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-- Propedeuticita' (http://www.dsy.it/forum/showthread.php?threadid=40310)


Posted by jonny86 on 01-05-2010 11:24:

Secondo me non è del tutto corretto nemmeno bloccare la gente a cui manca mettiamo solo analisi e vuole iniziare prima il tirocinio e la tesi, che come ben sapete durano parecchio tempo e iniziarlo nel mentre è fondamentale per stare dentro negli anni.

Vi spiego perchè. Posto che posso trovare corretto il blocco dei 18 crediti per la richiesta tesi (anche se ho trovato una cavolata fare l'unione tra tirocinio e tesi...), mettiamo che uno ha indietro l'esame di analisi e solo quello e vuole fare una tesi presso un'azienda di software... a cosa gli serve aver passato analisi ed essersi studiato a memoria dimostrazioni e teoremi inutili per quel lavoro che poi sicuramente dopo 5 minuti dall'esame dimenticherà come TUTTI credo abbiano più o meno fatto?

Allora a sto punto facciamo che chi ha indietro esami del primo e secondo anno ma gliene mancano 18 o meno viene ammesso con riserva, cioè l'assemblea per tirocinio e tesi decide, dato il tema della tesi e gli esami mancanti degli anni precedenti, se ammettere lo studente o meno alla tesi (per esempio se mi manca segnali e devo fare una tesi interna nel laboratorio di analisi delle immagini in questo caso mi sarebbe vietato).

Se viene fatto nel modo in cui è stato detto sopra (in modo indiscriminato senza valutazioni) si rischia che questo nuovo regolamento sia solamente un modo per bloccare le persone e fargli pagare più rate aumentando le casse dell'università... almeno questo è quello che penso ogni volta che vengono posti nuovi regolamenti in stile monopoli.

Faccio presente che io sono già in tesi e non verrei toccato da questo nuovo eventuale regolamento, ma ho suggerito un modo che dal mio punto di vista è migliore rispetto ad un blocco indiscriminato verso chiunque (tra l'altro potrebbe essere valutata anche la posizione di uno studente che magari è lavoratore).


Posted by DeepBlue on 01-05-2010 14:03:

Originally posted by jonny86
Allora a sto punto facciamo che chi ha indietro esami del primo e secondo anno ma gliene mancano 18 o meno viene ammesso con riserva, cioè l'assemblea per tirocinio e tesi decide, dato il tema della tesi e gli esami mancanti degli anni precedenti, se ammettere lo studente o meno alla tesi (per esempio se mi manca segnali e devo fare una tesi interna nel laboratorio di analisi delle immagini in questo caso mi sarebbe vietato).


Quoto.

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Posted by kintaro on 03-05-2010 14:32:

Originally posted by jonny86
Allora a sto punto facciamo che chi ha indietro esami del primo e secondo anno ma gliene mancano 18 o meno viene ammesso con riserva, cioè l'assemblea per tirocinio e tesi decide, dato il tema della tesi e gli esami mancanti degli anni precedenti, se ammettere lo studente o meno alla tesi (per esempio se mi manca segnali e devo fare una tesi interna nel laboratorio di analisi delle immagini in questo caso mi sarebbe vietato).

Faccio presente che io sono già in tesi e non verrei toccato da questo nuovo eventuale regolamento, ma ho suggerito un modo che dal mio punto di vista è migliore rispetto ad un blocco indiscriminato verso chiunque (tra l'altro potrebbe essere valutata anche la posizione di uno studente che magari è lavoratore).
Quoto anch'io! :)

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Posted by Deckard on 03-05-2010 17:57:

Secondo me le propedeuticità sono una cosa giusta, però se fatte come si deve: istituirei un'esame bloccante, Programmazione, se non passi questo non accedi proprio al secondo anno e poi per esempio: per sostenere CPSM devi aver passato analisi, per algoritmi analisi e programmazione ecc. ecc..
Sì, sono d'accordo che se introdotte dovrebbero esserlo a partire dai nuovi iscritti, non per chi lo è già.

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Posted by kintaro on 06-05-2010 16:57:

No, dai, programmazione non dovrebbe bloccare il pasaggio al secondo anno: in fin dei conti dsp, fisica, suonoi e altri (compresi i complementari che non hanno a che fare con la programmazione) non richiedono la conoscenza della programmazione ma al massimo della matematica o altro.

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Posted by jonny86 on 10-05-2010 18:49:

A parte che io non vedo dove stia il problema di sostenere prima un esame piuttosto che un altro. Capisco che possa essere strano sostenere metti segnali prima di analisi, però può succedere e per diverse ragioni, ad esempio: prof più bravo a spiegare, cose più comprensibili, motivazione personale per certi argomenti... insomma non è detto che uno se non passa un esame di matematica non riesca a passare un corso prettamente matematico che richieda quelle basi.

Forse la propedeuticità la vedrei meglio a medicina dove si ha a che fare con pazienti in carne ed ossa piuttosto che qui.


Posted by ridersdesfroos on 12-05-2010 21:12:

Secondo me la questione non è riuscire a farlo / poternlo fare / ecc, quanto piuttosto è più sensato fare le cose con l'ordine naturale con cui vanno fatte. io l'ho visto per me quando ho studiato discreta: è un'esame facile e l'ho fatto (anche molto bene) ma se avessi studiato meglio (se avessi anche avuto la coscienza dell'importanza che ha per molti esami successivi) sarebbe stato molto più bello per me (e anche più facile).
Secondo me è proprio più interessante e più serio studiare così.

Poi sono d'accordo che ci sono delle difficoltà in più e che da certi punti di vista può sembrare una forzatura. Ma secondo me invece può essere seriamente un aiuto a prendere molto più seriamente le cose che si studiano.


Posted by ideafix on 13-05-2010 09:53:

Secondo me il problema è un altro:
Abbiamo bisogno di dei vincoli esterni per portare avanti con serietà il nostro percorso di studi?
Io sono convinto di no, penso che il fatto di potersi organizzare liberamente ed imparare a farlo (anche sbagliando) sia uno dei veri insegnamenti dell'università!

Mi sembra che il presupposto di tutta questa discussione sia :
Gli studenti non sono in grado di organizzarsi quindi l'università deve farlo per conto loro.

Io trovo questo punto di partenza decisamente sbagliato, il vedere l'abbandono scolastico come legato a questo problema mi sembra rduttivo.

E' come se lo studente fosse visto sempre come uno stupido che cerca di raggiungere il pezzo di carta con il minor sforzo possibile.

Da questa visione nascono secondo me anche altri errori come, ad esempio, il fatto che alcuni professori si rifiutino di farsi registrare per le videolezioni affermando: "se lo faccio gli studenti non vengono più a lezione" o il fatto che altri professori non vogliano distribuire slide o appunti adducendo analoghe motivazioni.

L'università secondo me dovrebbe fornire il maggior numero di stimoli e di possibilità di apprendimento (laboratori (anche volontari), attività extracurricolari, contatti con le aziende,...) e non rigide regole che la rendono simile ad una scuola superiore per bamboccioni

Voi cosa ne pensate?


Posted by Deckard on 13-05-2010 18:33:

Originally posted by ideafix
Voi cosa ne pensate?

Hai ragione però la mia domanda è questa: come può uno studente che non ha passato programmazione capirci qualcosa di ASD? E visto che le strutture messe a disposizione dell'università (posti PC in laboratorio, ecc..) sono finite anziché scarse, non è giusto privilegiare gli studenti a cui possono veramente essere utili?
E poi secondo me è abbastanza ridicola la situazione in cui puntualmente ci troviamo ad ogni corso: inizio semestre l'aula è piena e non ci si riesce a sedere, fine semestre si è in 20/30.
Non dico tutti, ma buona parte di quelli che seguono solo le prime 4 lezioni sono gli stessi che non proveranno neanche a dare l'esame a fine corso; probabilmente questo fenomeno si ridurrebbe considerevolmente se si istituissero norme più rigide. Ma non fatte così a muzzo, secondo me se fatte bene possono ridare un po' di valore a questo corso di laurea che mi pare oggi ne abbia ben poca (la riforma didattica mi pare vada in questo senso fortunatamente, poi certo dopo si fa un'unica edizione di Fisica Generale per quattro corsi e i nostri discorsi con un'organizzazione del genere possono anche andarsi a farsi fottere).

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Posted by fain182 on 16-05-2010 12:31:

Originally posted by ideafix

Io sono convinto di no, penso che il fatto di potersi organizzare liberamente ed imparare a farlo (anche sbagliando) sia uno dei veri insegnamenti dell'università!



giustissimo..


se si istituissero norme più rigide. Ma non fatte così a muzzo, secondo me se fatte bene possono ridare un po' di valore a questo corso di laurea che mi pare oggi ne abbia ben poca


non sono le norme che danno valore ai corsi di laurea.. sono i contenuti..

credo sia difficile negare che istituzioni richieda una matematica ad un livello maggiore rispetto alle esigenze degli altri corsi (e questo lo conferma tutta la gente che arriva con istituzioni di matematica come ultimo esame o quasi)... per questo non ha senso introdurre una propedeuticità, perchè sarebbe introdurre un ostacolo artificiale in più..

ma piuttosto pensare a migliorare tutoraggio ecc. per questi corsi? perchè non migliorare la didattica al posto che complicare la vita a degli studenti, che messi in grado, imparerebbero volentieri?


Posted by DeepBlue on 17-05-2010 08:37:

Originally posted by fain182
non sono le norme che danno valore ai corsi di laurea.. sono i contenuti..

ma piuttosto pensare a migliorare tutoraggio ecc. per questi corsi? perchè non migliorare la didattica al posto che complicare la vita a degli studenti, che messi in grado, imparerebbero volentieri?


Non posso che quotare

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Posted by kintaro on 18-05-2010 11:15:

Originally posted by fain182
[...]ma piuttosto pensare a migliorare tutoraggio ecc. per questi corsi? perchè non migliorare la didattica al posto che complicare la vita a degli studenti, che messi in grado, imparerebbero volentieri?
Straquoto!!!!!!!! L'ho sempre sostenuto pure io!!! Fin dalle medie/superiori si dovrebbe insegnare il metodo di studio più adatto a una persona (che è soggettivo) e trasmettere l'entusiasmo per quella materia: è più efficace trasmettere solo le basi suscitando però interesse ed entusiasmo, perchè in questo modo la gente è più propensa ad approfondire da sola l'argomento.

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Posted by Deckard on 18-05-2010 14:31:

Sì ma il metodo di studio bisognerebbe averlo appreso alle superiori non certo all'università. E poi chiedete di migliorare la didattica, ma come si può migliorarla senza approfondire le materie trattate? E per approfondire le materie trattate servono conoscenze e competenze (anche matematiche) maggiori.
Sarò stato fortunato, ma i prof. che ho avuto erano a mio modo di vedere tutti bene o male competenti e spiegavano piuttosto bene; se c'è una cosa di cui sono stato deluso è l'aver trattato senza approfondire determinati argomenti; e questo non credo sia stato colpa interamente dei professori, ma anche dell'utenza che non aveva le competenze necessarie per approfondimenti.

credo sia difficile negare che istituzioni richieda una matematica ad un livello maggiore rispetto alle esigenze degli altri corsi (e questo lo conferma tutta la gente che arriva con istituzioni di matematica come ultimo esame o quasi)

stiamo parlando di un esame BASE di matematica eh.
e secondo me gli altri corsi non richiedono tanta matematica semplicemente perché molte volte le cose sono state fatte in maniera superficiale per non appesantire troppo gli studenti a molti dei quali, si sa, la matematica è indigesta: ma stiamo parlando di un corso di Informatica!! Se anche la matematica di istituzioni è troppo complicata allora tanto vale seguire un corso di tre mesi di programmazione java al posto che venire all'università.

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Posted by fain182 on 18-05-2010 15:06:

Originally posted by Deckard
Sì ma il metodo di studio bisognerebbe averlo appreso alle superiori non certo all'università. E poi chiedete di migliorare la didattica, ma come si può migliorarla senza approfondire le materie trattate? E per approfondire le materie trattate servono conoscenze e competenze (anche matematiche) maggiori.


forse mi sono spiegato male..
per migliorare la didattica, intendevo (tra le altre cose):
- ne aumentare ne diminuire la complessità
- aiutare gli studenti a studiare, comprendere la materia (e di conseguenza superare gli esami)

ti faccio qualche esempio concreto concreto:
- tutoraggio
- pubblicare temi di esami (di istituzioni ce ne sono un po' vecchi tipo 2002-3 quando il programma era diverso, e UNO del 2010, l'ultima volta che ho controllato almeno)
- pubblicare esami risolti (e da professori, non intendo quelli che trovi su dsy, che magari sono corretti magari no.. perchè sono comodi per confrontarsi, non come referenza)
- .. tutti le cose che si possono fare per aiutare gli studenti a capire le cose

Originally posted by Deckard

Sarò stato fortunato, ma i prof. che ho avuto erano a mio modo di vedere tutti bene o male competenti e spiegavano piuttosto bene; se c'è una cosa di cui sono stato deluso è l'aver trattato senza approfondire determinati argomenti; e questo non credo sia stato colpa interamente dei professori, ma anche dell'utenza che non aveva le competenze necessarie per approfondimenti.


stiamo parlando di un esame BASE di matematica eh.
e secondo me gli altri corsi non richiedono tanta matematica semplicemente perché molte volte le cose sono state fatte in maniera superficiale per non appesantire troppo gli studenti a molti dei quali, si sa, la matematica è indigesta: ma stiamo parlando di un corso di Informatica!! Se anche la matematica di istituzioni è troppo complicata allora tanto vale seguire un corso di tre mesi di programmazione java al posto che venire all'università.


in parte delle cose posso esser d'accordo con te, se la matematica è così importante, aiutiamo gli studenti a impararla.. no?

magari così anche gli altri corsi potranno fare più affidamento sulle basi matematiche, come avresti voluto tu..


Posted by Deckard on 18-05-2010 15:33:

Originally posted by fain182
ti faccio qualche esempio concreto concreto:
- tutoraggio

Per i corsi a carattere matematico e per fisica ci sono già, direi che vanno bene.

- pubblicare temi di esami (di istituzioni ce ne sono un po' vecchi tipo 2002-3 quando il programma era diverso, e UNO del 2010, l'ultima volta che ho controllato almeno)

Tutti i professori che ho avuto io di qualsiasi materia hanno sempre pubblicato i vari appelli (istituzioni l'ho fatta con Tarallo e di temi c'erano dal 200X fino all'anno scorso tutti risolti)

- pubblicare esami risolti (e da professori, non intendo quelli che trovi su dsy, che magari sono corretti magari no.. perchè sono comodi per confrontarsi, non come referenza)

Questa è una cosa che molti fanno, ma purtroppo non tutti. Ma comunque non credo si possa obbligare i professori a farlo.

in parte delle cose posso esser d'accordo con te, se la matematica è così importante, aiutiamo gli studenti a impararla.. no?

magari così anche gli altri corsi potranno fare più affidamento sulle basi matematiche, come avresti voluto tu..

Certamente, ma sinceramente per me gli strumenti a disposizione per affrontare gli esami a carattere matematico ci sono, e non riesco proprio a trovare cosa si potrebbe avere di più che non risultasse superfluo per la maggior parte di noi**. Poi certo, non tutti i professori hanno la stessa capacità di spiegare la materia, di farla apprezzare ai propri studenti, ma questo è un problema che c'è da quando è nato il mondo, non è un problema di organizzazione della didattica del corso (dell'università italiana in generale forse sì, visto l'assenza di stimoli, di driver per far sì che i professori svolgano il loro lavoro come dovrebbero).

**lasciando da parte che non centra ora il modo pessimo in cui viene insegnata matematica nella maggior parte delle scuole superiori.

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