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futurbaggio's blog

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Ingerenze digeribili
13-02-2007 22:20
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Suggerimento per il prossimo Angelus: «Il lavoro flessibile o nero indebolisce la famiglia, penalizza i figli e rende precario il futuro della società.»
User Mood mood: (none) | Now Playing now playing: Pseudofonia - Io sopravviverò | commenti (0) »


Thinking about me.
13-01-2007 18:50
»

Località Pulsano, Monte Sant'Angelo (FG)
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Auguri, Vinicio.
15-12-2006 12:51
»

Auguri in ritardo, ma doverosi.
D'altronde ieri sera ero con te, Nutless e altre migliaia di persone al Palalido; avrei voluto dedicarti un post già a Pasqua con le parole de L'uomo vivo ma non se n'è fatto nulla.
Ieri hai trasformato una giornata senza pretese in una serata di musica, di amicizia e di festa, quella del tuo compleanno.
A te l'onere e l'onore di chiudere una stupenda settimana, spesa tra Gomorra di Roberto Saviano e il Jean-Michael Basquiat Show.

Danke schon, graziescèn.
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Dancing
29-06-2006 19:01
»
Non amo la musica da discoteca, in discoteca però ci vado ogni volta che qualcuno mi tira per la maglia: è una sfida sociale che adoro e ne approfitto soprattutto per tirar fuori l'istinto umano della danza, del movimento sconclusionato ed eccitato. Danzare è un'arte, ovunque e comunque lo si faccia.
Credo che la pensi così anche Matt, un ragazzotto americano di 29 anni, che ha trasformato il mondo nella più grande e affascinante discoteca di tutti i tempi.

WMV[13MB]:Dancing 2006
WMV[8MB]:Dancing 2005

Balla, Matt, non ti fermare.
User Mood mood: con la testa lontano | Now Playing now playing: Un medico - F. De andrè | commenti (3) »


La Barchetta di Virginia
05-06-2006 00:36
»


Un pamphlet bellissimo, provocante e dissacrante, quello di Vigilante, che mette a nudo, dal di dentro, le contraddizioni della scuola italiana, i suoi riti, il suo linguaggio.
Una scuola abitudinaria, che non accetta neppure le piccole novità, perché destabilizzanti. Ha ancora i banchi, le scomode, orribili sedie di legno, le cattedre, le stesse identiche strutture che aveva nell’Ottocento. Nessuno ha mai pensato a un ambiente diverso, più familiare, più accogliente, più libero, con un arredo diverso, primo passo per una scuola diversa. Si continua a discutere su cosa insegnare, un po’ meno su come farlo; per nulla su dove farlo.
A scuola regna il conformismo borghese, l’uso di simboli identitari, branditi come amuleti per esorcizzare la diversità religiosa, il provincialismo, veri nuclei dell’identità italiana che sopravvive al mutare dei regimi politici.
In questa situazione, c’è poco o nulla da insegnare, a scuola.
Una scuola vera in Italia è improbabile, avverte l’Autore, che però non rinuncia alla sua mission: far scoprire ai suoi studenti la bellezza, la cultura come ricerca comune, il lavoro manuale e creativo accanto a quello intellettuale, la laicità vera, il valore dell’informazione e del dialogo.

Per info o acquisti contattare: corrainone@libero.it
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Next Stop
12-03-2006 15:56
»
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My person of the year 2005
15-01-2006 23:20
»
Non ho certo l'autorevolezza del Times, ma spero che sia gradito questo riconoscimento a chi lasciato nel mio 2005 un segno che non scomparirà mai: simone (ousmanneh).
Il suo grande merito è stato quello di avermi concesso la possibilità di realizzare uno dei miei 'pallini' di sempre: andare in Africa in mezzo agli Africani.
Vedrai che prima o poi anche io ti porterò da qualche parte...
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Sintesi d'un centodieci
23-12-2005 22:24
»
Senza giacc e cravatt accussì sò venut!


Sono orgoglioso del fatto che il pregiudizio abbia vinto anche il giorno della mia laurea, se non altro perché ho trovato motivazioni per la laurea specialistica e per riprovarci tra qualche anno.
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In anteprima
10-12-2005 00:59
»
L'introduzione alla mia tesi.

“Internet ha rivoluzionato il mondo” è sicuramente la frase che rappresenta in toto la mia esperienza universitaria: se però in partenza poteva essere una certezza su cui costruire il proprio futuro, paradossalmente ora, in prossimità del primo traguardo del mio percorso di studi universitari, quella stessa frase mi risulta carica di dubbi, contraddizioni e incertezze.
Il primo punto di riflessione che mi sento di proporre è quale mondo sia stato rivoluzionato da Internet: per rendere sensazionale l'impatto della Rete nella vita quotidiana si porta sempre l'esempio di come un canadese e un australiano possano, in tempo reale, parlarsi, scambiarsi musica e addirittura innamorarsi, ma non si parla di un mai boliviano e di un nord-coreano. È come se la 'Rivoluzione Internet' avesse imboccato una sola delle diagonali del mondo, il mondo del Nord e del Sud, dell'Est e dell'Ovest.
La seconda riflessione di conseguenza riguarda il ruolo di Internet nella stessa 'Rivoluzione Internet', in particolare non credo sia corretto considerare Internet il soggetto stesso di questa rivoluzione del mondo. Questa visione della Rete, che la disegna come ente in grado di crescere autonomamente in ogni direzione, ha portato proprio a quella sbilanciata diffusione delle tecnologie informatiche nel mondo di cui ho appena detto.
Questo scritto è un tentativo di rivoluzionare Internet, considerandolo un semplice e, al contempo, straordinario strumento di una piccola rivoluzione del mondo, che vede protagonisti gli uomini a prescindere dalla loro provenienza e cultura. Questo mio esperimento non è però un modo per confutare la frase iniziale, ma un processo di ricostruzione della stessa dopo che mi si è frantumata davanti agli occhi lungo la strada che attraversa il Ghana.
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Negroamaro
03-12-2005 19:42
»


«Chi non beve vino ha qualcosa da nascondere.»
(Baudelaire)
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