Il 1° setembre 1969 Gabrielle Russier, trendauenne, insegnante al liceo Saint-Exupéry di Marsiglia, fu trovata morta nel suo appartamento. Si concludeva, con un suicidio, l'amore nato poco più di un anno prima, ra la giovane professoressa e il suo allievo, Christian R. Accusata di Sottrazione di minore, era stata imprigionata per de volte, poi condannata ad un anno con la condizionale. Contro la sentenza la pubblica accusa aveva ricorso per ottenere una condanna piu grave. Dopo il suicidio il caso ebbe un'eco vastissima. La vicenda era ricca di elementi tali da turbare e far rflettere. L'amore tra Gabrielle e Christian, conosciuto e approvato dalla comunità scolastica in cui entrambi vivevano, era cresciuto nell'atmosfera della parità pedagogica del maggio parigino di due anni fa, un'atmosfera aperta a tutti i rischi impliciti in un'educazione fondata su rapporti non gerarchici. Intervenendo contro Gabrielle i genitori del ragazzo e i giudici non intendevano certo condannarla a morte. Eppure Gabrielle si uccise. Perchè con pena non grave, la giustizia e l'ordine sociale hanno aperto la via ad un suicidio? Gabrielle si uccise senza capire o forse per non capire le ragioni contro di lei << ce petit monde meurtrier>> <<questo piccolo mondo assassino>> come dice un verso di Paul Eluard.