 | |
Il progetto dsy.it è l'unofficial support site i corsi di laurea del Dipartimento di Scienze dell'Informazione e del Dipartimento di Informatica e Comunicazione della Statale di Milano. E' un servizio degli studenti per gli studenti, curato in modo no-profit da un gruppo di essi. I nostri servizi comprendono aree di discussione per ogni Corso di Laurea, un'area download per lo scambio file, una raccolta di link e un motore di ricerca, la chat, il supporto agli studenti lavoratori, il forum hosting per Professori e studenti, i blog, e molto altro...
In questa sezione è indicizzato in textonly il contenuto dei nostri blogs
Guarda la pagina live qui |
.dsy:it. ~ Gracie's journal ~ Il cinismo... |
|
|
» |
Visto che ultimamente il cinismo salta fuori a destra e a sinistra.... (e, per quanto mi riguarda non credo che il mio sia cinismo bensì una sensazione correlata perlopiù al post sull'approfittarsi delle persone buone qualche entry più giù ), e, sempre visto che di filosofia non so una beneamata cippa di niente perchè al liceo mi sono rifiutata di studiarla per via di un Prof. cazzone (e mo' mi rendo conto che sono stata più cazzona io a non studiarla per me stessa ), sono andata a documentarmi, almeno sulla derivazione storico/filosofica del temine cinismo... 
Il fondatore della scuola cinica fu Antistene, ma toccò a b]Diogene di Sinope[/b] diventarne l’esponente principale, quasi il simbolo stesso. Diogene infranse l’immagine classica dell’uomo greco, e quella nuova che propose fu subito considerata un paradigma. Il cinismo con Diogene diventa la più “anticulturale” delle filosofie che la Grecia e l’Occidente abbiano conosciuto.
L’ideale di vita del cinico è un vivere senza meta, senza bisogno di casa né di fissa dimora e senza il conforto di alcuna comodità. Questo modo di vivere per Diogene coincide con la libertà: più si eliminano i bisogni superflui e più si è liberi. Ma i cinici hanno insistito sulla libertà, in tutti i sensi, fino agli estremi del parossismo. Nella “libertà di parola” (parrhesià) toccarono i limiti della sfrontatezza e dell’arroganza, anche nei confronti dei potenti. Nella “libertà d’azione” (anàideia) si spinsero sino alla decenza. Infatti, se, con questa “anàideia”, Diogene fondamentalmente intese dimostrare la “non naturalità” dei costumi greci, non mantenne sempre la misura e cadde in eccessi che ben spiegano quella carica di significato negativo con cui il termine “Cinico” è passato alla storia e che tuttora mantiene.
Il metodo che può condurre alla libertà e alla virtù Diogene lo riassumeva nei due concetti essenziali di “esercizio” (àskesis) e di “fatica” (pònos), che consistevano in una pratica di vita atta a temprare il fisico e lo spirito alle fatiche imposte dalla natura, e, insieme, atta ad abituare l’uomo al dominio dei piaceri, e, anzi, al disprezzo dei medesimi. L’“autarchia”, ossia il bastare-a-se-medesimi, l’apatia e l’indifferenza di fronte a tutto erano i punti di arrivo della vita cinica.
Il cinismo, nonostante un successo non di molto inferiore alle grandi filosofie dell’età ellenistica, si dimostrò molto poco vitale probabilmente anche a causa del suo estremismo e della sua obiettiva povertà spirituale.
Io, per quanto a volte lo voglia, non saprò mai essere cinica...se non altro perchè mi sento abbastanza ricca spiritualmente.....non miliardaria ma nemmeno una poverella
|
|
mood:
Botox_Friendly | now playing: - |
Commento di johnnyd |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
Mah... in parole potabili cosa vuol dire "essere cinico"? :(
|
|
Commento di Gracie |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
In parole ancora più povere significa: "Fare lu strunz e non pentirsi di essere tale" :D :D |
|
Commento di johnnyd |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
ah ok :D allora sono un super cinico :D skerzooooooo |
|
Commento di bat-erika |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
eh già... tu mi sa che cinica non sarai mai...... :girl: |
|
Commento di Alf |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
La seguiamo una scuola di cinismo ? |
|
Commento di Renaulto |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
Io vedo il cinico come un disilluso, uno che della vita ha compreso e ha imparato a sciropparsi anche gli aspetti negativi.
Il che non è necessariamente un difetto. |
|
Commento di kokorina |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
so che può sembrare strano...ma io in amore sono piuttosto cinica... |
|
Commento di sonica |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
[URL=http://www.astroscenza.org/Scienziati/La_Scuola_di_Atene.jpg]La Scuola di Atene (Raffaello)[/URL]
Nella Scuola di Atene di Raffaello Diogene è sempre stato il mio filosofo preferito, insieme a Eraclito (l'oscuro).
Sapete che la leggenda narra che Diogene quando decise che la sua vita non aveva più necessità di continuare si suicidò trattenendo il fiato... Mi è sempre rimasta impressa questa cosa, come esempio massimo di cinismo... |
|
Commento di Gracie |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
Sì, in effetti è allucinante... come ha fatto a superare l'istinto di sopravvivenza e conservazione? :schoked: |
|
Commento di Gracie |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
[quote]Io vedo il cinico come un disilluso, uno che della vita ha compreso e ha imparato a sciropparsi anche gli aspetti negativi.
Il che non è necessariamente un difetto.[/quote]
Sono d'accordo in parte...
Da un lato è vantaggioso essere cinici e fottersene di tutto e tutti... ma dall'altro, beh, ti perdi un sacco di emozioni positive! :) |
|
Commento di Alf |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
Gia' in teoria il cinimo non si dovrebbe godere molto gli aspetti positivi (spesso legati alle emozioni) della vita.
E questo non so se e' un vantaggio ... |
|
Commento di Feranz |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
quoto renaulto. |
|
Commento di http://angelmarilu.spaces.live.com (non registrato) |
13-03-2006 17:08 |
|
» |
nota etimologica: la parola cinico derivo dal greco kun, kunos=cane. il filone filosofico dei cinici, cui a capo era diogene, professava un ritorno allo stato di natura |
|
|
|
|
|