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[UNI] manifestazione
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foolish
oggi, nel cortile del silab alcuni professori stavano/stanno preparando uno striscione per giovedì prossimo; ci sarà infatti una manifestazione di protesta. ci sarà un funerale simbolico della ricerca.

i "nostri" stanno preparando un cartellone con su :

DDL Moratti = morte della ricerca


la manifestazione sarà giovedì prossimo alle 2 e mezza da festa del perdono fino in duomo.

Drake83
HANNO RAGIONISSIMO!

yoruno
Originally posted by foolish
DDL Moratti = morte della ricerca
Quoto

Viry
hanno davvero tutto il mio appoggio

Ste Ramone
:approved:

foolish
non ho foto da postare, ma qua in comelico stanno girando i cartelloni che indicano la morte della ricerca....

stanno mettendoci impegno!

chi viene alla manifestazione? non impiega molto tempo!

fulminato1
ci organizziamo e andiamo tutti insieme?

foolish
ok
:approved:

CLod
giovedì?
sarei a casa in effetti
porto le moltov? :D

Varyarë
OH!! IO CI SONO!

angelko
io ho visto un cartellone con scritto:

"RIFORMA MORATTI = Morte dell'università

Fermiamola!"

foolish
Originally posted by angelko
io ho visto un cartellone con scritto:

"RIFORMA MORATTI = Morte dell'università

Fermiamola!"


si è quello!

Viry
Io purtroppo lavoro :(

ReQuIeM
io purtroppo sono a Corsico a rubare dai camion :(

SIMBIOS
Originally posted by ReQuIeM
io purtroppo sono a Corsico a rubare dai camion :(

:shock: :shock: :shock:

LazerPhEa
Originally posted by ReQuIeM
io purtroppo sono a Corsico a rubare dai camion :(
Cosa rubi 'sta volta? I jeans Rich o gli IPod?

Sephirot
se qualcuno vuole occupare il silab io ci sono!

okkupazione

AlphaGamma
Intervento del moderatore:
Evitiamo off topic, che hanno la tendenza, come spiegato 5 minuti fa in un altro thread, a svaccare i thread.

Alf
Nisba impegnato fino alle 20 ...
:|

foolish
Originally posted by ReQuIeM
io purtroppo sono a Corsico a rubare dai camion :(


:rotfl::rotfl::rotfl:










ma piantala di fare casino e vieni alla manifestazione!!!

Gwath
Potrei esserci... attendo informazioni ;)

korn
Morte della ricerca...... perché, prima esisteva? :asd:

Barone
premesso che non sono molto propenso alle manifestazioni ..qlc mi linka qlc file da leggere per capire sta cacchio di riforma!!!

10t8or
mah..
http://www.google.com/search?q=rifo...:en-US:official
poi da noi gira questo spesso:
http://protesta.di.uniroma1.it/
http://netdev.usr.dico.unimi.it/research/moratti/
tent:wq

Serpico
io purtroppo non ci sono però volevo dire che sono super-iper-mega-d'accordo con tutti quelli che sono stati danneggiati dalla moratti e che lo saranno in futuro ancora di più se non si fa qualcosa.
avete tutto il mio appoggio contro questo scandalo.

Barone
Non ho letto nemmeno un commmento a favore della riforma...vorrei capire se le persone che scrivono su questo forum hanno avuto almeno la decenza di leggere cosa prevede la riforma...

Io l'ho fatto e sinceramente ho capito solo alcuni punti mentre altri mi sembrano oscuri..c'è qualcuno (serio e che ha letto i testi) che è in grado di affrontare un discorso costruttivo per capirci un po di più?

0m4r
Io l'ho letta, diciamo che il linguaggio giuridico non è sempre molto facile da comprendere.
Cmq devo dire che su alcuni opunti sono d'accordo, ma altri non mi stanno bene.

La "meritocrazia" potrebbe essere un punto a favore di questa riforma, deve solo essere gestita bene; potrebbe essere una buon modo per evitare di avere in Università parassiti e perditempo. Da un lato però questo implica "precarietà" e dunque incertezza (se non sbaglio si saprà ogni 3 anni se si potrà continuare nel proprio lavoro oppure no); la cosa più assurda è che lo stipendio di un Ricercatore sarà diminuito a fronte del fatto che fra 3 anni potrei trovarmi a vivere sotto un ponte dato che non avrò più un reddito...

Dal mio punto di vista, che è anche quello di molti altri, questa situazione potrebbe portare a due eventi:
1) I ricercarori più in gamba e preparati cercheranno, e molto probabilmente troveranno, lavoro all'esterno dell'ambiente accademico, lascianod cosi in mano la ricerca (e ricerce è uguale a progresso, sviluppo e innovazione) a persone meno preparate e qualificate. Questa è l'ipotesi peggiore.

2) I ricercatori potrebbero essere invece più stimolati a fare bene per assicurarsi unl posto di lavoro (un po come accade nelle università degli Stati Uniti). Il problema, anche qui, per quanto venale possa essere, è sempre lo stipendio (retribuzione per il lavoro intellettuale).

Se si organizza un buon grupo di persono magari alla manifestazione ci potrei essere anche io.

Drake83
Originally posted by Barone
Non ho letto nemmeno un commmento a favore della riforma...vorrei capire se le persone che scrivono su questo forum hanno avuto almeno la decenza di leggere cosa prevede la riforma...

Io l'ho fatto e sinceramente ho capito solo alcuni punti mentre altri mi sembrano oscuri..c'è qualcuno (serio e che ha letto i testi) che è in grado di affrontare un discorso costruttivo per capirci un po di più?


leggio questo: http://homes.dsi.unimi.it/~aguzzoli/DDL.ppt a me è parsa una argomentazione kiara

dogman
io vengo! mio padre (il mereghetti) m'ha chiesto espressamente di aiutarlo a inventare slogan anti-moratti

(del tipo "moratti moratti c'hai rotto i cosiddetti.. col tuo ddl ti squoierem la pelle!")

Barone
Originally posted by 0m4r
Io l'ho letta, diciamo che il linguaggio giuridico non è sempre molto facile da comprendere.
Cmq devo dire che su alcuni opunti sono d'accordo, ma altri non mi stanno bene.

La "meritocrazia" potrebbe essere un punto a favore di questa riforma, deve solo essere gestita bene; potrebbe essere una buon modo per evitare di avere in Università parassiti e perditempo. Da un lato però questo implica "precarietà" e dunque incertezza (se non sbaglio si saprà ogni 3 anni se si potrà continuare nel proprio lavoro oppure no); la cosa più assurda è che lo stipendio di un Ricercatore sarà diminuito a fronte del fatto che fra 3 anni potrei trovarmi a vivere sotto un ponte dato che non avrò più un reddito...

Dal mio punto di vista, che è anche quello di molti altri, questa situazione potrebbe portare a due eventi:
1) I ricercarori più in gamba e preparati cercheranno, e molto probabilmente troveranno, lavoro all'esterno dell'ambiente accademico, lascianod cosi in mano la ricerca (e ricerce è uguale a progresso, sviluppo e innovazione) a persone meno preparate e qualificate. Questa è l'ipotesi peggiore.

2) I ricercatori potrebbero essere invece più stimolati a fare bene per assicurarsi unl posto di lavoro (un po come accade nelle università degli Stati Uniti). Il problema, anche qui, per quanto venale possa essere, è sempre lo stipendio (retribuzione per il lavoro intellettuale).

Se si organizza un buon grupo di persono magari alla manifestazione ci potrei essere anche io.


finalmente un intervento degno di risposta..
Uno dei problemi delle univ italiane credo sia la poca preparazione di alcuni professori..nella mia esperienza fino a qui (3 anni) ho notato che quelli che lavorano nel campo in cui insegnano (cioè facendo dell'univ la seconda attività) spiegano meglio, sono preparati, stimolano gli studenti e cercano di creare le menti del futuro..invece noto prof "canonici" di ruolo che nn sono all'altezza, legati ancora a vecchi metodi di studio, non aggiornati ecc..

Io credo che un altro problema reale sia l'abbassamento del livello universitaio dovuto alla frammentazione in laurea specialistica e triennale..la triennale è diventata una succursale degli istituti tecnici e dei licei...e la specialistica (immagino) di conseguenza sarà molto simile...

Per quanto riguarda i finanziamenti delle univ io credo che sia assurdo pensare che attravesro i finanziamenti pubblici si possa creare una impalcatura solida sulla quale fondare la ricerca...credo che quei soldi andrebbero impiegati per migliorare la vita universitaria, creare strutture adeguate e retribuire in maniera giusta il personale...purtroppo (o per fortuna punti di vista) solo se c'è un riscontro economico è possibile investire nella ricerca..quindi è necessario creare metodi di finanziamento alternativi;

x esempio in Francia le assicurazioni per legge versano il 5% di "una voce" del bilancio (nn ricordo quale) per la ricerca e lo sviluppo..e i soldi li sono in abbondanza!!Il mito della ricerca pubblica è un falso mito..soldi generano soldi e finanziano la ricerca...

0m4r
Originally posted by Barone
finalmente un intervento degno di risposta..

grazie ;P

Originally posted by Barone
Uno dei problemi delle univ italiane credo sia la poca preparazione di alcuni professori..nella mia esperienza fino a qui (3 anni) ho notato che quelli che lavorano nel campo in cui insegnano (cioè facendo dell'univ la seconda attività) spiegano meglio, sono preparati, stimolano gli studenti e cercano di creare le menti del futuro..invece noto prof "canonici" di ruolo che nn sono all'altezza, legati ancora a vecchi metodi di studio, non aggiornati ecc..

Io credo che un altro problema reale sia l'abbassamento del livello universitaio dovuto alla frammentazione in laurea specialistica e triennale..la triennale è diventata una succursale degli istituti tecnici e dei licei...e la specialistica (immagino) di conseguenza sarà molto simile...


Io, nei miei ormai 5 anni di statale ho sempre trovato professori all'altezza, chi più chi meno, ma non mi è mai successo di avere un docente non competente. Ma il problema non credo sia questo, non è di cultura che purtroppo si può campare, ma è con i soldi che si tira avanti! (ma qui andiamo OT e dunque mi fermo)

Originally posted by Barone
Per quanto riguarda i finanziamenti delle univ io credo che sia assurdo pensare che attravesro i finanziamenti pubblici si possa creare una impalcatura solida sulla quale fondare la ricerca...credo che quei soldi andrebbero impiegati per migliorare la vita universitaria, creare strutture adeguate e retribuire in maniera giusta il personale...purtroppo (o per fortuna punti di vista) solo se c'è un riscontro economico è possibile investire nella ricerca..quindi è necessario creare metodi di finanziamento alternativi;

x esempio in Francia le assicurazioni per legge versano il 5% di "una voce" del bilancio (nn ricordo quale) per la ricerca e lo sviluppo..e i soldi li sono in abbondanza!!Il mito della ricerca pubblica è un falso mito..soldi generano soldi e finanziano la ricerca...

il fatto che i soldi servano è plaese, cosi come il problema che non si sa dove prenderli.

Barone
in Italia si pensa che i soldi per la ricerca siano dovuti per grazia divina...purtroppo per fare ricerca servono risultati..e i risultati di solito portano soldi per nuove ricerche ecc...si instaura un circolo vizioso..credo che si debba prendere in considerazione l'ipotesi di togliere i finanziamenti pubblici alla ricerca per orientarsi verso un contesto privato..ma anche questo comporta grossi problemi...insomma è un bel casino..però vorrei capire meglio il discorso della riforma..specie rispetto alla'deguamento degli stipendi..e non mi dite che devono essere adeguati agliUSA perchè li è tutta un altra realtà...

non vorrei che dietro la lotta alla riforma ci sia solo un bieco interesse economico di professori e assistenti...cmq sono ancora nella fase embrionale rispetto al capire sta situazione..

bluevelvet
a me piace da morire l'idea che hanno avuto a torino di fare lezione in piazza e alla stazione. alla fine un corteo muore in qualche ora e spesso lo si segue tanto per perder tempo, o viene sporcato da gente che vuole solo fare confusione. l'idea di spostarsi per un po' di giorni altrove invece mi sembra una dimostrazione piu` forte.

foolish
è domani...
chi è che viene??

....

AlphaGamma
Originally posted by Barone
[B]in Italia si pensa che i soldi per la ricerca siano dovuti per grazia divina...purtroppo per fare ricerca servono risultati..e i risultati di solito portano soldi per nuove ricerche ecc...si instaura un circolo vizioso..credo che si debba prendere in considerazione l'ipotesi di togliere i finanziamenti pubblici alla ricerca per orientarsi verso un contesto privato..


Veramente in Italia, se parliamo di spesa pubblica, abbiamo un investimento che è tra i più bassi d'Europa (0,5% del PIL contro lo 0,9% della media europea).
L'Italia, con la tua idea, sarebbe il primo paese al mondo che toglierebbe i fondi pubblici

Per quanto riguarda il settore privato, la spesa italiana è bassissima, a livelli di paese del terzo mondo, a dimostrazione di come in Italia esista un capitalismo straccione che dipende, anche nella ricerca, dal settore pubblico, salvo appropriarsi appena può dei risultati ottenuti dagli enti pubblici.

Se poi parliamo dei risultati della ricerca, secondo me banalizzi parecchio. Non è che si investe solo se si ottengono risultati, e non è nemmeno vero che se investi automaticamente ricevi ritorni in termini di conoscenza e profitti.

Comunque io non condivido l'idea che la ricerca debba essere finalizzata al profitto. La ricerca dovrebbe essere finalizzata all'acquisizione di maggiore conoscenza, per migliorare il benessere e la qualità della vita della società.

0m4r
Originally posted by AlphaGamma

[...]
Comunque io non condivido l'idea che la ricerca debba essere finalizzata al profitto. La ricerca dovrebbe essere finalizzata all'acquisizione di maggiore conoscenza, per migliorare il benessere e la qualità della vita della società.


Off-Topic:
dal mio punto di vista, quello che tu ti aspetti dalla ricerca è profitto, che è ben diverso da lucro (che è forse quello che intendeva Barone.). La ricerca senza un profitto non potrebbe nemmeno essere fine a se stessa, ricercare senza avere una motivazione è perfettamente inutile

DeepBlue
Originally posted by AlphaGamma
Se poi parliamo dei risultati della ricerca, secondo me banalizzi parecchio. Non è che si investe solo se si ottengono risultati, e non è nemmeno vero che se investi automaticamente ricevi ritorni in termini di conoscenza e profitti.

Concordo. A tal proposito vorrei ricordare che Internet è figlia della ricerca, che seppur finanziata dal Dipartimento della Difesa, è nata nelle Università.

Barone
Originally posted by AlphaGamma
Veramente in Italia, se parliamo di spesa pubblica, abbiamo un investimento che è tra i più bassi d'Europa (0,5% del PIL contro lo 0,9% della media europea).
L'Italia, con la tua idea, sarebbe il primo paese al mondo che toglierebbe i fondi pubblici

Per quanto riguarda il settore privato, la spesa italiana è bassissima, a livelli di paese del terzo mondo, a dimostrazione di come in Italia esista un capitalismo straccione che dipende, anche nella ricerca, dal settore pubblico, salvo appropriarsi appena può dei risultati ottenuti dagli enti pubblici.

Se poi parliamo dei risultati della ricerca, secondo me banalizzi parecchio. Non è che si investe solo se si ottengono risultati, e non è nemmeno vero che se investi automaticamente ricevi ritorni in termini di conoscenza e profitti.

Comunque io non condivido l'idea che la ricerca debba essere finalizzata al profitto. La ricerca dovrebbe essere finalizzata all'acquisizione di maggiore conoscenza, per migliorare il benessere e la qualità della vita della società.


evidentemente nn hai presente la situazione delle finanze italiane..quando sui documenti che circolano in rete sulla riforma si fa riferimento agli investimenti usa paragonati ai nostri mi viene da ridere...

inoltre trovo semplicistico fare la morale sulla ricerca quando si sa perfettamente che l'unica cosa che spinge alla ricerca è la possibilità di avere un ritorno...coi soldi pubblici (che nn ci sono) nn si va molto avanti

Viry
Non credo che l'unico scopo della ricerca e l'unica sua motivazione sia lo scopo di lucro. I finanziamenti pubblici sono necessari per far si che si possa fare ricerca anche su aspetti non immediatamente remunerativi. Un esempio: farmaci per curare malattie rare. Se lasci tutto in mano alle aziende (in questo caso le case farmaceutiche) pensi che queste ultime avrebbero interesse a far ricerche su malattie che colpiscono una bassissima percentuale di persone? No, si farebbe ricerche solo su farmaci per curare l'obesita', il colesterolo e il mal di testa...

jdhoring
E comunque si spende di più in ricerca per i cosmetici.

Renaulto
Originally posted by Barone
inoltre trovo semplicistico fare la morale sulla ricerca quando si sa perfettamente che l'unica cosa che spinge alla ricerca è la possibilità di avere un ritorno...

Non mi sembra che la storia della scienza e della tecnologia indichino questo. O meglio, puo' essere vero per determinati campi, tipo l'elettronica di consumo.
Il web non e' stato inventato da nessuna azienda, ne' per scopro di lucro, eppure puo' essere utilizzato in maniera "redditizia" anche dalle aziende. Stando al tuo ragionamento, una roba del genere non sarebbe mai dovuto esistere, in quanto non immediatamente remunerativa.

0m4r
Originally posted by jdhoring
E comunque si spende di più in ricerca per i cosmetici.

Off-Topic:
bhe, tu la vorresti una segretaria struccata??


Il problema è che si investe di più in quello che poi si pensa rendere di più. Probabilmente con la stessa quantità di investimento per settore, ogni settore "innoverebbe" in proporzione agli latri....

jdhoring
C'è una questioncina etica di mezzo...

AlphaGamma
Originally posted by Barone
evidentemente nn hai presente la situazione delle finanze italiane..


Non credo che ce l'abbia nemmeno il governo, che con il DDL Moratti spera di riformare la ricerca senza spenderci una lira, ma contemporaneamente vuole ridurre le tasse... :D Permettimi poi la battuta: quanti soldi si spendono, visto che ne abbiamo in abbondanza, per muovere gli 8 mezzi blindati che abbiamo in Iraq? :asd: Quanti ne sono stati spesi per costruire la nuova portaerei italiana?


quando sui documenti che circolano in rete sulla riforma si fa riferimento agli investimenti usa paragonati ai nostri mi viene da ridere...


Si parla di spesa in rapporto al PIL, infatti. La spesa totale di cui tu parli è un indicatore economico che non usa nessuno, proprio perchè non ha senso parlare di spesa senza paragonarla al PIL.


inoltre trovo semplicistico fare la morale sulla ricerca quando si sa perfettamente che l'unica cosa che spinge alla ricerca è la possibilità di avere un ritorno...coi soldi pubblici (che nn ci sono) nn si va molto avanti [/B]


Beh, magari per te l'utilità della ricerca è avere un ritorno economico. E' sperimentato tuttavia che ovunque la ricerca sia finalizzata al ritorno economico, questa viene ammazzata, perchè condizionata da un obiettivo immediato, e non da una prospettiva di lunga durata. Il caso dell'open source per noi informatici dovrebbe essere emblematico... e non credo che le migliaia di persone in tutto il mondo che ricercano (in ambito universitario pubblico) nel campo dell'open source siano proprio inutili.

E poi, secondo la tua logica, la ricerca in discipline come matematica, storia o filosofia, dovrebbe essere eliminata, perchè quel che è certo che non portano profitto (economico).

ripe
Dovrebbero mettere open source anche gli altri risultati delle ricerche... sarebbe bello il pomeriggio, invece che mettersi a sviluppare plugin per Firefox, migliorare la formula dell'Aspirina o inventare un tipo di Viagra ancora più potente... :D

Barone
senza quotare tutti preciso:
io nn ho mai detto che l'unico fine della ricerca è fare soldi..ma per poterla fare servono soldi..i soldi li mettono i privati solo se c'è un ritorno economico...questo intendevo!!inoltre nn ho mai detto che la ricerca nn è importante..è fondamentale..ma bisogna rendersi conto anche di logiche economiche correlate...purtroppo.quindi è inutile cercare di spremere la rapa Italia...tanto non esce nulla...

0m4r
Originally posted by Barone
[...]...almeno fino a quando ci governano sti bastardi


Off-Topic:
evitiamo di creare inutili flame da bar, perchp non credo che se al governo ci fosse qualcun altro la situazione sarebbe diversa...

Barone
Originally posted by 0m4r
Off-Topic:
evitiamo di creare inutili flame da bar, perchp non credo che se al governo ci fosse qualcun altro la situazione sarebbe diversa...


ok..edito..sorry..

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