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[Lavoro]Mettersi in proprio
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Napolux
Siccome ultimamente mi gira abbastanza bene dal punto di vista "lavorativo" ho una mezza idea di uscire dal sommerso (come va di moda dire) e mettermi in proprio.

Volevo sapere se qui c'e' qualcuno che lavora in proprio, con P. IVA, contratti di consulenza o ritenuta d'acconto e magari scambiare esperienze/consigli su come far partire l'attivita'. :D

Ciao ciao...

nous
Non sei un pò troppo giovane per rischiare adesso?
Io accumulerei esperienza prima di mettermi in proprio.

Lunik
ha ragione Nous....
e purtroppo devo dirti che è meglio che ti fai un bel po' di esperienza, che metti da parte un bel po' di soldi...

ho visto con un mio parente mooolto stretto cosa capita mettersi in proprio dopo pochissimi anni dalla laure.... :roll:

ripe
Io ho un amico di Salerno che si è messo in proprio negli ambiti di siti web/grafica pubblicitaria/promozione... se vuoi ti posso mettere in contatto con lui anche per quanto riguarda i finanziamenti dell'Unione Europea! :)

Napolux
Originally posted by nous
Non sei un pò troppo giovane per rischiare adesso?
Io accumulerei esperienza prima di mettermi in proprio.


Un 5-6 anni bastano?? ;) Se vuoi ripescare il mio thread sulle reti senza filo fai pure... :D

Cmq (e questo vale anche per lunik) non volevo aprire un negozio o un azienda, solo fatturare regolarmente quello che oggi faccio come "favore retribuito". ;)

Napolux
Originally posted by ripe
Io ho un amico di Salerno che si è messo in proprio negli ambiti di siti web/grafica pubblicitaria/promozione... se vuoi ti posso mettere in contatto con lui anche per quanto riguarda i finanziamenti dell'Unione Europea! :)


Grazie, sarebbe l'ideale... :lode:

ripe
Originally posted by Napolux
Grazie, sarebbe l'ideale... :lode:


Sei hai ICQ ti mando in PVT il suo numero, altrimenti appena riesco a contattarlo gli chiedo la mail! ;)

Napolux
Non ho ICQ mandami un pm e grazie ancora :D

nous
Originally posted by Napolux
Un 5-6 anni bastano?? ;) Se vuoi ripescare il mio thread sulle reti senza filo fai pure... :D


Premesso che il numero di anni non vuol dire niente, dato che c'è gente che ha 20 anni di "esperienza" e non sa neppure usare telnet, quello che intendevo dire io è che nel momento in cui ti offri sul mercato devi essere sicuro di essere competitivo; per esperienza ti garantisco che il cliente che paga tanto vuole un lavoro ben fatto in poco tempo, non puoi fare tentativi o esperimenti. Inoltre devi avere conoscenze di un sacco di roba, non si sa mai il cliente che cosa vuole.

Ultima cosa: devi essere certo di avere abbastanza clienti da giustificare l'esistenza della partita IVA.

Napolux
Originally posted by nous

Ultima cosa: devi essere certo di avere abbastanza clienti da giustificare l'esistenza della partita IVA.

Off-Topic:

Quello che faccio per i miei "clienti" lo so fare bene, ma non devo certo spiegarlo a te, e tanto per la cronaca non riguarda solo il campo "informatico".
Non hai da indagare su quello che so fare o no, cosa che nn e' argomento del thread, in cui vorrei parlare di forme di contratto piuttosto che partita IVA (quindi legal stuff), non di quanto sono capace io a formattare un PC o di quanto sei capace tu a farlo. Per quel che ne sai e che si deduce da questo thread potrei anche voler fare il fornaio. Un consiglio va bene, ma fare il saccente con me (e come fai con chiunque altro su questo forum) no. E finiamola qui con l'off-topic, se no potrei diventare cattivo.


Tornando a bomba piu' che partita IVA sarei propenso a forme di collaborazione o "tuttalpiu' " a ritenuta d'acconto...

nous
Originally posted by Napolux
Off-Topic:

Quello che faccio per i miei "clienti" lo so fare bene, ma non devo certo spiegarlo a te, e tanto per la cronaca non riguarda solo il campo "informatico".


Off-Topic:
Prestazioni sessuali :D ?


Originally posted by Napolux
Off-Topic:

Un consiglio va bene, ma fare il saccente con me (e come fai con chiunque altro su questo forum) no.


Off-Topic:

Non è colpa mia se sei permaloso e interpreti male le mie parole :)
Francamente più mi rileggo e più apprezzo i consigli che ti ho dato spassionatamente.. certo sei libero di fare come ti pare la vita è tua ma se pubblichi un thread mi sembra quantomento ovvio che gli altri lo leggano e ci scrivano.
Se non ti piaccio non leggermi, non credo che ti cambi molto la vita. Credi che io dopo aver letto la tua replica al mio post mi sia lanciato dalla finestra del mio ufficio, in preda alla disperazione?
Volevi che tutti leggessero la tua replica per far loro pensare "E' vero ha ragione che si immischia a fare quello"? Pensa che esistono anche i pm.. ma un pm non da visibilità, vero?
Ma poi perchè sprecare un pm, quando potevi (ribadisco) non degnarmi di attenzione?
Mah... in bocca al lupo per la tua prematura apparizione sul mercato del lavoro ;)

Napolux
Originally posted by nous

Off-Topic:

Volevi che tutti leggessero la tua replica per far loro pensare "E' vero ha ragione che si immischia a fare quello"? Pensa che esistono anche i pm.. ma un pm non da visibilità, vero?


Stessa cosa potrei dire per questo commento :saw:

Cmq niente prestazioni sessuali.

Crepi il Lupo ;)

Lunik
ehm x me Nous non ti stava mica criticando... Napo stai toppando! Anzi Nous ti ha dato un consiglio.... un vero consiglio!

ripe
Anche secondo me... forse sei un pò NERVOSETTO stamattina... :asd:

Napolux
Originally posted by Lunik
ehm x me Nous non ti stava mica criticando... Napo stai toppando! Anzi Nous ti ha dato un consiglio.... un vero consiglio!


Off-Topic:

Io i consigli li accetto (e l'ho anche scritto) per quanto banale (e' ovvio che non apro un'attivita' cosi' per cosi' e che se uno vuole fare delle cose guadagnandoci deve saperle fare presto e bene) il consiglio l'ho accettato.

Lunik
Originally posted by Napolux

Cmq (e questo vale anche per lunik) non volevo aprire un negozio o un azienda, solo fatturare regolarmente quello che oggi faccio come "favore retribuito". ;)

ah pensavo che volessi aprire uno studiolo....

allora niente...

Napolux
Ma e' possibile che qui non ci sia nessuno che lavora in proprio??? :|

ripe
Io non sono ancora riuscito a beccare il mio amico in icq... oggi lo tengo aperto tutto il giorno e vediamo...

:)

Napolux
Originally posted by ripe
Io non sono ancora riuscito a beccare il mio amico in icq... oggi lo tengo aperto tutto il giorno e vediamo...

:)


:lode:

jdhoring
Napolux, io lavoro in proprio da tanti anni.

Chiedi pure.

Napolux
Originally posted by jdhoring
Napolux, io lavoro in proprio da tanti anni.

Chiedi pure.


Come lavori?
Partita IVA, consulenza, ritenuta d'acconto??

fabpicca
leggo solo ora il thread.

Io lavoro "in proprio" ( le virgolette si spiegheranno dopo) da precchio tempo ( 4-5 anni circa).

Per quanto mi riguarda anche io ho pensato piu' volte di aprire una partita iva e molte volte sono tornato sui miei passi.
Parlando con un mio amico "che se ne intende" e confrontando poi con la commercialista che segue mio padre, ho scoperto che esiste una forma di partita iva "light". Nella fattispecie una partita iva che consente la sola fatturazione e non l'acquisto con conseguente scarica dell'iva.
Questo comporta uno sgravio notevole delle spese ma soprattutto la semplificazione nelle operazioni di gestione della partita iva stessa. Libri contabili facilitati etc etc...

Premetto ( anzi ora dovrei dire "post-metto") che la mia conoscenza in ambiti amministrativi e' davvero fragile, quindi ti consiglio di chiedere a qualche ragioniere o commercialista del caso.

Attualmente invece sto usando le ritenute d'acconto. E' un sistema valido, anche se non adatto a collaborazioni reiterate poiche' esiste un limite di ritenute d'acconto rilasciabili da un singolo datore di lavoro per ogni persona fisica impiegata.

Questo e' quanto, se scopri qualcosa fammi sapere...

Napolux
Originally posted by fabpicca
leggo solo ora il thread.

Io lavoro "in proprio" ( le virgolette si spiegheranno dopo) da precchio tempo ( 4-5 anni circa).

Attualmente invece sto usando le ritenute d'acconto. E' un sistema valido, anche se non adatto a collaborazioni reiterate poiche' esiste un limite di ritenute d'acconto rilasciabili da un singolo datore di lavoro per ogni persona fisica impiegata.


"Praticamente" come funziona?
So che il datore di lavoro paga le tasse al posto tuo, ma nient'altro...

jdhoring
Non esattamente.

Le cosiddette "ritenute d'acconto" sono delle fatture, esenti IVA ex art. 5 comma 2 DPR 633. In parole povere, si tratta di prestazioni saltuarie ed occasionali sottoposte ad un limite di fatturato annuo per coppia lavoratore autonomo/azienda.
In questo caso il committente (che non è datore di lavoro in quanto questa definizione è riservata ai rapporti di lavoro subordinato - dipendente) trattiene una percentuale del compenso e lo versa allo stato in ACCONTO alle tasse del lavoratore autonomo. Entro il 28 febbraio dell'anno successivo il committente invia al lavoratore autonomo una certificazione dei compensi soggetti a ritenuta d'acconto in cui certifica quanti euro ha trattenuto e versato. Il lavoratore autonomo ha in ogni caso il dovere di fare la propria dichiarazione dei redditi e di pagare le tasse calcolate, MENO le ritenute subìte.

Prestazioni più consistenti possono essere regolate amministrativamente come lavoro subordinato (in cui il datore di lavoro trattiene e versa sia le tasse che i contributi previdenziali ed assicurativi per intero; altrimenti mediante l'instaurazione di un rapporto di fornitura tra il committente ed il prestatore d'opera che ha precedentemente costituito un'impresa individuale (la cosiddetta "partita IVA"). In questo caso gli adempimenti per il fornitore sono più pesanti (emissione di fattura, tenuta dei registri contabili -in regime ordinario o semplificato-, versamento mensile o trimestrale dell'IVA, dichiarazione trimestrale ed annuale IVA -costi di commercialista- oltre alla solita dichiarazione dei redditi e, naturalmente, si è soggetti alle dispendiose visite della Finanza).

Ovviamente la domanda chiave è: cosa conviene fare?

Dipende dal volume di affari (ATTUALE, non il "previsto"), la quantità di costi che intendi scaricare e le prospettive professionali.

Io personalmente sconsiglio la partita IVA a chiunque fatturi meno di 50.000 euro/anno.

Se tu fatturassi di più, allora potresti considerare la "Partita IVA".
Tieni presente, quanto ai costi, che non solo vige il principio di inerenza secondo cui puoi solo scaricare i costi inerenti al lavoro (es: l'abito che usi per andare a lavorare non è inerente; i pasti e gli eventuali pernottamenti sono inerenti solo se se pronto a dimostrarlo a chi non ci crede, e solo se effettuati fuori provincia);
ma ci sono anche dei costi che sono assolutamente indeducibili (50% di telefonia mobile, la quasi totalità degli automezzi eccetera).

Infine una nota filosofica.

Se ti configuri come lavoratore autonomo, vieni pagato solo sulla base delle giornate che presti. Malattie, infortuni, partecipazione a corsi di formazione (che come puoi immaginare nel nostro mestiere sono essenziali) non solo sono interamente a carico tuo, ma ti producono una riduzione di fatturato, idem il rischio di stare inoperativo per periodi anche non brevi.
Considera che sul mercato si calcola che le giornate fatturabili ogni anno per persona siano circa 150 (sino al 2000 erano 180)

Invece, nel lavoro dipendente, è vero che le decisioni sulla tua vita professionale sono meno "tue", ma hai tutta un'altra tranquillità.

Aggiungo anche che se è relativamente facile "entrare" nel mondo del lavoro, è più difficile avere un buon successo, specie se sei autonomo e quindi visto dalle aziende come uno che risolve i problemi "di adesso", quindi un "contributore" di know-how.

Tanto più questo know-how è specifico e profondo, tanto più vieni ambito e pagato.

Oggi come oggi, a mio avviso, qualche anno di esperienza non è sufficiente per mettersi in proprio: se io cominciassi oggi mi farei 10-15 anni di lavoro dipendente facendo molta attenzione alla formazione che ricevo ed alla crescita di responsabilità.
Poi, semmai, penserei a mettermi in proprio.

La scelta è tutta tua. In bocca al lupo.

nous
Originally posted by jdhoring
Oggi come oggi, a mio avviso, qualche anno di esperienza non è sufficiente per mettersi in proprio: se io cominciassi oggi mi farei 10-15 anni di lavoro dipendente facendo molta attenzione alla formazione che ricevo ed alla crescita di responsabilità.
Poi, semmai, penserei a mettermi in proprio.

La scelta è tutta tua. In bocca al lupo.


Quoto, l'hai scritto meglio di me ma era questo il messaggio che volevo far passare anche io :)

Napolux
Originally posted by jdhoring

[...]

La scelta è tutta tua. In bocca al lupo.


Ok, grazie per la risposta piu' che esauriente. ;)

EviL
Io lavoro in proprio (Partita IVA) da ormai 6 anni.

Il primo suggerimento che ti dò è quello di terminare gli studi e posticipare eventuali esperienze lavorative di qualisiasi forma.
Eventualmente, se devi lavorare per necessità, fallo in modo che incida il meno possibile con l'università.

Ho iniziato a lavorare al secondo anno d'università e man mano che andavo avanti, vuoi perchè attirato dal fatto di "mettere in pratica" le cose, vuoi per la soddisfazione nel fare qualcosa di dinamico e non la sempre più diffusa manovalanza informatica, ecc. ho trascurato gli studi fino a trovarmi, oggi, nella condizione di essere passato alla laurea triennale per "chiudere un capitolo" in un tempo decente.
E' anche vero, IMHO, che uno studente ha una cognizione della vita ben diversa da uno studente lavoratore e l'esperienza lavorativa ti porta ad aprire agli occhi su molte cose.

Se scegli di lavorare, inoltre, IMHO, è molto più gratificante essere un lavoratore autonomo piuttosto che parasubordinato (alla fine ti trattano come un dipendente) o dipendente.

Il panorama italiano dell'IT attualmente è desolante. Per il lavoro che svolgo ho sempre fatto il mercenario sui progetti più svariati insieme a team di persone (nella fattispecie programmatori dipendenti della società di turno) e ti assicuro che la totalità delle società non ha metodologie di lavoro; le persone sono completamente svogliate nel loro lavoro. Molti entrano alle 9 e aspettano le 18 per scappare, lavorando durante l'orario come scimmiette facendo porcate a iosa nel software e sentendosi programmatori solo perchè erano smanettoni o perchè hanno frequentano un corso FSE di Java. Peggio ancora i commerciali che solitamente ti chiedono di fare i salti mortali perchè con una dialettica simil-truffa per prendere il cliente promettono mari e monti senza sapere minimamente se è possibile implementare la feature x o meno.

Insomma secondo me essere autonomo ti permette di sfuggire da queste dinamiche a meno che a te interessi lavorare solo per guadagnare denaro e se l'ambizione più grande è casadonnaserate (senza offesa s'intende).

C'è da dire però che un lavoro autonomo ha anche degli oneri:
- devi riuscire a venderti bene perchè sei tu che ti fai la clientela e devi mettere in conto che potresti avere periodi di magra "a casa";
- hai tanti oneri fiscali e previdenziali e meno guadagni meno di rimane in tasca;
- devi essere in grado di contrattare con il cliente e non farti scrupoli (ma attenzione senza essere speculatore) perchè il cliente tende sempre a pagare poco e, abitudine tipicamente italiana, pagare in ritardo e cercare di trascinare il tutto a tarallucci e vino (stile: massì dai fai anche questo allo stesso prezzo, dai facciamo qualcosina in nero così risparmiamo, macchè specifiche, studi, ecc. non siamo professorosi facciamo il tutto con il metodo Capuozzo, ecc.);

Insomma valuta.

Se vuoi saperne di più contattami in PM.

nous
Originally posted by EviL
casadonnaserate


Off-Topic:

Macchina :D?

jdhoring
Ecco, non volevo dirlo, ma quando Evil scrive:

""
Il primo suggerimento che ti dò è quello di terminare gli studi e posticipare eventuali esperienze lavorative di qualisiasi forma.
Eventualmente, se devi lavorare per necessità, fallo in modo che incida il meno possibile con l'università.
""

io non posso che portare il mio esempio: mi sono immatricolato nel 1984. Mi laureerò nel 2004.

Napolux
Originally posted by jdhoring
Ecco, non volevo dirlo, ma quando Evil scrive:

io non posso che portare il mio esempio: mi sono immatricolato nel 1984. Mi laureerò nel 2004.


Posso dire una cosa?

:shock: :shock: :shock: :shock:
:schoked: :schoked: :schoked: :schoked:
Ecco spiegato il motivo dell'anno: giurassico.

ripe
Originally posted by jdhoring
Ecco, non volevo dirlo, ma quando Evil scrive:

""
Il primo suggerimento che ti dò è quello di terminare gli studi e posticipare eventuali esperienze lavorative di qualisiasi forma.
Eventualmente, se devi lavorare per necessità, fallo in modo che incida il meno possibile con l'università.
""

io non posso che portare il mio esempio: mi sono immatricolato nel 1984. Mi laureerò nel 2004.


Credo che Terrytop si sentirà profondamente rincuorato leggendo queste tue parole... :shock:

DeepBlue
Originally posted by jdhoring
Le cosiddette "ritenute d'acconto" sono delle fatture, esenti IVA ex art. 5 comma 2 DPR 633. In parole povere, si tratta di prestazioni saltuarie ed occasionali sottoposte ad un limite di fatturato annuo per coppia lavoratore autonomo/azienda.
In questo caso il committente (che non è datore di lavoro in quanto questa definizione è riservata ai rapporti di lavoro subordinato - dipendente) trattiene una percentuale del compenso e lo versa allo stato in ACCONTO alle tasse del lavoratore autonomo.


E' possibile lavorare in ritenuta d'acconto con lo stesso committente per 30 giorni annui al massimo.
Il limite annuo (anche con diversi committenti) è fissato a 5000 euro, superati i quali diventa d'obbligo l'iscrizione all'INPS ("iscrizione separata" mi pare)
Qualcuno mi corregga se sbaglio.

Entro il 28 febbraio dell'anno successivo il committente invia al lavoratore autonomo una certificazione dei compensi soggetti a ritenuta d'acconto in cui certifica quanti euro ha trattenuto e versato. Il lavoratore autonomo ha in ogni caso il dovere di fare la propria dichiarazione dei redditi e di pagare le tasse calcolate, MENO le ritenute subìte.
Qui mi metti dei dubbi. Se una persona che lavora in ritenuta d'acconto rimane al di sotto dei fatidici 5000 euro annui è comunque obbligato a fare la dichiarazione dei redditi? Io sapevo di no :pensa:

Napolux
Originally posted by DeepBlue
Qui mi metti dei dubbi. Se una persona che lavora in ritenuta d'acconto rimane al di sotto dei fatidici 5000 euro annui è comunque obbligato a fare la dichiarazione dei redditi? Io sapevo di no :pensa:


Fino a due anni fa non serviva, io ho lavorato come Cococo (coccode' :D ) fino a 2 anni fa e io non ero tenuto a fare niente sotto i 5000 euro.

jdhoring
Poi è passata la legge Biagi

DeepBlue
Originally posted by jdhoring
Poi è passata la legge Biagi

Quindi ora anche se in un anno guadagno 30 euro con la ritenuta d'acconto devo fare il 730??
:-/

fabpicca
per quanto mi riguarda smentisco quanto detto circa lavoro e studuio.
Ho frequentato tre anni di poltiecnico studiando e basta e ho cambiato facolta'.

Iscrittomi qui e lavorando "continuamente" sono al terzo anno regolare e mi mancano tre esami.Ovviamente ognuno ha la sua esperienza.

saluti

AlphaGamma
Originally posted by Napolux
Un 5-6 anni bastano?? ;) Se vuoi ripescare il mio thread sulle reti senza filo fai pure... :D

Cmq (e questo vale anche per lunik) non volevo aprire un negozio o un azienda, solo fatturare regolarmente quello che oggi faccio come "favore retribuito". ;)


Ah, ma quello lo fanno in tanti. Fai il consulente. Qua al lavoro quasi tutti allora sono "in proprio". Ma in realtà devono rispettare ordini, gerarchie e percepiscono normalissimi stipendi. Solo che si devono compilare la modulistica delle tasse. :D

Napolux
Originally posted by AlphaGamma
Solo che si devono compilare la modulistica delle tasse. :D


Quasi meglio essere dipendente allora :D

AlphaGamma
Originally posted by jdhoring
Poi è passata la legge Biagi


Esatto. Io ho un contratto a progetto (ex cococo).

EviL
Originally posted by AlphaGamma
Ah, ma quello lo fanno in tanti. Fai il consulente. Qua al lavoro quasi tutti allora sono "in proprio". Ma in realtà devono rispettare ordini, gerarchie e percepiscono normalissimi stipendi. Solo che si devono compilare la modulistica delle tasse. :D


IMHO sono dei fessi (detto simpaticamente senza fare il saccente).

E' logico che pur essendo un consulente se lavori con un team per un progetto ci sia un project manager (ed è raro trovarne bravi) e quest'ultimo coordini il progetto.
Ma da qui a prendere ordini da consulente ne passa.
Anzi chi subisce ordini, gerarchie e normalissimi stipendi, secondo me, lo fa solo perchè la società "furba" gli avrà detto "...se vuoi lavorare devi essere un PIVA..." perchè la società così ci guadagna.

Quando ho lavorato in contesti del genere ho sempre puntualizzato che ero un esterno, ovvero: ok prendere direttive dal project manager o cose sensate ai fini del progetto, ok a lavorare nei locali della società insieme agli altri, ok a rispettare le disponibilità concordate MA modalità completamente autonome (= non devo timbrare il cartellino e NON devo rendere conto a nessuno per permessi & c.), compenso concordato e DIVERSO da un dipendente (=il dipendente prende un compenso netto io devo pagare le tasse ed ammortizzare alcuni costi) e SOPRATUTTO non sono un dipendente della società.

AlphaGamma
Si ok, d'accordo sulle ultime cose. E cosi' sembra:
- entro ed esco quando mi pare, pero' non posso entrare alle 11 ed uscire alle 16
- orari e turni sono concordati da contratto... si ok, nella realtà mi dicono "abbiamo bisogno di te questi giorni", se poi non voglio venire sono fatti miei, tanto ci vediamo al rinnovo del contratto
- il compenso numericamente è superiore a quello di un dipendente, ma quando togli le spese, risulta inferiore (ovviamente l'azienda ci deve pure guadagnare).

Voglio dire, ci sono forme di ipocrisia nel mondo del lavoro, e questo è indipendente dal tipo di lavoro. Ed il caso dei consulenti è piuttosto chiaro, non è un caso che questo tipo di lavoro si chiama "parasubordinato", perchè ha tutte le caratteristiche materiali del lavoro subordinato, anche se formalmente non lo è.

Invece, questo è il mio primo lavoro nell'IT, e devo dire che (purtroppo) il quadro che hai delineato è maledettamente esatto.

jdhoring
Appunto per questo dico:

Fai il Consulente solo se e quando hai un contributo culturale da apportare.

Mistrani
Volevo avvisare chi fosse interessato che esiste un regime di tassazione che si chiama agevolato.
Permette di aprire partita IVA e di avere un'attività che per i primi 3 anni viene tassata a regimi agevolati appunto.
Alle fatture emesse non si applica la ritenuta d'acconto e quando si fa la denuncia dei redditi viene calcolata un'aliquota fiscale di solo 10%. Questo per incentivare e semplificare i primi anni di attività in proprio che sono sempre i più duri.
Attenzione però che ci sono delle limitazioni (cioè se si è già lavorato nel settore con contratti a tempo indeterminato ad esempio).
Se qualcuno è interessato, posso fornirvi tutte le info di cui avete bisogno.
:ciaoo:

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