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@Alf: "Le menzogne di Ulisse - L'avventura della logica da Parmenide ad Amartya Sen" di Piergiorgio Odifreddi
bello bello 
@Angelko: Tutto e' nato quando quel gran genio di Pitagora stava passeggiando x le vie di Crotone, quando udendo i suoni che venivano dalla bottega di un fabbro, si accorse che alcuni erano consonanti, cioe' si accordavano bene insieme, altri erano invece dissonanti, cioe' non andavano d'accordo fra loro. Entrato nella bottega, Pitagora scopri' che i suoni diversi che andavano fra loro piu' d'accordo di tutti erano quelli prodotti dai martelli che pesavano l'uno il doppio dell'altro, cioe' con un rapporto fra i pesi di 2 a 1: in tal caso le note prodotte erano infatti le stesse, benche' alla distanza di un'ottava. La cosa pero' non finiva qui. Anche se i martelli pesavanol'uno una volta e mezzo dell'altro, cioe' se il rapporto tra i pesi era di 3 a 2, i suoni erano consonanti, benche' un po' meno di prima: questa volta le due note non erano piu' la stessa, ma differivano di una quinta <snip>
Tornato a casa, Pitagora decide di giocare con le cordicine della lira... <<vediamo se succede lo stesso?>> e cosi' fu... stessi rapporti tra le misure (questa volta x le lunghezze delle cordicine), stessa distanza tra le note. Non poteva essere un caso... e Pitagora capi' di aver scoperto un misterioso legame tra fisica, musica e matematica: il fatto cioe' che a rapporti tra grandezze fisiche come pesi e lunghezze, misurabili con rapporti matematici fra numeri interi, corrispondono rapporti armonici fra note musicali. In altre parole, la matematica funge da intermediaria in un rapporto amoroso tra la fisica e la musica, e + in generale tra la natura e l'uomo. <snippone> Cosi' Pitagora si allargo' anche all'Universo... Per trovare le leggi matematiche dell'universo "basta" a questo punto credere, o fingere di credere, che esso sia una lira suonata da Apollo. D'altronde, lasciando da parte la Terra e le Stelle Fisse, i rimanenti pianeti conosciuti allora erano giusto 7: tanti cioe' quante le note della scala musicale. Il loro ordine apparente, ossia quello nel quale essi appaiono a un osservatore terrestre, e':
Luna - Mercurio - Venere - Sole - Marte - Giove - Saturno.
Procedendo per quinte, secondo la teoria pitagorica, essi vengono ridisposti nell'ordine:
Luna - Marte - Mercurio - Giove - Venere - Saturno - Sole
che e' quello che ancor oggi usiamo per la successione dei giorni della settimana.
<CVD>

mitico!!! |
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