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.dsy:it. (http://www.dsy.it/forum/)
- Mi rappresenti? (http://www.dsy.it/forum/forumdisplay.php?forumid=75)
-- Valutazione della didattica (http://www.dsy.it/forum/showthread.php?threadid=28958)
a proposito della scarsa frequenza alle lezioni:
mi viene da pensare a corsi in cui il docente si limita a leggere le proprie slide (non faccio nomi, ma credetemi ci sono!!!)
cos'ha una lezione del genere da offrirmi rispetto allo studio a casa delle slide?
io lavoro, come tanti in questa facolta', e non ho alcun vantaggio a prendere mezze giornate di permesso dal lavoro per farmi leggere delle slides...
mi metto poi nei panni di chi non lavora ma viene comunque da fuori milano... uno deve perdere metti 2 ore di viaggio per vedere uno che legge le slides? ma perche'?
a che pro?
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Originally posted by lallyblue
a proposito della scarsa frequenza alle lezioni:
mi viene da pensare a corsi in cui il docente si limita a leggere le proprie slide (non faccio nomi, ma credetemi ci sono!!!)
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"secondo me basta copiarlo in notepad"
Originally posted by bluevelvet
ma i questionari di valutazione di fine corso a CHE CAZZO SERVONO?
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"Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante." - Kahlil Gibran
"Senza musica la vita sarebbe un errore." - Friedrich Nietzsche
alcuni studenti ritengano di essere equiparati a studenti frequentanti poiché fruiscono delle lezioni registrate,
trascurando l’importanza della componente interattiva delle lezioni in aula, e sull’atteggiamento poco
partecipativo di alcuni studenti pur frequentanti. Il Prof. Apolloni sottolinea che la frequenza in aula non è un
aspetto fondamentale e che il momento di verifica dell’apprendimento è l’esame finale.
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Originally posted by Walter
Ma soprattutto: il questionario di fine corso non è compilato dallo studente che non è in aula perchè lavora, né dallo studente che sceglie di non frequentare perchè ritiene la lezione frontale (così com'è organizzata nel corso x) totalmente inutile.
Ovvio che alla fine i risultati della valutazione siano deviati... indovinate in quale direzione.
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Il Prof. Boldi osserva che è necessario far comprendere agli studenti come la frequenza delle lezioni sia un vantaggio.
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il Presidente conferma che la prestazione di lavori occasionali influisce negativamente sulla frequenza degli studenti, e che molti studenti nel modulo di richiesta dell’intenzione di frequenza dichiarano che non intendono frequentare;
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Originally posted by lallyblue
ecco... siamo a informatica... e io continuo a chiedermi perche' si continua ad usare la carta...
basta un questionario online. anonimo ma per accedere serve l'account dell'uni o il numero di matricola...
non e' fattibile?
o si rischia che non sia affidabile l'anonimato?
non si puo' studiare un sistema del genere?
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Si parla di autenticazione... quindi secondo me non c'è garanzia a priori di anonimità. Comunque sarebbe già un passo avanti, rispetto ad ora... sacrificherei volentieri un po' di anonimità pur di avere una valutazione della didattica più fedele alla realtà...
Le relazioni annuali della valutazione della didattica sono qui: http://www.unimi.it/indice_analitico/2590.htm
A livello di Facoltà, nel 2004/05 solo il 50% degli iscritti a Scienze MMFFNN ha partecipato... una quota non rappresentativa, per i motivi che dicevo sopra.
Se la valutazione fosse eseguita online, avremmo risultati differenti.
Per quanto riguarda infine i rappresentanti, ad Aprile ci sono le elezioni. Si rimane in carica 2 anni (in teoria... in pratica non è escluso che diventino 3), l'impegno fondamentale è la presenza al CCD una volta al mese. Se qualcuno vuole candidarsi...
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Ciao a tutti,
Sono Dino, rappresentante degli studenti in Senato Accademico.
Deepblue mi ha chiesto se sapevo qualcosa di più riguardo alla problematica riportata nel verbale.
In Senato questo verbale non è giunto e probabilmente non giungerà mai perché queste questioni vengono gestire a livello di singolo corso o di Facoltà.
Proprio per questo sarebbe importante ci fossero dei rappresentanti nel vostro CCD così da poter rispondere drettamente a queste affermazioni e poter far verbalizzare la posizione degli studenti... ohimé ad oggi assente.
Nel punto 4 del verbale io rilevo varie criticità:
-Il problema della scarsa frequenza ai corsi percepito dai docenti e le proposte per la sua risoluzione.
-La proposta di ridurre di fatto il numero di appelli (Prof. Bettini) usando l'escamotage dei compiti in itinere per ridurre il numero di appelli (abolire l’appello d’aprile – sostituito dalle prove in itinere – così da evitare sovrapposizioni con l’attività didattica del secondo semestre e da incentivare gli studenti a sostenere l’esame approfittando della pausa di febbraio.)
-La proposta dell'istituzione di salti d'appello (Dott. Perlasca)
-Teorie di responsabilizzazione tramite l'abolizione del tutorato (maggiore severità negli esami che contrasti la
rilassatezza degli studenti, ad un loro minore tutoraggio per responsabilizzarli Prof. Tarallo)
Problemi del genere insorgono regolarmente in tutte le facoltà e in tutti i corsi di laurea. I rappresentanti servono proprio a contrastare questa deriva fornendo ai docenti gli elementi per comprendere quali siano i reali problemi della nostra Università.
Come è stato fatto notare negli inteventi precedenti non è che gli studenti se ne stiano al parco a giocare a pallone se non vengono a lezione. Questo è un modo di vedere le cose che non fa i conti con la realtà e non accetta che nella soluzione del problema possa esservi un elemento di responsabilità proprio della parte docente o del modello accademico adottato.
Segando le gambe di chi non segue o di chi fallisce un esame si ottiene semplicemente il risultato di sbattere fuori chi essenzialmente non trova utili le lezioni, mantenendo solo chi si trova bene con queste condizioni di insegnamento e non è spesso interessato a migliorare i corsi e i metodi di insegnamento.
Ciò non fa onore ai docenti che, secondo le disposizoni nazionali ed europee, saranno presto chiamati a rispondere della qualità del proprio insegnamento. Non fare autocritica e negare la possibilità di un miglioramento da parte propria è dimostrare di non voler analizzare a fondo il problema della non frequenza, della attrattività di lavori occasionali, della scarsa preparazione degli studenti agli esami.
Forse è proprio perché le lezioni non sono interessanti che gli studenti non le seguono.
Forse ridurre il numero di appelli (vedi giurisprudenza, dove i fuoricorso sono una marea) serve solo a rendere gli appelli più rapidi e ridurre le ore di lavoro dei docenti, ma non risolve il problema originale.
Gli studenti si dice debbano essere responsabilizzati, ma non si da a loro lo status di persone adulte in grado di partecipare attivamente nel processo di miglioramento dei corsi.
Per questo riprendo il giusto intervento di Walter. È la valutazione della didattica la chiave per il miglioramento dell'università. E giusto è anche il richiamo a procedure online che aumenterebbero il numero di risposte...
Da tempo ci impegnamo in questo senso, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi, con l'aiuto di tutti coloro che credono nella possibilità del cambiamento (che auspico si candidino alle prossime elezioni).
Per questo credo potrebbe essere positivo organizzare un incontro con voi e da voi (Comelico o Venezian?) così da parlare dei problemi del corso e spiegare a tutti come funziona la rappresentanza e come fare per candidarsi.
In ogni caso credo sia doveroso da parte nostra come rappresentanti in Senato e in Facoltà (sarebbe meglio prima sentire qualcuno di voi, forse Grazia, a quanto pare l'unica rappresentante solerte) interessarsi della questione e scrivere al presidente del vostro CCD per chiedere chiarimenti e ridiscutere i punti più critici riportati nel verbale della seduta di ottobre.
Resto a vostra disposizione per definire insieme i punti da inviare ai membri del CCD o per rispondere alle vostre domande di persona o qui sul forum.
Saluti,
Dino Motti
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Il Prof. Bettini chiede se sia possibile ridurre il numero degli appelli affinché si incentivi il superamento degli esami ai primi appelli successivi alla fine dei corsi
Originally posted by Renaulto
Mi sfugge il nesso logico per cui la diminuzione degli appelli dovrebbe portare a quanto auspicato da Bettini.
Direi piuttosto che bisognerebbe puntare ad un' estensione degli appelli, anche per quegli esami che non prevedono appelli ad aprile, in modo da far sì che non si verifichino inutili sovrapposizioni.
Sulle discriminazioni nei confronti dei non frequantanti, penso che i docenti dovrebbero avere un po' più di pudore , ed evitare di uscirsene con certe sparate, dato che la baracca viene mantenuta anche dalle tasse dei non frequentanti (veri benefattori dell'Università italiana, dato che praticamente pagano solo per dare esami), e non fosse altro per rispetto nei confronti del prossimo.
Forse sarebbe il caso di insistere su quest'aspetto, venale, ma che rappresenta l'unico linguaggio comprensibile, per certa gente.
-La proposta di ridurre di fatto il numero di appelli (Prof. Bettini) usando l'escamotage dei compiti in itinere per ridurre il numero di appelli (abolire l’appello d’aprile – sostituito dalle prove in itinere – così da evitare sovrapposizioni con l’attività didattica del secondo semestre e da incentivare gli studenti a sostenere l’esame approfittando della pausa di febbraio.)
-La proposta dell'istituzione di salti d'appello (Dott. Perlasca)
Originally posted by YossarianNoto solo ora (mea culpa) questa petizione: http://www.petizione.net/petizione.php/15
Per questo riprendo il giusto intervento di Walter. È la valutazione della didattica la chiave per il miglioramento dell'università. E giusto è anche il richiamo a procedure online che aumenterebbero il numero di risposte...
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Il Prof Valle e' da anni che propone di fare i questionarei della valutazione on-line, potrebbe essere una valida tesi. Era gia' stato fatto qualcosa con webcen nel 2002 circa ma il progetto non aveva raggiunto i requisiti sufficiente per essere validato. Tenete conto che i questionari cartacei comportano un ingente spesa per l'ateneo e sviluppare quelli on line sarebbe un ottimo. Chiunque fosse interessato mi contatti.
Giusto per curiosità: l'anonimato come potrebbe essere garantito?
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