Jorda's
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Il Dottore mi disse di pensare la Volontá, di figurarmela e oggettivarla, fingendo che sia di una consistenza concreta, e di schiaffarla in qualche angolo della mia camera; cosí la mattina, appena alzata, posso andare in quell'angolo, afferrare virtualmente la mia volontá oggettivata e portarla con me.
Non sono riuscita a farlo, finora, perché mi vergogno, o perché, piú facilmente, mi manca la volontá anche per fare questo.
Peró voglio, e voglio fortissimamente.
Voglio innanzitutto conoscere, conoscere il piú possibile, ricercare la veritá, essere una filosofa nel suo senso originale, e conoscere, conoscere ogni anfratto dello scibile umano.
E poi voglio avere successo e voglio avere denaro ed una casa come me la penso, e un lavoro come me lo sogno.
E voglio una famiglia e tanti bambini a cui raccontare le cose che so (e devono essere tantissime...)
E voglio essere sana e felice. E voglio arrivare in fondo alla vita, bianca e curva a raccontare favole davanti a un camino.
E voglio laurearmi almeno una seconda volta, e magari anche 3.
E voglio vedere l'aurora boreale, e toccare i punti piú a Sud e piú a Nord, e piú ad Est e piú ad Ovest, e Tristan da Cunha.
E voglio vedere come vivono le altre persone e sapere cosa pensano, e poi scegliermi il posto migliore in cui stare. Perché per me voglio il meglio assoluto.
Voglio la sicurezza di un nido e l'incertezza di un cambiamento infinito.
E voglio che la gente non mi scassi i coglioni, soprattutto se ignorante.
E voglio silenzi e lunghe chiacchierate fra amici, e voglio cantare come una volta e meglio.
E voglio animali e piante, e vestiti firmati, e saper lavorare a maglia, e saper fotografare, e voglio un posto da chiamare senza riserve "casa".
E tutto questo volere e questa ambizione é quello che mi fa vivere e morire.
E sopra tutto e ogni cosa, voglio imparare a non volere, perchè alla fine di tutto il panegirico, voglio principalmente starmene in pace.
Arrivederci. |
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Stanno lentamente maturando.
A volte poi l'ambiente ti incoraggia pure.
Ma ci vorrà ancora un po' di tempo, tempo vero, di quello tutto presente, in cui immergersi a fondo. E vedere le cose con distacco e pienezza.
Ancora un po' di tempo, e concentrazione. |
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Asphalt Cowboys
Bare is my body inside my sparkling silver shell
And I saw corpses on asphalt fields still movin' on
I stylishly conquer my front line seat
And I know I won't shudder here anymore
Riding around my little evil land
I will feed up my little ego dare
Holding the hero’s visa in my hand
I will declare my useless little end
Burns on my body but my mind elevates itself
Liberates me from prejudices I’ve been told
I elegantly crucify my flesh
And I won't stumble over sins anymore
Riding around my little evil land
I will feed up my little ego dare
Holding the hero’s visa in my hand
I will declare my useless little end
Old is my body but my skin glitters instead
And I know I will last the years my kind will not
I fashionably hear my knellin' bell
And I know… I know… I know…
Riding around my little evil land
I will feed up my little ego dare
Holding the hero’s visa in my hand
I will declare my useless little end
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E' giunto il momento di affrontare certe decisioni.
Di quelle che segnano definitivamente l'ingresso nel mondo degli adulti.
Mi prenderò un po' di tempo per meditare, poi una volta presa la decisione, dovrà essere definitiva.
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Da aspirante giornalista qual sono (forse...) mi sento di dover essere in dovere di leggere quanti piú giornali e periodici possibile. 
Cosí - diligentemente - compro Corriere e Repubblica (con relativi anessi), Panorama e l´Espresso, il Sole 24 Ore (perché se ne capisci di economia capisci come gira il mondo, io infatti ne capisco assai... ) e poi quel po´di stampa estera tipo Der Spiegel e Stern, il Time e solo raramente il New York Times. In piú desidero ardentemente comprare anche infinite altre riviste e testate, ma mi sforzo di limitarmi.
Ebbene, emula di tutti i piú grandi, la mattina, mentre faccio colazione (e prima che inizino attivitá culturalmente piú stimolanti, come i film per ragazzi scandinavi o lo spulcio del dsy...), apro il mio bel giornale e in posa da consumata intellettuale, lo leggo.
Ebbene: 8 euro di soli Spiegel e Stern al mese e devo ancora finire quelli di 3 mesi fa. Il Corriere di stamattina era quello di lunedí. Sono 2 giorni che non compro il Sole, perché tanto non riesco a leggerlo...
Mii, star dietro alle notizie é un lavoro a tempo pieno! E io purtroppo di lavori a tempo quasi pieno ne ho giá uno, il quale per altro fornisce anche adeguato compenso... 
Ieri con l´ex coinqui germanico, giunto inatteso, si calcolava che per leggere tutti quei giornali dovrei dedicarci almeno 6 ore al giorno... 
Forse quel lavoro all´ortofrutta......  |
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Perché arrivare sempre alle mani quando si possono ottenere ben più alti risultati a suon di quattrini?
La soluzione per la crisi israeliana è qui e tutto il mondo la osserva, a volte la riverisce pure, altre la contempla estasiato, altre ancora ne trae modelli assoluti.
In fondo è molto semplice, posto che ci si armi di un po' di pazienza. Soldi, soldi, sovranità, autonomia e ancora soldi.
Diciamo che la sovranità fino ai confini è israeliana, ma nei territori i palestinesi hanno una loro ben definita autonomia.
Un'autonomia dove Hamas è un partito fatto e finito, di assoluta maggioranza assoluta, con la gente che siede in Consiglio Territoriale, ed un Presidente del Consiglio Territoriale che riceve tutti i martedì mattina dalle 6 alle 8. Se hai un problema vai là e il presidente di turno te lo risolve con un paio di telefonate.
Certo, ogni anno, Israele sottrae qualcosa dalle tasse dei suoi cittadini e finanzia il Territorio Occupato Autonomo (definizione ufficiale, ma tutti lo chiameranno semplicemente Il Territorio). Con magnanimità e benevolenza, Israele farà capire che lì i palestinesi sono a casa loro, è il loro territorio, Israele guarda solo i confini, perché si sa, la Storia è Storia e non si può tornare indietro. La terra sarà dei palestinesi, i coloni tutt'al più potranno avere qualche appartamento di proprietà e qualche ruolo impiegatizio. I pubblici impieghi saranno ripartiti in modo proporzionale alla popolazione, quindi nel luogo dove ci sarà un 89% di palestinesi contro un 11% di coloni, i posti pubblici verranno assegnati così: 89% ai palestinesi, 11% agli israeliani.
Il Presidente del Consiglio Territoriale, anche capo di Hamas, presenzierà a tutte le inaugurazioni di tutte le nuove scuole islamiche e di tutte le moschee, e darà il suo placet ai libri di testo scolastico. Che per gli israeliani parleranno della storia d'Israele, e la diaspora e l'olocausto, e d'Europa e del Mondo. Per i palestinesi invece parleranno della gloria del terriorio palestinese, dei suoi cedri alti e meravigliosi, delle sabbie intense, e ovviamente della gloria e dello splendore della dominazione araba sul medio oriente e di quanto si era felici sotto Maometto stesso e di quanto sia irreparabile il danno causato dalla presenza di Israele.
Una volta avuti i soldi dallo Stato Israeliano, alcuni palestinesi intraprendenti cominceranno a costruire acquedotti e strade, ponti e moschee, scuole e villette a schiera. Israele dal canto suo prometterà e spergiurerà che tutti i palestinesi potranno portare liberamente i propri costumi tradizionali, e il kaftano e lo chador e la kefijah. Però farà di tutto per mostrare quanto sia ineccepibilmente più stiloso girare con quel delizioso completo di Prada. Così a poco a poco i palestinesi più giovani, per andare in moschea al venerdì, penseranno che sarebbe però alquanto più stiloso andarci con quel delizioso completo di Gigli. E così avverrà per le macchine, e se prima i Land Rover si vedranno circolare solo in città, prima o poi anche i contadini della campagna abbandoneranno i muli per dei più comodi e versatili SUV (da loro Pecoraro Scanio non è ancora arrivato).
Certo i soldi di Israele serviranno anche a finanziare i canali di irrigazione che renderanno la produzione di arance e cedri inarrivabile, la prima del medio oriente, che dico!, del mondo! E dai cedri alla cedrata il passo è breve e Il Territorio diventerebbe in brevissimo tempo un rispettato punto di riferimento per la cedro-gastronomia internazionale...
Una volta che si avvia l'economia, l'economia poi - si sa - gira, e dalla produzione agricola alla produzione di macchine agricole, rifornimenti agricoli, prodotti di bellezza biologici, resort quattro stelle il passo è davvero molto breve.
L'importante è che Israele paghi, e che Hamas sia un partito coeso, ancorato alla tradizione, irremovibile in Consiglio, ma ben rappresentato nel Parlamento Nazionale (dove gli saranno dedicati sempre e comunque 5 seggi, a prescindere dalle percentuali dei voti).
E' importante che Il Territorio abbia le proprie banche - che esistono solo lì e che servono per tutelare i soldi di chi vive nei Territori e di nessun altro - soldi che provengono in prima istanza da Israele, è chiaro. Ma non una, 2000, belle ma sobrie, tutte inaugurate alla presenza del Presidente del Consiglio Territoriale. E' importante che la stretta di mano tra Hamas e le banche sia evidente a tutti e dia un segnale forte di coesione fra i poteri forti della regione.
E una volta ottenuto che tutte le indicazioni sul Territorio siano scritte rigorosamente in arabo ed ebraico, e che - avendo ottenuto questo - siano scritte prima in grande e stampato in arabo e dopo, piccolo e in italics, in ebraico, il gioco è fatto. Hamas e i palestinesi saranno convinti di essere gli assoluti ed incontrovertibili padroni del loro territorio. Poco importerà a quel punto che il confine sia ancora israeliano.
Anzi, ben venga Israele, nessuno in realtà ha mai avuto davvero davvero qualcosa contro Israele, e quando dicevamo che Ahmadinejad aveva ragione, in realtà si intendeva che avrebbe potuto avere ragione date determinate circostanze che poi alla fine non si sono mai verificate, quindi trattavasi di un mero pour parler.
Allora sì che poi si potrebbe trasforare il Territorio, così meravigliosamente curato, dalla storia importante e ricca, dalle tradizioni forti, dalla religiosità possente, dalla nota ospitalità... etc etc.. in un delizioso souvenir-bijoux, alla portata di tutti i turisti. Turisti arabi che vengono a visitare questa terra islamica ma con quel tocco di estrosità yiddish che tanto le si confà. Turisti israeliani, che ogni tanto ricordano che le scritte in ebraico non si leggono, tanto sono piccole, ma in fondo chissenefrega, quando puoi startene all'ombra dei cedri e sorseggiare cedrata in un contesto di bellezza, ricchezza, cura indescrivibili. E turisti di tutto il mondo, che diranno "Eh, come ve la passate bene, voi, qui, nel Territorio" e nessuno, ma proprio nessuno, si ricorderà neanche per un istante che un tempo, dove ora crescono i cedri, cadevano le bombe... |
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...le persone che pensi di aver perso di vista, anche se sai, che se ti impegnassi almeno un po' di più di quanto la tua indolenza ti conceda, li potresti ritrovare dietro l'angolo, al solito bar nella solita piazza, della solita cittadina di provincia dove tutti si conoscono.
Magari da qualche parte dentro di te non li vuoi proprio ritrovare, per paura che ti riannodino mani e piedi a quella solita cittadina di provincia, ed è per questo che eviti il solito angolo, il solito bar, la solita piazza...
Poi loro trovano te, suonando al cancello del tuo luogo di lavoro, perché - e chi se l'aspettava - la band che suonerà alla festa organizzata lì per la sera è proprio la loro, cioè la ex tua e insomma... Se proprio non riesci a evitare il destino tanto vale buttarglisi addosso, di frontale, proprio.
Così finisci per bere birra a stomaco vuoto alle 4 del pomeriggio, a rinverdire i vecchi tempi, a catalogare i cambiamenti degli ultimi anni: e chi aveva una donna ora non l'ha più, e chi non l'aveva ora ce l'ha e chi ti voleva ora ha un figlio, che è pure grandino, ed un po' imbarazzante...
Ma tant'è (che la Madonna è un bidet, disse il Saggio)
Quindi stasera, fuori programma, si torna al castello, ma fuori servizio, e si riascolteranno le vecchie canzoni, e si vedrà gente nuova e si stringeranno mani a tedeschi e svizzeri riccastri riccamente ornamentali nelle loro ricche auto d'epoca.
E poi ci scapperà qualche birra di troppo e ti ritroverai con una quindicina d'anni in meno e tutto sembrerà bellissimo, come una volta. O come non lo è stato mai.
Evviva l'AltoAdige, evviva la Bulgaria. Dove tutto è meraviglioso e terribile (in senso italico e latino), dove vorresti poter davvero tornare, ma dove davvero non si torna mai, da dove vorresti solo scappare e da cui non ti vorresti staccare mai del tutto.
Consiglio a chi crede che "ma come fate voi altoatesini a voler vivere a Milano", che i nanetti della Loacker, le mucche lilla, e i paesaggi da yogurt Mila (con jodel incorporato) che sembrano finti ma sono davvero veri... consiglio - dicevo - di leggere il libro "La città dove le donne dicono di no", non un capolavoro di alta letteratura - però meglio del vecchio Dan - ma certamente un buon ritratto del dietro le quinte di una sceneggiatura da sogno.
(Alessandro Banda, La città dove le donne dicono di no, Guanda)
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Ora che posso fregiarmi del titolo di Dott.ssa , dovrei altrettanto potermi fregiare di un corrispettivo adeguato di cultura generale. Cosa che é evidentemente ben lungi da me. 
Certo recuperare in breve tempo tutta la variegata sfaccettatura dello scibile umano sarebbe missione ardua... ed intento arrogante, forse.
(Il mio implacabile ed impagabile egocentrismo ora sta rodendosi, volendo a tutti i costi riuscire nell´impresa di saperne davvero un sacco di tutto. )
Ma di tutto lo scibile ci sono almeno due cose che devono essere - per la mole della loro portata - imprescindibili. Mole che determina (di entrambe le cose) la natura di aperta sfida, verso di me, chiaramente. 
E lo so che da brava studentessa sapiente, e soprattutto saccente, qual sono o sarei potuta essere, avrei dovuto accettare la sfida molto tempo fa... ma come diceva la tv una volta "Non é mai troppo tardi...".
Quindi, sfida, io ti colgo e giuro e spergiuro che entro quest´anno leggeró (ma mica superficialmente: approfonditamente, speditamente e con chiose ai margini, rigorosamente a matita leggerissima HB, che non sporca -troppo-, ma neanche incide la carta... ) la Récherche di Proust e Guerra e Pace del buon vecchio zio Leone.
Guai a chi li ha giá letti e coglie l´occasione per denigrarmi.
Mattone lo colga! 
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Che spettacolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fondamentalmente per 4 motivi:
1) FANCULO francesi spocchiosi di merda 
2) FANCULO tedeschi spocchiosi di merda 
3) FANCULO italia pizza mafia spaghetti mandolino mamma 
4) SIETE I PIU´BRAVI E I PIU´BELLI DEL MONDO 

Ma lo spettacolo davvero interessante era Merano, ieri sera. Mai vista cosí tanta gente in piazza, tutta un tricolore, alla facciazza degli asburgo e dell´SVP.
Note ancora piú di colore:
- Nordafricani e indiani in festa con magliette, sciarpe, bandiere tricolore e jambée: improvvisano una discoteca all´aperto di soli ritmi in mezzo alla piazza e fanno piú casino di tutti... (cosa s´intende per integrazione )
- Bariste, carabinieri ,ragazzine, giovani ubriachi, motociclisti, infermieri di lingua tedesca sversi e avvolti nelle bandiere e nelle maglie azzurre che ti abbracciano per strada dicendoti "hai fisto ke appiamo finto???!?!?! " (... e la minaccia dell´annessione all´ Austria sembra una barzelletta da osteria...)
Davvero Storico.
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Oggi quella che fino a ieri era solo un´idea lontana di trasloco, é divenuta realtá.
Nella mia vita ho vissuto in 8 case diverse, di cui 2 con la famiglia, le altre da sola o in condivisione.
Ora sono un po´stanchina... 
Insomma vorrei avere una casetta che sia mia almeno per una 20ina d´anni dove tenere le mie cose, senza doverle spostare continuamente...
Peccato che il mio futuro attualmente sia troppo incerto per poter definire il dove il come e soprattutto il quanto di una simile ipotesi.
Quindi, ora come prima cosa abbisognerei di un futuro. Visto che la Feranza a forza di scottarsi tette e panza, ancora non me l´ha procurato (e sí che doveva essere il mio regalo di laurea... ), mi toccherá arrangiarmi.
Le prospettive easy:
Milano, ovviamente. Bonus: moroso e amici; Malus: affitti e stipendi inumani (ed inconciliabili fra loro)
Monaco di Baviera. Bonus: il tedesco, conosco la cittá, ho giá amici lí, é relativamente vicino. Malus: é in Germania...
Nizza. Bonus: l´alloggio, conosco giá la cittá, é relativamente vicino; Malus: il francese, i francesi.
Le prospettive media difficoltá:
Londra/Oxford. Bonus: la lingua. Malus: la distanza.
Dublino. Bonus: la lingua, le conoscenze giá sul posto. Malus: la distanza.
Berlino. Bonus: il tedesco, gli amici, l´eventuale ospitata. Malus: la distanza.
Le prospettive hard:
La Cina. Bonus: se te la cavi lí te la cavi ovunque..., la lingua; Malus: tutto il resto.
Il Giappone. Bonus: la lingua, i manga e la risotteria; Malus: tutto il resto.
L´Australia. Bonus: la lingua, il mare e i canguri (e i surfisti... ); Malus: tutto il resto.
A tali prospettive vanno ad intersecarsi alcuni intenti:
- l´iscrizione ad una seconda laurea in Mediazione Linguistica e Culturale alla Statale di Milano
- La prospettiva, remotissima ma non impossibile della Deutsche Journalistenschule di Monaco...
Indi..... che fare? 
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oggi veramente un disastro... | now playing: (none) |
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Non mi capitava da parecchio ma l´altra sera vedendo Rino Cazzuto Gattuso piangere ho pianto anch´io.
Durante gli anni del terrorismo altoatesino la Germania (privati) finanziava sottobanco le attivitá dei sudtirolesi, irredentisti compresi. Si chiamava Stille Hilfe - Aiuto silenzioso.
Italia-Germania qui in Alto-Adige-Südtirol é sempre un evento politico. Questioni di una minoranza contro l´altra. E l´altra sera l´inno di Mameli risuonava nel mio quartiere come non s´é mai sentito da queste parti nemmeno nelle occasioni ufficiali... 
Poi vedi i nostri ragazzi in campo che piangono ed esultano, e pensi che giusto qualche attimo prima la maggior parte di loro é stata minacciata di finire in B o in C1 e ti chiedi, ma perché devono pagare loro, che sono dei mezzi eroi, che ci hanno fatto godere, che hanno portato la bandiera della nostra rivalsa, sulla Stille Hilfe, sul nazionalismo sudtirolese, o sulla spocchia della Bild, o su chi vedeva nel calcio ormai solo un affare sporco e agonizzante. Perché non pagano i vari Moggi & Co. con un bel lustro di carcere e un´equa pena pecuniaria, e ok, magari qualche punto di penalizzazione, ma almeno i nostri quantomeno secondi campioni del mondo ne escano piú o meno a testa alta.
Il fatto é che loro é la gloria, ma il potere sta da tutt´altra parte...
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Alle 2.30 di oggi pomeriggio, 35 gradi, umidità al 99%, vento forza zero, ho avuto una sorta di crisi respiratoria. Inalavo, ma mi sembrava di non inalare niente (eppure inalavo, giacché sono ancora in vita). Conseguente crisi di panico. Imploro mia madre tra un singhiozzo ed un rantolo di portarmi al pronto soccorso, cosa che lei prontamente fa.
Al pronto soccorso mi accolgono quasi subito, faccio scappare un bambino spaventato, e ipotizzano immediatamente ed inequivocabilmente, visti i sintomi, che potrebbe essere un embolo! 
Io non sono certa di avere l'embolo, ma certamente rischio l'infarto! Il medico di guardia richiede emocromo ed emogas. Io già mi galvanizzo, sentendomi protagonista di una puntata di ER, salvo lui non essere né Clooney, né Kovac, quanto piuttosto uno slavato incrocio fra Mark Green e Ricky Cunningam.
L'emogas, se potete risparmiarvelo, fatelo, perché te lo spacciano per un normale prelievo, ma fa malissimo, saddio perché.
Non contento, il dottore vuole farmi lastre ai polmoni, ma frena un attimo la solerzia e mi domanda se per caso sono incinta... 
In tutta sincerità, benché mi senta abbastanza tranquilla non posso escluderlo al 100%, quindi mi offrono un test di gravidanza di quelli proprio belli, col sangue e tutto il resto. 
Dagli esami risulta che non ho superato il parametro che segnala se si è predisposti all'embolo, quindi il sospetto rimane, in compenso io fugo definitivamente quello di fare brutte sorprese al mio Cosino. graziesignoregrazie
Mi sottopongono al doppler, ovvero l'ecografia ai pelazzi sulle gambe che non ti depili da un po', visto che in piscina al momento non ci posso andare, il moroso è lontano e cos'altro può accadere? Appunto. Alla faccia della nonna che dice che si deve sempre essere perfetti perché non si sa mai. 
Il doppler conferma che non avendo la trombosi, molto ma molto ma molto difficilmente potrei avere un embolo.
In ogni caso, giusto così per scrupolo, domani mi fanno fare anche la scintigrafia 
35 gradi, umidità al 99%, vento forza zero nella diagnosi non sono proprio entrati, in compenso, così per scrupolo fino alle 20.30 del mio giorno libero sono stata a godermi l'aria condizionata del Pronto Soccorso... 
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E' chiaro che l'Italia non è un Paese europeo, ovviamente non in senso geografico, ma politico.
Due settimanucce di scandali e polveroni, il calcio è malato, la politica è malata, il video poker è malato.
E certo è tutto assolutamente vero. E certamente sono ben contenta se i cattivoni del paese si fanno un giretto giù dal letto a castello. 
Però è davvero interessante lo spettacolo italico e il suo imbarazzante europeismo-non-europeismo.
Oggi la Signora De Palacio è venuta a trovarci. Il Ministro dei Lavori Pubblici l'ha accolta e rassicurata, che non sia mai che la Signora, dopo una campagna elettorale tutta volta a denigrare il suo progetto, possa pensare che il Governo in qualche modo c'entri qualcosa. Giammai , la TAV si farà, è stato sempre detto che si farà e punto. Chiaro che l'aver visto mezzo dell'attuale governo scendere in piazza e solidarizzare con chi ha distrutto Torino durante le Olimpiadi non significa nulla. Peccato però che di fronte al polso fermo del Ministro Di Pietro, il Piero Fassino s'indigni e sostenga che la TAV non è assolutamente fra le priorità. 
Un europeismo tutto d'un pezzo insomma. O siamo Europei e facciamo ciò che l'Europa ci chiede, oppure non lo siamo, e allora ne usciamo. Ma noi siamo i maestri del piede in due scarpe (a cominciare da Badoglio...)
Aspetto con certa trepidazione il momento in cui qualche auctoritas europea verrà a conferire con il Ministro dell'Istruzione e gli dirà qualcosa tipo: "Guardi che la riforma Moratti è la quasi immediata applicazione della direttiva europea, quella cosa per cui tutti gli altri paesi europei hanno già applicato riforme analoghe, senza chiedere, come da noi è successo con la sperimentazione, il parere di nessuno." Perché in Europa, l'Europa è Europa, e quel che l'Europa dice l'Europa fa. Punto e basta. E se non aggrada, lo discute prima in appropriata sede (tipo quella cosa sconosciuta che è il Parlamento europeo).
Anche in tale occasione vedremo il Fioroni compiacente di turno, lecchinare ossequiosamente garantendo che il Governo è certamente sempre stato favorevolissimo alla riforma Moratti?
Mah, intanto Fassino s'indigna se Fini s'indigna per le intercettazioni. Ora che il calcio è una parentesi triste, lo sport nazionale può tranquillamente diventare l'INDIGNAZIONE. Tutti s'indignano, nessuno fa. Nessuno si prende responsabilità. Neppure verso la propria dignità, pensando che tutti gli elettori siano compiacentemente coglioni da dimenticare che quando lo stesso Fassino fu intercettato raccontare i fatti suoi ai vari Consorte & Co. era lui il primo a rinnegare la funzione giustizialista delle intercettazioni. 
Viva la coerenza, che non sempre, ma almeno in politica, fa abbastanza bene.
Ora viva viva il magistrato, questa entità intoccabile, più infallibile del papa, e quando proprio si trova lì per lì per fallire la mira (quella con cui prende di solito una parte politica) basta farlo entrare in politica e tutto risolto. Evviva! Nel nome dell'italica responsabilità, quella sconosciuta. Non è mai colpa di nessuno, nessun dirigente è mai al corente di quello che fanno i suoi collaboratori, nessun magistrato è mai responsabile dei propri errori. Nemmeno, se, per dirla con Ostellino, mette in piedi centinai di inchieste improbabili, chiamando in causa Clinton e Arafat, cose che si concludono in clamorosi buchi nell'acqua e che costano a noi cittadini il costo dell'inchiesta e pure quello del risarcimento. Mentre i Tortora muoiono e i mafiosi che sciolgono bambini nell'acido divengono beneamati collaboratori di giustizia con Villa e scorta (tutto di tasca nostra) con vista su Taormina. 
Viva il Bel Paese d'Europa! 
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Se me ne fosse data l'opportunità, rinascerei altre 1000 volte donna.
A parte l'indiscutible vantaggio di far pipì in piedi in tutti gli angoli della città, il maschio è costretto a spruzzare almeno un paio di volte al giorno per essere davvero felice, e non ha nessun potere aggiuntivo presso alcun tipo di autorità.
Come donna, invece, hai la possibilità di sbattere quel tanto che basta gli occhioni, scusarti cordialmente ammettendo la tua grave colpa, ma disperandoti q.b. per non aver proprio potuto evitarla e... zacchete! Tutto diviene possibile.
Stasera l'autista dell'autobus si è accorto che non ho vidimato, mi ha chiesto spiegazioni, io ho sciorinato un "lo so mi spiace tanto, ma proprio non ho potuto etc etc " non mi ha fatta scendere, mi ha chiesto in anticipo a che fermata dovessi scendere e mi ha cordialmente salutata alla fine. 
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Frage: „Sehr oft nutzen Politiker und Politikerinnen diese Stimmungen des ‚Wir gehören zu Österreich’ aus, um gewählt zu werden, weil sie wissen, dass hier ein rechtslastiger Rahmen da ist, der sie wählen würde.“
Luis Durnwalder:„ Ein gesunder Patriotismus, Heimat-Verbundenheit und ein gewisses Bekenntnis zur Geschichte, kann man nicht als irgendeinen
‚–Ismus’ abtun. Wenn jemand sagt, er gehöre zur österreichischen Minderheit, er fühle sich der österreichischen Nation zugehöriger wie der italienischen, ist dagegen nichts einzuwenden. Nur muss es in Grenzen bleiben und es darf nicht ausgenutzt werden, um sich im Schatten gewisse Dinge aufzubauen, die dann hochböse Früchte bringen.“
„Südtiroler sind heimatverbundene Leute, sie fühlen sich als Tiroler. Wir sind alles Realisten, da wir wissen, dass wir zwar italienische Staatsbürger sind. Aber: Unsere Nation ist sicher nicht Italien. Wir haben zwar den italienischen Pass, aber das bedeutet nicht, dass wir uns der italienischen Kultur zugehörig fühlen. Dies muss einer Minderheit schon zugesprochen werden. Es muss uns zugesprochen werden, dass wir einen gesunden Patriotismus pflegen dürfen. Das muss eine Minderheit auch oft tun, mehr als die Mehrheit in einem Staat. Ein Mailänder muss sicher nicht sagen: Ich bin Italiener, ich bekenne mich zur italienischen Nation. Wir hingegen müssen dies sagen, um als sprachliche Minderheit überleben zu können. Und oft wird es auch schlecht ausgelegt. Ich kenne sehr viele Politiker, die viel Respekt vor uns Südtirolern haben.“
aspetto con gioia il referendum |
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... all'italiana pregasi astenersi. O al limite convertirsi.
Vedere per credere che cos'è Starbucks: una goduria assolutamente godevole! Caffè in mille combinazioni, più tradizionali e più anticonvenzionali. Starbucks è il mito di una caffetteria alternativa, dove nella tranquillità di un ambiente metropolitan-chic (olè, miei piccoli fan, eccovi una parolina nuova ) si possono leggere libri gentilmente messi a disposizione della casa e sorseggiare caffè all'americana "farciti".
Starbucks ha una diffusione capillare in tutta Europa. So di persone che pur di bersi un caffè da Starbucks si facevano Milano-Zurigo all'alba. ( ). So di altre che l'hanno assaggiato una volta a Londra, molti anni fa, e non l'hanno mai dimenticato. L'unico Paese al mondo a non averlo, impietosamente battuto anche da Cina, Turchia e Taiwan, è il nostro! Questo perché la lobby del caffè da anni impedisce l'ingresso al meraviglioso concorrente. certo, hanno ben donde di temere.
Fermo restando il mio amore per un espresso fatto come si deve, non vedo perché non si debba allargare il mercato anche ad esperienze alternative. Tradizioni differenti non debilitano il mito del chicco tostato universale. Droga e salvezza! 
Nello squallore del guazzabuglio preelettorale, perché votare tutte quelle facce da culo? Votate Starbucks!!

Intanto, per gradire, Milano già ospita Lino's  |
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Come se a Italia '90 avessero venduto pizza turca...
cazzate mondiali
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Codice da Vinci, bis.
Sono arrivata poco meno che a metà libro.
In parte è vero, la trama è abbastanza avvincente, anche se vince l'effetto Titanic.
La scrittura continua ad essere intollerabile. Questi non estraggono pistole, estraggono il loro revolver Manurhin MR-93, non vanno in auto, vanno sulla Citroen ZX (qui manca effettivamente l'anno di produzione e il numero del telaio... ), poi il buon vecchio Dan ci tratta continuamente tipo: "vedete, miei piccoli lettori, a Parigi esiste un viale enorme, alberato, dove sorgono negozi, che termina in una piazza dominata da un arco sontuoso. Voi non sapete come si chiama il viale ma io sì: sono gli Champs Elysées..." 
Ma la vera perla è la drammatica storia di Silas, pover'uomo. Neanche il più alto realismo verghiano è riuscito mai a dotare di tanta sfiga un uomo solo. In confronto a lui Remì si sentiva un bambino fortunato.
Al prossimo aggiornamento!  |
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I trailer dei film in uscita bombardano, la Stazione Centrale è tappezzata di gigantografie della locandina, e su qualunque trasmissione tu finisca per fare zapping finiscono per parlarne.
Sta per uscire il film de "Il Codice da Vinci".
Ora, io diffido per indole dalle massificazioni culturali, e quindi il buon Dan Brown non ha potuto fregiarsi dell'onore di una mia lettura.
Però tutto 'sto battage m'ha fatto riflettere sul fatto che, essendo cultura generale, e rientrando il libro anche nelle domande di "Chi vuol essere milionario", sarebbe indicato che io conoscessi quantomeno i contenuti di questa opera omnia planetaria. Visto e previsto che sicuramente beccherò qualcuno che prima o poi riuscirà a trascinarmi al cinema a vedere il film, e sempre per la legge non scritta che vuole che si leggano i libri da cui traggono i film, prima che si vedano i film, oggi ho preso il coraggio a 4 mani ed ho aperto il prezioso volume.
Questo è ciò che mi si è parato innanzi:
"Il famoso curatore del Louvre, Jacques Saunière, raggiunse a fatica l'ingresso della Grande Galleria e corse verso il quadro più vicino a lui, un Caravaggio. Afferrata la cornice dorata, l'uomo di settantaseri anni tirò il capolavoro verso di sè fino a staccarlo dalla parete, poi cadde all'indietro sotto il peso del dipinto.
Come da lui previsto, una pesante saracinesca di ferro calò nel punto in cui era passato poco prima, bloccando l'ingresso al corridoio. Il pavimento di parquet tremò. Lontano, un allarme comincioò a suonare.[...]" 
Il famoso curatore allungò un braccio debolmente fino a raggiungere il rotolo bianco appoggiato su di un elegante sostegno rococò, sfilò lentamente la carta di pura cellulosa vergine ecocompatibile ed iniziò lentamente a pulirsi il culo. Il culo vibrò. Poi si arrossò. Poi il famoso curatore svenne.
Ancora un po' di didascalia e agli sceneggiatori del film avrebbero dovuto decurtare la paga...
M'è già passata la voglia di leggerlo, ma farò uno sforzo.
Intanto vediamo un po' di personaggi del film :
L'intrepido ricercatore onnisciente:

La sagace Sophie:

Il cattivone: ditemi la verità: ma se voi vedeste uno così per strada non sospettereste subito che è uno dei più grandi cospiratori dell'universo?

Sarà dura, ma almeno ora ho una missione. |
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Silvio Pellico, il mio mentore - attualmente. |
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Ok, mi tocca tornare a casa per un po'. Ma vediamo di non abbatterci e soprattutto di sfruttare l'occasione.
Quindi in questo periodo:
- finirò in via definitiva e assoluta la mia tesi.
- farò la patente (ebbene sì)
- chiamerò la mia ex insegnante di cinese e le chiederò di farmi lezioni sia di cinese che di francese (eh, già... è poliglotta)
- entro la fine dell'anno farò:
il KZD di tedesco al Goethe Institut
il CAE del British Council
il DELF B1 del Centre Culturel Francais
Inoltre, miei piccoli fan, entro l'anno scriverò il mio primo libro serio. Ce l'ho già in testa. Ed è stata un'illuminazione (grazie a Dostoevskij). Quindi si deve fare per forza. |
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Dio punisca gli spocchiosi con una serie di 77 episodi di cagarella à la Feranza, ogni 33 giorni, per le prossime 9 generazioni.
Wannabe a parte, i ricchi sono una pestilenza. Odio i ricchi, ma solo se spocchiosi. Odio anche i borghesi spocchiosi, e odio anche gli arrivati spocchiosi. Per questo voterò Bertinotti. O meglio lo voterei, non fosse spocchioso pure lui, dal basso della sua fratellanza proletaria.
Poi mi chiedo perché tutte le Lavinie del mondo devono essere per forza delle stronzette con la puzza sotto il naso (bionde, sempre - chissà perché...). Spocchiose pure loro, a partire da Lovely Sara, tanto cara alla Graciena. 
Epuriamo il mondo da Signore imperlate di bon-ton in ampie mantelle di cashmere, da intellettuali arrivati, ammantati delle loro poltrone di pelle anni '30.
Ironia, ed Hello Kitty, a mo' delle porcellane di Wilde.
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E' bello vedere come qualsiasi rappresentanza di qualsiasi potere non faccia che prenderci per il culo. A livello globale e locale. Think global, act local, e viceversa. Ora mi sembra un mondo piccolo piccolo, col gomito del vicino nel rene.
E senza scampo.
Non ha senso neppure sbattersi per dipingere gli stipiti. Non ha senso un cazzo.
Posso essere felice per un catalogo IKEA e triste subito dopo perché non accedo al mio armadio.
Non ha senso.
Ma piantare un semino e veder crescere la piantina, questo ancora ancora...
M'è scivolata via la fede come una lente a contatto. Ora vedo di merda e quella è troppo piena di merda per poter essere riutilizzata.
E poi deflussi di energia che a metterli iniseme ci scalderesti il pianeta.
Vabbe', vado a cercare gli gnomi
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S'avvicina il 9 aprile e io voglio scappare in Norvegia. In 2 giorni ho sentito Berlusconi, Prodi, Bertinotti, Maroni e Calderoli. Tuttti vogliono solo il bene di noi poveri italiani, ma alla fine nessuno dice un cazzo sulle sue intenzioni effettive.
Quindi alla fine a chiudere un occhio alla ratio sembrano tutti in gamba. Persino Calderoli ieri m'ha scucito un "dai, alla fine..." (poi mi sono subito spaventata e ho cambiato canale) ... però quel suo appello ad un'Italia salda alla tradizione dei suoi nonni... per un attimo... ... BASTA! 
La verità è questa. "Nessuno ha vinto, abbiamo perso noi italiani" Parola di un tizio intervistato ieri al pub.
E allora, tanto per non essere da meno: eccovi la mia proposta di governo:
Diminuire le tasse alle classi medio basse.
Aumentare le tasse alle fasce di alto reddito.
Diminuire il costo del lavoro, favorendo il rilancio della piccola e media impresa e quindi dell'economia.
Abbattere l'evasione fiscale.
Garantire la sicurezza e la legalità.
Dare supporto alla famiglia, sostenere l'incremento demografico, con bonus fiscali a chi ha figli.
Abbassare il costo della scuola.
Regolamentare le coppie di fatto.
Tagliare le spese dello stato.
Sostenere le forze dell'ordine.
Sostenere la coesione sociale.
Regolamentare l'immigrazione, ma favorire l'integrazione.
Mantenere le alleanze internazionali ma ritirare le truppe dalle zone di conflitto.
Favorire il dialogo delle parti sociali, ma condannare tutti gli episodi di violenza in piazza.
Aumentare le pensioni.
Diminuire gli affitti.
Far rientrare il caro euro.
In tutto ciò, diminuire il debito pubblico e rientare nei parametri di Maastricht.
Investire nella ricerca e nelle energie alternative, ma sostenere la grande industria e i suoi lavoratori.
Portare avanti le grandi opere, nel rispetto assoluto dell'ambiente.
Mi pare ci sia tutto, ma probabilmente sbaglio.
Questi sono anche gli intenti di tutti quelli che ho sentito finora (tranne Calderoli, al quale dell'integrazione non fregava una cippa )
Morale della favola: viva il paese delle meraviglie! Ma in concreto, bilancio dello stato alla mano, qualcuno mi sa dire come si fa? 
Posto una canzone, che mi ricorda quando ero senza pensieri e cantavo per strada con gli amici. E credevo in cose più vere.
Who Will Save Your Soul - Jewel
People living their lives for you on TV
They say they're better than you and you agree
He says "Hold my calls for me I must go"
Says "Come here boys, there ain't nothing for free"
Another doctor's bill, another lawyer's bill
Another cute cheap thrill
You know you love him if you put in your will
Who will save your soul when it comes to the flowers
Who will save your soul after all the lies that you told, boy
Who will save your soul if you won't save your own?
We try to hustle them, try to bustle them, try to cuss them
The cops want someone to bust down on Orleans Avenue
Another day, another dollar, another war, another tower
Went up where the homeless had their homes
So we pray to as many different God's as there are flowers
But we call religion our friend
We're so worried about saving our souls
Afraid that God will take His toll
That we forget to begin
Who will save your soul when it comes to the flowers
Who will save your soul after all the lies that you told, boy
Who will save your soul if you won't save your own?
Some are walking, some are talking, some are stalking their kill
You got social security, but that don't pay your bills
There are addictions to feed and there are mouths to pay
So you bargain with the Devil, say you're o.k. for today,
You say that you love them, take their money and run
Say it's been swell, sweetheart, but it was just one of those things
Those flings, those strings you've got to cut,
So get out on the streets, girls, and bust you butts.
Who will save you soul when it comes to the flowers
Who will save you soul after all the lies that you told, boy
Who will save your soul if you won't save you own?
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Povera me che sono babba, e non ho una vita sociale, e le uniche soddisfazioni della vita le traggo da Candycandyghighighighi e l'unico modo di esternarle in un contesto sociale è postarle su questo blog che è la mia unica ragione di vita, tanto che ci passo le mie intere giornate!. Cazzarolina! e pensare che ho quasi 30 anni! come posso esistere? Come??? 
Per fortuna che al mondo ci sono anche i fighi, come Req, che posta tutti i giorni una copertina nuova di un gruppo superfickissimo con un nome superkazzuto, e non commenta mai per primo ma commenta tutti, e sul blog non passa mai più che qualche sporadico secondo che però gli consente di commmentare qualsiasi cosa venga scritta, e riesce anche a leggersi i postghighighighi ma solo perché lui lo trova divertentissimo, la cosa più divertente del mondo e dell'universo che si possa fare!!! Eh, sì, perché non c'è nulla di più divertente nel mondo che commentare noi poveri babbazzi dall'alto dei suoi gruppi superkazzuti e strafikissimi. Grande Req, se non ci fossi tu, davvero questo forum non avrebbe senso! Graziesignoregrazie che finché abbiamo Requiem abbiamo questo blog 
Ghighighighi 
Valà minchiùn! |
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Mi capita tra le mani il meraviglioso "Pendolo di Foucault", uno dei miei libri preferiti di tutti i tempi (sarà che sono vittima consenziente del suo spocchioso - ma ironico - intellettualismo...) e penso che quel libro l'ho già letto 3 volte, ma lo rileggerei ancora, perché ogni volta è una scoperta, e mi piacerebbe condividere con altri cose tipo: "in questo punto è davvero irriverente!" o "qualcuno si ricorda qualcosa di Averroè?"... Un'idea di tanti anni fa era il "circolo letterario", un incontro fra curiosi, in cui si beve un tè, si mangiano pasticcini fatti in casa e si legge un libro ad alta voce e se ne parla. Come tanto tempo fa, quando la lettura era un fatto condiviso.
Oggi siamo tutti un po' più solitari e ci incontriamo fondamentalmente per sparar cazzate. Che fa bene, per carità. Ma magari, ogni tanto....
Eh...?  |
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Nella mia università-Rinascente esiste da tempi immemori un losco figuro. (e qua la Feranza può testimoniare) E' il Peripatetico.
Il Peripatetico sta lì dal Precambriano, ovvero da quando mi sono immatricolata, ma magari c'era anche prima, solo che non c'ero io.
Il Peripatetico ha l'aria di un serio Accademico: nella mia università-Rinascente è uno dei rarissimi che io abbia mai visto con in mano un libro. Solo che lui il libro in mano ce l'ha sempre e cadenza la lettura facendo il giro della balconata quadrata dell'atrio modello Rinascente della mia università. E' dal Precambriano che ogni volta che metto piede in università trovo il Peripatetico che legge facendo il giro del quadrato. Anche oggi, che ci sono tornata piena di sensi di colpa per i miei 10 anni di permanenza ingiustificata... e lui era lì! Una certezza. E una consolazione. |
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Stamattina approdo ai confini della Città del Sole che ha costruito Lui, il cavaliere gloriosamente sceso in campo con l'azzurro mantello a difesa delle libertà: insomma sono stata a Segrate, ho intravisto Milano 2 e ho pensato che davvero non è male. Poi tornando con l'autobus ho percorso i recessi dell'urbano, i nuovi territori di conquista dell'imprenditoria edile: le aree ex-industriali. Che sono dei luoghi sinistri, aberranti e paradossali. Accanto ad ex officine in disfacimento sorgono villine ristrutturate, tra un muro grigio di Lidl e capannoni arrugginiti scintillano i nuovi palazzoni di ultima generazione, candidi, con le aree comuni lastricate, a gradoni di granito, panche, fontane e rettangolini d'erbetta all'inglese very fashion. Un'area comune deserta e appartamentini fitti fitti, senz'anime e senz'anima. Ci si aspetta che appena cada la notte il deserto di granito si riempia dei peggio spauracchi delle nostre società: drogati , prostitute , extracomunitari Certo nulla di nuovo. Ma appunto perché dell'alienazione che producono certi contesti abitativi nei loro abitanti s'è già fatta abbondante esperienza, perché persistere?
In tutti i campi dell'esistenza mi pare che siamo rimasti ingessati in categorie un po' ammuffite. Ma la fantasia al potere di sessantottina memoria, magari calata in un contesto meno utopistico e più realistico, sarebbe poi un'idea così malvagia? |
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A volte scopro che c'è ancora qualcuno che riesce a tirare fuori qualcosa che mi crea vera dipendenza e mi commuove.
What Else Is There? - Röyksopp
It was me on that road
But you couldn't see me
Too many lights on, but nowhere near here
It was me on that road
Still you couldn't see me
And then flashlights and explosions
Roads and getting nearer
We cover distance but not together
I am the storm and I am the wonder
And the flashlights, nigthmares
And sudden explosions
I don't know what more to ask for
I was given just one wish
It's about you and the sun
A morning run
The story of my maker
What I have and what I ache for
I've got a golden ear
I cut an I spear
And what else is there
Roads and getting nearer
We cover distance still not together
If I am the storm if I am the wonder
Will I have flashlights, nightmares
And sudden explosions
There is no room I can go and
You've got secrets too
I don't know what more to ask for
I was given just one wish
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Lo ammetto sono prevenuta. E comunque VIVA L'ITALIA! E grandissimi tutti i nostri atleti. E sì, lo ammetto, sono stata vittima di un moto nazionalistico quando il Meranese, più precisamente Lanese, Zoeggeler s'è portato a casa il primo e per ora unico oro....
.....Però che spasso incommensurabile sentirgli dire "si kareddscha in kasa..." et similia, vederlo a pranzo dai re d'Italia, gli Agnelli-Elkann, lui ARMIN, nome ipernazionalistico locale, di Lana, la patria degli Schützen!! Che bello, che bello!!  |
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Tu corri i 4000, fatichi, perché sei fuori allenamento, ma ce la metti proprio tutta, regoli bene quando andar piano e quando spingere, quando sacrificarti e quando risparmiarti, con un sacco d gente sugli spalti che tifa per te. E poi arrivi a 30 metri dal traguardo, senza fiato ma felice, perché è lì, lo vedi: ora la gente sugli spalti applaudirà e tu sarai finalmente soddisfatta e potrai lasciarti cadere sull'erba, stremata ma con un sorriso largo così: 
Ma ecco che lì, proprio sulla linea del traguardo scorgi quella testa di triangolo di Dio che prende lo striscione "Finish", la pista e tutto, e in velocità warp sparisce in un puntino all'orizzonte, mentre ghignando ti dice "mi spiace, il traguardo è qui ora".
E se il cuore non ti si ferma subito, riprendi fiato, e continui a correre piangendo. |
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La Conoscenza spinge avanti fino alla Morte.
La Bellezza àncora prepotentemente alla Vita.
L'Amore sublima le Une e le Altre.
Il Dolore tiene svegli di fronte a tutto questo. |
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Stasera un pensiero al Mio (per iscritto, volanti almeno 100.000).
15 giorni è male.
è male anche passare 12 ore al giorno al pc... |
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...con i deficienti che fanno di tutto per rovinare un monumento vivente, solo perché qualcuno li ha invitati a comportarsi bene. Il sovvertimento dell'establishment deve passare dalla trasformazione di piazza San Marco in orinatoio?
Trogloditi. |
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Mio padre rientra in casa e ride per un'intervista che ha sentito alla radio, lui che è rimasto a Charles Aznavour, di uno "di questi gruppi nuovi, di voi giovani. Questi si chiamano Baustelle - dice - e l'intervistatrice chiede a lei 'com'è che vi siete messi insieme?' e lui prende la parola e dice 'Io ho fatto, poi ho detto a loro di fare, e alla fine ho deciso...' e insomma aveva fatto tutto lui. Con l'intervistatrice che cercava di coinvolgere anche la lei nelle risposte. E niente da fare, rispondeva solo lui. Poi gli chiede: 'ma questo nome, si pronuncia alla tedesca, Baushtelle o all'italiana Baustelle?' e lui risponde 'così, come ha detto lei' - papà ride - come se ti chiedessi ti piace bianco o nero e tu rispondessi sì, dio c..! [e ride]. E poi continua e gli chiede che cosa abbia portato alla scelta del nome e cosa significhi per loro. E lui: 'mah, niente, son quelle cose che ti capitano...' 'ma non c'entra con l'idea di lavori in corso, quindi?' fa lei [Baustelle= cantiere in tedesco; ndr] e lui 'no, cioè, è che ci interessava più l'idea di come si pronuncia in francese bòstèll'. Ma cazzarola!" e ridacchia il papà.
E' perché non sa che testi poetici scrivono!
Vivere non è possibile, lasciò un biglietto inutile , prima di respirare il gas,
prima di collegarsi al caos,
e la mia amica era una stronza 
aveva 16 anni appena.
Vagamente psichedelica 
, la sua t-shirt all’epoca,
prima di perdersi nel punk,
prima di perdersi nel crack,
si mise insieme ad un nazista conosciuto in una rissa.... 
E nonostante le bombe vicine, la fame,
malgrado le mine,
sul foglio lasciò parole vere di vita:
"la guerra è finita, per sempre finita, almeno per me!"
Emotivamente instabile, viziata ed insensibile,
il professore la bollò, ed un caramba la incastrò 
durante un furto all’esselunga, pianse e non le piacque affatto..
E nonostante le bombe alla televisione, malgrado le mine, la penna sputò 
parole vere di vita: "la guerra è finita, per sempre finita, almeno per me!"
E nonostante sua madre impazzita e suo padre,
malgrado Belgrado, l’america e Bush, 
con una bic profumata d’attrice bruciata 
"la guerra è finita!", scrisse così...
Mah. Picca, il cd. |
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Tetsuo è morto. Viva Tetsuo!
grazie Uzi. Dopo le vacanze ti porto i biscotti, come promesso... |
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Pari è pari, quindi perlomeno cominciamo bene.
Il mio 2005 muore con in cantiere i progetti che in quest'anno in decadimento sarebbero dovuti diventare realtà. Ma pazienza. Devo comprare l'antirughe, ma in fondo il tempo non sembra passare mai davvero troppo in fretta.
Qui a casa la gente non cambia e ti sembra per un po' di non dover cambiare anche tu. Ma il 2006 ha tante iniziative, mie.
Il resto conta poco, conta meno. E se anche conta, adesso non mi importa.
Vorrei che l'anno pari che somma 8 fosse l'anno delle realizzazioni. Due volte la terra. Che realizzi me e le persone che amo. Che metta un punto pari a capitoli che dovevano essere chiusi tempo fa e che crei cose magari un po' piccole, ma buone.
Mi auguro che nella circonferenza di due zeri tondi e un otto doppiamente tondo, si racchiuda uno spazio dove ce ne sia per tutti da costruire.
Vorrei che il 2006 portasse prospettive buone e lungimiranti anche dove sembra che tutto sia piccolo e doloroso e buio. |
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Il quaderno simil-ottocentesco è stato comprato.
Oggi vi è stata scritta la prima ricetta.
Domani andrò dalla nonna a continuare.
W le nonne. |
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[sfogo]
Irrecuperabile è quest'Italia infame.
Abbiamo passato il '68 e gli Anni di piombo.
Cos'è cambiato dopo?
niente
Abbiamo passato Mani Pulite e la Seconda Repubblica (quella degli uomini nuovi...).
Cos'è cambiato dopo?
niente
E non cambierà mai niente, perché appena qualcuno raggiunge un ruolo di infima autorità, ecco che la mentalità mafiosa si insinua in lui come un cancro.
Ma non serve guardare al parlamento. Basta cercare negli uffici tecnici del comune di casa.
O basta guardare come i rivoluzionari si ridimensionano appena l'autorità dà loro una pacca sulla spalla.
La nostra tradizione cosiddetta democratica sta in equilibrio instabile su millenni di dominazione. Che hanno plagiato la mente del cittadino convincendolo che sarà sempre suddito, e del governatore convincendolo che sarà sempre feudatario.
Noi siamo la causa persa dell'Europa. Noi abbiamo politici che litigano come bambini dell'asilo "Tu sei rosso!" "Tu sei nero!". Noi abbiamo politici che hanno privilegi da nababbi, cosa che non esiste da nessun'altra parte. Noi abbiamo Governatori della Banca Centrale che guadagnano più di Greenspan e Trichet messi insieme e non contenti vanno a fare anche i mafiosi.
Noi abbiamo un debito che non ripagheranno le prossime 50 generazioni e quando uno taglia i fondi ai comuni, i comuni gridano allarmati "Taglia i fondi alle scuole!". Ma non è vero: taglia fondi ai COMUNI e i comuni devono tagliare sulle auto blu e sui viaggi di aggiornamento dell'intero Consiglio Comunale con famiglie annesse in Tailandia, non sulla scuola. E quando uno qualunque (destra o sinistra) propone di tagliare gli stipendi ai parlamentari: "Aita! Per Dio! non sia mai!!".
L'idea è morta. L'unica politica davvero trasversale è l'attaccamento alla cadrega. Al trono. Al principato. Principi vescovi che leccano il culo ai preti. Vassalli e valvassori à l'ancien régime che si prostrano a '90 al primo imperatore straniero di passaggio, o al primo re dei capitali.
La merda è ovunque, nascosta fra i cipressi delle colline e i pini marittimi delle coste, la bella facciata di cartapesta che appena scrosti un attimo trasuda merda. Merda.
Facciamo la rivoluzione! Sì, come no. E il giorno dopo, i capi della rivolta si sgozzano l'un l'altro per chi debba sedere sulla cadrega del potere nuovo di zecca. E intanto io pago. E pago adesso, e pagherò domani, e pagherò dopo le prossime 10 rivoluzioni. Perché l'italica mentalità non cambia. Piccoli uomini tutti, abbagliati da quella cosa informe e mostruosa che è il potere. Ah il potere! Servi della gleba!
Trenitaglia, "l'Itaglia che raglia e deraglia", con i gggiovani in livrea che alla biglietteria ti suggeriscono suadenti che puoi fare più veloce con le macchinette automatiche. E poi nessuna macchinetta automatica funziona. Salamelecchi e begli arazzi e dietro continua a proliferare la merda.
Chili di merda! Tonnellate di merda!! 1.439.755 milioni di tonnellate di merda!!!
Don't cry for me Argentina. Intanto:

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Non sono una fan delle droghe, ma non sono neanche una fan della demolizione delle persone solo perché si drogano. Insomma, una chance si dà a tutti...
Quando è scoppiato lo scandalo CoKate, mi son detta quel che si son detti quasi tutti: "E alura?", come se non si sapesse come gira in quell'ambiente (e in tanti altri)
Ora la Rimmel la riabilita facendole fare - immagino come da contratto - il testimonial per il suo nuovo fondotinta.
Bella cosa, penso io.
Solo che il fondotinta si chiama Recover, la pubblicità dice in sostanza che se fai notti brave, il giorno dopo, con Recover, non si vedono le borse sotto gli occhi.

Forza Kate, sono con te! 
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La tendenza alla riduzione della complessità nella società contemporanea, contrapposta ad una sua prolificazione nell'epistemologia, produce individui strutturati su logiche serrate, che organizzano il sapere a compartimenti stagni, come primordiali data base. All'inserimento della parola chiave, il sistema si attiva e scorre il data base. Ma è assolutamente incapace di comporre associazioni autonome. Così come è incapace di attività analitica, di decostruzione dei significati e di individuazione delle semantiche. Ricorre a categorie autoreferenziali, non è in grado di superare modelli cognitivi elementari e di strutturare la conoscenza in modo organico e complesso. Altresì non è in grado di individuare i differenti livelli del discorso, in particolare quello metalinguistico, per cui l'interazione risulta impossibilitata. Dal database produce concetti anche complessi, quanto assolutamente statici, ma nel momento in cui gli si chiede di ragionare in modo analitico sugli stessi concetti prodotti, l'individuo in questione incontra il blocco delle proprie rigidie categorizzazioni, e subisce gli effetti di un loop cognitivo per cui l'unica cosa che riesce a produrre è altra informazione statica, oppure l'insulto.
Evviva. |
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Ovvero l'Azienda che ti Tratta di Merda.
Perché in una 90 stracolma in orario di punta l'oblitertrice si deve trovare solo sul fondo del filobus? E se io salgo davanti?
Quando l'ho raggiunta era rimasto solo il mio scheletro... |
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Non ne posso già più. Prima in segreteria sono possibilisti, poi drammatizzano.
Vado alla riunione e chi la tiene? Una mia ex collega dell'erasmus in Germania. Mai stata più umiliata (tranquilli ho fatto tutto da sola)
15 ore di coda in segreteria, appena mi affaccio allo sportello, un ragazzetto che poteva essere mio figlio, griffato dal basco da armata rossa alle Onitsuka Tiger, mi si affianca e con voce suadente mi chiede se può fare solo una domandina. Mi viene da rispondergli "vuoi anche l'aiutino?", ma lo faccio passare, perché sono buona, e perché sembra davvero giovane eppure mi dà del tu. Al supermercato non lo fa più nessuno.
La domandina è che ha perso la password per accedere al sistema. La segretaria lo guarda sogghignando, poi tuona "Ma possibile che ve la dimenticate tutti 'sta benedetta password?? Non so, cosa ci vule a ricordarla??" e mi guarda. Io la riguardo, seria: "Non guardi me, io me la ricordo e sono del vecchissimo ordinamento" "Si vede che era ancora a 5 cifre" ribatte. io attonita. Si renderà conto di quello che mi ha detto? Vabè. Le sottopongo la questione, lei mi rimanda al segretario, io al segretario sorrido facendo la simpatica, lui non coglie e preferisce annichilirmi.
Gli ribadisco che ho appena incrociato il Preside che mi ha detto che per lui non c'è problema basta trovare la roba sulla scrivania. Carta, non pensate male.
Il segretario mugugna e mi farà sapere.
Intanto altro che 20 febbraio, la domanda è da consegnare entro tadaaaan! dopodomani.
Io ho un portatile di ultima generazione zuppo di caffè, anche zuccherato, che aveva il solo scopo di farmia rrivare all'obiettivo e invece ha fatto sì che io l'obiettivo lo debba ancora vedere da lontano. E adesso ho le 4.30 di stamattina che gravano sulle palpebre ma devo mandare il malloppo entro stasera, questione di dignità.
Cazzo.

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Ultima mossa che conferma La7 come canale davvero distinto, intelligente, coraggioso:
Ciprì e Maresco sabato sera in prima serata. |
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Ratzinger versus Playstation
"Nel cattolicesimo, un intero catechismo di violenza orrorifica indottrina i giovani in un modo che non dimenticheranno per il resto della vita. La persistenza delle religioni è un fenomeno straordinario, considerando la loro natura anti-sociale" (J.G. Ballard)

La recente campagna pubblicitaria Sony, per festeggiare il decimo anniversario di Sony PlayStation (vedi foto) ha scatenato reazioni veementi in Italia. Il fastidio della Chiesa non è riconducibile tanto a questioni di copyright - de facto, Sony ha riciclato l'iconografia cattolica e, per un'istituzione totalmente avversa alla libera circolazione delle informazioni, questo è di per sè considerato un peccato capitale - ma al crescente successo del videogame come culto pagano.
La posta in gioco è ideologica e politica, non estetica. Per milioni di persone che idolatrano i brand, Sony è Dio. PlayStation non è una semplice scelta di consumo: è una presa di posizione, una dichiarazione di fede, un dogma.
Per questo, quando Sony plagia e insieme sovverte la simbologia cristiana, la Chiesa entra in guerra. Il fatto che i simboli del controller PlayStation (un cerchio, un quadrato, un triangolo e, gosh, una croce!) presentino un indice di riconoscibilità tra i teenager analogo a quello del crocifisso non è sicuramente una buona notizia per i supporte del Grande Ratzinger. E laddove il cristianesimo professa l'umiltà, la sofferenza e il dolore, PlayStation promette sorrisi, divertimento, Fun. Il paradiso è sulla Terra e per entrarci basta premere il pulsante START.
Matteo Bittanti
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Ieri sera su RaiUno trasmettono la fiction dedicata alla storia romantica e triste della regina Soraya (interpretata da un'improbabile Anna Valle), cacciata dal marito, lo shah d'Iran Reza Pahlavi, per non avergli dato un erede. Pianti e lustrini nel mio zapping quotidiano.
Poco più tardi stabilizzo il telecomando su "Correva l'anno", rubrica storica su RaiTre, asciutta ma ben curata.
L'argomento: l'ascesa di Khomeini e le recrudescenze di questi ultimi giorni.
Stamattina apro il dsy e il post in cima alla lista è quello di fdecollibus sulla città di Bam.
Siccome sono scettica sulle coincidenze, e a queste preferisco di gran lunga le connessioni, mi vien da pensare che l'Iran sia il nuovo grande tema. Insomma, non un pensiero molto originale. 
Quello che mi ha sconvolto è stata l'intervista a Bani Sadr, ex presidente Iraniano. Partiva da posizioni marxiste leniniste. E per sostenere il proprio antiamericanismo ha appoggiato Khomeini: l'ha sostenuto, ha creduto in lui, l'ha amato. Dal suo ateismo comunista è passato alla fede, pur di portare la rivoluzione in Iran. E la rivoluzione, la totale partecipazione del popolo unito, in Iran a cosa ha portato? Alla dittatura assoluta e spietata dell'ayatollah.
Quindi viva la libertà di tutti i popoli! viva il potere dell'autodeterminazione! viva la Democrazia!!
Ma massima all'erta a non sostenere fondamentalismi in nome di questi nobili ideali.
Le conseguenze sono tutte nelle immagini dei rivoluzioniari del 1978, vestiti come i nostri papà, coi colli a punta, i pantaloni a zampa e i basettoni, e gli stessi rivoluzionari all'alba della guerra Iran-Iraq (qualche veterano come me ancora la ricorda nei tiggì della sua prima giovinezza), con kaftani e turbanti, barbe lunghe e chador.
Questa contrapposizione antica e nuova tra Islam e Occidente cristiano nasce lì, su quei basettoni che diventano barbe, e nasce da un antiamericanismo puramente ideologico che viene fomentato sotto l'egida religiosa - per meri scopi politici -dall'ideologia figlia di quella Russia al di là della cortina di ferro.
E tutto questo nobile idealismo, del povero "operaio" vittima dello sfruttamento classista dello shah, che cosa ne ha fatto? Schiavi e martiri, per un altro "nobile" ideale. Che dopo le ultime elezioni e le prese di posizione dell'ultimo presidente, fa un po' tremare.
Attenzione...
(un po' di storia ) |
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Si sentivano le prime note già all'altezza della Rinascente, e gli specchi d'eco non chiarivano subito da dove provenissero.
Ma era chiaro: dalla Galleria.
E poi svoltiamo e mi viene davvero da piangere per la Bellezza.
Gli archi dorati, le mille luci che accendono i cristalli dell'enorme abete, e l'Ouverture dell'Idomeneo che risuona e rimbalza, di volta in volta, di vetrina in vetrina, di cristallo in cristallo.
La Galleria è gremita di gente con il naso all'insù e io che piango, per la Bellezza incommensurabile.
Mi invitano a girare le spalle allo spettacolo che è solo passerella, mi invitano a raggiungere Piazza Scala, dove si fa la "vera cultura", dicono.
Ma come si fa ad affermare una simile sciatta idiozia?
Piazza della Scala raccoglie un'ottantina di persone ingrigite con 5 istanze differenti.
La Galleria raccoglie le centinaia di nasi all'insù dei borghesi, degli studenti squattrinati come me, dei negri coi braccialettini, incantati, delle turiste giapponesi sorridenti, dei vecchi col bavero liso, dei giovani filippini innamorati...
Dove si fa la Cultura? E dove cresce l'invidia? |
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Guai a chi dice che Berlusconi vince le elezioni perché spende più soldi in pubblicità.
Non è possibile! Guardate la realtà: usa gli stessi manifesti con gli stessi slogan e le stesse foto da due legislature! 
Non solo: quest'anno ha risparmiato anche sul programma elettorale! Infatti s'impegna a finire tutto quello che non ha fatto dalle scorse elezioni.
La destra punta sui faccioni patinati dei suoi rappresentanti.
A parte il momentaneo letargo della Lega, già da più angoli spuntano i primissimi piani di Casini, che ora, solo perché dice "Ma per piacere!!" ogni volta che scoppiano risse in aula, avanza la pretesa di essere un uomo responsabile.
Nel panorama di banalità elettorali spicca il tentativo di AN di buttare la campagna sulla comparazione, in un esperimento originale quanto scontato, che vede contrapporsi il suo faccione, severo, lungimirante, splendente di luce propria, a quello di Prodi, colto in una smorfia infelice, nei toni cupi e retrò di un bianco e nero sgranato. 
La sinistra non fa certo di meglio, contrapponendo all'egocentrismo rappresentativo della destra, il populismo piacione dell'elettore come tutti noi...
Peccato che i come tutti noi abbiano l'aspetto degli sfigati patentati!
Madri sorridenti - ma senza troppo compiacimento - che sembrano befane un po' sciatte.
Padri di famiglia con la ormai proverbiale espressione della mucca al passaggio a livello, che distoglie lo sguardo da calvizie incipienti e golfini degli anni '70.
Persino i bambini sono brutti! 
GGiovani tesserandi che se li incontrassi in università potresti di loro dire 2 sole cose:
- Mminchia che babbazzo!
- Mminchia che ciellino!
Certo, guardando i faccioni - rispettivamente - di Berlusconi e Casini la reazione può essere la stessa... 
Ma almeno loro sono loro e non sono noi elettori della strada.
Ora, l'esperimento della calza sull'obiettivo è decisamente oltre i confini del concetto di serietà.
E capisco anche la volontà di contrapporre all'individualismo di destra, il collettivismo di sinistra.
Ma insomma: un'elezione politica è comunque, per sua natura, un'ambizione. Non dico che dobbiate farci aspirare a diventare Adriana e Diego della Tim, ma neanche proporci come modello il vigile collega di De Sica, del medesimo spot.
E poi una domanda sorge spontanea: chi devo votare alla fine? Cioè chi sono i candidati? O con questo devo supporre che in fondo il ritorno l proporzionale non sia poi così osteggiato dall'opposizione?
E poi basta con scuola e famiglia, sanità e lavoro. Proponete qualcosa di più suggestivo! Tipo: avrete tutti uno stipendio con cui entrare dignitosamente da Prada.
Se la campagna elettorale rivela le intenzioni dei nostri potenziali governanti, l'unica cosa che ci si legge è la totale assenza di fantasia. 
Il che la dice davvero lunga...  |
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Ieri sera, non cagando i miei amici , sono andata al cinema con la mia sorelloccia.
L'intento era di vedere "Broken Flowers" di Jarmusch, ma nostro malgrado abbiamo dovuto ripiegare su "Ogni cosa è illuminata" di Liev Schreiber.
Ed è stato certamente un ripiego interessante.
Il film è il solito film sull'Olocausto.
E fa parte di quel sottogenere che con "La vita è bella" e "Train de vie" ha imparato a tradurre la tragedia in commedia agrodolce.
Eppure sono stati minuti di intenso godimento. E la morale non è mai troppo scontata, e ripeterla infinite volte non è che tautologia:
mai dimenticare.
Ma non solo i morti, gli ebrei, i genocidi...: mai dimenticare anche i piccoli dettagli, i singoli momenti, i più fugaci incroci. Perché è il ricordo che ci tiene in piedi in quanto uomini, e quindi sorregge la nostra umanità.
Quando il ricordo si perde, lo spirito si perde. E quando ci si accorge di aver perso lo spirito per una vita intera, quella vita improvvisamente non ha più senso.
Il film è yiddish q.b., si ride e ci si commuove, e non mancano gli scorci su un Est europeo che non finisce di sorprendermi. E che vede le nostre debolezze occidentali con occhi puri quanto disincantati.
4 stelline, 4 paperelle e buona visione a tutti. |
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Ieri, spossata dallo sforzo psicologico di essere andata in università, a metà del pomeriggio ho avuto un crollo e sono finita orizzontale sul mio letto a guardare Geo&Geo.
Trasmetteva un documentario sui parchi nazionali della Polonia. Caspita, ma perché: la Polonia ha dei parchi nazionali?? 
Domandava il mio cinico pregiudizio.
E il documentario rispondeva che non solo ne ha, ma ne ha di meravigliosi, dove le antiche specie animali che popolavano le foreste d'Europa tanti secoli fa, stanno tornando a moltiplicarsi.
E così scopro che in Polonia ci sono le ultime tracce di foresta primordiale europea (come si dice Urwald, in italiano? ), e gli ultimi bisonti europei. E i parchi sono curatissimi e attrezzatissimi e sono state varate un sacco di leggi a protezione della natura etc.
E così mi ricordo che la Polonia è pur sempre la stessa Polonia delle cavalcate di note vorticose di Chopin.
E mi ricordo anche di quello spirito Europeo che avevo respirato in Germania e che andava ben oltre le regolamentazioni economiche. Era lo spirito di un'Europa vista come un ventre unico, in cui si agitano le storie e la Storia di popoli differenti ma sempre e comunque vincolati. Forse dagli spiriti di quelle stesse foreste che una volta condividevamo tutti e che oggi restano solo in Polonia. E se l'est conserva un po' di quel nostro antico cuore comune, forse l'allargamento è proprio una buona idea.
Eccezion fatta per la Turchia, che invece, di quel cuore ha ben poco.
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Ma se la persona di cui siete innamorati vi dicesse: vieni a vivere con me a Kuala Lumpur, ho lì una meravigliosa villa, e nel frattempo ti pagherei l'affitto del tuo vecchio appartamento e ti manterrei per tutto il tempo che vorrai....
... ma io dico: VOI DAVVERO STARESTE A PENSARCI SU?????
Mah...
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Nel rispetto della legalità (concetto tanto caro ai nostri rappresentanti politici, l'unico davvero trasversale), propongo l'introduzione della patente pedonale.
Quella cosa, insomma, che ricordi ai più che si tiene la destra, si dà la precedenza a donne incinte (tuttoattaccato... ), anziani etc, non ci si ferma in cima alle scale mobili, non ci si blocca all'improvviso, non si procede affiancati quando la strada è stretta etc...
Certo il problema sarebbe quello dell'applicazione delle sanzioni. Ma per questo proporrei un sistema di autoregolamentezione. Ovvero una depenalizzazione della reazione violenta al sopruso. (sono convinta che la Lega sarebbe con me...).
Così, per esempio, se procedo tenendo la mia destra mentre piove e sono senza ombrello, sfruttando l'ampiezza del cornicione, e una stronza viene in direzione opposta, con lo stesso intento ma tenendo la sinistra, e non schioda fino a quando non mi è addosso e poi bofonchia un insulto, io ho il diritto di colpirla rapidamente alla nuca con il gomito appena mi supera.
E altresì, se porto 2 borse della spesa da 4 tonnellate ciascheduna, e incontro mi vengono due persone che procedono affiancate e non si incolonnano incrociandomi, cosicché io sono costretta a dare dimostrazione delle mie capacità di arrampicata libera su vetrina, aggravata delle 8 tonnellate di cui sopra... appena costoro mi danno la schiena, ho il diritto di mollare le borse, estrarre i miei shurinken e lanciarli di modo che si conficchino loro tra le scapole...

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Ieri sera esco spossata da un'improbabile lezione di giornalismo, costeggio il perimetro dell'Umanitaria e vengo turbata dalla parola "S. Sepolcro", che la mia vista periferica ha colto su una targa di marmo appesa al muro.
Déja vù. 2 anni fa, Parigi, Ile de la cité, allo sbarco del traghetto sulla Senna.
Anche allora lo sguardo aveva agito da solo ed aveva scoperto il ricordo della fine dell'ultimo Gran Maestro.
Ebbene, la società che al momento mi sta formando ospita anche l'Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro.
E non venitemi a dire che non credete alle coincidenze. Alle coincidenze si deve credere per forza, o ci si perde buona parte dei romanzi della realtà.
Dan Brown si fotta.
"I Templari c'entrano sempre"
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Sarà stata la lezione di danza, l'hiragana, o i rigatoni del Lazzero ma ieri sera - tornata a casa - non sono riuscita a chiudere occhio fino alle 3.
Così mi sono sciorinata una maratona televisiva, che si è arenata infine su "Anima". E a quel punto il sonno è giunto, forse portato dallo sconforto, salvo essere poi impietosamente interrotto dalla sveglia e dal maledetto senso del dovere.
Inizio alternando la visione di American Pie (lo facevo più demenziale) con quella dei video della programmazione notturna di MTV, decisamente più interessante e varia della controparte diurna.
Finito American Pie, seguendo un rivolo di zapping selvaggio, m'incaglio in "Rai Educational". Un penny a chi mi dice chi era il semiologo geniale (sicuramente uno dei grandissimi, ma se non conosco la sua faccia...) francese, che in un'aula che inizialmente pareva il retrobottega di un himam, per rivelarsi poi come il salone centrale di una fumeria d'oppio, teneva una visionaria lezione sul non-territorio del significante e le dinamiche semiologiche che lo traducono in cultura.
Mi ci sono intrippata, senza riuscire a distogliere lo sguardo neanche per pisciare, rispolverando le ammuffite nozioni di semiotica che ancora conservavo riposte in qualche sgabuzzino della mia memoria universitaria.
A seguire - ma senza dirmi chi cavolo era quell'esimio - Rai Educational proponeva una rotazione di video da PS2, spezzoni di film muti anni 20, di nuovo video da PS2, riprese di scontri fra cortei e polizia negli anni della contestazione e parallelismi con i bombardamenti di Bassora.
Fiaccata dai più di 10 minuti di riprese a infrarossi di lampi che si accendevano su un accenno di skyline , giro su Rai2 e capito sulla suddetta "Anima"...
Premessa: anni e anni fa, vittima di un eccesso di curiosità esoterica, pescai un libro a caso in biblioteca, facilmente e furbescamente intitolato "La magia". Autore: cotale Gabriele La Porta. Il libro era estremamente semplice, ma aveva il pregio di introdurre ad una visione non facilona, né invasata dell'argomento. Presentava la materia come l'altra faccia della storia, quella che c'è sempre stata e c'è sempre, ma, siccome scomoda, sempre relegata ad un posto di serie B nella linea della storia culturale del mondo.
L'altro ottimo pregio era di fornire una bibliografia tra le più esaustive che abbia mai visto sul percorso (letteralmente) esoterico della cultura. Trascrissi quella bibliografia ed ancora oggi perseguo il nobile obiettivo di completarla (coi tempi che il portafoglio concede).
Premessa 2: al di là di questo libro, per me Gabriele La Porta era semplicemente quello che Guzzanti imitava in una delle sue notevoli performance. Pensavo che ci calcasse un po' la mano. Ma questa notte ho dovuto ricredermi: La Porta è davvero così. 
Rimango affascinata dal tema: il sufismo. Ma il fascino si spegne immediatamente sulla grafica che produce petali di loto sui volti del conduttore e mandàla in sovrimpressione e stelline del firmamento... 
Ed è certamente interessante il discorso sullo sviluppo della nostra cultura romano-cristiana sulle spalle di Averroè e quindi di Aristotele, mentre fu volutamente ignorata - o accantonata (perché più sovversiva?) la posizione di Avicenna e quindi di Platone, etc... Ma il buon La Porta riesce appena ad accennare al discorso che subito si perde nei meandri di una lingua che non conosce, e non è l'arabo.
Così l'avvincente incipit s'infrange nei buchi neri linguistici ed espressivi che il poveretto tenta inutilmente di colmare con l'entusiasmo e l'enfasi, prorompendo in orde di "assoluto" e "inaudito" e "stupendo" e "incredibile"...
E alla fine mi addormento con la consapevolezza che l'infimo non è comunque mai inutile. Ora ho la smania di addentrarmi nelle scaramucce filosofiche del nostro medioevo e nel sufismo e nell'immaginazione e nella mistica... per capire tutto quello che il La Porta non sa spiegare.
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Settimana scorsa, pubblico un annuncio su un sito di servizi, per fare delle traduzioni dal tedesco.
Il giorno dopo mi trovo la mail di una società che realizza siti che sostiene di aver necessità di traduttori e mi chiede se sono interessata.
Rispondo all'istante che sì, sono assolutamente interessata.
Mi rispondono che adesso devono vedere appena finiscono di realizzare il prossimo sito, se sarà necessario un traduttore e in quel caso mi faranno sapere...

Ma... mi avete contattato voi.... 
Circa due mesi fa trovo un annuncio sul Corriere della Sera di una società che si occupa di turismo in Austria la quale sta cercando curatori per i testi delle brochure e della pagina web che conosca molto bene il tedesco. (unico requisito richiesto insieme all'uso pc - possiedo entrambi). C'è un numero di fax per l'invio del Cv. Ma l'invio risulta sempre negativo. Al che, dal numero risalgo alla società e dal loro sito traggo l'indirizzo e-mail. Al quale mando un messaggio richiedendo spiegazioni sul fax e se posso inviare il CV anche via mail.
Non mi risponde nessuno ma è agosto e non ci do troppo peso.
Torno a Milano, e siccome l'azienda è proprio vicino a casa mia, decido di portare il CV di persona. Le persone sono in ufficio ma l'ufficio è chiuso al pubblico quindi non mi fanno salire neanche quando specifico che voglio solo lasciare il CV in risposta al loro annuncio. Mi dicono di lasciarlo al portinaio.
OGGI mi arriva una loro mail di risposta che dice "la ringraziamo del suo interesse, ma il nostro personale è al completo etc"
Ma... non avevate messo voi un annuncio???? Se avete preso qualcun altro va benissimo, me lo dite, ma prima sembra che ricevere il mio CV vi faccia schifo, poi sembra che non abbiate mai cercato voi del personale...
Non capisco più un cazzo.
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Mi sono iscritta al forum "studentistatale.it" solo perché volevo inserire un annuncio. Si trattava di traduzioni e fra le varie bacheche, non ne ho trovata una che sembrasse andare bene (per mia leggerezza, perché se avessi guardato meglio, l'avrei vista). Il sito è fatto sulla stessa struttura (scusate se non uso i termini tecnici) del dsy, ma è assolutamente poco agevole perché dopo un apio di operazioni per tornare da dove eri partito devi usare il back o tronare alla hp e rientrare da lì...
Pazienza... Decido di postare il mio annuncio nella bancarella dei libri, e sapendo non essere quello il luogo più adatto mi scuso nell'annuncio. Solo che la bacheca libri è suddivisa per facoltà e non esiste una bacheca generale. Così ho pensato: metto l'annuncio per ciascuna facoltà umanistica (visto che non sarei in grado di tradurre testi di biochimica). Neanche arrivo a pubblicare il 5 annuncio che nella casella pm di quel forum mi arriva un messaggio dal titolo inequivocabile "spam!" 
Il testo ha carattere minatorio, intimidatorio, inquisitorio. E dice in buona sostanza che lo spam è vietato, caldeggia senza troppi mezzi termini che io posti l'annuncio nella bacheca "Lavoro" (che io pensavo fosse solo per chi cerca lavoro...- ecco la mia leggerezza) e mi fa presente in toni non esattamente amichevoli che se insisto a spammare si vedranno costretti a bannarmi all'istante...!
La personcina che mi dice tutto questo si presenta con nome e cognome ma non mi dà di se stessa alcuna qualifica (è il mod? è il rettore della Statale? mah.. )
Rispondo scusandomi, facendo presente la mia leggerezza e protestando che per quanto magai nel posto sbagliato, mi sembrava un tantino esagerato tacciare di spam un annuncio in un sito di annunci...
E noi ci lamentiamo della durezza delle sanzioni qui... 
VIVA IL DSY!!! 
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Visto che è stato chiuso il 3d/poll sull'eliminazione di JD (cfr. De Bell), dico la mia qui, giusto per dirla, tanto non se la caga nessuno.
Anch'io come Picca, frequento l'oggetto del contendere anche al secolo, quindi il mio intervento potrebbe sembrare parziale, e potrebbe anche esserlo, al di là delle mie intenzioni.
Ho letto il 3d e sono rimasta quasi basita. Ma più che per il post di quell'uomo (?) senza dignità di Ethman - che non solo dovrebbe vergognarsi di ciò che ha scritto, invece che vantarsene in giro, ma dovrebbe anche farsi una cultura civile e qualche lezione di italiano corrente (no, non serve quello aulico, basta quello normale) - soprattutto sono rimasta basita per le reazioni degli altri.
E mi chiedo come persone che ridacchianoe sghignazzano di cose del genere, possano poi davvero lamentersi di qualcuno che non dà loro spiegazioni. Ma la cosa più interessante è che anche quando uno dà delle spiegazioni, queste persone sono talmente prese da sè stesse, e dal loro ruolo di sguaiati buffoni di corte, che non si accorgono neanche delle spiegazioni. O di certe ovvietà. E mi chiedo se non se ne accorgano perché ci fanno (sono troppo presi dal loro autodivismo goliardico) o se proprio ci sono (non conoscono abbastanza bene l'italiano compreso di tutte le sue forme retoriche -metafore, ironia, iperboli etc).
In realtà, poi parlando con queste persone in privato, scopri anche che sono delle personcine a modo, o per lo meno abbastanza sveglie. Quindi ti chiedi ma dove sta il gap??
Il gap sta sicuramente nella comunicazione Queste personcine non sono in grado di comunicare, inteso proprio come processo a due con emittente e ricevente e tutto quello che ci va di mezzo, compreso il rumore che può esserci in un forum in cui intervengono più persone, quindi mescolano gli interventi del "nemico" con quelli del "compagnone" e non sono più in grado di valutare quello che si è detto precedentemente. E poi non sono in grado di esprimersi. Perché neppure s'impegnano nel fare dell'ironia o di più, del sarcasmo. Abbozzano la reazione ironica o sarcastica, senza proseguire nella formulazione. Così impediscono a chiunque di rispondere all'ironia/sarcasmo, perché non ci sono gli appigli per la risposta, e possono proseguire sul loro piano individualistico.
E sì che sono studenti di Scienze dell'Informazione.
Coi linguaggi dovrebbero farci colazione.
Ma al di là di questo, il gap sta anche nella dialettica pubblico/privato. Nel forum, dove ti leggono tutti, si comportano come sopra, in privato sono altre persone. E questa peculiare dinamica è tipica di quell'età (anche pre-)adolescenziale che va tra i 10 e i 16 anni, in cui è in corso lo sviluppo della personalità, ma non essendo ancora ben delineata, finisce per avvalersi in privato delle categorie dell'educazione familiare (o se vogliamo più elementare: quella del bravo bambino, insomma), in pubblico invece di quelle di rottura e contrapposizione all'autorità, supportate e suggellate dal cameratismo.
Il che però mi fa altrettanto pensare, perché significa che molti giovani d'oggi fanno proprio tanta fatica ad uscire da uno stato adolescenziale e soprattutto fanno fatica a portare a compimento quella fase di sviluppo della personalità. E insomma, dopo i 20 anni è abbastanza tardino...
Questa crociata contro Jd mi sembra proprio un classico caso di complesso di Edipo. Ma gli psicologi mi verranno in soccorso.
In giro si sa che Jd è un uomo abbastanza in là con l'età e con le esperienze di vita. E tutta la carica distruttiva si concentra su di lui. Come se lo staff del dsy fosse composto esclusivamente da lui.
Il quale non si può certo dire che sia un santo, e sicuramente non avrà sempre e comunque moderato senza commettere errori. E sicuramente ha sbagliato in 2 punti:
1) nel postare quel 3d di auguri, aggiungendo la frase "lui sa perché" come se fosse una loro questione privata. Nessuno ha mai negato auguri generici a chi compiva gli anni o per altri eventi (lauree etc) che fossero stati in qualche modo dichiarati. La cosa dava certo adito a mistificazioni.
2) nel postare il 3d in cui si lamentava delle reazioni a quel 3d. Un signore avrebbe ignorato o gestito la cosa in modo meno autoreferenziale.
Ma la cosa più interessante è che questo poll è stato chiuso da recoil. Molti altri sono stati chiusi da Bloody. E guarda guarda! JD Recoil e Bloody sono i 3 moderatori del De Bell...
Mi sembra davvero una lotta contro i mulini a vento. Senza un briciolo della poesia dell'originale...
Una bella seduta di autocoscienza non farebbe male a certa irruenza adolescenziale. E non farebbero male neanche un paio di lezioni di educazione civica. (anche solo per sapere che certe cose che si dicono sono perseguibili dalla legge e che è diritto di ciascuno denunciare chi infrange la legge).
Mi piacerebbe solo sapere se le persone che ce l'hanno tanto con i moderatori sanno vagamente come funziona il lavoro di moderazione, sanno che vengono prese decisioni collettive, sanno che chi modera lo fa mettendo a disposizione della comunità di questo forum (TUTTA) il suo tempo libero, anche mentre magari contemporaneamente studia e lavora. Ma forse non a tutti è noto il concetto di farsi il culo.
Ah!  |
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Ieri hanno fatto le prove antiterrorismo anche a Roma. A riscaldare la giornata uggiosa è comparso il solito sparuto gruppetto di amabili contestatori, che hanno inveito contro i volontari dell'esercitazione chiamandoli "Buffoni". Ora, a parte il fatto che dal mio modesto punto di vista, i buffoni sono questi che arrivano, gridano i soliti 4 slogan con le solite 4 bandiere della pace, e le solite 4 motivazioni (cfr anche contestazione di Ruini a Pisa) e poi non sanno più cosa dire e se ne vanno. (tra l'altro in entrambe queste manifestazioni erano pochissime persone e mi chiedo perché ancora i tg diano loro tutto questo risalto), a parte questo, dicevo, in fondo il rischio terrorismo c'è, e c'è a prescindere dalla guerra in Iraq, quindi non vedo nulla di male, nel preparare gli addetti ai lavori e anche la psiche delle persone comuni. (per quanto le ricostruzioni siano ben lontane dalla realtà.
Ma bando alle ciance, le buffonate non finiscono certo qui... 
Ieri pomeriggio mi attendono per un colloquio di lavoro in una prestigiosa azienda di computer e stampanti ad Assago Milanofiori.
L'intervistatrice, molto affabile e molto carina, mi accoglie con calore e comincia con un po' di domande. Mi chiede cosa facevo nel mio lavoro precedente (che guardacaso era presso un loro concorrente... ), scorre le mie esperienze, mi chiede quale lavoro mi sia piaciuto di più, mi chiede dell'università e del lavoro che mi piacerebbe fare "da grande" Rispondo a tutto con la fermezza di chi ha già la risposta pronta, sorridendo e mostrandomi rilassata (ma di fatto lo sono). Poi comincia ad inquadrarmi il ruolo che dovrei andare a coprire. Si tratta di reception, quindi:
Intervistatrice: inannzitutto rispondere al telefono
Jorda: l'ho già fatto (le mie prime esperienze di lavoro sono state come recepionist centralinista)
I: smistare la posta ed i fax
J: già fatto (me ne occupavo in HP)
I: una cosa un po' delicata, la gestione dei rapporti con i corrieri espressi
J: Già fatto (sempre in HP)
I: un'altra cosa un po' delicata: la prenotazione viaggi tramite BTI
J: con BTI lavorava anche HP, conosco i processi.
I: Poi la gestione in completa autonomia di due fornitori: cancelleria e tipografia
J: me ne occupavo anche i là.
I: Ok, be' vedo che lei sa benissimo il tedesco. Qui però purtroppo non lo usiamo
J: Sì, ma sono abituata a lavorare solo con l'inglese
I: ma mi sembra che anche il suo inglese sia molto buono; noi in realtà abbiamo bisogno giusto di poche cose molto basic. Cmq più che altro mi interesserebbe trovare una persona che sia affabile e sorridente - e questo mi sembra che lei lo sia, è molto solare! - ma che sappia anche mettere un po' in riga le persone, perché 150 dipndenti non possono pensare di avere ciascuno la receptionist a completa disposizione
J: sa, ho lavorato per lo più in contesti open space in cui dovevo comunque avere a che fare con molte persone e figure differenti...
I: Guardi le dico in tutta onestà che noi stiamo cercando una persona a cui piaccia davvero fare la receptionist
J: be', l'ho già fatto e mi è piaciuto
I: sì però, noi punteremmo a qualcuno che intenda restare qui molto a lungo - anche se possiamo fornire solo un contratto interinale - e che davvero sia contento del lavoro che fa e non abbia grandi ambizioni. Lei invece a breve si laurea ed è giusto che persegua obiettivi più vicini alla sua specializzazione ed al suo livello d'istruzione. Anche le lingue, sarebbe un spreco, davvero. Abbiamo già avuto il caso di una persona che dopo un anno e mezzo con noi non stava più bene, aveva altre ambizioni ed anche il rendimento sul lavoro è calato...
J: Ok, la ringrazio per il suo tempo.
Ma insomma! 
Ma se anche avessi 2 lauree (una a Oxford e l'altra a Harvard) e mi andasse di pulire i cessi di Mc Donald's ma perché non posso farlo???
Anche perché poi, a cercare le persone meno qualificate, non è detto che tu trovi necessariamente persone che sprizzino gioia da ogni poro per il lavoro che fanno. Solo ieri:
Es. 1) Cassiera all'Esselunga: sono alla cassa e questa ragazzotta sguaiata, con la signora davanti a me comincia: "Che palle, non ne posso più! Poi odio stare alla 35, perché devo dire a tutti che non si entra da questa parte. Che due coglioni. Veramente! Non ne posso più!!" E mentre si lamentava lavorava a 2 bip al minuto. Poi arriva un signore anziano che fa per entrare da quella parte. Lei si alza in piedi e gli urla "NON SI ENTRA DI QUA! EH!! INSOMMA!" Il poveretto rimane un po' smarrito e poi se ne va verso l'ingresso. Io azzardo: "Non è che tutti siano tenuti a saperlo", lei "sì ma lo fanno apposta, perché qui è più vicino ai garage, invece di fare tutto il giro. Perché non c'hanno palle di fare tutti il giro. Eh, ma io non ne posso davvero più! Non vedo l'ora che finisca 'sto turno del cavolo!" Etc... 
Es. 2) Cassiera allo Spizzico: Entro al Centro commerciale Milanofiori, per ripredermi dalla delusione del colloquio, giro per negozi, spendo inutilmente, poi mi raggiunge un profumo di pizza e penso che sono diversi giorni che desidero mangiarne una. Così mi dirigo verso lo spizzico. La cassa è vuota. Spio nelle cucine e sembra non esserci nessuno. "Scusi? Scusate?" ma nessuno risponde. Aspetto 5 minuti. Nelle cucine compaiono un ragazzo e una ragazza che chiacchierano e ridono. Mi faccio notare. Mi ignorano volutamente. Sto per andarmene, ma tento ancora una volta. La ragazza guarda verso di me, quindi in tono incazzoso le dico "Ma c'è qualcuno qui o no, perché se no, me ne vado!" "Ah no, scusi! Arrivo!"
Arriva, le ordino una cosa semplice: un menù con la pizza Bufala. Dopo dieci minuti siamo ancora lì con lei che deve battere tutto a scontrino. Mi mette sul vassoio una Margherita, io le ripeto che avevo chiesto una Bufala. Caos, lei si confonde non capisce più un cazzo. "Cosa manca?" mi chiede. Io: "la bibita - Coca". Riempie la coca. Nel mio cervello riecheggia lo slogan "Molto fast, very good". A posto, vado e mi siedo ad un tavolino. Sorseggio la coca, guardo la pizza che sembra esser di ieri e penso "Molto fast, very good. 
Al ché la tipa si affaccia di nuovo alla cassa e mi chiede di andare lì un attimo. "Ridammi la pizza che te ne sto facendo una nuova, quella è lì da un po'". Sorrido, ringrazio, rido la pizza e aspetto quella fresca. 
Es. 3) La promoter: Mentre attendo la pizza nuova, punto lo sguard all'orizzonte e questo si ferma su un banchetto delle promozioni. Oggetto della promozione: caffé. Dietro il banchetto una ragazza bionda, in tailleur, il gomito appoggiato sul banchetto, la testa pesantemente appoggiata sulla mano, lo sguardo perso nel vuoto, l'espressione tra l'imbronciato e l'assente . Saranno passate 20 persone proprio lì davanti e lei non ha cambiato espressione né posizione di un millimetro.
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Premesse:
1) Ci sono persone del sud Italia fra le persone che più stimo sulla faccia di questa terra, vive e trapassate, vicine e lontane.
2) Questa è una riflessione sociologica, non vuole offendere nessuno.
3) L'uso della parola terrone e derivati è costume e non insulto.
Svolgimento:
C'è un lato del terronismo che proprio non posso sopportare, che mi fa talmente innervosire che mi vien voglia di picchiare.
C'è tutta una serie di ingredienti che va a determinarne la natura:
il terrone in esame deve sempre mostrarti che lui sta lavorando; il terrone in esame deve sempre dimostrarti che è tuo amico; il terrone in esame se ti chiede un favore te lo chiede con il tono e i toni di chi ha appena subito un lutto in famiglia; il terrone in esame deve sempre dimostrarti che è buono (-ista); il terrone in esame ti offende mettendoti una mano sulla spalla e giustificandosi che non è un'offesa, è che "giù si dice così"; il terrone in esame fa tutto in modo più o meno approssimativo dicendo "Ma sì...!"; se gli chiedi perché ha fatto una cosa, il terrone in esame parte dalla Magna Grecia, passa per i Borboni, e alla fine ti ha stordito con un discorso senza capo né coda, senza spiegarti il perché avrebbe fatto quella cosa (anche nel caso fosse fatta bene); se fai presente al terrone in esame che forse sta sbagliando, il terrone in esame si offende a morte e ribalta tutto su di te; se la rimostranza proviene da più persone, il terrone in esame si offende mostruosamente e grida alla cospirazione; poi s'impunta e dice "io non accetto...!"
La figura del terrone-tipo in esame è il prodotto dell'osservazione di tutta una serie di individui meridionali, con cui ho avuto a che fare in contesti lavorativi e non, ed è ribadita dalla presenza di Al Bano ne "L'isola dei famosi", di cui ieri ho visto (in un delirio di zapping) il riassunto delle ultime puntate.
Credo che questa figura sia l'esito di una cultura della rappresentanza, di un orgoglio non controbilanciato da onestà intellettuale e di una marchiatura cattolica improntata sul pietismo a discapito della dignità.
Mi dicevano due colleghe/amiche, entrambe belle e ricche persone, entrambe meridionali, entrambe in procinto di sposarsi, che dalle loro famiglie non era assolutamente accettato il fatto che desiderassero dei matrimoni semplici, magari in una graziosa chiesetta di campagna. Perché era assolutamente indispensabile far vedere a tutto il paese che loro potevano sposarsi nella cattedrale, con tutti i lussi ed i fasti precedenti e conseguenti.
Perché bisogna esibire alla comunità che si "è", e che si "è" esattamente nel modo in cui la comunità si aspetta che si sia. L'individualismo è ancora un concetto lontano.
Altresì, l'offesa è peccato mortale. Perché va a ledere proprio quell'"esserci" sociale, che essendo costruito a facciata più che espressione del reale sè, è in quanto costrutto molto più fragile. Dire qualsiasi cosa, di fronte alla comunità, può diventare un'arma, perché la comunità potrebbe prendere le parole in modo distorto, o sbagliato e tu saresti coperto di discredito. Qualsiasi domanda potrebbe essere un allusione, qualsiasi affermazione sospetto. E l'orgoglio allora diventa la potente arma di difesa, perché chiaramente non si può ammettere che ci si offenda per paura che crolli il castello di carte, ma per la ferita a questo quantomai fantomatico orgoglio! Che poi diventa onore. Ma è un onore inesistente, perché se fosse vero, imporrebbe per sua natura di ammettere i propri errori, proprio per quell'onestà intellettuale che invece manca, perché non assumersi le proprie responsabilità non è mai davvero onorevole.
Infine il refugium peccatorum della religione. Poiché la pietà cristiana è uno dei doveri di facciata, facendo leva su quella tutto si può ottenere. Perché se qualcuno rifiutasse, negando ad un povero, miserabile cristiano la sua misericordia, di certo la comunità non potrebbe più considerarlo un pio uomo timorato di Dio. E - apriti cielo! - ne andrebbe dell'onore, della rappresentanza - o rappresentazione - sociale.
Sarà la mia impronta calvinista-mitteleuropea, ma per quanto tutto questo possa avere le sue ragioni sociologiche, io prprio non lo posso sopportare:
muoia (televisivamente) Al Bano, con tutti i piagnistei!
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Che non riesco a prender sonno è colpa mia, va bene. Quindi il fatto che abba dormito all'una non sarebbe da mettere in conto.
Ma ci sono idraulici che alla domanda "Domani a che ora venite?" ti rispondono "Verremo alle 8/8.30! Anche se si sveglia un po' presto non le fa mica male...!". Quindi io do per scontato che se venerdì m'hanno detto che sarebbero venuti oggi, sarebbe stato per la stessa ora che io, stupidamente e miseramente, da brutta pigrona qual sono, m'ero sentita dare - per scontata - giovedì per venerdì.
Mi alzo alle 7, per usare il bagno finché ce l'ho, tirar via quel che potrebbe intralciarli, vestirmi in modo costumato.
Il coma mi attanaglia, l'occhiaia lo sottolinea impietosa, ma resisto perché "metti che mi addormento, lui suona, e io non lo sento?"
Alle 11 ancora non c'è.
Non ho il suo cellulare, non so neanche come si chiami. Chiamo il padrone di casa e non lo trovo.
Aspetto e penso che magari oggi verrà di pomeriggio.
Alle 16 ancora nessuno...
Ora ancora nessuno....
E un altro giorno se n'è andato con me che tiro l'acqua del cesso col secchio, senza potermi far la doccia perché sennò piove in casa a quelle di sotto...
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Ieri sera, dopo ottima videodipendenza, spengo tutto e mi appresto a dormire.
Niente di più difficile, ultimamente. E certo, è questione emotiva, e me ne accorgo perché nella testa - appena chiudo gli occhi - fluiscono in montaggio serrato le immagini delle tensioni e delle preoccupazioni:
- l'università
- cosa farò dopo?
- non ho ancora un lavoro
- e se il terrorismo...?
- non vedrò più neanche New Orleans
- La strage di Bologna (immagini gentilmente concesse dalla trasmissione "altrastoria" ieri sera su LA7)
- lo schiavismo massmediatico (immagini gentilmente concesse da "The truman show", ieri sera su LA7)
- devo stirare
- etc...
Poi, in omaggio alla trasmissione su Rai3 di stanotte che visitava le tombe delle trapassate icone del nostro Dopoguerra, il Terribile Pensiero mi coglie all'improvviso.
E se morissi stanotte? 
Panico! Non riesco neanche più bene a respirare e il cuore va all'impazzata, ecco, se fai così però muori sicuro - d'infarto.
Adotto tecniche base di rilassamento, imposto la respirazione, bevo un goccio d'acqua. Niente. Il Pensiero è sempre lì, e chiaro, se pensi di poter morire nel sonno, di certo non ti vien voglia di addormentarti.
Il bello è che io alla morte penso spesso. Ma non credo mi abbia mai colta l'idea di una così imminente possibilità. E tutti i sospesi ti terrorizzano. Senza parlare delle questioni pratiche (chi troverà il mio cadavere? mio fratello? il Cosino?). Neanche il pensiero della bella giornata trascorsa riesce a consolare.
Provo con la visualizzazione del prato fiorito vicino al laghetto d'alta quota, che di solito funziona.
Un cazzo! La Nera Signora è ancora lì che occhieggia e s'atteggia.
E allora ecco che succede l'inverosimile. Neanche me ne rendo conto e mi ritrovo a pregare. 
Io che sono fondamentalmente una miscredente possibilista, e che con "possibilista" intende l'eventualità di un divino non categorizzato, mi ritovo a pregare con categorie palesemnte cattoliche. Tu guarda che cazzo ti combina l'inconscio, plasmato nei suoi primi anni dal catechismo!
Mi rendo conto che sento davvero forte la necessità di un prete, uno che mi rassicuri su una fede che ho perso, uno a cui confessare che da quando ho perso la fede, la paura la fa da padrona, uno che a quel punto ti citi qualcosa di ovvio tipo: "chi crede in me, non teme nulla".
A pensarci oggi è abbastanza sconvolgente, o perlomeno destabilizzante, ma ieri sera, dopo il pensiero del prete, mi sono addormentata.
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Ieri sera, finito di festeggiare il primo anniversario con il Cosino, mentre lui beatamente dormiva, e io - come spesso accade ultimamente - non riuscivo a prendere sonno, mi sono messa a zappingare (ottimo squallido neologismo).
Rai uno, fine del film con Schwarzenegger e Francesca Neri: non avevo mai fatto caso al canottone ipertrofico che una delle nostre poche attrici da esportazione si porta in faccia. Esaltato da rossetto rosso lampone, impediva di concentrarsi su altro nella scena. Non che poi fosse importante. Nell'ultimo quarto d'ora la lussureggiante sceneggiatura proponeva perle come:
"devo andare in bagno"
"E' una bomba!!!!!"
Lui: "E' finita!" Lei: "Non è mai finita!!"
Lui cattivo: "Ed ora come mi fermerai?" - Lui buono: "Così!"
Ovviamente tra l'una e l'altra battuta non ci sono parti di sceneggiatura mancanti, ma semplicemente scene in cui non si parlava ma si sparava e si saltava in aria parecchio.
Sconfortata, trovo il conforto di Matrix, la svolta post-TG5 di Mentana. Be', vediamoci cosa fa il buon vecchio Chicco dopo la messa a 90.
Si discute della veggente di Brescia che ha trovato la ragazza nel lago.
Presenti Polidoro, l'immancabile del CICAP, Odifreddi, di Feranziana memoria, Altro personaggio probabilmente noto ma non a me - vicino agli ambienti cattolici e che ora non ricordo e tale Di Grazia, famoso sensitivo .
Tra il Polidoro, tronfio del suo ancoraggio alla dea Ragione, di ormai vetusto costume, l'Odifreddi, nel suo sprezzante scientismo accademico (non volermene Ja', ma l'ho trovato insopportabile), l'Altro nel suo pedante, fedelissimo fideismo, il Di Grazia nella sua autoincensante mal-rappresentanza della possibilità esistenziale dell'esoterismo, il Buon Vecchio Chicco si destreggiava con goffa compiacenza, dando e subito togliendo la parola in un ridicolo avviare e subito sospendere il dialogo, come un sardonico coito interrotto.
Esempio.
Mentana: "Di Grazia, cosa pensa lei del caso della sensitiva: ritiene che lei abbia davvero visto la ragazza?"
Di Grazia: "Ma... diciamo che ci sono persone che hanno particolari predisposizioni..."
M: "Per carità, non parliamo delle persone, atteniamoci alla domanda!"
DG: "Be', nella mia particolare esperienza..."
M: "Che è sicuramente encomiabile, ma tentiamo di rimanere ancorati all'argomento: è possibile che ...etc etc"
DG: "E' possibile".
M: "Tutto qui?"

Questo bastone e carota del giornalismo ultimo modello, che sbandiera la sua così totale aderenza al fatto che finisce per non svelare nulla, oltre alla nudità del fatto stesso, mi ha resa triste.
Ma è possibile che da noi nessuno sia in grado di fare del sano e vero giornalismo? Che nessuno sappia gestire un approfondimento col giusto equilibrio tra far parlare gli ospiti e non farli azzuffare, che chi scrive i pezzi per un servizio televisivo, non sia in grado di fuoriuscire dal rimpiattino dei 4 soliti luoghi comuni, scritti in un italiano da rotocalco, letti con l'enfasi di un drammaturgo napoletano, o peggio con quella dello scemo del villaggio in prima elementare?
E per far eco a fdecollibus, credo che le solite facce ombra alle spalle del potere più esposto e meno temibile, possano starsene comode comode a farsi i miliardi sulle nostre spalle anche e soprattutto perché da noi non c'è nessuno in grado di esercitare con vera dignità ed intelligenza ed azzardo il mestiere forse più importante per gli equilibri della democrazia.
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Il bello di vivere con un discografico è che puoi sonoramente deridere tutti i demo dei gruppetti di provincia che girano per casa, dall'alto del tuo non averci neanche provato.
Com'è appagante la sensazione di chi sta dalla parte della critica,
simile a quella di chi sta dall'altra parte della cattedra. Per la vecchia storia che chi sa fa, chi non sa, insegna e chi non fa, critica. |
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Per Cenerentole d'ogni castello la matrigna sono io...
E' una strofa di Fiaba isterica de "I Fiori di Lillà". I quali - nulla volendo togliere al mio amico Dade - sono Camilla Guerrini, 20 anni suppergiù, minuta, beato-angelicamente bionda e con una voce autodidatta da vertigine. Ricordate questo nome, e ricordate che io ve l'ho detto per prima.
/fine pubblicità
Nel mio castello, invece, io sono indubitabilmente Cenerentola. Ho un'anta dell'armadio interamente farcita di eleganti bozzi pressati di roba da stirare, pavimenti e vetri urlano vendetta, e i postumi della cena di ieri sera con gli Storditi (aka Lazzero e Gracie) mi minacciano dal mio lavello.... Annebbiata da un risveglio sempre e comunque troppo prematuro, schifata dalla devastazione circostante, nel tentativo di calarmi in un oblio stile tre scimmiette, ho cominciato la giornata urtando uno dei miei meravigliosi piatti grigiofumodilondra dell'IKEA e rovinandolo irrimediabilmente al suolo. Sequela di porchi e bestemmie.
C'è invece chi ha cominciato - anni or sono - scrivendo "E' il mio castello, papi..." ed ora si sta avvicinando a cedere al fascino del grande pubblico E se non cede lei, sarà il grande pubblico a cedere. Io modestamente ed orgogliosamente (ma possono andare insieme? viva l'incoerenza) ci aggiungo 2 o 3 macchie di colore.
Io - Cenerentola del mio castello - intanto costruisco piccoli ed improbabili castelli in aria spendendo soldi che sempre meno ho tra cinema e riviste di moda, sulle quali troneggiano figure femminili di indubbio fascino, e chiaramente non si parla di modelle. Bensì di scrittici trentenni, sposate a scrittori di successo con cui condividono quotidiano e passioni, che vivono a New York e stanno scalando la notorietà internazionale, fotografe Londinesi di origini miste e basse che se ne vanno 2 anni in India a fare reportage e documentari, 27enni italiane che dopo una laurea in lingue orientali si sono gettate nella mischia progressista di Pechino e tra una sgomitata e l'altra sono riuscite a diventare curatrici di gallerie d'arte e punto di riferimento per gli esportatori italiani del settore, registe italiane 30enni che sposano Willem Defoe....
E insomma, cazzo... ambivo a cose analoghe - da giovane (non a sposare Willem Defoe, sia chiaro...). E certo non è detto che tocchino a tutti, ma eccomi - alla soglia dei 30 anni - che devo ancora cominciare una vita, in un appartamento per studenti che non è certo un castello, senza una laurea, senza un lavoro (senza mangiare, tanti bambini, perfavore dare piccola offerta per mangiare bambini...) , con una schiera di piccoli lavori senza importanza e senza sostanza alle spalle, senza poter dire di aver fatto una carriera, potendo dire che per questa è ormai tropo tardi. Per lo meno per una di quelle così.
Ma per fortuna ci consolano i sogni. Ed a volte qualcuno ne sogna di così poeticamente visionari, pennellati di una dolcezza che non sembra neppure cosa della nostra epoca. Ed ha poi il buon gusto e la saggezza per proporli anche a noi. E soprattutto la mano per renderli visibili e perfetti. Ho visto "Il castello errante di Howl" del grande maestro Hayao Miyazaki, visione turbata solo dall'inquietante presenza in sala di un improbabile individuo... [era Torak... ]. Forse non il suo miglior capolavoro, ma comunque capolavoro.
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Va bene, va bene: i verdi prati, i fieri monti, i boschi rigogliosi, il tintinnio delle acque, la pace, la quiete, il cielo stellato....
Ma mettici i soliti turisti che non ti fanno passare, i soliti bar che non hanno la Sprite, i soliti bar che non ti capiscono quando chiedi un marocchino, i tuoi genitori che (li adoro, però...) ti organizzano le giornate della salute quando tu vorresti solo dormire, o ti rinfacciano per la ventesima volta che non hai ancora finito di studiare...
... qui io mi sto sclerotizzando... 
Edit: Tolgo Oetzi, e chiedo ufficialmente scusa per aver usato indebitamente la sua immagine. Visto quel che ho scoperto sulla sua presunta maledizione, preferisco non correre rischi...
Insomma, fatemi tornare a Milano.
O datemi il mio Cosino...  |
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Colleghe con telefonini mostrano foto dei bambini in montagna.
Mi viene in mente stamattina, in metro. Alzo lo sguardo da terra, dove stavo cercando di riconciliare alcuni pezzi di me stessa che erano ancora rimasti a dormire, e di fronte a me, proprio di fronte, seduti, due passeggeri, un uomo e una donna, fra loro sconosciuti, impugnano l'arma del nuovo millennio: il telefonino con fotocamera.
L'occhio della fotocamera, algido ed implacabile, mi fissa vitreo. X2.
Penso: basta un clic e questi già mi hanno rubato l'anima!
E io non potrei nulla contro l'esecrabile dispotismo dell'occhio dei Grandi Fratelli dirimpetto.
Clic - e la mia faccia da alzataccia con occhiaie e l'occhio dello sbattimento feroce sarebbe proprietà di qualcuno
Clic - e il mio scaccolo furtivo sarebbe alla mercè di qualcun altro
Clic - e alla prima tragedia metropolitana, la privatissima nudità della mia pelle scarnificata sarebbe dominio del primo tabloid disposto a sborsare per il macabro scoop della cruda realtà da voyeur
E tutto questo non in nome della garanzia della sicurezza (come nel caso delle telecamere ai semafori o in metrò). Ma più semplicemente della personale foga, del protagonismo mediatico del "io c'ero", di un esercitare un potere del visivo che è sempre in qualche modo controllo. Come tanti piccoli grandi fratelli, imperatori nudi e famelici.
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Sarà che è agosto e tutto sembra un po' sospeso. Quasi catapultato in una dimensione spazio-temporale rallentata, e per certi aspetti parallela.
Oggi ho avuta chiara la visione delle cose.
La sempiterna dialettica tra la Luce e l'Ombra non si estingue negli spazi siderali o nei cieli delle stelle fisse. E neppure nelle grandi questioni degli uomini in guerra, né negli epocali scontri fra civiltà. E nemmeno sugli schermi dei multisala di provincia.
No. Essa è ovunque e i suoi segni sono dispersi nei più remoti anfratti ai quattro angoli della Terra.
Stamattina l'ho visto. L'ho guardato tutti i giorni, da tanto tempo. Eppure non l'avevo mai visto come stamattina.
L'ingresso degli Inferi.
In molti l'hanno cercato e non l'hanno trovato perché setacciavano il celato, e invece esso è Evidenza.
E' una soglia, quindi un passaggio.
Dal bianco, dalla luce calda e rassicurante, dalle superfici lucide, curate, pulite... si scende. E si varca il confine del Bene e del Male. L'aria è più pastosa, i suoni più cupi. Nero, nero ovunque, un nero avito, che risucchia luce, che è superficie e cavità assieme e non se ne distinguono i contorni. Sulle pareti colate di liquidi impuri, che s'inseguono e luridamente copulano e poi si pietrificano.
Al Giallo della luce, della solarità, dellla gioia si contrappone il Verde, palese simbologia ctonia. In altri casi il Rosso, il sangue, il Krampus, la fiamma eterna della dannazione.
L'ho visto, oggi, così chiaramente, l'ingresso dell'Ade. In Stazione Centrale.
Poi uscimmo dopo Udine a riveder le stelle. |
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Attento a quello che chiedi, perché potresti anche rischiare di ottenerlo. |
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Humpty Dumpty - Aimee Mann
Say you were split, you were split in fragments
and none of the pieces would talk to you
Wouldn't you want to be who you had been
well, baby I want that, too
So better take the keys and drive forever
Staying won't put these futures back together
All the perfect drugs and superheroes
wouldn't be enough to bring me up to zero
Baby you're great, you've been more than patient
saying it's not a catastrophe
but I'm not the girl you once put your faith in
just someone who looks like me
So better take the keys and drive forever
Staying won't put these futures back together
All the perfect drugs and superheroes
wouldn't be enough to bring me up to zero
So get out while you can
Get out while you can
Baby, I'm pouring quicksand
And sinking is all I had planned
So better just go
Oh, better take the keys and drive forever
Staying won't put these futures back together
All the perfect drugs and superheroes
wouldn't be enough to bring me up to zero
All the king's horses and all the king's men
couldn't put baby together again
All the king's horses and all the king's men
couldn't put baby together again
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Da ieri è iniziata la mia nuova vita. Sono a dieta, seguita dal mio personal trainer 
E mi alzo la mattina alle 6 per prendere la metro alle 7.
Giustificazione ufficiale: così arrivo prima al lavoro ed esco anche prima e ho più tempo per me 
Giustificazione ufficiosa: andare in metro nelle ore di punta mi fa cagare in mano. Non ce n'è. E dite quel che volete.
Porta Romana, afferro un "leggo" al volo prima di infilarmi.
"Sparisce il 12, si alzeranno le tariffe dell'informazione telefonica." Penso alle due checche dementi che fanno pubblicità all'892 892. Scopro sul giornale che non è un servizio Telecom, come pensavo, ma di una concorrente americana. Infatti le tariffe si alzeranno perché liberalizzeranno il mercato.
Si siede vicino a me una culona. E già son culona io. Si sta un po' stretti.
Fortuna che col casino di stanotte fa un bel po' più fresco. Pazzesco il casino di stanotte, vicino a casa mia è venuto giù un albero...
Io poi non sono mai stata una cima in economia (già...), ma se non ricordo proprio male quando più imprese popolano uno stesso mercato si chiama concorrenza, e sempre se non sbaglio, quando c'è concorrenza i prezzi dovrebbero scendere. E sempre se non sbaglio invece se i prezzi non scendono è perché le imprese si sono messe d'accordo. E questo sempre se non sbaglio si chiama cartello. E sempre se non mi sbaglio il cartello non si potrebbe fare, altrimenti, sempre se non sbaglio, si finisce in galera.
"Caro benzina: più 15% dall'inizio dell'anno." Anche qua non sono un'economista, ma mi pare che ci sia qualcosa che non vada. Anche perché se non sbaglio all'estero il prezzo è in calo. Forse allora non c'entra la guerra in Iraq e tutto il resto...
Missori, alzo la testa dal "Leggo": a 30 cm dalla mia faccia focalizzo una pistola. cazzarola, di questi tempi. Per fortuna, allargando l'inquadratura, la scopro appartenere ad un possente rappresentante della forza pubblica. Sono in tutto in 4, finanzieri, armati di tutto punto. Passano in rassegna tutti gli uomini dalla gradazione caffelllatte in su del vagone. Ad uno, regolare carta d'identità, chiedono di aprire il sacchetto che ha in mano. Lui si schermisce un po' e dice "No, per piacere..." Sorride intmidito. Mi viene da piangere. E mi sforzo all'inverosimile di trattenere le lacrime, perché, insomma, davanti alla finanza, magari non sta bene.
Ancora non so perché mi sia venuto da piangere. Se per la solidarietà ad un poveretto che probabilmente ha misinterpretato il gesto e pensava volessero portargli via le sue 4 cose. Se per la gioia di vedere in azione le nostre forze di sicurezza, nel periodo in cui abitualmente me la faccio sotto per la più totale incertezza. O ancora se per la rabbia di vedere questo tipo di interventi solo oggi, dopo ben tre allarmi e migliaia di morti.
La sciura seduta di fianco mi guarda perplessa. Alzo il "leggo" per schermare il mio momento di debolezza.
No Sheva, non te ne andare..
Ieri 2 tram si sono scontrati quasi sotto casa mia. Ho visto la scena dell'incidente, poco dopo. Era quasi felliniana. Un'interminabile fila di tram immobili sui binari, in 4 direzioni, un cerchio di gente silenziosa attorno ai tecnici che smanettano sotto il carrello.
Fiko! Il giornale riporta la notizia! E' quasi come stare in un reality show! Come se solo per avere assistito anch'io fossi parte della cronaca...
A proposito di reality, sempre dal "Leggo" di oggi, lo sapevate che George Orwell è l'autore del libro che ha ispirato il "Grande Fratello"?  |
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Un ricordo, tra i primi: mio padre che ripara qualcosa, in piedi su una sedia, nella cucina della mia prima casa, e canta a squarciagola questa canzone. E io che lo ascolto, e la canzone mi riempie di emozione bambina. Ancora oggi mi piace un sacco, ogni volta che l'ascolto.
Il mondo - Tony Massarelli
No, stanotte amore,
non ho più pensato a te.
Ho aperto gli occhi
per guardare intorno a me.
E intorno a me
girava il mondo come sempre.
Gira il mondo gira,
nello spazio senza fine.
Con gli amori appena nati,
con gli amori già finiti.
Con la gioia e col dolore
della gente come me...
Il mondo,
soltanto adesso io ti guardo.
Nel tuo silenzio io mi perdo.
E sono niente accanto a te.
Il mondo non si è fermato
mai un momento.
La notte insegue sempre il giorno.
Ed il giorno verrà...
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Non farti il culo se non vuoi che te lo mettano nel culo. |
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Malarazza - Anonimo
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
...
Un servu tempu fa ni chista piazza,
Accussì priava a Cristu: ci dicia:
Cristu, Cristu, lu me patruni mi strapazza;
mi tratta comu un cane pi la via,
tuttu si piglia cu la so manazza,
mancu la vita mia, dici, ch'è mia.
Si mi lamentu, peggio m'amminazza,
m'incatina e marturia:
Cristu, Cristu, l'affidu a tia sta malarrazza
distruggila, distruggila pi mia
E Cristo dalla croce risponde:
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
...
Chi è, che hai forsi spizzati li vrazza,
oppuri s'inchiuvatu coma a mmia,
cu voli la giustizia, si la faccia.
Nissunu fa giustizia pi tia
Chi inchiuvatu in cruci un saria
S'avessi fattu quel chi dicu a tia
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
piglia lu vastuni e tira fora li denti.
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
piglia lu vastuni e tira fora li denti
...
M'inchiuvaru l'ebrei 'ndi sta cruciazza,
e cielu e mari disfari putia;
si tu si omu e un si testa pazza
piglia a prufittu sta sintinza mia.
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
Tu ti lamenti, ma chi ti lamenti
Piglia lu vastuni e tira fora li denti
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Due giorni fa mi mandano un file excel, con una lista di contratti (=pratiche) e la richiesta di stampare la documentazione presente nei folder relativi ai vari numeri di pratica. Trattasi di file pdf, i soliti, tutti ben depositati nei loro folderini per numero di pratica sul famoso server che sta in New Jersey e al quale è collegato l'universo.
Il che si traduce in pratica in una media di 3/4 minuti di orologio per l'apertura del singolo pdf più vari altri minuti per stamparlo. Sono una 20ina le pratiche,per una media di 40 pdf per pratica = ca 800 file da aprire uno per uno e stampare (non esistono alternative).
Per assicurazione chiamo la capo e le chiedo se è da stampare tutta la documentazione presente in ogni folder. Lei mi dice di sì.
Il lavoro è ovviamente urgentissimo e la scadenza è per stamattina.
Il capo mi dice di dividermi le cose con la mia collega, ma nonostante siamo in due, vista la lentezza esasperante - di cui tutti sono al corrente, e che stavolta anche la mia collega prova sulla sua pelle e riferisce - non riusciamo a finire il lavoro e a ieri sera, nonostante siamo entrambe rimaste fino alle 7, mancano ancora 8 pratiche. C'è ovviamente da tenere conto che c'è anche il lavoro di routine da mandare avanti nel frattempo.
Stamattina arrivo, attacco a stampare, e dopo un'ora circa arriva la mia collega e mi dice di smettere: il capo le ha detto che non serve, che basta stampare le fatture interne e gli ordini perché bisogna riconciliarle.
Morale della favola, 4/5 del lavoro degli ultimi giorni sono stati assolutamente inutili, compresa l'ora in più di ieri sera...
E siccome non è la prima volta, mi permetto di dire "Ma cazzo...!!!"
Tra l'altro, giusto per gradire, è di nuovo qui l'incubo dei revisori dei conti, che mi vengono regolarmente affibbiati per qualsiasi necessità abbiano (be'... non proprio tutte... )

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L'altro ieri sera tornavo dal lavoro in metropolitana. A Crescenzago salgono un uomo ed una donna, visibilmente mediorientali, facce serie, intesite, portano - un manico ciascuno - un borsone sportivo. Si siedono accanto a me.
Lei appoggia le mani sulle ginocchia, con le braccia tese. Lui fissa lo sguardo nel vuoto. Sembrano entrambi tesi. Lei suda.
Guardo il borsone e scatta la psicosi: riportava delle scritte in arabo.
Primo pensiero (parte prima che lo possa vagliare): "Sono versetti del corano! E' una bomba!"
Mi assale un'angoscia pazzesca, io sono lì accanto a loro, se è una bomba non ho speranze... mamma e papà, vi ho voluto bene, R ti amo... e altri pensieri tristemente simili...
Poi m'impongo lo sforzo di razionalità, loro non devono vincere, etc etc e mi dico che sulle mie valigie spesso è riportato il mio nome, perché sulle loro non dovrebbe essere lo stesso... e visto che sono arabi è ovvio che il nome sia scritto in arabo, e sicuramente non faranno un attentato subito dopo quello di Londra......
......la metro ferma a Cimiano e di corsa scendo.
Tutta la razionalità del mondo non è bastata.
Stamattina, salgo a Porta Romana, sulla bella linea gialla che sfiora Duomo e Centrale: quale miglior obiettivo sensibile?
Entro ed accanto a me c'è un uomo di carnagione scura, capelli scuri, occhi scuri, camicia lunga, chiara, di garza, con righe verticali in tinte sahara. Ha uno sguardo cupo, serioso, quasi truce. In mano un paio di occhiali scuri e ai piedi una valigietta 24ore...
Lo seziono dalla testa ai piedi, in cerca di indizi, di un dettaglio dell'aspetto, della conformazione degli occhi, degli angoli della bocca, qualcosa che mi dica che è un terrorista. Sono tentata di spostarmi al lato opposto del vagone. Ma poi resto lì e mi guardo intorno, e ci saranno una 20ina di mediorientali sul vagone, tutti con lo sguardo fisso nel vuoto, tutti con borse, borsette, valigiette, per non parlare dei "bianchi" che - chi può dirlo - magari sono i basisti nostrani del terrorismo internazionale. E guardo, osservo i tratti per vedere se mi dicono qualcosa...
Ma dicono tutto e non dicono niente. E soprattutto dicono della mia paura fottuta.
E certamente ha ragione chi a cena mi dice che il modo migliore di combattere chi ci impone il terrore è imporci di non essere terrorizzati.
Quindi pagherò i biglietti dell'Azienda Trasporti Milanesi tutti i santi giorni, e li timbrerò, nel caso facciano statistiche. Contribuirò alla generale parvenza di continuità e normalità.
Ma mi concederò di scendere con il cuore in fibrillazione da un vagone troppo opprimente, e farò sapere alle persone che amo e stimo che le amo e le stimo, e tenterò di concretizzare nell'hic et nunc le velleità che finora ho rimandato ad un impreciso futuro, o posticipato ad un ennesimo domani.
E fingerò che tutto questo non mi cambi la vita, mentre la cambierà radicalmente.
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Ore 19.00: ho apuntamento con LaStronza.
Spero che davvero questa sera l'incubo finisca.
E che mi arrivino in tasca 250 € per tirare a campa' fino alla fine del mese.
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D-KU-Rante-B-C-KlePhante
DeeCooRun Te Bee C. Clephan te
Diku Ran Te Bicycle Phante
Die Kuh rannte, bis sie Klee fandte
Syclephante.
Prossimamente su molti schermi.
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Gioie:
dal 30 giugno ho ufficialmente e finalmente una nuova dimora. Ho passato gli ultimi giorni a lavorare come un muratore bergamasco per sistemare la mia nuova stanza: imbiancato pareti, smontato armadi, pulito lo sporco impossibile, verniciato gli infissi...
Tutta la fatica ha solo potuto accrescere la mia contentezza.

Tristezze:
Stavo cenando velocemente con un 4 salti in padella dell'ultimo minuto, accendo la tv e capito su italia 1 dove c'è 7imo cielo.

Ma è concepibile un telefilm più fintamente buonista, melenso, ed improbabile?
Ne guardo un pezzo giusto per rendermi conto dei limiti del peggio, ma come spesso accade, non li trovo.
Cambio e capito sulla pubblicità della TIM. Quella in cui Adriana troieggia con De Sica che occhieggia nella peggior posa-brutta-copia di cotanto padre, macchiettando l'italiano marpione e trito di certa commedia anni '50 e con Diego che si sdoppia anche lui perdendo il 90% del suo già scialbo fascino nei rivoli di una pronuncia improbabile (veneta? argentina? albanese?...)...

Il tutto si conclude con la grazia dello sguardo del De Sica che garbatamente si posa sulle grazie della sventurata troieggiante che sgraziatamente rispose con una risata da borgata..
Mah.
Ora torno ai lavori di casa, che sono decisamente più edificanti...  |
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Ieri sera, in occasione della Milanesiana, di cui ad un paio di post più sotto, decido di andare a vedere Lou Reed e Laurie Anderson al Dal Verme. La serata si annuncia come una performance di parole, musica e proiezioni. Laurie Anderson è un'artista che di performance di questo tipo vive, Lou Reed - suo compagno - non ha bisogno di presentazioni, insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una serata di sana cultura contemporanea.

Tutto ha inizio con una scena alla Heysel: centinaia di persone affannate in una corsa a li mejo posti che cercano riparo dalle 2 gocce d'acqua che stavano cadendo sotto la loggia (pochi mq) del teatro.
Gabbando quelli in fila da ore e la security intenta a frenare l'afflusso riesco ad entrare, a raggiungere gli amici e a posizionarmi comoda e con discreta visuale.
Poi il tutto ha inizio.... 
Introduce Elisabetta Sgarbi, organizzatrice e curatrice dell'evento, nonché sorella del fratello più famoso.
Con un piglio da fumeria d'oppio, solidamente ancorata al foglietto con il testo, legge l'introduzione alla serata con un tono facilmente riproducibile da questo:
_________________________________
A tutti viene un po' la morte, ma a quel punto la palla passa ad Antonio Gnoli, scrittore, intellettuale, curatore della pagina culturale di La Repubblica, e cerimoniere della serata.
Gnoli sale sul palco, si accomoda al leggio, sistema i fogli di sostegno alla presentazione, inforca gli occhiali e...
... si mette le mani in tasca (!!! ) e comincia con:
"Bèèèèè......." e sospiro...
A me già così era venuto lo sconforto.
Ma lui prosegue con un discorso più o meno così:
Bla bla, grandi artisti contemporanei, 'nzomma... bla bla, quindi, dunque, ebbene, Andy Warhol, 'nzomma, quindi, no?, eeee.... bla bla... la trasgressione.... bla bla bla bla, gli eccessi, n'zomma, bla bla bla, la maturità, n'zomma... bla bla bla grandi artisti contemporanei, 'nzomma.......... 
Poi prende un secondo di respiro, dice "Ora per non annoiarvi oltre..." e lì scatta l'applauso di tutto il pubblico presente, che entrava gratis, ma mica era scemo...
Frastornato, lo Gnoli conclude dimesso, e introduce Fiorenza Pivano, grandissima nella sua minuta e saggia vecchiaia. Che però forse non è più in grado di reggere un palco, e infatti ha fatto parecchia fatica.
Un po' di tristezza.... 
Poi arriva Laurie Anderson, testi suoi, profondi, meditati, intimi, con lei che li legge con discreta capacità interpretativa, che sale a buona, tenendo conto che è americana... 
Sottofondo di suoni elettronici da lei creati e maneggiati, applausi etc.
Poi arriva Lou Reed. Scrosci di applausi all'ingresso. Si assesta sul leggio e comincia a declamare una versione da lui rimaneggiata di poesie di Edgar Allan Poe, che sono la base di uno spettacolo teatrale ideato e diretto da Bob Wilson. Senza musica, né effetti speciali.
2 coglioni così!!!
Lui con lo scazzo tipico di una certa generazione di intellettuali, che legge questa mezz'ora di versi in inglese iperamericanato, senza inflessioni, senza pause tra una poesia e l'altra, a ruota continua, senza sentimento, senza nulla...
Ma se lo mettevano lì con una chitarra non era meglio? è la domada che assale molti.
Io ne approfitto per andare a bere in bagno e mandare un paio di sms al moroso.
Poi il gran finale, l'intervista tenuta dal caro Gnoli.
Lui sale sul palco e metà del teatro si alza e se ne va. Lui - totalmente inetto ed incapace - di fronte al plateale deflusso non sa cosa dire, accenna a dei monosillabi tipo "Sì...." "Bè... magari..." "Se potess...." E sta lì come un coglione senza capacità di gestione alcuna... 
Andati quelli che se ne volevano andare, le star si accomodano sui divanetti. E Gnoli, non contento delle figure di merda che ha fatto finora, fa di tutto per farne altro. Da scrittore, intellettuale e curatore della pagina culturale di Repubblica... non trova domanda migliore che: "Il vostro lavoro gira attorno al tema dell'11.09. Cosa provate... etc etc " Premesso che solo una delle circa 10 composizioni della Anderson, sfiorava con drammatica delicatezza la tematica, mentre tutto il resto proprio per un cazzo, la domanda è comunque la più scontata e banale e stupida si possa fare ad artisti newyorkesi... Scatta l'ondata di fischi e sconforto del pubblico restante. Lou Reed dice "non hai colto il punto della questione" e si rifiuta di rispondere oltre.
Gnoli sempre più pusillanime e tremolante, trova però il coraggio di proseguire sulla stessa linea... "Com'è vivere a NY, oggi per 2 artisti etc etc etc "
Io (e tutti) sempre più , Laurie Anderson risponde "Be', non ci vivo da un anno, ma NY è molto bella, davvero... Stanno costruendo molto..." Scatta l'ilarità collettiva.
Gnoli sempre più sputtanato, non riesce a risollevarsi dallo schifo neanche con la terza domanda: "Lou, com'è stato lavorare con Andy Warhol?".
Ma porco scafandro! La cosa che tutto il mondo sa di Lou Reed è che ha lavorato con Andy Warhol negli anni '60. Qualcosa di meno scontato, popolare, banale, inutile, trito, idiota... lo scrittore, intellettuale e curatore della pagina della cultura di Repubblica non poteva trovarlo???
La serata si conclude per autoimplosione poco dopo.
Mi chiedo sempre di più: ma da chi è composta, davvero, la cosiddetta "classe intellettuale"? |
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sono stata via 2 giorni e al ritorno è l'inferno...
Venerdì sono di nuovo in ferie, torno l'11. Non voglio sapere come sarà dopo. Ma perché non posso avere un back up come tutti????????
Che palle. Mi sono talmente rotta il cazzo che avevo solo voglia di spaccare tutto urlando. Sarebbe bello farlo e vedere come reagisce la gente.
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No, non si parla qui del famoso ius
anche se: stavo per scrivere il titolo di quetso post e pensavo nella mia testa a "ius primae noctis", che però non c'entrava niente e quindi non poteva far da titolo, quando alle mie spalle un collega ridendo e scherzando del fatto che non funziona niente - stampanti, aria condizionata etc - dice: "a questo punto torniamo al medioevo... ... se non altro c'era lo ius primae noctis..."
Ci son rimasta.
Ma a parte tutto, stanotte è stata la prima notte nella mia nuova casa. Faceva caldo, ma mai quanto in quella vecchia, c'è più rumore che nella vecchia, ma... 16 mq, solo di camera da letto, con 3,5 metri di distanza fra me e il soffitto... omioddìoooo!!! 
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Manifestazione a prima vista davvero interessante in questi giorni a Milano.
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Oggi mi son sentita Arlecchino, servitor di 2 padroni. Benché alla fine dei conti il padrone fosse poi uno. Un manager si è scomodato per venirmi a disturbare durante un meeting (in cui ci avrebbero svelato l'dentità segreta di un nuovo capo) perché aveva urgente bisogno di alcuni documenti.... va be'... non interessa a nessuno...
Penso che la situazione del lavoro sia attualmente devastante. Una torre di babele senza fondamenta che presto o tardi crollerà.
E subito i faciloni punteranno il dito contro la famigerata legge Biagi.
E si sbagliano.
Un esempio: la suddetta legge prevede che un lavoratore interinale, dopo 2 anni di lavoro presso la stessa azienda venga assunto oppure licenziato. L'intento è chiaro. Tu assumi un interinale perché non sai se per quel lavoro sia necessaria una funzione apposita e definitiva o meno. Dopo 2 anni, dovresti aver verificato e capito. Se effettivamente serve una funzione assumi. Se non serve più licenzi. Invece oggigiorno funziona che scaduti i due anni licenzi l'interinale precedente e prendi un nuovo interinale... 
E' colpa della legge Biagi o del datore di lavoro figlio di puttana?
Poi mi vengono in mente altre cose.
Io ho 28 anni. Ho saputo che molte aziende scartano automaticamente i CV delle donne che vanno da quest'età a più o meno 35 anni, perché è la classica fascia in cui una donna sente il bisogno di maternità e mette su famiglia.
Ed ecco che l'imprenditore medio si giustifica "la donna in Italia è ipertutelata..."
Sì, è vero. Peccato che i paesi che hanno più attenzione al wellfare nei confronti della donna, che hanno leggi ancora più tutelanti, siano quelli scandinavi che annoverano anche il maggior numero di donne in parlamento e più donne che uomini nell'impiego.
E' colpa della legge italiana o del datore di lavoro figlio di puttana?
Poi mi vengono in mente altre cose.
Nei paesi germanofoni, esiste l'usanza di mettere delle cassettine attaccate ai pali della luce da cui poter ritirare i giornali. Sono aperte, hanno vicino una cassettina chiusa per le monete (tipo salvadanaio, col foro in alto. Il germanofono medio mette la moneta e si prende il giornale. Il turista italiano medio che passa di lì dice "minchia gggratis!!" prende il giornale e basta.
E' colpa del sistema di vendita di giornali babbo o dell'italiano medio figlio di puttana?
Poi mi vengono in mente altre cose.
L'ENEL sovvenziona l'acquisto di pannelli a celle fotovoltaiche per la produzione di corrente elettrica e addirittura, se non erro, rifonda il costo dell'energia prodotta (cioè ti paga l'energia che usi per casa tua), tutto per incentivare lo sfruttamento dell'energia alternativa. In Norvegia - sole 6 mesi all'anno - quasi tutte le case hanno pannelli solari sui tetti. In Italia - sole 12 mesi l'anno - ce l'ha solo qualche altoatesino e poco più...
Colpa dello Stato che non ci fornisce l'energia pulita o dell'italiano medio figlio di puttana?
Dal buttare la cicca per terra a fare le corna a quello che ti strombazza dietro perché hai fatto la cazzata al volante, se siamo un paese che va a rotoli e fa acqua da tutte le parti e ci induce solo sfiducia nel futuro (le ricerche europee parlano chiaro, siamo i più sfiduciati nel futuro d'Europa) è per colpa delle nostre istituzioni fallimentari o della nostra mentalità piccola del cazzo? |
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esterofilia rulez | now playing: (none) |
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Ieri, tornata a casa da una giornata piuttosto nera, mi spoglio, metto in forno la focazza (=cena), sto per fare la doccia e mi bussa la padrona di casa...
Mi dico "cazzo vuole 'sta stronza oggi? Non avevamo appuntamento".
Mi dice da dietro la porta che era lì con una persona per vedere l'appartamento. Io in mutande, comincio a bestemmiare.
Giusto per la povera persona ignara, la lascio entrare (casino ovunque). La cosa si risolve in pochi sencondi, in cui io sto fuori dalla porta e continuo a bestemmiare.
Poi mi dice "ci sarebbe anche una ragazza che sta aspettando di sotto".
Bestemmio dentro di me, sempre più vicina ad una crisi di nervi.
Ma per il motivo di cui sopra,, le dico di far salire l'altra ragazza.
Bestemmio nuovamente in corridoio.
Poi la ragazza se ne va, fa per andarsene anche la stronza, ma la fermo e le rivolto in faccia tutto quello che avrei dovuto rivoltarle da tempo.
Le dico che ci eravamo precisamente accordate che avrebbe portato delle persone solo in mia assenza, rigorosamente prima delle 7 e solo ed esclusivamente previo avviso di almeno un giorno, che nons i deve mai più permettere, che le ho pagato l'affitto fino alla fine del mese e che fino ad allora è casa mia e come tale la deve trattare, che sono stata sempre fin troppo onesta e corretta per meritarmi tale trattamento, che le ho fatto molti più favori del dovuto perché lei possa permettersi di fare il bello ed il cattivo tempo con il mio tempo libero. Le ho ribadito che per le prossime volte che io ci sia o non ci sia lei mi chiama con congruo anticipo per avvisarmi. Lei ribatte che "non può mica chiamarmi tutte le volte" EH?????!?!?!!??? con quello che ho speso io per il suo appartamento di merda lei non può permettersi 2 secondi di chiamata? Se ne va.
Tempo mezz'ora, suona il citofono. E' lei. Mi dice "so che sei arrabbiata, ma ci sarebbero ancora due persone..." Le ho detto di no e che se la smazzi lei con le 2 persone.
Ma PD!!!! |
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Ieri ho visto la prima puntata di un telefilm che faranno prima del tg su canale cinque. Mi pare si chiami Edelwood o simile.
Un chirurgo di prestigio, in seguito alla tragica morte della moglie, prende i due figli, molla tutto e si trasferisce in un paesello del Colorado ad esercitare come medico generico gratuitamente.
Prima di lasciare il suo lavoro parla con un malato di cancro. Gli chiede "dove vorresti essere più di ogni cosa al mondo?". Lui risponde e il dottore gli dice "Allora vacci, e subito. Io non posso salvarti la vita, al limite prolungarla di poco, ma se vai almeno quel poco che ti resta sarà felice".
Ci sto pensando, ora.
Ora che mi accorgo con chiarezza di sacrificare 10 ore al giorno della mia vita a fare niente, a costruire niente, ad imbarcare solo frustrazioni e negazioni e privazioni e insoddisfazioni. A lavorare come se fosse roba mia, quando non so neanche come si chiami il padrone ultimo della baracca, che se ne sta a grattarsi i coglioni nella sua piscina ad attico in New Jersey. E non so neanche chi sia il padrone ultimo della baracca che mi dà il pane, l'agenzia interinale, che fattura all'azienda più di 2000 euro al mese, e io ne vedo quando va bene 1000.
Non mi interessano le lotte di classe, e la paladina della giustizia l'ho fatta quando ero a scuola e mi ha sempre portato male.
Ma quella bella casetta nel verde, piccola, come nelle fiabe. Con quel profumo d'autunno che adesso riesco a sentire. E il profumo di frutta e fieno dell'estate, e il rumore timido del ruscello a primavera. E il mio amore, e le risate dei bambini.
Questo è il mio Edelwood - o come cavolo si chiama - e adesso ho proprio tanta voglia di mollare tutto e andarci... |
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Un giorno mi mandarono l'invito per partecipare ad un training per una funzione che non mi corrisponde da fare a Dublino. Risposi che non ero di quella funzione e non ero a Dublino e che probabilmente avevano sbagliato a compilare la distribution list.
I miei colleghi - che hanno una funzione diversa dalla mia - domani iniziano un training qui in sede.
Siccome le nostre funzioni sono differenti ipotizzo di non essere coinvolta dal training e anelo a questi giorni in cui non ci sarà nessuno per poter finalmente portarmi avanti con le infinite pile di arretrati che ho sulla mia scrivania, visto che devo fare il lavoro di 50 persone e che per lo più, una volta fatto mi dicono che si erano sbagliati e non serviva..
Oggi mi arriva via maill'agenda del training.
Chiedo spiegazioni e scopro che io sono coinvolta e che praticamente si sono sbagliati e invece che mandarmi l'invito a questo, mi hanno mandato l'invito ad un altro (quello di cui sopra)
Ovviamente devo partecipare per forza.
Ribadisco che avrei voluto approfittarne per rivedere le montagne di arretrati (giusto perché poi non mi dicano: ma come, ci sono arretrati?)
Non importa. Devo partecipare.
Controllo allora l'agenda.
Passerò i prosimi 3 giorni a sentire le specifiche del lavoro dei miei colleghi, come migliorarlo in tutti i suoi ambiti più nanoscopici, come migliorare i rapporti con l'ufficio di analisi dei rischi (con cui non ho mai a che fare) come migliorare i rapporti col proprio venditore (che non ho) etc etc etc etc.
E mi ritroverò settimana prossima (in chiusura) con la mia pila di arretrati e di più, ovviamente.
Grazie. Davvero.
Il buon senso è proprio estinto.
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Dopo che una collega si è messa a saltare la corda con il filo del telefono, è scattato immediato il ravano dei giochi dell'infanzia.
Mi ero quasi completamente dimenticata di aver letteralmente adorato il "gioco dell'elastico". Improvvisamente mi son venute in mente le immagini del cortile della scuola, il colore dei cachi sugli alberi attorno, il profumo di foglie morte per terra e le caldarroste....
Credo che la mia vita sia costituita in buona parte dal tentativo costante di rifuggire il rimpianto di quei tempi.
Il che equivale più o meno ad una costante autoillusione.
Poi a seguire è affiorato anche un altro ricordo:
C'era un bambino, nipote di una cliente di mia nonna, che sia chiamava Carlo Alberto. E quando me l'ha presentato la nonna mi ha detto, in un afflato di romanticismo filomonarchico: "Lo sai che Carlo Alberto è un principe?" Lei faceva riferimento ovviamente alle dinastie dei Savoia, per me invece Carlo Alberto, il bambino, assunse improvvisamente un'aura dorata. E se penso a lui ancora oggi, non riesco a non vederlo come un piccolo lord, vestito di raso e velluto... |
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Oggi ho scoperto la "Heinz"
Pensavo facesse dimessamente mayonesi in Germania...
....'stocaz...!
Vedere per credere la lista di marche che le appartengono al sito
www.heinz.com |
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Le mie colleghe ne stanno discutendo animatamente, con media ignoranza.
Vorrei discuterne anch'io (con media ignoranza) ma sono troppe e non si riesce a parlare...
Credo che ci siano domande a cui prima di andare a votare, sarebbe giusto rispondere. A seconda della risposta secondo me si trova il sì o il no.
Io non so proprio rispondere, il che equivale all'astensione.
1) Cos'è la vita?
2) Esiste l'anima?
3) Esiste la predestinazione?
4) L'embrione è già un essere umano?
5) Se sì è davvero la stessa cosa sacrificare esseri umani per la ricerca scientifica o uccidere un essere umano perché non si desidera un figlio (per varie motivazioni)?
6) Se l'embrione non è un essere umano, ma è comunque vita (come sostiene Boncinelli) è giusto più in generale non rispettare la vita?
7) E' giusto che la scienza ingerisca senza limiti nella natura umana?
8) E' giusto che i desideri degli uomini siano sempre e comunque soddisfatti?
9) E' giusto legittimare la soddisfazione di qualunque desiderio? (il che significa che se io desidero un figlio che non posso avere, lo faccio provandoci quante volte voglio, e se voglio un paio di scarpe di Prada, rompo la vetrina e me le prendo, perché è giusto accontentare i desideri umani ad ogni costo)
10) Perché la parte del SI' è la stessa che dice NO al transgenico perché è una manipolazione della natura?
11) E' più giusto accontentare il desiderio di avere figli o cercare di sfamare i boscimani facendo un grano che cresca nel deserto?
12) E' assolutamente necessario per la ricerca scientifica l'uso di cellule embrionali invece che di cellule adulte?
13) Perché si buttano via i cordoni ombelicali e poi si vogliono a tutti i costi gli embrioni?
14) Qual è il limite del progresso?
15) Qual è la leggittimità dell'etica?
16) Ha davvero un significato la morale o è solo una sovrastruttura ormai un po' obsoleta?
17) Quando i tentativi di avere figli diventano accanimento terapeutico?
18) Non è che le coppie fanno sempre più fatica ad avere figli per questioni di puro egoismo (perché prima devono farsi una cultura, poi una carriera, poi avere la casa, poi il televisore al plasma, poi cambiare la macchina dell'anno scorso, poi "vorrai mica che smetta di divertirmi adesso che sono giovane"...) e si ritrovano a provarci quando ormai la natura umana die he forseè un po' tardi?
19) E' giusto piegare la scienza a questo tipo di egoismi?
20) Non è che tutto questo è solo una spinta della comunità scientifica italiana, che, per sua stessa ammissione, si sente un po' impedita nella concorrenza (e nel prestigio) con la ricerca europea e mondiale?
Immagino tutte le persone che andranno a votare - per il sì o per il no - come persone che hanno avuto una risposta chiara a tutto questo. E non posso che invidiarle.
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In corso di svakking più completo, settimana scorsa, càpito trascinandomi modello bradipo in Duomo, sotto la tenda bianca di una qualche iniziativa benefica, che si alimentava vendendo libri. Dall'aspetto apparivano evidentemente avanzi di magazzino di prima dell'incendio della biblioteca di Alessandria... ma l'occasione era ugualmente ghiotta! Quando si tratta di libri...
Cedo alla tentazione delle vecchie edizioni "cento pagine 1000 lire", che miracolosamente e sfidando tutte le leggi dell'inflazione erano diventati "cento pagine 1 euro e cinquanta" Ma sembravano capitare a fagiolo per un progettino che mi frullava per la testa da un po': comprare qualche libro da lasciare in metro, su argomenti vari e divulgativi, ma pur sempre conoscenza.
Così compro 4 libri, uno di storia, uno di letteratura, uno di scienze e uno di esoterismo, convinta come sono, che sia una parte fondamentale della cultura umana, ingiustamente relegata nel cassetto della "cazzabubbola storica che gli antichi ignoranti c'hanno affibbiato per secoli abbindolandoci e rendendoci ciechi di fronte alla magnificente possenza del razionalismo illuminista"
Quest'ultimo libro è "La Magia" di Cecilia Gatto Trocchi.
Parto ovviamente prevenuta, dal titolo (scontato), dal nome della tizia (ci mancava che si chiamasse Isis Veggenti e facevamo tombola... ), e dall'edizione (che definire popolare è buonista).
Ma decido ugualmente di leggerlo rapidamente prima di abbandonarlo, magari anche chiosato, al suo destino.
E come quasi sempre quando si parte prevenuti... toh che sorpresa! 
E' un compendio stringatissimo, ma ben organizzato, di antropologia culturale sulla storia e il ruolo della magia nelle società, nostra e altrui, corredato di date, nomi e riferimenti bibliografici, che va a toccare un po' tutto il mondo "serio" della storia esoterica/sciamanica della cultura, ben rifinito con una densissima e succosa (io letteralmente le adoro ) bibliografia finale, che riporta e cita autorità massime di storia, letteratura, sociologia, antropologia, psicologia etc... 
E la buona Cecilia, che, per grazia, si chiama proprio così, è nientepopodimenoché esimia docente di antropologia culturale all'Università di Chieti etc etc... 
Oggi, incuriosita, e sempre più avvinta dal libello - che davvero è illuminante, nella sua semplicità - vado a documentarmi sull' esimia, decisa ad andarla a trovare prima o poi chiamandola "Maestra!" E m'imbatto in una grassotta serie di pagine di Google che la citano, scopro che è una delle massime autorità per quanto riguarda l'esoterismo e l'occultismo, che ha partecipato a trasmissioni della rai, a dibattiti sulle sette a livello internazionale, a relazioni e ricerche per i servizi segreti etc etc.......... e insomma, mi rendo conto che devo essere l'unica pirla al mondo che non la conosce. 
Ora, visti tutti questi risvolti sulla sua figura, temo che se la vedessi dal vivo mi starebbe tremendamente sulle balle, come la maggior parte delle autorità intellettuali.
Ma cazzo! non mi vengano a dire che esistono libri inutili! 
E la Ricerca continua...
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Oggi ogni volta che nominano Dublino mi prende un'affezione romantica e mi viene in mente questa canzone...
(sarà voglia di viaggiare... ? )
The Foggy Dew - Irish traditional
As down the glen one Easter morn to a city fair rode I
There Armed lines of marching men in squadrons passed me by
No fife did hum nor battle drum did sound it's dread tatoo
But the Angelus bell o'er the Liffey swell rang out through the foggy dew
Right proudly high over Dublin Town they hung out the flag of war
'Twas better to die 'neath an Irish sky than at Sulva or Sud El Bar
And from the plains of Royal Meath strong men came hurrying through
While Britannia's Huns, with their long range guns sailed in through the foggy dew
'Twas Britannia bade our Wild Geese go that small nations might be free
But their lonely graves are by Sulva's waves or the shore of the Great North Sea
Oh, had they died by Pearse's side or fought with Cathal Brugha
Their names we will keep where the fenians sleep 'neath the shroud of the foggy dew
But the bravest fell, and the requiem bell rang mournfully and clear
For those who died that Eastertide in the springing of the year
And the world did gaze, in deep amaze, at those fearless men, but few
Who bore the fight that freedom's light might shine through the foggy dew
Ah, back through the glen I rode again and my heart with grief was sore
For I parted then with valiant men whom I never shall see more
But to and fro in my dreams I go and I'd kneel and pray for you,
For slavery fled, O glorious dead, When you fell in the foggy dew.
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... e ora una pinta di Guinness... | now playing: (none) |
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Oggi rientro al lavoro dopo un week-end piuttosto lungo. Dal quale ho guadagnato coccole, libri, videocassette, una tenda... etc
Cronistoria:
- un lavoro era rimasto in sospeso da tempo perché era in atto un nuovo processo e nessuno sapeva come fare
- dopo mesi di miei solleciti (perché la pila cresceva a dismisura sulla mia scrivania) è stato deciso che si doveva procedere e inserire per ogni pratica impilata sulla mia scrivania un dato che io non potevo reperire se non chiedendolo direttamente a chi ha gestito le pratiche
- improvvisamente questo lavoro diventa urgentissimo
- mi viene detto di stilare una lista coi numeri delle pratiche, sottoporla alle persone che le hanno gestite richiedendo loro di inserire il dato mancante e assolutamente necessario.
- perdo mezzo pomeriggio a stilare la lista
- la giro via mail alle persone, suggerendo che la cosa è abbastanza urgente (cfr punto 3)
- una mia collega compila la lista per la parte che la riguarda (la più abbondante) in mezz'ora dall'invio della mia mail.
- tutto questo prima del ponte
- oggi arrivo in ufficio e mi dicono che l'idea della lista non va bene,perché qualcuno (scoprirò poi, una persona) si è lamentato che compilarla comporterebbe una perdita di tempo troppo grossa.
- rimostro che 'altra collega l'ha compilata in mezz'ora. Mi dicono pazienza.
- mi viene detto che il dato imprescindibile può essere tralasciato
- rimostro che il supercapo galattico aveva detto il contrario
- mi dicono che fa lo stesso sotto loro responsabilità
- mi dicono ora che invece visto che il capo galattico aveva detto che serve, quel dato serve e me lo dovrei reperire io facendo una querie in un programma che non è installato sul mio pc, chiedendo un pc in prestito, appena si libera (cioè dopo l'orario di chiusura?)
- ora mi chiedo: perché invece che aver il coraggio di imporsi alla lamentela di qualcuno che ha paura di perdere mezz'ora, si impongono a me, che tanto sono interinale, tanto se io invece ci perdo le mezze giornate fa lo stesso?
- considero con disappunto che la lista è solo l'ennesimo lavoro che faccio, perdendo ore e ore, e che poi mi dicono "ops, ci siamo sbagliati, non serviva"
La saga del Pega sta lentamente insinuando in me il veleno della vendetta...
Ora, se va in porto una cosuccia (pregate, fratelli... pregate) altro che 20 giorni... I 3 minimi previsti dal contratto interinale e... 
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Star Wars - Episodio 3
L'ho visto sabato col mio Cosino
Grandioso e Terribile: il Lato Oscuro è proprio dietro l'angolo e i confini sono davvero labili....
Come dice il Lao Tze, quando uno degli opposti è al suo massimo contiene già il seme dell'altro.
Hayden Christensen è uno spettacolo della natura.
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Fornicate. |
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In omaggio a Britney Spears
Ieri sera per non vedere lo scempio di Istanbul ho guardato il suo film. Niente di che, ma molto meglio di quel che si potrebbe pensare... 
I Love Rock N' Roll
I saw him dancin' there by the record machine
I knew he must a been about seventeen
The beat was goin' strong
Playin' my favorite song
An' I could tell it wouldn't be long
Till he was with me, yeah me, singin'
I love rock n' roll
So put another dime in the jukebox, baby
I love rock n' roll
So come an' take your time an' dance with me
He smiled so I got up and' asked for his name
That don't matter, he said,
'Cause it's all the same
Said can I take you home where we can be alone
An' next we were movin' on
He was with me, yeah me
Next we were movin' on
He was with me, yeah me, singin'
I love rock n' roll
So put another dime in the jukebox, baby
I love rock n' roll
So come an' take your time an' dance with me
Said can I take you home where we can be alone
An we'll be movin' on
An' singin' that same old song
Yeah with me, singin'
I love rock n' roll
So put another dime in the jukebox, baby
I love rock n' roll
So come an' take your time an' dance with me
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Mi sono davvero strarotta le balle di chi giudica l'astensione. Ma fottetevi. Il voto ad un referendum è un diritto, non un dovere. L'astensione è una libera scelta come il sì e come il no. Se non si vuole rendere inutile un referendum, bisognerebbe pensarlo bene prima di proporlo.
Che due c°g/i°ni.... |
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l'ignoranza è una bella merda | now playing: (none) |
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Affittasi graziosa e raccolta mansardina, particolarissima, angolo cottura e bagno, in Porta Venezia. Euro 500,- mensili spese incluse. |
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Ciò che maggiormente mi fa essere esterofila è la cura del dettaglio.
Noi che siam santi, poeti e navigatori, spesso ci perdiamo in miraggi e parole e mai in opere o missioni.
Una volta (fino a poco tempo fa) i metropolitana, anche sul lato opposto al lato "discesa" si trovavano pannelli che indicavano il nome della stazione. Oggi da alcune stazioni sono spariti per lasciar posto ad enormi cartelloni pubblicitari. Perché?
Sul treno di stamattina non era indicata la direzione. Ci sono i pannelli apposta (sul treno). Ma erano neri. E siccome da dove sono arrivata io e con la folla che sopravanzava e i tempi che stringevano non era facile vedere il pannello luminoso a centro banchina mi ci sono buttata a caso e - che culo! - era il treno giusto. Perché?
Nella nuova stazione metropolitana di Duomo hanno messo un nuovo piastrellato bianco poroso. A qualche mese da quando l'hanno scoperto, il pavimento è già grigio e dà un'idea di vecchio e zozzo. Senza contare che - avendolo fatto in momenti successivi - non hanno fatto combaciare le linee delle fughe. Si aggiunge quindi un senso di disordine. Perché?
Ieri facevo la raccolta differenziata e mi scervellavo a capire se i tipi diplastica che avevo in mano andassero tutti nel sacco giallo o meno, visto che poi ti multano... o se i tipi di cartoncino che avevo in mano andassero tutti nel bidone bianco etc...
In Germania esiste da anni un sistema che non funziona, ma che in linea di principio non è male... Si chiama "Der Grüne Punkt", il "punto verde". E' questo marchietto . Lo si trova sulle confezioni dei prodotti, solo su quelle riciclabili. Il problema è che poi devono suddividerle ai centri di raccolta e porta via soldi e tempo.
Ma - I have a dream - ho immaginato un processo di questo tipo:
un sistema di riciclaggio a livello nazionale, implementato dalle diverse municipalizzate locali, che imponga a tutti, per es:
sacco bianco - > carta
sacco verde - > vetro
sacco giallo - > plastica
sacco blu - > metallo
sacco marrone - > organico
sacco nero - > tutto il resto.
e altresì imponga a tutti i produttori che appongano su ogni confezione un bollino del colore corrispondente al sacco in cui deve finire. Questo almeno finche tutti non saranno diventati ingegneri biochimici...
In fondo non capisco cosa ci voglia, davvero. Una legge, degli ispettori, degli impiegati per il recupero crediti, il numero dei carabinieri per quelli più ostinati... E sì, vabbè, i centri di raccolta e riciclaggio che già dovrebbero esistere.
Per gli imprenditori: una telefonata a chi procura loro gli imballaggi.
[Ma perché qualcuno non mi regala uno stato, potrei provare a dimostrare che sarei un'ottima dittatrice illuminata.
Quante idee sprecate...]
Ricordo che nel mio primo anno universitario rifecero parte della corsia preferenziale in mezzo alla circonvallazione. Già allora mi accorgevo che le pietre al bordo del marciapiede erano messe alla cazzo (me ne accorgevo man mano che le mettevano giù...). Oggi le ringhiere di metallo che delimitano le banchine sono arrugginite e/o divelte (son passati 8 anni, non 50...).
Già allora notavo che le piantine che piantavano erano stitiche e smilze... Oggi sono l'ombra di un vegetale sopravvissuto ad una tempesta di sale...
Ma perché??
Potrei continuare all'infinito.
E non mi si venga a dire che è perché mancano i soldi...
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"Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che "vivere vuol dire essere partigiani". Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti."
Tratto da un articolo di Alphagamma, Autore.
Amo la differenza. Credo come Cartesio (che però per altri aspetti mi sta un po' sulle balle) che vivere voglia dire pensare. Possono esistere infiniti mondi, sono tutti possibili, sono tutti valevoli, per lo meno, finché non vogliono distruggere altri mondi. Quando mi dicono che "se non sono così allora non posso esistere" vedo un'infinita piccolezza, ma non nel senso di una piccolezza che ha in sè l'infinito, perché questa sarebbe individualità. E mi sembra un abuso di sillogismo, sport che è sempre più utilizzato per abbindolare anche i sapienti, perché - Piattelli Palmarini insegna - questi meccanismi della mente sono insidiosi per forza e per tutti. Poi uno legge l'Autore e pensa: "oddio, se non sono partigiano non posso esistere!" e o si uccide o si fa partigiano, che - per quanto uno la possa vedere oggettivamente nel senso di "schierarsi da una parte" - culturalmente, via... lo capiamo tutti...
Penso che debbano esistere i soli uomini, perché non mi fido delle aggregazioni dove tutti possono mascherarsi e nascondersi dietro una bandiera. E credo che le scelte debbano essere dettate dalla personale Weltanschauung e - soprattutto - dal buonsenso. Altrimenti l'individuo muore e nasce la pecora.
Schierarsi dietro la barricata e muoversi con il favore del gruppo è incapacità di scelta individuale, è parassitismo di ideologie forgiate da altri (consumismo massificato di idee), vigliaccheria della presa di posizione autonoma.
Non partecipare ad una vita politica che significa schieramento e paraocchi, quando il mondo, la vita, la quotidianità, l'esistenza ti mettono sul piatto d'argento l'assoluto, il sempre possibile, l'ininterroto mutamento, la danza cosmica del lasciarsi sempre sorprendere dal mondo e da se stessi, l'Alta Virtù di una coerenza dell'incoerenza... mi sembra quanto di più umano e rispettoso per se stessi (e per gli altri) si possa scegliere.
Al di là del fatto che nella mia scala di valori - tutti umani - la politica ha un ruolo abbastanza secondario, dopo sviluppo del Sè, ricerca, conoscenza, curiosità, amore, divertimento... , perché mi pare che - per quanto, giustamente - ci coinvolga un po' tutti, siano più importanti per il percorso dell'Umanità tutta le cose che ho elencato, piuttosto che un governo che si alterna ad un altro...
E' l'indifferenza verso questi aspetti della vita che spesso rischia di renderla solo una lotta continua, sterilizzandola sotto il logorio di questa veemenza e di questa rabbia... Ma basta! ... Sembrano cose da vecchia portinaia, che vive dell'astio verso tutti i condomini che le sporcano - avanti e indietro per le loro vite - le scale appena lavate.
Quanto è più bello, interessante, potenzialmente infinito, vario, curioso, stimolante e avvincente l'individualismo? (anche quando comporta la scelta dell'indifferenza?)
Perciò non odio nessuno, e amo la differenza.  |
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Ieri sera vado alla Grazia Neri a vedere la mostra su Tiziano Terzani. Una serie di bellissimi scatti per lo più in bianco e nero ripercorrevano la sua vita girovaga e mi facevano commuovere, quando lo ritarevano ormai vecchio e malato, ma ancora con quello sguardo sereno di chia ha capito tutto.
Mentre mi aggiro avvolta da questa tiepida commozione, vengo distratta da un gruppetto di intellettuali (parevano giornalisti) guidati dalla voce invadente del fotografo che stava platealmente vivendo il suo momento di gloria... 
Il fotografo racconta foto per foto, dove e come l'ha scattata, si sofferma davanti ad una e dice qualcosa tipo che è stata scattata insieme (vicino, col cugino di, al matrimonio di..? non ricordo...) a quel regista "famoso, quello che ha fatto come si chiama..... uhmm... Guerre stellari!"
Gli intellettuali del crocchio allora, con fare intellettuale si rimpallano..:
"Ah sì, coso, come si chiama..."
"Sì, adesso non mi viene"
"Ah! Spielberg, no?"
"Già, Spielberg!"
Io: 
Ho continuato a chiedermi tutta la sera che cosa ci voglia davvero per "arrivare"... e soprattutto perché io, come altre persone che mi sono vicine e che meriterebbero davvero di "arrivare" siamo ancora lì dove siamo...
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Perché nei vari folder della documentazione, quando i colleghi ci inserscono i loro file li nominano sempre in modo vario e confuso e impreciso, dimenticando i numeri di contartto oppure mettendo in uno il numero completo, nell'altro un numero abbreviato etc..?
E perché quando io vedo questo sento l'irrefrenabile bisogno di rinominare tutti i file in modo che poi l'elenco nel folder sia perfettamente allineato e il tipo di documento spicchi alla fine della nominazione, in modo chiaro e completo e nell'ottica della massima leggibilità e chiarezza per chiunque debba accedere ai documenti??
Perché per fare questo perdo tanto tempo, ma non posso proprio farne a meno? |
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Ricordo qualche anno fa, la sera prima di addormentarmi, che sognavo le terre sabbiose dell'Uzbekistan, mi vedevo - pellegrina appiedata - girovagare senza meta tra i villaggi e le città che raccontano storie quasi sognate, come parte di una carovana invisibile e senza tempo. Mi vedevo sostare sulle rive senza vita dell'Aral, a respirare aria salata, ed eroicamente smascherare i resti venefici della guerra fredda... Percepivo i profumi rimasti ad aleggiare lungo la Via della Seta.
L'Uzbekistan era una delle mie patrie spirituali, in quell'area che molti dicono essere la culla della nostra civiltà.
Per l'Uzbekistan, per paura di sapere che presto sarebbe accaduto qualcosa che ne avrebbe minato l'equilibrio instabile, mi sono abbonata alla newsletter del Times of Central Asia. Dal quale ho seguito i retroscena della guerra in Afghanistan, da un punto di vista un po' più insider
Vi avevo letto la storia di una ragazza felice di poter studiare all'università di Tashkent e poter dare un contributo alla creazione di un futuro di crescita e stabilità, per il suo Paese.
Avevo iniziato a scrivere anche una storia della mia vita immaginata, in Uzbekistan, tra pastori e città storiche, passato e presente, cieli notturni e centri polverosi.
Sono stufa che mi turbino i sogni più belli.
E' egoistico, ma non posso farci niente. |
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Voglio andare a casa 
Ma prima un ultimo post.
Voglio fare 6 al superenalotto. 3.900.000 euri il montepremi.
Metti che lo faccio da sola.
1) Mi licenzio (ma solo quando li ho intascati, vero Alf? )
2) Compro un trilocale a Milano, in zona semicentrale, carina.
3) Compro un po' di appartamenti e case in giro e vivo dei rispettivi affitti.
4) Prendo Pefavòre e gli finanzio un'operazione alle gambe. Una volta che mi accerto che sta bene, me ne vo e non mi faccio più vedere.
5) Svaligio la Feltrinelli
6) Svaligio l'IKEA
7) Vado a farmi un viaggio in giro per il mondo, ma versione backpacker.
8) Torno e mi faccio un po' di lauree: la mia, in fisica, in informatica, in erboristeria, alla SOAS...
9) Nel frattempo faccio un po' di bambini (sempre che me li lascino fare... )
10) Nel frattempo, a tempo perso metto su l'Azienda.
11) Nel frattempo a tempo perso scrivo
12) Nel frattempo a tempo perso disegno
....uffa... |
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Uffa... >-| | now playing: niente |
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Ieri sera verso le 20.30, sulla metro tra Vimodrone e Gobba.
Un bambino indiano accanto a me indica il sole rosso al tramonto, fuori dal finestrino.
"Papà! Papà!!"
Il papà gli parla in un italiano stentato.
"Cosa?"
"Guarda!!!"
"Cosa?"
"Il sole rosso"
"Mh"
"Perché è così?"
"Perché adesso va giù"
"E dopo cosa c'è?"
"La luna"
"E quando va via quella?"
"Di nuovo il sole."
"...."
"...."
"Papà, cosa c'è nel cielo?"
"Le nuvole"
"E basta???"
"Sì"
"Non è vero."
"No?"
"Le stelle!"
"Sì, anche le stelle" |
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Mi rendo sempre più conto di quanto l'ignoranza sia causa di tutti i mali.
E' un po' che ci penso. Ho anche un abbozzo di racconto sull'argomento - nella mia testa.
Lo spunto me lo dà il post di fdecolibus sui referendum.Ma fa seguito alla puntata de L'ifedele che ho intravisto sabato ( ? ) proprio sull'argomento, e fa seguito anche al collega che arriva alla mia scrivania stamattina, vede che mi esce il libro dalla borsa, lo prende, lo guarda e con ironico sprezzo mi dice "ma sei scema ad allucinarti il cervello con 'sta roba? Ma leggiti Sveva Casati Modignani!". La "''sta roba" sarebbe il libro che sto leggendo "Il Tao della fisica", che a leggerlo mi sento veramente un'handicappata, perché è interessantissimo, ma - mi rendo conto - anche abbastanza divulgativo, scritto apposta per chi di fisica e filosofie orientali non sa un cazzo, tipo me. E mi fa incazzare sapere di non sapere e vorrei farmi una laurea in fisica e leggere il bhagavad gita etc. Eppure c'è chi mi dice di leggermi Sveva etc. Quindi mi sta dicendo sostanzialmente: "resta ignorante" (niente contro Sveva etc, che non ho mai letto, ma a quanto ne so, non parla di fisica etc, ma di sentimenti, e di quelli, vabe'..., ne sanno qualcosa un po' tutti). .
(poi io leggo anche la Kinsella, ma non SOLO quella...)
L'ignoranza è quella cosa che fa sì che tu possa essere fottuto da chiunque ne sappia un po' più di te.
Ora sono sicura che qualcuno tirerà fuori Berlusconi. Però per quanto uno possa pensarne male, tutte le televisioni parlavano dei suoi processi e anche mia nonna, 85 anni, che vive di Retequattro e soap-operas sapeva che era plurindagato etc, eppure l'ha votato, perché lo riteneva più simpatico? più gentile con le signore? più elegante? non lo so, ma l'ha votato pur sapendo.
Invece su embrioni e staminali non ne sa un cazzo nessuno, salvo gli scienziati che le indagano. E poi ci vorrebbe anche una laurea in filosofia morale.
Insomma, secondo me è troppo.
Come sul nucleare. Uno pensa subito ad Hiroshima, ma chi è che ne sa qualcosa di fisica nucleare salvo chi la studia?
Così uno per paura di Hiroshima e Chernobyl (ma in Francia?) si subisce Gioia Tauro e Marghera, che invece sono qui e sono reali e i tumori li fan verire eccome...
Ma a parte questo, il punto è che siamo un mondo ignorante. E la Repubblica platonica retta dai Sapienti resta un'utopia.
Quantomeno voglio tentare di conoscere più cose possibili.
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Ieri sono tornata al cinema dopo tanto tempo.
E' un po' come rivedere un amante che hai lasciato senza smettere di amarlo.
Ho visto un film difficile: Old Boy, di Park Chan-Wook, Korea.
Inizia con un leggero sapore di rosticceria asiatica. Prosegue per i primi minuti ondeggiando un po' nevroticamente su un umorismo alla Marrabbio.
E in un attimo ti precipita nell'abisso. Nella claustrofobia. Nella decadenza.
Compartecipi dell'angoscia, che diventa agonia, di un orrore anche più empio del solo abisso, della sola claustrofobia, della sola decadenza. E' l'assenza della Causa. Come un'eco dell'Esistenza, che è il ripetersi costante della domanda "perché sono qui e devo soffrire?"
Ma se ci fosse dato di sapere, sarebbe davvero una liberazione, o - citando il film - saremmo solo proiettati in una prigione più grande, dove anche le dimensioni della sofferenza tenderebbero a dilatarsi, tanto che inizialmente sarebbe davvero difficile riconoscerle?
Come in una cosmogenesi, la Causa si rivela una Colpa, una colpa minima. Un errore infimo.
Il protagonista, nella sua prigionia, alla ricerca dei motivi, stila un'infinita lista delle persone a cui ha fatto un torto, che ha offeso o denigrato. Ma non dev'essere necessariamente una colpa così risibilmente immensa a scatenare l'inferno. E' il battito d'ali della farfalla. "Un granello di sabbia e una pietra, nell'acqua affondano allo stesso modo", ripete il Carceriere.
La Colpa interrompe un amore. La Punizione ne inizia un altro.
Ed esci con lo stomaco sottosopra e una domanda. Quali sono i confini?
Quali sono i confini della Colpa? Quali sono i confini dell'Odio. Quali sono i confini della Vendetta? Quali sono i confini del Ricordo? E soprattuttoquali sono i confini dell'Amore?
Fino a dove si estende la natura primigenia del sentimento e dove invece subentra il costrutto sociale/culturale.
Un film che ti suscita riflessioni simili è per forza un grande film.
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stanca | now playing: tippete |
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Sono irrimediabilmente sedotta dai cartelloni che preannunciano l'uscita del 3° episodio di Star Wars.
La visione dei modi e dei tempi in cui il serafico Anakin si trasformerà nell'oscuro Darth mi attira come poche cose, ultimamente.
E penso sia per via di quella sottile fascinazione che esercita il Male, su di me, come - penso - un po' su tutti.
E' il buco nel muro su una stanza buia.
Difficile sottrarsi alla necessità di guardare.
Difficile sottrarsi all'imperativo di domandarsi cosa c'è in quel buio.
Il Male che è sempre potere, come in una definizione che ne lessi e che non mi fece dormire di notte. Il lato oscuro della forza, dove la corrispondente luminosa è la legge di Dio, ovvero della natura, ed esso nient'altro che la negazione di questa legge. O meglio la sovversione di un regime dominato da imprescindibili leggi piovute dall'Altrove Assoluto, in favore di un'appropriazione individualistica, del Contingente Assoluto, di quelle stesse leggi. Compresa la possibilità di variarle, scombussolarle, mescolarle... e generare mostri.
Voglio scrivere qualcosa, su questa vecchia, vecchia storia del Bene e del Male.
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Conosco altre persone che versano nell'amara condizione di non saper dribblare i nefasti effetti di un malsano senso del dovere.
Perché succede questo?
Perché si finisce per autocontrarsi in ansie ed ulcere, invece che affrontare con inerte menefreghismo i propri diritti umani?
Contratto: dalle 9 alle 18 con 1 ora di pausa pranzo.
alle 13.00 scatto dalla sedia per il pranzo. Alle 14.00 mi ci risiedo. Alle 18.00 scatto di nuovo per andare a casa.
Non ci stanno altre cose? Cazzi vostri. Il mio contratto parla chiaro.
Ti hanno detto che hai tutto il tempo del mondo? E falli aspettare. Prenditi la briga di dire, oggi non posso, ho un impegno. Lo fanno tutti.
giusto per la cronaca: questi post sono stati scritti in un totale di 5 min circa. Meno di quanto sia compreso nella mia pausa caffè (15 min) legittima e che salto. |
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Un'ora e mezza persa in un meeting dove si parlava degli aumenti di stipendio dei DIPENDENTI. Temporanei, ovviamente esclusi.
Ora oltre a tutto il resto faccio anche parte dell'ufficio contabilità, visto che ormai sono il refernete planetario per qualsiasi stronzata che riguardi fatture, che al momento della mia assunzione avrei solo dovuto passare da un ufficio all'altro.
Poi i vicini di banco che mi chiedono cose che potrebbero smazzarsi da soli, ma - ahimè - sono troppo impegnati a parlare con mogli e figli e colleghi lontani (ma di tempo, calcio, figa etc...)
E le pile che si alzano
E i capi che si "accorgono" dopo 3 mesi che lo dico, che non riesco a star dietro ai lavori a bassa priorità, come l'archiviazione, visto che per star dietro al resto - ma arrancando - devo fare almeno un paio d'ore di straordinario al giorno.
E hanno anche il coraggio di guardarmi male, come per dire "ma come??"
E io che all'ennesima richiesta rispondo ancora di sì.
E io che addirittura mi propongo di venir qui il sabato, per cercare di spalare un po' della merda in cui sto affogando.
Almeno mi cagassero il curriculum da quell'altra parte. Almeno mi prenderei la soddisfazione di mollarli in questa merda.
Ma cogliona io. |
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vaffanculoooooooooooooooooooooooo | now playing: ooooooooooooooooooooooooooooooo |
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Oggi è qui il supercapo galattico.
Mentre gli preparo e timbro alcune carte da firmare, penso che i nostri timbri sono davevro squallidi, considerato chi siamo. Neri, senza logo, senza forma....
E' un po' che questa cosa mi dà il tormento.
Nessuno se ne frega, qui. Io invece stampo gli avvisi in blu, con il font ufficiale dell'Azienda, ordino cartellette, portacorrispondenza, portadocumenti etc, tutto in blu, perché è il colore di bandiera... Non me lo chiede nessuno. Ma mi sembra naturale. Come mettere le mollettine arancioni quando ho la maglia arancione. 
Oggi il supercapo galattico arriva, mi porta le carte firmate che gli avevo preparato e mi dice:
"Jorda, non è che potresti ordinare alla tipografia dei tibri col tampone blu, il logo etc etc etc?"


Io col supercapo galattico non ho mai avuto un gran feeling, insomma lui sta in un'altra città, è sempre in giro, e ha un piglio davvero manageriale che scoraggia anche i più temerari.
Ma oggi l'ho sentito davvero vicino...
Grande, supercapo galattico!  |
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fico! | now playing: interpretazione....web....uè, come il mio! |
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5 stilline...
5 paperelle...
Ei fu.
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(none) | now playing: (none) |
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"Una vita non si giustifica, se non con lo sforzo, anche sfortunato, tendente a capire meglio. E capire meglio è aderire meglio. Più capisco, più amo, perché tutto ciò che è capito è bene." |
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Alèèèè!!!!!!!!!! | now playing: ---- |
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A ritiene di essere di gran lunga superiore a B e B ritiene di essere di gran lunga superiore ad A.
Ora se le loro impressioni sono entrambe vere, siamo di fronte ad un paradosso, e di fronte ai paradossi la mente umana fa fatica, perché troppo imbevuta di categorie.
Se escludiamo la possibilità del paradosso, se l'impressione di A è vera, quella di B dev'essere necessariamente falsa.
Altrettanto, se l'impressione di B è vera, quella di A dev'essere necessariamente falsa.
Nella natura delle cose umane, però, se B è convinto della verità della propria impressione, anche se la verità sta dalla parte di A, B non sarà in grado di vederla.
Altrettanto viceversa.
Posto che non è dato ad A o a B di conoscere quale delle loro impressioni sia vera, com'è possibile far sì che essi dimostrino a se stessi e all'altro la verità della propria impressione e/o accettino la superiorità dell'altro? |
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piccoli problemi quotidiani. | now playing: jajabajajababajeje |
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Promo per una band che merita.
Time Déco (già Catasbattilo) - Mrs. Bellybutton (già Palomino Fughedobadi)
Breathing this fug, I’m waiting for a veer.
Somebody else wants me to volunteer...
And the time’s buring me, the time’s a whore,
The time is up to me, the time’s an idols store.
Inside the freezer just philosophy.
Outside the daily noise of Italy.
And the time is to loose, the time’s to ignore,
Time, some more time, no time for me, no more...
Look at me poising between art and dream,
Checking the time to enter in the scene.
And the time passes dumb, the time’s a roar,
The time’s besieging me, the time’s behind the door...
Down this road I’ll run, till my words will be there
Where time want ‘em to be.
Then I will close my mouth, till my words will be said
When time want ‘em to be...
Per sample, info e cd mandatemi un pm |
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No more time | now playing: Natural Vocoder |
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Mercedes Benz - Janis Joplin
Oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
My friends all drive Porsches, I must make amends.
Worked hard all my lifetime, no help from my friends,
So Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
Oh Lord, won’t you buy me a color TV ?
Dialing For Dollars is trying to find me.
I wait for delivery each day until three,
So oh Lord, won’t you buy me a color TV ?
Oh Lord, won’t you buy me a night on the town ?
I’m counting on you, Lord, please don’t let me down.
Prove that you love me and buy the next round,
Oh Lord, won’t you buy me a night on the town ?
Everybody!
Oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
My friends all drive Porsches, I must make amends,
Worked hard all my lifetime, no help from my friends,
So oh Lord, won’t you buy me a Mercedes Benz ?
That’s it!
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Non ho vinto il Jackpot.... | now playing: Il Cat che bofonchia :sbonk: |
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Saranno i colori fuori dalla finestra, sarà l'amore, sarà questa canzoncina in testa, ma oggi gli straordinari non pesano tanto... 
I Was Made To Love You - Polly Paulusma
In the sky I see angels flying all over town
they've got names in their
pockets of lovers lost and found
if I send you my angel, would you send
yours to me?
if our angels collide in the sky, you'll say it was meant to
be...
...and days blank like they bleached them
and nights outline air like
static on the phone
and you say that you feel them,
but the words you
picked so carefully keep coming out all wrong
so I'll write them in light
and I'll carve them in stone
I was made for loving you
I was put on
this sweet earth too,
I was made to love you
in the air I hear gunfire, going off in the hills. Clocks are ticking,
the battle is nearing, I'm fending them off with these pills.
if you're
stuck in the front line, would you charm your way out?
you might like the
idea of the kill, but you don't know what dying's about.... (chorus)
In the sky I see angels flying all over town
they've got drugs in their
pockets, to keep us all on the ground.
I won't send you my angel; angels
only deceive.
Spit the pills out feed fuel to your fear
and fly away
with me (chorus)
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:)) | now playing: silenzio |
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Tutto quello che vogliamo dire oggi è che l'idea religiosa, per un momento cancellata, può rientrare nelle anime e nelle coscienze perché le attuali conclusioni della scienza le predispongono a riceverla. Fin da ora c'è già, se si può dire, una religione del tutto pronta, e se essa non penetra affatto in questo momento nel profondo della società, se la borghesia è piattamente spiritualista o semplicisticamente spiritualista, se il proletariato è diviso tra la superstizione servile o un materialismo feroce, è perché l'attuale regime sociale è un regime di abbruttimento e di odio, cioè un regime irreligioso. Non è affatto perché si cura degli interessi materiali che la nostra società è irreligiosa, come dicono spesso i declamatori volgari e i moralisti privi di idee. Al contrario, c'è qualche cosa di religioso nella conquista della natura da parte dell'uomo, nell'appropriarsi delle forze dell'universo per i bisogni dell'umanità. No, ciò che è irreligioso è il fatto che l'uomo conquista la natura assoggettando gli uomini. Non è la preoccupazione del progresso materiale che storna l'uomo dai grandi pensieri e dalla meditazione delle cose divine, è l'esaurimento dovuto al lavoro inumano che non lascia, alla maggior parte degli uomini, la forza di pensare e neanche quella di sentire la vita, cioè Dio.
E' anche la sovraeccitazione delle passioni cattive, la gelosia e l'orgoglio, che assorbono in lotte empie l'energia intima dei più valenti e dei più fortunati. Tra la provocazione della fame e la sovraeccitazione dell'odio, l'umanità non può pensare l'infinito. L'umanità è come un grande albero tutto ronzante di mosche irritate sotto un cielo di tempesta, e in quel ronzio di odio, la voce profonda e divina dell'universo non è più intesa."
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Amen | now playing: -- |
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Oggi c'è una così esplicita Primavera che era bella anche Cascina Gobba. |
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..... | now playing: ........ |
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Voglio leggere la Bibbia, tutta e seriamente, e farne uno studio ragionato. |
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:O | now playing: :O |
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Ho sentito una bella storia.
C'era una volta un gruppo musicale che si chiamava Subsonica.
Erano dei gggiovani molto alternativi, che facevano musica alternativa, politica alternativa, moda alternativa etc...
Erano così alternativi ed indipendenti, che avevano firmato un contratto con una casa discografica indipendente, che aveva appoggi presso una grossa Major che chiameremo A per la distribuzione. Questo gruppo faceva della buona musica e presto raggiunsero il successo nazionale, grazie anche al supporto in produzione della casa indipendente e in distribuzione della major A.
Un giorno visto il successo che avevano ottenuto e avrebbero ottenuto ancora i ggiovani alternativi, una major che chiameremo B propose loro di firmare un contratto direttamente con loro in cambio di qualche consistente migliaio di euro in più.
Però i gggiovani alternativi avevano già un contratto in essere con la casa indipendente che li vincolava a produrre obbligatoriamente 2 dischi entro il 2005 per la major A.
In barba a quel contratto i ggiovani alternativi hanno firmato con la major B.
Una volta fatto presente loro che, al di là della morale, avrebbero dovuto comunque onorare il primo contratto, essi registrarono 2 dischi di "suoni strumentali", li diedero al produttore della casa indipendente, che per salvarsi la faccia si rifiutò di presentare quei rumori alla major A perché li distribuisse come onore del contratto.
Ora la major A pretende dal produttore indipendente i danni per i mancati proventi di 2 album dei Subsonica calcolati su proiezioni di vendita basate sui ricavi precedenti. (milioni...)
I Subsonica pretendono dal produttore i danni per non aver dato alla major A i loro dischi di rumore, non averli promossi e pubblicizzati come niente fosse.
E tutto per un pugno di dollari... 
Eh, questi paladini dell'egualitarismo sociale, questi crociati per la liberazione dallo schiavismo del sistema...
Già...

Storia #2:
I Rage Against the Machine, ai tempi della loro gloria, facevano pagare i biglietti dei loro concerti di gran lunga meno dei loro colleghi più... capitalisti.
Molti lo hanno acclamato come un gesto di generosità e lotta contro il caro-concerti... 
Pochi (e sono tutti nell'ufficio contabilità delle società di organizzatori dei concerti) sanno che questi simpatici musicisti, dichiaratamente comunisti pretendevano per ogni concerto un caché pari a quello degli Aerosmith, ma imponevano agli organizzatori il costo basso dei biglietti così gli organizzatori riuscivano a mala pena a coprire i costi...
Eh, questi paladini dell'egualitarismo sociale, questi crociati per la liberazione dallo schiavismo del sistema...
Già...

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totenkopf | now playing: vociare confuso |
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Bambini, non trattatemi male jdhoring.
Insomma, ha la sua età, e come tale va rispettato.
Non si trattano male i vecchi: si sa, hanno magari ogni tanto una mentalità più ristretta, e rimpiangono i fasti del passato, quando si stava sicuramente meglio, c'erano le stagioni intere, perché seguivano le regole della natura, e anche tutti gli altri seguivano le regole. Questi scapestrati di oggi invece non hanno più rispetto per le regole e per niente.
Poi voi non lo sapete, ma JD è Babbo Natale in incognito (e se si fa attenzione lo si riconosce da alcuni particolari... ) : chissà quante volte da piccini, vi siete seduti sulle sue ginocchia senza saperlo! E oggi rinnegate qesti gioiosi momenti dell'infanzia in nome di cosa? Della blanda sovversione? Del divertimento senza limiti?
Orsù.
Diamo tutti un bacino a jdhoring. 

mi inviti ancora alle liturgiche, vero JD? |
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buonismo diabetico | now playing: prezzi sull'asilo |
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1- Ho pensato che potrei farmi sponsorizzare la vita..
Esempio:
vado in giro vestita sempre con qualcosa che riporti il marchio della Coca-Cola, mi faccio vedere in pubblico mentre la bevo, ne parlo bene a tutte le persone che incontro, ogni tanto mi presto ad azioni straordinarie, spontanee, come la distribuzione di piccoli gadgets, o il tavolino con l'assaggio in metropolitana... In cambio la Coca Cola Co. Ltd mi dà 3/4 mila euro al mese.
2- Ho pensato che potrei prepararmi bene un repertorio di canzoni decenti da accompagnare con la chitarra, perlomeno sono più o meno intonata, mi faccio i vagoni della metro dicendo
"Buongiorno a tutti, è mia intenzione disturbarvi: sono una ragazza italiana, di famiglia di reddito medio, mi mantengo da sola, e non arrivo alla fine del mese. Contando che per un'ora di concerto siete mediamente disposti a spendere 36 euro, vi chiedo di darmi 1.8 euro per i tre minuti di concerto che vi propongo. Visto che però non sono una cantante famosa, mi accontento anche solo della metà."
Se tutti si dovessero muovere a compassione, con una media di 50 passeggeri a vagone e 5 vagoni per treno e - poniamo - 10 treni al giorno potrei guadagnare, con uno sbattimento minimo ed un lavoro creativo, 2250 euro al giorno. (ditemi che ho sbagliato i conti... )
3- Ho pensato di mettere un annuncio tipo:
"AA disperatamente cercasi magnate disposto ad offrire vitalizio di minimo sacrificio per lui e massimo vantaggio per l'inserzionista in cambio di soddisfazione per la proprio generosità"
Morale della favola, sono ancora in ufficio e sono le 19.00.
Voglio un sacco di soldi.
E sto valutando che se dovessi fare una seconda laurea forse non mi dispiacerebbe fare fisica. Ho scaricato i programmi dell'università.
Sento dentro la voce di mia madre che dice: intanto pensa a far la prima! 
E penso a quelli che possono permettersi di fare tutto quello che farei io, ma che non lo fanno perché preferiscono star sdraiati sul panfilo col Giangi...
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Venale | now playing: La sciura delle pulizie che svuota i cestini |
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Uscirò dal baratro dello scoperto contando solo sulle mie forze e su quelle del gentilissimo signor Unterholzner.

In compenso da ieri sono una donna più felice e completa: Ilmio mi ha regalato per il SUO compleanno ciò che inseguivo da tempi immemori: UNA MACCHINA DA CUCIRE!
Piccola, ma funzionante.
Infine, per la gloria e i fasti della Conoscenza e in barba agli inestetismi dell'Alzheimer, cullata dal leggero sottofondo dei gorgoglii d'ugola di Joni Mitchell, negli ultimi giorni mi sono decisa a dedicare qualche minuto prima di dormire al piacere della lettura. Trattasi de "Il mattino dei maghi" di Pauwels e Bergier, saggio a dir poco illuminante sul razionalismo fantastico.
Per esempio:
lo sapevate che il vaccino non l'ha inventato Fleming, ma era scritto alla portata di chiunque volesse leggerlo nei Veda indiani dal saddìo quanto avanti cristo?
E che un papa nel medioevo tornò dall'Oriente con una vagonata di conoscenze che prima non aveva e una "testa" scolpita che rispondeva a dei problemi che lui poneva con SI o NO, grazie ad un meccanismo basato su un sistema numerico a due cifre... ?
A quanto pare tutto alla luce del sole, ma sepolto nei baratri della dimenticanza, o più fisicamente negli scantinati delle biblioteche del mondo
(poi mi stupisco se mi viene la scimmia di comprare più libri possibile perché potrebbero non ristamparli...)
scettici, prima di fare gli scettici, leggetevi il libro |
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non c'è mai limite al peggio, neanche quando sembra andare meglio | now playing: patatine |
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If God was one of us - Joan Osbourne
If God had a name, what would it be
And would you call it to his face
If you were faced with him in all his glory
What would you ask if you had just one question
And yeah yeah God is great yeah yeah God is good
yeah yeah yeah yeah yeah
What if God was one of us
Just a slob like one of us
Just a stranger on the bus
Trying to make his way home
If God had a face what would it look like
And would you want to see
If seeing meant that you would have to believe
In things like heaven and in jesus and the saints and all the prophets
And yeah yeah god is great yeah yeah god is good
yeah yeah yeah yeah yeah
What if God was one of us
Just a slob like one of us
Just a stranger on the bus
Trying to make his way home
He's trying to make his way home
Back up to heaven all alone
Nobody calling on the phone
Except for the pope maybe in rome
And yeah yeah God is great yeah yeah God is good
yeah yeah yeah yeah yeah
What if god was one of us
Just a slob like one of us
Just a stranger on the bus
Trying to make his way home
Just trying to make his way home
Like a holy rolling stone
Back up to heaven all alone
Just trying to make his way home
Nobody calling on the phone
Except for the pope maybe in rome
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Stranamente commossa. | now playing: "'o famo 'sto bisnes?" |
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Insomma, pochi giorni lontani dall'ufficio e già si perde di vista il blog.
In pillole gli ultimi giorni.
Le tagliatelle al ragù della nonna hanno conquistato il cosino, la camicia seriosa, bianca a righine blu del cosino nel giorno di pasqua ha conquistato la nonna.
Il vicepresedente dei boy-scout d'America è stato accusato di pedofilia. Quali altre certezze ci restano? 
Terry schiavo è morta, il papa sta morendo, e anch'io non mi sento tanto bene... 
Ho un'amica veggente. Già due cose piuttosto importanti le ha previste con assoluta non chalance. 
Stamattina scendo le scale della metro seguendo con interesse l'alzarsi e l'abbassarsi del gluteo tornito di un bel metro e ottanta, spalla larga e capello lungo biondo che scendeva le scale davanti a me. 
Lo affianco alla banchina e mi si rivela un gremlin.
Le certezze crollano, parte seconda.
(mi son quasi sentita sporca ad aver fatto delle considerazioni positive prima...)
Domanda: ma cosa ci fanno ancora dei turisti seminudi sulle coste dell'Indonesia, mentre i bambini di qualche decina di metri più in là rubano le merendine al tifo sotto le macerie?
I colleghi si stanno appiccicando vicendevolmente pesci d'aprile sulle spalle.
La cosa più bella di ieri: 
La cosa che ieri mi ha fatto più incazzare:
ex aequo tra:
stare in ufficio fino alle 7.15
l'interruzione della trasmissione sui templari di scozia (peraltro davvero divulgativa e popolare) interrotta per la diretta dal vaticano...
Uffa, e per chi ha una fede esoterica??
Sono insensibile, lo so.
ogni volta che uso la frase del titolo mi viene in mente la prima volta che l'ho usata in pubblico.
La dissi in classe alle medie, in un contesto assolutamente pertinente. Noi non facevamo inglese, quindi la prof mi chiese da chi l'avessi imparata. Risposi: "Da mia mamma"
La classe si mise a ridere.
Mah. |
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-- | now playing: -- |
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Mi hanno detto che per stare a Milano devi avere un sogno, che sia un po' un galleggiante fosforescente, che se gli stai vicino sicuramente ti trovano e ti trovi, perché se non ce l'hai il sogno Milano ti fagocita e ti trascina nel suo vortice e ti affoga nei suoi fiumi di cose in movimento.
Però su un foglio-finestra bianco in una stanza bianca un omino diceva che dei sogni ci si fa ben poco finché li si chiude in un cassetto IKEA.
Dopo l'ennesimo pesce in faccia, l'ennesima riprova di quanto sia immobile questa vita e di quanto poco valore aggiunto ci sia nel mio quotidiano, ho deciso di stare abbracciata al galleggiante, ma così stretta da farmi male.
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odio | now playing: bookato |
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Ci son due coccodrilli
Un dì Noè nella foresta andò
e tutti gli animali volle intorno a sé:
"Il Signore è arrabbiato, il diluvio manderà,
voi non avete colpa, io vi salverò"
(RIT) Ci son due coccodrilli ed un orangotango 
due piccoli serpenti , un'aquila reale 
il gatto , il topo , l'elefante non manca più nessuno
solo non si vedono i due liocorni 
E mentre salivano tutti gli animali,
Noè vide nel cielo un grosso nuvolone
e goccia dopo goccia, a piover cominciò
«Non posso più aspettare l’arca chiuderò»
(RIT) Ci son due coccodrilli ed un orangotango 
due piccoli serpenti , un'aquila reale 
il gatto , il topo , l'elefante non manca più nessuno
solo non si vedono i due liocorni 
E mentre continuava a salire il mare
e l'arca era lontana, con tutti gli animali
Noè non pensò più a chi dimenticò:
da allora più nessuno vide i due liocorni
(RIT) Ci son due coccodrilli ed un orangotango 
due piccoli serpenti , un'aquila reale 
il gatto , il topo , l'elefante non manca più nessuno
solo non si vedono i due liocorni 
programma sponsorizzato dalle 27 aperture di file .pdf con il mio adobe dei bradipi 
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quanti animaletti | now playing: animaletti |
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Ieri una voce nota e temuta mi giunge alle spalle, mi giro, l'incubo prende dimensioni reali, sorrido e lo affronto: il revisore dei conti è tornato. 
L'uomo che è stato la causa e l'artefice dei miei infiniti straordinari di gennaio, l'uomo che una domenica mattina mi raggiunse alle spalle e al supermercato sotto casa mia mi chiese simpaticamente di fornirgli dei contratti...
...quest'uomo, ieri, è rientrato nella mia vita. 
E quando ieri alle 4.20 è venuto a chiedermi dei contratti e io gli ho gentilmente fatto presente che sarei uscita dopo 10 minuti (non arrivo all'alba e salto il pranzo per nulla...) ha anche avuto il coraggio di chiedermi "Ma come? Come mai così presto?" 
Ripensandoci stamane ho avuto un'illuminazione. Tentata da quella strana forma di autolesionismo che è il senso del dovere per un attimo ho anche pensato "Visto che sono arrivata presto anche oggi se salto il pranzo ma mi fermo fino alle 18.00 potrei portarmi avanti..."
ALT! 
Un momento! 
Io sono un'interinale, tra un mese mi scade il contratto e non ho nessuna garanzia di un rinnovo, l'azienda non mi considera nelle comunicazioni generali, il mio è un lavoro di supporto che nessuno si prende la briga di definire e nelle riunioni a cui devo partecipare si parla sempre del core business e mai delle mie attività, l'azienda non mi prende in considerazione per corsi di formazione, aggiornamenti, vantaggi e bonus. Di fatto l'azienda affitta il mio lavoro per le ore in cui mi paga senza darmi nessuna garanzia e senza sentirmi parte dei SUOI.
Quindi: perché io dovrei sentirmi parte dei SUOI e dare per spirito di appartenenza di più di quello che sono chiamata a dare con il mio affitto di lavoro?
D'ora in poi 8 ore c'è scritto sul contratto e 8 ore sono. Allo scadere del minuto io mi alzo e me ne vado. 
Ci sono persone invece che nonostante appartengano e vengano ben pagati da un'azienda si prendono la libertà di sputare - lato sensu - nel piatto in cui mangiano. Domenica sera ho visto uno spezzone di quel programma su MTV tenuto dal simpatico Coppola. Andavano a visistare gli studi di Cologno Monzese e per tutto il tempo hanno denigrato Mediaset e Berlusconi come responsabili della massificazione mediatica, del livellamento dei valori, dell'azzeramento delle coscienze e quant'altro.
MTV invece è una tv che con programmi come RoomRaiders, TRL, Outrageous, Dismissed, quello del pomeriggio con gli sms che non ricordo come si chiama, etc etc... crea individui dalle personalità definite, intellettualmente brillanti, dalle coscienze fervide e attive e dai più elevati valori sociali, politici, morali ed etici... 
E soprattutto è un network locale e indipendente...

Ma smettiamola. |
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ce l'ho col mondo | now playing: tippete |
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Right to be wrong - Joss Stone
I've got a right to be wrong
My mistakes will make me strong
I'm stepping out into the great unknown
I'm feeling wings though I've never flown
Got a mind of my own
I'm flesh and blood to the bone
I'm not made of stone
Got a right to be wrong
So just leave me alone
I've got a right to be wrong
I've been held down too long
I've got to break free
So I can finally breathe
Got THE right to be wrong
Got to sing my own song
I might be singing out of key
But it sure feels good to me
Got a right to be wrong
So just leave me alone
You're entitled to your opinion
But it's really my decision
I can't turn back I'm on a mission
If you care don't you dare blur my vision
Let me be all that I can be
Don't smother me with negativity
Whatever's out there waiting for me
I'm going to face it willingly
I've got a right to be wrong
My mistakes will make me strong
I'm stepping out into the great unknown
I'm feeling wings though I've never flown
I've got a mind of my own
Flesh and blood to the bone
See, I'm not made of stone
I've got a right to be wrong
So just leave me alone
I've got a right to be wrong
I've been held down to long
I've got to break free
So I can finally breathe
I've got a right to be wrong
Got to sing my own song
I might be singing out of key
But it sure feels good to me
I've got a right to be wrong
So just leave me alone
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piacemi | now playing: coro gospel nella mia testa |
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La settimana passata è stata la settimana dei giornalisti.
Su Canale 5 hanno fatto uno speciale su Oriana Fallaci. Ne ho visto solo un pezzettino, parte di una intervista in cui lei si svelava, roba un po' vecchia, tipo anni 70...
Mi ha affascinato il suo modo di fare molto graffiante e soprattutto un concetto di giornalismo come di un fare storia contemporaneamente allo svolgersi della storia. Si è definita più volte una storica. E questo, per chi fa giornalismo come lei, secondo me è assolutamente vero.
Mi ha invece irritata la sua rigidità su concetti meno razionali dell'esistenza, come l'amore, e certi estremismi femministi coi quali non mi trovo per nulla a mio agio. Poi sarà che sono innamorata e il mondo è rosa, ma ho provato un po' di pena per questa concezione iperrazionalista, come se fosse una donna senza amore.
Penso che si possa essere donne, essere intelligenti, perseguire degli obbiettivi di carriera e essere allo stesso tempo mogli amorevoli e tenere madri. E cercherò di dimostrarlo prima o poi.
In contemporanea a questo speciale, ho letto il giorno dopo sui giornali, hanno fatto sulla RAI una comemmorazione di Tiziano Terzani, un altro giornalista con la G maiuscola e un uomo che massimamente stimo e la cui scomparsa credo costi un pochino a tutti noi. Un altro storico della contemporaneità, che ha scritto storie sulla realtà che l'hanno resa tangibile anche a distanza. Ho a lungo sognato una vita simile alla sua e forse non ho ancora del tutto smesso...
Non ricordo quando, ospite di Fabio Volo nella sua nuova trasmissione, ho visto e ascoltato un altro giornalista che si è conquistato la mia stima: Toni Capuozzo. Da tempo apprezzo i suoi servizi e il suo Terra! Ho apprezzato anche la sua umanità e normalità. Ha parlato del vivere una realtà e della necessaria curiosità - dopo - di saper come va a finire la storia della realtà che hai vissuto. Conscia di avere questo tipo di curiosità (a tratti anche morbosa...) ho subito desiderato fare la giornalista...
Di venerdì, la notizia della felice e tragica liberazione di Giuliana Sgrena. Rifletto sulla bellezza ed il rischio di una professione come questa. E rifletto anche sul potere di una professione come questa: Giuliana dice che gli americani non vogliono riscatti e che quindi potrebbero anche aver sparato deliberatamente a lei come bersaglio. Ora il suo giornale difenderà questa tesi? E un giornale è una fetta di opinione pubblica...
Di fatto capisco che gli americani non vogliano che si paghino riscatti. Lo chiarisce il decano dei giornalisti USA: se si paga un riscatto per ogni giornalista rapito, le bande allo sbando in Iraq non troveranno miglior sistema per far soldi che continuare a rapire giornalisti.
Comunque, una bella professione... |
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gnum! | now playing: gnum... gnum... |
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Da ieri sono nera e gotica e in onore a ciò mi cambio l'avatarro. |
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v. foto | now playing: (none) |
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Pochi giorni fa scopro sul forum un thread in cui qualcuno si lamentava della gente inacidita e dei commenti aspri e qualcuno piangeva miseria, altri ci scherzavano un po' su, altri sdrammatizzavano. 
Oggi si scopre il caso Lunik: improvvisamente sparisce un blog "storico" e da controlli incrociati fra vari blog pare essere per insulti etc. 
Ho passato la mia adolescenza ad essere SFIGATA, nel senso più cruento del termine. Ero timida, impacciata, non particolarmente brillante, non particolarmente simpatica, brutta e cicciona.
Questo popò di cose simpatiche ha fatto sì che negli anni della formazione della mia personalità gente particolarmente sensibile abbia fatto davvero di tutto - per suo personale sollazzo - per demolire la mia persona e rallentare il processo di formazione di cui sopra.
Posto che non voglio elargire giudizi su quanto delle cose sopra elencate sia cambiato in me ad oggi, l'unica cosa che posso affermare è che
essere sfigati significa sostanzialmente non essere in grado di reagire all'attacco di certi tipi di insensibilità 
O per lo meno, questo mi dice la mia personale esperienza. 
Sono perfettamente consapevole delle vocine che mi dicono dietro le spalle certi sedicenni in metropolitana o anche certi meno-sedicenni... Ma se per loro sono sfigata, son cazzi loro. Il giorno che per questo mi metterò a piangere e mi nasconderò allora sarò davvero sfigata e loro avranno tutte le ragioni del mondo per trattarmi come tale.
In questo posto veniamo tutti più o meno con lo scopo di esporci. Se non fosse questo il nostro scopo, scriveremmo nel nostro diario e non su di un weblog...
Ogni persona dovrebbe avere sufficiente maturità per prendersi la responsabilità di ciò che afferma, nel suo privato, e a maggior ragione in pubblico.
Posso scandalizzare benpensanti scrivendo i dettagli dei miei prodotti intestinali ( ). Lo so prima di scriverlo. E se poi i benpensanti si scandalizzano e magari mi riempiono i commenti di scandalizzata costernazione e insulti per la mia impudenza, a me - fondamentalmente - che cazzo me ne frega? 
Non plaudo a certa durezza e mancanza di tatto.
Ognuno ha la propria storia e i propri motivi per le personali debolezze.
Ma si è davvero così deboli in questo forum da non avere la forza di passar sopra ad un commento su di un'esternazione pubblica?
Il mondo è pieno di persone diverse che ci possono trattare in modi diversi. Se ad ogni reazione negativa ad un nostro tentativo di comunicazione reagiamo eclissandoci, o piangendo miseria alle gonne della mamma, allora davvero è un povero mondo... 
L'eccesso dilagante di buonismo gratuito sta generando mostri di debolezza, e questo è un commento generico (che si riferisce alle scuole, ai posti di lavoro, alla politica, ai media.... e anche a questo forum).
Auspico un riscatto delle PALLE come strumento indispensabile di sopravvivenza. E se si teme di non avere gli strumenti necessari per sfoggiarle e tener testa al nemico dialettico, ricordo che gli strumenti si possono sempre recuperare con un discreto dispendio di buona volontà, autonanalisi, autoironia e sbattimento (nel senso di "farsi lo sbattimento" e di "sbattersene")
E, come ho già sentito dire da qualcuno, chi ha orecchie per intendere intenda...  |
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stufa | now playing: (none) |
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- laurearmi
- fare il TOEFL
- fare il Cambridge Advanced
- fare l'esame del Goethe
- fare la patente
- leggere un libro al mese
- scrivere 12 racconti
- disegnare un fumetto
- comprare la macchina da cucire
- imparare a cucire
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ce la farò | now playing: (none) |
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Datemene uno, il mio possibilmente... che è bello e nuovo. E mio, possibilmente.
La vita mondana sfiacca, ma senza quella...
Buonviaggio di ritorno a Mimoe, con i postumi della sbornia, ed era tanto che non me ne facevo una.
Adesso sfuggo agli sguardi indiscreti e fuggo dall'ufficio, con un anticipo di 10 minuti sull'orario ufficiale.
Oh ma....
....hanno aperto il frigo o sono le mie ascelle?
Che schifo, non se ne può più.
Col tempo e con la paja matura anche le sucche, dicevano un tempo (e Mayetta mi odierà... ) ma con questa filosofia, lentamente ma inesorabilmente sto uccidendo le montagne di pending.
E un poco alla volta riuscirò a conciliare tutto.
Datemi un letto, non ce la faccio più..... |
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Letto | now playing: zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz |
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Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come - mi pare già da un bel po' di tempo - stanno.
Traggo dal Corriere Milano di oggi questa intervista a Mazzotta (ex ministro e attualmente Presidente della Banca Popolare di Milano). Il tema è l'università.
Intervistatore: Ma la qualità?
Mazzotta: Partirei da questo punto. Che oggi le università sono soltanto di massa. Ma mi sento di affermare, senza timore di offendere qualcuno, che l'offerta culturale e il livello di chi esce sono in calo. La curva che ha come punto d'inizio 15 anni fa non è crescente.
I: Cosa è cambiato?
M: Anzitutto la struttura, perché le riforme sono state quelle che sono state. Abbiamo voluto un'università democratica, e questo in sè è un principio positivo. Ma il risultato è quello che vediamo: se alcuni anni fa dicendo Politecnico o Bocconi o Cattolica pensavi ad una tradizione di vertice nel sistema europeo, oggi...
I: Diciamolo...
M: Non spetta a me giudicare. Ma tutti vedono che si sono moltiplicati i corsi di laurea, il numero di matricole è aumentato e che questa crescita numerica non è andata di pari passo con quella qualitativa.
I: Colpa delle Università?
M: Colpa dell'orientamento politico tradotto in legge. Ed è arrivato il momento in cui, se vogliamo bene ai nostri figli, dobbiamo chiederci quanto ancora possiamo andare avanti così.
I: Secondo lei?
M: Secondo me dobbiamo invertire la rotta al più presto. Abbiamo scommesso sul livellamento e non sulle eccellenze.
I: I rettori dicono che ci sono pochi fondi.
M: Dipende anche da come si spendono, i fondi. La mia sensazione, quella che mi faccio parlando con i docenti, è che oggi predominino gli obiettivi di fatturato e gli studenti si mandino avanti comunque
I: Bisogna tornare all'università dei ricchi?
M: Ma no. Il paradosso è che questa scuola democratica è più classista di quella dei miei tempi: perché oggi il successo personale del giovane dipende dalla sua famiglia di origine. L'università dura dava spazio anche al figlio dell'operaio questa promuove tutti, ma alla fine si afferma chi arriva da un ambito più protetto. La scuola, a partire dalla superiore, sta diventando un elemento di regressione sociale molto pericoloso.
I: E' per questo che le università milanesi attraggono meno?
M: Una università di massa non può essere attrattiva. Le nostre università non attraggono più perché non rappresentano più un'eccellenza.
I: Presidente, ma lei li vede questi giovani?
M: Molti
I: E come sono?
M: Allevati in serra e buttati in gelo
I: Cioè?
M: Noi lavoravamo sodo, avevamo un decimo delle possibilità e degli stimoli dei giovani del Duemila, ma il giorno dopo la laurea avevamo alcune offerte di lavoro fra cui scegliere. Oggi abbiamo scelto la strada di rendere le cose facili ai nostri giovani: a partire da scuola, li alleviamo nella bambagia, evitiamo la selezione, li coccoliamo e loro restano in università sempre più a lungo. [ ] Poi escono e inserirsi nel mondo del lavoro è difficilissimo. Non stiamo facendo un gran servizio ai nostri ragazzi....
I: Ma all'impresa, alla banca, al mondo del lavoro che cosa serve?
M: Servono laureati fortemente selezionati, con una formazione di base solidissima, e parlo anche di cultura generale, e che siano contenitori rapidi di nuove conoscenze. Persone colte, forti e capaci di apprendere.
I: Invece?
M: Invece abbiamo ragazzi con un pezzo di carta e alcune nozioni. Destinati a diventare al massimo esecutori con un titolo: non certo la classe dirigente del futuro.

Basta guardarsi intorno per vedere quanto questo problema sia contingente e dilagante. Prima di leggere questo pensavo che nessuno se ne facesse un problema e che in fondo andasse a tutti sufficientemente bene così da non considerarlo come un problema reale e drammatico: la società dei nostri figli rischia di non avere una fascia di responsabili sociali che siano in grado di guardare al di là del proprio naso...
E la domanda che sorge spontanea (e che suona un po' come l'annosa questione dell'uovo e della gallina) è:
di chi è la colpa?
Dell'università?
Dello Stato?
Della famiglia?
Degli studenti?
Di altro?
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sconcerto e sollievo | now playing: scanner-whistle |
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...si chiude un'altra dura giornata di lavoro all'ombra dell'orticaria che appare e scompare e delle tisane al posto del caffè.
Si chiude sulle spalle dei cadaveri, finalmente venuti alla luce, dei cazziatoni evitati per destrezza e arte dell'indugio.
Si chiude con l'intento di una cena liturgica che funge da momentanea, ricercata amnesia...
Un giorno il velo cadrà e noi vedremo, dicevano i saggi dell'Oriente, su una parete di puntini colorati.
Ad allora avrò eliminato la pila di carte minacciose sulla mia scrivania, i mostri, i cadaveri, gli zombie e quant'altro di inevaso, avrò detto no grazie ad un possibile rinnovo del contratto, avrò chiuso questioni da troppo tempo aperte, avrò riacquistato regolarità intestinale e sarò pronta ad affrontare il Giudizio Universale, fronteggiandolo stoicamente con un tubetto di Pringles Onion&Cheese e una bella birrozza. 
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ce la farò | now playing: Banzaiiiii |
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Qualcuno dice che finché c'è vita c'è speranza. Qualcun altro invece pensa che non stiano così le cose, che sia diverso il gioco delle dipendenze. Finché c'è speranza c'è vita, mi dice.

Così vai avanti in una continua ricerca dell'altrove, inseguendo una Repubblica, una Città del Sole, una California qualunque. L'importante è che resti sempre in sospeso questo gerundio latino, come nell'agenda.
Ed io sono la regina dell'agenda - nel senso latino. Ci scrivo ogni giorno le cose da fare, con l'intento di depennarle alla sera.
Invece per lo più, la sera le sposto con una freccia al giorno dopo. 
Poi ti chiedono se fai fatica ad alzarti la mattina. E certo che fai fatica! Stamattina ho detto: "Fanculo, me ne sto a letto ancora 2 ore, invento una scusa, arrivo in ritardo"
Ed ecco, sei depressa, dicono. 
Poi c'è il capo nuovo nuovo, americano, appena giunto dall'Irlanda, se cominci così... etc. Vai al lavoro.
La domanda è: perché sono io che sono depressa? Non è più vero che è il lavoro ad essere deprimente? 
Anelo alla Città del Sole, ma è perché tento di fuggire e ho bisogno della patria ideale per giustificarmi? O perché davvero le cose qui in giro fanno schifo e qualcuno è così carino da chiamare il fatto che me ne accorgo "ipersensibilità" o "disadattamento"? 
Sogno la California come un alter-ego idilliaco in cui stare finalmente a mio agio, oppure è proprio una merda:
- passare 14 ore fuori casa per lavoro
- avere un lavoro che in massima parte è noioso, asettico e ripetitivo,
- vivere in 12 mq, con una parete muffita
- avere una padrona di casa che non accetta che io le cambi il divano letto che produce cervicale, scogliosi, rachitismo e quant'altro di malevolo alla mia schiena.
- avere una padrona di casa che entra in casa mia senza avvisarmi.
- Vivere in una città in cui gli affitti sono mafiosi.
- Vivere in una nazione dove se scioperano i ferrovieri perseguono i loro diritti, se scioperano i pendolari è "un atto illegale"
- Vivere in un paese dove ti lasciano 48 ore su un'autostrada nel ghiaccio.
- Vivere in un paese dove l'Istat dice che il costo della vita è bassissio e gli stipendi in continuo aumento...
- Vivere in un paese dove la Posta ti tratta di merda, la Banca ti tratta di merda, la compagnia telefonica ti tratta di merda, l'Università ti tratta di merda, le commesse dei negozi al 70% ti trattano di merda, le forze dell'ordine ti trattano di merda, come bambino sei trattato di merda, come studente sei trattato di merda, come adulto single senza reddito sei trattato di merda, come adulto single con reddito sei trattato di merda, come divorziato sei trattato di merda, come anziano sei trattato di merda... (ancora ancora di va benino da sposato con figli, ma solo per via del Papa...)
(e qui non si tratta di grandi questioni politiche che un governo le fa così e uno le fa cosà, e questo è il bello dell'alternanza... qui si tratta di cultura del servizio e della qualità della vita...)
?
E' così assurdo pensare che da qualche altra parte le cose vadano meglio di così? 
E che quindi tutto - depressione compresa (che io poi non ho perché ho la speranza - ma lo dico per altri) - non sia altro che una questione di prospettive e contesti?
Mah... 
Resta il fatto che vi schiaffo 'sta canzone a tema e per consolarmi presto mi esilierò per un po' alla Californian Bakery...
California - Phantom Planet
We've been on the run
Driving in the sun
Looking out for #1
California here we come
Right back where we started from
Hustlers grab your guns
Your shadow weighs a ton
Driving down the 101
California here we come
Right back where we started from
California!
Here we come!
On the stereo
Listen as we go
Nothing's gonna stop me now
California here we come
Right back where we started from
Pedal to the floor
Thinkin' of the roar
Gotta get us to the show
California here we come
Right back where we started from
California!
Here we come!
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merda | now playing: bvbdfjfhdsuakòdjgòsk |
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Stasera non mi basta l'odio che ho dentro.
Poi la gente si domanda perché ogni tanto qualcuno imbraccia un fucile e spara alla folla. |
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(none) | now playing: (none) |
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Nel 2004 la parola "casa" ha significato per me 3 cose diverse. Ne aggiungerei una quarta: il mio ufficio, visto che ho passato sicuramente molto più tempo lì che altrove...ci ho mangiato, a volte anche dormito, e ci ho vissuto tutta una gamma di emozioni, dall'incazzatura al relax, dall'allegria all'odio, dalla concentrazione alla frustrazione etc...
Le altre 3 case:
- Casa Merano: è casa mia da un bel po', ci vivono i miei, è il luogo del cazzeggio, della pappa già pronta, delle coccole della mamma, delle litigate con papà, che insieme alla claustrofobia dovuta alle generali condizioni ambientali della zona, sono causa dell'annullamento della positività della prima parte della descrizione, tanto che mi ricordano ogni volta che ci torno, i motivi per cui me ne sono andata...
- Casa Bardina: è stato il mio rifugio quando sono scappata di Casa Merano, un campo profughi tailor made. A volte l'atmosfera sembrava così senza tempo che mi dimenticavo che era solo una soluzione provvisoria. Ci ha pensato Hattori Hanzo a ricordarmelo....
- Casa Loculo: la mia attuale sistemazione. Bohemien al punto giusto e forse un po' di più. Ma prima davvero mia. Parva sed apta mihi. Ha visto molte cose di me, comprese alcune che pensavo non avrei visto mai, o non così presto.... Mi ha guardata quando ho pianto da sola e quando sono stata davvero all'apice della felicità in compagnia.
Ora è diventata stretta e scomoda e la disponibilità della mia padrona di casa mi ha spinta a comprare Secondamano.
Stasera vedo una nuova casa.
E ORA SIETE TUTTI GENTILMENTE PREGATI DI MANDARE ONDE POSITIVE PERCHE' LA DIANO A ME! 
(Mi manca tanto guardare "Una mamma per amica" insieme alla mia mamma... Non riesco a togliermi la siglia dalla testa) |
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tesa | now playing: when you lead..... I will follow.... anywhere......................... |
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Gli antichi saggi non sbagliavano quando sostenevano non fosse cosa buona elargire gli alti contenuti della conoscenza alle masse.
Oggi ne ho avuto la prova.
In questo incipit di 2005, denso di attivismo e accenni di cambiamento, mi accorgo di aver in parte dimenticato Sophia.
Sophia, ti tengo al caldo nel cuore meno superficiale e freddo della mia agenda. |
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sdegno | now playing: carta |
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Alla faccia della depressione, del raffreddore e dello stomaco che visto come l'ho nutrito in questi giorni ha tutte le ragioni per comportarsi da nevrotico...
...ho stilato la lista dei Buoni Propositi 2005, anno che è stato ufficialmente ribattezzato
"Patenti e -20"
Oggi due colleghe in due occasioni idverse mi hanno detto che sono frou-frou, solo perché avevo addosso un boa e una camicina con le rose e le maniche a sbuffo....
Non sapendo cosa volesse dire, sono andata a cercarlo:
Frou-Frou:
1 agg.inv., spec. di abito femminile, ricco di fronzoli, pizzi e sim., che lo rendono eccessivamente lezioso: una gonna f. | di qcn., spec. di una donna, che ha un atteggiamento frivolo e lezioso: una ragazza f.
2 s.m.inv. OB spec. al pl., l’insieme di nastri, pizzi, ornamenti e sim., tipici dell’abbigliamento femminile ottocentesco
Ho deciso che sarò four-frou per il 2005. 
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Frou-Frou | now playing: canti di natale |
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Alla fine ho pianto anche ieri sera.
E sembra stupido, visto che davanti al Big Mac i "Buoni propositi 2005" sembravano così perfetti e potenti.
Il problema sono le scelte, ma quelle davvero difficili, che ti lacerano l'anima in due.
E non ho neanche trovato l'albero di natale. |
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Basta... sono stufa.
Ogni mattina quel simpatico negher mi dà il Metro, e siccome è simpatico e saluta e mi dà del lei e sorride senza radiografia e ultravisione, io il Metro glielo prendo, così lui è contento.
Però una volta che ce l'hai in mano, il Metro te lo leggi e così vieni a conoscenza di un sacco di merdate che ti fanno davvero incazzare.
Ma cosa ci vuoi fare... Siamo la solita povera Italietta etc etc... 
Anche il resto del mondo si difende bene... 
Solo la Norvegia vince. Oggi ho letto che hanno bocciato la proposta dei matrimoni omosessuali, che avrebbero consentito l'adozione. Per carità, uno della propria sessualità può fare quello che vuole, ma mi pare che i giovani d'oggi siano già abbastanza confusi così, senza dar loro anche due mamme o due papà, o un papà/mamma, o una mamma/papà. Insomma: ci sono cose che è meglio lasciare come la tradizione ce le ha date...
Ieri ho letto invece che nell'indice di prospettive per il futuro, gli unici che sembrano averne in Europa sono i Norvegesi. E quest'indice è dato soprattutto dalla sicurezza del lavoro: da loro se perdi un lavoro sei tranquillo che dopo ne troverai un altro.
Notizie di oggi che mi hanno fatto incazzare:
- Giusy 
- La condanna (lievissima) a quelli che ravanavano nelle mie mutande a Malpensa; l'incazzatura deriva soprattutto dal fatto che nonostante i primi arresti, altri hanno continuato. Mi fa incazzare perché penso a quanto il terronismo internazionale abbia plagiato le menti degli stolti. 
- L'esproprio proletario. Le giustificazioni dei "paladini" no global e (quanto amabilmente mi disgusta questa definizione - come se ci fosse da vantarsi di tale appellativo...) dei "disobbedienti". 
- Sono aumentati i casi di AIDS nonostante tutti ormai lo conoscano. Il fatto è che tutti se ne strafregano. Le vittime più numerose? Donne che l'hanno preso dal marito o dal fidanzato. E questo la dice lunga sul pelo di f'g@..... 
- Le zone di Lorenteggio e Piazza Tirana, che da uno studio risultano le più pericolose in cui aspettare un mezzo. Anche gli autisti ATM si cagano in mano. Gli spaccini salgono al capolinea, fanno 3 fermate di affari, poi scendono e fanno affari tornando verso il capolinea... 
- In simpatia, al Niguarda qualcuno rubava i cellulari ai degenti. 
- Vogliono introdurre il patentino a punti anche per moto e motorini. Giustissimo. Ma solo ai maggiori di 18 anni. E perché,quando i più rompicazzo, imprudenti, incoscienti e deficienti sono quelli che ne hanno meno di 18? 
Tutto questo nella mia testa chiama una sola soluzione: POLIZIA, PULIZIA E PUNIZIONI ESEMPLARI.

PS: se vi viene voglia di suicidarvi, non fatelo in metropolitana. Ci sono metodi più definitivi ed eleganti. |
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evil | now playing: evil |
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Together - Elisa
Together, here we are, boy and girl walk alone
Together moving like clouds
Together billions the soldiers of love in the dark
Together until one will see the light
All the way alone, alone, alone, alone
But together we’ll always want to be
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you?
Together the bullets fly just like birds in the sky
Together we’re both paralyzed
Together drop by drop one by one til’ water falls
If it’s a game we’re supposed to know we’re playing
How come some don’t know?
Don’t know, don’t know, don’t know
And together is all they need to be
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich of your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich of your money and decide for it all?
Do you?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich of your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich of your money and decide for it all?
Do you?
Together here we are, boy and girl walk alone
Together moving like clouds
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you wanna keep safe and keep control and stay rich with your money and decide for it all?
Do you?
Together
Together
Together
Together
Together
Together
Together
Together
PS: grazie signore grazie oggi è il giorno dello stipendio... |
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graziesignoregrazieoggièilgiornodellostipendio... | now playing: together (im kopp) |
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Non so se il titolo sarà coerente con il contenuto.
Ma in fondo chissenefrega.
Bush è di nuovo presidente negli Stati Uniti.


Insomma c'è di nuovo Welcometothemarlborocountry come capo del mondo conosciuto.
Oggi ho letto di una signora anziana di Genova, o non mi ricordo, che era costretta a rubare per sopravvivere, perché il figlio ultra-trentenne alcolizzato le fotteva la pensione.

Mi è venuto in mente di un camionista svizzero che mi convinse a condividere con lui una pausa e un tè quando lavoravo al bar: portava i carichi in Russia:
"Un mio collega è morto: l'hanno tirato giù dal camion, l'hanno ammazzato e gli hanno fottuto il carico.
Da allora quando faccio quelle tratte mi porto dietro... il mio Winchester (non ha detto così, ma così fa più fico)"
"L'hai mai usato?"
"Il fatto è che a volte è semplicemente questione di o tu o loro."
Aveva ragione.
Arafat muore. In fondo va bene così. Tocca a tutti prima o poi. E ogni tanto è giusto che se ne vadano anche gli stronzi.

Another year's over e io sono ancora qui, in questo mondo di ladri.
Ma la birra è ancora buona, la padrona di casa mi spilla metà del mio stipendio, ma almeno ho un tetto sopra la testa.
Le banche s'incazzano perché sono in crisi perché la gente non risparmia e la gente non risparmia perché le banche sono usuraie, il costo del denaro è usuraio e sta sparendo il ceto medio.
Io pensavo che essendo un'impiegata di medio livello sarei rientrata nel ceto medio.
Ieri mi è venuto in mente che se mi viene una carie non posso andare dal dentista. Cioè: io e basta non posso. Dovrei chiedere un prestito ai miei genitori.
Anche per andare dal ginecologo.
Anche per comprarmi un paio di scarpe decenti.
Forse questo è essere al di fuori del ceto medio. O meglio: il ceto medio dovrebbe non permetetrsi una Lotus e una villa in Costa Smeralda, ma dovrebbe permettersi una visita dal ginecologo.
Quindi io ho superato la soglia di povertà.

I tutto questo marasma alcuni sogni si disperdono. Alcune abitudini si disperdono e le recuperi il giovedì al Batik. Ma i sogni non li recuperi il giovedì al Batik e serve molto più impegno.
Improvvisamente sembra tutto una cospirazione di grigi. Dei Ma-kuro-kuro-suke cattivi che coprono tutto di fuliggine.
C'è solo un bozzolo caldo e avvolgente e colorato. Ma non si può stare lì per sempre.
Così per l'ennesima volta apro il quadernetto dei buoni propositi e ci scrivo dentro.
Forse è la volta buona. Ma forse è solo un gesto troppo meccanico per crederci.
C'è qualcosa che non va (tutt'intorno). E a volte la sfioro, ripercorrendo alcuni riaffiori di passato sotto gli alberi di Palestro.
Ci vuole una Spinta fuori dal comune, ora.
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spingiii | now playing: thank god it's fryday |
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Finisci l'università dove ti sei fatta un mazzo tanto e trovi un lavoro decente. Lavori tu, lavora il tuo ragazzo, si decide che in fondo si potrebbe pensare anche al grande salto e dopo un po'di titubanze finisci all'altare.
Il lavoro è frustrante, non fai carriera, torni a casa e adesso hai anche una casa e un marito a cui star dietro. L'affitto è alto, si sta a malapena nelle spese, si smette di far la vita da studenti. E ogni tre per due col neomaritino si scazza...
Fortuna che poi torna sempre il sereno. Ed all'orizzonte sembrerebbe presentarsi quella promozione... Resti incinta, addio promozione, ma vuoi mettere che bello!
Notti in bianco, sacrifici, merda, serate obbligatoriamente in casa, addio agli amici, iscrizione all'asilo, pediatra, i compleanni con la casa in subbuglio, l'amichetto che rimane a dormire, le malattie infettive, i problemi a scuola, gli sbalzi ormonali dell'adolescenza.
E tu che segui tutto passo passo, tra una promozione e l'altra, l'acquisto della casa e l'organizzazione delle vacanze, l'avvio del tuo studio privato e gli scazzi di tuo marito.
E in fondo sai che qualcosa avrai pure sbagliato, ma tuo figlio sembra venir su bene, è sveglio, intelligente, a scuola ti dà delle soddisfazioni e, certo, qualche grattacapo... Ma è normale, è l'età.
Poi lo iscrivi alle superiori dopo mesi di discussioni su quale scegliere, e il lavoro ti impegna sempre di più, e chissà cosa fa tuo figlio nel tempo libero e chi frequenta. A volte ti sembra un estraneo, ma sai di avergli dato dei saldi principi e non ti resta che fidarti. Si pensa all'acquisto della casa al mare, all'assicurazione, magari ad un piccolo investimento perché quando andrà all'università...
Poi un giorno, prima ancora che il pargolo torni a casa da scuola, ti arriva la notizia che la scuola è stata allagata da vandali che sono entrati nel week-end. Ti lasci sfuggire aspri commenti con gli altri genitori, sullo stato delle nuove generazioni e la perdita del valore delle cose. T'incazzi perché tuo figlio perderà preziose ore di lezione, e già quest'anno era a cavallo della sufficienza. Per non parlare delle attività sportive a cui l'hai iscritto, costate mezzo patrimonio, alle quali dovrà rinunciare.
Finché noti qualcosa di strano nel tuo ragazzo, è teso e sfuggente e reagisce con aggressività... scavi, indaghi, un sospetto ti sfiora... ma non puoi cedergli, sarebbe impensabile.
Alla fine la confessione: "mamma, sono stato io"
E al di là di un revival morale di tutta la tua storia di genitore, scopri anche che la "bravata" di tuo figlio sta per costarti almeno 100.000 euro.
A quel punto vorrei sapere quale Angelo del Signore sarebbe in grado di fermare la mia mano mentre randello la creatura con una mazza da baseball...
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nonhoparole | now playing: il Cat e il Mastro - non si può capire... |
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Qualcosa doveva pur ricordarmi il motivo per cui sono venuta a Milano, perché a forza di Loculo-MM-Cernusco-MM-Loculo mi sembrava di essere lì lì per dimenticarlo.
Ieri sapevo di dover andare a prendere un caffè a Brera. Esci prima dall'ufficio, torni a casa, sistemi 2/3 cose, senti la Mayetta, e vai a Brera a prenderti il caffè. O meglio il tè nero col latte, all'inglese. Alle 5, all'inglese. Col Cheese-cake. Ti senti subito Europea con la E maiuscola.
Davanti al Teatro Strehler, in contesto signorile (leggo troppi annunnci immobiliari ) la vita riacquista improvvisamente spessore.
E così tra un boccone e un sorso, un'amarezza e un sorriso, ti accorgi che è passato ormai quasi un anno da quando sei arrivata a Milano... e sembrano passati secoli! E in un solo anno nuove persone sono entrate nella tua vita, alcune l'anno cambiata un po', altre l'hanno cambiata proprio tanto, e hai abitato in 2 posti diversi e hai lavorato in tre posti diversi e non ti sei ancora laureata...
A volte è stressante, altre un po' frustrante, ma visto nel suo insieme, questo è proprio il tipo di vita che mi piace vivere, fatto di flussi, di movimenti, di curiosità e risvolti sempre nuovi.
E' il tipo di vita che amo vivere.
Soprattutto mi rendo conto che amo vivere. E più sento intorno a me persone che non ci riescono o che non vogliono o che proprio non se ne accorgono, più mi dispiace per loro.
Anche questa è una conclusione del Café di Brera.
Ora non vedo l'ora di vedere il mare d'inverno.
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. | now playing: ... |
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Apertura nuovo store H&M in corso Buenos Aires:
plus:
- a 5 minuti da casa mia
- più defilato di quello in C.so VIttorio Emanuele
- più vuoto di quello in C.so Vittorio Emanuele
- più ordinato di quello in C.so Vittorio Emanuele.
sorprese:
magia magia: entro nelle loro taglie!!! 
risultati:
- pantaloni misto lana, strech, stretti ai fianchi, larghi alle caviglie, insieme sportivi ed eleganti, antracite: 24,- €!!!! 
- maglietta senza maniche con collo alto, 100% cotone, vinaccia (mi andava bene anche la M!!) 5, 90 € !!! 
- giacchina sportiva con zip, felpata, morbidissima, blu notte: 21,- € !!! 
Non si poteva non comprare.
In settimana devo fare un secondo round.
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:)))))))))))))))))))))))))))))))) | now playing: rumore bianco d'ufficio |
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Oggi era proprio autunno.
Mi sono svegliata con un sacco di consapevolezze e questo è sempre un buion inizio.
Poi esco e mi coglie il profumo d'inverno. La prima zaffata! E' sempre così dolcemente benvenuto!
Sarà stato quel profumo, il venticello freddo o il cielo alto e fragile e striato di cirri che sanno sempre di lontananza, ma oggi era proprio una giornata da inizi.
Devo assolutamente procurarmi l'intera collezione autunno inverno di Promod. |
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:)))))))))))))))))))))) | now playing: andiamo a pranzo! |
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Time has told me - Nick Drake
Time has told me
You're a rare rare find
A troubled cure
For a troubled mind.
And time has told me
Not to ask for more
Someday our ocean
Will find its shore.
So I`ll leave the ways that are making me be
What I really don't want to be
Leave the ways that are making me love
What I really don't want to love.
Time has told me
You came with the dawn
A soul with no footprint
A rose with no thorn.
Your tears they tell me
To stay by my side
To keep on trying
'til there's no more to hide.
So leave the ways that are making you be
What you really don't want to be
Leave the ways that are making you love
What you really don't want to love.
Time has told me
You're a rare rare find
For some day our ocean
Will find its shore.
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resistere resistere resistere | now playing: scanner-whistle |
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Quasi quasi invidio i due omini Metro/Leggo della Metro di P.ta Venezia. Sono sempre allegri e contenti. E ogni volta che arrivo lì davanti con lo sguardo grigio come l'inizio della giornata mi viene sempre da sorridere. Hanno anche lo stereo in cui suonano musica latino americana. Stai andando al lavoro, ma per un attimo ti sembra di dover raggiungere una spiaggia di Cuba. 
Poi passa subito tutto quando scendo al mezzanino di Loreto dove c'è il Signor "Pefavòre". E' un pover'uomo in grado di esporre in bella evidenza una gamba che non ha. Sembra quasi magia (Johnny)...
Mi fa proprio pena, perché ha un aspetto proprio derelitto. 
E ripete meccanicamente a lunghi intervalli regolari "pefavòre".
Tutte le mattine! Averla io questa costanza... 
Il buon umore poi ti si cancella subito quando apri il Metro della Metro.
Ogni volta poi scopri cose nuove. Leggere - davvero - apre molti orizzonti. Così rifletto su cose davvero importanti della vita.
Oggi per esempio ho raggiunto alcune conclusioni:
1) Se sei donna, veramente brutta, veramente sfigata, e con il volto della frustrazione (sessuale, sociale, economica, e quant'altro) ricorda che hai sempre un futuro: come brigatista rossa! Lo sto seriamente prnedendo in considerazione... Mal che ti vada hai comunque la foto sul giornale (e potrebbe non essere un vantaggio... )
2) L'azienda vuol salvare l'azienda, i sindacati i lavoratori. Senza l'una però non ci sono gli altri e viceversa. Mesi e mesi di tira e molla. Ora un rpincipio che vale per tutti i casi come questo (Alitalia, nella fattispecie). E' il problemino di salvar capra e cavoli. La storiella della capra e dei cavoli insegna che, per trovare soluzioni a problemi che sembrano irrisolvibili, bisogna fare uno scarto di ingegno. Credo che il più grosso problema del mondo sia la dilagante carenza di intelligenza.
3) Il vero terrorista islamico moderno ha capito che, da quando Peter Jackson si è messo a fare il Signore degli Anelli, è rimasta una lacuna nel mondo del cinema splatter, che egli sente profondamente di dover colmare.
E via teste mozze e bombe sui bambini! 
Il problema è che da quelle parti le major non finianziano per gli effetti speciali digitali e devono arrangiarsi un po' come possono...
Ma il cinema esiste perché lo spettatore è voyeur.
E il cinema-biznes esistes perché appagare il voyeurismo dello spettatore paga, e paga bene.
Ma se lo spettatore smette di godere ne guardare e rifiuta lo sguardo, i cinema chiuderebbero, le case di distribuzione fallirebberoe non ci sarebbero più registi pazzi che dovrebbero andare in giro a filmare le teste mozze e le bombe sui bambini.
Non avrebbero più bisogno di teste mozze e bambini.
No?
notizia correlata, ma non letta sul giornale: la mia collega L è in ansia da tutta la mattina perché oggi era il primo giorno di scuola di sua figlia. Mi dice: lo so è irrazionale, ma stamattina non riuscivo a lasciarla andare...
Ed ora un bacio alla mia mamma, che è la migliore del mondo (e questa non è captatio benevolentiae perché lei non legge il mio blog. Non sa neanche che ce l'ho...)
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everything is possible (invent!) | now playing: il Cat che asciuga portoghesi in inglese |
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Dall'inizio di questa settimana in metropolitana distribuiscono nuovamente "Metro", il quotidiano gratuito.
Questo mi ha ripiombata nella consapevolezza della realtà e dell'esistenza di un mondo al di fuori di quello mio più peculiare... 
Così, in questa mattinata di discreto sole padano, che condisce di pallida accidia la campagna, ho avuto modo di affrontare le seguenti nuove:
- I bambini che ieri sembravano a tratti addirittura 400 in realtà sono "solo" 132, e arriviamo a quesi 300 ostaggi con i genitori. Il terrorismo è il giocattolino orribile di guerrieri vili.
"Portatemi il vostro campione, io vi porterò il mio. Essi si scontreranno e così si decideranno le sorti delle nostre nazioni!"
Mi piacerebbe che le cose funzionassero (ancora) così.

- Il papa si appella per liberare gli ostaggi. Come è noto, lui - capo spirituale di quella massa di bifolchi che in medio oriente di questi tempi chiamano "infedeli"- ha sicuramente credibilità e peso diplomatico presso i rapitori... E la marmottina confeziona la cioccolata...

- L'Arabia Saudita è considerata dagli estremisti islamici "suolo sacro" e in molti stanno valutando la possibilità di non farvi più accedere degli "infedeli" che potrebbero insozzarne la sacralità calpestandolo. In compenso però hanno aperto una nuova Ikea in sarkazzo quale cittadina saudita. E in 200.000 fedelissimi di Allah si sono piegati al tempio del globalismo occidentale, strappandosi i capelli a vicenda per ottenere i buoni sconto. Bilancio: 3 morti.
E viva l'incoerenza! 
- E' vero che la legge del taglione noi occidentali, popolo civile, figlio dell'agorà ateniese, della compassione del Cristo e delle illuminazioni dell'illuminismo, l'abbiamo lasciata nel codice di Hammurabi. Però a vedere cosa stanno facendo in Nepal, dove in cambio delle teste dei loro morti stanno devastando le moschee, mi viene da pensare che forse forse non farebbe male una lezioncina planetaria di questo tipo a quelli che si ostinano a vivere con prospettive medievali...

Ed ora, una confessione: se il mio collega non sta zitto, mi alzo, gli passo alle spalle con discrezione, e rapida, con agile mossa, gli ruoto la testa a 360 gradi... 
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incazzature sociali | now playing: il collega......... ma perché!!! :( |
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Unison - Bjork
One hand love the other
So much on me
Born stubborn me
Will always be
Before you count
One two three
I will have grown my own private branch
Of this tree
You gardener
You discipliner
Domestically
I can obey all of your rules
And still be, be
I never thought I would compromise
I never thought I would compromise
I never thought I would compromise
Let's unite tonight
We shouldn't fight
Embrace you tight
Let's unite tonight
I thrive best hermit style
With a beard and a pipe
And a parrot on each side
But now I can't do this without you
I never thought I would compromise
I never thought I would compromise
I never thought I would compromise
Let's unite tonight
We shouldn't fight
Embrace you tight
Let's unite tonight
One hand love the other
So much on me
Let's unite tonight
We shouldn't fight
Embrace you tight
Let's unite tonight
Let's unite tonight
We shouldn't fight
Embrace you tight
Let's
Ooohhhh ooohh
Unison
Unison
Unison
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:) | now playing: ... |
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Ieri sera tra lo zapping figlio della casalinghità in solitudine, ho sbirciato anche la Star competition sarcazzo su MTV. Tema: chi vince fra Christina Aguilera e Britney Spears?
 
Nessun dubbio. Per quanto ami Britney, Christina è oltre.
B è kitsch. C è trash. + 10.000 punti esperienza.
B è sexy da poco. C è bella da sempre. + 10.000 p.e.
B ha una voce da ochetta. C ha una voce. + 10.000 p.e.
B si veste male. C si veste oltre. + 10.000 p.e.
B: il suo successo d'esordio è Baby one more time. C: il suo successo d'esordio è Genie in a bottle. + 10.000 p.e.
Ed ora onore alla vincitrice!
Fighter - Christina Aguilera
After all you put me through
You'd think I'd dispise you
But in the end I wanna thank you
'Cause you made that much stronger
Well I thought I knew you, thinking that you were true
Guess I, I couldn't trust called your bluff, time is up
'cause I've Had enough
You were there by my side, always down for the ride
But your joy ride just came down in flames
'Cause your greed sold me out in shame, mmhmm
After all of the stealing and cheating
You probably think that I hold resentment for you
But uh uh, oh no, you're wrong
'Cause if it wasn't for all that you tried to do,
I wouldn't know just how capable I am to pull through
So I wanna say thank you
'cause it
Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
oh oh oh, ooh yeah yeah yeah, uh uh
Never saw it coming,
All of your backstabbing
Just so, you could cash in
On a good thing before I'd realized your game
I heard you're going round
Playin' the victim now
But don't even begin
Feeling I'm the one to blame
'Cause you dug your own grave
After all of the fights and the lies
Yes your wanting to HURT me
But that won't work anymore, no more, uh uh, it's over
'Cause if it wasn't for all of your torture
I wouldn't know how to be this way now and never back down
So I wanna say thank you
'cause it
Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
How could this man I thought I knew
Turn out to be unjust so cruel
Could only see the good in you
Pretended not to see the truth
You tried to hide your lies, disguise yourself
Through living in denial
But in the end you'll see
YOU WON'T STOP ME
I am a fighter and I (fighter and I)
I ain't gon stop (I ain't gon stop)
There is no turning back
I'VE HAD ENOUGH
Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter
Thought I would forget but I
I remember
Yes, I remember
I'll remember
Thought I would forget
I remember
Yes, I remember
I'll remember
Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter |
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:) | now playing: ... |
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E' strano come la metropolitana sia teatro e sfondo della maggior parte degli eventi della mai vitaa, che valga almeno un po' la pena di raccontare.
Sarà che è luogo geometrico delle mie nevrosi...
Aspetto con la fiducia di tutti i giorni il treno per Gessate che non arriva mai.
Alla banchina di fronte un giovine capelluto stende e incolla un cartellone pubblicitario.
E' incredibile, ma c'è un mondo dietro ai cartelloni pubblicitari, come dietro ai tombini ( ).
Era davvero entusiasmante seguire la maestria con cui faceva combaciare - con mossa sicura - i lembi dei diversi fogli. Per quanto routinario, penso debba essere un lavoro niente male. E' come fare un puzzle...
L'ho osservato a lungo poi ho voltato lo sguardo alla mia sinistra ed ho scoperto che tutti quelli seduti sulla panca accanto a me stavano osservando la stessa scena con un interesse quasi morboso. Quanto basta poco! 
Arriva un treno tutti gli spettatori salgono io resto lì.
Si siede uno, esce da un sacchetto dei cd, stacca da ciascuno le etichette col prezzo e con le frasi promozionali, le appiccica con cura sulla panca. 
Lo guardo con sguardo indagatore 
poi con sguardo malevolo 
poi con sguardo di minaccia latente 
quello in tutto relax apre un libro e lo legge.
Per abbondanti 5 min lo osservo, oscillando fra i pensieri "glielo dico"/"non glielo dico"
Alla fine glielo dico:
"Scusi se la disturbo, ma quelli ( :indicaleetichette: ) intende lasciarli lì?"
Lui confuso: "nono!"
"Ah, be', era giusto per sapere..."
Lui imbarazzato si riimmerge nella lettura.
Poi dopo un bel po', appena io giro la testa da un'altra parte lui stacca le etichette brontolando.
Ci ho provato un gusto malefico davvero immenso 
E non per la buona azione, per carità!
PER IL POTEREEEE !!!!
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Dalla sera alla mattina l'Asia ha saputo regalarmi nuove, insperate emozioni! 
1)
Un nuovo eroe! Tony (come il cuoco dei Miracle Blade!) Jaa, mazzuolatore proprio bello da vedere in "Ong Bak"
(ho editato la foto perché mi dava fastidio dovermi spostare con la barra orizzontale)
2)
La mia collega dissennata, tramite la madre naturale del mio bambino ideale, mi ha portato un barattolo proprio bello da vedere, tutto scritto in giapponese, contenente alghe secche da sgranocchiare, che a me piacciono, anche se sanno un po' di canale di Chioggia. E' una vera gioia dei sensi! 
3)
Ho scandagliato Google ma non ho trovato la sua immagine.
In rappresentanza, Garu...

...annuncerà la natura dell'evento:
"Da ieri la Jorda possiede un meraviglioso mug della Pucca!"

4)
Una storia che mi ha commosso:
Nel 1912, alle Olimpiadi di Stoccolma, in un periodo in cui il Giappone aveva appena cominciato ad aprirsi timidamente all'Occidente, un giovane atleta nipponico partecipò alla maratona.
Giunse in Svezia dopo un estenuante viaggio prima in nave, fino alle coste russe, poi con la Transiberiana.
Il giorno in cui si correva, la Svezia si presentava come una brutta copia della Pianura Padana d'agosto: torrida e umida.
Molti atleti europei non riuscirono a sostenere il clima malmostoso. Uno (un portoghese) addirittura stramazzò ai bordi della pista e ci restò cadavere.
Ma lui no, Shizo Kanaguri tenne duro, dimostrò tutto il valore e la tenacia del Paese dei samurai e si portò in netto vantaggio su tutti...
Era talmente in vantaggio che quando vide uno spettatore, che dal suo giardinetto ai lati della pista gustava un succo di frutta fresco, annebbiato dal caldo e dalla fatica non pensò sarebbe stato tanto grave se si fosse fermato un attimo a condividere quel nettare degli dei!
Lo spettatore lo guardò, capì e lo invitò ad entrare in casa per offrirgli un bicchiere del succo.
Shizo valutò che il suo vantaggio gli consentiva la sosta, entrò, e, nell'attesa di essere servito, si sedette sul divano...
...e lì il buon Shizo si addormentò.
Per due anni si rifiutò di rientrare in Giappone, temendo l'ombra greve dell'onta: il guerriero che si addormenta nel mezzo della battaglia!
Poi rimpatriò nel silenzio delle cronache, visse per molti anni, vedendo passare davanti agli occhi gli orrori della guerra e i bagliori di Hiroshima, la trasformazione delle generazioni e lo stravolgimento delle città...
Ma il peso di quel sonno traditore ancora gravava sulla sua coscienza battagliera.
Così, a 75 anni , col passo di un vecchio sui passi che un tempo furono di un giovane atleta, Shizo Kanaguri tornò dall'altra parte del mondo, e lentamente ripercorse i chilometri di quella gara, passò la casa dove aveva perso la dignità, la superò e raggiunse il traguardo di allora, alla fine di una gara durata quasi una vita.
Che commovente! Davvero una storia bella da sentire.
(liberamente tratto da "Il Sole 24 Ore", di domenica 22 agosto, articolo di U. Riccarelli)
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happy! | now playing: gorgoglii della fame |
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i nazisti bruciavano gli ebrei, ma amavano i cani e Wagner.
Esco dall'ufficio per raggiungere la mensa, all'ora di pranzo, e trovo sul marciapiede poco più avanti una mia collega e due impiegati di un altro settore (indiani, solo inglese) accasciati su una piccola lepre ferita. Io non ce la faccio proprio a vedere le agonie... La mia collega, che non parla inglese, mi passa il testimone e lascia il campo alla volta della palestra. Scambio di informazioni con i due tipi, si decide che avrei chiamato la croce blu dalla reception. Premetto di non avere idea di come funzionino le procedure ufficiali. Alla reception mi forniscono di telefono, elenco e pagine gialle:
- la croce blu non è riportata in nessun elenco
- tutti i veterinari della zona erano chiusi
- chiamo un pronto soccorso per animali di Milano, una tipa simpatica mi ride in faccia e mi dice "e io che ci posso fare?" Le rido in faccia a mia volta e le dico "se non lo sa lei..." Le chiedo se ha qualche recapito da consigliarmi e non lo sa... 
- chiamo la LAV pensando che magari potessero darmi qualche dritta. Mi dicono chiami i vigili e chieda che le inviino qualcuno del canile: sono obbligati per legge a prendere ogni animale ferito. (questo della lav era davvero in gamba) 
- chiamo i vigili: mi dicono non possiamo farci niente noi, deve chiamare il canile "Pino, Gigi, Ugo, Gianni..." rimpallo di informazioni "il numero del canile...?" 
- chiamo il canile: una svampita mi dice che non sa cosa fare, perché non sa bene, con le lepri, perché loro -sa com'è - hanno i cani, ma bisogna comunque chiamare la ASL per farsi dare l'autorizzazione a mandare qualcuno. Ok - dico - quale ASL? Ha il numero? Dev'essere l'ASL di Melzo... dice la svampita e ravana per tre ore alla ricerca del numero... (ma io dico: se dovete starci in contatto per avere le autorizzazioni... vabe' )
- chiamo l'ASL. La signora mi dice chiaro e tondo che ha risposto solo perché le dà fastidio che suoi il telefono, ma che è ora di pranzo, tutti i veterinari sono fuori, lei non può farci niente. Su mia esasperazione, mi chiede un recapito e promette di richiamarmi non appena saranno rientrati, perché - pare - solo loro possono autorizzare il canile all'uscita... Chiedo: quanto ci mettono indicativamente? mezz'ora, un'ora.
Inutile sottolineare che intanto la lepre stava agonizzando...
- con il receptionist riusciamo a risalire per le vie più traverse (amici che conoscono amici...) all'informazione che a Melzo esiste un pronto soccorso per animali aperto 24h su 24.
- con la sola forza della ragione (nel senso che avevo indiscutibilmente ragione) convinco un impiegato di passaggio a darmi uno strappo a Melzo. Lui è proprio molto convinto, ma mi dice che visto che sono così determinata... E' bello vedere che altri condividono i tuoi ideali.. 
Morale della favola, arriviamo all'ambulatorio, la prendono in cura, mi dicono che ha una malattia e sta tirando gli ultimi e le faranno l'eutanasia. "D'altra parte è la legge della natura: quando si trovano animali di questo tipo è meglio lasciarli lì che diventano cibo per le cornacchie..." dice il veterinario, davvero tosto. all'istante, ma subito dopo in fondo ha proprio ragione...
Già che son lì gli chiedo cosa fare, dovesse ricapitare, visto che l'iter è stato quantomeno burrascoso...
"chiami i vigili locali: sono obbligati per legge a venire sul posto e prendere provvedimenti"

Un minuto di silenzio per la mia leprotta.
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:'(( | now playing: ... |
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ovvero Intolleranze di primo mattino
Loreto MM2, ore 9.0... am
Sono partita in ritardo, lo ammetto.
1° treno: Cascina Gobba 
2° treno: Cascina Gobba 
3° treno: Cologno Nord 
4° treno: Cascina Gobba 
5° treno: Cascina Gobba 
6° treno: Gessate!!
Sono partita in ritardo, lo ammetto: ma questa è violenza psicologica!!
Mentre osservo impotente l'interminabile susseguirsi di treni che non vanno nella mia direzione, passa uno zingaro che ha capito il valore di insinuarsi in una nicchia di mercato non ancora conquistata dagli altri competitors e accattona ai malcapitati in attesa sulla banchina.
Passa 3 volte a chiedermi dei soldi. Alla terza mi scazzo e gli rispondo male. T'ho detto di no, non è che puoi prendermi per sfinimento...
L'avrei insultato pesantemente se avesse insistito. Gli avrei fatto una scena isterica, rivendicando il mio diritto di essere impietosa, visto che per permettermi la vita da minimo sindacale che mi permetto passo 40 ore la settimana in un ufficio, rompendomi le balle a manetta, stando fuori casa dalle otto della mattina alle sette di sera. 
Non soffro la fame, e si vede. Ho un tetto sopra la testa, un letto, dei vestiti che possono seguire le mode del momento, una marea di cazzatine inutili. Devo sentirmi in colpa perché mi guadagno questo standard di vita?
Bis: scende da una delle metro inutili un barbone.
Si accende una sigaretta e mentre compie questo gesto io sento rimbombarmi nella testa l'appello dell'atm: "sui treni e sulle banchine situate in galleria... è vietato fumare". Mi rimbomba nella testa anche una vocina pietosa, che dice "ma poverino". Ma viene prontamente soverchiata dalla voce consapevole del mio cinismo: poverino 'sto cazzo!
Al giorno d'oggi una vita del genere è per forza una scelta.
Se mi licenziassero potrei fare domanda per 10.000 altri lavori. E non dubito che un posto come pulisci cessi sarei in grado di trovarlo. Ci sono sussidi, istituzioni di sostegno, corsi di formazione professionale gratuiti, centinaia e centinaia di possibilità per tirarsi su 4 soldi leciti da non spendere in sigarette per poter condurre una vita al limite della dignità. 
Tris: Metro per Gessate, finalmente. A Gobba sale un padre zingaro con due bimbetti emaciati che comincia la solita solfa: "sono familia povera..." Nessuno sgancia una lira (o un euro, per i manieristi). Prima di scendere snocciola un po' di insulti tra cui capisco "dare qualcosa vi fa male alla mano, vero?". Una sciura gli risponde: "E' che siamo stufi marci..."
Perché devi impormi il pietismo? Perché devo preferire dare a te, uomo nel pieno delle forze e con possibilità di farti un po' di culo per sfamare i tuoi bimbi emaciati, i due euro con cui dai cinesi mi compro una borsa? E' frivolo? Sì, lo è. Perché nella piramide di Maslow, il mio farmi il culo mi consente di elevarmi dai bisogni primari, e di passare a quelli più "spirituali". La borsa cinese mi fa stare bene, supplisce ad alcune carenze affettive, gratifica il mio senso estetico, mi fa sorridere mentre la guardo. Aggiunge uno 0,... di percentuale di soddisfazione alla mia esistenza.
Perché devi farmelo pesare? 
La pietà sarebbe solo un deviato senso di colpa, per colpe che non dovremmo sentire di avere. Che si sentano in colpa questi maschi in salute, per non prendersi degnamente cura di famiglie che trascinano nella merda delle strade senza un velo di dignità.
E non mi dicano che non ci sono altre possibilità. Perché la vita è SEMPRE questione di scelte. E le scelte sono sempre questione di coraggio.
E fine della storia.
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Company organisation all'alba del 17 agosto, quando anche gli ultimi farisei hanno raggiunto luoghi di villeggiatura per nulla invidiabili tipo... Favignana :
- io: F5 F5 F5... sul dsy 
- collega 1: mi fa cambiare il toner giallo della stampante a colori per stamparsi le foto delle vacanze 
- collega 2: cerca casa su secondamano online 
- colleghe 3 e 4: da circa 45 min non rientrano dalla pausa caffè... 
Ieri sera su Rai1 davano Apocalypse Now, uno dei tanti film che un cinefilo dovrebbe aver visto ma essendo cinofila (un cane di cinefila) non ho visto e ieri ho iniziato a vederlo, ma poi c'erano le Olimpiadi con la sbarra e i cinesi e poi hanno vinto i Giapponesi e non si può perdere il primo oro olimpico nipponico dal '72... (prendi, Requiem! )
Certo che gli atleti sono proprio commoventi...
ho un altro buon proposito per l'autunno, oltre a quello di entrare in tutte le proposte della nuova collezione autunno/inverno di Promod, soprattutto del terzo piano, che è proprio bella, e romantica, e british. L'atro proposito è la gita fuori porta:
Conosci la tua Regione! 
Alla scoperta delle piccole perle della Lombardia: viaggio fra antichi luoghi, magiche atmosfere, storiche piazze e incantevoli scorci di natura!
una cosa del genere insomma...
Lodi, Bergamo, Pavia, Como e poi paesini piccoli che spero gli oriundi vorranno consigliarmi...
Di tanto in tanto, la domenica, potrei pensare di andarmene colà col trenino, starci la giornata, mangiare in qualche posto tipico, e tornare la sera col trenino...
Eh, i buoni propositi.
Poi basta una birra e sei già traviata... 
Domenica ho camminato tantissimo per Milano deserta.
Ho scoperto cose e posti bellissimi e negozi e locali da sperimentare. Solo che era tutto chiuso.
Un giorno abiterò in un attico in via Mozart. 
Domenica ho anche fatto maggioloning, la sera fra le stradine buie dei labirinti del centro milanese.
Il primo che dice che Milano fa schifo spero che.... .......... 
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sonno | now playing: roorrgh, lo stomaco che dice che è mezzogiorno... |
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Zankokuna tenshi no teeze - Neon Genesis Evangelion Opening Theme
Zankokuna tenshi no youni
shounen yo shinwa ni nare.
Aoi kaze ga ima,
mune no doa wo tataitemo,
watashi dake wo tada mitsumete,
hohoenderu anata.
Sotto fureru mono,
motomeru koto ni muchuu de,
unmei sae mada shiranai,
itaikena hitomi.
Dakedo itsuka kizuku deshou,
sono senaka niwa,
haruka mirai mezasu tame no hane ga aru koto.
*Zankokuna tenshi no teeze,
madobe kara yagate tobidatsu.
Hotobashiru atsui patosu de,
omoide wo uragiru nara.
Kono sora wo taite kagayaku,
shounen yo shinwa ni nare.
* Zutto nemutteru,
watashi no ai no yurikago,
anata dake ga yume no shisha ni,
yobareru asa ga kuru.
Aoi kubisuji wo tsukiakari ga utsushiteru,
sekaichuu no toki wo tomete,
tojikometai kedo!
Moshimo futari aeta koto ni,
imi ga arunara,
watashi wa sou jiyuu wo shiru tame no baiburu.
Zankokuna tenshi no teeze,
kanashimi ga soshite hajimaru.
Takishimeta inochi no katachi,
sono yume ni mezameta toki,
dare yorimo hikari wo hanatsu,
shounen yo shinwa ni nare.
Hito wa ai wo tsumugi nagara,
rekishi wo tsukuru.
Megami nante nanenai mama,
watashi wa ikiru.
(forse ero un po' invidiosa... ) |
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sonno | now playing: zzzzzzzzzzzzzz |
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LA SIGNORA DI 30 ANNI FA ( NATALI- LEONI).
Il cuore mio indiscreto pace ancora non mi dà
sempre più sveglio e irrequieto non si rassegna alla sua età,
oggi m’ha ricordato un gran segreto una signora di 30 anni fa.
Nel 1919 vestita di voilles e di sifone,
io l’ho incontrata non ricordo dove sul corso oppure un ballo un cotillon
ricordo gli occhi, gli occhi solamente
segnati un po’ dalla matita blu, poi vi giurai d’amarvi eternamente
vi chiamavate non ricordo più.
La vita mia è perduta se l’amore se ne va
oggi il mio cuore che non muta, che non si rassegna alla sua età
cerca la sua signora sconosciuta, la sua signora di trent’anni fa.
Ricordo il primo bacio che v’ho dato tremando d’emozione e di passione
un bacio lieve timido o posato tra quei capelli corti alla garcon,
poi vi condussi non ricordo dove e mi diceste non ricordo più,
nel 1919, vi chiamavate forse gioventù.
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:))))))))))))))) | now playing: la canzone nella testa (e la Simo di fianco) |
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Ringrazio il lungo finesettimana sul patrio suol: ora finalmente mi ricordo perché ho scelto di venire a vivere a Milano... 
- 2 interminabili giorni di festa della città (o festa della birra, tanto il contenuto non cambia) con baracche, panche di legno, Suedtiroler Vagabunden jodele-idi, jodele-idaaa... 
- pranzi e cene luculliane: oggi finalmente ho riscoperto il piacere del senso della fame. Non ne potevo veramente più... 
- la famiglia che ti fa notare i tuoi errori (veri) nel modo sbagliato, per cui non sai più se prendertela con loro o con te stessa e ne esci più stressata di quando sei partita (io odio le tensioni intrapsichiche, finisco sempre per vedere i gargoil... )
- vedi i figli degli amici crescere e ti accorgi che sei vecchia e che hai sprecato un altro anno della tua vita (ma poi l'ho veramente sprecato? ho conosciuto cose molto belle...)
- alla prima corrente d'aria ti becchi l'infiammazione muscolare alla schiena che non ti fa alzare dal letto il mattino dopo, e ti accorgi che sei vecchia e che hai sprecato un altro anno della tua vita (ma poi l'ho veramente sprecato? dovrei già essere in Giappone, in effetti... )
note positive:
- i boschi sono sempre bellissimi. E anche se questa volta ho comunicato meno con le divinità telluriche, una distesa di muschio verde tra gli abeti che filtrano i raggi del sole è sempre rinvigorente. Ti rendi conto che i laghetti con le ninfee non sono una prerogativa dei quadri di Monet. E ricarichi un po' le batterie della tua forza spirituale. (il religioso non c'entra)
- vedi alcune persone con cui avevi dei sospesi. Quando i nodi vengono al pettine è sempre piacevole. Nel senso che è piacevole quando li hai districati... Mi sono accorta che mi piace molto una persona che pensavo di avere perso, mi sono accorta che non mi piace più una persona che pensavo di non poter lasciare andare...
Tutto il buono è venuto in un giorno solo.
- mi manca tanto la nonna.
E rieccomi a Milano. Milano ti amo. Sei proprio sublime, quando ti impegni. O meglio quando io sono impegnata ad ammirarti.
Oggi sono addirittura contenta di lavorare...
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:) | now playing: tappetetappetetappete.... |
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Misread - Kings Of Convenience
If you wanna be my friend
You want us to get along
Please do not expect me to
Wrap it up and keep it there
The observation I am doing could
Easily be understood
As cynical demeanour
But one of us misread...
And what do you know
It happened again
A friend is not a means
You utilize to get somewhere
Somehow I didn't notice
friendship is an end
What do you know
It happened again
How come no-one told me
All throughout history
The loneliest people
Were the ones who always spoke the truth
The ones who made a difference
By withstanding the indifference
I guess it's up to me now
Should I take that risk or just smile?
What do you know
It happened again
What do you know
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:) | now playing: hp post prandium |
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Linger - The Cranberries
if you
if you could return
don't let it burn
don't let it fade
i'm sure i'm not being rude
but it's just your attitude
that's tearing me apart
it's ruining everything
i swore
i swore i would be true
and, honey, so did you
so why were you holding her hand?
is that the way we stand?
were you lying all the time?
was it just a game to you?
[chorus:]
but i'm in so deep
you know i'm such a fool for you
you've got me wrapped around your finger
do you have to let it linger
do you have to
do you have to
don you have to let it linger
oh, i thought the world of you
i thought nothing could go wrong
but i was wrong
i was wrong
if we,
if we could get by
trying not to lie
things wouldn't be so confused
and i wouldn't feel so used
but you always really knew
i just wanna be with you
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basta!! | now playing: linger - la sto cantando io... |
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quando arrivo presto in ufficio lungo la strada che separa la stazione della Metro dalla sezione sfigati dell'Azienda si sente sempre il profumo dei campi che si sentiva al mare vicino a Chioggia dove ho passato le mie estati per qualche lustro...
Che revival. Mi fa venire un sacco di nostalgia, di quella un po' offuscata e morbida, come un "meriggiare pallido e assorto", con esaltazione dei gialli e dei rossi e il frinire delle cicale...
Credo sia un periodo in cui sento di dover riallacciare dei fili con il mio passato. Sono cambiate tante cose negli ultimi 8/9 mesi. Ho realizzato motle cose che desideravo realizzare da tempo, come mi ha ricordato la mia mamma. E dovrei esserne felice. Ma come mi ha ricordato Feranz, i cambiamenti sono anche sempre un po' traumatici, e io ne ho passati davvero tanti ultimamente.
Mi sembra di non poter mai stare veramente tranquilla per un po' e, da un certo punto di vista, questo è anche bene. E' quello che mi fa sentire viva.
Credo di dover stare con i miei avi per un po'.
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Sehnsucht | now playing: il trapano degli operai |
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"Tourniquet"Evanescence
I tried to kill the pain
but only brought more
i lay dying
and i'm pouring crimson regret and betrayal
i'm dying, praying, bleeding and screaming
am i too lost to be saved
am i too lost?
my God my tourniquet
return to me salvation
my God my tourniquet
return to me salvation
do you remember me
lost for so long
will you be on the other side
or will you forget me
i'm dying, praying, bleeding and screaming
am i too lost to be saved
am i too lost?
my God my tourniquet
return to me salvation
my God my tourniquet
return to me salvation
i want to die!!!
my God my tourniquet
return to me salvation
my God my tourniquet
return to me salvation
my wounds cry for the grave
my soul cries for deliverance
will i be denied Christ
tourniquet
my suicide |
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medio | now playing: scanner-whistle |
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Mi rendo conto di quanto le mie percezioni gravitino solo nell'orbita del mio piccolo universo particolaristico.
Questo mi fa compiere degli errori.
Mi impedisce di vederli.
E devo aspettare gli interventi dall'esterno...
Excursus: Alla fine sono sempre le cazzo di fobie, e finisci per non essere in grado di esprimere niente di quello che pensi e senti e se ci riuscissi i rapporti umani sarebbero più semplici, e diretti, ma soprattutto semplici. Il problema di quando sono semplici e chiari è che non ti puoi più nascondere, e non ti puoi più difendere. Ritorniamo alle paure e in fondo stiamo già divagando.
Dottoressa, mi faccia stendere sul muretto... Sono di nuovo nel giro lungo di fobie e sensi di colpa e autolesionismo...
Oggi vorrei un po' di coccole... |
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:( | now playing: scanner-whistle |
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dalla sera del muretto davanti a Sant'Ambroes mi perseguita questa canzone!
Gocce di memoria - Giorgia
Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile
Le infinte volte che
Mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote
Inestimabile
E’ inafferrabile la tua assenza che mi appartiene
Siamo indivisibili
Siamo uguali e fragili
E siamo già così lontani
Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un’eternità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te
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sacca | now playing: scanenr-whistle |
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Le persone senza problemi si addormentano e basta.
Le persone con qualche problema si addormentano contando le pecore.
Le persone come me si addormentano pensando a quali nomi dare ai propri 7 figli (3 maschi + 4 femmine, a riprodurre l'ordine cabalistico del cosmo...) a seconda di diversi parametri quali:
- la nazionalità del padre
- la nazione in cui si andrà a vivere
- la professione (mia e del partner)
- la dimensione eroica/romantica/evocativa/culturale/etc del nome
Inutile dire che se vivrò in Giappone/avrò un partner giapponese i bambini si chiameranno
Akira, Arashi, Hiroshi e Yuki(ko), Tsuki(ko), Aki(ko), Umi(ko)
Se invece mi ritroverò in un contesto anglofono la situazione sarà più o meno la seguente
Evan, Aidan, Tristan e Anna, Elan, Shennan, Melian...
Quello che invece mi risulta difficile è trovarne di italiani in caso di mancato espatrio... Nelle ultime sere mi sono spaccata il cervello su 'sta cosa... E - per carità - è utilissimo per prendere sonno... ma ti lascia il vuoto incolmabile di non sapere come chiamare i miei bambini se non avrò un successo planetario nella mia vita...

anche al lavoro mi dicono che sono strana...

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Schmetterlinge im Bauch | now playing: Scanner-whistle |
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... non è stata male come metà di giornata...
Ho avuto un colloquio telefonico con un irlandese dal nome più intrigante che abbia mai sentito. Già sono qui che me lo immagino come un eroe celtico dei bei tempi andati. Probabilmente sarà uno sfigato con la faccia da ingegnere...
A pranzo pesce spada e verdurine e partitona a calcio-balilla con le colleghe agguerrite. Qualche tiro a canestro e caffè...
E stasera passeggiatona Lambrate-P.ta Venezia e cinema...
E una decisione: basta perdere tempo nell'inerzia.
Sabato e domenica mi dedico ad attività ad alto contenuto culturale e/o naturalistico. Chi mi ama mi segua.
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video di fitness all'americana | now playing: scanner-whistle |
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Sono in ufficio da un'ora, ho fatto15 min di pausa caffè, e sono già stufa. Mi sa che da ieri è iniziato il periodo gotico, in netto anticipo sulla stagione invernale.
Poi non capisco perché "se la mucca fa mu il merlo non fa me..." 
Rifo.
Poi non capisco perché in ogni posto di lavoro in cui io mi ritrovi, presto o tardi nella mente dei colleghi scatta l'insanabile desiderio di appiopparmi il nomigliolo "Heidi". 
E visto il periodo di sacca (ho scritto proprio sacca, non cacca, anche se andrebbe bene lo stesso), l'associazione mi pare abbastanza azzeccata, come ricorda la sigla...:
Heidi - la sigla
Holaila, Holaila,
Heidi, Heidi, il tuo nido e' sui monti
Heidi, Heidi, eri triste laggiu' in citta'
acci-picchia, qui c'e' un mondo fantastico
Heidi, Heidi, candido come te
Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi
Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi
Ho-la-lai-di, Lai-di, Lai-di, Lai-di, Ha-ho
Heidi, Heidi, tenera piccola con un cuore cosi'
gli amici di montagna, Mu Mu, Cip Cip, Be Be
ti dicon non partire
ti spiegano il perche'
saresti un pesciolino che dall'acqua se ne va
un uccellino in gabbia che di noia morira'
Heidi, Heidi, ti sorridono i monti
Heidi, Heidi, le caprette ti fanno ciao
Neve, bianca sembra latte di nuvola
Heidi, Heidi, tutto appartiene a te
Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi
Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi, Holalaidi
Ho-la-lai-di, Lai-di, Lai-di, Lai-di, Ha-ho
Heidi, Heidi, tenera piccola con un cuore cosi'
Cogliamo l'occasione per un plauso a Miyazaki-sensei |
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heimweh | now playing: "it's 10.30 sì-ì-tì..." |
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mi fa venire da piangere...
Jòga - Bjørk
All these accidents that happen,
Follow the dot,
Coincidence Makes sense,
Only with you,
You don't have to speak,
I feel.
Emotional landscapes,
They puzzle me,
Then the riddle gets solved,
And you push me up to this
State of emergency,
How beautiful to be,
State of emergency,
Is where I want to be.
All that no-one sees,
You see,
What's inside of me,
Every nerve that hurts,
You heal,
Deep inside of me, oo-oohh,
You don't have to speak,
I feel.
Emotional landscapes,
They puzzle me - confuse,
Then the riddle gets solved,
And you push me up to this
State of emergency,
How beautiful to be,
State of emergency,
Is where I want to be.
State of emergency,
How beautiful to be,
Emotional landscapes,
They puzzle me,
Then the riddle gets solved,
And you push me up to this
State of emergency,
How beautiful to be,
State of emergency,
Is where I want to be.
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- | now playing: - |
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Eccomi a metà luglio, malinconica come una pioggia d'autunno, con la testa nel bozzolo di troppi pensieri, come sempre troppi, come sempre solo pensieri.
Vogliano gli dei liberarmi da questa maledizione.
Devo intraprendere un viaggio di formazione?
O è la solita immagine del viaggio che affiora quando le cose si complicano?
Fatto sta che ogni volta che chiudo gli occhi vedo luoghi magici di casa mia. |
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pioggia d'autunno | now playing: l'epilogo - carmen consoli |
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della giornata (e saddìo perché)
The Closest Thing To Crazy - Katie Melua
How can I think I'm standing strong?
Yet feel the air beneath my feet.
How can happiness feel so wrong?
How can misery feel so sweet?
How can you let me watch you sleep?
Then break my dreams the way you do.
How can I have got in so deep?
Why did i fall in love with you?
[Chorus]
This is the closest thing to crazy
I have ever been.
Feeling twenty-two, acting seventeen.
This is the nearest thing to crazy
I have ever known.
But I was never crazy on my own.
And now I know
That there's a link between the two,
Being close to craziness, and being close to you
How can you let me fall apart?
Then break my fall with lovin lies.
It's so easy to break a heart,
It's so easy to close your eyes.
How can you treat me like a child?
Yet like a child I yearn for you.
How can anyone feel so wild?
How ca anyone feel so blue?
[Chorus]
This is the closest thing to crazy
I have ever been.
Feeling twenty-two, acting seventeen.
This is the nearest thing to crazy
I have ever known.
I was never crazy on my own.
And now I know
That there's a link between the two,
Being close to craziness, and being close to you
And being close to you
And being close to you
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down/drown | now playing: hp e me ne vado |
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Stamattina mi trascino verso l'Azienda e dal parcheggio sbuca LUI! bello come il sole, con una camicia verde militare strettissima sulle spalle robuste e quadrate, i pantaloni stretti su cosce dai muscoli d'acciaio, in 1.90 m di splendente risolutezza virile, volto bambino e ieratico, capello a mezza lunghezza scalato...
"OMIODDIO!" mi dico, mentre faccio un rapido check dei miei accessori coordinati e di trucco e parrucco...
Ci veniamo incontro come i due protagonisti di un romanzo d'amore sulla spiaggia al tramonto... e quando stiamo per incrociarci.....
"Oh cccioè, nno, becché...." dice al suo collega che lo accompagna...

il terribile crollo di ogni illusione...
credo sia stato questo - più che le conseguenze della pinta di Wieckse Witte di ieri sera - ad aver condizionato negativamente la mia giornata, tanto che il pomeriggio è stato una lunga e desolata agonia...
Poi il mio collega ex-emigrante in Germania ha provveduto ad illustrarmi tutti i luoghi da lui visitati negli anni di stanza nella Heimat ueber alles, a me è venuta la nostalgia del mio spirito pionieristico, della scoperta dei luoghi, dei rododendri sul mare del nord, di un bel viaggio sulla rotta dei luoghi pregni di magie e mistero del nostro Vecchio Continente e... insomma voglio una vacanza. 
Ma se metto un annuncio sul Corriere tipo "Cerco socio di capitali per investimento in ambiziosa ed innovativa attività commerciale" dite che qualcuno si fa vivo? 
Forse dovrei davvero cominciare a passare le mie serate sulla circonvallazione....
(però anche tu, ca**o di Demone Celeste, poresti ben ottimizzare un po' le tue e le mie risorse...)
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voglio una vacanza | now playing: voglio una vacanza - as a mantra in my head |
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Ieri e oggi mi sento molto dark-side-of-the-moon.
Quindi ho assecondato gli umori vestendomi in total black e adombrandomi gli occhi col kajal (in termine tecnico, mi sono "pandizzata" ) anche per confondere le occhiaie. Adoro i temporali violenti ma preferirei non venissero durante le ore deputate al mio sonno. Anche perché se vengono quando sono sveglia è più facile che possa assistere all'impareggiabile spettacolo.
Sarà l'umor nero, come sostenevano gli antichi, avendo probabilmente ragione, ma ieri ho passato molto tempo a riflettere, il che non fa mai molto bene.
Saranno le influenze posticce dei film sul buddhismo.
A me il buddhismo sta simpatico perché non tira in ballo dio, o almeno non come ce la menano a noi che - più nolenti che volenti - abbiamo il papa in casa. Sono altresì convinta che per noi occidentali col papa in casa essere/diventare buddhisti sia impossibile.
C'era una cosa che mi aveva sempre interessato, nella fattispecie, del buddhismo zen ed era l'indifferenza.
Ieri andando bel bella elucubrando tra l'Upim e l'Oviesse, tra Lima e Porta Venezia, tra il Mc, il cinema e la gelateria, mi sono accorta che se posso dire di essere abbastanza serena è perché negli ultimi anni la mia vita è virata con decisione in direzione di una diffusa, atarassica, indifferenza.
L'unica cosa che per me davvero continua ad avere valore è la bellezza.
Tutto il resto ha il retrogusto dell'effimero. E se impari a conviverci è un po' come l'amaro della birra. Alla fine ti piace un casino! Essendo tutto effimero, niente ha più veramente peso e tutto è indifferente. Niente più giusto o sbagliato, buono o cattivo... Conta la contemplazione dell'hic et nunc.
Tra mezz'ora devo uscire, il cielo è più nero che in The day after tomorrow, io mi laverò fino al midollo per arrivare alla metrò ed ho già tosse e raffreddore... 
Però ti fanno sentire davvero davvero eroica i temporali. Roba da primordi dell'umanità, da eroe solitario sullo sperone roccioso, da scampati al giudizio universale...!!
Figata!!! 
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Zum Donnerwetter! >-/ | now playing: hp invent |
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Estrella - Palomino Fughedobadi
Oh, I’ll be brought by the north wind
Round through apple fields and vines drawn in the spring smell
And then I will humble
Down into the sea where I can forever be safe.
Paints ‘ll rain on the mountains
And they’ll spill upon my youth
To fill the edge of my name.
Snow ’ll cherish all my frights
And it will show that life is smooth
As a candid silk hand...
Oh, I’ll be born by the morning
Crying dew tears for seeing the light drawing the peaks face
And then I will sparkle
And shine through the thousand river’s eyes, memory of peace tales.
Sun ‘ll soak in the horizon
Moon will minimize and soothe
Every tide of my name.
Then a star will pierce the sky
And it will show its grain of truth,
That’s a word in the sand...
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:) | now playing: (none) |
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Domenica mi ha vista protagonista dell'acquisizione di nuovi beni e servizi (?)
Essendo sprovvista di una lavatrice e momentaneamente anche di quelle che normalmente sfrutto da amici e parenti, ed essendo ormai rimasta a quantitativo =0 di magliette pulite ho pensato (sì di tanto in tanto capita anche a me, ma non sono mai cose che superano di molto il livello di quella proposta qui di seguito):
"ci sono i saldi, vado a comprarmi una maglietta!" 
Punto di approdo - e chi ne dubitava? - PROMOD 
Bilancio: sono tornata a casa con 5 magliette ed un notevole scoperto sul mio conto :uee: (che diventerà effettivo solo a partire da domani, quando avrò estratto i soldi dell'affitto)
Un sentito grazie a Gracie-la-piccola-alchimista che mi ha reso owner (non mi viene come si dice in italiano... ) di una preziosissima boccettina di olio di Monoi , il profumo più buono del mondo e dell'universo che si può fare!
Ed oggi vivo con l'angoscia che tornerò a casa, troverò le due piccole assalitrici davanti alla mia porta, vorranno i disegni che io non ho avuto tempo di fare (capirai, ho ancora il letto da fare, oggi!... ) e io non saprò inventare scuse efficaci, e dovrò per forza farle stare 2 ore a guardare la televisione per farmi perdonare... 
Dice il saggio: fare le 2 di notte e poi andare a lavorare non è bene. |
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:) | now playing: hp invent |
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Dio esiste e questa ne è la dimostrazione:
di solito scendo alla metro di Loreto e mi faccio il pezzo da lì a casa mia a piedi per sgranchire un po' le gambe, ma ieri il caldo mi aveva talmente mazzuolata che una voce rimbombante nella mia testa mi disse:
"Fottitene e vai in metro fino a P.ta Venezia" - saggia voce.
Era la voce di Dio e me lo diceva perché io, una volta scesa in P.ta Venezia, potessi assistere alla scena del secolo:
davanti all'Hotel Diana Sheraton Majestic
- 15 punkabbestia (oggi i giornali diranno che erano 20, loro diranno che erano 200, ma fidatevi: erano 15) tengono una manifestazione contro (ovviamente) non so che cosa (ma probabilmente non lo sapevano neanche loro ). I 14/15 faticano a reggere degli striscioni di dimensioni Meazza, l'1/15 restante urla dentro un megafono cose che uno dire... quando non sapere... ..... Cazzate? .... Cazzate!! In realtà sono prevenuta ( ). Magari non erano cazzate ( ). Solo che se uno le urla senza interruzione in un megafono con il tono tipico da protesta di piazza, con il linguaggio tipico, retrò e demodé dei soviet dei bei tempi andati... all'esterno non si capisce un cazzo e uno pensa che siano cazzate... [ computo: 5 parole a radice "cazzo" in un unico capoverso: vorrà pur dire qualcosa... ]
- 50 esponenti delle forze dell'ordine rigorosamente in tenuta antisommossa ( ) a cerchio attorno ai 15 di cui sopra.
- Viale Piave in direzione P.zza Oberdan bloccato.
- L'intero quartiere appiedato che guarda e ride.
- Via Sirtori: un'intera colonna di auto snervate - ferme.
- Il vecchio (credo Piero...) cercando di farsi sentire sopra il megafono: "Il DUCE ci vorrebbe! Va là, va là la manifestasiùn!" 
Eh sì, non ci sono più le mezze stagioni.
Adesso ci sono le doppie stagioni:
Primavera/Estate 2005
Sempre in P.ta Venezia - capitale dell'imprevisto - ieri sera, mentre si sbafa l'ottimo gelato della gelateria all'angolo, noto un taxi (una Multipla) che ferma poco più avanti. Ne scendono numero 5 fotomodelli vestiti come i Backstreet Boys dei momenti migliori... (in realtà non erano esattamente BELLI, però l'insieme rendeva abbastanza l'idea...)
Tempo 5 minuti, con ancora il gelato tra le mani, si ferma un secondo taxi: ne discendono altri 2 fotomodelli di stampo scandinavo... stra- !
Gasp! Sono in un video di George Micheal! - penso subito -
La nocciola delle langhe che mi cola sulla mano mi riporta subito alla realtà.
Felicità è... magiare l'anguria a cucchiate, nuda come mamma t'ha fatta...
Ancor più felicità è... sbafarsi una quintalata di schifezze al ristorante cinese...
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:) | now playing: hp degli ammuntinati del training |
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Sono finalmente riuscita a dribblare il meraviglioso training, che nella sua prima parte mi ha vista impegnata in un'acceso confronto di tecniche grafiche con il mio collega Brad Pitt, che però in realtà è Raoul Bova.
Inutile dire che ho vinto io... 
Peccaaato , perché il trainer in realtà era l' anchor-man di un noto show televisivo irlandese ("Do you understand me? Do you follow me? DO YOU LOVE ME? hahahahah"; "To be frank, although I'm not Frank, I'm R****... hahahahah!" e via dicendo...)
Tornata alla quiete del mio ufficio in solitudine (tutti gli altri sono rimasti al training... ) e fatta una sosta nel pensatoio aziendale senza brillantini blu ma con la schiumetta detergente di Buckingham Palace, sono giunta alla conclusione che indubbiamente i vertici aziendali hanno a che fare con le logge massoniche. Gli indizi sono tutt'altro che circostanziali:
programmi e sistemi hanno nomi che richiamano lampantemente arabe fenici ed egittologia. Qui ci sono i fondamenti della ricerca alchemica! Sono sicura che sotto le false identità degli amministratori delegati della holding si nascondono in realtà i Sei Savi di Sion. D'altra parte, con un'accurata sequenza di calcoli sarà facile stabilire che le diagonali del nostro nuovo open space sono 1/43 alla -10 della circonferenza terrestre e contemporaneamente anche 2/73 alla -100 della distanza Terra-Luna. E questa, signori, è pura Qabbalah!
Ora loro ci stanno tenendo d'occhio dal famoso osservatorio di Palo Alto (un'altra non-coincidenza incredibile!) e mi verranno a cercare perché ormai ho scoperto il loro segreto, scinderanno il mio contratto e mi lasceranno morire di stenti nella mia soffitta con il divano fucsia e (finalmente) le tende arancioni (forse non sarà noto a tutti ma trattasi di antica tortura medievale paragonabile alla "gutta": il cervello ripetutamente colpito da tale improbabile accostamento cromatico subisce una lenta ma inesorabile degenerazione...)
Stanno arrivando! Ricordati che ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre! 
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mood:
training+40 gradi all'ombra | now playing: c'è nessuuuuno? |
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Sono passate 9 ore e 30 da quando oggi ho pensato la prima volta "devo uscire da questo ufficio...".
Adesso finalmente posso davvero uscire da questo ufficio...
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devastation | now playing: hp invent |
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Indubbiamente la Pizza a Pezzi rinvigorisce lo spirito, ma fomenta allo stesso tempo la discussione sull'insoddisfazione esistenziale e tutto finisce nel classico serpente ouroboros con l'oliva ascolana che va a tappare il vuoto dell'anima, il vuoto dell'anima che richiama l'oliva ascolana etc...
Così te ne vai a casa a piedi a mezzanotte in piena fase down dell'eterno, altalenante alternarsi di mania e depressione...
Ed intorno è così silenzioso che pensi che l'Italia dovrebbe essere buttata più spesso fuori da un'Europeo se ne va a discapito dell'inquinamento acustico...
Passi 1 ora seduta sul letto la mattina a combattere con te stessa:
-No, al lavoro oggi non ci vado. Chiamo e dico che sto male. 8 ore di negazione alla vita sono troppe, e io sono troppo giovane all'alba dei miei 26 anni anagrafici e 16 psicografici epr dover rinunciare al parco e ai disegni, ai libri ed alle canzoni...
- Preferisci tornartene a casa a vivere altre frustrazioni e a perdere quello che hai conquistato qui a fatica? Niente lavoro niente soldi, niente soldi niente affitto, niente affitto niente Milano...
Ok vado al lavoro.
Vorrei negarlo, ma faccio proprio parte della generazione XYZ 
Ed ora mi tolgo questa canzone dalla testa e la ripongo nel blog, anche se le parole le riporto vagamente a memoria e probabilmente sono sbagliate. E non mi ricordo neanche il titolo, ma è di Elisa.
If I could fly I'd come to see you wherever you are
I would lay down beside you to watch your sleep
And with simplicity to spend a little time just a little time with you it is simplicity
Listen to your breath, listen to your heart beat
I would be so near I would push away your fears
And I'd come to see all of your tears
I'd come to see all of your smiles
With butterfly eyes
And you'll know who I am
And I know who you are. |
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mood:
adesso :) | now playing: hp invent - nuova sede |
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Il Dalai Lama sostiene che "se i nostri sentimenti dipendessero da una sola causa, basterebbe essere in presenza di un motivo di felicità per sentirsi sempre felici. Ma non è così. Rinunciamo all'idea che ci sia sempre un responsabile e che basti trovarlo per non soffrire. Riconosciamo che la sofferenza fa parte dell'esistenza, del samsara. Il problema è la nostra reazione. La felicità diventa possibile quando persino ciò che consideriamo sofferenza non ci rende infelici."
Me l'ha detto la mia amica R, che sostiene che questo abbia a che fare con quello che le dico sulla malinconia, che - qualcuno ha detto - è l'essere felici di essere tristi.
Trovo che la malinconia sia il mio stato d'esistenza.
E' proprio come dice il Dalai Lama, che però ride, me lo ricordo... Io non sono infelice della mia sofferenza. Non è una cosa che è sempre stata così. C'è voluto molto tempo. Prima la sofferenza era sofferenza e basta. Però ad un certo punto ci convivi a livelli tali che ti rassegni al fatto che faccia parte della vita. Molti mi dicono che non ho avuto esperienze così traumatiche, in fondo... Però non credo servano le esperienze traumatiche, o non servano chissà quali esperienze per essere traumatiche.
Credo che ci illudano, gli educatori, intendo. Ci fanno credere - maestri, genitori, media, filosofi - che il fine della vita sia la felicità.
Così uno passa la vita a cercarla. Magari c'è anche.
Io però ho smesso di crederci. Ci sono momenti gioiosi. E belle emozioni, e belle vibrazioni. Ma almeno per quel che mi riguarda credo che il fine della vita sia riprodursi e morire di morte naturale. C'est tout.
Poi noi siamo fatti così e dobbiamo dare un senso alle cose, sennò stiamo male e ci sembra tutto una spirale prima concentrica poi eccentrica e insomma non si capisce niente...
E allora il percorso verso la riproduzione e la morte deve avere un senso. Per come la vedo io, lo acquista fintanto che continuo a sentire qualcosa che preme e spinge e si espande e si contrae in una zona non bene identificata tra il petto e lo stomaco. E' come un dolore, ma vibra ed è abbastanza caldo. E finchè c'è quello riproduzione e morte naturale assumono un colore brillante e luminoso. E se anche non ti riproduci e muori prima, se hai sentito quel dolorino vibrante fa anche lo stesso, perché con quel dolorino anche le fini ed i fini alternativi assumono un colore brillante e luminoso.
E quel dolore te lo danno sia la gioia che la sofferenza, proprio allo stesso modo.
Finché i colori sono brillanti ti viene da sorridere.
Anche in giornate come oggi, in cui ti sembra che tutto sia distante anche quando è vicino. E anche se vedi, e senti e pensi a persone che ami non puoi fare a meno di sentirti sola come un taglio su una tela di Fontana. E ogni cosa fai, ed in ogni rapporto a cui ti apri ti sembra di essere una Stella Bruno qualsiasi in una telecronaca di poca importanza, tollerata, ma mai veramente coinvolta. Anche in giornate così, che quel dolorino sta lì tutto il tempo, e stavolta è male, il fatto che stia lì ti rende contenta e i colori sono brillanti e le montagne imponenti e il vento teneramente ruvido, come la carezza di un nonno carpentiere.
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cfr. sopra | now playing: il silenzio, quello vero. |
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Ieri sera vado al cinema e vedo "Fame chimica".
Ero curiosa perché avevo letto cose tipo "una panoramica delle nuove realtà suburbane" ambientata alla Barona.
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ragazzi, ma basta, non se ne può più di questa retorica pazzesca e questi film-bigino-didascalia finanziati da qualche ex militante sessantottino che adesso fa l'assessore alla cultura e che appena si parla di centri sociali buoni approva il bilancio e promuove il prodotto "altamente" culturale.

Il giovane del quartiere malfamato ribelle e sensibile che va al centro sociale, i tarri sulla panchina che rubano i motorini e non riescono a dire una frase intelligente, l'amico d'infanzia traviato e spacciatore ma fondamentalmente buono che dalla prima scena sai già che farà una brutta fine, i piccolo borghesi del quartiere che non vogliono gli extracomunitari (ovviamente spicca la sciura impellicciata), gli extracomunitari un po' spacciatori ma in fondo meno spacciatori dei tarri e fondamentalmente buoni, i poliziotti tra il dispotico e il senza palle, il capo del supermercato capitalista cattivo che guarda le disavventure dei poveri operai dai piani alti dietro un vetro senza scomporre l'espressione dura e sfruttatrice, il sindacalista corrotto dal potere, il papà pensionato povero sedotto dalla televisione, la tipa davvero davvero alternativa (e figa, ovviamente) che si innamora del protagonista, i nazi che vengono apposta per cercare la rissa con gli extracomunitari che non hanno fatto niente e i ggggiovani dei centri sociali che difendono i diritti....

'zzo è? La fiera dello stereotipo?
Basta! Che due c****oni!
La realtà di oggi mi sembra più ricca, frammentata e variegata, nel bene e nel male, per descriverla ancora con queste categorie ormai vuote e desemantizzate... |
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0 voglia di lavorare e troppo lavoro da fare | now playing: hp invent |
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E' da ieri che cerco 5 minuti 5 per scrivere qualcosa sul blog, ma siamo in tempi di move e merge e conversion e tutto il resto e non li ho proprio trovati. Ma ora devo arrivare alla mezza per forza... quindi...
...Eccoci qua! 
La vita è fatta a scale, non c'è dubbio, ma ancor meno dubbi li hanno gli abitanti e i visitatori delle 5 terre. Saddio come abbia fatto l'uomo a costruire tutte quelle case arrampicate e tutte quelle scale 
Altro che GAG: una settimanina lì e ti rifai il profilo dalla vita in giù.
Scale per arrivare dal paese alla casa, aperto il protone scala pendenza 95%, arrivi al pianerottolo apri la 2a porta, altra scala al 97% ...
Camminata da Vernazza a Corniglia nonsoquantikilometri di scale...
Ma tant'è. Ne vale la pena.
Memorie puntuali del fine:
- apriamo la porta di casa e salta fuori un gatto miagolando: era entrato dalla finestra. E' pieno di gatti in quel posto! 
- Travis dei poveri che sale le famigerate scale a torso nudo sventolando la chioma bionda al vento stile "maquantosoffìco?", poi lo ritrovo a Riomaggiore, poi a Monterosso, poi scopro che è un mio vicino di casa... Travis-dei-poveri... 
- Gelato al gusto di rosa e di basilico: spettacolare!! 
- la mamma e il papà che sono orgogliosi della loro micetta. 
Torno domenica. La sera non c'ho un cazzo da fare, mi faccio un giro nei dintorni di casa e passando sotto il cinema Arcobaleno vengo colta dalla tentazione, moooolto malsana, di andare a vedere Troy.
Errata corrige:
Torno domenica. La sera non c'ho un cazzo da fare, mi faccio un giro nei dintorni di casa e passando sotto il cinema Arcobaleno vengo colta dalla tentazione, moooolto malsana, di andare a vedere Brad Pitt!
Un polpettone pazzesco, una truculenta americanata, una boiata pazzesca, come distruggere uno dei più bei libri della storia dell'intera umanità, con gente che dovrebbe morire e non muore, gente che non dovrebbe morire e muore, strafregandonese delle storie successive e soprattutto dello spettatore giusto un po' acculturato che (purtroppo per lui) le sa... Sceneggiatura che farebbe impallidire di vergogna gli attori di beautiful, Achille buono - ma s'è mai visto? - Paride coglionissimo - quale donna sana di mente lascerebbe patria e onore per un pirla del genere? (però sa tirare con l'arco, ma solo perché in realtà è l'elfo Legolas... ), Ulisse che dovrebbe essere il più intelligente e il più furbo di tutti, e invece sembra un americano medio, il che è tutto dire... Achille innamorato di una donna quando non c'era un culattone più culattone di lui (la realtà della storia faceva sì che si nerinkazzasse quando gli ammazzano il giovinetto Patroclo con cui se la intendeva di brutto, e che venisse ucciso, colto di sorpresa mentre inseguiva un altro giovanetto, fratello di Paride ed Ettore - fuori di testa per la voluttà e il desiderio...). Ettore l'unico che non fa proprio cagare - come personaggio - e scoperta interessante - come attore (Eric Bana, ma chi sei? )
Se penso che questa è considerata cultura oltreoceano mi vengono un po' i brividi...
Ah povera Troia, città bella e matriarcale, distrutta dall'ignoranza patriarcale achea e bla bla bla...
Ma poi pensavo: l'Impero Romano stava alla Grecia come l'America oggi sta alla vecchia Europa. E l'impero Romano è caduto a colpi di battle axes di quattro trogloditi celtici che si dipingevano di blu e rosso per spaventare il nemico quando i romani vantavano l'esercito più potente ed organizzato del mondo...
Vi ricorda niente? 
Mah, adesso me ne vado... e pongo fine a questa giornata di sangue, delirio e sofferenza... 

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Ieri sera ho aggiunto un nuovo capitolo all'interminabile saga delle catastrofi annunciate in stile Hollywood, e dopo Meteor, Dante's Peak, Independence Day, Armageddon e Deep Impact ho visto The day after tomorrow!
Miiiitico!! 
Catastrofi su catastrofi, tutto lo sconvolgimento climatico immaginabile nel giro di una settimana e due ore di film! 
Io che quando viaggio in treno immagino come poter fronteggiare un potenziale deragliamento ho senza dubbio trovato pane per i miei denti.
Vai a casa dal cinema con l'unico pensiero di costruirti un bunker!
Poi, lo ammetto, la mia coscienza ecologica è piena di falle strutturali: insomma conosco persone che non buttano i cotton-fioc nel cesso per via dei delfini, io non li butto perché mi si può intasare il cesso.... 
Però non sono neanche una che se ne strafrega: non accendo mai la luce se non serve (e più volte per questo ho rischiato la vita... ), faccio la raccolta differenziata staccando la pellicola di plastica dalle buste a finestra, faccio tutte quelle cose che al giorno d'oggi sembrano fare tanto fico-alternativo-new-age-wiccan-spiritual-romantico-retrò per la serie "eh, ce ne fossero di più di persone come te" (ma in realtà lo fanno tutti) tipo: guardare la luna, passeggiare da sola nei boschi (una volta ho anche incontrato dio... [però non ho ancora mai incontrato gli elfi... ] ), abbracciare gli alberi e fare il bagno nei ruscelli. Non strappo quasi mai i fiori (salvo se colta da strani raptus d'infantilite), non ho la macchina, però faccio docce chilometriche, lo so, con la scarsità delle risorse idriche e tutto il resto....
E' come non è, dopo un film così ti senti in colpa per tutto, per qualsiasi cosa sia successa nel film e possa accadere nella realtà. Poi esci e c'è la luna dietro le nuvole nere e sei in bilico fra due pensieri:
1- "Naaaaa, tutto questo non cambierà mai!" 
2- "Oh cazzo, si avvicina la tempesta del millennio!"
Cammini per Via Senato, Corso Venezia e Via Sirtori con la luna bella tonda e piena che ti guarda. E ride. Perchè la luna ride sempre quando ti guarda. E quindi è abbastanza naturale che appena arrivi a casa ti senti subito in modalità esoterica, e fai un giro di tarocchi e rune.
Così mettici il film sulla nuova glaciazione e la luna piena e l'alchimia, ti viene da pensare che per molti secoli niente è cambiato e tutto è rimasto sempre un po' uguale a se stesso.
E tutto c'entra, ovviamente, con la caccia e la raccolta.
Penso spesso al fatto che per decine di migliaia di anni siamo stai solo cacciatori e raccoglitrici. Pensa a quante cose sono successe dalla nascita di cristo (presunta) ad oggi: e sono stati solo 2000 anni di storia. immagina cosa vogliono dire decine di migliaia di anni nell'imprinting sul nostro patrimonio genetico. Non sono cose che cambi tanto facilmente solo perché nel frattempo hai inventato l'agricoltura, la scrittura ed il pc. 
La sostanza è che gli uomini sono nati per menare le mani e le donne per curar loro le ferite. Loro affinavano le tecniche di combattimento, noi la conoscenza delle erbe.
Guerrieri e maghe, insomma. Lo dice tutta la mitologia mondiale!
Forse qualcosa è andato storto quando invece che limitarci a coltivare ed affinare questi due aspetti della nostra umanità abbiamo cercato di fare altre cose (l'agricoltura, la scrittura, i pc...).
Più ci penso e più mi accorgo che le cose che più mi piacciono a questo mondo sono strettamente collegate a questi due poli, all'affinamento di queste nature. Che poi sono interessanti anche gli ibridi, donne maghe-guerriere e uomini guerrieri-maghi, ma tutto finché si mantiene un equilibrio tale per cui rimangono chiare le mansioni principali.
E come diceva il saggio: "l'ommo hadda puzza'!" Sì! di sudore, terra e sangue! 
La triste verità è che oggi è proprio un momento sfigato. Donne-maghe e Uomini-guerrieri sono specie estinte o in via d'estinzione, così come le 1500 specie animali del volantino all'uscita del film...
Grande Demone Celeste, io adesso mi impegno seriamente coi tarocchi e le rune e faccio anche un corso di erboristeria, ma tu poi il guerriero me lo fai trovare? 
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post-catastrofico | now playing: scanner-whistle |
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"Il cyberspazio è il 'posto' in cui si svolge una comunicazione al telefono, non dentro il vostro telefono reale, l'aggeggio di plastica che avete sul tavolo, e neppure nell'apparecchio dell'interlocutore, in qualche altra città, ma nel luogo che si incontra in mezzo ai telefoni: lo spazio indefinito là fuori, dove voi due, due esseri umani, vi incontrate e comunicate." (B. Sterling)
insomma, le avanguardie del postmoderno ripuntellano il sociale attorno e dentro la sfera della comunicazione.
Si diceva davanti alla pizza spessa, oltre all'incontrovertibile assunto per cui la cacca è fulcro dell'esistenza (dell'esistente e dell'esistibile), di quanto sia nodale la questione della comunicazione oggi e di quanto altrettanto difficile. Di quanto si sia immaturi nello svolgimento di questa peculiare attività umana che è pur sempre vecchia come il mondo, per cui si renderebbero necessari gli intermediari.
Ed ecco che teorizzavano (ormai è già roba vecchia) meta-spazi mono/pluri-dimensionali, essendo unica e molteplice dimensione unicamente la comunicazione.

Bellllloooooo!! 
Non si finisce davvero mai di imparare.
E se concepisco un mondo graficamente tridimensionale da lanciare nella infinita rete delle comunicazioni mondiali, perché non può funzionare e la gente continua a preferire siti con interfacce bidimensionali-pseudo testuali?  |
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vittima di illuminazioni cibernetiche | now playing: scanner whistle |
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Sarà sempre troppo tardi quando il vecchio maestro delle cosmo-arti-marziali, direttamente da Neo-Tokyo 17, verrà a portarmi una katana laser raccomandandosi sull'uso che potrò farne, ed io, conforme alla sua volontà, la sperimenterò sul primo stronzo che mi si para davanti...
Ieri sera trasbordo 15 kg di biancheria da casa di mio fratello a casa mia sul mio fidato trolley e trovo
- gente parcheggiata su tutti i marciapiedi con tutti i tipi di veicolo ipotizzabili 
- gruppi di persone che devono per ordini superiori sconosciuti procedere in righe di tre senza scomporsi mentre tu con il tuo trolley di 15 kg devi salire sopra i muri, i panettoni, le merde, i pali della luce (cfr. la teoria dell'atomo - indivisibile - e della molecola di più atomi - scindibile) 
-gente (e questa è la categoria che odio di più in assoluto) che deve per forza salire sulla metropolitana prima che i passeggeri della stessa siano scesi. Cosa che va contro le più elementari leggi della fisica (non puoi riempire un contenitore già pieno) 
E' in occasioni come queste che senti il bisogno fisico della tua katana laser: volto impassibile , movimento rapido , ed in una frazione di secondo i tuoi nemici sono annientati.
Per fortuna che oggi al lavoro ci sono le chiusure... 
Ah, Akira! Solo tu sei capace di ribaltare i parametri di quest'esistenza ingrata!
Akira sorride dal desktop della mia collega. In realtà non si chiama Akira, ma è il bimbo mezzo giapponese più bello che io abbia mai visto e quando lo vedo penso sempre che Akira sarà proprio così! 
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ho un desiderio di maternità... | now playing: hp invent |
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Finalmente è arrivato il caldo!
E i ragazzi cominciano a denudarsi!
Peccato che possa permetterselo solo il 2% di loro!...
Toraci ristretti, panze allargate, gambe a () o a )(, culi bassi, culi larghi, culi piatti, culi inesistenti, spalle cadenti, spioventi, paraboliche, carni bianchicce, tappetini, zerbini... per non parlare di problemi legati alla cultura come l'inconoscenza dell'uso del deodorante.
La cosa più bella è che i ragazzi in estate, al contrario di noi povere ragazze, si possono togliere la maglietta e girare a torso nudo, con gli shorts ai polpacci! Mhh che spettacolo! 
Mi sa che faccio un salto a rifarmi gli occhi con Troy, poi vado a costruire lo steccato.
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Oggi è arrivata la PRIMA busta paga del nuovo lavoro. Dio benedica le buste paga.
La busta paga è agile, leggera, moderna, ma al tempo stesso - e questo è il suo maggior pregio - indicibilmente rassicurante. Non è noncurante come un assegno, non è frivola come una notula. La busta paga è come una mamma delle pubblicità degli anni '50. 
La Prima busta paga del nuovo lavoro mi arriva subito dopo il PRIMO weekend interamente trascorso nel Loculo. Nessun detrattore del Loculo sarà mai perdonato. Nessuno può immaginare il punto apicale di relax cui sono giunta nel mio Loculo in questo fine-settimana.
Sabato mattina mi chiama Il Tiglio, è a Milano e va per eventi culturali. Io - che volevo comunque andarci - gli propongo la MI-Art, con i ringraziamenti allo sponsor-zia. 4 ore di andirivieni per gli stands d'arte (arte?) contemporanea, fra chi se la prendeva col sesso, chi con la religione... insomma, niente di nuovo. Alla sera, il mio Loculo mi accoglie, appunto, come un Loculo. Ma in realtà è molto oltre...
è cocooning, una cuccia, morbido, decisamente avvolgente, specie nelle ultime ore di sole che bussano discrete alla finestra. E i canti degli uccellini, e lo stormir delle fronde... ma cazzo sono davvero a Milano? 
"Ci vediamo al Gordo" - "ok!" e invece, accoccolata sfinita sul divano-letto-cuccia, dopo mezz'ora scivolo fra le braccia di hypnos, come piacerebbe agli antichi... Fanculo il Gordo - amici non vogliatemene - ma 4 ore di arte contemporanea sfiniscono anche i più coriacei... 
Domenica mattina, mi svegliano gli uccellini: tetto spiovente, finestrella sormontata da tettuccio di legno, penso subito "Heidi è tonata sui monti!" e mi viene da scendere dal letto chiamando il Nonno e Nuvola... Attivismo mode-on, velocità warp e nella mattinata la casa cambia faccia ed è pure linda e pulita: finalmente tutto a posto. Mi resta il tempo di cucire le tende, farmi il PRIMO pranzo nel loculo (finora erano state solo cene), scarabocchiare un disegno e guardare il Moto-GP. E Sete arriva PRIMO e Vale giù dal podio... E per un secondo pensi che la Honda era meglio, soprattutto perché era la moto di Rei Kashino , ma poi pensi subito che le sfide sono sempre la cosa migliore.
Pomeriggio-dopo-GP sul divano-letto-cuccia a LEGGERE!!! e STUDIARE!!! con il sole che entra contento, e i piumini dei pioppi ancor più contenti di danzare sul pavimento appena pulito 
E rifletti sul fatto che ci sono un sacco di cose che dai per scontate, come le coppie di amici e tutto il resto... (sto leggendo anche il giovane Holden, dovrei smetterla di scrivere e tutto il resto...poi la Lu s'incazza...), però niente è scontato e questo anche se all'inizio non sembra, in realtà è davvero un gran vantaggio, perché il nuovo è sempre meglio anche quando è peggio. Ormai questo - almeno dalla mia vita - l'ho imparato. 
E il Loculo è così rilassante e silenzioso e coccoloso e caldo, che ti verrebbe sempre da dormire, allora te lo impedisci - è l'attivismo mode-on che ti frega - e scendi in strada e in 2 secondi sei a farti le vasche in corso Buenos Aires con i petali di fiore-quadri, e in altrettanti secondi sei a finire di leggerti il libro sul Giappone ai giardini di Palestro. E a momenti ti scordi che devi essere puntualissima alle 9.00 sennò Feranz ti cazzia
Fine serata a pizza e carambola e retour al Loculo, dove riesci anche a far pace con una falena. In culo alle fobie.
Gli inizi sono davvero sempre entusiasmanti. E dovrei smetterla di dimenticarmene e adagiarmi nella routine...  |
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Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente...
...e ci risiamo! ho rifatto una cosa di sinistra... 
non so, ma stamattina, sulla metro in superficie, avevo una disposizione d'animo strana, con un'ipersensibilità molto al di là del premestruale, in cui - tra l'altro - non sono. Mi sono stupita di tale sensibilità al punto che ho persino pensato di essere incinta. Dello Spirito Santo s'intende (in fondo questo è uno dei miei sogni nel cassetto )
Ma tant'è... sulla metro in superficie mi accorgo della presenza di un campo pieno stracolmo di papaveri! Era bellissimo, un quadro impressionista! E mi è venuta in mente la canzone di Piero, che avevamo imparato alle medie (alle medie, vero Mayetta?) e ho cercato di ricordare le strofe perché sulle prime mi veniva in mente solo
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi...
...oh insomma qando mi sono ricordata quella del torrente mi sono scese le lacrime con tutta la gente che mi guardava mezza compassionevole... Devo proprio essere incinta dello spirito santo...
Il fatto è che per me la guerra è quella cosa che faceva piangere mio nonno. E non sono così ingenua da pensare che le guerre prima o poi finiranno, e non sono tanto sciocca da sprecare tempo ed energie per far sì che le guerre finiscano. Il fatto è che si può dire quello che si vuole, ma io la guerra non la conosco. Il lato umano, i bambini, le donne, i civili e tutto il resto... certo che mi dispiace per loro, certo che mi fanno pena e muovono la mia compassione. Però non conosco quello che significa. Però conoscevo mio nonno, e ho visto le sue lacrime live! Così a pensare sparagli Piero sparagli ora a me viene in mente il nonno che piange e viene da piangere anche a me...  |
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scanningproof | now playing: hp invent |
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Finisco il pranzo (trancio di pesce spada al forno... qui sì che gira il capitale!) e prontamente sul mio PC appare un reminder che mi redarguisce: "alle 14.00 c'è il meeting". Cazzo, anni di onorata carriera, ma il "meeting" non l'avevo ancora vissuto. Il meeting fa subito bìsnes, così come l'accessorio fa subito trend! 
Il mìting si svoge nella conference room, ovviamente. Ma la cosa più interessante è che all'interno del mìting c'è la phone-conference, con i mega-manager irlandesi e americani che da Dublino in viva voce ci fanno un briefing sui nuovi operations realignments sui vari deals. Ovviamente sono presenti tutti i sales admin, e me, che sono solo un povero support. Però è bello sentirsi parte di un team, soprattutto sulla base di tasks e missions condivisi...

Insomma il top managent in diretta telefonica, tutto molto high-tech... Che bello il bìsnes! Ti fa subito sentire parte di un mondo che va avanti, che E' avanti, mica palle...
E io che disegno le miei eroine sul blocco per gli appunti, ma con un orecchio (in multitasking ) ascolto come funziona il bìsnes, perché in questo campo e in tutti gli altri, come insegna chi ha fatto la guerra, non si butta via niente.
E un giorno guarderò l'organigramma della mia holding sul mio flat screen a tutta parete!
Il potere!! Il potere!!! |
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realigned | now playing: HP invent |
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...in una decina di giorni! Non che si veda, ma la consapevolezza è più che sufficiente 
Certo che se poi Feranz ti porta fuori a sbafare una pizza di dimensioni pantagrueliche (chi, in quale film, recentemente apprezzava l'uso dell'aggettivo pantagruelico?... mah)... ma che importa.
Un lavoro normale, gente normale, orari normali, scansisci (o scannerizzi, o scansioni, o scanni) documenti dalla mattina alla sera e ti chiedi nel frattempo: "è questo che voglio dalla vita?" no, ma è quello che mi dà il pane, vero Feranz? E i cortometraggi, e i manga e l'atelier... che fare?
Mi dicono: siamo dei disadattati sociali, non riconosciamo le leggi di questo mondo, allora costruiamone uno nostro. Non importa quanto grande. Anche grande come un padiglione fieristico alla Komiketto di Tokyo, che importa. Ma un mondo in cui quello in cui credo si può realizzare, non resta un miraggio sepolto sotto cumuli e cumuli di insoddisfazioni, inettitudine, apparizioni del Male, spadroneggiamenti da insulsi riccastri nati e cresciuti nella bambagia ed ingrassati di questa, pieni di nulla come animali impagliati, ma tronfi e troneggianti, come animali impagliati in un salotto vittoriano...
All'arrembaggio, Loculo! Intanto sei il mio piccolo mondo, da signora Minù. Da Memole! (la fanno la mattina!) La piccola, primigenia alcova del mondo sostenibile (da me e per me, ovviamente)
Asociali di tutto il mondo unitevi, sotto l'egida di questo nuovo spettro che si aggira per l'Europa, il postmoderno/postumano! Evviva! Una bandiera senza colori, quelle multicolori hanno troppo rotto le balle, ognuno per sè e tutti uniti nella condivisione dell'individualismo. Avanti, sottopopolo borghese, ma non troppo, alla riscossa di ciò che è mio, mi spetta, lo voglio perché è mio, mi aspetta...! Self made men dell'alba del millennio, Man-power/girl power e tutto il resto... uniamo il nostro microframmentarismo nella graziosa compostezza di un caleidoscopio!
E rigiuro e spergiuro che realizzerò i miei progetti.  |
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Realizzerò i miei progetti | now playing: HP invent |
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Nuova dimora, nuove coordinate spazio-temporali, interne ed esterne ai 4 muri ammuffiti che mi riparano dalle intemperie e da varie inquietudini.
Un nome per l'inizio: Hattori Hanzo. L'uomo che allena i suoi muscoli d'acciaio ben temprato da solo nell'alndrone di corso lodi 111. L'uomo che dimostra la quintessenza dall'assunto "tutto muscoli e niente cervello". L'uomo che toglie il saluto agli inquilini che dovrebbe servire con la stessa determinante solerzia con cui riferisce ai padroni di casa le presenze di innoqui inquilini abusivi... 
Hattori Hanzo è la firma in calce ad un nuovo paradigma esistenziale.
Il porto franco Secondamano, tra arrivi e partenze offre a me un minuscolo naviglio di salvataggio. Via Sirtori, 15, ultimo piano, stabile d'epoca, la soffitta di Lovely Sarah, alla faccia di Miss Minchy, Hattori Hanzo e tutto il resto.
La mattina 15 minuti di sonno in più. Arrivi alla metro in 5 min, con gli omini Leggo/Metro che ti sorridono generosi, io che mi sento di dover far qualcosa per la loro buona giornata e gliela auguro. Prendi Leggo e Metro per non far torto a nessuno.
Notizia: in piazza XXIV Maggio un cosiddetto artista contemporaneo ha fatto una cosiddetta installazione. Oggetto: 3 fantocci iperrealistici di bambini impiccati alla quercia della piazza .
Una nonna passa e piange: "mi ricordo i tempi in cui gli impiccati li vedevamo davvero..."
Una bambina passa e piange: "i bimbi sono morti!"
Un signore passa e piange, si arrampica sull'albero e tira giù i fantocci: "mi è morto un figlio..."
Mah. L'arte non si censura, dicono le autorità. Però in TV bisogna mettere i bollini rossi. E poi è davvero arte, questa? 
Non so bene cosa mi infastidisca della cosa...
Ieri sera seguo ogni mossa della Sposa e desidero essere una donna così, madre e guerriera con annessi e connessi. Due ore e passa di violenza e vendetta e cattiveria + 3 del Vol.1 Insomma non sono quella che si scandalizza per un po' di violenza, visto che GTA e Soulcalibur sono 2 tra le cose che trovo più rilassanti in assoluto. E katana e sangue e kung fu e tutto il resto...
Credo che mi infastidisca l'imposizione della violenza a chi non la vuole. Come vedere l'uomo che schiacciava i piccioni, ieri sera, che se ci penso mi viene ancora da... 
La questione è che la gente è sensibile, e la sensibilità della gente è una delle poche cose che la gente ha ancora di buono e di bello. La mia sensibilità mi fa piangere alla fine di kill bill per la gioia di vedere del cinema vero. E mi fa piangere al pensiero dell'uomo che schiaccia i piccioni e della nonna, della bambina e dell'uomo che piangono i loro dolori.
Hattori Hanzo che forgia le spade più impareggiabili dell'universo e Hattori Hanzo che non saluta gli inquilini...
E il barbiere del diurno di piazza Oberdan.
Cazzo, piove di nuovo... 
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Esco dal film “Un film parlato” di De Oliveira. In lingua originale, un film originale. Una mamma di cultura porta la figlioletta curiosa di sapere in crociera toccando le città più importanti della storia del mediterraneo. Poi in nave l’incontro con tre donne di cultura che conversano nelle loro differenti madrelingue con il comandante. Tutto il film racconta la nostra cultura, le sue radici, le sue bellezze. Poi alla fine, allarme generale. Ci sono due bombe sulla nave. La figlioletta e la madre rimangono indietro. Boom.
Un film sul terrorismo. Quello vero. O un film vero sul terrorismo. O un film che racconta il terrorismo con crudele verità.
Esco dal cinema e mi chiedo “cosa sto facendo?” Cosa ci faccio qui? Perché sono a Milano? Per godere di una vita che non posso permettermi? E’ solo questo. Questo vale la paura di prendere la metro, l’autobus, il tram, di entrare in duomo o al Mc? Di prendere un treno per tornare a casa?
Perché detto tra noi, la paura c’è. C’è eccome. Per quanto la si possa o la si voglia ignorare. Ci sono momenti che in metro mi sento soffocare, vorrei uscire e mi prende il panico. Non mi è mai successo. Questo pensiero, profondo, sommesso, che si agita leggermente nel fondo di me stessa è terrore. Vero.
Bravi, siete bravissimi. Ci state riuscendo perfettamente.
Londra, Tokyo, Parigi, New York. Luoghi in cui mi piacerebbe passare parte della mia vita.
Milano.
Ma la mia vita ha senso in questo modo?
Ha senso che io viva in questa città, ben al di sopra dei miei mezzi, che mi cerchi un lavoro che non mi soddisfa, per mantenere una vita di terrore? Pensando che qui rischio grosso? Che ogni cosa che faccio potrebbe essere l’ultima? Che mio fratello potrebbe prendere il treno sbagliato?
Sono fobica, lo so.
Mi terrorizzano gli scarafaggi, i ragni, le falene, i maggiolini, le cimici. In generale tutti gli insetti con esoscheletro, di più se volanti.
Mi dà fastidio sedermi in un locale in un posto che non mi protegga le spalle.
Mi fa paura stare vicina alla riga gialla quando arriva il metrò.
Non mi sporgo mai dal balcone e mi viene l’angoscia se lo fa qualcun altro.
Se sono in treno penso sempre a cosa fare in caso di deragliamento.
Se sono in macchina e non ho la cintura di sicurezza mi prende l’angoscia e viaggio tutta irrigidita.
Ho paura dei posti troppo affollati e di quelli troppo vuoti.
Potrei continuare all’infinito, e certamente concorderei sul fatto che mi faccio troppe paranoie. Ma non ci posso fare niente. O magari potrei ma mi costerebbe un sacco di tempo ed un sacco di soldi di terapia. Grazie. Ho già dato. E non è servito.
La paura c’è. E’ giusto vivere così?
Più in generale: è giusto vivere in un mondo dove devi sempre avere paura di tutto? Che ti accoltellino sotto casa. Che non ti bastino i soldi per arrivare alla fine del mese. Che non ti diano la pensione. Che tu non esca vivo dal Mc? Che qualunque cosa mangi, in primis quella del mc, ti rovini la vita?
Ho passato l’ultimo anno a decostruire pezzo per pezzo tutti i miei idealismi, e le mie idilliache visioni pseudo-fantastiche di un my own private mondo in cui tutto è possibile, basta porre alla base un retour à la nature radicale e spietato. Ma forse ho sbagliato tutto.
Ecco: Satana mi ha portato sul monte del benessere contemporaneo e mi ha detto: “tutto questo sarà tuo!”. E io mi son detta “è la solita vecchia storia: non ci cascare, che è una megafregatura. Monti, natura, tarallucci e vino. Casetta rossa in Norvegia, orticello e galline. Questo è ciò che ti ha dato Dio. Questo è il Bene.” E contemplando casetta rossa e Bene e tutto il resto da una parte e l’arte, la moda, lo spettacolo e la postmodernità dall’altro mi son detta: “son secoli che ci fanno fessi con le baggianate di dio, quando lo sappiamo tutti che il fascino di Satana è infinitamente superiore. Devo scontare io tutte le colpe dei miei padri? Devo scontare io la scelta del destino? Sono una donna del mio tempo. Vivo in un contesto contemporaneo, postmoderno, postumano, ipertecnologicizzato, ipercomunicativo, vitale, movimentato e bello. Devo negarmi tutto questo?”
Ho scelto con cognizione di causa.
Sono altrettanto convinta in questo momento di questa cognizione di causa?
Sono convinta della bellezza della contemporaneità a discapito della bellezza eterna, della vita postmoderna a discapito di quella reazionaria…
Possibile che un unico film arrivi a minare le mie ultime scelte?
Possibile che la certezza della mia esistenza si appoggi su così fragili basi?
Questi pensieri non dovevano finire sul blog. Ma alla fine forse è il posto che più si addice loro. Soprattutto visto che il blog ha perso di ogni significato per me negli ultimi tempi.
Da una parte convinta che i miei pensieri siano miei. Dall’altra che condividere sia l’unico modo per sentirsi meno abbandonati e soli.
Non ne sono certa, ma questo potrebbe essere il mio ultimo post.
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rasoterra | now playing: il vento |
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....grazie, Lazer! mi ero dimenticata che oggi è venerdì santo!
Approfittiamone per minare le certezze di chi ancora crede alla storiella...
Gesù è sicuramente morto, ma non è mai resuscitato. I padri della chiesa hanno semplicemente sovrapposto il culto di Gesù a quello di altre divinità mediorientali (Osiride, Mitra...) che avevano la stessa proprietà di morire e risorgere 3 giorni dopo. In generale è così in quasi tutti i culti solari (per via del ciclo solare che si ferma e riprende il suo corso dopo 3 giorni). E la mossa della sovrapposizione del culto è un'abile strategia di marketing delle origini per far sì che il Jesus-style arrivasse alle masse come qualcosa di nuovo ma non troppo...
Quindi basta festeggiamenti inutili, perché dopo che ci hanno convinti, la successiva mossa di marketing sono state colombe, agnelli e uova di cioccolato che per comprarle serve il mutuo...
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sacca | now playing: ...guitar |
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it's hard to stay mad, when there's so much beauty in the world. Sometimes I feel like I'm seeing it all at once, and it's too much, my heart fills up like a balloon that's about to burst...
stasera girando per le stradine del Quadrilatero della moda, guardando quanta bellezza ci sia nel dettaglio di una linea sulla stoffa, nella curva di una cucitura, nelle sfumature del colore, nel silenzio delle strade, nei giochi dell'illuminazione, nel rigore dei palazzi antichi, nei contrasti con quelli moderni, nella discrezione di piazze meravigliose come Piazza Belgioioso e Piazza San Fedele, nella ripetizione delle simmetrie imperfette della Galleria, nei ricami marmorei del Duomo, nelle voluttuose spirali del sundae Mc Donald's... ho capito che vale davvero la pena vivere. Tutta questa bellezza deve poter essere guardata e capita. La vita acquista davvero senso davanti alla bellezza. E' così imponente che a volte fa addirittura male, ma ad un livello in cui sofferenza e piacere si confondono al punto da rasentare la perfezione del sentire...
E nell'enfasi della bellezza, ecco un paio di cosette che nel loro piccolo vezzegiano il mio senso estetico:
questo

sarà il mio prossimo colore di capelli. (Se qualcuno poi sa dirmi come posso fare per trasformarmi nella tipa me lo faccia sapere... )
e questo
è il marchio definitivo della serata...

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esaltazione superomistica | now playing: televators - the mars volta(in my mind)[la mayetta me l'ha rubata :( ] |
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"...sembra che da quest'abisso di disillusione e mistificazione sia emersa una figura che timidamente e ingenuamente non cerca di riscoprire né le proprie origini né la propria autenticità, ma semplicemente di costruirsi un universo di riferimenti simbolici a partire dalla condizione degenerata del grande polpettone tecnologico-spettacolare, e sintetizza valori minimi che sono il sintomo del nuovo germogliare della cultura intesa nel senso antropologico del termine [...]"
(R. Terrosi) |
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precolloquio | now playing: nix |
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Da lunedì è iniziata la settimana della salute: pasti leggeri a base di verdura, attivismo, un po' di movimento, alzate mattiniere etc...
Questo almeno nelle intenzioni...
Perché poi capita che ti ritrovi il martedì sera al Batik ad ordinare litrate di birra. C'è anche chi sostiene che sia una bevanda sana. Ed in fondo è il nettare degli dei nordici, quindi ha anche una sua valenza sacrale.
Poi ti ritrovi il mercoledì a pranzo da Feranz, con tutto ciò che ne consegue 
Però considerato quanto siano instabili i miei buoni proponimenti, mi sembra un traguardo non indifferente aver mantenuto fede agli ipegni in tutto il resto.
Oggi vedo la mattina presto per il secondo giorno consecutivo! Miracolo! Non mi frega neppure l'arrotino/ombrellaio, 'sto giro, che sta passando adesso e di solito mi coglie nel bel mezzo di sogni bellissimi e trasforma la mia naturale buona disposizione verso il mondo in ferocia pseudo-nazista. 
Ieri è stata una giornata densa:
- mattinata in Triennale a vedere la mostra "dreams", un percorso di storia della pubblicità televisiva in italia attraverso bellissime installazioni di artisti contemporanei. Curata dalla buon anima di Gianni Canova, con Ugo Volli nel comitato scientifico, due dei pochi motivi per cui non sono proprio del tutto pentita di aver fatto la IULM... Alcune cose davvero memorabili, almeno per quanto riguarda l'impatto sui miei sensi (erano in effetti un po' a digiuno di bellezza fine a se stessa)
- pranzo e pomeriggio con la Donnaccia, a mangiare, a parlare di cose importanti e soprattutto a impostare il lavoro (mi impegno, giuro!)
- serata al cinema con la Zia, quella vera, non quella fuffa della mia coinquilina , a vedere "Coffee and cigarettes" di Jim Jarmusch, delirante, surreale e underground abbastanza per piacermi
oggi mi mancano gli avvenimenti culturali, ma a livello di attivismo dobbiamo mantenerci sugli stessi standard... capi'? (personalità superomistica)
ok (personalità remissiva) |
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il mondo ai miei piedi | now playing: l'arrotino/ombrellaio |
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la mattina è bellissima.
mi infonde sempre un senso di onnipotenza.
ci sono infinite possibilità nella mattina, tutte a mia disposizione.
la mattina è una rivelazione costruttiva sulla frammentarietà dell'esistente.
non c'è negatività nella mattina, quando la si può godere.
i giapponesi contemplano le albe, noi contempliamo i tramonti.
ma i giapponesi hanno capito, noi forse no.
il tramonto è per sua stessa definizione decadente. occaso. tragico.
l'alba è vitale, cosmogonica di tutti i potenziali universi che una giornata può contenere.
perché mi dimentico sempre quanto è bella la mattina?
e dimenticandola preferisco il più delle volte poltrire?
incommensurabile spreco di energie.
la mattina è talmente bella che non sento neanche i postumi della sbronza.
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übermensch | now playing: cinguettii |
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E' lunedì, il che significa che con oggi inizia una nuova settimana. Cambio dell'ora, le giornate si allungano, c'è (idealmente) più tempo a mia disposizione, si va verso la bella stagione, la natura si risveglia, la Jorda no. 
L'altra personalità sostiene che in realtà mi merito di poter dormire fino a tardi se per tre notti ho fatto tardi e mi sono alzata presto.. 
Sono assillata dal mio senso del dovere, incalza a tutte le ore: stamattina alle 2 ancora non mi lasciava andare, mi assillava, mi importunava e io non riuscivo a dormire, e più gli dicevo che se non mi lasciava in pace era peggio (non avrei dormito -> oggi sarei stata in coma) più lui mi tormentava con immagini dei miei genitori, del mio relatore, del lavoro che non ho trovato (e per dirla tutta neppure cercato con troppo impegno...), della dieta etc. etc... Poi ad un certo punto ci si è messo pure l'ormone e a quel punto il sonno è svanito del tutto...
Il SuperIo sostiene che tutto svanirebbe come... similitudini classiche:
una bolla di sapone
neve al sole
das Würstchen vorm Kraut 
...se solo io mi decidessi una buona volta ad utilizzare quella strana cosa che molti chiamano volontà
ma è facile parlare dall'alto della propria Volontà quando la Volontà la si possiede... Per forzarmi ad avere volontà dovrei fare uno sforzo di volontà e questo è evidentemente paradossale... 
però se è vero che la notte porta consiglio, forse questa è la volta buona che riesco a cambiare dei parametri... con la dovuta calma si intende... (infatti all'alba della una sono ancora qui a cazzeggiare... )
...e sia, stavolta anche l'Io potrebbe essere d'accordo (l'Es lasciamolo stare, è lui che tira indietro...). oggi farò qualcosa della mia vita :-)
...o forse dovrei provare con la mistica. e attendere la rivelazione della Volontà come quella di Dio... 
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lotta fra i miei stati mentali | now playing: soul one; john sinclair; all that I need; glitch - blind melon |
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la chiusura
Stockholm Syndrome - Muse
I won't stand in your way
let your hatred grow
and she'll scream
and she'll shout
and she'll pray
and she had a name
yeah she had a name
and I won't hold you back
let your anger rise
and we'll fly
and we'll fall
and we'll burn
no one will recall
no one will recall
this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could
look to the stars
let hope burn in your eyes
and we'll love
and we'll hope
and we'll die
all to no avail
all to no avail
this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could
this is the last time I'll abandon you
and this is the last time I'll forget you
I wish I could
I wish I could
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:D | now playing: muse interview on www.muse.mu |
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Muse.................................................................................... 

(un po' più in piccolo ma più o meno ci siamo...)
Mayetta, ma ieri sera io e te eravamo davvero al Mazda Palace di Torino, vero?
Cioè, eravamo davvero a meno di tre metri da Matthew Bellamy & Co., vero?
Cioè, abbiamo davvero rischiato di morire per soffocamento nella falsa speranza di palpare il culo al primo che faceva stage-diving, vero?
Cioè, abbiamo davvero rischiato di perderci nella campagna piemontese sulla strada del ritorno, per esserci messe nelle mani sbagliate, vero?
insomma, quand'è che torniamo a vedere un concerto dei Muse???? |
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confusa ed incredula | now playing: hero - chad kroeger ft. josey scott |
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guadagno complessivo della giornata di ieri:
- 4 paia di calzini trendy del golde(/o)n point
- 2 fascette trendy in coordinato con: i calzini, una maglietta e una sciarpina che avevo già
- 2 elastici fermacapelli in coordinato con una delle fascette, la maglietta, i calzini...
[questi non sono poi esattamente dei guadagni, visto quel che ci ho speso...]
- 1 documentario storico sulle fughe dei prigionieri dai campi nazisti durante la seconda guerra mondiale
- 1 temporale estivo sulla testa della nostra casa: ma quanto era bello, col martello di Thor che rimbalzava da un angolo all'altro del cielo arancione! meraviglia!! ( e poi c'è ancora chi non crede in dio... )
- 1 mazzo di tarocchi (56 arcani minori + 22 maggiori): finalmente ne ho uno anch'io!!! *grazie mayetta grazie* [mi sono già cimentata nella divinazione del mio stato di cose e mi sono spaventata! la cartomanzia non mente! ]
stamattina invece mi rendo conto del drammatico stato del nostro appartamento:
Torak, porta gli attrezzi, sabato, mi raccomando! E se puoi ripararci anche la lavatrice, non sarebbe affatto male. Oggi devo organizzare un'altra serie di consegne a casa di mio fratello... 
e con questo clima uggioso mi passa anche la voglia di realizzare la serie infinita di progetti *attivismo mode on*...
ieri all'agenzia dell'adecco stavano rifacendo l'impianto elettrico: Pea, il mio pensiero è corso immediatamente a te, con quel paio di bicipiti dell'elettricista giovane... 
ora, la smetto di cazzeggiare e mi dedico a qualcosa di minimamente serio... |
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satisfaction | now playing: vengo dalla luna - il capa |
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Il re degli scarafaggi se ne sta bello tronfio sul suo cumulo di merda, della più schifosa e guarda la folla di scintillii bluastri tutti rinserrati. Chi sta meglio di lui, padrone dell'intero universo? Chi ha meritato truppe e sudditi più fedeli e laboriosi. L'intero mondo a loro asservito. Quegli orribili schiavi bipedi, rintanati nei loro maleodoranti quartieri alti, costretti a subire la tortura della luce, costretti a produrre quotidianamente merda, merda, merda... che creature schifose, molli e fragili, inette alla sopravvivenza, ma così utili alla sopravvivenza del suo reame...
...e poi d'improvviso il buio. quello vero. quello dal quale non si torna. Quello che non ha più bagliori improvvisi, che irrigidiscono e spaventano. Qualcosa gli ha portato via la testa e con essa l'ultima immagine di quegli odiosi schiavi dei piani alti. Ed ora la conspevolezza insita nel suo corpo cheratinico che per 9 giorni ancora ne sarà prigioniero senziente ed inerte. Che subdolo è il destino della più elevata delle caste in natura, e per 9 giorni avrà il tempo di accorgersi dell'ineluttabilità della sua fine. E con l'ultimo barlume di consapevolezza riesuma quell'ultima immagine cosciente, i contorni di quell'abominio di razza, e se avesse ancora la testa per farlo, riderebbe di se stesso, della sua arroganza, della sua idiozia... in fondo nella comunanza della sfiga di una fine, quella razza inferiore qualche vantaggio forse lo aveva...
(PS: saluti da Ricky) |
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misto | now playing: only you - portishead |
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sarà che ho la febbre, sarà che ieri sera ho bevuto qualcosa di troppo, sarà che stanotte ho fatto seconda cena alle 2 con la mayetta, ma oggi proprio non capisco un cazzo... 
lo so che dovrei smetterla di insultare e commentare ad alta voce le persone che incontro sulla mia strada, ché prima o poi qualcuno potrebbe anche prendersela, ma è più forte di me, e in giornate come questa diventa quasi incontrollabile.
Così finisce che mi metto a discutere con quelli del ponteggio perché per montarlo hanno bloccato l'intero marciapiede senza preoccuparsi di creare un apposito passaggio pedonale. Insomma, allo sbaraglio sulla carreggiata io, la vecchia e il cane, come inconsapevoli kamikaze... 
Poi trenta dejavu di gente che ti chiede se c'hai moneta che t'avanza... ma cazzo: io 'sta cosa non l'ho ancora capita. Non è che gli euri sono come le figurine che se ce l'hai doppio il secondo lo puoi regalare, tanto non te ne fai niente. Quando mi dicono così mi scatta qualcosa dentro per cui mi verrebbe da reagire con un secco "fottiti", ma molto più accomodantemente mi limito ad un più pacato "scordatelo!"... 
Per non parlare di quelli che vengono in bici sul marciapiede e s'incazzano se 1) non ti accorgi immediatamente della loro presenza, 2) non ti scansi immediatamente 3) li costringi a una brusca manovra/frenata. Mi piacerebbe intrattenere con loro un leale raffronto dialettico, ma l'immediatezza dell'occasione fa sì che mi limiti a riversare loro addosso tutto il mio onesto disappunto... 
Il momento più difficile oggi comunque è stato andare a fare la spesa.
Con l'amico della merchandiser (la signorina che dispone la merce sugli scaffali) che per parlare con (e/o guardare il culo de) la merchandiser si frappone fra la scaletta su cui lei è appollaiata e l'altro scaffale, ostruendo, guarda caso, proprio quella zona dove si trova la roba che serve a me...
"permesso" ... "permesso!" ... "scusi, permesso!" ... "cazzo, ma le costa un grande sacrificio spostarsi un attimo??" ma porca di..
vabbè
comunque la difficoltà della spesa di oggi è insita soprattutto nella consapevolezza che siamo nell'era dell'iperscelta, oltre che della comunicazione, dell'informatizzazione e dell'acquario... Le mie scelte d'acquisto sono sempre ben ponderate anche se spesso dipendono da fattori ai quali altri non darebbero mai lo stesso peso (nome evocativo/poetico/meravigliosamente trash del prodotto, scelte grafiche del packaging, ricordo dell'infanzia - mai comunque per una ponderata riflessione su qualità/prezzo). Ogni spesa al GS diviene quindi un'occasione di profonda autoanalisi. E passo ore davanti agli scaffali colta da amletici dubbi... Tutto questo può essere bene o male a seconda dei punti di vista.
Il problema più ampio si pone quando vai invece, come oggi, a fare la spesa alla Sma. E scopri che di un'intera categoria di prodotti esiste una e una sola marca E questo è male. Soprattutto se la marca non ti garantisce alcuni standard di prodotto che tu invece vorresti! Non mi si può illudere sull'iperscelta e poi negarmela. A me di fronte ad un simile affronto mi scatta automatica la nevrosi. Non sono cose che si fanno, chè poi gli psicoterapeuti costano, e magari quei quattrini sarebbe più bello spenderli in un supermercato al passo con l'era dell'iperscelta! 
mia nonna a questo punto direbbe: "mi dispiace per voi giovani, ma vi ci vorrebbe una bella guerra" E' adorabile notare quante contraddizioni possano essere contenute in un'unica frase... 
e io lo so che la nonna, in fondo, non ha poi tutti i torti. Ma è davvero così sbagliato se mi preoccupa di più il futuro di Marina Kroeger in CentoVetrine che l'eventualità di un attentato terroristico in metropolitana?
forse sono rotta... 
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febbricolo | now playing: hold me - in depth (ebbene sì...) |
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ed ecco... chiama il teutone... 1 ora al telefono per scoprire che è ancora alla ricerca di se stesso . Per carità: è una ricerca che non finisce mai...però a trentadue anni magari sarebbe anche il caso di aver avvistato qualche orizzonte... Ma i miracoli della genetica non potrebbero riportare in vita, chessò, Erik il Rosso? 
Tutto questo nel giorno in cui scopro che sono passati 10 anni dal suicidio di Kurt Cobain. Rendiamoci conto... 10 anni da quando andavo in giro con le magliette dei gruppi sotto alle camicione di flanella a quadri, i jeans strappati, la riga in mezzo ed i capelli spettinati, gli scarponazzi da montanara... 10 anni da quando credevo con fermezza di poter modificare il mondo con una rivoluzione planetaria, da quando difendevo i miei compagni dalle iniquità della scuola e poi me le beccavo tutte io , da quando passavo i pomeriggi ad inseguire il gruppo di metallari del paese , pensando che non si accorgessero di me... (avevo velleità da groupie già allora...). 10 anni in cui ho rivoluzionato più volte la mia vita, invece il teutone in 6 non ha rivoluzionato un ca##o... e non è stato per coerenza...
Tanto per cambiare discorso:
IL 25 MARZO I MUSE SUONANO A TORINO!!! 
oggi abbiamo cercato disperatamente i biglietti alla Fnac ma le signore Eligia e Pamela, evidentemente assunte perché appartenenti alle categorie protette, come diceva il cartellino "a nostra disposizione", con 'na voglia terronica di lavorare, si sono arrese di fronte al server giù e hanno pensato bene di chiudere baracca e burattini con una larga oretta di anticipo...
"ma se passiamo tra un po' magari..."
"No!" - a nostra disposizione.
pazienza, ci consoliamo da accessorize e al nuovo mc dumb in galleria. Poi scendiamo in feltrinelli, cerco un libro, non lo trovo, esco con altri due (sempre appartenenti alla lista, per carità): finalmente posseggo l'arte della guerra di Sun Tzu!
ed ora che lo posseggo, ne farò il mio personalissimo breviario: arte della guerra e fan**lo tutti quelli che non saranno abbastanza forti da fronteggiarmi  |
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sarca | now playing: divine - korn |
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deciditi ad arrivare, perché Ginevra qui non sa bene che pesci pigliare.
Bello e fiero nella tua lucente armatura, con tutto il tuo onore cavalleresco e il vassallaggio ai tuoi ideali, che saprai anche mettere da parte per me. Ci perderemo in un turbinio di sentimenti al culmine del dolore ed al culmine del piacere, e finirà necessariamente in tragedia, ma sarà stato così definitivo che nei secoli e nelle diverse reincarnazioni ricorderemo ancora di essere stati perfetti.
Adesso mi chiama il cavaliere teutone: ma come ti permetti, in questo momento della mia vita? Già non sono in grado di riflettere su quello che devo fare oggi, perché devo essere costretta a riflettere sulla mia interiorità, quando poteri dedicarmi al cazzeggio, all'inerzia, alla santificazione del banale e routinario, alla creazione di accessori moda, all'ascolto incondizionato di musica cozzara, alla lettura di storie romantiche senza impegno, al pensiero - ma solo il pensiero - di concludere i miei studi? Lo so, lo so, cavaliere teutone, che non è tua intenzione, che non ti fai vivo apposta per farmi riflettere, però a me viene spontaneo, colpa della libera associazione, credo...
c'è davvero qualcosa che non va in me se le immagini che mi sorgono per prime alla mente sono Caparezza e le patatine San Carlo?
Anche il San Giovanni sembra dirmi qualcosa, lo sembra sempre, ma in questo momento in particolare, con quel dito totemico che mi apre il varco alla trascendenza. Ok, affronterò di nuovo un momento spirituale, mi dedicherò alla Tradizione. Mi butterò a pesce nel nero magma del mio profondo, In Depth , nuoterò ciecamente, recupererò il mio Io imperialista - mago/guerriero del 19° e tornerò alla conquista della quotidianità! |
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creeping | now playing: coffee and tv - blur |
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Visto questo film:
a dimostrazione del fatto che si può fare un film discreto senza aver bisogno di una storia mai pensata prima.
Un film di sensi e sensibilità, una breve occhiata sulle Fiandre del Seicento che ti fa sentire come dentro un quadro fiammingo.
E poi diciamocelo (pea, questa è per te), lei ha davvero capito tutto: concilia la storia di platonico amore per l'artista con il farsi il giovane macellaio! 
Giovane macellaio....
Cercavo giusto oggi un nuovo protagonista del mio desktop: ed eccolo qua, Cillian (ah... Cillian!!!) Murphy, irlandese, del '74
Andare al cinema fa bene, tonifica lo spirito, non c'è che dire. Prossima task: Cold Mountain, polpettone iperedulcorato, 100% hollywood, con Jude Law sporco e coi capelli lunghi... Un po' di sano eroismo romantico non può che far bene.
E sempre a proposito di cinema, finalmente ho reperito il numero di febbraio di Duellanti (pedofago ma sano). Che bello che bello! 
Adesso per concludere in bellezza la serata ci vorrebbe il macellaio (o l'idraulico o l'elettricista) ma in assenza dei citati mi accontenterò di ravanare nel frigo...  |
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I feel good pararararararà... | now playing: where is my mind - pixies |
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Torno a casa alle 2 (qualcosa in più, qualcosa in meno, non ricordo), 2 Tennent's e mezza e una Guinness nello stomaco. Tutto preannuncia una dormita colossale, primo fra tutti il sonno bastardo che mi aveva colto già in macchina (per fortuna io non guido...).
Alle 5 mi sveglio. Sto sveglia. Sono sveglia. Vorrei dormire, ma sono ancora sveglia. Boh, forse se elimino un po' di ammoniaca le cose vanno meglio. Vado in bagno. Torno a letto. Sveglia.
Sveglia, per un sacco di tempo. Sento il respiro della mayetta, il rumore dello scaldabagno di Lord Water, qualche ultramattiniero prende l'ascensore...
Sveglia. Suona la sveglia della mayetta. Sono le 6 e lei deve andare a lavorare. A questo punto mi alzo e facciamo colazione insieme, "dopo però torna a letto: quando sei sotto le coperte al caldo vedrai che ti riaddormenti" dice la mayetta in modalità mammina. (tra l'altro, la mayetta in modalità mammina mi ha fatto il predicozzo perché sono tornata tardi senza avvisarla... ).
Un cazzo, non ho proprio più sonno. Però c'ho l'esoftalmo e due occhiaie che sembro uno dei Kiss...
Perché vorrei e potrei dormire e CAZZO non ci riesco??
Lazer e Fabpicca: è tutta colpa vostra! 
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:caffè: | now playing: nessun rumore... a quest'ora... |
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oggi ha inizio la settimana anti-accidia
prima o poi dovrò fuoriuscire da questa routine di vacuità: andare a dormire alle 3, alzarmi alle 11, controllare il blog, cazzeggiare su msn, accendere mtv, ascoltare musica sdraiata sul letto senza fare un cazzo, disegnare, leggere fumetti, raccattare qualche resto di roba commestibile nella dispensa, accorgermi alle 7 di sera di essere ancora in camicia da notte, guardare qualche fiction romantica di cui non ho visto l'inizio, ma ho letto i riassunti su telepiù, distruggere gli avversari a SoulCalibur 2, guardare le televendite sulle tv private o un bellissimo di retequattro (ieri c'era Barry Lindon!!) mentre disegno gli abiti della mia prossima collezione... andare a dormire alle 3
etc...

quindi da oggi sfrutterò la meravigliosa agenda rossa e mi darò un sacco da fare, ogni giorno elencherò e depennerò, elencherò e depennerò, elencherò e depennerò, elencherò e depennerò.... |
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"bisogna prendere provvedimenti!" | now playing: carey - joni mitchell |
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io l'avevo detto che dovevamo andare a vedere big fish, ma nessuno si fida dei miei superpoteri....
comunque la morale della favola è: accettiamo le nostre sfighe così come vengono, perché a tentare di migliorare le cose si fa solo peggio. Come direbbe mio padre: xè pexo el tacòn del buso.

E per arrivare a dire quello che mio padre avrebbe così mirabilmente e lapidariamente espresso in 5 secondi e senza sforzo alcuni produttori hanno speso un sacco di quattrini che potevano dare a me per mettere su il mio business con la mayetta e deep. (l'unico rammarico: non avere Ashton Kutcher nel cast del nostro business..)
Insomma meglio tornare a quando si viveva di musica ed amore:
All I want - Joni Mitchell
I am on a lonely road and I am traveling
Traveling, traveling, traveling
Looking for something, what can it be
Oh I hate you some, I hate you some
I love you some
Oh I love you when I forget about me
I want to be strong I want to laugh along
I want to belong to the living
Alive, alive, I want to get up and jive
I want to wreck my stockings in some juke box dive
Do you want - do you want - do you want
To dance with me baby
Do you want to take a chance
On maybe finding some sweet romance with me baby
Well, come on
All I really really want our love to do
Is to bring out the best in me and in you too
All I really really want our love to do
Is to bring out the best in me and in you
I want to talk to you, I want to shampoo you
I want to renew you again and again
Applause, applause - life is our cause
When I think of your kisses
My mind see-saws
Do you see - do you see - do you see
How you hurt me baby
So I hurt you too
Then we both get so blue
I am on a lonely road and I am traveling
Looking for the key to set me free
Oh the jealousy, the greed is the unraveling
It’s the unraveling
And it undoes all the joy that could be
I want to have fun, I want to shine like the sun
I want to be the one that you want to see
I want to knit you a sweater
Want to write you a love letter
I want to make you feel better
I want to make you feel free
Hmm, hmm, hmm, hmm,
Want to make you feel free
I want to make you feel free
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se potessi dormirei tutto il giorno | now playing: all I want - joni mitchell |
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...questa è la musica che mi fa stare davvero bene 
Scarborough Fair/Canticle - Simon & Garfunkel
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme.
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.
Tell her to make me a cambric shirt,
(A hill in the deep forest green)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(Tracing of sparrow on snow-crested brown)
Without no seams nor needle work,
(Blankets and bedclothes the child of the mountain)
Then she'll be a true love of mine.
(Sleeps unaware of the clarion call)
Tell her to find me an acre of land,
(On the side of a hill a sprinkling of leaves)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(Washes the grave with silvery tears)
Between the salt water and the sea strand,
(A soldier cleans and polishes a gun)
Then she'll be a true love of mine.
Tell her to reap it with a sickle of leather,
(War bellows blazing in scarlet battalions)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(Generals order their soldiers to kill)
And gather it all in a bunch of heather,
(And to fight for a cause they've long ago forgotten)
Then she'll be a true love of mine.
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme.
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.
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felicemente melanconico | now playing: scarborough fair - simon & garfunkel |
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cfr. con i commenti al mio precedente post
ehm... dunque, con l'intenzione di operare un esperimento metalinguistico/cabbalistico applicando i moderni strumenti informatici (altavista babelfish) all' antica tradizione, ho aperto la Bibbia a caso e sono finita a pag 997... ah no la Bibbia si cita diversamente ( ): Canto dei Cantici 1, 1.
L' esperimento voleva essere mistico e invece beccatevi che razza di passo mi è capitato:
Desiderio d'amore.
Cantico dei cantici che è di Salomone.
Baciami con i baci della tua bocca:
le tue carezze sono migliori del vino.
I tuoi profumi sono soavi a respirare,
aroma che si effonde è il tuo nome:
per questo ti amano le fanciulle.
Attirami a te, corriamo!
Fammi entrare, o re, nelle tue stanze:
esulteremo e gioiremo per amore tuo,
celebreremo i tuoi amori più che il vino.
Come a ragione ti si ama

ma questi non dicevano in giro per un sacco di tempo che queste cose sono peccato? boh, forse la mia Bibbia è rotta.... 
in 7 (numero mica per caso) sacri passaggi:
italiano - inglese
inglese - tedesco
tedesco - francese
francese - inglese
inglese - cinese
cinese - inglese
inglese - italiano
ecco il risultato:
È il cantici di Salomone Cantico. Bacia e me da il vostro bacio di apertura: Il vostro Liebkosungen è un liquore migliore. Il vostro odore deve respirare facilmente, il gusto, effonde che il vostro nome è: Per questo bambino costoso esso. Lo disegna a voi, li inizia! Possibilmente trasporta me o il re, in il vostro settore: Esulteremo ed il gioiremo sono amori lui, noi celebra il vostro costoso più liquore di rapporti. È simile a a.ragione come con a voi
mistico davvero! ("il bacio di apertura", "li inizia"... secondo me c'entrano i Templari) |
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trascendente | now playing: neath selenic majesty - crown of autumn |
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Pomeriggio delirante all'esplorazione dei limiti della cattiveria umana. Chissà perché, ormai non mi stupisce più niente. E non solo non mi stupisce, ma non mi inorridisce, e questo è forse peggio. O forse l'ancora peggio è che addirittura mi affascina.
Prendiamo Varg, per esempio: sembrerà il solito co*lio*e capellone borchiato con tanto di mazza ferrata, ma leggendo le interviste a me è solo venuto da apprezzarlo! Non fosse per le chiese del 1200...
Qualcuno mi dia un limite, perché io a questo punto sto temendo di non riuscire ad afferrarlo...
Off-Topic: plauso al sesso-vintage dell'uomo Ipercoop. |
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sconcertata da me stessa | now playing: Nocturnal Gold part I - Crown of Autumn |
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guarda guarda cosa mi ha portato l'orco! 
The crying Hadnur - Burzum
Hadnur the Blind shot the arrow that killed Fijo's good and
shining son. The gods could not utter a single word when they saw
what had happened. He understood that something was wrong, but
nobody said anything; not to him nor to anyone else. Not for a
while. He started to cry, feeling the terrible loss, but it was
too late. Beldegir was dead by his hands. He walked away, alone,
to his house, to cry and mourn in solitude. Hated by the others,
spurned by the others. He could not help it, he did know what
would happen when he shot that arrow. He did not mean to kill his
own brother.
Hadnur is waiting for the avenger to come, waiting for Woli to
kill him. He regrets deeply what he has done, but knows death is
the only solution. He will be back when the new world rises from
the ashes of the old. Then he will no longer be alone, he will
meet his brother Beldegir again, and embrace him in the grass
where Wuotan, his dear father, was killed by Fanjariho. Then he
will no longer by the crying demon.
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stanca ma contenta | now playing: I remember you - skid row |
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...il primo passo verso l'albicocca.
Michealstedter, hai ragione. Ma se vivere è divenire e mai essere, io che non ho mai portato a compimento un cazzo allora ho davvero vissuto? La risolviamo così? Va bene.
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depressione esistenziale | now playing: can't get you out of my head - kylie minogue (W il trash) |
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Com'è che quando mangio pesante ( ) il boschetto della mia fantasia si popola di creature dalla più cruenta natura gothic/horror/splatter? Intendo, si sa che mangiare pesante non va bene, non fa dormire, fa venire gli incubi. Ma perché succede questo? Perché soprattutto a me succede poi di vedere quelle cose orrende? Visto che comunque non riuscivo a dormire ci ho riflettuto. E riflettere in quelle condizioni può essere difficile.
Il sangue è impegnato nel tuo stomaco come la protezione civile dopo una catastrofe. Nel cervello quindi l'atmosfera è più o meno quella che si respira in metropolitana in un giorno di sciopero dell'ATM. Ovviamente le prime operazioni che vengono soppresse saranno quelle che richiedono più impegno: il pensiero razionale. Al che tutto il resto del nostro potenziale pensante si anima e festeggia ( ) nel nome del "finalmente quello str*nz* si è levato dar ca**o!" . E' il momento in cui i ricordi delle vite precedenti possono riaffiorare gai e gaudenti. Ho sempre avuto la convinzione di essere finita in mezzo a massacri e culti poco ortodossi nel corso delle mie storie. Dopo questo ferreo ragionamento scientifico ne ho l'assoluta certezza.
Ah come mi piacerebbe raggiungere l'eccellenza in ogni campo dello scibile umano! Potrei interpretare con cognizione di causa le mie visioni, chiamando con il loro nome tutte le catene proteiche responsabili delle trasmissioni sinaptiche. In effetti, soprattutto da quando sono a Milano, mi rendo conto che i campi del sapere sono molti ma molti di più di quelli che io avevo anche solo potenzialmente immaginato (per esempio ci sono interi libri sull'arte del lavandaio, vero laz ? ) e la coscienza di questo mi getta nella più completa disperazione. E' proprio vero che la conoscenza è la dannazione dell'uomo.
E' proprio vero che la smania di eccellenza è la dannazione della Jorda. 
C'è tra i miei piccoli lettori un uomo veramente plurimiliardario disposto a sposarmi per puro interesse (il mio, s'intende), di modo che io possa sfruttare i suoi beni per astenermi da una vita di lavoro e sacrificio e dedicare quindi tutto il mio tempo al riempimento delle mie lacune? 

(devo riuscire a dormire la notte, ca**o )
(un benvenuto a Toya sul mio desktop - grazie elex) |
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caffeine-urgency | now playing: put the law on you - natalie merchant |
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...ma quante ne sapevano una volta...?? 
povere le nostre misere generazioni. 
Scarborough Fair/Canticle
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme.
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.
Tell her to make me a cambric shirt,
(A hill in the deep forest green)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(Tracing of sparrow on snow-crested brown)
Without no seams nor needle work,
(Blankets and bedclothes the child of the mountain)
Then she'll be a true love of mine.
(Sleeps unaware of the clarion call)
Tell her to find me an acre of land,
(On the side of a hill a sprinkling of leaves)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(Washes the grave with silvery tears)
Between the salt water and the sea strand,
(A soldier cleans and polishes a gun)
Then she'll be a true love of mine.
(Sleeps unaware of the clarion call)
Tell her to reap it with a sickle of leather,
(War bellows blazing in scarlet battalions)
Parsley, sage, rosemary and thyme;
(General order their soldiers to kill)
And gather it all in a bunch of heather,
(And to fight for a cause they've long ago forgotten)
Then she'll be a true love of mine.
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme.
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.
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:D | now playing: smells like teen spirit - nirvana |
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Lettura di manga come risoluzione di conflitti intrapsichici.
creatività come risoluzione di conflitti intrapsichici.
A 26 anni imparare la vita e mettere a posto il proprio groviglio di sentimenti leggendo fumetti giapponesi per adolescenti... Mi sembra un discreto traguardo di crescita. 
Imponesi riflessione sul grado di correlazione positiva tra livello di stronzità dell'uomo e livello di ascesa del porco (® by pea) 
The First Taste - Fiona Apple
I lie in an early bed, thinking late thoughts
Waiting for the black to replace my blue
I do not struggle in your web because it was my aim to get caught
But daddy longlegs, I feel that I'm finally growing weary
Of waiting to be consumed by you
Give me the first taste, let it begin heaven cannot wait
Forever
Darling, just start the chase - I'll let you win but you must
Make the endeavor
Oh, your love give me a heart contusion
Adagio breezes fill my skin with sudden red
Your hungry flirt borders intrusion
I'm building memories on things we have not said
Full is not heavy as empty, not nearly my love, not nearly my love, not
nearly
Give me the first taste, let it begin heaven cannot wait
Forever
Darling, just start the chase - I'll let you win, but you must
Make the endeavor
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estro creativo rulezza | now playing: the first taste - fiona apple |
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Ho dimenticato anche il -2 
Ho cantato per strada, senza ombrello, sotto la neve-pioggia, con le nuvole così basse che nascondevano le montagne e compattavano l'orizzonte in un grigio-norvegese uniforme, e con l'eco dai muri delle case e i rari passanti che mi guardavano strana... ma in fondo checcazzo c'avete da guardare? 
Non ho finito il programma impostomi dalla mia supplita (però una ragazza oggi durante la lezione ha guardato fuori dalla finestra ed ha detto: "che luce strana!" e così tutta la classe ha guardato per un attimo la luce strana, anche la prof-io perché c'era davvero una luce strana e questo a riprova del fatto che la contemplazione della natura è un fenomeno istintuale presente in quasi tutti gli esseri umani, checché ne pensino certi spiriti eccelsi... )
...francamente me ne infischio!
Ho detto addio alla mia 3^: è stata la cosa più difficile. Oggi mi hanno consegnato i compiti senza che neppure li richiedessi. Ultima ora di sabato, mi hanno seguita fino alla fine della lezione senza fiatare mentre tentavo di farli innamorare del rinascimento, di Ficino e Pico e Leonardo... e alla fine della lezione è venuto da me Joseph e mi ha parlato di tutte le invenzioni di Leonardo, un vero appassionato e una vera sorpresa da un ragazzo timidissimo che non parla mai e che fa uno sforzo terribile a parlare italiano. Poi viene Alexandra a chiedermi cosa studio, perché lei vorrebbe studiare scienze dell'alimentazione e lo sa che manca ancora un anno, ma ha tanta voglia di studiare e vuole andare avanti e le lascio l'e-mail. Poi viene Martin "Prof. le è piaciuto il nostro concerto" (alla festa della scuola) ehm, come dirgli di no, certo, datti da fare Martin, "Ha qualche consiglio, Prof.?" sì continua a cantare a suonare a sognare che con l'impegno si arriva dappertutto e mi viene da piangere... ma lo stavo dicendo a lui o a me? Come fai a lasciare nelle mani di qualcun altro dei ragazzi così, nelle mani di qualcuno che li ritiene una classe difficile? Non ci posso pensare... La mia 3^.... 
Mio padre che guadagna punti: rottosi i coglioni dopo interminabile conversazione telefonica con promoter tele2, al momento di rivelare il proprio codice fiscale attacca: Lima Zulu Zulu
Operatrice attonita: "...hehe carina questa... non l'avevo mai sentita..."
Mio padre, secco, voce impostata: "E' il codice NATO."
Famiglia: 
Operatrice: incapace di ogni reazione
Mia madre che guadagna punti: rottasi i coglioni di doversi sbrogliare tutte le telefonate promozionali di tutti i gestori di telefonia presenti sul territorio, quando mio padre ha tentato di passarle tele2 "le passo mia moglie, che di solito si occupa di queste cose..." è scattata, l'ha dribblato e si è chiusa a chiave in cesso finché non è finita la telefonata...
Mio padre: "purtroppo al momento è occupata..." ( )
Famiglia: 
Tg5, ore 13.00: servizio sulla situazione del maltempo. Telegiornalista in evidente stato d'eccitazione, espressione tipo "una catastrofe si sta abbattendo su tutti noi ignari concittadini", mostra con palese turbamento ("guardate! Guardate qui!!!") 20 cm di neve sulle alture attorno a Torino. Ora qualcuno sa spiegarmi da quand'è che 20 cm di neve in inverno sono diventati un evento di tale portata da far scattare l'ormone-scoop dei giornalisti? Ma il giorno che cadranno in giugno cosa dovranno inventarsi?? 
...e comunque...
per quanto il cielo stia tentando in tutti i modi di impedirmi l'accesso alla città, domani sera io sarò a milano, costi quel che costi: s'è mai visto che Frieda si sia lasciata spaventare da questa brezzolina... 
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Sehnsucht für meine liebe Kinder... | now playing: john barleycorn must die - traffic (in my head) |
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Il vecchio Henk si lasciò cadere sulla sedia, che si lamentò come fosse la sua ultima sofferenza. Poi tacque e sembrò anch'essa compatirlo.
"ti ricordi, Cugino, quando ancora lì sorgeva la cisterna dell'acqua?"
Quella vecchia talpa puzzolente di cugino Esegesi lascò fuoriuscire un gorgoglio di sè che insinuava complicità e ribrezzo. Sputò il grosso pezzo di tabacco che masticava da mezz'ora e disse:
"per tutte le corna di bufali incancreniti, Henk... ti ricordi quando quell'idiota del figlio di Jo-Jo Kidnapper Jones è rimasto impigliato nelle pale del mulino?"
"per tutte le puttane del Maryland, Esegesi, se me lo ricordo!"
Esegesi guardò il vecchio Henk con l'unico occhio buono e sogghignando sarcastico gli battè una mano sulla spalla. Poi avvicinò il pezzo di tabacco sputato con l'estremità della sua gamba di legno, lo raccolse e lo riportò dove poteva ancora svolgere un discreto lavoro.
"Henk, razza di pennuto spennacchiato! Non era il vero figlio di Jo-Jo Jones. Perché diamine ti credi che lo chiamassero Kidnapper?"
Il vecchio Henk tentò di ribellarsi all'insinuazione di stupidità che leggeva nel mezzo sguardo di Cugino Esegesi. Ma la reazione troppo immediata suscitò le pronte lamentele della vecchia sedia. Minacciato a quel modo Henk tacque.
"E' per quello che il ragazzo è rimasto sciancato..."
"per via del rapimento...?" azzardò Henk di sotto al cappellaccio gualcito, mentre il vento caldo sollevò un bel po' di terra sporca e gliela ributtò in faccia. Il vecchio Henk vi lesse una sorta di complicità con quel tirchiaccio buontempone di Cugino Esegesi.
"Henk, il tuo cervello è più immobile di uno sputo di ieri sulla sabbia... è per le pale, idiota, per le pale"
"Esegesi, bifolco d'un puttaniere, so bene che non è sciancato alle palle!"
Esegesi sputò di nuovo il tabacco e questa volta diede dimostrazione di quanto possa risultare involontaria la precisione di un vincitore la gara di sputi della contea di Ol'Oak-Ville.
"le tue...sciancate...adesso" biascicò ridacchiando e reprimendo un rantolo come solo un polmone ridotto nelle condizioni del suo poteva produrre, mentre il pezzo di tabacco centrava il centro dell'universo di Henk.
"tua madre quella gran..."
"a proposito, com'è che si chiama il ragazzo?"
"Storpio, mi pare" farfugliò Henk, sentendosi nuovamente coinnvolto in un discorso importante.
Quella gran canaglia di Cugino Esegesi, cominciò a ritmare lentamente una requie sconosciuta, tormentando l'assito della veranda con la punta della sua gamba di legno. Henk lo guardava stranito.
"E... e... ti ricordi... Esegesi, di quando Arkansie-Sue ha preso a calci il vecchio Distillery Stan dal fienile fino al fiume perché puzzava di whiskey un po' più del solito?..." lanciò l'amo ma nulla abboccò. Henk sentiva il ritmo della finta gamba di quella testa dura di Cugino Esegesi montar come una rabbia soffocata e delirante. Si aspettava il peggio, ovviamente.
Il ritmo saliva, Esegesi batteva, batteva e batteva, finché diede il colpo più forte di tutti, nel punto che aveva a lungo ricercato. L'asse muffita della veranda cedette e portò con sè anche l'ultimo lamento della sedia del vecchio Henk.
"ma che cazzo stai dicendo, Henk. Arkansie-Sue voleva solo fargli dimenticare ciò che aveva appena visto..." ridacchiò aspro e l'occhio buono si riempì di ricordi oltremodo piacevoli.
Henk non capì, ma guardò ugualmente quella donnola vorace di Cugino Esegesi con ammirazione, anche quando questi prese a ravanare addosso a Henk alla ricerca del pezzo di tabacco sputato poco prima. Lo trovò, lo riportò alla sua funzione più apprezzata e farfugliò: "John... mi pare."
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stand-by | now playing: TG5 |
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Lo Stato della Chiesa ha fondato il suo potere politico e temporale sulla Donazione di Costantino. Nel '400 un tizio appassionato di classici e filologia scopre che la famosa Donazione è falsa. 
Dico alla mia classe prediletta - quella che ritenevano problematica - che lo scopo dello studiare, del sapere è questo, in fondo. Il mondo è pieno di gente che credendoti un coglione e uno sprovveduto ti fregherà in ogni possibile modo. Lo scopo dello studiare, del sapere è di arrivare a saperne abbastanza più di loro per impedere loro di prenderti per il culo, magari anche per secoli. 
Per altri invece la scuola è un luogo in cui si preparano i giovani allo scontro dell'arena politica. 
[...]L'inchinista è un lavoro come un altro, e consiste appunto nel fare un inchino ai passanti [...]. Più ampia è la riverenza, più è plastico il gesto, maggiore sarà la possibilità di convincere il passante a non sprecare il voto, ma ad affidarlo a chi ha saputo scegliersi collaboratori così bellini, gentili, persuasivi. Molto ha usato gli inchinisti il partito del presidente coreano, un signore accusato di avere rubato nell'interesse dei suoi figli e dei suoi parenti, e che adesso si aggrappa alle elezioni per salvarsi dal carcere: dove l'avevamo già sentita questa? [...]
M.Corsetti, in La Repubblica - testo da analizzare in classe (da parte della mia supplita)
[...]Ecco fatta la II Repubblica. Ha vinto l'alleanza di destra[...]. Si renderà conto quest'Italia appena sfornata dalle urne di ciò che ha o sta creando? Questo mi chiedo, mentre un ansioso senso di impotenza mi ruba ogni sospiro. Non ci resta che abbandonare i fantasmi del passato e sperare. Si ricorderanno almeno della vecchia spendacciona, ma tanto dolce, solidarietà?
manuale "la dimensione testuale", Fattori-Sboarina-Roncoroni in adozione alla classe 2^.

a prescindere dal fatto che si sia d'accordo o meno e dal fatto che l'unica politica che concepisco è quella che vede me come protagonista assoluta ... a me non pare proprio bello fare "partitica" nelle scuole. Un conto è un'educazione alla Politica, cosa che non viene quasi mai fatta, un'altra è insinuare chiari orientamenti nelle menti ancora malleabili dei giovinetti. E questo vale dall'una e dall'altra parte.
ma d'altra parte la scuola è palestra di vita, e la vita è piena di gente che cerca di tirare l'acqua al suo mulino 
durante i compiti in classe sono terribile ed inflessibile Oggi ho terrorizzato una classe non mia a cui dovevo solo fare sorveglianza durante il compito. Ma io lo faccio perché vorrei che trovassero il modo di fottermi. Questa è palestra di vita! Imparare a cavarsela anche nelle situazioni più drammatiche. Se qualcuno escogitasse un metodo ingegnoso per passare il compito al compagno, manterrei il mio ruolo d'insegnante e lo cazzierei, ma in privato lo riempirei di allori! E invece a'sti bamboccetti si stringe subito il buco del culo e cedono.
Guarino da Verona e Vittorino da Feltre aprirono nel Rinascimento delle scuole nelle quali si impartiva un insegnamento che mirava allo sviluppo armonioso di tutte le facoltà intellettuali e fisiche. Che credo sia lo scopo anche della scuola di oggi... adesso vado ad informarmi su quelle scuole là...
perché Giordano Bruno lo liquidano sempre come un filosofo minore che non ha detto niente d'importante quando ha teorizzato la pluralità delle galassie e dei sistemi solari prima che altri l'avessero anche solo sospettato? E per questo è pure morto...
questo era un post molto scolastico (purtroppo volenti o nolenti ci si lascia sempre coinvolgere...) quindi per sdrammatizzare ecco:
Little earthquakes - Tori Amos
Yello birk flying
Get shot in the wing
Good year for hunter
And Christmas parties
And I hate and I hate
And I hate and I hate
Elevator music
The way we fight
The way I'm left here silent
Oh these little earthquakes
Here we go again
These little earthquakes
Doesn't take much to rip us into pieces
We danced in graveyards
With vampire till dawn
We laughed in the faces of kings Never afraid to burn
And I hate and I hate
And I hate and i hate
Disintegration
Watching us wither
Black winged roses that safely changed their color
Oh these little earthquakes
Here we go again
These little earthquakes
Doesn't take much to rip us into pieces
I can't reach you
I can't reach you
Give me life Give me pain
Give me myself again
Oh these little earthquakes
Here we go again
These little earthquakes
Doesn't take much to rip us into pieces
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learning while teaching | now playing: winter - tori amos |
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c'è una domanda che mi assilla da qualche giorno:
con riferimento all'opera di J. Verne o Phlip K. Dick o simili
la fantasia semplicemente anticipa la realtà o la realtà è conseguenza della fantasia?
non è mezzanotte e per quanto gli somigli non sono Marzullo
no, perché se è la seconda, ragazzi qui bisogna mettersi d'impegno.
se è la prima, invece...
se è la I^B invece le cose si mettono male: odio questi mocciosi strafottenti. Con tutto il cuore. E odio l'insegnante di sostegno alla ragazzina handicappata che solidarizza con loro invece che con me.
se è la III^B invece, le cose mi sfuggono proprio: è la mia classe preferita ed oggi hanno indetto una riunione straordinaria perché è problematica. Morale della favola abbiamo passato 2 ore e mezza a parlare del perché fosse problematica visto che era problematica per due professori soli su 10.
e se la scuola è palestra di vita ti credo poi che la vita è difficile...
cosa voglio per me? una canzone triste, credo, che mi annienti per un po', che non mi lasci risollevare...
Motherland - Natalie Merchant
Where in the hell can you go far from the things that you know
Far from the sprawl of concrete that keeps crawling its way about 1,000 miles a day?
Take one last look behind, commit this to memory and mind.
Don't miss this wasteland, this terrible place.
When you leave keep your heart off your sleeve.
Motherland cradle me, close my eyes, lullaby me to sleep.
Keep me safe, lie with me, stay beside me don't go.
Don't you go.
Oh, my five & dime queen tell me what have you seen?
The lust and the avarice, the bottomless, cavernous greed, is that what you see?
Motherland cradle me, close my eyes, lullaby me to sleep.
Keep me safe, lie with me, stay beside me don't go.
It's your happiness I want most of all and for that I'd do anything at all, oh mercy me!
If you want the best of it or the most of all, if there's anything I can do at all.
Now come on shot gun bride what makes me envy your life?
Faceless, nameless, innocent, blameless and free, what's that like to be?
Motherland cradle me, close my eyes, lullaby me to sleep.
Keep me safe, lie with me, stay beside me don't go.
Don't go.
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infinite sadness | now playing: henry darger - natalie merchant |
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ATM 2 - la vendetta (la mia)
oggi,
-dopo aver fatto 2 ore di lezione nel mio giorno libero perché non sono stata in grado di dire di no ad una collega piagnona, 
-dopo essere andata in banca ed essermi sentita negare il versamento di un assegno sul mio conto perché il mio nome era scritto sbagliato 
sono andata in posta a pagare la celeberrima multa ATM 
entro e scopro che il bollettino è ancora da compilare. estraggo il verbale per copiare i dati essenziali. mi ricordo prescisamente che il controllore luciferino mi aveva detto 34 euri. io e la mia etica abbiamo stabilito che fosse ragionevole ed onesto. chi viola la norma paga il fio, chi rompe paga (e i cazzi sono suoi), etc etc. scorro il verbale e chettincontro? voce "importo:" = 100 EURI
100 EURI??????
io e la mia etica improvvisamente stabiliamo che non esiste il ragionevole e l'onesto.
se scarichi roba piratata ti prendi 150 euro di multa se non timbri un cazzo di biglietto atm da 1 euro ne paghi 100?? ma dove siamo??
senza contare che gli stronzi mi devono una cifra per le ore di lavoro (a ore) perse per i loro cazzo di scioperi inutili!
compassion level for poor atm workers DROPPED
100 euro sono 200 delle buone, care, vecchie lire (e come diceva il Poeta, perché vecchie? si son mai viste quelle nuove?)
ma che ho fatto: ho rischiato di uccidere qualcuno? ho impedito lo svolgimento delle attività altrui? ho rubato? (vabbè una corsa in metro, quella sera ne avevo pagate altre 3, con i miei spostamenti hanno coperto i costi di una settimana, suvvia!)
100 euro con la recessione e tutto il resto insomma, sono una mazzata nelle palle, non si fa!
un flash, un sussurro sommesso
mayhem
poi il silenzio, il rumore della rabbia...
che cresce...
cresce...
cosa fare ora?
aspettachetornoamilano, mi precipito nell'ufficio del direttore generale e che mi sparino per fermarmi, scavalcherò tutte le sue 12 segretarie che a ruota elencheranno 12 scuse diverse per cui non posso incontrare il Dottor Direttore Generalissimo, afferrerò la tastiera del suo I-mac che tanto non sa usare e la sfracellerò sotto i suoi occhi sulla scrivania di marmo nero, lo afferrerò per la cravattaermenegildozegna e stringerò finché la sua faccia non farà pendant con la tappezzeria borgogna
mayhem
oppure potrei iniziare una corrispondenza da logorrea egomaniacale con cui tempestare l'atm dalle 3 alle 4 volte al giorno
mayhem
oppure potrei iniziare un'interminabile resistenza, al costo di vedermi pignorare la mia collezione di manga (altro non posso offrire) ma non avranno mai la soddisfazione di vedermi pagare questa multa
mayhem
oppure potrei organizzare una missione notturna (e qui avrò bisogno di sostegno) per saldare tutti gli svincoli delle rotaie dei tram
mayhem
oppure potrei organizzare una missione diurna (e anche qui avrò bisogno di sostegno), per cui alla stessa ora da tutti i capolinea si prenderà possesso del mezzo lasciato incustodito dal guidatore che intanto si sta fumando una sigaretta. scopo della missione far il giro di milano tirando su più gente possibile senza farle pagare il biglietto...
mayhem
mayhem
mayhem
mayhem
mayhem
mayhem
mayhem
sììì!! 
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inkazzz | now playing: *cruch* *chomp* (i biscotti della mamma) |
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qualcuno può gentilmente spiegarmi perché adesso che è domenica, sono a casa mia, non ho impegni di sorta, c'è un silenzio tombale, etc. io devo alzarmi alle 8.30 dopo essere andata a letto alle 2? 
mayetta è tutta colpa tua! 
sono i ritmi malefici della nostra convivenza! Non riesco a dormire più di 6 ore.... 
per passare il mio tempo di insonne infelice, vi ammorberò con una serie di barzellette e/o storielle dell'orso 
due giorni fa è nato Liam. Liam è IL personaggio definitivo. 
Liam è uno strafigodellamadonna, è stronzo, violento, irascibile, ma ha una sensibilità fuori dal comune, che esprime solo con la donna che (forse) ama. insomma il prototipo dell'uomo che fa impazzire una donna, il classico prototipo che gli uomini moderni non riescono a capire... Liam un giorno assumerà una forma fisica più o meno delineata
ieri sera ho passato una piacevole serata di rimpatrio ed ho visto
1- Il dottor stranamore di S. Kubrik
2- spezzoni di Capitan Harlock
1- bellissimo, d'altra parte, cosa aspettarsi dal vecchio zio Stan?
2- bellissimo, ho capito da dove dipende la mia ossessiva ricerca dell'uomo-eroe: da un'infanzia turbata...
ma ora eccovi la storia dell'orso:
c'era una volta un orso che si aggirava gaglioffo per le strade di città a bordo del suo inseparabile acquascooter. restava perplesso ogni qualvolta la gente lo guardava perplessa. Volendo liberarsi della sua perplessità cominciò a domandare a ciascuno dei passanti perché lo guardassero perplesso. appena li avvicinava, però, tutti fuggivano terrorizzati, così l'orso non potè informarsi sui motivi della perplessità altrui. Cominciò a riflettere e si rese conto che stava andando in acquascooter per le strade di città. Si risolse che doveva per forza essere questo il motivo di tanta perplessità. Pensò: "se solo le strade fossero fiumi e le piazze laghi, nessuno avrebbe da ridire se me ne vo in giro in acquascooter". chiese la complictà dell'atm, tirò via le cicche rinsecchite che chiudevano le falle nei tunnel della metro ed in men che non si dica, la città era diventata un meraviglioso specchio d'acqua, una nuova venezia. Le guglie del duomo si specchiavano nel lago della piazza e sembrava di essere miniature su d'un ricco merletto. i palazzi raddoppiavano le loro altezze... e anche le persone raddoppiavano la loro perplessità: traffico impazzito, metropolitane bloccate, centrali operative dell'autotraffic in nevrosi, manager in sclero, nonne in panico... una catastrofe! Il sindaco allora scese in mutande da palazzo marino deciso a risolvere la situazione una volta per tutte. Avvicinò l'orso e gli chiese "perché hai fatto questo?". Quando l'orso gli spiegò il motivo, il sindaco si commosse e si commosse tutta l'opinione pubblica. Fu quindi decretato che l'orso in acquascooter potesse scorazzare liberamente sugli storici specchi d'acqua della città. La città fu rimessa in sesto e da allora finalmente si trovò uno scopo all'esistenza della darsena. Le famiglie venivano il finesettimana ad ammirare le evoluzioni dell'orso in acquascooter. L'orso in acquascooter ammirava le famiglie che lo ammiravano. La giunta comunale aveva smesso di litigare per la questione della darsena, ed indubbiamente, la città era un poco più felice.
FINE
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ho sonno ma non riesco a dormire... | now playing: the coral: don't think you're the first; leizah; talkin'gipsy market.. |
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visto che la mayetta non può cagarmi non mi resta che una soluzione: il blog 
...the question iiis...
1 - il mondo si autodistruggerà entro tre generazioni? sì, la risposta è sì. La colpa non sarà dell'assenza di congiuntivi, ma dell'assenza di nuove generazioni in grado di capire qualcosa della vita. 
SCENA 1
interno di un'aula scolastica, giorno
i ragazzi stanno svolgendo un'esercitazione in classe che non prevede voto, ma alcuni chiedono di poter avere una valutazione - evidentemente convinti di stare facendo bene. l'insegnante supplente dice che deve parlarne con la docente titolare della cattedra.
alcuni alunni finiscono il compito e lo consegnano. poi cominciano a chiacchierare a voce medio alta
docente: "fate silenzio, ché disturbate i compagni che devono finire"
gli alunni stanno zitti pochi secondi poi riprendono.
la scen si ripete altre tre volte
alla quarta...
docente: *mi avete rotto il cazzo, stronzetti* "adesso basta, mi sono stancata!" estrae fotocopie di orribili esercizi sul congiuntivo e li distribuisce a quelli che chiacchierano ed anche a quelli che non chiacchierano ma hanno già finito
"e se mi gira vi metto anche voto"
coro di proteste: "ma io non c'entro" "io stavo zitto!" "davvero mette voto?" etc
docente: "quelli che non hanno fatto niente pagheranno per il comportamento dei loro compagni, li devono solo ringraziare"
dall'altra aprte dell'aula, Fabian, ex rappresentante degli studenti
Fabian: "sì ma lei non può!"
docente:" non posso cosa?"
Fabian: "metterci voto su una cosa che non ci ha avvertiti prima che ci metteva il voto" *strappa sotto i miei occhi il foglio dell'esercitazione* "se lei ci mette voto io non le consegno niente"
docente: "altro che voto, ti metto una nota"
Fabian: "non era mica un compito in classe non avevo mica l'obbligo di consegnarglielo, non può mettermi la nota."
...
FADE TO BLACK - CUT
ma scherziamo??? da quando in qua gli alunni sono così tutelati?? 
io voglio una scuola del terrore! 
gliel'ho detto, ai ragazzini: siete bravissimi a farvi scudo coi vostri *cazzo di* diritti, ma quando si tratta di passare ai doveri tutti si dimenticano dei patti sociali...
2 - perché valeria marini è considerata un sex symbol e io no? C'ha un paiolo che se inguaino il mio ci fa più bella figura! non capisco l'universo maschile con la sua spiccata sensibilità...
forse sbaglio nel non vestirmi di tubini di paillettes e voilles leopardati...

3 - perché sono diventata totalmente insofferente al fatto che mia madre mi mette a posto le mie cose mentre sono al lavoro????
...who cares?!?!
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...chi cerca trova, chi trova tromba...*mayetta* |
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bastard inside :twisted: | now playing: relax - turin breaks (in my head) |
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ah, nessuno considera mai quanto sia scomodo il ruolo di un'insegnante 
nessuno considera mai quanto scomodo sia il MIO ruolo di insegnante in un momento così difficile, con gli alunni che un anno fa erano bambini e adesso sono ragazzi... 
la galera è in agguato 
ma in fondo un bel periodo in galera... 
non sarebbe tanto diverso dallo stare qui a casa mia
solo non avrei la mamma che mi fa le coccole
*periodo in galera: sveglia regolare, ginnastica, mtv. colazione, doccia, bricolage, chiacchiere, pranzo, ritiro spirituale in cella, lettura di tutti i libri della lista "libri da leggere"*
beh, se proprio devo scegliermi un reato... 
non entro nei negozi di merano perché mi dico, qualunque cosa io debba comprare NON la comprerò qui. aspetterò e la comprerò a milano
milano dovrà avere i miei soldi
merano mai
merano i soldi me li dovrà solo dare
non ho più amici, non ho più fan, vedo la gente cadere dal praticabile delle mie ambizioni....
ma chiedo davvero troppo se desidero un uomo che sappia prendere la mia inconsistenza, la mia inconcludenza, la mia incompetenza, la mia intolleranza, ma a volte anche la mia atavica tristezza?
domani 4 lezioni da preparare
oggi pomeriggio in rete tanto pagano i miei tutto il pomeriggio a leggermi i blog altrui senza avere la forza di rispondere
e senza preparare le lezioni di domani
se le generazioni del futuro faranno cagare non sarà comunque colpa mia..
quindi chissenefrega 
e c'è chi fa ginnastica nella vasca da bagno (aerobica, mica quella ginnastica sana che al limite si potrebbe praticare in vasca da bagno...)
io se vedo una vasca da bagno sono colta da un unico pensiero: posso stare per un'ora orizzontale senza muovere un muscolo. 
a merano il silenzio fa quasi paura e le giornate sono interminabili
adesso mi addormenterò in questo incubo alla lovecraft e mi risveglierò sollevata perché tanto non era un incubo alla lovecraft, era la dura realtà alla lovecraft e tanto vale farci un po' di conti prima che la realtà faccia i conti con te e io i conti non li ho mai saputi fare ed è la ragione principale per cui non sono iscritta al dsi e non sono neppure laureata nella mia università--- 
mi sono anche resa conto che l'anno scorso facevo il filo al professore di religione. l'ho rivisto oggi...
DI RELIGIONE, CRISTODDIO!!!!!! parliamone... 
non c'è davvero più religione e neanche le stagioni di un tempo e si stava meglio quando c'era lui... ops quando si stava peggio...
insomma nemo profeta in patria
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blurgh | now playing: butterflies and hurricanes - muse |
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domattina entrerò in una classe, guarderò gli alunni con fiero cipiglio , aprirò un cassetto della cattedra, ci troverò dentro la fotocopia di una lettura che è già in loro possesso. Dirò : "leggi tu, ...sì tu con la maglietta gialla" 
penserò *devo inventare assolutamente un personaggione, un personaggio davvero della madonna. uno di cui chiunque - uomo o donna non ha importanza - si DOVRA' innamorare. avrà un nome sesso, un aspetto sesso, un comportamento sesso. dirà solo cose definitive. sarà l'eroe di tutti i tempi. andrà in moto, suonerà uno o più strumenti musicali, sarà un teppista dal cuore tenero, avrà avuto un passato turbolento e porterà nell'anima le cicatrici del suo tormento. anzi avrà anche una cicatrice sesso in qualche parte del corpo. sarà il prototipo di qualunque immagine da sogno erotico per tutto il mio futuro.* 
poi dirò : "ok, basta così... vai avanti tu, sì tu, che stai ravanando nella cartella... non fare finta di non aver capito... a che riga eravamo arrivati? non lo sai? te lo dice la tua vicina di banco... eh riga 18" *ah riga 18...* scorsa velocissima della riga 18
penserò: *devo assolutamente realizzare diversi accessori moda con le mie mani, a partire dalla borsa con la union jack. ma quando uscirà finalmente il nuovo numero di paradise kiss?*
poi dirò : "bene, basta. tu che trovi la lettura tanto divertente perché non finisci di leggere?"
penserò: *prima o poi dovrò trovare il coraggio di guardare Tetsuo II... l'uomo col trivellone... cosa potrà aver mai fatto di nuovo da farci anche un II? devo anche vedere alien. ma perché uno deve vedere film così raccapriccianti ed autoconvincersi che sono dei veri capolavori del cinema? Va bene, sono davvero dei capolavori del cinema... però io sono una ragazza delicata --- ma che cazzo dici? vieni giù dai monti, dai monti del tirolo, cantando tutti in coro loacker che bontà... loacker che bontà 'sti cazzi, se vedo un wafer vomito... sono proprio una ragazza delicata.. ma sì dai guardiamoci alien e anche tetsuo II, l'uomo con due trivelloni ? però in giappone sono davvero malati. io so che mi troverei bene in giappone... *
poi dirò : "bene! chi mi fa un riassunto di quello che abbiamo letto?" tutti ravaneranno nelle cartelle tranne uno: "tu!" così almeno potrò fidarmi un po' del riassunto.
penserò: *dopo potrei fare un salto da promod e alle messaggerie... d'oh! non sono a milano, cazzo... *
poi dirò : "allora ragazzi cosa ne pensate di quello che abbiamo letto?" tutti mi guarderanno atterrita ed ecco, suonerà la campanella...
questo sì che è un lavoro, cazzo! |
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tired but happy | now playing: il silenzio della valle e degli agnelli che non fanno ciao |
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a milano c'è una galleria dove un tempo scintillavano le luci di un cinema. la galleria aveva un re. il re scrisse una canzone. e la città si illuminò e la canzone risuonò per tutte le vie della città e se si guarda verso le guglie del duomo la canzone ancora risuona sommessa ed ondivaga...
le roi est mort vive le roi!
la galleria si è accesa di altre luci e quelle del cinema hanno seguito l'utopia del vecchio sovrano e si sono eclissate.
ora resta un'insegna desolata ed un profumo di tempi che furono.
come il tassista di ieri sera che mi chiedeva "come si dice in italiano" ed era nato in farini.
a milano c'era una volta un pristinaio, il pristinaio più famoso d'italia. adesso c'è un bellissimo negozio di moda con accessori davvero trendy dove ho ammirato le anticipazioni della stagione primavera/estate 2004. ovviamente volevo comprare tutto. ovviamente avrò accessori in sintonia con le nuove tendenze moda primavera/estate 2004.
ma quel pristinaio lì nella strada detta de' servi...
a milano c'è un'aiuola e sopra c'è un giovane che di nome fa "Anarchico".
ah... addio amore, domani le nostre ultime ore e mi guarderai, ti innamorerai, mi cercherai quando non potrai trovarmi e sarai lacerato dalla fitta della lontananza... e quando ricomparirò al tuo orizzonte non ti capaciterai della forza di quello che starai provando..
io lo so.
emily brontë, dolce e solitaria creatura... affronterò l'inglese rigorosamente penguin books dei tuoi struggimenti... e tornerò alle mie cime tempestose rinsaldando la mia fede nell'eterno ritorno
e voi che sedete nelle vostre tiepide case, nei vostri loculi di periferia... ricordate che sarà freddo perché il mio sole non splenderà su questi orizzonti, sarà grigio perché la mia luce non illuminerà le vostre albe, sarà tetro perché la mia linfa vitale non più irrorerà le vostre sponde...
ecco, isaia, non cedere allo sconforto. sii tenace. osserva, scruta, registra, immortala... io verrò un giorno e leggerò il passato nei tuoi anelli, il futuro nei tuoi germogli---
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sehnsucht | now playing: motherland (entire album) - natalie merchant |
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oggi un uomo ha chiesto un accendino ad un passante e poi gli ha dato fuoco. è il mio eroe della giornata. e non perché uno debba essere per forza spietato per essere un mio eroe. ma mi piacciono le cose fatte con stile.
riflettevo sullo spirito romantico. io sono senza dubbio alcuno una persona romantica. e sto proprio tirando fuori lo sturm und drang. mi piacciono le tempeste, i paesaggi alla Friedrich, la notte, i frammenti, i dettagli (di qualunque cosa), le passioni del cuore e dell'anima, il divino, le montagne, il giovane werther e chopin.
tra l'altro sono crucca. e lo spirito crucco è decisamente romantico. è poi lo stesso spirito che ha portato per vie traverse al nazismo. in fondo io incarno l'asse roma, berlino, tokyo.
lo spirito romantico...
quando sento una canzone triste io sono felice. qualcuno aveva detto che la malinconia è l'essere felici di essere tristi. ecco, io sono coscientemente, dichiaratamente, felicemente malinconica. la malinconia è il mood del romanticismo per eccellenza...
ebbene, io credo che questo spirito mi derivi, oltre che dall'intrinseca natura d'altura, da alcuni traumi infantili...
della mia prima infanzia ricordo poche cose. una di queste è il mio amore indiscusso per tutto il merchandising di heidi, segno inequivocabile che già in quella tenera età riconoscevo il genio di miyazaki sensei...
altri ricordi che ho, a parte mazinga, sono legati a personaggi indiscutibilmente sfigati come remì, candy candy, georgie, lady oscar---
l'arte dello shojo di quei gloriosi tempi ha sicuramente influenzato la mia psicologia infantile, e porto tracce di questo condizionamento anche oggi..
una storia bella per me è una storia tragica. i personaggi interessanti per me sono quelli con addosso un mare di tristezza.
ma la cosa più interessante è che non provo mai tristezza nel seguire le tristezze altrui... al contrario...
la tristezza, la sofferenza, il dolore esercitano su di me un fascino irresistibile. sono la bellezza. la bellezza è sempre e comunque sofferta. la bellezza è un dolore lancinante nell'animo.
non so dove sia il limite tra il bianco e il nero di questi pensieri.
ma forse il limite ha qualcosa a che fare col mio eroe dell'accendino.
[*also playing: motherland - natalie merchant] |
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zzzzzz... | now playing: butterflies and hurricanes-muse/don't panic-coldplay/grace-j.buckley.* |
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oggi sento tanto trasporto per questa canzone... non so perché
wuthering heights - kate bush
Out on the wiley, windy moors
We'd roll and fall in green.
You had a temper like my jealousy:
Too hot, too greedy.
How could you leave me,
When I needed to possess you?
I hated you. I loved you, too.
Bad dreams in the night.
They told me I was going to lose the fight,
Leave behind my wuthering, wuthering
Wuthering Heights.
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now so cold!
Let me in-a-your window.
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now so cold!
Let me in-a-your window.
Ooh, it gets dark! It gets lonely,
On the other side from you.
I pine a lot. I find a lot
Falls through without you.
I'm coming back, love.
Cruel Heathcliff, my one dream,
My only master.
Too long I roam in the night.
I'm coming back to his side, to put it right.
I'm coming home to wuthering, wuthering,
Wuthering Heights,
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now cold!
Let me in-a-your window.
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now so cold!
Let me in-a-your window.
Ooh! Let me have it.
Let me grab your soul away.
Ooh! Let me have it.
Let me grab your soul away.
You know it's me--Cathy!
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home. I'm so cold!
Let me in-a-your window.
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now so cold!
Let me in-a-your window.
Heathcliff, it's me-- I'm Cathy.
I've come home now so cold!
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boh | now playing: bitter end - placebo |
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Oggi ho sentito Sonia al telefono.
Non ci siamo mai viste prima. Neanche mai presentate. Ma leggiamo i nostri reciproci blog. (o almeno io leggo il suo e forse lei legge il mio).
"Pronto Sonia?"
"Ciao Jorda!"
In questo scambio di battute, un universo! 
Primo: lei usa un nome normale. Ma metti fosse stato chessò pegatesoooro, piuttosto che flyzone, piuttosto che quel bel tenebrosone del lazerfagiano?? Immagino :
"Pronto Pegatesoooro?"
"Ciao Jorda!"
"Pronto Fly?"
"Ciao Jorda!"
"Pronto Lazer?" piuttosto che "Pronto Fagiano?" 
"Ciao Jorda!"
Insomma, sembra una cosa da normali esseri umani chiamarsi a vicenda con dei nomignoli così coglioni?? E la cosa che trovo più assurda è che quando anche vi avrò conosciuti di persona e saprò che vi chiamate rispettivamente Tiberio, Goffredo ed Arturo, continuerò comunque in simpatia a chiamarvi Pega/Fly/Lazer.
Però...
cosa possiamo farci? Siamo giovani (io son zia) del XXI secolo, del nuovo millennio, dell'era digitale e dell'era dell'Acquario, e soprattutto dell'ira diddìo. Penso a tutti i film di sci-fi che girano nell'universo, uno su tutti, Matrix (il primo, i secondi non li considero..): cioè, tu vai in giro a salvare l'universo e ti chiami Neo (che tutti pensano a nuovo ma io che sono all'antica penso al neo cutaneo...), i tuoi amici si chiamano Morpheus, Tank, Mouse, Cable e Sarcazzo e la tua donna si chiama Trinity... Parliamone...
Come se un giorno io mi sveglio in modalità superjorda e decido di andare a salvare le coscienze dormienti dei consumatori moderni, tenuti intrappolati in un mondo al neon tra una raccolta punti fragola ed una meravigliosa operazione salvaguardia del prezzo. Mi alzo, dunque, posto sul blog : "Immo, scpappari!" e i miei amici Pegasus83 (cazzo ma '83 veramente?? ), Flyzone, LazerPhEa e mettiamoci chessò DeepBlue nonché l'uomo che diventerà il mio uomo, Trilogy (come l'anello di diamanti che mi regalerà... ) partono tutti bardati di palandrane di latex nero e mi raggiungono al GS di corso lodi, che io leggerò tutto in codice a barre che potrò piegare al mio volere...
Tra le cassiere destabilizzate ecco un grido:
"Pega, ciapa sü el vasun de nutel!" 
Divago.
Voglio dire che se la vita imita l'arte almeno un po' di quanto l'arte imita la vita, il nostro immediato futuro sarà un futuro di nomi nuovi che sono nomi scelti, non imposti, come i nativi americani facevano un tempo, dando nomi che rappresentassero gli eventi di una vita, come gli ainu del giappone che nascono senza nome, come accadeva una volta agli antichi che davano nomi in base a speranze... Insomma più andiamo verso il futuro, più torniamo verso il nostro passato. E dove un tempo c'erano i clan oggi ci sono le comunità virtuali.
La domanda di rito è: ma dove andremo a finire? E sembrerà di averla sentita fin troppo spesso, ma non per questo è una domanda da sottovalutare.
Pensiamo un po':
secondo: io Sonia non l'ho mai vista, però al telefono abbiamo parlato come due che si conoscono, non dico da una vita, ma da un po'. Ci siamo (non) accordate sul cinema stasera, lei mi ha invitato ad uscire sabato prossimo. Insomma, come due amiche...?
Il mondo è fatto di incontri virtuali. E la cosa divertente è che ci sono milioni di occasioni nella giornata per fare conoscenze reali. Dal giornalaio, in metro, al bar, in bibilioteca. Chessò al silab. Conosco 2 persone che stavano nello stesso laboratorio a tipo 2 metri di distanza e si sono conosciute e innamorate in chat...... Eppure in quei luoghi non abbiamo il coraggio di esporci, qui, comodi comodi dietro l'interfaccia di un blog (e non incazzatevi se uso terminologie errate, non sono un'informatica ) ci esponiamo al punto da ammettere di fronte a tutti (= i lettori di dsy.it, anche quelli non iscritti, anche quelli potenziali) che voglio fare sesso e non ce la faccio più
My status update is ... I'm still here -- but I don't know for how
long. That's as much certainty as they can give me. I'm in a pretty
lonely place. No one will have sex with me. I'm so close to death and
all I want is to get laid for the last time. I have pornographic
movies in my apartment, and lubricants and amyl nitrate ...
Bah, mi sembra di avvicinarmi sempre di più ad un mondo dell'irrealtà e sento che tra poco rischierò di liberare il Tyler che c'è in me. Poi io nell'animo sono una persona surreale, quindi l'irrealtà mi seduce... Però c'è da rifletterci...
Un tempo le famiglie si sedevano attorno ad un tavolo, non parlavano dei problemi del mondo, non ascoltavano il telegiornale, non ascoltavano la defilippi, magari non parlavano di niente o parlavano di cose semplici, ma stavano insieme. mia madre e mia nonna mi hanno insegnato a cucinare. Io stasera ho cenato a patatine che ho preso solo perché dentro c'era il portachiavi di nemo, che tanto non userò.... Volevo farmi una pasta, ma mi sono distratta scrivendo sul blog e quando sono tornata in cucina ho trovato solo un pentolino fumante diossina che grondava plastica fusa (ne compro uno nuovo, coinqui, tranquilla...). La pasta in mezzo a tutto questo ha creato un bellissimo effetto arte contemporanea... (erano i fusilli!). quindi ora sto ripiegando sulla ricotta, che sto mangiando con una forchetta di plastica perché siamo a sabato e sono finite quelle in metallo (sono da lavare) direttamente dalla sua scatoletta di plastica e mi sta pure nauseando...
Che schifo. 
E anche qui la domanda è la stessa: ma dove andremo a finire? E ricordiamoci che non è una domanda da poco! 
Tranquilla, Sonia, ché mi ha fatto un sacco piacere sentirti e non è assolutamente colpa tua se il mondo va a rotoli (ma questo forse già lo sapevi... )
ed ora sulle note liete di dirty old town dei pogue faccio un' uscita in fade to black... sulle incongruità della modernità, con questo effetto tragicomico che farebbe di me una grande regista, se solo mi decidessi a fare della mia vita un susseguirsi di cortometraggi...
...o di un susseguirsi di cortometraggi la mia vita...
Ah, la tauromachia...
Cut
[*also playing: I'm only sleeping- the vines/american life - madonna/obvious 5 believers - bob dylan/spanish main - the coral/smells like teen spirit - nirvana/here with me - dido/clocks - coldplay/let your body decide - the ark/talkin'gipsy market blues - the coral/nothin' compares 2U - sinèad o'connor/7 seconds - youssou n'dour feat. neneh cherry/losing my religion - r.e.m./the bitter end - placebo/tutti i miei sbagli - subsonica/(sittin' on) the dock of the bay - otis redding/sweet home alabama - lynyrd skynyrd/silence is easy - starsailor/the sound of silence - simon & garfunkel/long distance - turin brakes/clint eastwood - gorillaz/dirty ol' town - pogue] |
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moralista | now playing: foxy lady - jimi hendrix/wuthering hights - kate bush/...* |
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Long distance - Turin Brakes
Well if this gets ugly,
I'd swear,
This ain't our last chance,
The vulctures that circle,
My head,
Are flying alongside,
The world's turning.
I let somebody get under my skin,
Long distance losing is all that I've seen,
Now there's a river,
Now there's a river.
Nothing can save me,
My reserve betrayed me,
It calmed the hurricanes,
I'm burning to get there,
The middle of nowhere,
Storm warnings flicker while,
The world's turning,
I let somebody get under my skin,
Long distance losing is all that I've seen,
Now there's a river,
Now there's a river.
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in the middle of nowhere | now playing: long distance - turin brakes |
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Stasera ho preso per la prima volta in vita mia una multa dell'atm. 
Scendo in metro a p.ta Venezia. In una serata 3 spostamenti, 3 biglietti. Mi dico : "adesso basta: se scendo qui e non ci sono controllori, poi cambio in duomo, scendo a Brenta che non ci sono mai. Specie alle 11 di sera." timbro lo stesso biglietto di prima. Al cambio in duomo, dopo un lungo corridoio giallo limone che sembra l'ambientazione di un cortometraggio psichedelico ecco affiorare all'orizzonte l'immagine confusa di quattro ometti in divisa blu che armeggiano con blocchetti blu... 
Scappo? Torno indietro? Corro più veloce che posso? Mi metto ad urlare impazzita e li destabilizzo? Estraggo la katana e li massacro correndo come in "Sword of samurai" per PS2? Mi fermo e li seduco?
Mi fermo e li seduco. (ho anche un nuovo taglio di capelli, fresco fresco di stasera! )
Solo che una volta iniziato il corpo a corpo con il controllore con la faccia da controllore più da controllore dell'universo tutto il mio potere seduttivo è crollato a terra in frantumi come un prezioso vetro di murano durante una lite fra coniugi.
"Buonasera"
"Buonasera"
Ravana, ravana, ravana, ravana... nelle tasche, nella borsa, nelle tasche, nella borsa...
*Lo impietosisco...*
estraggo, fingendomi attonita e confusa, tutti i biglietti atm rimasti nei fondi della borsa e delle tasche e nelle pieghe del portafogli. *penserà che sono un'onesta utente atm e mi lascerà andare*
"non lo trovo..." 
"con calma, signorina, con calma... 
ravana, ravana, ravana, ravana........
"non lo trovo"
"mi spiace, sono 34 €"
*dài, fai la scena madre, gettati a terra in singhiozzi avvinghiandoti alla sua gamba e soffiandoti il naso nelle pieghe della sua divisa, lavagli i mocassini con le tue lacrime ed asciugali con i tuoi capelli col taglio nuovo (in passato ha funzionato!), convincilo che sei famiglia pòvera, senza mangiare, senza casa..., seducilo, cazzo, seducilo...*
niente da fare. la vocina della coscienza onesta ha vinto su tutta la linea.... 
*in fondo è giusto così, lui sta solo facendo il suo dovere, sei tu che sei nel torto, nella tua etica della giustizia sai perfettamente che una società civile è basata su delle regole e i trasgressori delle regole devono essere puniti per mantenere l'ordine sociale. Hai scelto di trasgredire, ora devi onorevolmente accettare la sconfitta e pagarne le conseguenze.
"... e se non ce li ho?"
faccia dubbiosa del controllore. Estraggo il portafogli e glielo spalanco davanti: contenuto = 5,- €
"allora devo farle il verbale: documento?"
"non ce l'ho" (è vero) *fingi, fingi, cazzo!! inventa un indirizzo (mi viene in mente casa di mio fratello, casa di mia zia... mio fratello ha il mio stesso cognome, mia zia non dovrà mai saperlo..., invent a un cazzo di nome ed un cazzo di indirizzo (viale umbria, no, viale argonne, no largo marinai d'italia... cazzo...)*
"ho il tesserino universitario..." (*ma perché???!?!!?*)
"va bene anche quello"
copia il mio nome ma non c'è l'indirizzo... inven...
"Corso Lodi 111"
*sei proprio una cogliona*
Immagini spezzate di una bella serata. Allo Studio d'arte Guenzani per l'inaugurazione di una mostra di un giovanissimo artista davvero flashato... pizza goduriosa con feranz a dolerci dei mali della vita...
Fanculo, fanculo atm di merda, scioperate un giorno sì ed un giorno anche e l'unico giorno che muovete un po' il culo non avete di meglio da fare che torturare noi poveri viaggiatori onesti e dolenti...
sbuco a brenta e mi si para davanti... IL MASCAGNI! è ancora aperto, ci sono poche persone e Gianni, Vittorio, Claudio (!)... è tardi vado a casa, sì vado a casa, vado veramente a casa...
La porta del Mascagni si apre quasi automaticamente.
Vittorio: "Va' la XXX (Jorda)!" 
Gianni: "Uèèè, ma cos'hai combinato!!!" 
Jorda: "e allooora! quanto sono figa!?!" (per il nuovo taglio di capelli...)
VIttorio: "guarda come si è tirata!"
Mi sento a casa. Al sicuro. Al caldo. (sì sì, fino a ieri li odiavo, ma è acqua passata...)
Claudio: sorriso 
Gianni: "dài, bevi qualcosa. Cosa ti do?"
Jorda: "una birretta"
Gianni: "una birretta?!?!" 
Jorda: "no, qualcosa di più forte, devo affogare i miei dispiaceri nell'alcool: un doppio scotch on the rocks!" (...Jack!) 
Claudio (!): "un Gin tonic?"
Jorda: "noo, dai... (tipo: io non bevo queste cose forti) UN GIN LEMON!"
Mi bevo un gin lemon da sola al mascagni fumando due sigarette, chiacchierando con Gianni, con i clienti abituali mezzi ubriachi, una ragazza mi propone di scendere nella saletta disco a divertirmi un po'...
Mi sento sollevata. Chissenefrga di 34,- € di multa, quando potevo pagarne soltanto 1,- di biglietto. In fondo lavoro e guadagno. Grazie, Mascagni.
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sollevata | now playing: blue (entire album) - joni mitchell |
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four to the floor - starsailor
With hand on heart your right from the start,
You taught me to take my part.
No cross to bear, no reason to care, my life was all up in air,
Four to the floor, I was sure, never seeing clear,
I could have it all, whenever you are near.
The iron hand did not understand the plight of the common man.
Four to the floor I was sure, never seeing clear,
I could have it all whenever you are near.
Four to the floor I was sure, that you would be my girl,
We'd rent a little world, have a little girl.
Four to the floor I was sure, never seeing clear,
I could have it all if only you were here.
Four to the floor I was sure that you would be my girl,
We'd rent a little world, have a little girl.
Four to the floor I was sure never seeing clear,
I could have it all whenever you are near.
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four to the floor | now playing: four to the floor - starsailor |
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Non mi farò mai licenziare da nessuno. 
E se proprio dovrà succedere voglio avere un'infinita lista di frasi ad effetto da tirar fuori con immediatezza nel momento in cui accade. 
Voglio proprio farla la lista. Da scrivere nell'agendina delle liste insieme ai film che voglio vedere, i libri che voglio leggere, le cose su cui devo raccogliere informazioni, i posti dove andare a mangiare, gli innamoramenti della settimana (che è più una classifica) le serie di animazione giapponese in lingua originale dagli anni 70 ad oggi che voglio vedere... 
Ah che musica sesso... (muse - butterflies and hurricanes; coldplay - the scientist). 
Perché vivo di liste? Perché ho la necessità fisica di incasellare tutto in un susseguirsi di righe possibilmente scritto nello stesso colore e con lo stesso carattere?
Fattostà che le liste mi rinfacciano costantemente tutto il tempo che perdo non facendo ciò che è compreso nella lista. 
Non so perché oggi improvvisamente mi sia venuta questa gran paura di essere licenziata. Mi rendo conto di non essere la migliore PR (Pulisci&Ramazza) che un bar - tavola fredda abbia mai avuto. Io prima ho fatto solo lavori, diciamo, più onorevoli. Senza nulla togliere, per carità... Ma non pretendevano da me competenze specifiche come saper cucinare e metterci 0,5 secondi a tirare a lucido un pavimento col Lavaincera del GS. Mi sento inadeguata. E sto cercando un altro lavoro. Ma se loro mi licenziano prima che gusto c'è? 
Oggi mentre ramazzavo, tagliuzzavo (anche le mie mani), servivo a tavoli, continuavano a venirmi in mente immagini di mie esperienze passate: la mia università in Germania, il mio castello d'altura dove ho lavorato fino a prima di venire qui... Tutto era avvolto da una luce calda ed effervescente. Insomma tutto sembrava ripreso con un filtro flou. Insomma tutto era bello. 
i noir desire.... chissà che fine ha fatto bertrand cantat... 
però non mi piace pensare che tutto era bello. Perché non lo era. Se mi rifugio in quelle immagini, significa che una qualche parte di me è insoddisfatta di adesso. Ma in realtà io sono contenta di adesso. Di vivere a Milano. Di senitrmi più vicina ad obiettivi (sensibili) come (UN MC DONALD'S - a casa mia non c'è...) diventare una stilista, una cantante, una regista, una fumettista, una scrittrice, una critica cinematografica, una fotoreporter, una manager,... di successo..... 
La verità è che non sto combinando un cazzo ed ogni tanto me ne rendo conto... 
Sono proprio in depre stasera.................... 
[also playing: no need to argue - cranberries / grace - jeff buckley / fight against the hour - lene marlin / motherland - natalie merchant / à l'envers à l'endroit - noir desire / come away with me - norah jones / four to the floor, lullaby - starsailor] |
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depre | now playing: butterfliesandhurricanes-muse/thescientist-coldplay/empty-cranberries |
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Dichiaro qui solennemente aperto il primo contest internazionale di sparate teologiche e teosofiche di qualsiasi natura. 
Qualcuno potrebbe definirlo un fight club della Madonna... 
A mio discapito, a mio rischio e pericolo, ma a mia completa resposabilità (e con mio sommo piacere) metto a disposizione questo spazio sul mio blog per farmi e farsi del male.
L'argomento è ovviamente la fede, la speranza, la castità (spero non solo la mia...)......... no era la carità....... vabbe', qualsiasi tipo di credenza, armadio, comò, veggenza, superstizione ( ... vabbe' anche loro dai...) . Tutto quanto abbia a che fare con l'Altro da noi con l'A maiuscola, che potevate anche leggervi da soli, senza che io la specificassi.
Inutile dire che, premesse a parte, gli intenti sono seri.
Le regole di base sono :
1- non dovete parlare a nessuno di questo blog
2- non dovete parlare a nessuno di questo blog
3- sono lecite tutte le affermazioni di natura inerente all'argomento
4- sono leciti tutti gli off topic
5- sono leciti tutti gli insulti, purché non gratuiti
6- non è lecito infuocare gli altri post del mio blog...
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tra il solenne e l'eretico | now playing: sunburn - muse/fight against the hours - lene marlin |
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Potrebbe essere il nome di un'arma letale di qualche nipporobottone anni '70...
Potrebbe essere il nome dell'ultima cosa che ricordano i nemici della Sperjorda... 
...invece Miracle Blade è un meraviglioso set che comprende:
- 2 coltelli per affettare
- 1 coltello per tritare
- 1 coltello per sminuzzare
- 1 coltello per sfilettare
- 1 coltello per pelare
- 4 dico 4 coltelli per la carne
- 1 meravigliosa forbice per tagliare la qualunque
- 1 un pratico spremiagrumi IN REGALO!!! 
( e se vuoi puoi anche richiedere il me-ra-vi-glio-so ceppo design per conservare al meglio le tue miracle blades!)
Non sono cose da tutt'i giorni. Eppure tutti i giorni, quando la tv banale, generalilsta, di costume, di infotainment, corrotta e censurata non propone niente di nuovo e neppure mtv riesce a risollevarti perché magari in quel momento trasmette Loveline/burned/dismissed o sarcazzo.. ecco l'uomo che ti blocca lo zapping, lui, Tony, il cuoco italo/o ispano-americano che presenta con grande know-how l'intero meraviglioso, irrinunciabile set miracle blade.
Di fronte all'offerta miracle blade le mie difese s'indeboliscono. 8 anni di studio dei media e all'affermazione "tutti sanno della qualità del nostro marchio" mi ritrovo a pensare "ah, be' ma allora è un marchio famoso e accreditato!" Ora alzi la mano (o metta un commento) colui/lei che ha mai sentito parlare di miracle blades prima di questa televendita o di questo post! 
Di fronte all'offerta miracle blade ogni mio tentativo di reazione è vano. Valuto con oculatezza l'incredibile prezzo di soli 59,- € per tutto quel popo' di meravigliose lame supertaglienti. Mi scrivo il numero di telefono su un foglietto ripetendomi "devo chiamare assolutamente entro 20 minuti, sennò non mi danno lo spremiagrumi!!!" Poi non lo faccio, non so perché. Perché l'offerta è davvero vantaggiosa. Un sacco di vantaggi tutti per me. 
Di fronte all'offerta miracle blade anche la mia concentrazione sul lavoro vacilla: sto affettando l'insalata/i pomodori/il sedano/il pollo/il pane al Mascagni e non posso che ribadirmi: "ah se solo avessi per le mani un fantastico coltello per tritare/affettare/sminuzzare/affettare(il secondo)/sfilettare miracle blade - invece che 'sto vecchio ferro arrugginito - sarei una cuoca soddisfatta, entusiasta, certo più sollevata dalle incombenze della cucina!"

forse ormai devo dichiararmi (onolevolmente) sconfitta dal potere della seduzione catodica. 
forse è solo invidia del pene. |
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miracle blade addicted | now playing: are you gonna be my girl - jet/ four to the floor - starsailor |
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ebbene, vale un post l'evento:
Dopo un mese di abbonamento a fastweb... la telecom si è finalmente tolta definitivamente dal cazzo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Da oggi siamo con fastweb in entrata ed in uscita. Se c'è un dio si chiama sicuramente fastweb di secondo nome... (il primo è dio)
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Riflessione sul linguaggio scurrile:
le parolacce italiane ed in generale mediterranee sono molto legate al coso ed alla cosa...
quelle nordiche (soprattutto le tedesche) sono invece perlopiù legate all'universo posteriore...
In psicologia (ma se c'è qualcuno che se ne intende venga pure in mio soccorso...) so che i bambini attraversano una fase anale che è molto vicina ai primi mesi di vita in cui tutto il loro mondo ruota attorno alla... merda..... detto papalepapale- (tra l'altro i bambini Ainu - gli aborigeni del Giappone, che quasi nessuno sa esistere...- finché sono piccoli piccoli non ricevono un nome, perché ancora non hanno dimostrato una personalità, ma vengono chiamati con nomignoli simpatici tipo "merdina" "cacchetta puzzolente" "cagarella fetida" ... )
L'attenzione al cosino e alla cosina ti si sviluppa in fase più matura.
Ora, se tanto mi dà tanto e due più due fa quattro e le stagioni sono ancora quelle di una volta, per la proprietà transitiva... la psicologia dell'uomo dovrebbe potersi traslare anche alla psicologia delle masse... quindi noi mediterranei siamo in una fase più matura rispetto ai nordici
ergo 
perché cazzo ci facciamo dominare il mondo da una schiatta di angli, sassoni, bretoni, teutoni, burgundi e germani col complesso del culo??? 
beh...però gli angli... e i bretoni... uffa, perché amo così tanto il regno unito??????????????????? 
Dovrei smetterla e considerare le cose da un punto di vista razionale: ovvero, che l'umanità è stata creata da dio come guardia nazionale della natura (basta vedere cosa fanno gli aborigeni australiani - seconda citazione di aborigeni in un solo post... complimenti - in realtà non ne sono una fan accanita - ma neppure non lo sono ... sto divagando --> gli aborigeni australini abbracciano gli alberi e li ascoltano per sapere se stanno bene...) per questo eravamo le creature elette. Invece poi abbiamo detto "eccheccazzo ma questo è il giardino della cuccagna... raga, se magna!" (un po' come una guardia di finanza.. ) e abbiamo mandato a cagare dio e tutto il resto...
e comunque non so più cosa ca**o sto dicendo e quindi me ne vado a ravanare nel frigo...

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post-mascagni | now playing: caparezza che fa lo jodler |
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Domenica.
Mattina al GS a fare la spesa della settimana, perché - grazie a Dio - viviamo in una società tecnologicamente avanzata e il lavoro non è più quello di una voltà e si va verso la mobilità sociale e non, che se tutti fanno i turni allora si può tenere aperto anche la domenica mattina... Alla cassa, la cassiera : "Francy! Oh, ma tutti alle 12.30 e mezza devono venire... cazzo!" Bella mia tu starai anche lavorando, ma io la domenica -sempre grazie a Dio - sono a casa e se permetti vorrei dormire fino all'ultuimo minuto prima di fare la spesa al GS che se chiude alle tredici mi dà il diritto completo di entrare anche alle 12.55. Ma dàii poverina si fa il culo . Chissenefrega, il culo me lo faccio anch'io. 
Domenica.
Lavo i piatti della settimana. Sì perché lavo i piatti solo una volta in settimana, quando si sono bel belli accumulati e la puzza è diventata insopportabile. Faccio la lavapiatti anche di domenica, insomma. Lavo i piatti e guardo MTV e su MTV ad un certo punto passano gli articolo 31 che una volta erano rap adesso sembrano punk ma in un caso o nell'altro fanno cagare . Mi parlano di italiano medio e penso: cazzo l'italiano medio è quello che pensa alla suoneria del cellulare, alle veline e se gli danno le partite tutto a posto? Ok, perché farsi di queste pare di domenica, mentre lavi un'intera settimana di piatti, e su stimolo degli articolo 31 che ti fanno pure cagare?? forse perché le suonerie dei cellulari non mi piacciono, tanto che ho cercato di scaricarne una dei muse, ma non ci sono riuscita... quella sarebbe stata davvero la suoneria che mi avrebbe fatto rivalutare l'universo delle suonerie... Forse perché non mi interessano le veline, a me piacciono i maschi e quindi ho il poster di Travis Fimmel (l'uomo-mutanda di Calvin Klein) che mi ammicca mentre scrivo queste cazzate. Forse perché non mi interessano neanche le partite di calcio (ma provate a togliermi MTV...!) e quindi non sono un'italiano medio. Infatti sono un'italiana media. O meglio un po' sopra la media come ha rivelato il mio test del QI. 
Domenica.
Mi chiama mia zia e mi dice che mio cugino sta divorziando. Dàii zia, sono cose che capitano oggigiorno. Oggigiorno capita di tutto ed è tutto normale. Cioè caghiamo talmente poco tutto quello che capita che ci sembra normale . Non ci sono neanche più le mezze stagioni e si stava sicuramente meglio quando si stava peggio . Ma che ci vuoi fare... Guardati in giro e vedi che i padri divorziati il sabato portano i bambini al Mc Donald's così tanto per mettersi a posto la coscienza. Li portano insieme ad altri padri divorziati che portano i bambini, così i bambini stanno tra di loro, i padri stanno tra di loro, e il rapporto genitori/figli affoga in un baconcheese a soli 98 centesimi...
E pensare che c'è ancora chi se la prende con il mc. Un panino a soli 98 centesimi dove lo trovi oggigiorno? In realtà nessuno lo vuole capire ma Mc Dumb è il ristorante più proletario e nazional popolare e equo-solidale che esista. Funge anche da refugium peccatorum e da panacea per qualsiasi male... Io amo Mc Donald's e fanculo a tutti i cagacazzi figli di papà che mi tacciano il Mc di globalismo, insinuando che la salvezza dell'umanità sono le osterie. Sì, dove un piatto di polenta taragna con lo spezzatino ti costa 17 € (£ 34.000 circa ), per il mangiare che una volta era dei poveri.
Ma sarà poi vero che gli italiani medi sono tutti così insensibili? O è forse il mondo a essere insensibile alla sensibilità di italiani medi che magari si aspettano solo un po' di comprensione? 
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sonnolenza domenical-meriggiantepallidaeassorta | now playing: Origin of Simmetry - Muse (entire album) |
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Com'è che a 26 anni, con 8 anni 8 di università alle spalle, tre lingue, quasi quattro (e contando il giapponese 5), conoscenze informatiche di base e diverse esperienze lavorative mi ritrovo a tutt'oggi a fare la lavapiatti in un bar?
Questo era il pensiero martellante del giorno (mentre lavavo i piatti nel bar)
Però, pensandoci bene, sono giunta alla conclusione che un giorno potrò dire di aver fatto anche questo. E ho anche pensato che potrei fare un corso serio di barman , visto che ho sentito dire che le donne barman agli uomini fanno molto sesso. E potrei poi girare nella mia limou , quando sarò proprietaria di un grande impero della moda, con il mio diploma di barman in tasca. Farlo solo per il gusto di farlo. E a questo punto ho pensato che potrei fare una lista di mestieri che mi piacerebbe tenermi in tasca, solo per il gusto di dire in giro che sono anche idraulico (così magari in casa non avremmo più bisogno di entrare nel gotha dei siti porno raggiungibili tramite google ), panettiera, tiratrice scelta, capomastra, ferrotramviera...
Forse è il caso che vada a studiare per la tesi, nel frattempo... |
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sarca | now playing: vieni da me - le vibrazioni |
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