[Ornaghi] [A.A. 2003/2004] corso insoddisfacente Clicca QUI per vedere il messaggio nel forum |
maugiac |
Scusate ma quanto al valore del corso io non mi trovo d'accordo, sicuramente la materia è interessantissima e di grande utilità, cio non implica che il corso tenuto da Ornaghi sia stato altrettanto interessante e di pari utilità. Sicuramente per chi già ci lavora può essere risultato un buon approfondimento, ma per molti altri (me compreso), il corso si è rivelato quasi del tutto inutile. Personalmente io ho "vagamente intuito" i concetti esposti a lezione. Le slides erano fin troppo sintetiche e striminzite e spesso incomplete, più volte sarebbe bastata una piccolissima precisazione in più o qualche esempio pratico e tutto sarebbe stato più chiaro. A dimostrazione di ciò che dico basta guardare il secondo compitino in cui ci siamo trovati quasi tutti spiazzati di fronte a un esercizio nel quale si richiedevano concetti mai trattati a lezione e nelle slides. Allora diceva chiaramente di comprare il libro, magari ne sceglieva uno in italiano. Basta immaginare in che condizioni si trovano studenti che non potendo seguire il corso dovevano studiare solo dalle slides. Concludo scusandomi per lo sfogo e per essermi dilungato un po troppo, e tengo a precisare che non metto in discussione la preparazione del professore più che altro la sua attitudine all'insegnamento, che sono due cose totalmente diverse. Ciao a tutti e speriamo che i risultati arrivino presto e che siano buoni (almeno quelli) |
andreamoz |
La mia personale opinione è che ingegneria del software dovrebbe essere un esame da 12 crediti, nel quale si mettono in pratica le parti trattate in modo teorico a lezione, ma attualmente solo abbozzate negli esercizi.
All'inizio del corso il docente dovrebbe presentare un progetto, come quello che devono consegnare le persone che fanno ancora programmazione 2, e realizzarlo nel corso delle lezioni, in modo da vedere in concreto quello che si dice.
All'esame, ovviamente, sarebbe anche da presentare un progetto analogo a quello costruito nel corso delle lezioni, oltre alla parte di teoria (tipo l'esame di programmazione del primo anno).
In questo modo sarebbe da un lato più facile capire i concetti, dall'altro imparare qualcosa di MOLTO utile per la vita lavorativa. In fondo, non credo che vogliamo laurearci per pistolettare codice dalla mattina alla sera, anche perché (molto banalmente) c'è un plafond sullo stipendio, anche abbastanza basso per profili di quel tipo... fate vobis!
Per quanto riguarda il libro non sono d'accordo. Sul testo consigliato si trovava praticamente tutto quello che serviva sapere, documentazione UML in rete se ne trova a profusione (ma come parlo oggi?) e per l'analisi... beh... quella è esperienza, non la trovi sui libri. Al massimo puoi trovare libri che consigliano approcci di un certo tipo per un certo tipo di problema (analysis pattern del fowler per esempio, o se sei già esperto di analisi e devi passare alla progettazione il gof), ma poi sta a te sapere quali pattern (detto nel senso più generico possibile) applicare in in una situazione specifica. Non credo che troverai un libro che ti fa vedere come modellare uno screen saver con gatti e tôpi...
Spero comunque che il corso abbia dato a tutti degli spunti di riflessione e dei nuovi stimoli. Io trovo tutto questo estremamente affascinante: ingegneria del software è modellare il mondo, è come una piccola "creazione"... voi cosa ne pensate? |
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