[elezioni] qualche considerazione
Posted by Stano on 25-03-2004 21:51
le ragioni di un non voto e le proposte per tornare a votare.
ammetto di non seguire da molto tempo il dsy anche se frequento la facoltà di informatica da svariati anni, però ho seguito attentamente l'evolversi delle elezioni tramite il forum.
finite le votazione mi sembra il caso di affrontare l'argomento a prescindere dai risultati. è evidente che il dato che anche questo anno segna le elezioni universitarie è l'affluenza alle urne. e non è certo un dato positivo.
il mio vuole essere un discorso generale anche se si riferisce in particolare alla lista dsy e alla facoltà di informatica, perchè a questo ambiente sono più vicino.
ho intenzione di dilungarmi abbastanza perchè penso di avere delle cose da dire, e le dico. quindi questo non è un post da leggere per chi risponde "uff", "che barba", "che noia"...
la premessa.
ho apprezzato l'iniziativa delle persone del dsy che hanno messo in piedi questa lista, creando finalmente un movimento significativo. avete un grande merito. questo principalmente per dire che, anche se ad alcuni potrà non sembrare tale, la mia vuole essere una critica costruttiva.
le ragioni di un non voto.
non ho votato. non ho nessun problema a dirlo. non mi ritengo un ignorante per questo, ne tanto meno un sempliciotto o uno che non è informato. addirittura è stato detto che chi non ha votato è poco intelligente. è bene chiarire una volta per tutti questa cosa visto che l'idea che molti sembrano avere è questa. se, come qualcuno ha scritto , "chi vota è nel giusto" allora mi trovo a mio agio a sedermi dalla parte del torto - come diceva qualcuno un pelino più intelligente di me.
non ho votato perchè considero il mio voto troppo importante. il mio voto non si svende e non scende a compromessi. ha un valore enorme. e non vado ad annullare una scheda per fare numero. per non parlare poi dei mezzucci di squallidi personaggi - di cl in questo caso, di cui non conosco il nome altrimenti lo farei, che mi hanno fermato in via venezian per consigliarmi di andare a votare offrendomi un passaggio. che tristezza.
non votare è una scelta politica forte. non è uno scherzo o un modo per esprimere la propria pigrizia. per carità, questo non vale in generale c'è anche chi non vota per mala informazione o per disinteresse non ci sono dubbi. ma generalizzare, come mi è capitato di leggere qui, è davvero una brutta cosa. fare di tutta l'erba un fascio è male, e non solo per quel "fascio" che non mi fa venire in mente niente di buono.
mi sarebbe piaciuto votare per la lista del dsy. non lo ho fatto perchè penso in questo modo di poter dare una mano e spero di poter votare alla prossima occasione. c'erano alcune cose che proprio non mi andavano e che passo a descrivervi, perchè le parole sono importanti ed hanno un peso. in un forum poi, dove molte persone non si conoscono personalmente, diventano determinanti per farsi una idea di chi sta parlando.
l'insistenza sull'andare a votare. è cosa normale in tempo di elezioni però è stata a tratti eccessiva e denigratoria nei confronti degli altri. mi piacerebbe sapere quanti di quelli che hanno insistito tanto hanno votato gli anni precedenti, per pura curiosità.
l'enfasi posta sul "qualcuno con cui lamentarsi" o le critiche a chi si lamenta senza fare niente per cambiare. lo "sbattersi per il bene comune e bla bla bla bla", come se qui ci fossero dei paladini al galoppo pronti a sacrificarsi per noi - cosa che non credo rispecchi la verità. aspetto le smentite.
vedere le critiche come distruttive, ed il trattamento riservato a quelli per esempio di su, addirittura giudicati da alcuni. non è questo il modo di fare politica, almeno dal mio punto di vista. si, perchè di politica si tratta. che piaccia oppure no.
mi sarebbe piaciuto per esempio che qualcuno avesse detto chiaramente questa è una lista apartitica e non apolitica come alcuni hanno affermato. bisogna distinguere bene. apartitica sarei stato pienamente d'accordo.
cosa significa poi non schierarsi? tutto è politica. non schierarsi per essere "amico di tutti"? no grazie. senza prenderci troppo seriamente, si dovrebbe comunque cercare di adottare una linea altrimenti tutto appare molto confuso.
una mia impressione personale è che la lista sia fin troppo legata allo "staff", ma sono pronto a ricredermi su questo se me ne darete motivo.
altra cosa che ci tengo a dire è che va bene interessarsi al proprio dipartimento ma ci sono alcune cose in università che per forza si legano ad una politica istituzionale. non si può non prenderne atto e limitarsi al proprio piccolo mondo. poi di questi tempi è assurdo. domani c'è uno sciopero che riguarda anche la scuola e le università. ci sono dei problemi evidenti, dei contrasti, non si può non schierarsi. da qualsiasi parte ma schierarsi. l'indifferenza non porta a niente. cosa ci servono 100 nuovi pc se poi abbiamo dei corsi scadenti, la riduzione dei finanziamenti universitari, le limitazioni sulla ricerca...
due parole anche sulla bassa percentuale di votanti.
non penso sia un problema di seggio, e mi sembre evidente che l'interessarsi con grande impegno al solo dipartimento non ha portato i risultati sperati in termini di affluenza. questo è un andazzo generale che non si cambia da un giorno all'altro.
però qualcosa si è avviata ed è importante che non vada perduta.
il problema non è vincere secondo me. il problema è lavorare magari da adesso per vedere qualche frutto fra qualche anno. può sembrare assurdo ma non credo proprio che si può riuscire a svegliare l'interesse alla vita universitaria in poco tempo, senza essere presenti durante tutto l'anno. non si deve apparire per la campagna elettorale, ma diventare un punto di riferimento.
è bene partire come si è scelto dal basso senza però dimenticare - come dicevo prima, che alcune cose per forza hanno legami con istituzioni ed organi superiori.
bisognerebbe poi dare maggior forza ai principi che hanno guidato alcuni nostri illustri colleghi ben prima di noi.
torniamo alle radici, torniamo al mit.
ripartiamo da quel punto meraviglioso della storia dell'informatica. cambiamo il sistema. democrazia, socializzazione, gratuità, accesso all'informazione, apertura, uguaglianza.
mettiamo su le mani sull'università.
qui ci vuole un hack sull'università.
tre proposte che si possono fare *ora*.
una riunione aperta a tutti in cui affrontare cosa fare e come per fare in modo di non lasciare sfumare questo momento di fermento. perchè internet è un grande mezzo di comunicazione ma a volte è bene guardarsi in faccia.
un manifesto pubblico da rendere noto all'interno del dipartimento e non solo fra noi studenti.
l'istituzione di un giornale di informazione che deve raggiungere tutti, magari nelle due forme online e su carta.
a questo sono disponibile.
credo di aver scritto abbastanza.
mi piacerebbe sapere voi cosa pensate.
saluti
Stano
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