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jaguaro
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Resoconto Conferenza delle Università milanesi

Carlo Boni - RESOCONTO della Conferenza delle Università milanesi
“Per una vera riforma
dell’Università”
NOTA: questo resoconto vuole riportare nel modo più oggettivo possibile le parole ed i pensieri
di chi si è espresso durante la conferenza.
Martedì 4 novembre
ore 12.00
Aula Magna

Il Rettore, prof. Decleva
Il sistema universitario è sottofinanziato.
L’università è impopolare: i media fanno passare solo ciò che fa notizia: il peggio.
Negli anni scorsi ci si è dovuti accontentare delle risorse esistenti.
La finanziaria impone dei tagli evidenti: comincia il disimpegno dello stato nei confronti
dell’Università, chi vuole trovi altri finanziatori.
Di solito i rettori sono accusati di occuparsi solo di soldi, ma senza risorse l’Università
non vive.
Quello del salario garantito non è solo un problema economico: da mille anni gli
intellettuali cercano di essere indipendenti, cercano di affrancarsi dal monarca.
Il problema universitario esiste, ma non può trasformarsi in un semplice taglio.
Non ha senso la frase “I tagli sono giusti perchè l’università fa schifo”.
Viene fatta della valutazione la panacea di tutti i problemi, senza ricordare però che per
effettuare con criterio una buona valutazione di qualità servono fondi.
Quando si parla di concorsi, delegittimazione dei concorsi, etc: cambiamo le leggi, non
tagliamo all’università!
La Moratti ha introdotto addirittura il concetto di doppio idoneo e il governo Prodi ha
tentato di cambiare quella legge.
Università italiana è molto “vecchia”: fino a poco tempo fa l’età di pensionamento per i
docenti era 75 anni. Situazione di carenza risorse.
L’unico modo di fare carriera è la promozione (ricercatore --> associato --> ordinario). I
finti concorsi vengono realizzati per permettere le promozioni.
Dottorati di ricerca: è un problema il raggiungimento di un contratto a tempo
indeterminato.
Non si dice (nei media) che l’Università degli Studi di Milano è la settima in europa per
numero di pubblicazioni! E questo viene effettuato in condizione di assoluto
sottofinanziamento!
I contratti di ricerca e i dottorati hanno degli stipendi molto inferiori ai corrispondenti
impieghi all’estero.
Da alcuni anni è stato azzerato il fondo per l’edilizia: questo comporta la completa
impossibilità di realizzare nuove infrastrutture, nuovi laboratori di ricerca o di
didattica,..
Fondi attuali: € 7.000.000.000 circa
2009 -65.000.000
2010 -450.000.000
2011 -450.000.000
2012 -450.000.000
taglio complessivo circa € 1.500.000.000
FFO (Fondo per il Finanziamento Ordinario) subirà perciò un decremento di quasi il 10%
all’anno.
Le spese fisse però (stipendi, etc..) aumentano ogni anno in una percentuale che varia
tra il 5% e l’8%.
Nei prossimi anni il FFO non sarà più sufficiente per coprire le spese del personale.
L’ICI viene coperto togliendo lo stipendio al personale docente e tecnico-amministrativo
dell’università.
Ho intravisto la fine dell’Università, almeno per come la intendiamo oggi.
L’Università è stata negli ultimi tempi solo un soggetto sul quale gettare fango che
nasconde e distrugge tutto.
In tutti i paesi moderni l’Università e la Ricerca occupano posizioni strategiche.
Vogliamo che l’Italia sia solo un paese di trattorie, sarti e moda?
Vi invito all’orgoglio di essere universitari!


Ricercatore di medicina

è possibile portare in modo un po’ forte delle istanze / suggerimenti / critiche e farli
avere al governo??
Se possiamo parlare è grazie alla protesta studentesca.


Decleva

Sì per la raccolta delle istanze.


Dottorando

Può entrare più nel merito delle discussioni della CRUI?


Decleva

sono disponibile ad entrare nel merito


Omar - personale tecnico amministrativo dell’università

Il rettore ha parlato tanto ma poi non è entrato nel merito della questione.
Il rettore non ha ritenuto gli Stati Generali (del 23/10) un luogo democratico dove
parlare, mentre è stato uno dei più alti momenti di democrazia di questa università.
C’erano 3000 studenti, l’aula magna era gremita a tal punto che la gente si accalcava
anche fuori per ascoltare e partecipare al dibattito.
Perchè non è venuto?
Non ci può essere una proposta finchè ci sono questi tagli: 2500 persone del personale
tecnico amministrativo e circa 4000 professori rischiano il posto e con loro rischiano le
loro famiglie! non possiamo parlare con il fucile dei tagli puntato alla tempia.
Studente - giornalino Vulcano
Cosa ne sarà dei fondi per le associazioni culturali?


Decleva

Pagare gli stipendi è un dovere.
La situazione non si supera finchè c’è la legge. e la finanziaria è in vigore.
Ho ritenuto inopportuno partecipare ad una manifestazione alternativa alle istituzioni
universitarie.



Mario Benassi

Relazione sul sistema dei finanziamenti delle università pubbliche
Sarkozy ha stanziato € 5.000.000.000 in più oltre al finanziamento ordinario, per
premiare le università migliori.
Costo reale per studente laureato (costo equivalente) è tra i più alti d’Europa.
è altissimo il tasso di abbandono.
Costo apparente e costo reale divergono: il giro di affari di aziende come CEPU è molto
grosso e in costante aumento. Molti studenti pagano a istituzioni alternative “rette”
superiori alla retta universitaria.
FFO viene distribuito secondo due parametri
-personale
-quota riallocativa in base a chi spende meglio
Questo secondo parametro non viene quasi mai rispettato.
L’università statale di Milano è sotto di € 15.000.000 all’anno rispetto a quanto dovrebbe
prendere secondo la quota riallocativa.
Questo sistema è equo? NO
24% degli studenti viene dalle famiglie più ricche
8% degli studenti viene dalle famiglie più povere
è in grado di premiare i migliori? NO
Non ci sono meccanismi di correzione veloci.
2 alternative:
1.Cerchiamo di essere seri e premiamo i migliori
i politici non lo accetterebbero
bisogna essere molto selettivi, dando però tempo a chi è indietro di reintegrarsi
2.Alziamo le tasse (moltiplicando ed estendendo le borse di studio)
-differenziazione nel prezzo delle università in base alla qualità dei corsi
Al momento c’è un numero infimo di borse di studio e non è in vigore la pratica dei
prestiti d’onore.



Franco Donzelli

Per una vera riforma dell’università
L’Università italiana si colloca:
-Nelle ultime posizioni OCSE per rapporto laureati / popolazione (età campione 25-64)
-Nelle ultime posizioni OCSE per rapporto laureati / popolazione (età campione 25-34)
-Nelle ultime posizioni OCSE per tassi di abbandono e tassi di regolarità
-Nelle ultime posizioni OCSE per l’età d’ingresso nei ruoli di ricercatori (media 37,5)
-Nelle ultime posizioni OCSE oer l’eta media dei docenti (età media docenti ordinari 58
in crescita)
L’Italia è l’unico dei grandi e medi paesi occidentali senza neppure un’università
classificata tra le prime 100 nelle principali graduatorie internazionali (Taiwan).
Gli altri paesi devolvono decine di miliardi di euro per l’Università e la ricerca.
Il livello del sistema universitario italiano è mediamente insufficiente.
Il sistema universitario italiano è molto differenziato: atenei buoni, medi, pessimi.
All’uscita del fascismo l’Università italiana era modesta, provinciale e chiusa.
Negli anni ’50 l’Italia e la Gran Bretagna avevano l’Università più elitaria del mondo (nel
senso “meno di massa”, non più di qualità).
Il passaggio ad una università di massa non è stato guidato.
Struttura di governo
- Caratteristiche università
- numerosità
- differenziazione vs. omogeneità
- natura giuridica pubblicistica vs. privatistica
- Rapporti con il governo (MIUR, MEF)
- finanziamenti
- valutazione
- Rappresentanza di sistema
- CRUI, CUN
A livello delle singole università
-Inefficienza degli organi collegiali
-facciata pseudo-democratica ma potere oligarchico
-paralisi decisionale, inerzia, peso dello status quo
-consociativismo micro-corporativo
-erroneità nel disegno organizzativo
-autoreferenzialità del corpo docente
-debolezza degli organi centrali di governo
Il numero elevato di atenei non è un vero problema ma lo è la pretesa fittizia e falsa che
tutti gli atenei siano uguali!
Anche un sistema così ricco ed eterogeneo può funzionare.
Negli USA ci sono 4500 istituzioni di formazione terziaria di cui solo 264 sono
Universitites.
In Italia ci sono 2500 corsi di laurea magistrali e 2200 di dottorato.
E’ una pretesa folle il fatto che tutti gli atenei siano autorizzati a tenere corsi avanzati
(magistrali e di dottorato).
Il passaggio in forma privatistica è al di là dell’avvenire: sarebbe necessaria un’iniezione
di fondi enorme.
Il ruolo nazionale non ha più senso. Sono necessarie delle forme meritocratiche non solo
a livello finanziario ma anche di qualifica.
Il dualismo CdA e Senato Accademico è una falsa democrazia.
il dualismo Facoltà-Dipartimenti è da superare.
Roberti, nel dopoguerra, considerava la libera ricerca e la Scienza mera tecnica e non
cultura. Adesso stiamo pagando per questo modo di pensare.
Non a caso negli anni ’60 sono avvenuti i seguenti fatti:
-Assassinio di Mattei
-11 anni di galera di Felice Ippolito
-Eliminazione del progetto sulla Biologia moderna (Buzzati Traverso)
Negli ultimi 25 anni sono raddoppiati gli atenei, sono state aperte 380 sedi distaccate.
Gli atenei sono stati aperti e sviluppati secondo l’idea che dovessero soddisfare le
esigenze del territorio: a questo punto ci si chiede cosa serva studiare la massa del
neutrino piuttosto che il greco antico o il russo!
Galileo Galilei diceva che la libera ricerca produce l’innovazione ma il potere non vuole
l’innovazione e allora il potere che è in mano agli ignoranti arriva e la piega.



Sindacati

confermano lo sciopero del 14 perchè i tagli ci sono anche se il DL Gelmini è stato
rallentato da Berlusconi negli ultimi giorni.


Debora - dottoranda di Scienze Politiche

-Non c’è un interesse generale dell’ateneo
-Le categorie meno protette costituiscono la parte più unita
-Le valutazioni che vengono fatte sono in base a criteri di
-selezione
-competizione
-efficienza
ma l’istruzione non è una merce e non può essere trattata come tale


studentessa

l’Onda studentesca non ha rappresentanza e non la vuole avere
Gli studenti sono i protagonisti, vogliono il dialogo e un sapere intelligente
L’Onda è un movimento politico (non partitico ma politico)
Noi studiamo, scendiamo in piazza,.. in nome della Res Publica
L’Onda è propositiva.
-gli sprechi ci sono,
-il 3+2 è fallimentare,
-le borse di studio sono irraggiungibili,
-gli spazi insufficienti,
-le biblioteche sono aperte in orari molto ridotti e consutare i volumi è difficile
Vogliamo fare una proposta per migliorare la situazione.
Stiamo facendo un lavoro serio: siamo divisi in gruppi di lavoro per
-Informare gli studenti
-Informare i cittandini
-redigere una riforma



Alberto - lavoratore unimi

Prima di questa riforma ci sono state quella Zecchino e quella Moratti.
Dov’era il Rettore e cosa facevano i professori all’epoca???
La vera riforma non passa da baroni
La 133 precarizza anche il mercato del lavoro, peggiora i diritti dei lavoratori e la
sicurezza. Siamo disponibili a discutere quando vengono tolti i fucili puntati contro
l’Università ed il mondo del lavoro.



Luca - Scienze Politiche

I rettori e molti docenti parlano di riforme legate alla meritocrazia ma vogliono solo
mantenere il loro potere. I ricercatori invece coprono gratis i buchi dei docenti.
Riccardo - Politecnico
Negli ultimi anni gli studenti sono stata l’ultima preoccupazione delle istituzioni.
bisogna tenere in considerazione che:
-Lo stato rappresenta degli interessi
-Lo stato è diviso in classi
-Lo stato aiuta le banche
Perchè i professori non scioperano????
è necessaria una risposta di classe!!



studente di Economia - comitato leninista

“Le Monde” afferma che una tempesta deve far riflettere uno stato anche sull’intero
sistema economico. Il Capitalismo!
rappresentante degli studenti - Politecnico
domanda al prof. Donzelli: nella riforma della governance che propone, che spazio
hanno gli studenti?



prof. Donzelli

La maggior parte delle decisioni nei Consigli è già stata presa in altre sedute (es. giunte
o commissioni, di cui spesso gli studenti non fanno parte).
Può essere molto importante la rappresentanza esterna, ad esempio degli ex-alunni,
anche per combattere l’autoreferenzialità dei docenti.



Emanuele - Fisica

Apprezziamo il fatto che per la prima volta il Rettore Decleva è stato portato in
pubblico.
La meritocrazia è l’arma che hanno gli studenti (e non solo loro) per eliminare gli
sprechi, i fannulloni,...
Diritto allo studio vuol dire poter scegliere: è necessario pertanto mettere in evidenza
gli atenei migliori.



Giovanni - Giurisprudenza

l’Onda si è un po’ dispersa dopo la prima ondata di proteste.
Possiamo coordinarci??
L’Italia è come un albero di Natale.



studentessa

L’Onda va apprezzata per quello che sta facendo anche se effettivamente un po’ più di
coordinamento a livello nazionale aiuterebbe ad avere più ascolto.
I prestiti d’onore sono una delle cause dei problemi finanziari americani, perchè
aggravare la situazione dei mutui? In america spesso i prestiti d’onore vengono portati
dietro tutta la vita.



Emanuele - Filosofia - comitato leninista

Perchè i professori non scioperano???

__________________
Carlo Boni
Rappresentante Studenti
Sinistra Universitaria

06-11-2008 13:37
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Martina - Filosofia

è necessario riorganizzarsi per evitare la situazione da albero di natale.
Bisogna chiedersi cosa vuol dire cultura, cosa vuol dire fare cultura, fare una riforma.
Dario Fo ha detto qualche giorno fa che bisogna muoversi dal di fuori e non dal di
dentro.
Fissiamo un appuntamento al mese di apertura alla città degli atenei!
C’è bisogno di nuove figure: in particolare le donne devono avere un ruolo importante.



Alessandra - Fisica

La meritocrazia è l’unico mezzo per cambiare le cose e va a braccetto con la selezione.
I rappresentanti dei sindacati sono disposti a licenziare???



rappr. Sindacati

metà del personale andrà via, il problema è come scegliere
Necessario un ricambio generazionale e riunire i corsi con pochi iscritti sparsi in vari
atenei.



studente

Quello che ha detto il rettore è già stato detto da altri.
La rivoluzione sarebbe arrivare ad essere ascoltati
Problema dell’edilizia: i posti letto che mette a disposizione l’ISU costano €150 al mese.



Armando - Scienze del lavoro -Scienze politiche

I prof vogliono una vera riforma o vogliono solo ridurre i tagli???
A Lisbona sono stati definiti degli obiettivi internazionali per quanto riguarda il rapporto
che uno stato dovrebbe avere tra spese per la ricerca e PIL
obiettivi internazionali (ricerca/PIL) = 3%
dopo i tagli in Italia (ricerca/PIL ) = 0.98%



Conclusione di uno degli organizzatori

La Conferenza è stata organizzata per avere l’opinione di chi ancora non si era espresso,
in particolare del Rettore, di alcuni esperti. I docenti hanno si sono espressi molto poco
ed erano presenti in un numero molto piccolo.
Chiedete ai prof. perchè non hanno partecipato!
La conferenza si chiude alle 15.30 circa.

__________________
Carlo Boni
Rappresentante Studenti
Sinistra Universitaria

06-11-2008 13:40
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Scusate se sono stato prolisso ma questa conferenza è durata più di tre ore e ho riportato nel modo più preciso possibile le affermazioni di chi ha parlato.

__________________
Carlo Boni
Rappresentante Studenti
Sinistra Universitaria

06-11-2008 14:11
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