la notizia non hanno nulla in comune se non il fatto che si parla della Cina.
Ok ... perche' nel poll si parla di invasione !?
Immagino si tratti dell'immigrazione di cinesi in Italia.
Da quando e' vietata ? :)
Mi pare che tutti nel mondo si trasferiscano ovunque :) |
Sergione83 |
credo più che altro si parli dell'invasione cinese nel mercato :) |
SIMBIOS |
io amo i cinesi perchè i jeans li vendono a 10 euro mentre se vado alle Orme meno di 120 euro non li spendo |
Alf |
Ahhhhhhhhh
Scusate :allroa avevo capito male :D
Non avevo letto il successivo post di attila in cui parlava del mercato ed economia :D |
Bloody |
anch'io compro molto spesso da bancarelle di cinesi, perchè i prezzi sono buoni e le cose non sono per niente brutte.. in fondo non mi interessa dell'etichetta.
Questo rientra nella libera concorrenza.
Soprattutto a causa dell'inflazione impennata in questi ultimi anni, la gente che frequenta mercatini e bancarelle x acquisti è molto aumentata, e loro stanno molto in questo settore.. ma finchè lavorano così non c'è nulla di male :D |
Terrytop |
Originally posted by attila
Ma invece di spiegarci come fanno a invaderci i cinesi, non sarebbe meglio cercare un modo per fermarli?
:wall: |
fixxxer |
Originally posted by Bloody
anch'io compro molto spesso da bancarelle di cinesi, perchè i prezzi sono buoni e le cose non sono per niente brutte..
Sono bellissime! |
attila |
si ma rischi le malattie veneree se ti compri ad esempio gli orecchini |
ripe |
Malattie veneree trasmesse attraverso gli orecchini? Curioso... |
attila |
ma allora gli insulti te li meriti tutti, anche di più
può succedere che con piercing ed orecchini si prendano delle malattie |
Alf |
Si' ma secondo te perche' sono "contaminati" gli orecchini !?
Non perche' chi lo fa non sterilizza orecchini e strumenti !? |
ripe |
Originally posted by attila
ma allora gli insulti te li meriti tutti, anche di più
può succedere che con piercing ed orecchini si prendano delle malattie
Veneree? Ma lo sai cosa sono le malattie veneree? :D |
fixxxer |
Mi sa che i cinesi friggono i vestiti e tutto il resto... :D:D:D |
attila |
si non è colpa loro in generale sulle bancarelle |
Alf |
Originally posted by ripe
Veneree? Ma lo sai cosa sono le malattie veneree? :D
Ehmm beh non e' impossibile.
Dipende dove metti il piercing.
Se prima lo hai messo a qualcuno che aveva una malattia venerea e non hai sterilizzato gli strumenti ... magari ...
Certo e' anche vero che se gioco al superenalotto posso fare 3 o 4 :) |
attila |
si so cosa sono le malattie veneree ma alcune si trasmettono anche in questo modo, l'aids non è che se sei un drogato lo prendi perchè ti scopi la siringa |
SIMBIOS |
Originally posted by ripe
Veneree? Ma lo sai cosa sono le malattie veneree? :D
Mi hanno raccontato che la sifilide si prende leggendo i testi di Mao Tze Tung |
ripe |
Originally posted by Alf
Ehmm beh non e' impossibile.
Dipende dove metti il piercing.
Se prima lo hai messo a qualcuno che aveva una malattia venerea e non hai sterilizzato gli strumenti ... magari ...
Certo e' anche vero che se gioco al superenalotto posso fare 3 o 4 :)
Si okkkeeiiii......... molto alla lontana... l'AIDS comunque non dovrebbe essere una malattia venerea, ma anche sessualmente trasmissibile. O sbaglio?
E poi non mi pare una regola generale con cui accusare i commercianti cinesi... :)
@Simbios... la smetti di farmi crepare?! :D |
attila |
potrebbe essere vero... |
attila |
ripe ma cosa intendi per malattia venerea? |
fixxxer |
Originally posted by SIMBIOS
Mi hanno raccontato che la sifilide si prende leggendo i testi di Mao Tze Tung
Dipende da cosa se ne è fatto prima... |
ripe |
Originally posted by attila
ripe ma cosa intendi per malattia venerea?
Intendo le mts (malattie sessualmente trasmissibili)... ma adesso ho capito che tipo di discorso volevi fare.
Solo che mi sembra un'eventualità un pò rara, che un commerciante cinese venda un orecchino usato precedentemente indossato da un malato... ;) |
attila |
non non era questo che volevo dire |
attila |
intendevo che è roba non sterilizzata e di provenienza ignota che può portare con se diverse malattie, tra cui anche alcune malattie veneree che non sono trasmissibili unicamente per via sessuale, ad esempio l'epatite, alcuni testi la consderano malattia venerea eppure il contagio avviene anche non sessualmente |
ripe |
Ah, ok! ;)
Quello è vero, ma è un problema di tutti i mercatini, non solo delle bancarelle cinesi. Io personalmente non comprerei niente di 'rischioso' in ambienti del genere... |
Bloody |
beh alle cose che vengono a contatto con il sangue ci starebbe attenta qualunque persona di buon senso che siano come minimo disinfettate, se non sterili... :look:
io parlavo di vestiti e cianfrusaglie in generale.. :) |
fixxxer |
Originally posted by ripe
Io personalmente non comprerei niente di 'rischioso' in ambienti del genere...
Neanche io, ma evidentemente c'è qualcuno che lo fa....
:sbocco::sbocco::sbocco::sbocco: |
attila |
io infatti parlavo in generale dei mercatini non solo quelli cinesi che sono anche in minoranza per quanto riguarda la vendita di orecchin e piercing piu diffusi sono arabi e indiani |
cato |
Originally posted by attila
intendevo che è roba non sterilizzata e di provenienza ignota
se uno/una e' cosi pirla da mettere un paio di orecchini qualsiasi senza lasciarli a mollo per un po' nella aumchina/alcol/disinfettante si merita questo ed altro.
Io non mi fiderei neanche se li comprassi da Tiffany... |
nessunos |
l'asia, storicamente arretrata per usi costumi e tecnologia, negli anni si è riportata al livello occidentale e lo ha superato
i cinesi sono il classico esempio, respingerli significa respingere il progresso, quindi w la cina!!!!
:ola: |
Jorda |
W la Cina,
intanto per la loro storia, per i loro contributi al progresso dell'umanità (intendo le lenti, la filosofia e l'astronomia, non il comunismo), per l'aver lasciato alle spalle una dittatura senza l'appoggio delle grandi democrazie, per lo spirito commerciale quasi innato, e per saper parlare il cinese, che è la lingua ipù difficile e complessa dell'universo.
Col protezionismo non si arriva da nessuna parte.
Le sfide sono motlo più avvincenti. |
SIMBIOS |
Originally posted by Jorda
, e per saper parlare il cinese, che è la lingua ipù difficile e complessa dell'universo.
tu non conosci il bergamasco delle valli evidentemente:-D |
ripe |
Originally posted by Jorda
W la Cina,
intanto per la loro storia, per i loro contributi al progresso dell'umanità (intendo le lenti, la filosofia e l'astronomia, non il comunismo), per l'aver lasciato alle spalle una dittatura senza l'appoggio delle grandi democrazie, per lo spirito commerciale quasi innato, e per saper parlare il cinese, che è la lingua ipù difficile e complessa dell'universo.
Col protezionismo non si arriva da nessuna parte.
Le sfide sono motlo più avvincenti.
Il problema è che tra vent'anni per numero, potenza militare, ricchezza domineranno il mondo e noi non saremo altro che schiavi nelle loro mani... :D |
c3ru |
Originally posted by ripe
Il problema è che tra vent'anni per numero, potenza militare, ricchezza domineranno il mondo e noi non saremo altro che schiavi nelle loro mani... :D
boh, a me sembrano tanto i discorsi sul Giappone dei tardi anni 80. |
ripe |
I giapponesi non sono un miliardo e duecento milioni di persone... :D |
UZI |
la questione della cina và presa seriamente, non è affatto la stessa cosa del giappone anni '70-'80. la cina si è aperta ma solo ai mercati (stravolgendoli tra l'altro), per il resto è ed è sempre stato un mondo a sè e non ha la minima intenzione di cambiare, ma solo di arricchirsi.
in tutti i paesi poveri che poi si agganciano all'economia internazionale si verifica prima o dopo un boom economico, che prima cresce in modo febbrile per poi stagnare e ritirarsi... solo che la cina con la sua stazza rischia di fare ribaltare la barca.
personalmente penso che ora come ora stiano facendo una concorrenza sleale e logorante (anche per loro, alla lunga).
certo che come consumatore ho da biasimare anche i capi d'industria nostrani, che a furia di pippare troppa cocaina poi hanno il coraggio di vendere una camicetta griffata a 500€ (e passa). |
c3ru |
Originally posted by ripe
I giapponesi non sono un miliardo e duecento milioni di persone... :D
ha questo punto per la nostra cara economia bisognerebbe aver più paura per l'india. do you konw tata? :D |
c3ru |
Originally posted by UZI
la questione della cina và presa seriamente, non è affatto la stessa cosa del giappone anni '70-'80. la cina si è aperta ma solo ai mercati (stravolgendoli tra l'altro), per il resto è ed è sempre stato un mondo a sè e non ha la minima intenzione di cambiare, ma solo di arricchirsi.
in tutti i paesi poveri che poi si agganciano all'economia internazionale si verifica prima o dopo un boom economico, che prima cresce in modo febbrile per poi stagnare e ritirarsi... solo che la cina con la sua stazza rischia di fare ribaltare la barca.
personalmente penso che ora come ora stiano facendo una concorrenza sleale e logorante (anche per loro, alla lunga).
certo che come consumatore ho da biasimare anche i capi d'industria nostrani, che a furia di pippare troppa cocaina poi hanno il coraggio di vendere una camicetta griffata a 500? (e passa).
non credo si possa mettere sullo stesso piano la cina, con un paese povero che si aggancia all'economia internazionale. il Giappone non si è mai aperto, nemmeno ai mercati, c'era un fortissimo protezionismo per l'economia interna, mentre la Cina, con la funzione di opificio del mondo, è diventata un immenso mercato da colonizzare.
poi guardate che anche la Cina dipende dal petrolio come tutti. mi fermo qui, anche se avrei un botto di cose da dire in più ;) |
nessunos |
ripe:"Il problema è che tra vent'anni per numero, potenza militare, ricchezza domineranno il mondo e noi non saremo altro che schiavi nelle loro mani... "
una situazione un tantino esagerata
uzi:"la cina si è aperta ma solo ai mercati (stravolgendoli tra l'altro), per il resto è ed è sempre stato un mondo a sè e non ha la minima intenzione di cambiare, ma solo di arricchirsi."
dagli anni 70 ad oggi è cambiata notevolmente, arricchendosi di nuovi particolari e sempre mantenendo le tradizioni
uzi:"personalmente penso che ora come ora stiano facendo una concorrenza sleale e logorante (anche per loro, alla lunga)."
non sleale in un libero commercio a livello mondiale, non logorante: hanno costi nettamente inferiori e di conseguenza prezzi notevolmente bassi rispetto all'occidente |
ripe |
Ci rivediamo tra vent'anni... quando chi ora sottovaluta il problema ne potrà toccare con mano le conseguenze! ;)
Immaginati un bello scontro tra le due superpotenze Cina e Usa... |
ripe |
Originally posted by c3ru
ha questo punto per la nostra cara economia bisognerebbe aver più paura per l'india. do you konw tata? :D
L'india mi fa paura per altre cose (lavoratori a basso costo, spinta tecnologica), ma è nella situazione della Cina da molto più tempo e ha dimostrato di non avere i mezzi né forse l'intenzione di proporsi come potenza mondiale. La Cina, piano piano, in silenzio lo sta facendo. E tutti, invece che trovare una soluzione, fanno a gara per vedere chi riuscirà a spremere prima la gallina dalle uova d'oro!
Ovviamente sto solo cercando di disegnare uno scenario, non posso (ancora) leggere nel futuro! :D |
UZI |
Originally posted by c3ru
non credo si possa mettere sullo stesso piano la cina, con un paese povero che si aggancia all'economia internazionale. il Giappone non si è mai aperto, nemmeno ai mercati, c'era un fortissimo protezionismo per l'economia interna, mentre la Cina, con la funzione di opificio del mondo, è diventata un immenso mercato da colonizzare.
poi guardate che anche la Cina dipende dal petrolio come tutti. mi fermo qui, anche se avrei un botto di cose da dire in più ;)
il Giappone non si è mai aperto?!? ma stai scherzando? in quel paese da tempo c'è una vera e propria psicosi di perdità d'identità. senza contare che lo sviluppo economico è stato in tutto e per tutto guidato ed imboccato dagli stati uniti (come si sà il Giappone ha perso a seconda guerra mondiale, ed è diventato un'appendice economica dell'america nell'asia). i Giapponesi hanno una vera e propria ossessione per l'occidentalizzazione (soprattutto i giovani) e ne hanno ormai adottato i costumi da tempo.
il Giappone chiuso ai mercati che descrivi è quello precedente alla rivoluzione Meiji, e che è definitivamente evaporato con la fine della WW2.
La Cina con il Giappone ha sempre avuto poco in comune (si odiano tra l'altro, ma questo è un'altro discorso), e secondo me non si può fare nessuna previsione attendibile sulla situazione cinese prendendo come modello quello che è successo con il Giappone. |
DeepBlue |
Originally posted by UZI
personalmente penso che ora come ora stiano facendo una concorrenza sleale e logorante (anche per loro, alla lunga).
Per quale motivo giudichi la loro concorrenza "sleale" ?
Originally posted by c3ru
il Giappone non si è mai aperto
Dissento parecchio su questa tua affemazione
Originally posted by c3ru
nemmeno ai mercati
ancora di più su questa |
UZI |
Originally posted by nessunos
ripe:"Il problema è che tra vent'anni per numero, potenza militare, ricchezza domineranno il mondo e noi non saremo altro che schiavi nelle loro mani... "
una situazione un tantino esagerata
sulla questione della cina che si configura come potenza militare ci sono numerosi e recenti rapporti del pentagono, non è solo una cosa che è venuta in mente a ripe ;) .
uzi:"personalmente penso che ora come ora stiano facendo una concorrenza sleale e logorante (anche per loro, alla lunga)."
non sleale in un libero commercio a livello mondiale, non logorante: hanno costi nettamente inferiori e di conseguenza prezzi notevolmente bassi rispetto all'occidente
no, si parla proprio di concorrenza sleale... e se pensi che non sia logorante vai a vedere in che condizioni lavorano e come stanno stravolgendo l'ambiente ed il tessuto sociale. |
UZI |
Originally posted by DeepBlue
[B]Per quale motivo giudichi la loro concorrenza "sleale" ?
sleale perchè non devono rendere conto a nessuno riguardo le condizioni di lavoro, l'inquinamento dell'ambiente, i diritti umani e via dicendo.
vero che anche molte multinazionali occidentali se ne preoccupano ben poco, ma una certa forma di controllo (non fosse altro che quello morale del consumatore) è presente. lì il problema non si pone neanche, si produce a qualsiasi costo e senza nessun problema di carattere morale o legale. |
DeepBlue |
Originally posted by UZI
sleale perchè non devono rendere conto a nessuno riguardo le condizioni di lavoro, l'inquinamento dell'ambiente, i diritti umani e via dicendo.
Beh, qui in Italia rendono conto allo Stato :)
vero che anche molte multinazionali occidentali se ne preoccupano ben poco, ma una certa forma di controllo (non fosse altro che quello morale del consumatore) è presente. lì il problema non si pone neanche, si produce a qualsiasi costo e senza nessun problema di carattere morale o legale.
Come fai a dire che per le multinazionali esiste un controllo, se per la maggior parte di queste la produzione avviene nei paese orientali (Cina, Taiwan, India, etc), dove la gente viene pagata 2 soldi per orari di lavoro allucinanti?
Non credo che cambi molto.
L'unica differenza in campo economico, è che i cinesi producono beni surrogati di quelli delle grandi aziende, ma lo fanno rivendoli a prezzi stracciatissimi.
Poi, visto che tutto sommato la loro merce non fa così schifo come qualcuno vuol far credere [nota: non posseggo vestiti di confezione cinese :D] e che la crisi sempre più spesso impone il risparmio, le grandi aziende sono spaventate.
W la concorrenza. |
SIMBIOS |
Originally posted by DeepBlue
Beh, qui in Italia rendono conto allo Stato :)
Come fai a dire che per le multinazionali esiste un controllo, se per la maggior parte di queste la produzione avviene nei paese orientali (Cina, Taiwan, India, etc), dove la gente viene pagata 2 soldi per orari di lavoro allucinanti?
Non credo che cambi molto.
W la concorrenza.
w la concorrenza quando è fatta lealmente.grazie alla minchia che vendo una cosa a prezzi stracciati se il mio dipendente lavora 18 ore al giorno 7 giorni su 7 e viene pagato una miseria. |
UZI |
Originally posted by DeepBlue
Beh, qui in Italia rendono conto allo Stato :)
Come fai a dire che per le multinazionali esiste un controllo, se per la maggior parte di queste la produzione avviene nei paese orientali (Cina, Taiwan, India, etc), dove la gente viene pagata 2 soldi per orari di lavoro allucinanti?
Non credo che cambi molto.
L'unica differenza in campo economico, è che i cinesi producono beni surrogati di quelli delle grandi aziende, ma lo fanno rivendoli a prezzi stracciatissimi.
Poi, visto che tutto sommato la loro merce non fa così schifo come qualcuno vuol far credere [nota: non posseggo vestiti di confezione cinese :D] e che la crisi sempre più spesso impone il risparmio, le grandi aziende sono spaventate.
W la concorrenza.
non so se hai mai sentito parlare dei laboratori clandestini dei cinesi quì in italia dove riducono praticamente in schiavitù i loro connazionali... rendono conto allo stato? i cinesi sono una comunità chiusa ed imperscrutabile. forse non sai che alle anagrafe italiane non risultano praticamente decessi di cinesi: ci pensano loro, hanno i loro cimiteri clandestini.
il discorso sulle multinazionali è più complesso. so benissimo che fanno le peggio porcate; per "controllo" intendo che cmq sono criticate per il loro operato dai consumatori e dalla morale comune. se questo avviene nelle nazioni democratiche e "libere", cosa vuoi che avvenga in una nazione dove non sono neanche rispettati i diritti umani? in Cina il governo dice "fai così", e se non lo fai sono cazzi tuoi... ma sul serio e senza giri di parole. non devono dare conto alla morale comune. |
c3ru |
Originally posted by UZI
il Giappone non si è mai aperto?!? ma stai scherzando? in quel paese da tempo c'è una vera e propria psicosi di perdità d'identità. senza contare che lo sviluppo economico è stato in tutto e per tutto guidato ed imboccato dagli stati uniti (come si sà il Giappone ha perso a seconda guerra mondiale, ed è diventato un'appendice economica dell'america nell'asia). i Giapponesi hanno una vera e propria ossessione per l'occidentalizzazione (soprattutto i giovani) e ne hanno ormai adottato i costumi da tempo.
il Giappone chiuso ai mercati che descrivi è quello precedente alla rivoluzione Meiji, e che è definitivamente evaporato con la fine della WW2.
La Cina con il Giappone ha sempre avuto poco in comune (si odiano tra l'altro, ma questo è un'altro discorso), e secondo me non si può fare nessuna previsione attendibile sulla situazione cinese prendendo come modello quello che è successo con il Giappone.
non mi toccare il Giappone :D
vai a vedere quante ditte hanno partecipato alla costruzione del più grande aereporto di Tokyo (o Osaka? non mi ricordo). solo una, ed era giapponese. le ditte straniere si sono lamentate con il governo, che ha risposto picche.
non ho detto che il Giappone non abbia mai commerciato, ho detto che non ha mai permesso l'entrata nel proprio suolo di forti investimenti, capaci di scalzare le ditte giapponesi, nell'ambito del mercato nazionale.
situazione opposta della Cina.
la psicosi di perdita d'identità e dovuta al cambiamento interno della società, che tende come dici tu ad occidentalizzarsi, ma con le proprie forze. difatti, pur essendo un paese costituzionalmente pacifista, è uno dei paesi più nazionalisti al mondo. basta sentire gli inni che gli impiegati cantano ogni mattina nelle ditte. frasi come siamo combattenti, sconfiggeremo gli avversari e retorica di questo tipo. |
UZI |
Originally posted by c3ru
non mi toccare il Giappone :D
vai a vedere quante ditte hanno partecipato alla costruzione del più grande aereporto di Tokyo (o Osaka? non mi ricordo). solo una, ed era giapponese. le ditte straniere si sono lamentate con il governo, che ha risposto picche.
non ho detto che il Giappone non abbia mai commerciato, ho detto che non ha mai permesso l'entrata nel proprio suolo di forti investimenti, capaci di scalzare le ditte giapponesi, nell'ambito del mercato nazionale.
situazione opposta della Cina.
la psicosi di perdita d'identità e dovuta al cambiamento interno della società, che tende come dici tu ad occidentalizzarsi, ma con le proprie forze. difatti, pur essendo un paese costituzionalmente pacifista, è uno dei paesi più nazionalisti al mondo. basta sentire gli inni che gli impiegati cantano ogni mattina nelle ditte. frasi come siamo combattenti, sconfiggeremo gli avversari e retorica di questo tipo.
il giappone odierno a parer mio è uno dei paesi più controversi esistenti: culturalmente, socialmente e commercialmente parlando. si potrebbero scrivere libri sulle trasformazioni, le esaltazioni e le ansie del giappone dalla fine della guerra ai giorni nostri; va da sè che non pretendo di esaurire questo argomento su questo forum (per la salute mentale dei più se non altro :D )...
quello che ribadisco è che non si possono in nessun modo formulare ipotesi sulla cina costruite sull'esempio del giappone. sono due cose estremamente diverse. l'unica cosa in comune è che sono gente che ha gli occhi a mandorla... |
nessunos |
dalla resiistenza ad oggi siamo stati invasi dal commercio, dal consumismo e dalle idee americane(occidentali), in futuro saremo invasi dalle stesse cose ma cinesi(orientali): tutto cambierà senza cambiare nulla; chi condivide le ideologie americane(occidentali) non ha intenzione di arrendersi o meglio prendere in considerazione altre ideologie differenti dalle proprie, anche qui nulla di nuovo
prima di allarmarci per potenziali fatti, che potrebbero accadere, vediamo di non dimenticare che la storia tende a ripetersi più di quanto sembra:D |
Sergione83 |
Faccio una considerazione che probabilmente sarà già stata fatta.
I cinesi arrivano in Italia con prodotti fabbricati a costi bassissimi realizzati sfruttando i lavoratori 13-14 ore al giorno con stipendi da fame, cosa impossibile in Italia.
Per cui è concorrenza sleale.
Per questo che mi da fastidio vedere il nostro mercato invaso da merce, a volte contraffatta, realizzata in questo modo. |
UZI |
Originally posted by nessunos
dalla resiistenza ad oggi siamo stati invasi dal commercio, dal consumismo e dalle idee americane(occidentali), in futuro saremo invasi dalle stesse cose ma cinesi(orientali): tutto cambierà senza cambiare nulla; chi condivide le ideologie americane(occidentali) non ha intenzione di arrendersi o meglio prendere in considerazione altre ideologie differenti dalle proprie, anche qui nulla di nuovo
prima di allarmarci per potenziali fatti, che potrebbero accadere, vediamo di non dimenticare che la storia tende a ripetersi più di quanto sembra:D
non condivido questa visione... è troppo semplicistica.
affermare che la storia si ripete può essere vero se si considera la storia fino al '900. dopo, sono successe cose che non si sono mai verificate nella storia umana, e che hanno completamente cambiato quello che era un susseguirsi ciclico el medesimo schema. prima della prima guerra mondiale non c'era stato niente di simile, prima della seconde nemmeno, e la guerra fredda è stata un confitto talmente atipico ed estremo che non se ne è ancora oggi capita del tutto la natura. dopo l'11 settembre, si ripresenta ancora uno scenario nuovo ed enigmatico. ed intanto sorge all'orizzonte un colosso come la cina che cresce ad un ritmo febbrile.
francamente, non mi sembra un'epoca di cambiamenti trasparenti e collaudati.
poi non credo proprio che alla cina interessi esportare la propria cultura... anzi, hanno rapidamente assimilato la nostra. in cina ora come ora lo status-symbol è vivere all'occidentale, in tutto e per tutto; cosa che però è possibile solo ai più facoltosi, ovviamente, perchè dobbiamo ricordarci che la maggior parte della gente lì vive praticamente in miseria.
io penso che il modo in cui sta crescendo la cina non sia equilibrato, sia dal punto di vista interno che da quello esterno, e penso che sarà fonte di non poche preoccupazioni. |
nessunos |
uzi mi sembri un po troppo allarmista
"francamente, non mi sembra un'epoca di cambiamenti trasparenti e collaudati."
chi lo ha detto, bush allora ha sicuramente ragione: gli americani fanno troppo allarmismo per una situazione che non reggono più, se ci preoccupiamo come loro allora chiuidiamo le frontiere
"poi non credo proprio che alla cina interessi esportare la propria cultura"
cosa?!? la cina ha come base l'export della propria cultura prima di scrivere informati
hanno assimilato la nostra, seppur tenendo la loro che hanno esportato in occidente
"dobbiamo ricordarci che la maggior parte della gente lì vive praticamente in miseria"
sei mai stato in cina? quando ti finisce l'effetto della canna, che sicuramente ti sei fatto avvisa
"io penso che il modo in cui sta crescendo la cina non sia equilibrato, sia dal punto di vista interno che da quello esterno"
qui invece hai finito l'effetto, pienamente d'accordo |
UZI |
Originally posted by nessunos
uzi mi sembri un po troppo allarmista
"francamente, non mi sembra un'epoca di cambiamenti trasparenti e collaudati."
chi lo ha detto, bush allora ha sicuramente ragione: gli americani fanno troppo allarmismo per una situazione che non reggono più, se ci preoccupiamo come loro allora chiuidiamo le frontiere
:? non capisco cosa c'entri bush adesso...
io cmq mi riferisco allo scenario globale, non è questione di chiudere le frontiere (chi lo mai detto?), la questione è che non siamo in un'epoca che non si lascia leggere facilmente. non sono per niente allarmista, credo sia meglio ragionare sulle cose piuttosto che dare per scontato che "tanto la storia si ripete". se fossero partite le testate atomiche della guerra fredda (e ci sono stati momenti in cui ci si è andati tragicamente vicini), la storia non si sarebbe ripetuta molto...
"poi non credo proprio che alla cina interessi esportare la propria cultura"
cosa?!? la cina ha come base l'export della propria cultura prima di scrivere informati
hanno assimilato la nostra, seppur tenendo la loro che hanno esportato in occidente
no caro, la cina ha come base l'export di merci e prodotti... non capisco proprio a cosa ti riferisci con "export di cultura", ai ristoranti take away per caso? i cinesi storicamente sono i meno inclini nel condividere la loro cultura, di cui sono gelosi, e sono da sempre restii e diffidenti nell'integrarsi all'interno di altre. che abbiano adottato uno stile di vita occidentale non vuol dire che si siano aperti all'occidente (e cmq sia si tratterebbe di import, non di export), è semplicemente un cambiamento avvenuto all'interno della loro società. è come la casalinga americana anni '50 che colleziona porcellane cinesi...
non capisco di cosa dovrei informarmi... illuminami tu.
"dobbiamo ricordarci che la maggior parte della gente lì vive praticamente in miseria"
sei mai stato in cina? quando ti finisce l'effetto della canna, che sicuramente ti sei fatto avvisa
non me l'ero ancora accesa la canna...
ma... stai scherzando? non sai come vivono i cinesi delle campagne o quelli appena immigrati in città? non sai che quelli che vivono secondo canoni occidentali sono una minoranza esigua?
se lo vuoi sapere un mio amico è stato in cina tre mesi ed è sposato con una cinese. mi ha detto che la maggior parte della gente vive con poco più di 50€ al mese, e le merci occidentali (macchine, vestiti, ecc.) costano come quà. facile immaginare quale sia la misura dello squilibrio sociale...
"io penso che il modo in cui sta crescendo la cina non sia equilibrato, sia dal punto di vista interno che da quello esterno"
qui invece hai finito l'effetto, pienamente d'accordo
quì invece la canna me la ero appena fumata :D |
nessunos |
uzi tra una canna e l'altra posti, lanci una nuova moda o ti prepari per qualche rave
...scherzi a parte...
"io cmq mi riferisco allo scenario globale, non è questione di chiudere le frontiere (chi lo mai detto?), la questione è che non siamo in un'epoca che non si lascia leggere facilmente. non sono per niente allarmista, credo sia meglio ragionare sulle cose piuttosto che dare per scontato che "tanto la storia si ripete". se fossero partite le testate atomiche della guerra fredda (e ci sono stati momenti in cui ci si è andati tragicamente vicini), la storia non si sarebbe ripetuta molto..."
non leggere la storia direttamente, ma trasversalmente:
se guardi il mondo solo dal punto di vista occidentale la situazione ti sembra ottimale, se lo guardi dal punto di vista orientale è un tantino diverso; se guardi il mondo dal nord va tutto bene, se lo guardi dal sud è un disastro
con i "se" e i "ma" non si fa la storia
"no caro, la cina ha come base l'export di merci e prodotti... non capisco proprio a cosa ti riferisci con "export di cultura", ai ristoranti take away per caso? i cinesi storicamente sono i meno inclini nel condividere la loro cultura, di cui sono gelosi, e sono da sempre restii e diffidenti nell'integrarsi all'interno di altre. che abbiano adottato uno stile di vita occidentale non vuol dire che si siano aperti all'occidente (e cmq sia si tratterebbe di import, non di export), è semplicemente un cambiamento avvenuto all'interno della loro società. è come la casalinga americana anni '50 che colleziona porcellane cinesi...
non capisco di cosa dovrei informarmi... illuminami tu."
come sopra è una questione di punti di vista
"ma... stai scherzando? non sai come vivono i cinesi delle campagne o quelli appena immigrati in città? non sai che quelli che vivono secondo canoni occidentali sono una minoranza esigua?
se lo vuoi sapere un mio amico è stato in cina tre mesi ed è sposato con una cinese. mi ha detto che la maggior parte della gente vive con poco più di 50€ al mese, e le merci occidentali (macchine, vestiti, ecc.) costano come quà. facile immaginare quale sia la misura dello squilibrio sociale..."
idem se conosci le caratteristiche dell'asia come configurazone sociale non avrebbe senso scrivere ciò
ripe" se ti limiti ai giornali non vai molto lontano, cerca sui siti a tema non sulla stampa in parte filtrata dalla politica e in parte da coloro che non vogliono far sapere"
per tutti: attenti alla xenofobia: prima di aver paura dello straniero cercate di capire realmente chi è, non limitatevi a chiedere informazioni |
ripe |
Ma l'hai letto il sito? Non è mica un giornale quello...
Equilibri.net si propone come una finestra sempre aperta sul mondo. Notizie, analisi, informazioni, approfondimenti creano uno strumento indispensabile per comprendere le dinamiche politiche, economiche e sociali internazionali.
Equilibri.net offre un servizio, appositamente proposto in lingua italiana, per Istituzioni pubbliche e private, Fondazioni, Media, Centri Studi, Organizzazioni Non Governative e per tutti coloro che operano a contatto con la realtà estera.
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nessunos |
giornale o giornale digitale è la stessa roba |
UZI |
Originally posted by nessunos
uzi tra una canna e l'altra posti, lanci una nuova moda o ti prepari per qualche rave
...scherzi a parte...
:look: è esattamente quello che faccio... ma sei il grande fratello allora?!? :D
non leggere la storia direttamente, ma trasversalmente:
se guardi il mondo solo dal punto di vista occidentale la situazione ti sembra ottimale, se lo guardi dal punto di vista orientale è un tantino diverso; se guardi il mondo dal nord va tutto bene, se lo guardi dal sud è un disastro
con i "se" e i "ma" non si fa la storia
come sopra è una questione di punti di vista
idem se conosci le caratteristiche dell'asia come configurazone sociale non avrebbe senso scrivere ciò
per tutti: attenti alla xenofobia: prima di aver paura dello straniero cercate di capire realmente chi è, non limitatevi a chiedere informazioni
tornando seri (si fà per dire), per prima cosa ci terrei a precisare che quì la xenofobia non ha niente a che fare. a me i cinesi stanno anche simpatici, difatti quì si discuteva del "fenomeno cina" nella macro-dimensione di fenomeno sociale, economico e politico. Se sono preoccupato della cina, sono preoccupato della "nazione cina", per le sue scelte commerciali politiche e militari, non certo dei cinesi che abitano nella mia strada (che anzi sono tra le comunità che danno meno fastidio in assoluto, ed in molti casi sono pure sfruttati dai loro stessi connazionali)
non è corretto secondo me chiamare in causa cose come "paura dello straniero" in un discorso del genere, semplicemente perchè è fuori luogo. come non mi sembra corretto voler liquidare il discorso in nome di non so quale corrente di fratellanza universale (che cmq nessuno metterebbe in dubbio).
per quel che riguarda la lettura della storia, non ho ben capito a cosa ti riferisci... io penso che ora come ora sia importante una lettura globale, in quanto occidente, oriente, sud e nord del mondo non sono più compartimenti stagni come nella storia antica.
poi, ci terrei che tu chiarissi perchè sostieni che gran parte della popolazione cinese non verserebbe in condizioni di povertà, adducendo
a misteriosi presupposti quali "la configurazione sociale dell'asia"... se in una nazione c'è un alto tasso di povertà non mi sembra una cosa soggetta ad interpretazioni culturali, ma un dato di fatto. vuoi forse dire che siccome sono abituati a vivere in povertà non sentono il problema?
e l'export di cultura?
spiegati meglio. non basta dire "non è così" senza fornire spiegazioni. |
ripe |
Originally posted by nessunos
giornale o giornale digitale è la stessa roba
Ma non è un giornale digitale... vabbè, hai ragione tu... ;) |
Jorda |
Off-Topic: Constato con piacere come un thread apertosi in modo quasi ridicolo si sia trasformato in un confronto intelligente e approfondito :lode: |
Jorda |
A me la Cina non fa paura.
Magari sono troppo ottimista. Ma mi sconcerta di più una nazione come la Russia, che sta saldamente ai vertici degli equilibri internazionali, pur avendo al suo interno una situazione economica politica e sociale annaspante e drammatica. Fuori da Mosca e da San Pietroburgo, l'anarchia la fa da padrona, con bande mafiose e gruppi di veri e propri briganti che dominano sui piccoli mercati locali e spadroneggiano in quelli - illegali - internazionali. Eppure Putin ha voce in capitolo nelle questioni planetarie. Ed è responsabile della tragedia della Cecenia.
Per quanto sia indubbio che la Cina stia calpestando diritti umani e Carte dell'ambiente per arrivare dove sta arrivando, non vedo in questo un pericolo di assoluta destabilizzazione degli assetti politici internazionali. Siamo in economia globale già da un po'. Così come le tigri asiatiche ci hanno destabilizzato circa un decennio fa, così farà la Cina (lo sta già facendo) ma siamo ancora vivi. In realtà non credo si debba temere la Cina più di quanto si debba temere un tracollo dell'economia mondiale per implosione.
Già ora sono in atto tentativi di accordo sui diritti umani e civili, e sulle leggi ambientali. Ricordo che anche gli Stati Uniti non hanno ancora firmato Kyoto. E penso sia più verosimile che lo faccia la Cina piuttosto che loro.
Oltre ad un potente concorrente nella produzione, la Cina è anche un enorme mercato ancora tutto da formare. Negli anni 50, quando si sviluppava la nostra economia capitalistica, gli operai erano sfruttati, e si viveva in condizioni sociali discutibili. Col boom, poco alla volta e con tanta buona volontà, passando per le rivoluzioni sindacali e sociali degli anni 60/70, siamo arrivati a star tutti mediamente bene.
Credo che la Cina abbia più interesse a diventare una potenza economica che a tirarci in testa una bomba atomica alla prima occasione. Quindi abbia più bisogno di noi come alleati che come nemici... Da questo punto di vista Stati senza ragione e senza controllo come la Korea del Nord o gli ex stati sovietici del CSI mi fanno decisamente più paura. Sono in grado di destabilizzare molto più un paio di menti malate, che un grosso paese che ha voglia di emergere.
Poi certo, oggi ci sono i cinesi che smontano i computer seduti nel fango, respirando diossina, come nel bellissimo video dei Planet Funk. E certo ci sono i cinesi che ci fanno concorrenza, ma come ha già detto qualcuno qui, finché da noi c'è gente che ti vende una t-shirt di cotone per 500 €... :roll: e - che è anche peggio - i pomodori per 3 euro (=6000 lire) al chilo... :look: non vedo il problema. La concorrenza, nel capitalismo, di solito è un bene. Reputo più sleale la formazione di cartelli silenziosi tra i nostri distributori, l'accrescimento dei prezzi del 300% in due anni, che non la concorrenza della chincaglieria cinese... |
UZI |
Originally posted by Jorda
...
In realtà non credo si debba temere la Cina più di quanto si debba temere un tracollo dell'economia mondiale per implosione.
...
:shock: ammazza! e dici niente! :D
per il resto, trovo sensato quello che dici, anche se ovviamente ho delle divergenze di opinione su alcuni punti...
attenzione: non è che io considero la cina come il più grosso problema del secolo, o come la nazione che pianterà più grane (già gli USA bastano); tantomeno ho particolarmente paura della cina.
il fatto è che il colosso asiatico preoccupa più che altro per i dubbi che solleva piuttosto che per delle minacce effettive e già delineate. già la situazione internazionale è un punto di domanda grosso come il mondo, e la cina aggiunge nuove incognite.
e ripeto, non è la stessa cosa del giappone o di stati 'strampalati' come la corea del nord... la cina è un gigante, ed il potenziale di cui dispone suscita ragionevolmente più inquietudini. per ora si tratta di potenziale, ma tra una manciata di anni si potrebbe parlare di potenza: ora stiamo solo appurando quanto febbrilmente siano determinati a prendersi il loro spazio.
senza contare che culturalmente e politicamente siano quanto di più lontano dall'occidente democratico, che si fatica ad inquadrare la natura della nazione anche da un punto di vista interno ( comunista? capitalista? stato libero o sotto regime? militarista? pacifico? )... tutto questo rende la cosa ancor più incerta ed enigmatica. per ora il 'linguaggio universale' del denaro lo capiscono anche loro (lo capiscono tutti, del resto), ma quando le questioni saranno altre?
quello che dico io è che non bisogna essere nè contro nè pro, ma l'occidente deve essere cosciente di cosa sta per cambiare. perchè per certi aspetti siamo estremamente fragili... basta l'esempio delle già citate griffe: i nostri imprenditori ci hanno convinto che è lecito chiedere 500€ per una camicetta, e su questo hanno costruito un'economia che è una voce significativa nel complessivo del nostro paese. poi i cinesi ci dimostrano che è possibile vendere la stessa camicetta a 20€... logico che poi tutto và facilmente in crisi. |
nessunos |
ripe: non darmi ragione! illuminami cos'è? a me sembra un giornale digitale però posso sbagliarmi errare è umano
uzi: chiarite molte perplessita (a parte la fratellanza universale che me ne fa venire altre fuori tema) daccordo fino a qui
"per quel che riguarda la lettura della storia, non ho ben capito a cosa ti riferisci... io penso che ora come ora sia importante una lettura globale, in quanto occidente, oriente, sud e nord del mondo non sono più compartimenti stagni come nella storia antica."
la storia del mondo ormai globalizzata? fino a un certo punto, in base agli interessi delle singole nazioni per la precisione, del resto solo ora ci si preoccupa della cina prima, che esistesse omeno, ce ne sbattevamo: ce ne sbattiamo delle guerre in africa perchè? non ci sono dietro interessi economici o politici o militari.
non si tratta di compartimenti stagni ma di punti di vista in base a come guardi la situazione, in base alla tua cultura e in base al tuo pensiero una situazione ti appare positiva o negativa.
"poi, ci terrei che tu chiarissi perchè sostieni che gran parte della popolazione cinese non verserebbe in condizioni di povertà, adducendo a misteriosi presupposti quali "la configurazione sociale dell'asia"... se in una nazione c'è un alto tasso di povertà non mi sembra una cosa soggetta ad interpretazioni culturali, ma un dato di fatto. vuoi forse dire che siccome sono abituati a vivere in povertà non sentono il problema?"
non sto dicendo che parte non è in stato di povertà, ma che sono in una situazione sinile a varie parti dell'asia.
per quanto riguarda il fatto che sono abituati a vivere in povertà: la maggior parte di chi ci vive in povertà non sente il problema, perchè è un dato di fatto, ma per questo non significa che non ne soffra.
comunque in ogni dove c'è povertà e ricchezza, la cina non è messa così male come sembra, l'india è messa sicuramente peggio da questo lato
la cina esporta la propria cultura in vari campi ne più ne meno di altri paesi: forse ne saremo meno raggiunti, per via della lontanza o per il fatto che siamo sommersi da quella americana oltre all'europea
per quanto riguarda le spiegazioni: se i commenti sono "l'export della cultura sono il take away" i commenti saranno "non è così" in altre parole se ribatti un intervento fallo con argomenti validi non con prese per il culo in caso contrario arriviamo inutilmente agli insulti; piuttosto chiedi come ai fatto ora e spiegherò cosa intendo |
UZI |
Originally posted by nessunos
la storia del mondo ormai globalizzata? fino a un certo punto, in base agli interessi delle singole nazioni per la precisione, del resto solo ora ci si preoccupa della cina prima, che esistesse omeno, ce ne sbattevamo: ce ne sbattiamo delle guerre in africa perchè? non ci sono dietro interessi economici o politici o militari.
non si tratta di compartimenti stagni ma di punti di vista in base a come guardi la situazione, in base alla tua cultura e in base al tuo pensiero una situazione ti appare positiva o negativa.
se intendi "storia" quello che viene dato in pasto alla gente dai mainstreams, allora puoi anche avere ragione, è una questione di punti di vista. ma io intendo il termine più in maniera, per quanto possibile, oggettiva: come l'insieme di avvenimenti che succedono o sono successi, filtrati ed elaborati il meno possibile. in quest'ottica invece una visione globale oggigiorno è più che aderente con lo stato delle cose: quello che avviene in africa o in asia o in medio oriente non dipende più solo da ciò che avviene al loro interno, ma molto di più dalle correnti di potere internazionali. e questo si riscontra nella maggior parte dei casi. anche l'abbandono della situazione a se stessa, come ad esempio per le guerre africane, rientra in questo discorso in quanto frutto di una decisione di non intervenire da parte di chi ne avrebbe il potere ed il dovere. ed il cerchio si chiude.
non sto dicendo che parte non è in stato di povertà, ma che sono in una situazione sinile a varie parti dell'asia.
per quanto riguarda il fatto che sono abituati a vivere in povertà: la maggior parte di chi ci vive in povertà non sente il problema, perchè è un dato di fatto, ma per questo non significa che non ne soffra.
comunque in ogni dove c'è povertà e ricchezza, la cina non è messa così male come sembra, l'india è messa sicuramente peggio da questo lato
ok, anche negli USA c'è una povertà piuttosto diffusa... non si dà alla cina l'esclusiva per la poverta. ma in quanto nazione principe tra i paesi emergenti, dai primi risultati appare che a trarre i benefici dallo sviluppo dell'economia sia una fortunata minoranza. e questo anche per l'assenza di rispetto per i diritti umani e la mancanza di voce in capitolo dei lavoratori. più che un paese che raggiunge un diffuso benessere, la cina si sta configurando come un "far west" capitalistico.
la cina esporta la propria cultura in vari campi ne più ne meno di altri paesi: forse ne saremo meno raggiunti, per via della lontanza o per il fatto che siamo sommersi da quella americana oltre all'europea
esempi? il tibet?!? :look:
per quanto riguarda le spiegazioni: se i commenti sono "l'export della cultura sono il take away" i commenti saranno "non è così" in altre parole se ribatti un intervento fallo con argomenti validi non con prese per il culo in caso contrario arriviamo inutilmente agli insulti; piuttosto chiedi come ai fatto ora e spiegherò cosa intendo
:? guarda, di prese per il culo io non ne vedo neanche l'ombra... poi se sei rimasto offeso personalmente dalla frase che riporti ( che cmq non era così... non era un'affermazione, ma un'esortazione a spiegare cosa fosse questo fantomatico export di cultura -che non ho ancora capito tra l'altro- ), guarda, non so cosa dirti... sicuramente la cosa mi lascia alquanto esterefatto. io di argomenti ne ho messi e ne metto, mi sembra. |
ripe |
Originally posted by nessunos
ripe: non darmi ragione! illuminami cos'è? a me sembra un giornale digitale però posso sbagliarmi errare è umano
E' un osservatorio specializzato sui problemi e le tendenze del mondo intero... non ha nulla a che fare con articoli scritti da giornalisti che non capiscono nulla. ;) |
nessunos |
uzi: "se intendi "storia" quello che viene dato in pasto alla gente dai mainstreams, allora puoi anche avere ragione, è una questione di punti di vista. ma io intendo il termine più in maniera, per quanto possibile, oggettiva: come l'insieme di avvenimenti che succedono o sono successi, filtrati ed elaborati il meno possibile. in quest'ottica invece una visione globale oggigiorno è più che aderente con lo stato delle cose: quello che avviene in africa o in asia o in medio oriente non dipende più solo da ciò che avviene al loro interno, ma molto di più dalle correnti di potere internazionali. e questo si riscontra nella maggior parte dei casi. anche l'abbandono della situazione a se stessa, come ad esempio per le guerre africane, rientra in questo discorso in quanto frutto di una decisione di non intervenire da parte di chi ne avrebbe il potere ed il dovere. ed il cerchio si chiude."
di che ti fai, è la stessa roba che ho detto io scritto in maniera diversa, ma in sostanza sono d'accordo
Uzi: "ok, anche negli USA c'è una povertà piuttosto diffusa... non si dà alla cina l'esclusiva per la poverta. ma in quanto nazione principe tra i paesi emergenti, dai primi risultati appare che a trarre i benefici dallo sviluppo dell'economia sia una fortunata minoranza. e questo anche per l'assenza di rispetto per i diritti umani e la mancanza di voce in capitolo dei lavoratori. più che un paese che raggiunge un diffuso benessere, la cina si sta configurando come un "far west" capitalistico."
non ti sembra di esagerare più che farwest direy cicago anni 30 al massimo
torniamo comunque al fatto di prima: l'america ha paura di avere una gemella orientale
uzi:"io di argomenti ne ho messi e ne metto, mi sembra."
sarà, come questo
uzi"esempi? il tibet?!?"
ci ricaschi ogni volta se non sei al corrente chiedi e informati |
UZI |
Originally posted by nessunos
uzi:"io di argomenti ne ho messi e ne metto, mi sembra."
sarà, come questo
uzi"esempi? il tibet?!?"
ci ricaschi ogni volta se non sei al corrente chiedi e informati
mah, a ricascarci sei stato tu... quello mica era un argomento :roll:, era una richiesta di esempi (come dici tu del resto: se non sei al corrente chiedi - e poi anche se fosse un argomento mi sembra piuttosto rilevante... ). esempi che tra l'altro continui a non dare, sbandierando un presunta sapienza che evidentemente non ti và di condividere con noi comuni mortali. se pensi di essere così dannatamente intelligente ed informato, non basta dirlo caro mio, bisogna dimostrarlo. |
nessunos |
uzi: "esempi che tra l'altro continui a non dare, sbandierando un presunta sapienza che evidentemente non ti và di condividere con noi comuni mortali. se pensi di essere così dannatamente intelligente ed informato, non basta dirlo caro mio, bisogna dimostrarlo."
manca solo "che è meglio!" e ti promuvono a puffo quattrocchi
di che genere di esempi hai bisogno? |
UZI |
Originally posted by nessunos
uzi: "esempi che tra l'altro continui a non dare, sbandierando un presunta sapienza che evidentemente non ti và di condividere con noi comuni mortali. se pensi di essere così dannatamente intelligente ed informato, non basta dirlo caro mio, bisogna dimostrarlo."
manca solo "che è meglio!" e ti promuvono a puffo quattrocchi
di che genere di esempi hai bisogno?
senti, non prendiamoci per il culo... allora, ricapitoliamo (correggimi se sbaglio):
tu hai asserito che la cina è molto attiva negli scambi culturali, in particolare nel cosiddetto "export di cultura".
io ho detto che a me non risulta, tu ti sei quasi incazzato dicendo che parlo sotto effetto di sostanze stupefacenti (e fin quì potrebbe anche essere...) e che non sono informato e sono troppo ignorante per discutere e via dicendo. non spieghi e non dai esempi di cosa sia 'sto benetto export di cultura cinese, in cosa consiste e dove se ne può trovare riscontro.
si susseguono ciclicamente altri passaggi analoghi che vedono me chiedere delucidazioni sull'export di cultura cinese e tu rispondermi che sono ignorante e parlo a vanvera, senza però fornire alcunchè di esempi od argomentazioni.
e siamo alla situazione attuale.
allora, a me tutta questa cosa mi sembra paradossale... cmq, facciamo l'ultimo tentativo: in cosa consiste l'export di cultura cinese? come e dove avviene? mi sapresti fornire degli esempi?
bene. ora, se vuoi rispondere bene; se vuoi persistere nel tuo delirio di onniscenza lascia perdere che mi sono rotto le palle... |
nessunos |
"sono troppo ignorante per discutere e via dicendo"
questo non l'ho mai detto
"delirio di onniscenza"
magari fossi onniscente
tutto considerato mi piacerbbe lasciarti nell'ignoranza solo per divertimento personale :asd:
tornando seri
"in cosa consiste l'export di cultura cinese? come e dove avviene? mi sapresti fornire degli esempi?"
L'export della cultura cinese avviene mediante molteplici forme e mezzi:
fiere a tema, corsi privati e pubblici su discipline a tema, giornali e riviste a tema, siti internet a tema, ristoranti, negozi di gadget
se mi viene in mente qualcosa d'altro lo posterò
per ulteriori chiarimenti fammi sapere |
UZI |
Originally posted by nessunos
L'export della cultura cinese avviene mediante molteplici forme e mezzi:
fiere a tema, corsi privati e pubblici su discipline a tema, giornali e riviste a tema, siti internet a tema, ristoranti, negozi di gadget
se mi viene in mente qualcosa d'altro lo posterò
per ulteriori chiarimenti fammi sapere
ah... :sbonk: se era questo potevi dirlo subito...
hai visto che alla fine i take away c'entravano? :D |
Terrytop |
Originally posted by nessunos
L'export della cultura cinese avviene mediante molteplici forme e mezzi:
fiere a tema, corsi privati e pubblici su discipline a tema, giornali e riviste a tema, siti internet a tema, ristoranti, negozi di gadget
se mi viene in mente qualcosa d'altro lo posterò
per ulteriori chiarimenti fammi sapere
se intendi questo come "export della cultura" ... beh probabilmente viene esportata piu' la cultura italiana di quella cinese ... |
nessunos |
Uzi:"ah... se era questo potevi dirlo subito...
hai visto che alla fine i take away c'entravano? "
mi sembrava scontato, a quanto pare no
calma un take away non lo considererei, un mezzo di export di cultura :nono:
Terrytop:"se intendi questo come "export della cultura" ... beh probabilmente viene esportata piu' la cultura italiana di quella cinese ..."
concordo pienamente il made in italy è sicuramente più vasto ma i mezzi sono gli stessi più o meno |
UZI |
Originally posted by nessunos
Uzi:"ah... se era questo potevi dirlo subito...
hai visto che alla fine i take away c'entravano? "
mi sembrava scontato, a quanto pare no
calma un take away non lo considererei, un mezzo di export di cultura :nono:
Terrytop:"se intendi questo come "export della cultura" ... beh probabilmente viene esportata piu' la cultura italiana di quella cinese ..."
concordo pienamente il made in italy è sicuramente più vasto ma i mezzi sono gli stessi più o meno
si beh, ma francamente mi aspettavo qualosa di più (con tutta l'attesa poi...). quello a cui ti riferisci non è ne più ne meno di quello che vale per ogni altra nazione che esporta merci o servizi... e cmq non può essere ritenuto come frutto della volontà di intraprendere degli scambi culturali. |
lughes |
come è stata la conferenza? |
nessunos |
Uzi:"si beh, ma francamente mi aspettavo qualosa di più (con tutta l'attesa poi...). quello a cui ti riferisci non è ne più ne meno di quello che vale per ogni altra nazione che esporta merci o servizi..."
ma è quello che sto cercando di dirti dall'inizio
Uzi:"e cmq non può essere ritenuto come frutto della volontà di intraprendere degli scambi culturali."
:schoked: è!!
cosa intendi per export culturale e quali sono le modalità che vengono comunemente utilizzate
:? |
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